ROMA, CARCERE REBIBBIA: DETENUTO PER AVER RUBATO 20 EURO MUORE A CAUSA DI PROBABILE INFARTO

Redazione

Roma – Detenuto per aver tentato di rubare venti euro ad un tabaccaio, un detenuto di 57 anni è morto la scorsa notte, probabilmente a causa di un infarto, nel carcere di Rebibbia Nuovo Complesso.  Lo rende noto il Garante dei detenuti del Lazio Angiolo Marroni. Si tratta del terzo detenuto che muore, nelle carceri del Lazio, dall’inizio del 2013.  La vittima, Marco P. era detenuto da un mese e mezzo nella sezione G11 del carcere romano. Doveva scontare una condanna per una tentata rapina ai danni di un tabaccaio.  L’uomo, a quanto appreso dai collaboratori del Garante, era affetto da dipendenza dall’alcool e per questo, dal momento del suo ingresso in carcere, era stato preso in carico dal Sert ed aveva colloqui periodici con gli psicologi.  Il detenuto è stato trovato, questa mattina, senza vita nel suo letto, morto probabilmente per un infarto nel corso della notte.  "Al di là dei motivi che hanno portato alla morte di quest’uomo – ha detto il Garante dei detenuti del Lazio Angiolo Marroni – fa riflettere la circostanza che un uomo con tali problematiche sia condannato a scontare in carcere una pena per una tentata rapina di € 20. La colpa è di una legislazione che prevede un uso abnorme del carcere, anche per i reati minori. Nelle carceri del Lazio registriamo un tasso di sovraffollamento di quasi il 50%. Occorrerebbe rivedere l’ordinamento nel senso di prevedere il carcere solo come extrema ratio. Ma, nonostante gli appelli del Presidente della Repubblica e di quelli dei due rami del Parlamento, la politica sembra essersi di nuovo dimenticata del dramma che si sta vivendo nelle carceri italiane".
 




INIZIA IL BALLETTO DEI RIFIUTI DEL LAZIO

Angelo Parca

Roma – Nicola Zingaretti non trascura il tema dei rifiuti e alla vigilia della chiusura di Malagrotta che decreterà lo stop ai rifiuti non trattati nella discarica e che avverrà giovedì 11 Aprile pensa di chiedere aiuto “temporaneo” ai presidenti delle altre Regioni:  ''Giovedì alla conferenza dei presidenti delle Regioni – dice il governatore del Lazio – chiederò ad altre Regioni di accogliere i rifiuti di Roma per un periodo transitorio per essere lavorati. Altrimenti Roma è in difficoltà e confido nella solidarietà di altre Regioni''.


Intanto il sindaco Gianni Alemanno fa sapere che a breve sentirà il ministro e il commissario per vedere cosa è stato elaborato.”La mia preoccupazione – dice il sindaco capitolino –  non è per i rifiuti in strada ma è evitare l'infrazione comunitaria che c'è su Malagrotta per rifiuti del 'tal quale'. Da cinque anni abbiamo chiesto, prima a Marrazzo, poi alla Polverini e a Zingaretti di fare un piano complessivo per poter fare un'alternativa a Malagrotta. Questo piano non è venuto fuori, le proposte che sono uscite non erano accettabili, adesso siamo vicini a una soluzione perché si è trovata la strada per trattare tutti i rifiuti – ha continuato Alemanno – Si poteva evitare tutto questo cominciando molto prima, ma ribadisco che Roma Capitale è vittima di tutto questo. Il Comune raccoglie i rifiuti li tratta, li differenzia, sta aumentando la differenziata poi però lo smaltimento non è compito nostro ma delle strutture più grandi di noi che devono darci indicazioni precise. Attendiamo che il commissario e il ministro – ha concluso – traccino una linea chiara. Non c'è il rischio Napoli a Roma perché il problema non è la chiusura di Malagrotta in quanto tale, ma di non mettere i rifiuti del 'tal quale' dentro Malagrotta”.

La tirata di giacchetta di Alemanno e Zingaretti nei confronti dell’ex governatore del Lazio ha fatto pronunciare la parola “scaricabarile” al neo deputato Polverini, la quale ha tuonato: “Sulla vicenda rifiuti vedo solo passi indietro e poca memoria ma, soprattutto, la solita pratica dello scaricabarile tra Istituzioni – dice Polverini –  che non vogliono assumersi responsabilità. Abbiamo tolto il Lazio dalla procedura d’infrazione avviata da Bruxelles approvando, dopo dieci anni d’attesa, il Piano regionale dei rifiuti e assumendoci la responsabilità di indicare siti alternativi a Malagrotta lavorando affinché, grazie agli investimenti della mia Giunta, si potesse dare concretezza alla raccolta differenziata. Tutto questo surrogando funzioni che altri avrebbero dovuto esercitare ed in presenza di veti, soprattutto della Provincia, che non si è mai seriamente preoccupata di offrire alternative percorribili.

Critico al riguardo anche il coordinatore dei Socialisti Riformisti Donato Robilotta che afferma: “Mi sono sempre chiesto in questi giorni: come faremo a chiedere alle altre Regioni di prendersi i rifiuti di Roma quando le amministrazioni locali di Albano e Frosinone li hanno rifiutati? Sul no ai rifiuti di Roma dei nostri territori è stato assordante il silenzio della classe politica e degli amministratori locali e regionali che non hanno mosso un dito e ora lanciano appelli alla solidarietà delle altre Regioni”.

Condanne dal Veneto dove il presidente della Regione Luca Zaia punta il dito e sostiene un chiaro no: ''La prima regola e' che ognuno e' padrone e responsabile a casa propria. Restiamo fermamente contrari a ricevere rifiuti da Roma, un no ribadito a più riprese e non solo nei confronti del Lazio''.
 
 




LAZIO EMERGENZA RIFIUTI: MARTEDI' IL TAVOLO REGIONALE CON IL MINISTRO CLINI

Redazione

Roma – E’ prevista per martedì 16 aprile alle ore 11:00, presso la Regione Lazio, l’apertura del tavolo regionale sull’emergenza rifiuti che in questi giorni vede come protagonista l’impianto Saf di Colfelice, coinvolto direttamente nel trattamento dei rifiuti provenienti da Roma, dopo la decisione di chiudere la discarica di Malagrotta. E’ stato necessario spostare l’incontro di un giorno (era previsto per lunedì 15) per consentire la partecipazione del Ministro dell’ambiente Corrado Clini, che si confronterà nella sede della Regione Lazio con l’assessore alle Politiche del Territorio, della Mobilità e dei Rifiuti, Michele Civita, il consigliere Regionale del gruppo “Per il Lazio”  Daniela Bianchi, una delegazione di sindaci della provincia di Frosinone, il Presidente della Saf Cesare Fardelli, il direttore tecnico dell’impianto, ing. Roberto Suppressa e i rappresentati dei comitati di protesta. Il tavolo avrà l’obiettivo di studiare una soluzione alla gestione dei rifiuti della città di Roma che, secondo il Decreto Clini, per 120 giorni, in parte, dovranno essere trattati dalla Saf di Colfelice (fino a circa 400 tonnellate al giorno), per poi tornare a Malagrotta. Il consigliere Bianchi ha insistito molto sulla costituzione di un tavolo tecnico per risolvere l’emergenza rifiuti. La presenza del ministro Clini rappresenta un valore aggiunto di grande rilevanza. – Tutti i protagonisti della vicenda saranno seduti attorno allo stesso tavolo. Sarà un’occasione importante – dichiara il consigliere Bianchi – per trovare in tempo reale una soluzione che, rispettando le ragioni di ognuno, riesca a individuare un punto di incontro soddisfacente e accettabile. Sono fiduciosa" conclude.    
 




ALBANO INCENERITORE: IL CONSIGLIO DI STATO SOSPENDE LA COSTRUZIONE DEL TERMOVALORIZZATORE

Redazione

Albano (RM) – Finché non sarà appurato con certezza che non vi è alcun rischio ambientale resterà tutto fermo. Questo quanto stabilito dal Consiglio di Stato che ha sospeso l'ordinanza del Tar del Lazio che lo scorso 29 marzo aveva rigettato il ricorso presentato dall'amministrazione di Albano Laziale contro il nuovo cronoprogramma per la costruzione dell'inceneritore in località di Roncigliano. "Senza se e senza ma, sto dalla parte di chi oggi rivendica il diritto alla salute e alla qualità della vita. Piena solidarietà ai cittadini di Albano e di tutto il comprensorio che stanno conducendo una durissima battaglia di civiltà e di salvaguardia del territorio da anni contro la realizzazione dell'inceneritore. Mi auguro – prosegue Tidei – che il nuovo presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti mostri una maggiore sensibilità di chi lo ha preceduto sulla questione. L'incenerimento diventa pleonastico se si approccia in maniera diversa al tema dei rifiuti". Ha dichiarato Marietta Tidei, deputata Pd intervenuta al Corteo No Inc tenutosi ad Albano lo scorso sabato 5 aprile per dire 'no' all'inceneritore.

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FORMIA, RINVIO PAGAMENTO TARES. FORTE: "VITTORIA DEI SINDACI E DEGLI ENTI LOCALI "

Redazione

Formia (LT) – Il Consiglio dei Ministri nella seduta di sabato 6 aprile  ha tenuto in vita la Tarsu e rinviato a dicembre il pagamento della Tares, la nuova imposta sulla gestione dei rifiuti.

Il provvedimento governativo fa così slittare a fine anno il nuovo tributo a meno che non ci siano cambiamenti – visto che il ministro dell’economia Vittorio Grilli si è spinto a dire  –  da qui a dicembre non significa che il Parlamento e il nuovo governo non possano trovare la copertura finanziaria ed evitare alle famiglie di doversi sobbarcare un pesante onere nel conguaglio di fine anno.

E’ una vittoria dei sindaci e degli Enti locali – dichiara il primo cittadino di Formia Michele Forte – il Governo ha recepito le istanze sollevate dall’Anci e dal consiglio provinciale di Latina rinviando il pagamento della nuova imposta a dicembre”. L’argomento Tares era stato dibattuto il 27 marzo 2013 dall’assemblea provinciale di Via Costa. A riguardo era stato approvato all’unanimità un ordine del giorno nel quale si auspicava un intervento d’urgenza del presidente del consiglio dei ministri per il mantenimento degli attuali regimi di riscossione del servizio di gestione dei rifiuti e si sollecitava il presidente del consiglio di disporre con apposito provvedimento il rinvio dell’entrata in vigore del nuovo tributo a decorrere dal 1 gennaio 2014. 

L’odg chiedeva inoltre a tutti i parlamentari del territorio di farsi promotori in Parlamento delle istanze recepite ed approvate nel documento provinciale. Analogo invito veniva rivolto  alle organizzazioni sindacali e alle forze economico-sociali affinché mettessero in campo azioni di mobilitazione per il rilancio degli investimenti a favore dello sviluppo locale. L’atto approvato faceva espressamente riferimento alla grave situazione economica e finanziaria del Paese e sollecitava un riordino istituzionale e la riduzione degli sprechi della spesa.

“Ringrazio il presidente Armando Cusani e tutti i gruppi consiliari  – dichiara Forte –  per la sensibilità dimostrata  nell’affrontare un tema che sta determinando una grave crisi di liquidità in danno dei Comuni della Provincia di Latina che, oltre a pregiudicare un servizio indispensabile per i cittadini mette a rischio la sopravvivenza delle imprese del settore e conseguentemente la salvaguardia degli attuali livelli occupazionali. Un campanello d’allarme e segnali di crisi che pervengono da diverse realtà territoriali. Bene ha fatto la Provincia a farsi parte attiva in difesa delle autonomie comunali – conclude Michele Forte – al fine di scongiurare il concreto rischio di blocco dei servizi con inevitabile ricadute a livello ambientale per i cittadini”.
 




VITERBO, LEGALITA' E DEMOCRAZIA: L'INCONTRO TRA GLI STUDENTI DEL LICEO RUFFINI E GIUSEPPE AYALA

Redazione

Viterbo – “La legalità è centrale nella tenuta della salute della democrazia”. Questo il messaggio principale lanciato questa mattina al Cinema Teatro Genio dal giudice Giuseppe Ayala, invitato dagli studenti del liceo scientifico “Paolo Ruffini” di Viterbo a partecipare alla loro assemblea d’istituto. Magistrato ed ex parlamentare, Ayala è stato pubblico ministero al maxiprocesso di Palermo di fine anni ’80, alla cui fase istruttoria lavorarono i suoi colleghi, stretti collaboratori e amici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, uccisi dalla mafia insieme a Francesca Morvillo e agli agenti della scorta nelle stragi di Capaci e di via D’Amelio nel 1992. Davanti a centinaia di studenti attenti e desiderosi di porre domande al magistrato – che ha parlato anche del suo ultimo libro, “Troppe coincidenze” (2012), seguito al più noto “Chi ha paura muore ogni giorno” (2009) -, Ayala ha raccontato gli episodi salienti della sua carriera di uomo al servizio dello Stato, esortando i giovani a diventare “una generazione di adulti migliori, capaci di governare un Paese più vivibile e gestibile”.

All’iniziativa degli studenti del “Ruffini” ha partecipato il presidente della Provincia di Viterbo, Marcello Meroi, insieme alla dirigente scolastica dell’istituto, Maria Antonietta Bentivegna. “Ringrazio il dottor Ayala, un magistrato che ha dedicato vita al servizio delle istituzioni, per la sua presenza qui oggi a confronto con tanti giovani del nostro territorio – dichiara il presidente Meroi -. In un momento estremamente difficile come quello che sta vivendo il nostro Paese, sono lieto della capacità dei nostri ragazzi di organizzare simili momenti di riflessione. Parlare di mafia, ma anche e soprattutto del valore del rispetto delle regole per una convivenza civile in un’organizzazione democratica, è un segnale positivo di grande sensibilità verso i temi della legalità e del senso dello Stato”.

“Ringrazio Giuseppe Ayala perché ha fatto tantissimo per combattere la mafia – aggiunge –, ha svolto il suo lavoro di magistrato in maniera corretta, con la serietà di chi cerca sempre la verità basandosi su fatti concreti, non sui teoremi. Io e il senatore Ayala siamo stati colleghi in Parlamento, seppur su fronti opposti, e devo dire che ho sempre apprezzato la sua correttezza professionale. Qualità che purtroppo, e lo dico con un velo di polemica, non tutti i suoi colleghi hanno mostrato. Grazie, dunque, perché ancora oggi Ayala continua a mettere la sua esperienza al servizio dei più giovani affinché continui a diffondersi la consapevolezza che il fenomeno mafia non può essere ricondotto alla sola Sicilia e che si può combatterlo ovunque con la legalità. La battaglia del giudice Ayala – conclude Meroi – è la battaglia di tutti gli italiani onesti che credono nella legalità”.
 




ASL ROMA E, SITUAZIONE DRAMMATICA. LA UIL FPL SI APPELLA A ZINGARETTI: “NECESSARIO IL COMMISSARIAMENTO”

Redazione

Roma – La Uil Fpl di Roma ha condotto una indagine sui tempi di attesa nell’Asl Roma E, ed i risultati ci riportano una situazione drammatica.

A comunicare i dati aggiornati a Sabato 6 Aprile 2013 è il Segretario Organizzativo della Uil Fpl di Roma Paolo Dominici. Se un cittadino dovesse fare una Risonanza Magnetica del Cervello e del Tronco Encefalico, o una Rmn della Colonna Lombosacrale, Cervicale o Dorsale si deve rivolgere ad un'altra Asl perché in questa non è possibile prenotarla ( o per liste chiuse, o piene, o perché sono oltre i 365 giorni). Ma non è finita qui, anche per le Risonanze “meno impegnative” la situazione è tragica; nessuna disponibilità neanche per una Rm Spalla e Braccio o per una Rmn Gamba. Passiamo alle Ecografie. Per un Ecografia Addome Completo occorre attendere 210 giorni presso il San Zaccaria Papa, presso Via Offanengo, presso l’Oftalmico, in Via Boccea 625, a Palazzo di Giustizia; ancor di più presso Viale Tor di Quinto e Lungo Tevere della Vittoria. Nessuna disponibilità all’Ospedale Santo Spirito. Altro esame molto richiesto è Ecografia Capo e Collo che non è disponibile in tutta l’Asl Roma E. Vediamo la situazione di alcuni esami diagnostici strumentali cardiologici. Per una Ecografia Cardiaca – Ecocardiogramma nessuna disponibilità in tutta l’Asl Roma E, idem per l’Ecocolordoppler Cardiaco a riposo o dopo sforzo; anche in questi casi, un cittadino deve andare altrove. Per un Ecg con Cicloergometro occorre attendere 210 giorni circa presso l’Ospedale Santo Spirito. Per una Mammografia Bilaterale occorre attendere circa 120 giorni presso l’Oftalmico, circa 150 presso il Santo Spirito e 210 presso Santa Maria della Pietà. Insomma, cosa come possiamo definire questa indagine se non drammatica?

E’ inammissibile che una A.S.L. come quella della Roma E, assolutamente strategica per la città, che copre una superficie di Km/q 392.26 ed una popolazione residente di c.a 530.000 abitanti, più delle Regioni Val d’Aosta e Molise messe insieme,  offra questi servizi ai cittadini.

Anche  questo – conclude Dominici –   rafforza quello che stiamo ripetendo da  diversi  giorni; la Regione Lazio dovrebbe intervenire quanto prima per Commissariare una Asl come quella della Roma E, gestita da un Direttore Generale il quale dovrebbe maggiormente preoccuparsi di rendere efficace l'assistenza ai malati piuttosto che utilizzare le sue energie in una guerra intestina senza esclusione di colpi. Non possiamo dimenticare, inoltre, provvedimenti come quello sul San Carlo di Roma (Gruppo Idi) relativo alla sua chiusura, per fortuna scongiurata, che lo stesso Governatore della Giunta Regionale del Lazio Nicola Zingaretti ha considerato "al di la delle intenzioni regionali".




AGRICOLTURA MOLLATA DALLA UE

Redazione

Viterbo – Le Associazioni Temporanee di Scopo (ATS) delle Progettazioni Integrate Territoriali (PIT) "Alta Tuscia" e "Dalla Maremma Laziale ai Cimini", sono organizzazioni composte da soggetti pubblici e privati create nell’aprile 2010 per soddisfare i criteri richiesti dall’avviso pubblico ex DGR n. 360 del 15 maggio 2009 per accedere ai finanziamenti pubblici PSR Lazio 2007-2013. Le ATS sono composte da 23 comuni (Marta, Acquapendente, Bolsena, Capodimonte, Gradoli, Grotte di Castro, Montefiascone, Onano, Latera, Proceno, San Lorenzo Nuovo, Valentano e Canino, Arlena di Castro, Cellere, Farnese, Ischia di castro, Monte Romano, Piansano, Tessennano, Tarquinia, Tuscania, Vetralla), la Provincia di Viterbo, l’Università degli Studi della Tuscia, tre Riserve naturali, e 34 soggetti privati, per un totale di 89 progetti presentati, un investimento complessivo di €7.773.854 e € 7.412.847, un finanziamento pubblico richiesto di € 5.481.976 e € 5.060.318, e un investimento dei privati superiore al 52%.

“Oggi, dopo circa 4 anni dalla pubblicazione dell’avviso pubblico e 3 anni dalla data ritenuta utile per dichiarare l’immediata cantierabilità delle proposte presentate, non abbiamo ancora risposte o meglio a partire da luglio 2012 sono arrivate le prime comunicazioni che riguardavano le valutazioni dei progetti.” Dichiara in una nota il portavoce delle ATS “PIT”   “La prima reazione è stata lo sconcerto e l’incredulità – prosegue la nota – di enti pubblici e soggetti privati di vedersi recapitare delle lettere con richiesta d’integrazione entro 10 giorni per progetti presentati oltre due anni prima (e spesso dimenticati dagli stessi proponenti). Inoltre tali lettere sono arrivate nel periodo estivo, con le complicazioni che questo comporta: assenza per ferie dei tecnici responsabili, periodo di maggiore impegno lavorativo per alcune strutture, il tutto aggravato dall'assenza più volte riscontrata degli stessi Responsabili di Procedimento e da richieste e da motivazioni poco chiare addotte nelle proposte di non ammissibilità. Sin dall’arrivo di queste lettere abbiamo sollecitato più incontri per un confronto, al fine di chiarire alcune richieste apparentemente ‘incomprensibili’ e spesso non del tutto congruenti con la normativa vigente.

La Regione Lazio, quale ente deputato a favorire iniziative di pubblici e privati per lo sviluppo socio economico del territorio, ha accettato e organizzato un incontro il 29 novembre 2012 presso la sede ADA di Viterbo, alla quale avrebbe dovuto seguire entro il 10 dicembre un lavoro di verifica sui progetti e di chiusura delle pratiche entro l’anno 2012. In realtà i file di confronto sono stati inviati in data 30 gennaio 2013 e viste le ‘irreali motivazioni addotte’, è stata richiesta un’ulteriore verifica da parte delle strutture regionali, oltre al completamento dell’assegnazione di alcune misure (ben nove), il cui iter non si è ancora concluso. Dalle ‘proposte di non ammissibilità’ giunte ai beneficiari delle ATS abbiamo potuto rilevare che i documenti consegnati in duplice copia con faldoni separati, chiusi sui lati, sono giunti alla sede provinciale in cartelline di carta (non sempre) e mancanti di documentazione. Spesso i ‘giudizi’, (o meglio le interpretazioni, così come ci è stato riferito), non sono accettabili quando è richiesta la DIA per le attrezzature, o si obietta che il preventivo CONSIP non sia valido in quanto non supportato dai 3 preventivi di aziende, o che addirittura sia scaduto da tre anni; quando si mette in dubbio che la Via Francigena non è un itinerario religioso- culturale; o che il comodato d’uso gratuito non è un atto legittimo, malgrado i bandi non lo escludano. Per non parlare delle richieste di parere della Commissione Speciale per il Rischio Sismico su progetti di carattere socio-assistenziale e servizi che non interessano le strutture portanti degli immobili e la lista potrebbe proseguire con le obiezioni sulla legittimità della Delibera di Giunta, mettendo in discussione la veridicità delle asserzioni di un Sindaco, di un Segretario Comunale, di un Responsabile dell’Ufficio Tecnico che deliberano l’immediata cantierabilità; o sull’ostinazione di richieste di pareri, autorizzazioni o nullaosta anche dove non necessarie, oltre alla libertà dei funzionari incaricati nel decidere quando e quali spese possano essere ammissibili, malgrado non si possa rilevarne oggettivamente l’esclusione in nessun atto regionale afferente al PSR o PIT.

In tutto questo, oggi la congiuntura della crisi economica, i nuovi Conti Energia, i decessi, la mancanza di credito delle istituzioni bancarie, la riduzione delle spese nei bilanci pubblici, stanno determinando numerose rinunce e richieste di rimodulazione a ribasso. Oggi le PIT RL 230 e 232 vedono solo la riduzione sempre più marcata degli investimenti, con danni d’indotto economico e occupazionale non generato; inoltre si rischia di perdere sia i Fondi europei stanziati nel PSR Lazio che sono ormai giunti a fine della programmazione 2007-2013, che i fondi che l’EU dovrebbe nuovamente stanziare per il 2014-2020 in favore dell’Italia e del Lazio. Qualcuno si prendera' la responsabilita' della perdita di tali finanziamenti?  Dopo 4 anni dal momento in cui si è formato il PIT e dopo tre anni dalla consegna della documentazione è lecito informare i proponenti sull’iter di valutazione delle loro richieste qualsiasi sia l'esito? Ed è ancora legittimo, o forse paradossale, parlare d’immediata cantierabilità, malgrado i costi che questa procedura ha richiesto? I partecipanti ai PIT avevano anche l’obbligo di non partecipare ad altri bandi, quindi la loro ’ fedeltà’ ai PIT ha pregiudicato la possibilità di ottenere altri finanziamenti. – La nota conclude –  Quindi, a questo punto, i comuni delle PIT e i numerosi privati intervenuti si sono riuniti in data 4 aprile, presso la sede comunale di Valentano e all’unanimità hanno deciso di richiedere un incontro al Presidente Zingaretti e al nuovo Assessore all’Agricoltura Sonia Ricci, presso la sede di Viterbo, entro e non oltre sette giorni dall’invio della richiesta, termine oltre il quale i partecipanti ai PIT trasferiranno la documentazione presso la Procura di Viterbo, affinché vengano accertate le responsabilità civili e penali, oltre ai rimborsi di eventuali danni che potranno essere riscontrati.”   




PD E M5S DUE FACCE DELLA STESSA MEDAGLIA

Emanuel Galea

Il 13 maggio 1940, alla Camera dei Comuni, Winston Churchill ha indirizzato ai membri del Parlamento uno dei suoi più celebri discorsi, trovandosi l’Inghilterra davanti “ la più terribile delle ordalie” .

Sono rimaste nella storia le sue  sofferte ma decise parole:  “Dico al Parlamento come ho detto ai ministri di questo governo, che non ho nulla da offrire se non sangue, fatica, lacrime e sudore”.  Simili parole, nella situazione critica nel quale si trova il nostro Paese non le si aspettano di certo  da Grillo, ma da Bersani sì. Venerdì 10 maggio 1940 Winston Churchill riceveva da Sua Maestà l’incarico di formare un nuovo governo. Essendo l’Inghilterra,  in quel frangente, nella fase preliminare di una delle più grandi battaglie della storia, c'era “l'evidente volontà del Parlamento e della nazione che questo fosse concepito sulle basi più larghe possibili e che includesse tutti i partiti”***

Il saggio leader inglese non perse tempo. Riporto ancora, parola per parola, dal discorso di Churchill: “E’ stato  formato un gabinetto di guerra di cinque membri rappresentanti, con il Partito laburista, l'opposizione, e i Liberali, l'unità della nazione. Era necessario che questo venisse fatto in un solo giorno in considerazione dell'estrema urgenza e durezza degli eventi”

Il 22 marzo scorso il Presidente Napolitano dà un pre – incarico a Bersani per verificare  una eventuale maggioranza sicura a sostegno di un governo PD. Proprio in questa fase critica, essendo Bersani già da tempo consapevole di non avere maggioranze assolute, ci si aspettava da lui un sussulto di amore per il paese e magari, pronunciando un mezzo discorso, non uguale ma simile a quello del grande statista inglese, che avvicinasse le forze in campo per avviare una qualche forma di un governo condiviso per il bene della nazione. Il Primo Ministro inglese non lesinava raccomandazioni ai suoi parlamentari : “Ritengo,nel pubblico interesse, di chiedere allo Speaker che il Parlamento sia convocato oggi. ”Questo tipo di discorso non ha sfiorato affatto la mente di Bersani. Lo Statista insisteva  nell’ incitare i parlamentari ad andare avanti : “Voi chiedete: qual è la nostra linea politica? Io rispondo: fare la guerra per terra, mare, aria. Guerra con tutta la nostra potenza e tutta la forza che Dio ci ha dato, e fare la guerra contro una, nell'oscuro mostruosa, tirannia insuperata e doloroso catalogo del crimine umano.

Questa è la nostra linea politica.” Qual è la somiglianza tra PD e Movimento Cinque Stelle? Il primo, con la voce di Bersani,  va avanti come un disco rotto, insistendo che solamente loro e nessun altro possa salvare l’Italia e pertanto non accettano alleanze con il Pdl. Il M5s , l’altra faccia della stessa medaglia, ribadisce che non da la fiducia a nessuno perché tutti, all’infuori di loro stessi, sono corrotti, collusi. Lo stesso movimento che già ha rimangiato le sue certezze sulle diarie. Ora si capisce perché non insiste sull’abolizione dei rimborsi ai partiti. Sono bastati pochi  giorni e già gli fa gola uno stipendio “onorevole” e fra poco c’è da scommettere che daranno battaglia per la conservazione di tutti i privilegi acquisiti.

Ritornando al discorso dello Statista, appassionato della sua patria, egli, insisteva col :“fare la guerra per terra, mare, aria. Guerra con tutta la nostra potenza e tutta la forza che Dio ci ha dato, e fare la guerra contro una nell'oscuro mostruosa tirannia insuperata e doloroso catalogo del crimine umano. Questa è la nostra linea politica”. Bersani, se avesse voluto essere credibile nel predicare quel cambiamento che solamente lui e nessuno fuori di lui potrebbe fare, sarebbe ancora in tempo per intavolare quel discorso nobile stringendo un patto con le altre forze , sostituendo il termine “crisi”al posto di “crimine” e “ lavoro, equità, giustizia” a posto di  “terra, mare, area”. Il Movimento Cinque Stelle, per sua scelta non intende partecipare alla soluzione della crisi e fino ad ora non ha avanzato alcuna proposta degna di questo nome. Bersani, l’altro rovescio della medaglia, fino ad ora si è limitato a corrergli dietro.

Tutto questo mentre lo Stivale affonda. Bersani pretende di avere l’incarico pieno. Ebbene sia. Prenda l’esempio di chi si era trovato nei guai prima di noi. Che metta da parte il suo falso orgoglio, per l’Italia e per la sua gente, affronti la piazza e faccia un discorso come fece Churchill a suo tempo: “Assumo il mio incarico con slancio e speranza. In questo frangente, in questo momento, mi sento in diritto di chiedere l'aiuto di tutti e di dire: "venite dunque, andiamo avanti assieme con le nostre forze unite". Sappia Bersani che un passo del genere non lo umilierebbe ma  sarebbe la sua forza, dentro e fuori il partito.
 
***Traduzione libera dal discorso di Winston Churchill
 




B2F G./ VOLLEY CLUB FRASCATI OK A CAGLIARI. COACH SCAFATI: «TENTIAMO IL TUTTO PER TUTTO PER SALVARCI»

Redazione

Frascati (Rm) – La serie B2 femminile del Volley Club Frascati è ancora viva. La squadra di coach Claudio Scafati ha vinto sul campo del San Paolo Cagliari per 3-0 (25-21, 25-23, 25-21). La gara era una sorta di spareggio considerato che di fronte c'era un avversario agguerrito, motivato e consapevole del fatto che si giocava, probabilmente, l'ultima occasione per sperare ancora nella permanenza in serie B2. Anche per questo la vittoria e la prestazione delle ragazze frascatane sono state di notevole spessore. «La squadra di casa ha spinto subito sull'acceleratore con un riscaldamento pre-gara intenso e con un inizio di set molto aggressivo – ha sottolineato coach Scafati -. Ma sabato scorso le mie atlete erano concentrate, consapevoli di quello che si stavano giocando ed hanno sfoderato una prestazione decisamente di buon livello. Molto incisive in battuta e con un muro molto aggressivo, sono riuscite a chiudere tutti i varchi mettendo le avversarie nella condizione di dover forzare e di conseguenza sbagliare. Nel complesso – continua il tecnico tuscolano – è stata una bella gara, molto emozionante, perchè tutte e due le squadre sapevano bene cosa si stavano giocando e devo fare i complimenti alle mie ragazze, a chi era in campo per la concentrazione e l'attenzione dimostrata e a chi era fuori perchè non ha smesso neppure un minuto di incitare le compagne». La classifica del Frascati rimane complicata nonostante si sia ridotto a tre punti il margine da Anguillara e Civitavecchia che sono al quart'ultimo posto. «E il prossimo turno – aggiunge Scafati – fa tremare un pochino i polsi perchè la Roma Centro ha dimostrato di avere un organico da primi posti, ma noi dobbiamo tentare di tutto, senza preoccuparci di chi incontriamo, visto che avremo a disposizione solo quattro incontri sui cinque che mancano alla fine del campionato a causa del turno di riposo che ci toccherà tra due settimane».

LE ALTRE SQUADRE – Bene il settore maschile nello scorso fine settimana. La serie C di coach D'Alessio ha battuto anche il Ladispoli con un chiaro 3-0 rimanendo al terzo posto a tre lunghezze dal Latina capoclasse. Tre punti di vantaggio, invece, per la Prima divisione di coach Di Vozzo che comanda sempre il proprio girone dopo il sofferto 3-2 sul Pianetavolley. Male la serie D femminile che in una gara importante per i play off è costretta a cedere per 3-1 sul campo del Cisterna.
 




BASKET FRASCATI. SERIE C2, SESTA SINFONIA. MANUEL MONETTI: «SIAMO LA SQUADRA DEL MOMENTO»

Redazione

Frascati (Rm) – C'è grande euforia in casa Basket Frascati Linea Gaggioli. La serie C2 di coach Cristiano Mocci ha vinto la sesta gara consecutiva e lo ha fatto, pur faticando un po', contro i “cugini” del Monteporzio. Il 68-64 finale, comunque, consente agli uomini del presidente Fernando Monetti di conquistare la matematica salvezza e di guardare con fondate speranze ai play off. «Se siamo stati meno brillanti col Monteporzio? Non direi – dice il playmaker Manuel Monetti -. È stata una partita dura come ce l'aspettavamo perché loro sono con l'acqua alla gola e dovevano vincere per forza. Non avevano altri risultati e soprattutto era un derby con molti ex in campo per Monteporzio. Abbiamo dimostrato di continuare il nostro grande cammino che abbiamo cominciato da quando c'è coach Mocci nonostante la “pressione” degli ultimi risultati». Acquisita la salvezza, Monetti guarda avanti. «Ora abbiamo altre due partite per fare punti utili e raggiungere i playoff. Se ne vinceremo una finiremo ottavi, se invece faremo 4 punti potremmo ambire anche al settimo posto. Siamo un gruppo compatto sia dentro che fuori dal campo – dice il play – e questo fa di noi una vera squadra, quella che non siamo mai stati da settembre fino a gennaio. Coach mocci ha riportato entusiasmo e soprattutto aver perso alcuni elementi ci ha solo fatto bene». Prossimo match ancora in casa (al canonico orario delle 20) contro il Formia. «Stante le sei vittorie consecutive siamo sicuramente la squadra più temuta in questo momento – dice Monetti -. Formia, comunque, è una buona squadra che conta su diversi giovani e che si trova nei bassifondi della classifica. Per questo dovrà cercare in tutti i modi di vincere le ultime due gare per salvarsi. Mi aspetto una partita maschia e tutti quanti dovremo rimanere concentrati e dare il massimo fino all'ultimo perché adesso si avvicina il giro di boa e non completare il capolavoro fatto per soli due punti sarebbe veramente sciocco. Questo è un gruppo vincente – conclude Monetti – che gioca bene insieme e sono sicuro che faremo una grande partita anche sabato».