ROMA: RICONOSCE “IN VENDITA” SU UN SITO INTERNET LA SUA MACCHINA FOTOGRAFICA E CHIAMA LA POLIZIA

Redazione

Roma – Era stata rubata ad un appassionato di fotografia pochi giorni prima, dopo che aveva effettuato alcuni scatti sul laghetto dell’Eur.

La macchina fotografica, una reflex digitale, era poi stata inserita tra gli annunci commerciali di un noto sito internet per la vendita di oggetti nuovi ed usati.

La vittima, esaminando i vari annunci, ne ha riconosciuto uno particolarmente interessante che, al presso di 450 euro, proponeva in vendita un dispositivo usato, del tutto uguale, anche nei particolari,  a quello che gli era stato sottratto.

Il giovane, insospettito, ha deciso di rivolgersi alla Polizia.

I poliziotti del Commissariato Colombo, diretto dalla dr.ssa Agnese Cedrone, hanno iniziato ad indagare ed  hanno quindi creato un account “fittizio”.

Poi, fingendosi interessati all’acquisto, hanno contattato il venditore e gli hanno chiesto  alcuni scatti fotografici dell’oggetto in vendita.

Una volta ottenute le foto, confrontando le foto del sito internet con quelle scattate dal legittimo proprietario si aveva la conferma, confrontando il numero seriale della macchina che viene impresso sul file, che gli scatti inviati dal venditore erano stati effettuati con la fotocamera rubata.

A questo punto, concordato un appuntamento per la vendita, i poliziotti si sono presentati sul luogo stabilito ed hanno sequestrato la macchina fotografica,  denunciando l’uomo per il reato di ricettazione.

Gli investigatori stanno svolgendo accertamenti anche su numerosi dispositivi elettronici sequestrati nell’abitazione del venditore, un cittadino marocchino di 36 anni residente ad Ardea.

Molti di questi, risultati rubati, sono già stati riconsegnati dai poliziotti ai legittimi proprietari.

 




VELLETRI ELEZIONI: 800 MILA EURO PER AIUTARE LE ATTIVITA' COMMERCIALI

Redazione

Velletri (RM) – Il sindaco Fausto Servadio ha presentato ieri il bando Plus per il sostegno alle Pmi di Velletri (Castelli Romani). Un fondo di 800 mila euro aiuterà le attività commerciali e le imprese ubicate nel centro urbano (area target) con un finanziamento a fondo perduto fino a 20 mila euro è in più la garanzia prestata dalla Regione Lazio pari all’80% dell’investimento.




ROMA, 161 ANNIVERSARIO DELLA POLIZIA DI STATO: EMESSO UN NUOVO FRANCOBOLLO

Redazione

Roma – In occasione  delle celebrazioni dedicate al 161 Anniversario della Polizia di Stato, è stato emesso un francobollo da 70 centesimi destinato a sottolineare la funzione e l'importanza delle questure italiane.

Il francobollo riproduce un particolare della facciata centrale della Questura di Roma, a rappresentare simbolicamente tutte le questure d'Italia.

Le Questure operano alle dipendenze del Ministero dell'Interno e assicurano il mantenimento dell'ordine e della sicurezza pubblica, con competenze su base provinciale. Il francobollo si inserisce nella serie  dedicata annualmente alle Istituzioni della Repubblica.

 




ROCCA PRIORA: NUOVE GUARDIE AMBIENTALI A VIGILARE SUL TERRITORIO

Redazione
 
Roma – Si è svolta la cerimonia di giuramento dei nuovi Agenti Accertatori Volontari che si dedicheranno alla protezione del patrimonio zootecnico e alla tutela ambientale nel territorio di Rocca Priora,cittadina dei Castelli Romani.
 
I nuovi agenti, in tutto 8, sono già iscritti all'Associazione Nazionale Carabinieri in Congedo, una delegazione molto attiva nel Comune, già preposta all'aiuto della polizia municipale, soprattutto per quanto riguarda la sorveglianza dei plessi scolastici e il controllo del traffico veicolare.
 
Il servizio, istituito tramite Ordinanza Sindacale, è principalmente volto alla protezione del territorio, con il controllo della ricca zona boschiva di Rocca Priora, e più in generale, al rispetto di tutti i processi di salvaguardia dell'ambiente, compresa la raccolta differenziata che partirà nei prossimi mesi.
 
Gli Agenti, dotati di apposito fratino, di tesserino riconoscimento e di un blocco per i verbali, lavoreranno naturalmente in collaborazione con la Polizia Locale.
 
“E' un passaggio fondamentale per preservare la ricchezza del nostro territorio – ha dichiarato il sindaco, Damiano Pucci – ed un servizio di controllo in più che, grazie all'Associazione dei Carabinieri in Congedo, ci consente di migliorare ulteriormente il livello di sicurezza del nostro paese e la tutela del territorio”.
 
Anche il presidente della sezione locale dell'Associazione Carabinieri in Congedo, il Maresciallo Michele Dargenio, ha espresso la sua soddisfazione personale e quella di tutti gli associati per l'avvio del nuovo servizio.



ROMA MAGLIANA: GRAVE LITE FAMIGLIARE DEGENERA. PARTE ANCHE UN COLPO DI FUCILE

Redazione

Roma – Una lite familiare legata alla destinazione d’uso di un appartamento è degenerata ieri pomeriggio nel quartiere della Magliana. Esploso anche un colpo di fucile che fortunatamente non ha ferito nessuno.

Da quanto emerso da una prima ricostruzione effettuata dagli agenti del Commissariato San Paolo, intervenuti dopo pochi minuti sul luogo all’origine della lite, ci sarebbero motivi di interesse.

Nella tarda mattinata infatti P.W. 39enne romano, era entrato nel giardino e, dopo aver preso il tubo per innaffiare, era entrato in un’abitazione di via della Magliana Nuova ed aveva aperto l’acqua, allontanandosi subito dopo.

All’interno dell’ appartamento erano presenti in quel momento due donne, una delle quali sorella di P.W.

Più tardi però  un vero e proprio “commando”, composto da due fratelli, da un convivente ed un nipote di una delle due donne sono arrivati in auto ed, armati di un fucile, di un pala e di rastrello, hanno esploso un colpo di fucile verso una di loro.

Subito dopo aver messo in atto la loro azione intimidatoria si sono allontanati.

Sono stati poi gli agenti del commissariato San Paolo, diretto dal dr. Paolo Volta, a raccogliere le testimonianze di alcuni passanti e la denuncia della donna, con  legami di parentela con tre dei responsabili della “spedizione”.

Il quadro dei dissapori e delle liti tra i vari componenti della famiglia sono venuti alla luce nel corso della denuncia, evidenziando i marcati contrasti relativi proprio alla destinazione d’uso dell’appartamento di via della Magliana.

Identificati quindi gli autori dell’azione, i poliziotti si sono presentati presso le loro rispettive abitazioni sequestrando all’interno di una il fucile, oltre ad altri oggetti atti ad offendere tra cui una pistola a salve, ed in un’altra il resto del materiale utilizzato per commettere il raid intimidatorio.

Al termine degli accertamenti, i poliziotti hanno arrestato P.W. di 39 anni, P.S. di 25 anni e R.S. 30enne, convivente di quest’ultima e responsabile di aver esploso il colpo di fucile. Per loro l’accusa è di tentata violenza privata aggravata in concorso.




DOMINICI (UIL FPL ROMA) : “AL SAN CAMILLO SITUAZIONE INSOSTENIBILE. INTERVENGA LA REGIONE”.

Redazione

Roma – Nulla è stato fatto nell’Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini nonostante la nostra segnalazione in merito alla lettera  del Direttore del servizio di Anestesia e rianimazione e Terapia del Dolore e Direttore f.f. del servizio di Anestesia e Rianimazione 1 nella quale si denunciano sia presunti favoritismi personali non accettabili sul piano organizzativo dell’azienda, a partire dall’affidamento di tutta l’attività di urgenza al Responsabile del CR1, sia l’utilizzo di anestesisti provenienti da altre strutture ospedaliere. Lo dichiara in una nota il Segretario Organizzativo della Uil Fpl di Roma Paolo Dominici. Abbiamo anche ulteriori prove, sempre a firma del Direttore, secondo il quale nei giorni 3,5 e 7 Maggio 2013 in occasione di interventi chirurgici d’urgenza pediatrica sono stati chiamati ed intervenuti anestesisti reperibili del policlinico A.Gemelli. Se anche questo corrispondesse al vero – prosegue Dominici – l’intervento di questi anestesisti, attraverso l’istituto della Reperibilità, può esporre a maggior rischio i bambini da sottoporre ad intervento chirurgico urgente, lede la dignità professionale e personale di tutti gli anestesisti-rianimatori del Sar1 in grado di soddisfare le esigenze di tutte le UO di Chirurgia che afferiscono al DEA e l’immagine dell’azienda che ha sempre avuto caratteristiche di rilievo nazionale e non ha nessuna necessità di assistenza anestesiologica da parte di altre strutture. La Uil fpl di Roma – conclude Dominici – chiede un intervento immediato della Regione Lazio per far luce su questa situazione, che a nostro avviso determina anche un notevole spreco di danaro pubblico. Vogliamo sapere se avviene realmente tutto ciò, visto che dalla Direzione Generale si nega tutto, mentre a noi ci risulta che presso i locali del CR1 è stata affissa una disposizione nella quale si evince chiaramente l’obbligo di far intervenire gli anestesisti del Policlinico Gemelli prima di iniziare l’atto anestesiologico.




VITERBO, OGGI C'E' MATERIA DI DISCUSSIONE PER L'ASSESSORE REFRIGERI: TRA MAFIA, FABBRICATI COSTRUITI CON RIFIUTI PERICOLOSI E BOMBE ECOLOGICHE

Luca Pagni

Bassano Romano (VT) – Venerdì 17 maggio 2013 il candidato a sindaco di Viterbo Leonardo Michelini incontrerà il mondo economico delle associazioni di categoria e le organizzazioni sindacali insieme all’assessore regionale alle Infrastrutture, Politiche Abitative e Ambiente Fabio Refrigeri. L’incontro si terrà oggi alle 18,30 nella sala conferenze dell’Hotel Villa Sofia, strada San Salvatore (strada Teverina). Nell’incontro Refrigeri e Michelini affronteranno alcuni degli aspetti del ‘Patto’ relativi alle infrastrutture, al rilancio del centro storico e alla tutela dell’ambiente nel viterbese. 

Nodo cruciale di quest'ultimo tema è la delicatissima inchiesta che coinvolge Bassano Romano, le presunte costruzioni realizzate con rifiuti pericolosi e non ultima per importanza, l'ombra della 'ndrangheta che finora hanno fatto emergere le cronache più "coraggiose". Oggi ci saranno persone, esponenti di Bassano che torneranno probabilmente a toccare l'argomento della determinazione della Regione Lazio che potrebbe consentire alla Tuscia Prefabbricati di Bassano Romano di lavorare rifiuti pericolosi senza necessita della Valutazione di Impatto Ambientale, senza Studio di Inserimento Paesaggistico e senza Conferenza dei Servizi.  Venerdì 7 giugno 2013 dalle 7,30 alle 8,00 si terrà in Loc. Stazione Scalo di Bassano Romano (VT), davanti alla stazione Fl3, una diretta RAI della trasmissione Buongiorno Regione Lazio per dare ampia visibilità alle contestazioni contro la possibilità che la Tuscia Prefabbricati  possa lavorare rifiuti pericolosi e polveri sottili potenzialmente cancerogeni provenienti dalle centrali a carbone di Civitavecchia nonostante il ricorso al TAR dei Comuni di Bassano Romano ed Oriolo Romano e di privati cittadini, agricoltori, allevatori, imprenditori di Agriturismi e B&B, università agraria di Bassano Romano e PROVIC-ARCI.

Tutti fortemente preoccupati per un più che possibile e prevedibile disastro ambientale, per un danno irreversibile che potrebbe compromettere definitivamente l'ecosistema nonché la stessa qualità dell'aria attraverso l'immissione di elementi inquinanti di vario genere che senz'altro porterebbero ad una svalutazione delle aziende agricole in primis nonché allevamenti, attività commerciali e di ristorazione nonché lo stesso valore economico di case ed aziende. Ma soprattutto si configurerebbe un varco aperto nella zona, per il  possibile ingresso della malavita organizzata in “eco mafie”, visto e considerato che Tuscia Prefabbricati opera in strutture prese in affitto dalla Colacem. Quest'ultima ha rilevato stabilimenti dal Gruppo Italcementi, con cui ha dunque rapporti di lavoro ed interessi economici.  Preme  evidenziare che fonti accreditate di stampa e giornalisti di peso quali Giannantonio Stella e Sergio Rizzo (dal libro "La deriva perché l'Italia rischia il naufragio") hanno evidenziato come anche il colosso Italcementi abbia ceduto alla morsa della 'ndrangheta: "Di fronte alla ndrangheta l’Italcementi avrebbe messo da parte ogni regola, sopportando maggiori costi, assumendo rischi e finendo con l’agevolare l’espansione economica della cosca dei Mazzagatti nel campo della commercializzazione del cemento».

L’azienda proponente ha omesso di indicare: che il codice CER 19 01 indica “Rifiuti da incenerimento o pirolisi di rifiuti” e che lo specifico 19 01 11* indica “ceneri pesanti e scorie, contenenti sostanze pericolose”

L’azienda proponente ha omesso di indicare: che il codice CER 10 01 indica  “Rifiuti prodotti da centrali termiche ed altri impianti termici” e che lo specifico  10 01 01 indica  “Ceneri pesanti, scorie e polveri di caldaia (tranne le polveri di caldaia di cui alla voce 10 01 04)”

I rifiuti contrassegnati nell’elenco con un asterisco “*” sono rifiuti pericolosi ai sensi della direttiva 91/689/CEE relativa ai rifiuti pericolosi e ad essi si applicano le disposizioni della medesima direttiva, a condizione che non trovi applicazione l’articolo 1, paragrafo 5. Ai fini della presente decisione per “sostanza pericolosa” si intende qualsiasi sostanza che è o sarà classificata come pericolosa ai sensi della direttiva 67/548/CEE e successive modifiche; per “metallo pesante” si intende qualunque composto di antimonio, arsenico, cadmio, cromo (VI), rame, piombo, mercurio, nichel, selenio, tellurio, tallio e stagno, anche quando tali metalli appaiono in forme metalliche classificate come pericolose.

Oltre al disastro ambientale ed al grave pregiudizio certo alla salute, l’utilizzo  di materiale scadente pregiudica la stabilità degli edifici per i quali viene utilizzato. A Roncade (TV) ben 5 diverse perizie hanno messo in evidenza che nel cemento fatto pagare un terzo di meno dal valore di mercato erano presenti ceneri, diossine, e metalli pesanti, ovvero sostanze tossico nocive che avrebbero dovuto essere smaltite in discariche speciali e che invece erano finite in abitazioni civili, tanto che la farmacista Musestre Elisabetta Merloni ha avviato un’azione civile per chiedere 1.000.000 di Euro di risarcimento. L’esperto della Procura della Repubblica ha quantificato il danno in 500.000 Euro ma senza tenere conto dei costi di smaltimento dei calcinacci in discarica speciale e dei disagi della proprietaria dell’immobile.

Se così sarà, quali pubbliche amministrazioni si renderanno responsabili di eventuali morti per cancro o dell’aggravamento di persone anziane con enfisemi polmonari, asma ed altri problemi respiratori ?!? 

Abbiamo parlato con il funzionario Responsabile dell’ufficio V.I.A. della Regione Lazio dott. Paolo Menna, il quale ci ha riferito quanto segue:

– l'incontro tecnico del 15 maggio 2013 in realtà è stato "anticipato" e pertanto si è già svolto;

– l'anticipazione è stata decisa in virtù delle "eccessive aspettative" che l'approssimarsi di tale incontro aveva creato   nonostante si fosse trattato di un mero confronto tecnico tra gli enti coinvolti;

– se la Regione avesse avuto il sospetto di "inesattezze" nel progetto presentato dalla Tuscia Prefabbricati, avrebbe certamente agito in autotutela ma ciò è stato escluso;

– pertanto l'iter amministrativo continuerà, salvo ostative decisioni giudiziarie.

Il Vicesindaco di Bassano Romano ci ha evidenziato telefonicamente di aver voluto l’incontro tecnico a porte chiuse per evitare che potessero giungere voci alla ditta interessata, dando modo alla stessa di muoversi anticipatamente in autotutela.

A dimostrazione della propensione al dialogo della Regione Lazio, segnaliamo che il Capo Segreteria  dell’Assessorato Politiche Territoriali Mobilità Rifiuti ci ha ribadito che “non è prevista alcuna autorizzazione dell'Area Rifiuti della Regione Lazio per l'utilizzo del CSS nei cementifici.

Il CSS è un combustibile che si ricava attraverso la lavorazione dei rifiuti urbani solidi e non dai rifiuti pericolosi in appositi  impianti, quindi come tale può essere usato come combustibile non per ricavare blocchi di calcestruzzo ma per produrre cemento. Inoltre la possibilità di utilizzare il CSS come combustibile in sostituzione di altri combustibili fossili è regolamentato da un apposito Decreto del Governo e come le ho detto prima non è prevista alcuna autorizzazione dell'Area Rifiuti della Regione. 

I cementifici come altri impianto di produzione industriali hanno bisogno di una Autorizzazione Integtata Ambientale (AIA) che a secondo del tipo di impianto  e secondo apposite normative viene rilasciata da appositi Uffici o del Governo o della Regione o della Provincia.




FORMIA, ELEZIONI AMMINISTRATIVE. PAOLA VILLA: "I CITTADINI VOGLIONO SAPERE"

 

Massimiliano Spiriticchio

Formia (LT) – Il voto per le comunali si avvicina e cresce l’interesse dei cittadini di Formia verso i temi al centro del futuro delle città, ma anche verso il modo di condurre il dibattito politico tra i vari soggetti in campo. Abbiamo fatto, su questo punto, alcune domande a Paola Villa, candidata sindaco per Rete dei Valori ed Un'Altra Città. 

Ci racconti la campagna elettorale da cittadina e non da candidata sindaco: come sta svolgendo?

“La campagna elettorale è per alcuni versi molto sobria. Non ho sentito parole urlate, né ci sono state offese. La pubblicità è però un'offesa per il territorio, con manifesti ovunque e volantini distribuiti a volontà. Quanto scritto su alcuni programmi elettorali in merito a trasparenza e rispetto delle regole è già stato di fatto tradito”.

Nel suo ultimo comizio pubblico e, più in generale, c’è stato qualcosa che l’ha turbata?

“No. I comizi pubblici sono stati anzi un’esperienza molto positiva. Le persone hanno voglia di conoscere. Tutti vogliono sapere cosa si farà dopo, tutti si stanno interessando”.

Cosa c’è di diverso in questa campagna elettorale rispetto alle precedenti?

“Cala il voto clientelare, scontato. Stiamo coinvolgendo i cittadini. Noi li abbiamo coinvolti fin dalla fase di costruzione del programma. Si torna a parlare con i singoli nelle piazze, nei condomini, nei luoghi di lavoro. Noi siamo favorevoli alle nuove tecnologie, riteniamo che possano migliorare la vita dei cittadini, ma ora stiamo tornando a fare quello che la politica dovrebbe fare sempre, cioè avere un confronto reale con i cittadini”. 

Perché, secondo lei, ci sono tante liste e tanti candidati?

“C’è un andamento nazionale, a causa della crisi dei grandi partiti che hanno abbandonato i valori. Si sono difese le filiere di appartenenza. Oggi esiste il civismo, c’è un fiorire di liste civiche legate al territorio”.

Cosa pensa in merito alle opere pubbliche da realizzare a Formia?

“Servono opere sulla viabilità. Qui negli ultimi anni non è stata considerata prioritaria. Negli ultimi cinque anni si sono fatte opere incomplete o fini a se stesse. Le opere pubbliche devono avere una valenza. Devono essere completate le opere incompiute, ma soprattutto si deve mettere mano al problema della viabilità”.




CARPINETO ROMANO, IL SINDACO SI APPELLA AL MINISTRO PER I BENI CULTURALI: IL CARAVAGGIO TORNI AL MUSEO DELLA REGIA DEI VOLSCI

 

Redazione

Carpineto Romano (RM) – Il Comune di Carpineto Romano chiede l’intervento del Ministro per i Beni Culturali e Turismo Massimo Bray affinché “il San Francesco in meditazione, opera di Michelangelo Merisi da Caravaggio, torni definitivamente a Carpineto Romano, per essere esposta nel Museo della Reggia dei Volsci” – la richiesta arriva dal primo cittadino Quirino Briganti, che nel corso di una lunga intervista rilasciata ad un blog chiede l’intervento del titolare del dicastero ai Beni culturali e al turismo.

La tela, affrescata nel ‘600 e custodita fino agli anni ’60 del secolo scorso in una chiesa del comune in provincia di Roma, “è stata trasportata nella Capitale per i dovuti restauri ed è ritornata a Carpineto solo nel settembre del 2010 per dieci giorni, poi quando non è in giro per mostre si trova in deposito a Palazzo Barberini” – spiega il sindaco. “La sala del Museo della Regia dei Volsci dispone di tutti i requisititi per poterla ospitare definitivamente, chiediamo quindi al Ministro di intervenire, anche perché fino ad ora non abbiamo mai ricevuto risposte”  afferma il primo cittadino.




PARCO DEI CASTELLI ROMANI: CONTO ALLA ROVESCIA PER IL NUOVO PIANO DI GESTIONE REGIONALE

Angelo Parca

Castelli Romani – Lo scorso 13 maggio pubblicavamo una lettera aperta delle associazioni ambientaliste dei Castelli Romani, (Alternativ@mente, Italia Nostra – Castelli Romani, Picchio Rosso) rivolta al Governatore della Regione Lazio Nicola Zingaretti e all’assessore regionale alle Infrastrutture, alle Politiche abitative, all'Ambiente Fabio Refrigeri. [ Articolo del 13 maggio 2013 – GESTIONE DEL PARCO REGIONALE DEI CASTELLI ROMANI. LETTERA APERTA AL PRESIDENTE ZINGARETTI E ALL’ASSESSORE REFRIGERI ] 

Nella lettera si evidenziava, tra l’altro, “una profonda involuzione del Parco dei Castelli Romani” durante la gestione del Commissario Straordinario Matteo Mauro Orciuoli e si lanciava l’appello al fine di avviare,  con la necessaria sollecitudine, il rafforzamento del ruolo dei Parchi nel Lazio in generale e nel caso specifico di quello dei Castelli Romani. “È urgente rimuovere gli attuali Commissariamenti, – scrivevano Enrico Del Vescovo, Franco Medici, Carlo Testana quali rappresentanti delle associazioni ambientaliste – voluti dalla precedente Giunta regionale, e ridare ai Parchi la necessaria professionalità nella gestione, risorse economiche adeguate e capacità di perseguire  logiche di sistema che valorizzino il ruolo dei parchi regionali”.  

Immediato il riscontro da parte dell’assessore regionale Fabio Refrigeri, il quale non si tira indietro di fronte l’appello degli ambientalisti: “La governace del territorio è e sarà una priorità del mio assessorato – dichiara l’assessore regionale – e per questo, a breve, impronteremo un piano di riassetto per la gestione dei Parchi Regionali ed ovviamente anche quello che riguarda nello specifico il Parco dei Castelli Romani, utilizzandoli come risorsa primaria della nostra Regione. Tale processo – prosegue Refrigeri –  sarà adottato di concerto con ogni singolo Parco e con l’assessorato all’Urbanistica che ritengo parte fondamentale di tale processo di rinnovamento. Sarà mia cura, comunicarvi, in un lasso di tempo relativamente breve, quelle che saranno le evoluzioni in merito.” Si attendono quindi  grosse novità in merito alle gestioni dei Parchi ed in particolare in quello dei Castelli Romani.

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GESTIONE DEL PARCO REGIONALE DEI CASTELLI ROMANI. LETTERA APERTA AL PRESIDENTE ZINGARETTI E ALL’ASSESSORE REFRIGERI




FROSINONE, MISSION DEL COMUNE: COSTITUZIONE DELL'AMBITO TERRITORIALE MINIMO PER LA GESTIONE DEL GAS

 

Redazione

Frosinone – Si è tenuta ieri mattina, mercoledì 15 maggio, nella Villa comunale del capoluogo, la prima riunione operativa del costituendo ATEM FR1 OVEST (Ambito territoriale minimo per la gestione del gas) cui hanno preso parte diversi rappresentanti dei comuni interessati. Come è noto l’articolo 46 bis del D. L. 1/10/2007 n. 159 convertito in legge dall’articolo 1, comma 1 della legge 29/11/2007 n. 222 al fine di garantire al settore della distribuzione del gas naturale maggiore concorrenza e livelli minimi di qualità dei servizi essenziali, ha disposto che i Ministri dello Sviluppo economico e per gli affari regionali e le autonomie locali, determinino gli ambiti territoriali minimi per lo svolgimento delle gare di affidamento del servizio di distribuzione del gas, a partire da quelli tariffari, secondo l’identificazione di bacini ottimali di utenza, in base a criteri di efficienza e di riduzione dei costi.

Il Comune di Frosinone, in base a quanto previsto dalla normativa, è stato individuato come stazione appaltante per la gestione della gara di affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale, in forma associata, del bacino denominato Frosinone I – Ovest, di cui fanno parte oltre al capoluogo i seguenti comuni: Acuto, Alatri, Amaseno, Anagni, Bovielle Ernica, Castro dei Volsci, Collepardo, Ferentino, Filettino, Fiuggi, Fumone, Giuliano di Roma, Guarcino, Monte San Giovanni Campano, Morolo, Paliano, Patrica, Piglio, Serrone, Sgurgola, Strangolagalli, Supino, Torre Cajetani, Torrice, Treivigliano, Vallecorsa, Veroli, Vico nel Lazio e Villa Santo Stefano. Nella riunione operativa sono state illustrate le finalità progettuali e gli adempimenti tecnico-burocratici da adempiere per giungere nel minor tempo possibile alla costituzione dell’ATEM. “La riunione – ha spiegato il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani – vuole essere la prima pietra per il raggiungimento di un duplice obiettivo, ovvero riduzione dei costi per gli utenti e miglioramento del servizio. La gestione del gas con la costituzione dell’ATEM, così come previsto dalla normativa, è in parallelo con quanto accaduto con la gestione dell’acqua, la nostra speranza è che tutto si sviluppi diversamente da quanto invece è stato per il settore idrico”. “Le finalità previste dal progetto – ha aggiunto l’assessore ai lavori pubblici Fabio Tagliaferri – sono così ambiziose che è necessario che ci sia un atteggiamento fortemente positivo da parte di tutti i soggetti interessati”. L’assemblea degli amministratori comunali al termine dei lavori si è aggiornata per una nuova riunione operativa da tenersi nel prossimo mese di giugno.