RIETI GIUNTA: SULLO ZTL NON SI TORNA INDIETRO

Redazione

Rieti – In ordine alla vicenda del nuovo assetto viario in Centro storico, la Giunta, riunitasi per analizzare i vari aspetti che in questi giorni hanno caratterizzato l’avvio del nuovo regime, ribadendo all’unanimità l’efficacia della propria scelta, ha escluso qualsivoglia ipotesi di arretramento circa le determinazioni già assunte.

In rapporto a ciò si registra il conforto della stragrande maggioranza dei cittadini i quali, considerando il Centro storico patrimonio dell’intera Città, auspicano il consolidamento del processo di pedonalizzazione iniziato, così uniformandosi ai moderni standard delle Città italiane ed europee.

A sostegno di tale impostazione la Giunta ha attivato iniziative settoriali, tendenti a riqualificare e rivitalizzare il Centro storico con una serie d’interventi che riguarderanno il decoro urbano, le attività commerciali, gli eventi culturali e le misure urbanistiche.

La Giunta, infine, intende riaffermare la totale disponibilità a operare tutte le correzioni possibili e opportune al piano attivato, intercettando le varie esigenze fondatamente motivate.

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VETRALLA, GRANDE ATTESA PER LA FESTA LITURGICA DELLA MADONNA DEL CARMELO

 

Redazione

Vetralla (VT) – Nel mese di maggio, a Vetralla, come in ogni altra comunità cristiana, ferve la devozione a Maria, Madre di Gesù e la devozione vetrallese, in questo mese, si rivolge soprattutto alla Vergine Maria onorata con il titolo di Madonna del Carmelo, nella chiesa S. Antonio Abate, Parrocchia Ss. Filippo e Giacomo.

La statua della Madonna del Carmelo è un immagine vestita; di legno scolpito, stuccato e dipinto sono composti il volto, le mani, il busto; il resto sono assi di legno, con snodi, senza figura corporea; è alta circa 150 cm. Il Bambino nelle braccia della Madonna non è l’originale, che è stato trafugato nell’ottobre 1979. Un gesto che offese la religiosità, la devozione e la tradizione di tutta la popolazione. Si fecero ricerche, del tutto inutili, non tanto dei ladri, quanto della immagine sacra. Del Bambino originale sono rimasti soltanto alcuni vestiti e riproduzioni fotografiche. Il Bambino rubato fu sostituito, l8 dicembre 1998, da un’immagine seicentesca del Bambino Gesù donata dalle Monache Carmelitane del Monastero Monte Carmelo di Vetralla. Prima del 1909 la statua della Madonna del Carmelo si venerava nella chiesa S. Maria delle Murelle. Nel 1924-27 alla chiesa S. Antonio Abate fu aggiunta una cappella laterale nella quale è posta l’Immagine della Madonna del Carmelo. L’abbigliamento della Madonna, nel corso di tanti anni, è rimasto pressoché invariato, anche perché ogni abito viene confezionato sul modello precedente. Molti sono i capi utilizzati; l’abito, di tessuto pregiato: damascato, seta o broccato. L’ultimo in ordine di tempo, la cui stoffa venne donata da una signora siriana in ricordo del figlio deceduto in un incidente, è di seta damascata, bianca, ricamata con fili d’argento. Un ampio manto di colore azzurro scende fino a terra, impreziosito da stelle e trine dorate. Nella mano sinistra la Vergine tiene appeso lo scapolare, mentre sul braccio destro è seduto il Bambino Gesù che ha il vestito simile a quello della Vergine. Le immagini della Madonna e del Bambino Gesù sono ornate di corone: una indossata durante l’anno, l’altra più preziosa nei giorni della festa del mese di maggio.La festa si celebra in Vetralla l’ultima domenica del mese di maggio anche se la festa liturgica della Madonna del Carmelo si celebra il 16 luglio. Insieme alle iniziative di preghiera e liturgiche si svolgono nella cittadina anche altre attività.

Caratteristica della festa in Vetralla è La Fiorita: una infiorata preziosa che si stende lungo tutto il percorso della processione che attraversa le vie della città e che i Vetrallesi a gara realizzano. Iniziative culturali e ricreative conferiscono un significato del tutto particolare a tutto il mese di maggio che conclude le attività catechistiche della Parrocchia e prepara le attività dei Gruppi Estivi Giovanili (GrEst 2013) del mese di giugno. Nel mese prossimo Dirigenti, Famiglie, Giovani Animatori, Ragazzi e Bambini, Sacerdoti, con entusiasmo festoso, coinvolgeranno la comunità vetrallese nel vivere un messaggio cristiano che, partendo dalla Parola di Dio Riconosci il dono di Dio, si trasforma in un messaggio di Speranza riassunto nel logo del GrEst: Sogni di Libertà. Quest’anno il neo comitato “Meet Vetralla” composto da alcuni commercianti del centro storico, per l’occasione organizzerà in Piazza Marconi, dopo la processione, una cenetta fredda in attesa del concerto della Banda per trascorrere una piacevole serata.




SANTA MARIA DELLE MOLE STAZIONE: PICCHIA IL PADRE PER ESTORCERGLI I SOLDI PER LA DROGA

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Redazione

Castel Gandolfo (RM) – L’ennesimo dramma familiare è andato in scena nella giornata di ieri a Santa Maria delle Mole, periferia sud della Capitale. Protagonista della vicenda è stata una famiglia semplice e per bene, madre e padre pensionati ed il figlio, un ragazzo di 25 anni, disoccupato e con un problema di tossicodipendenza. Nell’ultimo anno, i Carabinieri della Stazione di Santa Maria delle Mole sono stati costretti ad intervenire parecchie volte per sedare le continue liti, le prevaricazioni e le violenze messe in atto dal giovane nei confronti dei genitori. Anche ieri, purtroppo, il clima in casa si è fatto improvvisamente teso: all’inizio c’è stato un diverbio, poi il 25enne ha perso la testa, aggredendo violentemente i genitori e arrivando addirittura a picchiare il padre per costringerlo a prelevare allo sportello Bancomat i soldi di cui aveva bisogno per la droga. L’uomo è stato accompagnato al pronto soccorso dell’Ospedale “San Giuseppe” di Albano, dove gli sono state diagnosticate lesioni giudicate guaribili in 6 giorni.

Il 25enne, invece, è stato arrestato con l’accusa di maltrattamenti in famiglia ed estorsione.




ROMA, SETTEBAGNI: LASCIANO IL FIGLIO DI 2 MESI IN MACCHINA PER ANDARE A GIOCARE ALLE SLOT MACHINE.

Redazione

 

Roma – Hanno lasciato il figlio – un bimbo di 2 mesi – all’interno della loro auto per poi andare a giocare alle slot-machine.

L’episodio è accaduto ieri mattina in via di Settebagni.

I due genitori sono arrivati intorno alle 06:00 del mattino fermandosi all’interno del parcheggio antistante un noto locale.

Il primo ad entrare in sala-slot è stato il padre seguito dopo pochi minuti dalla madre, la quale, dopo aver allattato il neonato, lo ha riposto dentro la culla sul sedile posteriore lasciandolo da solo chiuso nell’auto.

Scena quest’ultima notata da una Guardia Giurata in servizio presso il locale che ha chiesto spiegazioni alla donna che gli ha riferito che stava andando a chiamare il marito.

Una volta all’interno della sala però la stessa Guardia Giurata ha notato che i due genitori – entrambi intenti a giocare alle “macchinette” – non si  preoccupavano minimante di loro figlio chiuso in auto nel parcheggio.

Trascorsi 10 minuti, e d’accordo con il direttore di sala, ha così deciso di allertare il “113”.

Sul posto la Sala Operativa della Questura ha immediatamente inviato sul posto due pattuglie segnalando agli agenti la “delicatezza” della situazione.

Quando i poliziotti del Reparto Volanti e del Commissariato Fidene-Serpentara sono arrivati, constatando l’effettiva presenza del neonato chiuso all’interno dell’auto, hanno immediatamente “imposto” ai genitori l’apertura dell’autovettura per verificare lo stato di salute del bimbo, fortunatamente in buone condizioni.

Identificati per M.A., 26enne già noto alle Forze di Polizia, e L.I. 30enne – entrambi romani – sono stati denunciati per il reato di abbandono di minore.




CISTERNA DI LATINA, ULTIMI PREPARATIVI PER LA MOSTRA "CISTERNA 1944"

 

Redazione

Cisterna di Latina (LT) – L'associazione culturale "Il Fronte a Cisterna" presenta CISTERNA 1944. Dal 24 al 26 maggio, a Palazzo Caetani la prima mostra oggettistico fotografica su Cisterna durante la seconda guerra mondiale ed esposizione di reperti d’epoca ritrovati nel  territorio.

Dall'idea di tre ragazzi cisternesi nasce l'associazione culturale “Il Fronte a Cisterna”, la passione di ripercorrere quello che fu lo scenario bellico della seconda guerra mondiale, purtroppo protagonista della distruzione quasi totale della nostra città. Prima un'appassionata ricerca fotografica presso i più importanti centri di raccolta fisici e online, passando per una conoscenza approfondita del materiale trovato, degli eventi accaduti all’epoca e del territorio, fino ad arrivare alla loro ricerca più profonda, fortuna dell'evento e principale ambito del loro interesse; Letteralmente profonda poiché i ragazzi muniti di metal detector, dopo aver studiato decine di mappe d’epoca per ritrovare sentieri e luoghi dove transitarono i soldati, sono riusciti a portare alla luce dal sottosuolo decine di reperti: distintivi, piastrini, utensili ed oggetti di uso quotidiano e di approvvigionamento dei soldati. 

“Tenevamo fortemente” – intervengono Stefano, Cristian e Gabriele, soci fondatori dell'associazione – “che questa nostra passione attraverso la mostra potesse diventare di interesse della collettività. La storia della seconda guerra mondiale è già patrimonio di tutti noi” – continuano i ragazzi – “ma crediamo che nulla sia più eloquente di un reperto riportato alla luce dopo molte fatiche ed ore di studio della nostra terra; E’ proprio l'attaccamento al suolo di guerra calpestato dai nostri nonni per donarci questa città che ci spinge a riportare alla luce qualsiasi tipo di oggetto che possa raccontare e testimoniare concretamente quello che accadde all’epoca.”

Interessante anche il loro sito www.cisternawar.altervista.org dove è già possibile vedere la notabile dedizione dei ragazzi – che concludono – “Salutiamo con gratitudine e soddisfazione la disponibilità di questa amministrazione di valorizzare il nostro lavoro, invitando l'intera cittadinanza a farci visita presso le stanza di Palazzo Caetani, durante il percorso della galleria appositamente allestita. Giovani e anziani potranno rivivere con foto, reperti e momenti multimediali un pezzo di storia della nostra città.”

Orari mostra:

-VENERDI' 24 16:00-19:30

-SABATO 25 10:00-12:30/16:00-19:30

-DOMENICA 26 10:00-12:30/16:00-19:30

Info: ilfronteacisterna@yahoo.it




RIETI, ANTEPRIMA NAZIONALE DEL FILM "IL DISORDINE DEL CUORE"

Redazione

Rieti – Il Cinema Moderno ospiterà, mercoledì 22 maggio alle ore 21, l’anteprima nazionale del film Il Disordine del Cuore, regia di Edoardo Margheriti, soggetto e sceneggiatura di Paolo Fosso. Questa mattina l’evento è stato presentato dal Sindaco Simone Petrangeli e dall’Assessore alle Culture Diego Di Paolo nel corso di una conferenza stampa cui hanno partecipato anche gli attori reatini Paolo Fosso e Franco Pistoni, il regista del lungometraggio, Edoardo Margheriti, e il produttore Gian G. Foschini.  Il film, tratto dalla commedia teatrale "Prima se il Buio", scritta da Paolo Fosso, è stato interamente girato e ambientato a Rieti, anche grazie al sostegno del Comune, della Provincia e di alcuni imprenditori locali. Grande entusiasmo è stato espresso, nel corso della conferenza stampa, dal produttore del film e dal regista, per l’accoglienza e il supporto logistico ricevuto dall’Amministrazione comunale durante la fase delle riprese e per la grande disponibilità dimostrata dalla Città, che a parere degli esperti si è dimostrata una location perfetta per ospitare il set di un film. Il Comune si augura che a questa esperienza ne succedano altre, con l’invito, rivolto anche al produttore Foschini, a coinvolgere la Città di Rieti in future produzioni ritenendo che anche questo sia un mezzo di promozione e di rilancio del territorio. Il Comune invita la Città a dare una risposta concreta, partecipando all’anteprima del film in programma mercoledì 22 maggio alle ore 21. E’ consigliabile munirsi del biglietto già in prevendita al Cinema Moderno.




CURIOSANDO PER ROMA E DINTORNI: “LO SCHELETRO IN PREGHIERA”

Emanuel Galea

A Roma, nel rione Campo Marzio,  situata nella famosa Piazza del Popolo, si trova la chiesa di Santa Maria del Popolo. Tra tutte le chiese di Roma, questa chiesa racchiude tra le sue mura una sintesi dei vari secoli di storia dell’arte e dell’architettura. Al suo interno, ancora si conserva una vasta presenza di grandi monumenti sepolcrali oltre che tele famose. I Monumenti  eseguiti tutti in marmo tra la fine del XV secolo e la prima metà del XVI. All’inizio del XIX secolo, il grande convento della chiesa ha dovuto sacrificarsi e lasciare posto alla Piazza del Popolo, ad opera di Giuseppe Valadier. Questo spiega perché tanti dei monumenti marmorei non si trovano, oggi, al loro posto originale. Tanti sono i monumenti funebri. Tra questi si trovano le due opere di Andrea Sansovino  , il primo per il  cardinale Ascanio Sforza, e l’altro per  Gerolamo Basso della Rovere. Sono monumenti funebri normali, decorosi ed imponenti. Il monumento che ha attirato la nostra attenzione,  e ci sembra interessante segnalarlo anche a voi, è un monumento funebre molto stravagante, bizzarro e per niente accogliente. E’ il monumento di Giovanni Ghisleni. Cosa ha di strano ? Raffigura uno scheletro di marmo giallo, avvolto in un sudario bianco, che si aggrappa alle sbarre del sepolcro. Lo “scheltro in preghiera” si trova vicino alla porta della navata sinistra della chiesa. In testa alla scultura funebre si può notare la scena del bruco che si trasforma in farfalla.  Il Ghisleni, nel 1672, con questa scultura marmorea funebre, ha voluto eternare la propria fede nella vita dell’aldilà.  E’ una curiosità, una stravaganza come le altre nove che pubblicheremo, offrendo l’occasione, a chi passeggiando per il centro di Roma, non dispiacerà scoprire “cose nuove”. 




BUSTO ARSIZIO, FOLLE GESTO: MADRE LANCIA I FIGLI DI 4 E SEI ANNI DALLA FINESTRA

Redazione

Busto Arsizio (VA) – Un gesto folle, atroce che ha interrotto per sempre la vita di due minori innocenti. E' stata trasferita in una clinica psichiatrica agli arresti domiciliari la 42enne di Busto Arsizio che oggi ha scaraventato fuori dalla finestra di casa i due figlioletti di quattro e sei anni. Lo ha disposto il Sostituto procuratore Mirco Monti al termine dell'interrogatorio svoltosi negli uffici del Commissariato di Busto, dove la donna ha ammesso il terribile gesto. Recentemente era stata ricoverata in psichiatria per un disturbo della personalita' ed era tornata a casa una settimana fa, il 10 maggio. La 42enne e' consapevole del fatto che i figli siano ancora vivi ma per tutto il tempo di permanenza in Commissariato ha ripetuto di sperare che non sopravvivano. Nel condominio, in una zona residenziale tranquilla a ridosso del viale alberato che porta verso la frazione Borsano, pare che tutti sapessero dei suoi problemi di salute mentale. Anche per questo in famiglia si cercava di evitare che rimanesse sola. Oggi a tenerle compagnia vi era la madre che abita nell'appartamento attiguo e comunicante tramite il balcone. In quel momento pero' era in cucina a preparare il risotto per il pranzo. Dopo il tremendo gesto la donna si e' seduta sul divano del soggiorno come nulla fosse ad attendere la madre. Quando quest'ultima e' comparsa le ha detto: "Li ho buttati giu'". Intanto l'inquilino del primo piano, udito il tonfo e resosi conto dell'accaduto e' corso a dare soccorso alla piccina, la prima ad essere buttata giu', e si e' visto piombare addosso l'altro figlioletto.  Certo che sono stata io ma l'ho fatto per il loro bene e' la sconvolgente giustificazione data da S. B.. La figlioletta di quattro anni e il figlio di sette sono ora ricoverati in gravi condizioni dopo il terribile volo di oltre otto metri. La piu' piccola ha riportato lesioni all'addome e si trova nel nosocomio di Busto. Il bimbo ha riportato un trauma cranico ed e' stato ricoverato a Legnano. Entrambi sono in prognosi riservata. La donna nel pomeriggio e' stata sottoposta ad un primo interrogatorio negli uffici del Commissariato di Busto Arsizio e al magistrato di turno alla locale Procura, Mirco Monti, nell'ammettere le sue responsabilita' avrebbe anche aggiunto: "Non ce la facevo piu'". Secondo fonti investigative verserebbe in stato confusionale e apparirebbe poco lucida. Non e' ancora chiaro cosa abbia fatto scattare la molla per compiere il folle gesto. Sgomento in tutta la citta'.




CIVITA CASTELLANA: SI SUICIDA UN CERAMISTA IN CASSA INTEGRAZIONE

Redazione

Civita Castellana (VT) –  Un'altra vittima della crisi. Un cinquantenne Gennaro De Luca, si è gettato dal ponte Clementino a Civita Castellana, in provincia di Viterbo. L'uomo, un ceramista in cassa integrazione sposato e con tre figli, è morto sul colpo. Inutile ogni soccorso. Il gesto estremo sarebbe stato causato dalla crisi economica. Ma i carabinieri stanno accertando in quale contesto sia maturato il gesto disperato dell'uomo che stava affrontando una situazione di disagio anche in ambito personale e familiare. Intanto a Roma si è tenuto un corteo della Fiom – Cgil partito da piazza della Repubblica per arrivare a piazza San Giovanni che, a detta degli organizzatori, ha registrato la partecipazione di centomila persone. l leader della Fiom Maurizio Landini, che guidava il corteo della Fiom, ha detto: «Il rifinanziamento della cig approvato ieri dal Consiglio dei ministri è un fatto positivo ma non è detto che quel miliardo sia sufficiente e, comunque bisogna andare oltre l'emergenza: se il governo non sarà capace di farlo, allora avrà vita breve. L'Imu non è da considerare una priorità, non capisco perchè c'è tanta insistenza. La priorità assoluta è il lavoro». E aggiunge: «Ieri ho ricevuto una telefonata da parte del capogruppo del Pd alla Camera Roberto Speranza, che mi ha spiegato come non potrà venire alla manifestazione, assicurando una presenza di una delegazione del partito».




IMU: CHE SUCCEDE?

Angelo Parca
 
Governo – Enrico Letta sembra aver soddisfatto i suoi, il Pdl e anche Bruxelles. L’Imu non è sparita dalla faccia della terra come auspicavano tutti gli italiani, ma i più ricchi ne risentiranno di più. C’è chi dovrà pagarla subito e chi dopo l’estate. Per ora, ciò che è certo è che la tassa Ics (Imposta Casa e Servizi) favorirebbe i lavoratori dipendenti, bassi redditi e proprietari di immobili di piccolo valore e darebbe una bella mazzata ai più ricchi.  La rata di giugno è sospesa fino al 16 settembre per i proprietari di prima casa, i terreni e i fabbricati agricoli, le abitazioni di edilizia sociale, e delle cooperative a proprietà indivisa. E non pagheranno anche un milione e 300 mila villini classificati dal catasto come classe A7. A. Commercianti, artigiani e imprenditori dovranno pagare la prima rata Imu a Giugno. Proprio così, oltre che i proprietari di seconde case infatti, non saranno esentati gli imprenditori, commercianti e artigiani per i loro immobili a uso produttivo, classificati C1, C2, C3. Pagano anche gli opifici classificati D1. Se entro il 31 agosto non sarà stata varata la nuova tassa unica comunale scatta la “clausola di salvaguardia”: chi non ha pagato a giugno verserà il 50 per cento dell’imposta. Nota positiva, ma ancora una promessa è che per le imprese l’Imu sarà almeno deducibile. Intanto il Governo ha varato il  rifinanziamento della cassa integrazione in deroga con un miliardo di euro, di cui 250 milioni arriveranno in prestito dai fondi per la produttività e rinvio al 31 dicembre della scadenza dei contratti per i precari della pubblica amministrazione



LANUVIO, IL SINDACO GALIETI SUL CASO MONTEBOVI: "CHE LA REGIONE SI PRENDA LE PROPRIE RESPONSABILITA'"

Redazione

Lanuvio (RM) – Dal mese di ottobre 2012 il "caso Montebovi" risulta irrisolto e nonostante gli appelli di qualche politico e l'aperto sostegno delle amministrazioni comunali di Lanuvio e Aprilia la situazione peggiora di giorno in giorno. Della vicenda hanno scritto i principali quotidiani italiani e molte tv hanno realizzato servizi di denuncia circa l'anomalia e l'unicità del caso dell'azienda dolciaria della nettunense, ma anche la costante pubblicità dei media non è servita a produrre interesse in chi può tecnicamente incidere per restituire lavoro e dignità ai lavoratori. Il Sindaco di Lanuvio Luigi Galieti ha atteso qualche mese dall'insediamento prima di sottoporre la questione al Presidente della Regione Nicola Zingaretti, ma trascorsi i tempi tecnici di inizio lavori, ha prontamente spedito a Zingaretti una lettera nella quale si richiede un incontro e un intervento tempestivo che possa condizionare positivamente l'esito della vicenda. Nella lettera spedita al Presidente Zingaretti Galieti sottolinea come la situazione della ex Montebovi costituisca un caso unico ed anomalo nel panorama del mondo del lavoro citando i comportamenti antisindacali messi in atto dall'azienda e circoscrivendo gli abusi perpetrati ai danni dei lavoratori inermi. Galieti inoltre cita la pronuncia del Tribunale di Velletri che ha condannato la condotta antisindacale dell'aziena ed ha sancito l'illegittimità di tre licenziamenti. L'amministrazione comunale di Lanuvio ha precisato il primo cittadino nella nota spedita ha prodotto qualsiasi sforzo per andare incontro ai cittadini disagiati da tale incombenza proponendo una rateizzazione dell'Imu e corrispondendo un contributo straordinario a coloro che rientravano nei canoni di sostegno sociale, ma per andare avanti è necessario che la Regione si prenda le proprie responsabilità e agisca per il bene dei lavoratori.

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