VELLETRI, FAUSTO SERVADIO: BUONA LA PRIMA

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Velletri (RM) – E’ buona la prima per il ricandidato sindaco di centrosinistra Fausto Servadio, eletto con 13.951 voti pari al 51 per cento. Servadio si aggiudica 15 seggi. Sette invece i seggi per Salvatore Ladaga che ha incassato 9.121 voti pari al 33,34 per cento. Nessun seggio ai Cinque Stelle con paolo Trenta candidato che comunque ha preso il 6,30 per cento pari a 1.725 voti. 




FILETTINO: IL MEDICO PAOLO DE MEIS ELETTO SINDACO

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Redazione

Filettino (FR) – Nel piccolo Comune di Filettino è stato eletto sindaco Paolo De Meis con il 55,43 per cento pari a 260 voti. De Meis si aggiudica 4 seggi. Luca Sellari all’opposizione con il 43, 92 per cento pari a 206 voti e due seggi assegnati. Nessun seggio per Michele Iannarilli.




VITERBO: BRACCIO DI FERRO TRA PD E PDL

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Viterbo – Per il Comune di Viterbo è braccio di ferro tra il centrosinistra con Leonardo Michelini che con 12.542 voti ha preso il  35,85 per cento e il centrodestra rappresentato da Giulio Marini con 8.807 pari al 25,17 per cento. Appuntamento al 9 giugno.          




VOLLEY CLUB FRASCATI, SERIE C MASCHILE K.O. NELLA FINALE PROMOZIONE. UNDER 20 ROSA IN FINALE REGIONALE

Redazione

Frascati (Rm) – La serie C maschile, denominata Zagarolo Frascati, non ce l'ha fatta. L'ultimo atto dei play off è stato fatale alla squadra di coach Franco D'Alessio che ha perso al tie break (15-13 l'ultimo set) contro Ferentino nella finalissima disputata a Frosinone. «Abbiamo raggiunto comunque il nostro obiettivo – dice D'Alessio – che era quello di portare la squadra a giocarsi la promozione. Purtroppo ci è mancato qualcosina in finale, ma in queste gare può accadere di tutto e forse il Ferentino ha avuto un po' più di cuore, meritando questo successo. Se avessimo avuto un impegno più costante nel corso della stagione forse avremmo raccolto qualcosa in più, ma posso rimproverare davvero poco ai giocatori e allo staff che ha lavorato in questo gruppo. Le finali sono partite emotivamente difficili da interpretare, magari siamo stati un po' disordinati tatticamente, ma ci abbiamo provato fino all'ultimo. D'altronde per due punti non abbiamo compiuto il salto in serie B2». E' ancora presto per parlare di eventuali ipotesi di ripescaggio. «Ora non pensiamo al futuro – dice D'Alessio -, è stato un anno di crescita di molti ragazzi e verificheremo a tempo debito le opportunità che capiteranno».

L'UNDER 20 ROSA IN FINALE – Smaltita la delusione per gli uomini, il Volley Club Frascati vuole rifarsi con l'Under 20 femminile di coach Claudio Scafati che giovedì scorso si è conquistata la finale per il titolo regionale di categoria. Durissimo il derby col Grottaferrata, piegato al ritorno (come all'andata) per 3-2. Domenica prossima l'ultimo atto del campionato con la finale in gara unica a Velletri (ore 16,30) contro la vincente di Divino Amore-Giro Volley la cui sfida di ritorno si gioca oggi. Per l'Under 20 del Volley Club Frascati sarà la terza finale nelle ultime tre stagioni. «Siamo orgogliosi di aver raggiunto questo traguardo e ora chiaramente ci giocheremo le nostre carte» dice coach Scafati.




APRILIA, ELETTO SINDACO ANTONIO TERRA: VINCONO LE LISTE CIVICHE

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Redazione

Aprilia (LT)Antonio Terra è stato riconfermato sindaco  con il 18.544  pari al  55,35 per cento. E’ stato eletto senza simboli politici ma con ben sette liste civiche a rappresentarlo. Quindici i seggi assegnati a Terra. A seguire il candidato di centrodestra Nello Romualdi che si aggiudica cinque seggi al Comune di Aprilia con 8.026 pari al 23,95 per cento. Due soli seggi assegnati al Pd rappresentato da Carmela Porcelli.




LUPA FRASCATI CALCIO, LA JUNIORES NAZIONALE ALLE SEMIFINALI SCUDETTO. CITERNESI: «AI RAGAZZI HO CHIESTO UN REGALO»

Redazione

Frascati (Rm) – «Ho chiesto ai ragazzi di farmi un regalo». Lo dice sorridendo Paolo Citernesi, tecnico della Juniores Nazionale della Lupa Frascati che si è qualificata alla Final Four per lo scudetto di categoria. Ma è ovvio che speri fortemente di poter tornare in panchina… prima della fine della stagione. Una squalifica, infatti, gli impedirà di essere al suo posto nella semifinale di giovedì (ore 15) a Camaiore (provincia di Lucca) contro il Bisceglie. L'atto finale sabato alle 11 in diretta su RaiSport. «Siamo tra le prime quattro squadre d'Italia ed è un traguardo incredibile perchè, come dice il presidente, eravamo al primo anno di esperienza in questa categoria e ora siamo alla semifinali scudetto – rimarca Citernesi -. Cosa aspettarsi ora? Conosciamo il valore della nostra squadra, ma non delle avversarie: questa esperienza ci sta facendo vedere tutti i lati positivi del nostro gruppo, quindi vorremmo scoprirne altri ancora». La battaglia col Sansepolcro (0-0 in Toscana dopo la vittoria per 2-1 dell'andata) è ancora negli occhi del tecnico che è stato sostituito in panchina per l'occasione dal direttore sportivo del settore giovanile Fabio Melchionna. «Sabato scorso è stata una giornata difficilissima a livello meteo, con pioggia, vento e campo pesantissimo – dice Citernesi -. Inoltre abbiamo giocato, spiace sottolinearlo, in un ambiente ostile e decisamente poco sportivo. Ma nonostante le assenze di Celli, Iacobelli e Bocci siamo riusciti a difendere con ordine nel primo tempo lasciando solo un'occasione agli avversari in cui è stato bravissimo il nostro portiere Matera, poi nella ripresa abbiamo sfiorato anche il gol. La squadra ha mostrato grande carattere e intelligenza tattica». Ovviamente orgoglioso anche il capitano del gruppo Cristiano Teofani: «Il raggiungimento della Final Four è un traguardo molto importante che solo le squadre migliori possono raggiungere. Il nostro obiettivo ormai è chiaro: andare a Camaiore e conquistare il tricolore».

GIOVANISSIMI ELITE – Un gol di Preziosi a metà ripresa regala la vittoria ai Giovanissimi d'Elite di mister Daniele Bertinelli nella seconda sfida del loro torneo “Beppe Viola”. L'1-0 ai danni della Libertas Centocelle permette alla Lupa di giocarsi tutte le chance qualificazione al cospetto della Viterbese nell'ultimo incontro di oggi (ore 18,30): ai tuscolani servirà solo una vittoria per andare avanti.




ARICCIA, SCUOLA MEDIA "VOLTERRA": CONCERTO DEI DOCENTI E SAGGIO MUSICALE DEGLI ALLIEVI

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Redazione

Ariccia (RM) – Per la conclusione dell’anno scolastico, le scuole medie di Ariccia, che da due anni sono ad indirizzo musicale, proporranno un doppio appuntamento nella sala Maestra di Palazzo Chigi.

Si inizierà il 30 maggio alle ore 18,30 con il "Concerto dei Docenti" nella Sala Maestra di Palazzo Chigi. I docenti di Musica, di strumento musicale e i diplomati nei vari strumenti si esibiranno in questo concerto dedicato alla cittadinanza e patrocinato dall’Amministrazione comunale.

Il 31 Maggio ore 18,00 nel cortile di Palazzo Chigi, si esibirà in concerto l'orchestra formata da tutti gli alunni delle classi ad indirizzo musicale con un ricco e vario programma che andrà dalle musiche rinascimentali alle musiche dei Beatles, da musiche di antiche danze a brani tratti dalle colonne sonore di “Pinocchio” e “Lo Hobbit”.

Entrambi gli appuntamenti sono ad ingresso libero.




ROMA, E' MORTO LITTLE TONY

Redazione

E’ morto Little Tony all'anagrafe Antonio Ciacci. Il cantante, aveva 72 anni ed era originario di Tivoli (Roma). Il decesso è avvenuto a Villa Margherita, dove era ricoverato da tre mesi per una grave malattia. I funerali si svolgeranno giovedì al Divino Amore.

Nato a Tivoli nel 1941 (e cittadino della Repubblica di San Marino, perchè nato da genitori sammarinesi), venne notato nel 1958 dell'impresario Jack Good allo Smeraldo di Milano, che lo convinse a lasciare l'Italia. In Inghilterra, insieme ai suoi fratelli, mise su la band "Little Tony and his brothers". Il suo nome d'arte venne scelto in omaggio a Little Richard. Dopo essere rentrato in Italia, partecipò al Festival di Sanremo del 1961 in coppia con Adriano Celentano ("24 mila baci") e si classificò al secondo posto. Negli anni Sessanta la sua carriera esplose, anche grazie ai 'musicarelli' che lo videro protagonista. "Cuore Matto" arrivò nel 1967, sempre a Sanremo: il successo fu enorme, tanto che il brano rimase tra i primi posti della classifica per 12 settimane consecutive. Da ricordare nella sua lunghissima carriera anche il brano"Profumo di mare", sigla della fortunatissima serie televisiva Love Boat.

Little Tony è cittadino onorario della Città di Tivoli, dal 14 luglio 2007. Ha vissuto quasi sempre in Italia, ma non ha mai richiesto la cittadinanza italiana.




ROMA, IFO: ASSOTUTELA DIFFIDERA’ LA REGIONE

Redazione

Roma – “Dopo aver utilizzato in maniera indebita i soldi dell’Airc veniamo a conoscenza di altre fatti a firma Ifo… ecco a voi. Servizio Ausiliari 44 unità fornito da una società che precedentemente era in sub appalto con contratti co.co.pro. stabilizzati tramite accordo regionale sottoscritto nel luglio 2007 alla firma dell’ assessore Tibaldi tra diverse società e l’Ifo”. Lo dichiara in una nota il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato.

“Il problema si ha quando si viene a sapere che il contratto che garantisce il processo di internalizzazione è un contratto per le pulizie e servizi. Vergognoso – continua il Presidente – che ausiliari che hanno in carico il trasporto del paziente non siano preparati al primo soccorso e alla qualifica, ma gestiti da un contratto per pulizie e servizi. Scartabellando documenti delibere e documentazione di bilancio disponibile sul sito ci rendiamo conto che l’amministrazione – conclude indignato Maritato – cartolarizza la modica somma di 930.000 euro annue sotto la voce di beni e servizi,e sotto la voce servizio di governo (medicina del lavoro esterno dei 44) niente meno che 537.000 annui, peccato che i 44 ad oggi svolgono un lavoro specializzato e mai qualificato, con evidente abuso di manodopera.  (Delibera 11 del 13/01/11). Vergognoso che chi debba sorvegliare non lo faccia, diffideremo la regione su tale scempio".  




CURIOSANDO PER ROMA E DINTORNI: "LA MANO DI CICERONE"

Emanuel Galea

Quante volte si è passati da via dei Cerchi a Roma? Forse non tutti l’hanno presente. Bene, quante volte abbiamo partecipato a raduni, a manifestazioni al Circo Massimo? Il Circo Massimo è meglio conosciuto al grande pubblico. La via che costeggia il Circo, appunto, è Via dei Cerchi, nome che deriva da Circo.

Come spesso succede, non tutti notano quella struttura piatta che sovrasta il Circo. Questo fatto risulta strano, perché la struttura  è così bizzarra e di una forma stravagante. Se la  si fissa bene, può dare l’impressione di una maschera, con tanti occhi che vegliano su l’immenso Circo. Guardando i particolari di quella facciata ci si deve, per forza, incuriosire. Una grande mano, con l’indice verso l’alto, una scultura posta in cima all’edificio. Osservando più attentamente si scorge la replica di quella mano sulla cornice di una delle finestre. Cosa ha d’importante quella mano? Cosa rappresenta? A chi si attribuisce la sua appartenenza? 

La stessa struttura è ricca di storia e coinvolge nomi illustri del passato come Farnese, i Borboni. La sua storia s’incrocia con Cicerone, il Palatino, 

conventi e quant’altro.

 Accantoniamo tutto questo, magari potremo ritornarci sopra in un secondo momento, per oggi c’interessa parlare di quella mano. Le leggende si rincorrono e noi cercheremo di restare neutrali senza sposare alcuna ipotesi. Una delle leggende narra che quella mano non raffigura altro che un calco di gesso, di cui l’originale è andato perso. Si trattava, molto probabilmente, di un ex voto che fu custodito nella cappella di Santa Maria de Manu, chiesetta ormai andata distrutta. Fino al cinquecento la mano stava ancora nell’edificio sacro e si racconta che,  il popolo la chiamava “mano di Cicerone”. Questo spiega quale ruolo di primaria importanza occupava Cicerone nel mondo della politica e nella coscienza collettiva, dopo aver salvato la repubblica dal tentativo eversivo di Lucio Sergio Catilina, ottenendo così l’appellativo di pater patriae.

La morte di Cicerone si presenta molto contrastata. Della sua tragica fine esistono diverse versioni. Secondo il racconto di Plutarco, Cicerone fu ucciso nella sua proprietà sotto i colpi di Erennio. Su ordine di Antonio, poi, vennero tagliate “la testa e le mani con cui aveva scritto le Filippiche” . Tito Livio, storico latino, nella sua Storia di Roma Repubblicana, di cui a noi è pervenuta solamente la parte che copre la fase più antica,  narra che la testa di Cicerone venne esposta sui rostri insieme alla mano destra. Cassio Dione, nella sua Storia Romana, libri XLIV-XLVII, terzo volume, fa anche lui riferimento alla testa ed alla mano destra ed aggiunge un particolare, spiegando che all’uccisione venne dato più di quanto era stato dovuto.

Infine, secondo Appiano, come si legge in Morte di Cicerone in Plutarco, venne tagliata solamente la mano destra. Sembrano due i punti fermi in questa leggenda. Su un particolare gli storici e gli uomini illustri del passato si trovano concordi. A Cicerone fu tagliata la mano destra. Su questo concordano tutti e per il nostro racconto questo basti. Il secondo particolare ce lo offre quella struttura a Via dei Cerchi che esporre nella sua sommità quella mano con l’indice puntato verso il cielo. 

Ad asserire che quella scultura raffigura la mano di Cicerone, ci vogliono ben altri argomenti e noi non li abbiamo. Ci atteniamo e rispettiamo quanto la tradizione popolare vi ha riconosciuto da sempre, chissà perché, la mano di Cicerone. A prescindere di chi sia veramente quella mano, a chi capita di trovarsi in quei paraggi, consigliamo di soffermarsi a riflettere. Dalle volte, le soluzioni dei misteri più fitti si celano dietro i particolari.

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BASSANO ROMANO, ALLARME AMBIENTE: IN ATTESA DELLA DIRETTA RAI…

Luca Pagni

Bassano Romano (VT) – A Bassano Romano la Tuscia Prefabbricati potrebbe essere autorizzata dalla Provincia di Viterbo a realizzare conglomerati cementizi in CLS, usando al posto della sabbia, ceneri, polveri e scorie, forse contenenti rifiuti pericolosi, provenienti dalle centrali termoelettriche ed a carbone di Civitavecchia.

Il ricercatore Giulio Belz, dell'ENEL di Brindisi ha pubblicato  un interessante ricerca su "L’IMPIEGO DELLE CENERI DI CARBONE NEI CALCESTRUZZI". [ CLICCARE QUI PER LEGGERE LA PUBBLICAZIONE ]

Questi i passaggi più interessanti e pertinenti il cementificio, riportati alla pagina 3 della suindicata ricerca: 

"Le ceneri sono il prodotto della trasformazione subita dalle impurità minerali presenti nel carbone (principalmente quarzo, argilla e pirite) a seguito della sua combustione nelle caldaie delle centrali termoelettriche. Nell’impiego delle ceneri di carbone nei calcestruzzi, dal punto di vista chimico, le ceneri di carbone, al pari delle pozzolane naturali finemente macinate, sono capaci di reagire a temperatura ambiente con l’idrossido di calcio (Ca (OH)2) liberato dall’idratazione del cemento Portland  generando silico alluminati idrati di calcio del tutto simili a quelli prodotti dalla reazione del cemento. L’eccesso di calce idrata rappresenta un componente di indebolimento del manufatto finale in calcestruzzo, spesso all’origine del suo degrado nel tempo.  I cristalli di idrossido di calcio sono infatti poco compatti e resistenti, e risultano chimicamente reattivi con numerosi agenti chimici esterni. Fra questi l’anidride carbonica e le acque carbonati che (con formazione di carbonato e bicarbonato di calcio che causano effetti espansivi o dilavanti e la depassivazione dei ferri di armatura) ed i solfati (con produzione di ettringite espansiva)."

 

A fronte di queste attente analisi e valutazioni ci domandiamo cosa potrebbe accadere se la Tuscia Prefabbricati venisse autorizzata da enti pubblici a lavorare sia ceneri leggere di carbone (CER  10 01 02) che fanghi di scarto contenenti carbonato di calcio (CER 03 03 09), grazie alla Proposta 6549 del 9 maggio 2013 da cui la Regione Lazio ha emanato la determinazione A03805 del 16 maggio 2013 a rettifica degli errori materiali contenuti nella vecchia determinazione A01445 del 27 febbraio 2013 in cui si parlava di rifiuti pericolosi con codice CER 19 01 11. [ CLICCARE QUI PER LEGGERE LA DETERMINAZIONE REGIONALE DEL 16 MAGGIO 2013 ]

Con questo atto si lascia di fatto carta bianca all'ufficio rifiuti della Provincia Di Viterbo che potrebbe autorizzare la realizzazione di conglomerati cementizi con uso di ceneri, polveri e scorie al posto della sabbia. E  questo senza pretendere dall’azienda proponente di ripresentare da capo il suo progetto. 

La struttura del risultante cemento armato o dei semplici foratini come reagirebbero in caso di infiltrazioni di umidità o di rottura di tubi dell'acqua, visto il loro contenuto specifico?

Anche il Dottor Paolo Franceschi, Pneumologo, Membro del Comitato Direttivo e dell’ Albo degli Esperti dell’ ISDE Italia – Medici per l’Ambiente,  ha evidenziato che secondo diversi studi  “le ceneri che derivano dalla combustione del carbone sono fonte di preoccupazione, in quanto è stato dimostrato il loro effetto genotossico e mutageno”. “Oltre alla diffusione in atmosfera degli isotopi radioattivi, deve destare attenzione anche l’ utilizzo delle ceneri derivanti dalla combustione del carbone per  la costruzione di edifici, in quanto   esse  presentano valori di radioattività che eccedono o sono molto vicini ai valori  massimi  di radioattività consentiti“. 

A Musestre (TV) nei mesi scorsi è stata abbattuta una nuova abitazione a causa della scarsa qualità del cemento, dove sono state rilevate  ceneri, diossine, metalli pesanti, sostanze tossico nocive che avrebbero dovuto essere smaltite in discariche speciali e che invece erano finite nei muri di quella casa. Non si può pensare di aver risolto il problema dello smaltimento dei rifiuti, quando le ceneri di combustione finiscono nel cemento e quindi nelle nostre abitazioni.

In Italia, così come pubblicato da AITEC (Associazione Italiana Tecnico Economica Cemento), nei 52 cementifici attivi ora in Italia si utilizzano 680.000 t anno di ceneri e gessi chimici (dati 2011). Nessuno vuole che si lavorino rifiuti per fare edifici civili come case, scuole, uffici o altro. 

I cittadini chiedono che sia tutelato il diritto costituzionale alla  salute ed alla salubrità dell'aria oltre che i polmoni verdi delle faggete di Oriolo e Bassano Romano. La Provincia di Viterbo dovrebbe forse prendere ad esempio la Provincia di Lucca catapultata dal sistema incenerimento alla prospettiva rifiuti zero entro il 2020 con queste valide motivazioni: “gravi criticità emerse nell'esercizio degli impianti di incenerimento, diffuse preoccupazioni riguardo alla tutela della salute e dell’ambiente, le attività proprie della raccolta differenziata, del riuso e del riciclo sono ad alta intensità di lavoro  e pertanto la chiusura degli inceneritori non produrrebbe la perdita di posti di lavoro“.

Questo tenendo conto che a Bassano Romano l’inceneritore ancora non c’è…

Il Decreto LEGISLATIVO 18 maggio 2001, n. 228 tutela le zone aventi specifico interesse agrituristico come potrebbe essere quella tra Bassano Romano, Oriolo Romano e Bracciano. A chi giova la distruzione della faggeta di Bassano dentro il Parco Naturale Regionale di Bracciano-Martignano 

istituito il 25 novembre 1999 con L.R. n.36, commissariato per volere della Giunta regionale.

In particolare sotto attacco si trovano la Faggeta e tutto il Bosco di Bassano, questo nonostante il "Bosco Montevano e Cavoni" sia stato riconosciuto come SIC (Sito di Importanza Comunitaria) dalla CEE, per la presenza di un coleottero raro, Rosalia alpina, e come ZPS (Zona di Protezione Speciale) per la presenza di Nibbio bruno, Poiana e Falco Pecchiaiolo.

Anche i pendolari della FL3 Roma–Cesano-Viterbo non vorrebbero respirare nano particelle potenzialmente cancerogene, frutto della lavorazione di codici CER 19 01 11 o 19 01 12. 

A fronte di questo potenziale rischio di disastro ambientale sembra paradossale che l’Assessore all’Agricoltura della Provincia di Viterbo, Luigi Ambrosini, abbia presentato due progetti affinché la Provincia di Viterbo diventi un distretto rurale d’Europa e la Maremma sia inserita nel patrimonio dell’Unesco. 

L’assessore all’Ambiente Paolo Equitani ha recentemente denunciato le  “aggressioni sempre più frequenti a danno del territorio” evidenziando che “Purtroppo da qualche tempo la Tuscia sembra diventata una terra di conquista. Interi ettari di terreno sono stati sottratti all’agricoltura per installare impianti ad energia rinnovabile, impianti fotovoltaici ed eolici in particolare, con pesanti ricadute sull’impatto ambientale e sulla tenuta del paesaggio. Purtroppo abbiamo le mani legate, la legge non ci fornisce strumenti per difenderci da queste continue aggressioni e manca anche da parte della Regione un piano energetico che detti linee guida ai governi locali ponendo dei paletti al proliferare indiscriminato di questi impianti".

Abbiamo già fatto presente il pubblico timore di possibili infiltrazioni malavitose legate al fatto che Tuscia Prefabbricati operi in stabilimenti della Colacem che ha rapporti con Italcementi, denunciata per collusione con la 'ndrangheta dal  "Decimo rapporto SOS Impresa" presentato da Confesercenti il 22 ottobre 2007, e ripreso nel libro "La deriva" di Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella.

Da fonte ANSA ci risulta che L'Italcementi precisa che nessun fatto attributo alla società è stato 'giuridicamente accertato' e che quindi è assolutamente priva di fondamento la deduzione che 'Italcementi ha ceduto alla morsa della ndrangheta''. Il Tribunale di Reggio Calabria nel 2010 ha disposto la revoca della sospensione temporanea dell’amministrazione degli stabilimenti calabresi della Italcementi Spa di Bergamo, che era stata decisa sempre nel 2007. La decisione, dicono gli investigatori, è arrivata a seguito della introduzione da parte della Italcementi: “di innovativi modelli organizzativi volti a fronteggiare il pericolo di infiltrazioni e collusioni (del tipo di quelle accertate nel corso dell’indagini) con la criminalità organizzata”.

Le ceneri sono il prodotto della trasformazione subita dalle impurità minerali presenti nel carbone (principalmente quarzo, argilla e pirite) a seguito della sua combustione nelle caldaie delle centrali termoelettriche Nell’impiego delle ceneri di carbone nei calcestruzzi, 

Dal punto di vista chimico, le ceneri di carbone, al pari delle pozzolane naturali finemente macinate, sono capaci di reagire a temperatura ambiente con l’idrossido di calcio (Ca (OH)2) liberato dall’idratazione del cemento Portland generando silicoalluminati idrati di calcio del tutto simili a quelli prodotti dalla reazione del cemento. L’eccesso di calce idrata rappresenta un componente di indebolimento del manufatto finale in calcestruzzo, spesso all’origine del suo degrado nel tempo. I cristalli di idrossido di calcio sono infatti poco compatti e resistenti, e risultano chimicamente reattivi con numerosi agenti chimici esterni. Fra questi l’anidride carbonica e le acque carbonatiche (con formazione di carbonato e bicarbonato di calcio che causano effetti espansivi o dilavanti e la depassivazione dei ferri di armatura) ed i solfati (con produzione di ettringite espansiva).

Cosa potrebbe succedere se la Tuscia Prefabbricati lavorasse contemporaneamente ceneri leggere di carbone (CER  10 01 02) e fanghi di scarto contenenti carbonato di calcio (CER 03 03 09) ?

Nella nota della  Provincia di Viterbo la Tuscia Prefabbricati cita questo codice Cer 03 03 09 omettendo di citare “fanghi di scarto contenenti carbonato di calcio”. Ma i tecnici degli enti pubblici (Regione/Provincia/Comune) conoscono i codici Cer?

La struttura di cemento armato ed i foratini come reagirebbero in caso di infiltrazioni di umidità o di rottura di tubi dell'acqua ?

La cittadinanza insieme ai Comitati Rifiuti Zero chiedeno a gran voce di difendere salute e le faggete di Oriolo e Bassano,  bloccando la possibilità di lavorare rifiuti per fare case. E dicendo  " NO " alla lavorazione di codici CER 19 01 11 o 12 con emissione di nano particelle potenzialmente cancerogene e respirabili anche passando con il treno Roma-Viterbo.

Il Comune di Bassano Romano, cittadini ed associazioni hanno presentato ricorso al TAR.

Venerdì 7 giugno 2013 dalle 7,30 alle 8,00  diretta RAI TV sul posto con "Buongiorno Regione Lazio"

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