CIAMPINO: TUTTO PRONTO PER LA FESTA PATRONALE "SACRO CUORE DI GESU'"

Redazione

Ciampino (RM) – Anche quest'anno torna la tradizionale Festa Patronale del Sacro Cuore di Gesù di Ciampino.

Da Giovedì 6 fino a Domenica 9 Giugno, infatti, con il patrocinio del Comune di Ciampino, Assessorato alla Cultura, il centro cittadino tornerà ad ospitare la parte civile dei festeggiamenti per la solennità del Sacro Cuore.

Le iniziative saranno realizzate all’interno degli spazi parrocchiali e avranno inizio da Domenica 6 Giugno, con la prima S. Messa e Novena del Sacro Cuore alle ore 19.00, per concludersi Domenica 9 giugno alle ore 23,45 con uno spettacolo pirotecnico di fuochi d'artificio.

Giostre per i bambini, mostra di pittura “Artistinsieme”, animazione, musiche e danze in piazza con i “Sarabanda”, Ivan Pagani e i “Country Girls”, la “Marchin'Band” ed il Mago Marameo.

Per conoscere nel dettaglio il programma, vedi il manifesto della festa patronale e della mostra di pittura "Artistiinsieme"".

 




MONTE COMPATRI, BIMBO MORTO IN CULLA: DISPOSTA L'AUTOPSIA

Redazione

Monte Compatri (RM) – E’ stata disposta l’autopsia sul corpicino del neonato morto presso l’asilo Il Paperogo di Monte Porzio Catone. Le indagini sono in mano ai carabinieri di Frascati diretti dal Capitano Giuseppe Iacoviello. Verosimilmente potrebbe trattarsi di una morte bianca o sindrome della morte improvvisa del lattante, fanno sapere fonti investigative. Adesso, nel giro di qualche giorno si dovrebbe conoscere l’esito dell’esame per conoscere le cause del decesso. La famiglia vive a Monte Compatri. Quando la mamma del piccolo si sarebbe recata all’asilo per prenderlo, il bambino già non respirava più. All’ospedale di Frascati ne è stato confermato il decesso.  

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MONTE COMPATRI, BIMBO MUORE IN CULLA IN UN ASILO NIDO

Redazione

Frascati – Un bambino di un anno è morto ieri sera all'ospedale di Frascati, dove era stato portato dal padre. A quanto si apprende l'uomo, un impiegato di Montecompatri, quando nel pomeriggio è andato a prendere il piccolo in un nido di Monteporzio Catone lo ha trovato in culla privo di conoscenza. Il bimbo è deceduto in ospedale poco dopo l'arrivo nonostante i tentativi di rianimarlo da parte dei sanitari. Sulla vicenda indagano i carabinieri di Frascati per capire cosa possa aver provocato la morte del piccolo.




VITORCHIANO, BILANCIO CONSUNTIVO: APPROVATI 310MILA EURO PER AMPLIAMENTO DEARSENIFICATORE

Redazione

Vitorchiano (VT) – "A Vitorchiano l’acqua non è uguale per tutti infatti sono circa 100 le famiglie residenti nel comune cui viene giustamente riconosciuto dall’amministrazione Olivieri il diritto a non pagare l’acqua, che possono usare illimitatamente, ma la sola quota fissa ( circa 9,00 euro annue) poiché ricevono dal gestore idrico (il Sindaco) acqua non potabile né dearsenificata. – Dichiara in una nota Massimiliano Baglioni Progetto Futuro Vitorchiano –  In questi tempi di crisi economica – prosegue Baglioni – laddove tutti i cittadini a Vitorchiano pagano oro un’acqua non potabile né dearsenificata quanto succede per le famiglie di cui sopra è privilegio non da poco. Ma non è tutto perché nonostante i proclami della maggioranza, che il bilancio consuntivo se l’è votato da sola, non risponde al vero che non ci sono stati aumenti. Infatti nel bilancio approvato è prevista una spesa di ben trecentodiecimila euro per un ampliamento del dearsenificatore risultato ad oggi sottodimensionato per errori nel calcolo del bilancio idrico redatto a suo tempo dal responsabile dell’UTC Giuseppe Bagnato e ora introvabile in Comune. Un’altra strana dimenticanza è quella del Sindaco Olivieri che ha chiesto il giudizio di potabilità, solo dopo l’intervento della Ausl, per tutte le fonti di approvvigionamento idrico del Comune di Vitorchiano tranne che per quella sopra citata; dimenticanza di cui non si è accorto neppure il geometra del comune che vive proprio in quella zona? Perché, ci chiediamo, questo paese deve avere cittadini di serie A e cittadini di serie B? Questo il motivo per cui la minoranza ha deciso di abbandonare l’aula e non partecipare alla votazione del bilancio, come segno di protesta di fronte ad una maggioranza capace solo di continui aumenti delle tariffe, di indifferenza nei confronti dei cittadini e mistificatrice delle verità nascoste dietro comportamenti che concedono privilegi ad alcuni a spese del resto della comunità come già in passato è stato evidenziato dalla magistratura intervenuta per ristabilire la legalità".




FORMIA, BARTOLOMEO: "PRONTI AL BALLOTTAGGIO CON STESSA SQUADRA E STESSO PROGRAMMA DEL PRIMO TURNO"

Redazione

Formia (LT) – "Al ballottaggio andremo con la stessa squadra e lo stesso programma del primo turno: non faremo alcun apparentamento né accordo indiretto. Dialogheremo invece con tutte le forze politiche della città, comprese quelle che hanno raccolto meno voti e che non avranno rappresentanza consiliare, sui contenuti e sui metodi di governo. I nostri interlocutori principali saranno comunque i cittadini, che presto andremo ad incontrare in tutti i quartieri. – Dichiara il candidato sindaco Sandro Bartolomeo – Il voto ci dona invece tre fatti importanti. Il primo riguarda il rapporto tra voti di lista e voti del sindaco. Nel mio caso, i voti al sindaco superano quelli delle liste (+70).Costa ha preso invece 600 voti in meno del suo schieramento. Il secondo riguarda la composizione del consiglio comunale. Se vincesse Costa, ben 8 consiglieri su 14 sarebbero diretta emanazione di Michele (UDC) e di Aldo Forte (Generazione Forte). Uno scenario simile a quello del 2001, quando un centro destra ostaggio dei Forte, portò lo scioglimento del consiglio comunale in due anni. Il terzo riguarda il voto di genere. Il nostro schieramento, oltre a prevedere tante donne in Giunta, ne ha elette quattro in consiglio comunale. Costa, malgrado la doppia preferenza, ne porta soltanto una. Mi chiedo se su questi, ed altri punti, sia possibile un confronto pubblico. Al primo turno Costa li ha evitati per paura di perdere consensi. Mi auguro che in questa occasione voglia mostrare più rispetto per i cittadini e per i suoi avversari".




VITERBO, BALLOTTAGGIO: SANTUCCI: "CI APPARENTEREMO CON CHI SOTTOSCRIVERA' IL NOSTRO PROGRAMMA"

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Viterbo – Ecco che spuntano richieste al ballottaggio. Offrire apparentamento in cambio di approvazione di ben 11 punti stilati. “Ci apparenteremo con chi sottoscriverà gli undici punti programmatici proposti”. Il coro unanime arriva dai 32 candidati di Fondazione che si sono riuniti per discutere sul da farsi al prossimo ballottaggio. “Ogni candidato – ha affermato Gianmaria Santucci – ha avuto l’opportunità di fare l’analisi sulle ultime votazioni, ma soprattutto ha potuto dare la propria idea sul da farsi al prossimo ballottaggio. All’unanimità è scaturita la decisione di sottoporre ai due candidati sindaci al prossimo in corsa un miniprogramma da 11 punti, quelli che riteniamo fondamentali per un pronto rilancio della nostra città”.

“Credo sia la migliore soluzione – ha aggiunto – anche perché il nostro movimento è nato con l’obiettivo di dare vita a progetti che possano migliorare la città e la vita quotidiana dei cittadini. Non ci interessano poltrone o posti di potere. Per questo, se il nostro programma sarà accettato ci schiereremo, altrimenti saremo ben felici di stare per cinque anni all’opposizione e fare il nostro lavoro perché Viterbo possa diventare una città migliore”.




VITERBO: "DONNE CHE AIUTANO LE DONNE"

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Redazione

Viterbo – Dalle ore 10 alle 16 di giovedì 30 maggio 2013 si svolge presso la sede del CeFAS, in viale Trieste 127 a Viterbo, l’Open Day “Donne che aiutano le donne”, organizzato dal Comitato per la Promozione dell’Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio di Viterbo. Per l’occasione le esperte delle Associazioni di categoria di tutti i settori produttivi e del commercio, del BIC Lazio, dello Sportello Marchi e Brevetti e dello Sportello Sostegno e Promozione di Impresa, saranno a disposizione delle imprenditrici, o aspiranti tali, interessate a chiarire dubbi o a formulare quesiti di varia natura sui propri progetti lavorativi.




ANGUILLARA – UDC “LA GIUNTA PIZZORNO SI TINGE DI ROSA SBIADITO VIOLANDO LE NORME”

Redazione

Anguillara (RM) – “La cattiva politica non ci stupisce più ma di fronte al risentimento velenoso dell’Associazione Argo sulla mancata partecipazione stile prima repubblica, alla spartizione e ridistribuzione degli incarichi di Giunta vacanti, riteniamo doveroso fare oggi un appello amichevole  tanto a Pizzorno quanto al neo Assessore Maria Rosaria Botti: al Sindaco chiediamo di adeguare la composizione della Giunta secondo i dettami imposti dalla legge, dal parere ANCI e dal recente dispositivo amministrativo del Tar Lazio con la sentenza 633/2013 che ha obbligato la Città di Civitavecchia a procedere alla nomina di giunta con la presenza di genere pari al 40%. All’assessore Botti, come esempio concreto di cambiamento della politica, seppur non vietato espressamente dalle norme, chiediamo di lasciare l’Ufficio di Presidenza del Consiglio Comunale e quindi lo scranno di Vice Presidente che eticamente rappresenta una doppia funzione e occupazione di poltrona, mal conciliante con il nuovo incarico gestionale”.

Lo affermano i consiglieri comunali del Gruppo UDC per Anguillara, Sergio Manciuria e Mario Fantauzzi, riferendosi all’avvenuto rimpasto di giunta in Comune che contrasta con le recenti disposizioni impartite da Graziano DELRIO nella sua veste di Presidente ANCI, e ora Ministro della Repubblica, all’indomani delle modifiche apportate dalla Legge 215/2012 .

“Due mesi di sotterfugi e lotte intestine, accordi su deleghe e competenze svaniti nell’oblio di una notte con conseguenti polemiche sul web al sorgere dell’alba, ed infine il Primo Cittadino, all’insaputa della maggioranza –rilevano i consiglieri UDC – trova la soluzione pilatesca pensando di risolvere tutti i mali e incapacità amministrative della sua Giunta, nominando la quota rosa in palese violazione delle recenti modifiche del Testo Unico riguardanti il principio sulle pari opportunità tra uomo e donna”.

“Per Pizzorno è stata una vicenda travagliata propiziata dalla “rinuncia volontaria” dell’Assessore al Bilancio per motivi di salute e personali, seguita dalla fuga immotivata al ruolo di Giunta della Presidente Commissione Statuto e Regolamento, e conclusa infine con l’eterno conflitto tra le due residuali anime in gonnella del Partito Democratico”.

“La confusione è talmente dilagante in questa Amministrazione – sottolineano gli esponenti UDC – che il Sindaco ha assegnato deleghe importanti e vitali per il decoro della città ormai abbondonata a se stessa, come le Manutenzioni, marcatamente di natura tecnica, nel momento in cui si “congeda bonariamente” il Capo Area Villelma Carucci lasciando così priva di ogni supporto l’inesperto neo assessore, certamente non competente in questo campo. 

Sessanta giorni di immobilismo  – concludono Manciuria e Fantauzzi – per una decisione che ha scontentato tutti:  ha provocato una frattura nella maggioranza con la nota polemica di Argo sulle deleghe ed ha infranto la legge 215/2012 per le quote rosa.  Un capolavoro degno del malgoverno di cui il Sindaco continua a dare prova con mediocrità e superficialità nell’omertà più assoluta”.

[ NOTA ANCI – NOMINA ASSESSORE ]

 

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CANALE MONTERANO: REVOCATO L'INCARICO AL RESPONSABILE DELL'AREA URBANISTICA – EDILIZIA

Redazione

Canale Monterano (RM) – Aveva iniziato a prestare servizio solamente a marzo 2013 con decreto Sindacale 4/2013. Oggi a meno di 3 mesi con un altro decreto Sindacale (il n. 6 del 28 maggio 2013) è stato revocato l’incarico al responsabile dell’Area Urbanistica-Edilizia del Comune di Canale Monterano. Motivo della revoca ? “Non applicava con scrupolosa puntualità” la sovraordinata disciplina del PTPR (Piano Paesaggistico Regionale – a ragion del vero solo adottato e ancora non approvato) e “le vigenti deliberazioni emanate dall’Organo consiliare” ovvero le delibere di Consiglio Comunale n. 13 e 37 (le famose Variante urbanistiche) “senza una ragionevole giustificazione”.
Ci sia consentito, dichiarano i consiglieri del gruppo di minoranza di Canale Monterano – Voci di Strada, a tal riguardo ricordare il contenzioso in essere con l'area Urbanistica, con l'area Ambiente della Regione Lazio e con il Ministero dell'Ambiente, proprio sulle delibere 13 e 37. Non è una ragionevole giustificazione per non volerle applicare? Continua il consigliere Stefano Ciferri “nel Decreto Sindacale di revoca uscito proprio oggi si snocciolano una serie infinita di rimandi a sentenze del Consiglio di Stato, sentenze del TAR che dovrebbero dimostrare la validità delle delibere 13 e 37 e quindi il comportamento “ostile” del responsabile dell’Area Urbanistica. Ma leggendole nessuna è attinente alla situazione specifica di Canale. Ad esempio, la sentenza del Consiglio di Giustizia Amministrativa siciliana n. 811/12 citata nel decreto sindacale nulla dice a sostegno della legittimità di quanto previsto nelle Delibera 13 o 37. In tale sentenza si affronta infatti il tema della necessità di prevedere la VAS (Valutazione Ambientale Strategica) nella fase di stesura dei piani paesaggistici, tema già affrontato è chiarito nel Lazio e quindi non in discussione.

Vale la
pena ricordare i due aspetti critici contestati alle delibere 13 e 37

1) Piano territoriale Paesaggistico Regionale (PTPR) e suo recepimento nei PRG dei comuni.
L’adeguamento degli strumenti urbanistici al PTPR ha senso quando questo viene approvato definitivamente e quindi perde la sua natura “precaria” ovvero suscettibile di correzioni. Ciò che la Delibera 13/2012 e la conseguente Delibera 37/2012 pretendono di fare quindi, ovvero adeguare già da adesso il PRG di Canale Monterano alle norme del PTPR (oggi solo adottato), è intempestivo ed illogico. 
Su questo argomento vi è il chiarimento contenuto nel parere dell’Area legislativa regionale del 5 gennaio 2011 (prot. N. 62969) «il vincolo imposto dal PTP o PTPR non modifica automaticamente la destinazione di zone prevista nel piano regolatore, ma impedisce l’applicazione delle norme del PRG contrastanti». L’ Art. 145, comma 3, del D. Lgs. 42/04  aggiunge e chiarisce che: “Le previsioni dei piani paesaggistici […],
sono cogenti per gli strumenti urbanistici dei comuni, delle città metropolitane e delle province, sono immediatamente prevalenti sulle disposizioni difformi eventualmente contenute negli strumenti urbanistici, stabiliscono norme di salvaguardia applicabili in attesa dell’adeguamento degli strumenti urbanistici […]”. Ovvero per il recepimento dei piani paesaggistici la norma prevede due distinti
momenti procedurali. Il primo momento, dopo l’adozione del PTPR ma prima della sua definitiva approvazione, nel quale le norme dei piani paesaggistici pur provvisorie sono immediatamente applicabili nel senso che ogni previsioni contenuta nei PRG difforme da essi deve essere da quel momento disapplicata (ecco la cogenza e prevalenza richiamata nella sentenza TAR Lazio n. 626/2012 che si cita nel decreto di revoca del Responsabile Urbanistica). Il secondo momento procedurale che scatta a seguito della definitiva approvazione del PTPR prevede invece ai sensi e per gli effetti dell’art. 64 delle NTA del PTPR che i comuni entro due anni adeguino i propri strumenti urbanistici alle previsione del PTPR. L’art. 21 della legge regionale n. 18 del 9 dicembre 2004 disciplina le modalità di conformazione: i comuni adeguano lo strumento urbanistico alle previsioni del PTPR approvato secondo le procedure previste dalla normativa vigente in materia, ovvero chiaramente attraverso “varianti” cioè procedimenti partecipate. Il D.Lgs 63/2008
prevede all’art. 2 comma p)  paragrafo 9: “A far data dall’adozione del piano paesaggistico non sono consentiti sugli immobili e nelle aree di cui all’art. 134, interventi in contrasto con le prescrizioni di tutela del piano stesso. A far data dalla approvazione del piano stesso le relative previsioni e prescrizioni sono immediatamente cogenti e prevalenti sulle previsioni dei piani territoriali ed urbanistici (PRG)”. Ovvero è la norma che definisce due atteggiamenti procedurale diversi tra la fase di sola adozione e la fase di effettiva approvazione del Piano paesaggistico. Proprio quanto la Regione sta contestano al comune di Canale Monterano.

2) Modifica dei regimi di tutela nella  Riserva Naturale Monterano
Ecco cosa scriveva la Direzione Ambiente della Regione Lazio sul capitolo 2 della delibera 37 “La delibera 37/2012 è un atto di pianificazione comunale assolutamente inidoneo" ovvero “pretende di modificare i regimi di salvaguardia di un area protetta potere che esula dalle competenze comunali”. Ovvero a Canale Monterano ci si vanta di voler adottare con anticipo il PTPR per salvaguardare “l’integrità dei paesaggi del nostro territorio”. Però contestualmente con la delibera n. 37 si estende a quasi tutta la Riserva Monterano l’indice di edificabilità dello 0,03 mc/mq (citati nell’art. 7 comma 1 – Aree II) e ad opere fisse, fossero pure destinate al turismo. Ma questo non è quanto prevedono le norme di rango superiori del PTPR. La quasi totalità del territorio della Riserva è riconducibile infatti a due categorie di beni paesaggistici che sono paesaggio naturale art. 21 NTA e paesaggio naturale di continuità art. 23 NTA. In entrambi i tipi di paesaggio non sono consentite nuove realizzazione ma solo la manutenzione ed il recupero dell’esistente e
comunque nessun ampliamento. Si vuole recepire il PTPR prima del previsto e poi non si applicano i principi di tutela in esso contenuti. Ci sembra come minimo incongruente se non illegittimo. Il decreto
sindacale di revoca si chiude con l’affermazione “con riserva di eventuali azioni a carico del medesimo responsabile a motivo del danno economico e di immagine arrecato a questo comune.

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ROCCA DI PAPA: TUTTO PRONTO PER LA RIAPERTURA DELLA FORTEZZA DEGLI ANNIBALDI

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Rocca di Papa (RM) – E’ stata approvata ieri in consiglio comunale la convenzione tra il Comune di Rocca di Papa e il neocostituitosi Gruppo archeologico latino “Latium Vetus” finalizzata alla valorizzazione e cura del patrimonio archeologico di Rocca di Papa. La collaborazione volontaria degli iscritti al GAL, gruppo dalla comprovata esperienza nel settore, che opera in stretta collaborazione con la Soprintendenza dai Beni Archeologici del Lazio, consentirà la riapertura al pubblico del sito della Fortezza degli Annibaldi già dal mese di giugno.

Sono ben 15 i ragazzi di Rocca di Papa che hanno dato vita nei giorni scorsi alla sezione locale del Gruppo Archeologico Latino.

''Rocca di Papa è un paese con una tradizione storica di grande importanza – spiega Francesco Casciotti, responsabile del gruppo – basti pensare a quanti turisti da tutta Europa, nell'Ottocento, vennero in questo territorio e portarono via reliquie di grande valore che oggi arricchiscono le collezioni di parecchi musei in tutto il mondo. Noi vogliamo salvaguardare, riprendere e far conoscere il patrimonio di questa cittadina e creare quell'indotto turistico che oggi manca''.

Nelle prerogative del gruppo ci sono attività volte alla divulgazione del patrimonio storico-archeologico, tramite visite guidate e attività didattiche incentrate non solo sul sito della Fortezza degli Annibaldi, ma anche sulla Via Sacra e su molti altri siti di interesse meno conosciuti.

“Grazie al Gal siamo riusciti a instradare la forte passione e l’amore per la nostra città mostrata da questi ragazzi – afferma il sindaco Pasquale Boccia – in un progetto concreto di rilancio e riqualificazione del nostro patrimonio, veicolo di cultura e risorsa fondamentale per il territorio”.


 




FIUMICINO: INGERISCE UNA MASSICCIA DOSE DI PSICOFARMACI E SI ALLONTANA DA CASA

Redazione

Fiumicino (RM) – Un uomo di circa 40 anni, nella giornata di ieri, si è allontanato dalla propria abitazione con propositi suicidi.

Dopo aver ingerito una massiccia dose di psicofarmaci,  si è allontanato da casa senza fornire altre indicazioni ai familiari.

La moglie, accortasi di quanto stava accadendo e non riuscendo in alcun modo a rintracciarlo, ha chiesto aiuto alla Polizia.

Una pattuglia del Commissariato “Fiumicino” è giunta in breve sul posto e,

appreso le descrizioni dell’uomo, si è subito prodigata per il suo rintraccio.

Le ricerche si sono estese in tutto il territorio di Fiumicino e, dopo poco, l’uomo è stato rintracciato nei pressi del ponte della Scafa.

Dopo averlo rassicurato e avute conferme sulle sostanze ingerite, il 40enne è stato accompagnato presso l’ospedale Grassi di Ostia, dove gli sono prestate le cure necessarie.

L’uomo, al momento, non corre pericolo di vita.

Il gesto, secondo quanto accertato, sarebbe da ricondurre ad uno stato depressivo di cui l’uomo soffre da tempo.