L. .P.
Bassano Romano (VT) – Il Consiglio Comunale di Bassano Romano, nella seduta del 30 maggio 2013, ha presentato un Ordine del giorno con “parere contrario alla realizzazione di un impianto di recupero di rifiuti non pericolosi presso lo stabilimento ex Colacem in loc. Stazione Scalo – Bassano Romano”.
Di seguito pubblichiamo il testo del documento presentato:
Premesso che
• è stato presentato dalla società Tuscia Prefabbricati Srl il progetto per la realizzazione di un impianto di recupero di rifiuti non pericolosi per la produzione di manufatti in calcestruzzo per l’edilizia, da realizzarsi presso lo stabilimento ex Colacem sito in Bassano Romano, loc. Stazione Scalo;
• l’impianto in questione ricade, per effetto del Piano Regolatore Generale, nel comprensorio D4-Industriale;
• detto progetto è tuttora in fase di autorizzazione da parte degli Enti preposti;
Considerato che
• è espressamente dichiarata la volontà della ditta proponente di utilizzare nel ciclo produttivo anche ceneri pesanti e leggere provenienti dalla centrale termoelettrica a carbone di Torrevadaliga Nord (Civitavecchia);
• la natura delle lavorazioni e dei materiali utilizzati per la produzione di manufatti in cls per l’edilizia ha legittimamente destato molta preoccupazione sia all’interno della cittadinanza di Bassano Romano che negli abitanti dei paesi limitrofi;
• ad aggravare tali preoccupazioni è intervenuta la Determinazione Dirigenziale A01445 del 27.03.13, emessa dal Dipartimento Istituzionale e Territorio della Regione Lazio, con la quale si esclude il progetto dalla Valutazione di Impatto Ambientale;
• l’Amministrazione Comunale ha promosso in data 30.04.13 un’Assemblea Pubblica dalla quale è emersa chiara e netta la contrarietà dei cittadini bassanesi al progetto;
• l’Amministrazione Comunale ha già provveduto a presentare ricorso presso il TAR del Lazio contro detta Determinazione;
• alcuni cittadini e associazioni hanno a loro volta presentato ricorso al TAR contro la suddetta Determinazione;
Considerato inoltre che
• seppur approvato nel novembre 2011, il Piano Regolatore Generale del Comune di Bassano Romano fa riferimento ad una situazione urbanistica mutata rispetto all’attuale, soprattutto rispetto alla suddetta zona industriale, e proprio per questa ragione necessita di un approfondimento e variazione che tenga conto dei suddetti mutamenti;
• sia nel comprensorio D4-Industriale che nelle particelle ad esso contigue sono già presenti attività agricole e strutture ricettive, quali Bed & Breakfast, regolarmente autorizzate;
• sono inoltre presenti in prossimità dell’impianto aree di proprietà della locale Università Agraria attualmente adibite a pascolo di ovini/bovini e alla coltura di olivi;
• nelle vicinanze sono presenti le faggete di Bassano Romano e Oriolo Romano, rientranti all’interno del Parco Naturale Regionale Bracciano-Martignano, aventi al loro interno siti SIC e ZPS (Sito di Interesse Comunitario e Zona a Protezione Speciale);
Ritenuto che
• è dovere dell’Amministrazione locale tutelare la salute pubblica, anche e soprattutto facendo ricorso al principio di precauzione vigente nei Paesi dell’Unione Europea;
• è compito della stessa riconoscere, sostenere le tradizioni produttive locali, proponendo ed incentivando un sviluppo del territorio che non le danneggi, stravolgendo la natura stessa dell’area;
• in virtù di quanto appena descritto è convinzione dell’Amministrazione che non tutte le attività industriali sono di fatto compatibili con la zona interessata;
• l’utilizzo di ceneri pesanti e leggere, ancorché ricomprese dalla normativa vigente nella categoria dei rifiuti non pericolosi, richiede un’attenzione particolare sulle possibili ricadute sulla salute umana, animale e d’impatto ambientale;
• non è da sottovalutare il rischio concreto che tali ceneri di carbone possano andarsi a sommare a quelle risultanti dalla combustione di rifiuti, per effetto del recente “Decreto Clini” che consente l’utilizzo dei rifiuti urbani trasformati in CSS (Combustibile Solido Secondario) come combustibile nelle centrali termoelettriche (Torrevaldaliga Nord);
• la vocazione del territorio di Bassano Romano e dei territori limitrofi è prettamente agricola e non è quindi affatto compatibile con una tale attività industriale;
Ribadito che
• l’Amministrazione comunale è impegnata nel creare i presupposti per una valorizzazione del territorio che tenga conto delle peculiarità ambientali e culturali;
• il Comune di Oriolo Romano, confinante con il sito in cui dovrebbe sorgere l’impianto, rappresenta bene l’idea di sviluppo auspicabile per l’intera area;
• per questo è stato già avviato un percorso che porterà ad una più attenta gestione dei rifiuti attraverso l’attivazione di servizi che aumentino il rispetto dell’ambiente e diminuiscano l’impatto ambientale della comunità bassanese;
• è intenzione dell’Amministrazione aderire alla strategia internazionale denominata Rifiuti Zero, che prevede un progressivo abbattimento della quantità di rifiuti prodotti all’interno della comunità da raggiungersi mediante una più attenta gestione dei rifiuti con il coinvolgimento attivo della cittadinanza;
• che tale strategia non è compatibile con la presenza sul territorio comunale di una impianto di questo tipo;
tutto ciò premesso esprime
• il proprio parere contrario alla realizzazione di un impianto di recupero di rifiuti non pericolosi sul territorio di Bassano Romano;
incarica il Sindaco e la Giunta
• a regolamentare, anche avvalendosi di idonei professionisti, le attività industriali realmente proponibile nel comprensorio D4-Industriale, proponendo un percorso partecipato che veda il coinvolgimento di tutte le realtà presenti sul territorio bassanese (enti pubblici, associazioni, professionisti, singoli cittadini);
• ad aderire e promuovere sul territorio comunale la raccolta firme per la legge nazionale “Rifiuti Zero”;
• di redigere il regolamento per l’istituzione di una commissione consigliare in tema ambientale, come previsto dall’art.6 del regolamento per il funzionamento del consiglio comunale.