NEMI, MALETTO E LAGOSANTO: IN RICORDO DELLA PROFESSORESSA RICCI

Redazione

Riceviamo e pubblichiamo la nota di Insieme per Nemi 

Nemi (RM) – "Il tre giugno 2013 è venuta meno la Professoressa Paola Ricci, Sindaco in carica del Comune di Lagosanto, Provincia di Ferrara. Nel 2002, i Comuni di Nemi, Maletto, in provincia di Catania, e Lagosanto, in provincia di Ferrara,  strinsero un patto di amicizia in nome delle fragole. Infatti, in tutti e tre i comuni al prelibato frutto viene dedicata una Sagra che, proprio come accade per Nemi, raccoglie ogni anno l’adesione di numerosissimi turisti. 

La Professoressa Paola Ricci era stata eletta nel giugno del 2009 ed aveva portato nell’Amministrazione del suo Paese tutto il suo entusiasmo e la passione civile di chi ha la forza e la determinazione di interpretare l’impegno politico con assoluto ed inderogabile spirito di servizio. Gli appuntamenti delle rispettive Sagre sono stati occasione, negli anni trascorsi, per l’incontro delle comunità con scambio interessante di esperienze, curiosità e approfondimenti culturali. 

Infatti i territori e le produzioni sono differenti, in considerazione del clima e degli sbocchi di mercato. Maletto, ubicato alle pendici dell’Etna, ha lo stesso terreno vulcanico di Nemi, e riesce a coltivare i fragoleti in “pien’aria” sino al limite dei 2.000 metri di altitudine. Lagosanto, invece, situato nella bassa ferrarese, proprio nel delta del Po’, ha sviluppato soprattutto la vocazione della produzione delle piantine di fragola, collocate rigorosamente in serra. 

I cittadini che hanno partecipato agli incontri ricordano quanto il sindaco Paola Ricci fosse solare, efficiente ed instancabile. E così desideriamo ricordarla nel renderle omaggio, con affetto e amicizia 

Insieme per Nemi 

Alessandro Biaggi e Cinzia Cocchi"




FRASCATI SCHERMA, MIELE CAMPIONE ITALIANO PARALIMPICO. ASPROMONTE D'ARGENTO TRA GLI ASSOLUTI

Redazione

Frascati (Rm) – Il Frascati Scherma ha “saccheggiato” Trieste. Si sono conclusi domenica i campionati italiani assoluti e paralimpici 2013 dove la società del presidente Paolo Molinari ha cumulato numerosi piazzamenti di prestigio. Tra gli Assoluti il risultato migliore è stato l'argento di Valerio Aspromonte nel fioretto piegato solo in finale da Alessio Foconi che si è imposto per 15-13. Nella stessa gara il Frascati Scherma ha praticamente monopolizzato il podio considerato il bronzo di Daniele Garozzo, battuto in semifinale (8-15) proprio nella sfida “in famiglia” con Aspromonte. A completare l'ottima prestazione degli atleti tuscolani nel fioretto ci ha pensato Francesco Trani che ha chiuso ottavo, eliminato ai quarti dallo stesso Foconi. Sempre nel fioretto, ma al femminile, si è piazzata sul gradino più basso del podio Carolina Erba, arresasi in semifinale ad Alice Volpi col punteggio di 15-11. Per lei, comunque, un bronzo di spessore. E la medaglia del terzo è stata conquistata anche da Loreta Gulotta nella sciabola femminile: l'atleta frascatana è stata sfortunata nella combattutissima semifinale persa per 14-15 contro Gioia Marzocca, poi laureatasi campionessa italiana. Sempre nella sciabola si è fermata ai quarti la bella corsa di Flaminia Prearo (ottava), mentre tra gli uomini c'è da segnalare il buon decimo posto di Alessandro Riccardi.
Ottime notizie anche dai campionati a squadre che vedevano impegnati il Frascati Scherma: i due team di fioretto (quello maschile composto da Riccardo Cinti, Luca Papale, Tommaso Fabrizi e Francesco Trani e quello femminile formato da Marta Simoncelli, Chiara Tranquilli, Beatrice Guglielmi e Manuela Cerchiaro) hanno ottenuto il sesto posto e la conferma nella prossima serie A1. Stesso risultato per la squadra di sciabola maschile che ha schierato Andrea Aquili, Marco Tricarico, Gabriele Enea e Alessandro Riccardi. Non ce l'ha fatta, invece, la sciabola femminile (che ha gareggiato con Flaminia Prearo, Chiara Casciotti e Giordana Marcucci).
Ma le grandi notizie non si sono limitate agli Assoluti: nella gara dei paralimpici (dove il Frascati Scherma era all'esordio) Pietro Miele (nella foto di Augusto Bizzi) si è laureato campione italiano nella categoria A di sciabola maschile e ha inoltre conquistato il bronzo nella categoria A di fioretto maschile. Eccellenti anche i risultati di Gianmarco Paolucci, d'argento nella categoria B di fioretto maschile, e Marco Negroni, bronzo nella categoria A di spada maschile.




VOLLEY CLUB FRASCATI, UNDER 20 FEMMINILE “SOLO” VICE-CAMPIONE REGIONALE. SCAFATI: «MERITO AL DIVINO AMORE»

Redazione

Frascati (Rm) – Finali stregate per il Volley Club Frascati. Due domeniche fa la serie C maschile di coach Franco D'Alessio, in quel di Frosinone, aveva ceduto al tie-break contro il Ferentino nella gara decisiva per la promozione nel campionato nazionale di serie B2. L'altro ieri, invece, è stata la volta dell'Under 20 femminile di coach Claudio Scafati che si è arresa per 3-1 al Divino Amore nell'atto conclusivo del campionato regionale di categoria disputato presso la palestra della scuola “Cesare Battisti” di Velletri. «Innanzittutto va dato atto al Divino Amore di aver fatto una partita ordinata e convincente, vincendo con pieno merito – sottolinea il tecnico con la consueta sportività -. Noi abbiamo sbagliato completamente il primo set, perso in malo modo con tanti errori commessi. Nel secondo abbiamo avuto una reazione, ma ci è mancato il “guizzo” finale, mentre nel terzo siamo finalmente entrati in partita e abbiamo portato a casa il parziale. Nel quarto, però, abbiamo ripreso a giocare in maniera imprecisa e così il Divino Amore ha chiuso il match». Qualche attenuante, comunque, l'Under 20 femminile frascatana ce l'ha. «Abbiamo perso una giocatrice importante come la Angradi nel periodo decisivo della stagione – rimarca Scafati – e il fatto di avere tre ragazze in prestito non ci ha permesso di allenarci assieme praticamente mai. Rimane comunque la soddisfazione di aver conquistato una finale regionale che, tra l'altro, è la terza nelle ultime tre stagioni (con un bilancio di una vittoria e due sconfitte consecutive, ndr). Qualcosa abbiamo costruito, poi in una gara unica può accadere di tutto».
Con la sconfitta dell'Under 20 si è chiusa la stagione ufficiale del Volley Club Frascati anche se tanti gruppi continueranno ad allenarsi fino a fine mese anche per dare l'opportunità ai vari tecnici di osservare da vicino eventuali nuovi innesti in vista della prossima stagione.




FROSINONE, NUOVA GESTIONE GAS: RIVOLUZIONE IN VISTA

Redazione

Frosinone – Si lavora alacremente per la costituzione dell’Ambito Territoriale Minimo per la gestione del gas. Dopo la prima riunione operativa del costituendo ATEM FR1 OVEST (Ambito territoriale minimo per la gestione del gas) si entra nel vivo del progetto. Come è noto l’articolo 46 bis del D. L. 1/10/2007 n. 159 convertito in legge dall’articolo 1, comma 1 della legge 29/11/2007 n. 222 al fine di garantire al settore della distribuzione del gas naturale maggiore concorrenza e livelli minimi di qualità dei servizi essenziali, ha disposto che i Ministri dello Sviluppo economico e per gli affari regionali e le autonomie locali, determinino gli ambiti territoriali minimi per lo svolgimento delle gare di affidamento del servizio di distribuzione del gas, a partire da quelli tariffari, secondo l’identificazione di bacini ottimali di utenza, in base a criteri di efficienza e di riduzione dei costi. Il Comune di Frosinone, in base a quanto previsto dalla normativa, è stato individuato come stazione appaltante per la gestione della gara di affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale, in forma associata, del bacino denominato Frosinone I – Ovest, di cui fanno parte oltre al capoluogo altri 29 comuni: Acuto, Alatri, Amaseno, Anagni, Boville Ernica, Castro dei Volsci, Collepardo, Ferentino, Filettino, Fiuggi, Fumone, Giuliano di Roma, Guarcino, Monte San Giovanni Campano, Morolo, Paliano, Patrica, Piglio, Serrone, Sgurgola, Strangolagalli, Supino, Torre Cajetani, Torrice, Treivigliano, Vallecorsa, Veroli, Vico nel Lazio e Villa Santo Stefano. Nella prima riunione operativa sono state illustrate le finalità progettuali e gli adempimenti tecnico-burocratici da adempiere per giungere nel minor tempo possibile alla costituzione dell’ATEM. Ad illustrare in modo più dettagliato i termini del progetto è l’ingegner Antonio Zompanti consulente tecnico per l’Ambito Territoriale Minimo: “Come è noto il settore della distribuzione del gas è stato oggetto, a partire dall’anno 2000, di significativi interventi legislativi conclusisi con la determinazione di effettuare le gare d’ambito. Nella fattispecie i valori economici più significativi riguardanti la gara dell’ambito FR1 OVEST possono essere così ipotizzati e riassunti: 52.000 circa utenti interessati, estensione della rete di circa 1050 km, per un valore economico annuo della distribuzione d’ambito: 6,5-7,5 milioni di euro per una durata dell’affidamento di 12 anni e un valore economico totale relativo all’affidamento della distribuzione di circa 100 milioni di euro. I canoni previsti per i comuni interessati sono di circa 15-25% del valore economico totale, corrispondenti a circa 15-25 milioni di euro. L’ipotesi di riduzione tariffaria per gli utenti per effetti sinergici sul bacino di circa il 10%, mentre gli ampliamenti delle reti sono di 5-8 km/ per comune, per un totale complessivo di circa 150-240 km. Il costo degli ampliamenti a km sarà di 80.000 – 100.000,00 euro, per un totale di circa 20 milioni di euro, da effettuarsi, probabilmente in massimo 5 anni. I tempi di realizzazione di nuovi allacciamenti con contestuali rifacimento degli impianti interni (a carico dell’utente) sono: nuovi allacciamenti ipotizzabili n. 10.000, costo rifacimento impianti pari a circa 2.000 – 3.000 euro per impianto, per un totale di circa 25 milioni di euro, con le ovvie ricadute in termini di ricchezza sul territorio. Il valore economico degli interventi di risparmio energetico, efficienza energetica, produzione energie rinnovabili, da inserire nel bando di gara, sono valutabili in 150.000,00 euro per comune per un totale di circa 5 milioni di euro. Il servizio sarà gestito con il vincolo di carte dei servizi controllate dall’Autorità per cui migliorerà la qualità e la sicurezza del trasporto e fornitura del gas. Infine da sottolineare che il nuovo gestore sarà sottoposto all’attività di controllo di un Comitato tecnico di Monitoraggio (di soli 15 soggetti, come previsto dalla normativa)”. “Con la gestione integrata del metanodotto – ha commentato il sindaco Nicola Ottaviani – che insiste sulla zona nord della provincia, si potrebbero risparmiare risorse con l’utilizzo delle economie di scala, attraverso l’abbattimento dei costi di gestione comune. Per centrare questo obiettivo, naturalmente, dovremo prima far tesoro delle esperienze e delle problematiche generate dalla gestione del servizio idrico integrato, poiché in entrambi i casi è sopraggiunta una nuova normativa nazionale, che ha bisogno di essere conciliata con le differenti esigenze dei comuni che comporranno l’ambito territoriale di riferimento”.




ROMA: TENTA IL SUICIDIO BUTTANDOSI PER DUE VOLTE NEL TEVERE

Redazione

Roma – Era stato prelevato a Testaccio, nella notte, da un’ambulanza del 118 che lo aveva trovato in stato confusionale ed accompagnato presso il pronto soccorso dell’ospedale Fatebenefratelli.

Quando i soccorritori si sono allontanati,  però, è subito uscito dai locali e, scavalcato il parapetto che delimita l’area ove transitano le ambulanze, si è diretto verso l’argine del Tevere con chiari intenti suicidi.

Un infermiere si è  accorto di quanto stava accadendo e, seguendolo e tenendolo sempre a vista, ha chiamato il 113.

Sul posto sono subito giunte due pattuglie, del Commissariato Trastevere e del Commissariato Trevi che si sono recate sull’argine del fiume dove, con non poca difficoltà, dovute all’assenza di luce ed alle condizioni del terreno, hanno individuato l’uomo, un trentenne italiano.

Il giovane era già parzialmente immerso in acqua e, alla vista degli agenti, si è lasciato cadere.

I poliziotti sono riusciti a riprenderlo ed a trascinarlo sul greto.

Apparentemente l’uomo si è tranquillizzato.

Rinfrancato dal colloquio con gli agenti si è sommariamente asciugato e rimesso la maglia che si era tolto prima di gettarsi in acqua.

Tutto sembrava pertanto risolto per il meglio ma quando gli agenti lo stavano riaccompagnando al pronto soccorso questi si è divincolato e, direttosi nuovamente verso l’argine del fiume, si è nuovamente proiettato in acqua.

Placcato, è stato nuovamente tratto in salvo e definitivamente affidato ai medici, che hanno diagnosticato un forte stato depressivo e lo hanno sottoposto alle cure del caso.

Uno degli agenti intervenuti, nelle fasi concitate del salvataggio, ha riportato delle lievi contusioni.

 




RUGBY CITTÀ DI FRASCATI SSD, PLAY OFF SCUDETTO: UNDER 20 FUORI A TESTA ALTISSIMA. DA GIOVEDÌ IL “LAZIO RUGBEER”

Redazione

Frascati (Rm) – L'Under 20 del Rugby Città di Frascati è fuori dalla finale scudetto. Passa il Parma che domenica si è aggiudicato uno scontro diretto equilibratissimo terminato con la vittoria degli emiliani per 13-8. «La gara di Parma è stata la fotografia della nostra stagione più che positiva – dice coach Alejandro Villalon -. Fino a tre minuti dalla fine eravamo sul risultato di 8-8 e vincendo saremmo volati in finale. I ragazzi sono usciti da questo play off a testa altissima e hanno concluso alla grande, pur senza il risultato sperato, un'annata di grande crescita che comunque deve rappresentare un punto di partenza per il futuro. Tra l'altro, dopo le lacrime di fine gara, abbiamo ricevuto i complimenti del Parma per il comportamento dei nostri ragazzi i quali hanno partecipato con grande sportività al “terzo tempo” celebrando gli atleti emiliani che avevano centrato la finale. Questo – conclude Villalon – vuol dire onorare il nome di un club glorioso come il Rugby Città di Frascati e rispettare i principi fondamentali dell'etica rugbistica».

L'EVENTO – Da giovedì, intanto, prenderà il via la prima edizione internazionale del “Lazio Rugbeer” promossa da Rugby Città di Frascati, il primo evento internazionale in Italia capace di racchiudere tutte le categorie del rugby. Categoria femminile a 9, juniores maschile a 13, Rugby Seven internazionale maschile e Old si contenderanno il trofeo del “Lazio Rugbeer”.
L’evento vedrà tra i protagonisti anche i Nondies, la più antica squadra di Nairobi, che si accinge a festeggiare i 90 anni dalla fondazione. Quattro giorni di spettacolo e intrattenimento con oltre 45 stand espostivi, aerea ristoro e parco giochi gonfiabili interamente studiato per far divertire visitatori di tutte le età. In occasione dell’evento, il cui programma è consultabile sul sito www.rugbycittadifrascati.it, sarà ufficializzata la nascita della prima scuola di rugby a Malindi, Kenya, gemellata con la società Rugby Città di Frascati. La società è fondata dalla Iakc (Investor Association Kilifi Country) e sponsorizzata dalla società Amani Riviera Ltd. Per tutta la durata dell'evento sarà ospitato il “Museo del Rugby” dove saranno esposte al pubblico le innumerevoli maglie indossate dai campioni. Ospiti d’eccezione il giornalista e telecronista rugby de La7 Paolo Cecinelli e lo scrittore Giacomo Mazzocchi che presenterà al pubblico il libro “ Gli Eroi siamo Noi” edito da Minerva.




NETTUNO, BABBO NATALE: "IL TAGLIO SUI FINANZIAMENTO AI PARTITI SECONDO ME E' UNA MONTATURA"

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Redazione

Nettuno (RM) – Quando Babbo Natale propone qualcosa, vale la pena ascoltarlo. Armando Narciso dice la sua sul decreto che taglia il finanziamento pubblico dei partiti: “A mio pare il decreto sul finanziamento pubblico dei partiti è solo una montatura: i partiti verranno finanziati lo stesso dai soldi pubblici, inoltre i finanziamenti ai gruppi parlamentari da dove arrivano, graveranno sempre sulle spese delle Camere, che sono sempre soldi pubblici. Ma poiché non ci sono soldi, che loro chiamano risorse, basta diminuire il numero dei consiglieri regionali, con legge dello stato, visto che le Regioni non sono state capaci di farlo. Ad esempio la Lombardia ha 80 consiglieri e la Sicilia ha 90 consiglieri, basta portare la Lombardia a 50 e proporzionare tutte le altre. E il conto è presto fatto: Quanto si risparmierebbe e quante risorse si avranno? Altro azzeramento o drastica diminuzione potrebbe interessare tutti i consigli di amministrazione delle aziende di stato e partecipate, sia nazionali che regionali o comunali. Esempio? Da 7 diventano 3 e prima ancora di questo passaggio, stabilire che il compenso del presidente non superi i 250 mila euro annui e che tale figura non sia presente in altri consigli di amministrazione anche se privati (vedi caso Mastropasqua)”. Insomma un’altra semplice ricetta di risparmio da parte di Armando Narciso alias Babbo Natale. Che almeno la politica provasse a fare un millesimo di quanto c’è scritto.

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10/04/2013 NETTUNO, UNA RICETTA DISINTERESSATA PER USCIRE DALL'EMPASSE POLITICA? CHIEDIAMOLA A BABBO NATALE



RIETI, RISANAMENTO FINANZIARIO. DEGNI ALL'OPPOSIZIONE: "NON VI RESTA CHE PIAGERE"

Redazione

Rieti – "Il nervosismo del centrodestra è comprensibile. – Dichiara in una nota l'assessore al Bilancio Marcello Degni – Non solo abbiamo ricostruito analiticamente – prosegue la nota –  lo squilibrio finanziario ereditato, prodotto di anni di gestione dissennata e di cattiva amministrazione. Ma abbiamo individuato anche il percorso per uscire dall'angolo e rilanciare lo sviluppo della Città. I risultati di questo intenso lavoro si dispiegheranno pienamente nei prossimi giorni, con l'approvazione del bilancio di previsione per il triennio 2013-2015, del piano di rientro decennale (2013-2022) e della prima delibera di riconoscimento dei debiti fuori bilancio.

Lo squilibrio è stato messo a fuoco in questi mesi.

C'è voluto del tempo perché molte cose erano occultate nelle pieghe della contabilità comunale, mescolate e confuse. Ma ora è stato messo tutto completamente a fuoco e, nel complesso, si avvicina ai 100 milioni di cui si è detto più volte. Si potrà dire che solo parte di questa somma è debito e che una parte è solo squilibrio. Ma tant'è. Il centrodestra ha consegnato un Comune, dopo 18 anni di governo, con uno squilibrio dei conti pari a circa 100 milioni di euro.

Passiamoli in rassegna. 20 milioni è il disavanzo di amministrazione al 31 dicembre del 2012. L'opposizione dice: la gestione di competenza del 2012 è negativa per 3,5 milioni, quella del 2011 è positiva per 4,5. A parte la paternità degli equilibri del 2012, già considerevolmente compromessi al momento del cambio di amministrazione, la differenza di segno del 2012 testimonia la volontà della giunta Petrangeli di non nascondere gli squilibri sotto il tappeto: abbiamo corretto in corso d'anno (con il bilancio di luglio e il riequilibrio di settembre) alcune poste sottostimate (come quelle relative ai consumi energetici) e soprattutto non abbiamo aumentato artificiosamente le entrate con accertamenti fittizi, che avrebbero equilibrato, ma solo formalmente, la gestione di competenza. La realtà è che il bilancio del Comune era giunto ad un punto di rottura insostenibile e il proseguimento dell'allegra gestione degli ultimi anni avrebbe portato ad un sicuro dissesto, con conseguenze negative per i cittadini, i dipendenti comunali e i numerosi creditori (cioè le molte aziende e imprese fornitrici di beni e servizi).

L'opposizione aggiunge: il disavanzo è drogato dalla cancellazione di residui attivi relativi alla 167 per 9 milioni, altrimenti sarebbero stati 11. Prendiamo atto quindi che anche il Consigliere Diana ammette che correttamente sono stati cancellati residui attivi insussistenti di parte corrente per 11 milioni, che non è una cifra insignificante per il bilancio di Rieti.

Veniamo quindi ai residui attivi ex-167: nel 2008 sono stati effettuati accertamenti per piani di zona 167 per 3,1 milioni e nel 2009 per 7,2 milioni; pensavamo, come rilevato dalla Corte dei Conti, ad una errata imputazione nella parte corrente, anziché in quella capitale, per raggiungere l'equilibrio del bilancio che, altrimenti, avrebbe mostrato già allora disavanzi di amministrazione; ma la realtà è ancora più negativa: quegli accertamenti erano (salvo una piccola quota) completamente fittizi, tant'è che non è stata possibile alcuna reiscrizione nella parte capitale del bilancio 2013. 10 milioni sono i debiti fuori bilancio al 31 dicembre 2012, di cui 8 saranno riconosciuti dal Consiglio comunale nella prossima seduta e 2 successivamente, perché necessitano di ulteriori approfondimenti.

L'opposizione in questo caso tende a scaricare la responsabilità sulla struttura amministrativa, come se questa avesse agito senza impulso del politica (che, anche in questo caso, francamente inimmaginabile, non certo avrebbe fatto una bella figura). Rispondiamo con un esempio: tra i debiti fuori bilancio ci sono i consumi energetici. Bisogna riconoscere 1,6 milioni di debiti verso Hera, gestore di salvaguardia, che non è stato mai pagato.

Non sapeva nulla l'Assessore al Bilancio del 2011 che l'Enel aveva disdetto il contratto di fornitura con il Comune per morosità?

Che in base alla legislazione vigente ci era assegnato Hera come gestore di salvaguardia ?

Che tutto ciò costa al Comune il 30 per cento in più?

Che non erano stati iscritti in bilancio gli stanziamenti relativi?

Per questo, Consigliere Perelli, la gestione di competenza 2011 è in attivo, non era stata iscritta la luce elettrica tra le spese. Può essere questa una responsabilità solo amministrativa ?

Ai 30 milioni di debiti che vengono dal passato, dalla cattiva gestione politica e amministrativa, ormai certificati e definiti, si aggiungono circa 37 milioni di fatture passive sospese cui corrispondono impegni di spesa, e 5,2 milioni di debiti, sempre al 31 dicembre 2012, cui non corrisponde emissione di fattura. 42 milioni sono i debiti in bilancio. L'opposizione risponde: a fronte di questi debiti ci sono crediti corrispondenti. Una risposta che non può certo essere data alle decine di imprese che hanno svolto lavori o fornito servizi al comune, magari da qualche anno, ed ancora attendono di essere pagate. Abbiamo effettuato una analitica ricognizione delle posizioni debitorie, incontrato decine di imprese, riconciliato il debito, stabilito un piano di rientro.

Siamo certi che il nostro lavoro sia stato apprezzato. Abbiamo mostrato di essere persone serie, che non nascondono l'effettiva situazione dei conti.

Perché si sono accumulati tanti debiti?

La risposta è semplice: nel corso degli anni sono stati assunti impegni di spesa coperti con accertamenti aleatori, fittizi, di dubbia realizzabilità. Si è badato esclusivamente alla forma (e talvolta neanche a quella) senza considerare la sostanza: se un accertamento non si trasforma in incasso e resta residuo attivo, il bilancio è in equilibrio solo apparente, e la lista dei creditori si allunga, come è accaduto oltre ogni ragionevole misura.

E' questa una responsabilità interamente politica, che non ha saputo né voluto gestire la parte corrente del bilancio in modo equilibrato, compromettendolo strutturalmente. Lo abbiamo ripreso per i capelli.

Nota dell'Assessore al Bilancio Marcello DegniNota dell'Assessore al Bilancio Marcello Degni

Il creditore principale del Comune è ASM. Con fatica notevole, per il disordine in cui versava, abbiamo ricostruito con esattezza il quadro finanziario e contabile. L'opposizione dice: con noi il debito verso ASM era arrivato a 24,5 milioni, oggi è a 29,5. Se anche fossero veri questi numeri (e non lo sono) si tratterebbe di una ammissione di responsabilità enorme. In pratica l'opposizione ammette di avere prodotto un debito verso la propria azienda pari alla metà delle entrate correnti che il Comune incassa nel corso di un anno.

Veramente una bella strategia. Che infatti si fondava su un atteggiamento assenteista del socio pubblico, prono ai voleri di quello privato che amministrava in piena autonomia (tutte le deleghe operative), senza alcun controllo da parte del Comune (patti parasociali scaduti), gonfiando i prezzi e violando la legge negli approvvigionamenti (acquisti senza gara).

Sembra quasi intravedere un disegno tendente a favorire il socio privato (a partire dalla vendita delle azioni, cedute secondo la magistratura ad un terzo del valore e per questo sequestrate): far giungere l'indebitamento nei confronti del Comune ad un livello insostenibile per favorire una scalata del socio privato.

Ma i cittadini hanno impedito con il voto questo disegno: la nuova amministrazione ha indirizzato ad ASM, nella seconda metà del 2012, circa 10 milioni di euro tra versamenti ed anticipazioni bancarie (e il flusso è continuato nel 2013) nonostante le difficoltà di bilancio; abbiamo riorganizzato la governance della società, con la nomina del nuovo Presidente e la selezione del nuovo Direttore, cui saranno affidate tutte le deleghe operative; ridurremo il CDA a 3 componenti. Il debito al 31 dicembre 2012, esclusa la “partita di giro” del TPL, si colloca intorno ai 20 milioni e su questa base è stata avviata una trattativa con il socio privato, per garantire la funzionalità aziendale (i lavoratori) e gli interessi del Comune, che vuole riprendere pienamente il proprio ruolo di socio di maggioranza.

Per finire gli ultimi due squilibri: uno scoperto di tesoreria incollato strutturalmente al massimo (intorno ai 10 milioni) e un ammontare cospicuo di risorse di parte capitale da ricostituire (intorno ai 15 milioni). Ed arriviamo così ai 97 milioni che con il prossimo Consiglio comunale saranno “consacrati” nel piano di rientro e cesseranno così di essere mere dichiarazioni giornalistiche. Man mano che, nel corso dello scorso anno, si delineava questo fosco scenario, cresceva la nostra preoccupazione e, nel contempo, la determinazione ad affrontare, in un arco pluriennale, lo squilibrio.

Il decreto 174, a dicembre 2012 e il decreto 35, ad aprile 2013, hanno dato nuova linfa ai nostri sforzi. Con le risorse recate da questi provvedimenti, e il nostro sforzo di decisori responsabili (avanzo corrente, realizzato con aumento delle entrate e manovra sulla spesa; dismissioni immobiliari, recupero dell'evasione) si intravede la luce all'orizzonte.

Dalle macerie ereditate si potrà ricostruire, più efficiente e funzionale, la casa comunale, che è un bene di tutti. Resterà un peso annuale di 4,7 milioni, pari alla somma delle rate che annualmente dovremo pagare per il rimborso delle anticipazioni ricevute comprese le rate dei mutui per opere pubbliche, con un controllo stringente da parte del Ministero dell'Interno per vigilare sull'attuazione del piano di rientro.

Oltre a ciò la nuova Amministrazione ha intenzione di intraprendere un'azione di responsabilità nei confronti dei vecchi amministratori che hanno messo in ginocchio la Città e che sono già stati segnalati alla Procura regionale della Corte dei Conti per danno erariale.

– La nota conclude – Il percorso è ormai segnato: la Giunta Petrangeli non ha fallito, cari esponenti dell'opposizione, ma ha imboccato la direzione del risanamento e si appresta a premere l'acceleratore dello sviluppo.

Non vi resta… che piangere".




ARICCIA COMUNE EUROPEO DELLO SPORT: IL SINDACO CIANFANELLI ELENCA I MERITI DI ARICCIA NELLO SPORT

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Redazione

Ariccia (RM) – Dopo il reportage e commento del consigliere comunale di opposizione di “Patto Sociale per Ariccia” Enrico Indiati, il quale giudica “anomalo” il premio ricevuto dall’Amministrazione come Comune Europeo dello Sport 2012 in quanto due grandi impianti sportivi sono in degrado, arriva la risposta del sindaco di Ariccia Emilio Cianfanelli: “Il campo sportivo “Menicocci” – asserisce il primo cittadino –  non e stato ristrutturato per mancanza di fondi e per una ipotesi di diversa utilizzazione. I lavori di manutenzione del Palakilgur sono stati già appaltati. Comunque, nel complesso, nonostante la recessione le tante discipline sportive di Ariccia ottengono ottimi risultati che forse sono misconosciuti tanto da ingenerare valutazioni negative. La Commissione Europea dopo aver valutato gli impianti e le offerte delle varie discipline sportive ha oggettivamente valutato il riconoscimento Europeo di Città dello sport. Abbiamo vinto:gli europei under18 di sciabola, campionati italiani di fioretto, siamo la terza società italiana di scherma su quattrocento, siamo qualificati nelle finali di calcio a cinque, il nostro gruppo dell'arrampicata sta organizzando una spedizione sull'Himalaya, abbiamo circa venti società sportive nelle strutture comunali e almeno altre dieci società in strutture private. Ma per dare una informazione più puntuale pubblicheremo un elenco aggiornato delle strutture pubbliche e private ,delle associazioni sportive,del numero degli atleti impegnati nelle varie discipline e dei successi agonistici conseguiti”. Inoltre, fa presente Cianfanelli, che l’assegnazione di questo riconoscimento europeo ha anche una forte rilevanza sotto il profilo sociale. "Di fatti, da sempre, l’amministrazione – conclude il primo cittadino –  finanzia progetti, tramite i servizi sociali, a ragazzi svantaggiati i quali hanno facoltà di incentivare maggiormente l’integrazione sociale tramite l’attività sportiva. A questo fanno da cornice l’incentivazione di attività sportive nelle scuole, dando vita ad un connubio socio – formativo che aiuta ad avvicinare i ragazzi allo sport e quindi a lanciare, sovente,  delle future eccellenze nel modo agonistico".




ANAGNI, VIDEOCON VERSO L’ACCORDO DI PROGRAMMA

Redazione

Anagni (FR) – -La Regione Lazio finanzierà  l’accordo di programma per lo sviluppo industriale della provincia di Frosinone con i fondi europei POR-FERS 2007-2013 e questo consentirà di intervenire sulla continuità lavorativa del personale  della Videocon,  che ormai si trova vicino alla scadenza del periodo di cassa integrazione- Ad annunciarlo è Daniela Bianchi del gruppo “Per il Lazio” intervenuta all’assemblea dei lavoratori della VDC, riuniti ieri mattina presso il salone della Provincia di Frosinone”

-Questo perché la Regione guidata da Zingaretti ha riconosciuto la validità del lavoro svolto fino ad oggi dal Comitato per lo Sviluppo,con il quale siamo riusciti a portare avanti una proposta concreta – spiega  Bianchi – diversamente dai tanti piani annunciati negli scorsi anni che hanno solo consumato risorse senza creare alcuno sviluppo-“. Ma la consigliera Bianchi invita anche a mantenere alta l’attenzione sulla vicenda –“Resta però un ultimo passo affinché l’accordo diventi realtà, la firma presso il Ministero allo Sviluppo Economico. Per questo, pur con la consapevolezza di aver intrapreso tutte le migliori azioni, non possiamo ancora abbassare i livelli di impegno sulla vicenda che potrebbe arrivare aun lieto fine nell’arco di poche settimane-.

-Il lavoro portato avanti in questo periodo permetterà alla provincia di Frosinone di essere una delle prime in Italia ad avere la possibilità di siglare un accordo di programma- ricorda Bianchi : Grazie a questo accordo sento di poter dire che si aprirà una nuova era industriale. Con il Bando del Comitato per lo Sviluppo abbiamo suscitato l’attenzione di oltre 150 aziende, tra cui 10 multinazionali, per un  investimento complessivo di 380 milioni e una ricaduta occupazionale di oltre 2000 posti”

I risultati di questo lavoro sono collegati anche alle prime misure prese dall’”Assessorato Regionale alle Attività Produttive” – lo sblocco dei 150 milioni di euro per  il sostegno alle piccole e medie imprese è un primo tassello di una politica industriale ben precisa – chiarisce la consigliera del gruppo “Per il Lazio”-. Il provvedimento coinvolgerà anche la Provincia di Frosinone e ha l’obiettivo di creare un futuro, abbandonando le misure tampone dal corto respiro” – Sono felice che i lavoratori abbiano compreso la linea e che i sindacati abbiano fatto una scelta ben precisa, preferendo esplicitamente lo sviluppo a nuove manovre di cassa integrazione che portano verso un vicolo cieco è  l’unica risposta non solo al reimpiego degli operai della Videocon, ma anche alla crisi occupazionale che sta colpendo la Provincia- prosegue la consigliera regionale – Il progetto costruito è anche una risposta a chi maliziosamente dice “Daniela Bianchi? Lasciamola giocare…” come se l’impegno e il fare fossero una cosa alternativa, e non compatibile, col fare politica. Si,  stiamo giovando, ma stiamo giocando una partita fondamentale per la vita di 1000 famiglie. Con buone possibilità di portare a casa un risultato positivo.- -Con questa iniziativa la provincia di Frosinone sta riconquistando una voce forte e autorevole – conclude la consigliera-  permettendo di sostenere azioni di rilancio industriale veramente percorribili e capaci di generare sviluppo economico e benessere diffuso. Così facendo si è anche riconsegnato alla politica il ruolo di vigilanza e garanzia che le spetta, impedendo che si ripetesse il consumato copione della corsa ai fondi senza alcuna progettualità.-

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4 GIUGNO, ANNIVERSARIO LIBERAZIONE DI ROMA. FORTE BRAVETTA RACCONTATO DAI PANNELLI SUL POSTO

Redazione

Roma – 4 giugno 1944, gli alleati liberano la Capitale dall'occupazione nazista. Per il 69° anniversario della Liberazione di Roma le autorità capitoline partecipano alle cerimonie ufficiali che ripercorrono la memoria della giornata, fondamentale per le sorti della città e dell'intera Nazione. Storia di sacrifici e di sangue: prima del 4 giugno, e anche all'arrivo dei liberatori, si succedettero torture e fucilazioni come quelle di Forte Bravetta (77 passati per le armi tra ottobre 1943 e Liberazione) e come l'eccidio consumato – lo stesso 4 giugno 1944 – a La Storta, dove i tedeschi in fuga uccisero sbrigativamente 14 detenuti prelevati da via Tasso, tra cui il sindacalista Bruno Buozzi e il magiaro-britannico Gabor Adler / John Armstrong (la cui identità è rimasta ignota fino al 2009). La giornata – un excursus che fa tappa sui luoghi salienti della Liberazione – inizia alle 9, quando l'assessore al Patrimonio Lucia Funari depone una corona di fiori sotto il Campidoglio, sull’aiola di San Pietro In Carcere. Alle 9.30 cerimonia al Tempio Maggiore ebraico, per commemorarne la riapertura avvenuta il 4 giugno 1944. Interviene l'assessore Funari. Alle 11 il delegato alla Sicurezza, Giorgio Ciardi, depone corone d’alloro a Porta San Paolo e sotto le Mura Aureliane e la Piramide Cestia. Alle 11.45, poi, il delegato Ciardi è a Forte Bravetta per ricordare le vittime delle fucilazioni avvenute nel ’43 e nel ’44 e deporre una corona d’alloro. Sul sito – in cui si addensa la memoria di 111 fucilazioni tra 1943 e periodo immediatamente postbellico – s’inaugurano con l’occasione i nuovi pannelli illustrativi (uno esterno al Forte e tre all’interno), messi a punto da Roma Capitale per raccontare ai visitatori l’ambiente e la storia del luogo. Nel 2009 il Campidoglio ha acquisito l’area, fino ad allora in stato di abbandono, riaprendola poi al pubblico nel 2011 come Parco dei Martiri, valorizzandone anche gli aspetti naturalistici (il parco si estende all’interno della riserva della Valle dei Casali). Alle 16.30, infine, l'assessore Lucia Funari è a La Storta, per deporre fiori sulla via Cassia al chilometro 14,300, all’angolo con via Giulio Galli; e poi, nelle immediate vicinanze, una corona d’alloro in via Antonio Labranca.