VITERBO, OPERAZIONE “DRUM” – MAXI OPERAZIONE DEI CARABINIERI DI VITERBO: ESEGUITE 61 ORDINANZE DI CUSTODIA CAUTELARE E 111 PERQUISIZIONI NEL LAZIO ED IN ALTRE CITTA’ ITALIANE.

In fondo all'articolo il video dell'operazione scattata all'alba

 

Redazione

Viterbo – Dalle prime luci dell’alba i Carabinieri del Comando Provinciale dei Carabinieri di Viterbo in collaborazione con quelli del Comando Provinciale di Roma stanno notificando 61 ordinanze di custodia cautelare in carcere ed agli arresti domiciliari nei confronti di altrettanti cittadini italiani facenti parte di una vasta ed articolata organizzazione criminale dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti.

Impiegati per il maxi blitz più di 400 Carabinieri, oltre 100 mezzi, unità cinofile ed un elicottero tra le città di Viterbo e Roma. Ma gli arresti e le oltre 110 perquisizioni delegate dal Tribunale di Viterbo a conclusione dell’indagine iniziata a giugno 2012, condotta dai Carabinieri di Viterbo  coordinati dal Sostituto Procuratore della Procura della Repubblica Dott. Renzo Petroselli e che ha consentito di smantellare una vasta rete dedita al traffico di sostanze stupefacenti tra la città dei Papi e la Capitale, sono stati effettuati anche a Latina, ad Ascoli Piceno ed a Milano.

In provincia di Viterbo i militari hanno operato oltre che nel capoluogo anche nei comuni di Tuscania, Marta, Montefiascone, Arlena di Castro e Capodimonte, mentre a Roma  nei quartieri San Basilio, Cassia, Olgiata, Monte Mario,Trionfale e Acilia, e sul litorale ad Ostia ed a Civitavecchia.

Durante lo sviluppo dell’attività di indagine, convenzionalmente denominata “operazione Drum” e giunta oggi al suo epilogo, erano già stati arrestati in flagranza di reato 11 pusher e sequestrate  rilevanti quantità di sostanze stupefacenti di varia tipologia. Al centro dell’indagine una famiglia che gestisce un agriturismo ed alcuni forni nel viterbese, utilizzati per l’occultamento dello stupefacente,  che in gran parte veniva importato da Roma, e la lavorazione ed il taglio delle sostanze: in particolare una droga recentemente diffusasi tra i più giovani, denominata “Amnè”, ottenuta da alcune qualità di marijuana imbevute di eroina e metadone, che oltre a creare rapida dipendenza provoca negli assuntori pericolosissime amnesie.




CERVETERI, COMUNE: ENERGIA VERDE AL 100 PER CENTO

Redazione


Cerveteri (RM) – Il 100% della fornitura elettrica del Comune di Cerveteri proviene da fonti rinnovabili. In occasione della Settimana Europea dell'Energia, il Consorzio CEV, struttura di supporto per il Patto dei Sindaci, ha predisposto e conferito al Comune di Cerveteri la Certificazione 100% Verde che attesta la provenienza da fonti rinnovabili della fornitura d'energia elettrica per illuminazione stradale e degli edifici pubblici.
“Questo importante riconoscimento – ha spiegato Andrea Mundula, Assessore alla Tutela e l’Organizzazione del Territorio – certifica che il gestore energetico da cui si rifornisce il Comune di Cerveteri, cioè l’azienda Global Power S.p.A, utilizza energia verde certificata ai sensi della deliberazione ARG/elt 104/11, dell’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas”.
“Inoltre – ha proseguito l’Assessore Mundula – nella Tabella del Calcolo della CO2 risparmiata da quando l'Ente è socio del Consorzio CEV, per la fornitura elettrica di tutte le utenze comunali si legge che il nostro Comune ha immesso in atmosfera, in quattro anni, 5 tonnellate di anidride carbonica in meno di quella che avrebbe prodotto rifornendosi da un gestore che tratta energia prodotta da fonti non rinnovabili. Questo è sicuramente un passo avanti per la tutela del nostro ambiente e per il rispetto del Protocollo di Kyoto, ma tanto si può e si deve fare ancora fare. Come Amministrazione comunale stiamo perseguendo tutte le strade utili al progressivo abbattimento dei consumi e l’efficientamento energetico. A breve sarà avviata la gara per la realizzazione di impianti fotovoltaici sui tetti delle nostre scuole, in questo modo, producendo direttamente l’energia necessaria, contribuiremo direttamente a ridurre le emissioni inquinanti. Insieme ad altre Città europee e a partner privati, inoltre, stiamo partecipando al programma della Commissione europea Life+ Home, presentando un progetto per l’efficienza energetica nel settore della mobilità e degli usi domestici. Come Comune abbiamo già avviato, con la collaborazione della Multiservizi Caerite, azioni di contenimento degli sprechi come la chiusura delle fontane che non sono dotate di motore per il ricircolo dell’acqua, che quindi finirebbe in modo inaccettabile nelle fognature, e l’installazione dei rubinetti sulle fontanelle dell’acqua potabile. Da pochi giorni, inoltre, abbiamo completato e avviato il nuovo impianto fotovoltaico sul Cimitero dei Vignali”.
Per maggiore chiarezza in merito ai parametri utilizzati per la Certificazione 100% Verde, si consideri che il calcolo delle emissioni di CO2 risparmiate utilizza il Fattore di emissione “Standard”, in linea con i principi del’IPCC, che comprende tutte le emissioni di CO2 derivanti dall’energia consumata nel territorio comunale, sia direttamente, tramite la combustione dei carburanti all ’interno dell’autorità locale, che indirettamente, attraverso la combustione dei carburanti nell’area comunale. Il Fattore di emissione nazionale è pari a 0,483 t CO2/MWh. COM.


 




MARINO, OSPEDALE: DISPERATA OCCUPAZIONE DEL NOSOCOMIO

Redazione

Marino (RM) – Una delegazione dei lavoratori della Uil Fpl della Roma H, nella giornata di  Lunedi 24 Giugno, hanno occupato l’ultimo piano dell’Ospedale di Marino. A comunicarlo sono il Segretario Responsabile della Uil Fpl di Roma Sandro Bernardini ed il Responsabile territoriale dell’Asl Roma H della Uil Fpl Dante Armati. 

 L’intenzione sembra quella di chiudere l’Ospedale di Marino. Hanno già disattivato i reparti di  Pediatria, Nipiologia, Ostetricia e Ginecologia, e il DH dell’interruzione volontaria di gravidanza; la motivazione è la mancanza di personale da sostituire per il periodo delle ferie estive negli altri Ospedali dell’Asl Roma H. Per questo è stato utilizzato il personale dell’Ospedale di Marino in servizio presso questi reparti  per distribuirli negli altri ospedali della Roma H.

 A nostro avviso – prosegue Armati – le motivazioni sono anche altre, ossia non  hanno voluto o potuto spendere 12.000 euro per assumere a tempo determinato un Ginecologo e 2 Pediatri all’Ospedale di Marino che avrebbe garantito l’efficienza e l’apertura di questi reparti; e questo a fronte dei 7 milioni di euro circa, spesi per la messa a norma ed in sicurezza dell’Ospedale e per ristrutturare questi reparti consegnati il primo giugno del 2013 e disattivati di fatto il 13 Giugno 2013. 

Mercoledì mattina incontreremo il Direttore Sanitario dell’Asl Roma H, insieme a Cgil e Cisl, per discutere di questa problematica e per sapere le sorti future dell’Ospedale Marino.

Chiediamo che la Regione Lazio intervenga direttamente su questa vicenda  – commenta Bernardini – per salvaguardare sia i lavoratori di questo prezioso Ospedale, sia i circa 175.000 utenti privati di queste specialità e costretti a “migrare” verso l’Ospedale di Genzano o il Policlinico Casilino.

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ROMA, SERVIZIO DI MOBILITA' PER I DISABILI OFFERTO DAL COMUNE FA ACQUA DA TUTTE LE PARTI

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Angelo Parca

Roma – Il servizio di mobilità dedicato ai disabili nel Comune di Roma è veramente un disastro. Premesso che i mezzi pubblici dotati di pedana funzionante per i disabili sono merce rara. Inoltre, fa acqua da tutte le parti il servizio di trasporto dei disabili, istituito dal Comune di Roma fin dal 1983, svolto a favore di cittadini disabili motori gravi o non vedenti, impossibilitati all’uso dei comuni mezzi pubblici di trasporto. Certamente non è stato annullato ma è in sofferenza anche perché l’Atac (vetture attrezzate come servizio integrato ai taxi 35 70) con una lettera del 18 dicembre scorso, ha rifiutato le condizioni poste dal Comune di Roma per gestire il nuovo servizio. Un servizio che ha lasciato una scia di critiche. Il numero verde ‘Pronto Nonno', questo inverno, non è stato in grado di ovviare (nonostante il grande impegno) alle lacune del servizio di trasporto a chiamata rivolto a persone con disabilità. Prima di tutto l’assurdità del ridotto plafond a disposizione. La rivoluzione Belviso ha prodotto insoddisfazione. Nonostante le sbandierate 3.600 vetture taxi e  i 100 pulmini prodotte da un uovo sistema di trasporti per disabili, il risultato nel piatto è l’aver allontanato gli stessi dai servizi, basti pensare che la mobility card è sempre in rosso per i portatori di handicap che hanno più esigenze rispetto all’offerta del Comune. Se il disabile ha intestato un mezzo privato attrezzato non può usufruirne. Per i disabili che usufruiscono del servizio di mobilità per sottoporsi a “terapia” il budget non potrà superare la somma di euro 500 mensili ma questo plafond si riduce drasticamente a sole 160 euro per i disabili che intendono usufruire del servizio per “attività sociali”.

Dunque anziché incentivare il disabile ad essere attivo nel sociale lo si incentiva a blindarsi in casa.  Fare gli interessi dei disabili è ben altra cosa. Se si iniziasse con il controllare che le pedane dei mezzi pubblici siano davvero funzionanti, non ci sarebbero le tante discriminazione che ogni giorno succedono.

Oggi una disabile è stata sollevata di peso alla stazione Piramide e messa sul autobus 30. e’ possibile che la pedana non funzioni? I fondi da destinare al trasporto pubblico dovrebbero essere impiegati dopo una attenta indagine sulle reali esigenze dei disabili. Roberta Sibaud denuncia da sempre questa situazione: "I miei disagi odierni alla Piramide – dice Sibaud – si verificano tutti i giorni. Oggi poi, tra sciopero e autobus perennemente senza pedane funzionanti".

L'auspicio è che la nuova giunta capitolina faccia qualcosa per sistemare questa situazione.  




APRILIA, RINNOVO AIA CENTRALE TERMOELETTRICA DI CAMPO DI CARNE: SI ASCOLTINO LE OSSERVAZIONI DEI COMITATI E DELLE ASSOCIAZIONI

Redazione

Aprilia (LT) – Legambiente torna a chiedere che vengano prese in considerazione le osservazioni di associazioni e comitati prima di procedere a qualsiasi rinnovo dell'AIA per il turbogas, la Centrale Termoelettrica a Ciclo Combinato di Campo di Carne ad Aprilia. Alla vigilia della Conferenza dei Servizi che si terrà domani mattina presso il Ministero dell'Ambiente, torna a puntare il dito sugli impatti della centrale.

Già ad inizio anno, in occasione della precedente riunione della Conferenza dei Servizi, Legambiente Lazio col Circolo Legambiente di Aprilia avevano presentato le proprie osservazioni facendo notare come le mitigazioni ambientali proposte sembravano piuttosto deboli ed andavano pertanto riconsiderate in favore di misure più incisive; le modalità relative ai controlli e alla comunicazione dei dati per le componenti aria e rumore apparivano poco chiare e risultava insufficiente il sistema di monitoraggio; la tubazione per scaricare all’esterno del lotto il troppo pieno della vasca di seconda pioggia in un collettore acque bianche nel Fosso Caronte risultava non idoneo al recapito di reflui.

“Il rinnovo dell'Autorizzazione deve passare per serie valutazioni sull'impatto ambientale della centrale e la predispozione di adeguate misure di contenimento senza le quali sarebbe irresponsabile andare avanti –ha dichiarato Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio -. Su questo occorre una stretta vigilanza della Regione Lazio che deve pretendere stringenti prescrizioni che andranno recepite e fatte osservare.”




COTRAL, MANCATO PAGAMENTO QUATTORDICESIME

Redazione

Roma – In merito alle dichiarazioni rilasciate dal consigliere Giovanni Libanori sul mancato pagamento delle quattordicesime da parte di Cotral, tuona il consigliere Pdl della Regione Lazio, Antonello Aurigemma.

“Rimango stupito dalle dichiarazioni del consigliere di Cotral Libanori, che imputa il mancato pagamento delle quattordicesime ad Atac. Gli ricordiamo che proprio la società del trasporto pubblico capitolino è in credito con la Regione Lazio per oltre 500 milioni di euro, e che anche Cotral ha dei crediti per diverse centinaia di milioni verso la Regione. Invece di rifarsi su Atac, che in questo periodo ha anticipato risorse per sopperire al mancato trasferimento di quanto di sua spettanza al fine di garantire l’esercizio del servizio per i cittadini e per pagare i debiti verso i propri fornitori, chiediamo al consigliere Libanori che cosa ha fatto, se ha fatto, o che cosa intende fare nei confronti del presidente Zingaretti. Il quale, anche in questo caso, ci risulta non pervenuto di fronte a un problema che tocca da vicino gli utenti del trasporto capitolino e regionale” 

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BERLUSCONI, CASO RUBY: FINE DELLA CORSA

Redazione

Milano – La quarta sezione penale del Tribunale di Milano ha condannato Silvio Berlusconi a 7 anni e lo ha interdetto dai pubblici uffici. Questo l’epilogo del processo Ruby che vedeva il cavaliere imputato per concussione e prostituzione minorile.

La sentenza è arrivata dopo 6 ore di camera di consiglio. I giudici Orsola De Cristofaro, Carmela D'Elia e il presidente Giulia Turri si sono ritirati verso le 9.45, dopo che la difesa aveva depositato alcune memorie ad integrazione delle arringhe pronunciate il 3 giugno scorso e la Procura aveva rinunciato alle repliche. Le richieste dell'accusa

Il 13 maggio scorso il procuratore aggiunto Ilda Boccassini (oggi in ferie, sostituita dal Procuratore Edmondo Bruti Liberati) e il pm Antonio Sangermano avevano chiesto 6 anni di carcere (cinque anni per concussione e uno per prostituzione minorile), senza attenuanti, con l'interdizione perpetua dai pubblici uffici e il divieto di assumere cariche in strutture praticate abitualmente da minori.

L'arringa della difesa

I legali del Cavaliere, Niccolò Ghedini e Piero Longo, avevano invece chiesto prima l'incompetenza funzionale e territoriale del Tribunale di Milano e poi l'assoluzione del loro assistito bollando come "stratosferica e straordinaria" la pena chiesta dalla Procura.

Le conseguenze politiche

"Ripercussioni sul governo? Io ritengo di no, ma lasciate che esca. Poi, son fatti politici che non mi appartengono", ha affermato il ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri a Catania, a margine dell'inaugurazione di un reparto dedicato all'assistenza ai detenuti, rispondendo ad un giornalista che le ha chiesto – prima che fosse noto l'esito del processo – se la sentenza sul caso Ruby può avere ripercussioni sul Governo Letta.

Il commento di Daniela Santanchè

“Uno schifo, una vergogna – ha dichiarato Daniela Santanchè presente al momento del verdetto – Sono voluta venire qui – ha proseguito nelle dichiarazioni –  perchè io che sono sempre dalla parte delle donne volevo vedere le tre donne che hanno giudicato il presidente Berlusconi. Sono rimasta troppo male, usare le donne, da parte di donne per una sentenza politica”. 




NEMI, RAVE PARTY: POLIZIA E CARABINIERI INTERROMPONO PARTY SUL LAGO CON RUMORI ASSORDANTI

Redazione

Nemi (RM) – Sono stati gli agenti dei Commissariati di Polizia di Genzano e Albano in collaborazione con i Carabinieri della Stazione di Nemi ad interrompere un “rave party” nella notte tra sabato e domenica sulle rive del Lago.

Le circostanze hanno infatti richiesto l’intervento delle Forze dell’ Ordine.

Numerose sono arrivate infatti le chiamate dei cittadini per rumori “assordanti” provenienti da “ La Fiocina “, una località nell’area sud-est del lago, presso un fondo agricolo in disuso.

I poliziotti e i carabinieri intervenuti hanno constatato la presenza di una trentina di giovani – 6 dei quali minorenni – nel pieno di una festa con musica ad altissimo volume.

Tutti identificati, molti dei presenti sono apparsi in evidente stato di alterazione psicofisica dovuta presumibilmente dall’assunzione smisurata di bevande alcooliche.

I minorenni, terminati gli accertamenti di rito – alcuni provenienti da Roma e altri dalla provincia – previo avviso alla Procura della Repubblica presso il Tribunale peri i Minorenni, sono stati affidati ai rispettivi genitori.

Rintracciato inoltre il proprietario del terreno, che ora verrà ascoltato in merito all’accaduto.

 




ROMA, LEGGE 416 SUL VOTO DI SCAMBIO POLITICO MAFIOSO: 250 MILA ITALIANI CHIEDONO LA MODIFICA

Redazione
 
Roma – “Duecentocinquantamila italiani – afferma Celeste Costantino, deputata Sinistra ecologia libertà – ci chiedono a gran voce di modificare la legge 416 ter sul voto di scambio politico-mafioso. Un atto importante che ci farebbe intraprendere la vera strada contro la corruzione e permetterebbe all’Italia di mettersi al pari degli altri paesi europei”. “Sarà – continua Costantino – il primo grande risultato che otterremo nell’intergruppo braccialetti bianchi, composto da 250 parlamentari che hanno aderito alla campagna ‘Riparte il futuro’ promossa da Libera e don Luigi Ciotti”.

“Il voto di scambio politico-mafioso non avviene solo mediante denaro, ma spesso l’alleanza si basa su appalti pubblici, posti di lavoro, informazioni riservate. Siamo riusciti già a calendarizzare la modifica della norma, che speriamo venga discussa già a luglio in aula. Vogliamo dare un segnale concreto il più presto possibile – conclude la deputata di Sel –. La politica dirà in questo modo delle parole chiare sugli strumenti legislativi per combattere i clan e la corruzione. L’antimafia dovrà essere il prerequisito dell’agire politico, su tutte le questioni riguardanti la vita delle persone, come per esempio l’economia, il lavoro, l’ambiente e la sanità”.



ROMA, SANTA MARIA IN ARA COELI: UNICA REPLICA PER "CURLEW RIVER. A PARABLE OF CHURCH PERFORMANCE"

Redazione

Roma – “Curlew River. A Parable for Church Performance” di Benjamin Britten andrà in scena giovedì 27 giugno, alle 21, nella basilica di Santa Maria in Ara Coeli in Campidoglio in una replica unica, a ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili. L’appuntamento è organizzato dal Teatro dell’Opera in collaborazione con il Vicariato di Roma per il progetto culturale “Una porta verso l’Infinito. L’uomo e l’Assoluto nell’arte”

Giovedì 27 giugno, alle 21, nella basilica di Santa Maria in Ara Coeli in Campidoglio calerà il sipario sulla seconda stagione di “Una porta verso l’Infinito. L’uomo e l’Assoluto nell’arte”, il progetto culturale promosso dall’Ufficio comunicazioni sociali del Vicariato di Roma in collaborazione con il Teatro dell’Opera. L’occasione sarà offerta dalla serata evento con il “Curlew River. A Parable for Church Performance”, lo spettacolo scritto da Benjamin Britten nel 1964 per essere messo in scena in una chiesa e scelto dal Teatro dell’Opera di Roma per festeggiare il centenario della nascita del compositore britannico. L’appuntamento di giovedì 27, realizzato in collaborazione con il Vicariato di Roma per la rassegna “Una porta verso l’Infinito. L’uomo e l’Assoluto nell’arte”, è una nuova produzione eseguita per la prima volta dall’Orchestra e dal Coro dell’Opera di Roma e firmata da due nomi di prestigio della musica e del teatro: sul podio, James Conlon, raffinato interprete britteniano, alla regia e impianto scenico Mario Martone. Maestro del Coro: Roberto Gabbiani. I costumi sono di Ursula Patzak, le luci di Pasquale Mari.

La musica di Britten su libretto di William Plomer prende spunto dal nō-drama giapponese “Sumidagawa” di Juro Motomasa e dai drammi religiosi medievali europei, dai quali mutua il linguaggio musicale scarno, la forma di rappresentazione rituale e l’essenzialità della storia dal carattere  simbolico e moraleggiante, che ruota  attorno a quattro personaggi principali Madwoman (Benjamin Hulett), Traveller (Phillip Addis), Ferryman (Anthony Michaels-Moore), Abbot (Derek Welton) interpretati da cantanti maschili, e Spirit of the boy (Laura Catrani).

Una composizione di rara esecuzione dalla partitura raffinata e particolarmente sentita da Britten, frutto di un suggestivo viaggio del musicista in Giappone. Una parabola sul traghettare verso un altro mondo e sulla disumanità dell’uomo.

L’evento di giovedì 27 giugno, come tutti gli appuntamenti di “Una porta verso l’Infinito. L’uomo e l’Assoluto nell’arte”, è a ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.




ARDEA, EVENTO STRAORDINARIO: SABATO 29 GIUGNO VERRA' APERTO IL NINFEO – IPOGEO PALEOCRISTIANO

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Redazione

Ardea (RM) – Il Museo Diocesano di Albano, in collaborazione con il parroco di Ardea, Don Adriano Gibellini, ha organizzato per sabato 29 giugno un evento dedicato all’apertura gratuita del Ninfeo-Ipogeo Paleocristiano di Ardea.

L’ipogeo fu scoperto casualmente all’inizio del 1964, all’interno di una vigna nei pressi dell’ingresso alla rocca ardeatina. Durante l’esplorazione delle gallerie si ritrovò in una struttura sotterranea decorata con pitture. L’ipogeo di epoca romana, scavato all’interno del banco di tufo, ha pianta rettangolare di circa 3 x 3,60 metri. In epoca altomedievale l’antica struttura fu riutilizzata come luogo di culto cristiano. Nel vano absidale è raffigurata, tra due figure femminili identificabili come Sante o come Allegorie, la Madonna in Trono con il Bambino. Sul pilastro destro del vano è raffigurato S. Giovanni Battista, e al centro della volta, all’interno di un clipeo, l’Agnus Dei.

Sul pilastro sinistro si conserva un clipeo con il Cristo Pantocrator a mezzo busto.

All'interno dell'ipogeo sono presenti anche altri affreschi, in uno dei quali sono raffigurati due cavalieri; uno di essi è stato identificato con S. Giorgio, mentre l’altro potrebbe essere S. Demetrio o S. Teodoro.

Dichiara il dr. Roberto Libera, direttore del museo,: “l’iniziativa rientra nell’ambito delle attività di collaborazione tra il Museo Diocesano di Albano e la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio, al fine di promuovere e valorizzare il patrimonio archeologico e la storia delle origini della comunità cristiana nel territorio diocesano”.

Il Ninfeo-Ipogeo Paleocristiano sarà aperto al pubblico, per la visita guidata gratuita, sabato 29 giugno, dalle 10:00 alle 12:00 di mattina; nel pomeriggio l’apertura sarà dalle 16:00 alle 18:00. L’ingresso del sito è su via del Tempio, 1