GENZANO: DETENEVA IN CASA COCAINA AI FINI DI SPACCIO. ARRESTATA UNA DONNA DI 44 ANNI

Redazione

Genzano (RM) – Nella serata di ieri 1 luglio 2013 i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Velletri hanno arrestato per detenzione illecita di cocaina L.E., 44enne di Genzano di Roma. I militari hanno eseguito d’iniziativa una perquisizione nel domicilio della donna, che alla vista dei militari è immediatamente corsa in bagno per cercare di disfarsi della sostanza che illecitamente deteneva.

I militari tuttavia sono prontamente riusciti a bloccarla, potendo così rinvenire circa g. 20 di cocaina che la donna custodiva in casa insieme a bilancini di precisione e materiale vario utile al confezionamento di dosi ed al taglio della droga, che immessa nel mercato avrebbe fruttato circa € 4.000.

Sulla base di quanto emerso si ritiene che la donna, madre di 4 figli, disoccupata e già conosciuta alle forze dell’ordine per analoghi fatti, gestisse nella  sua abitazione una costante attività di smercio clandestino, probabilmente sua unica fonte di sostentamento.

 




NEMI, L'INCHIESTA SULLE AUTO NCC: TUTTE LE LICENZE PORTANO A ROMA

Chiara Rai

Nemi (RM) – E’ proprio vero quando si dice che tutte le strade portano a Roma. Ma quando gran parte delle licenze Ncc portano a Roma, allora la curiosità cresce intorno a questo discusso fenomeno. E’ da qui che nasce la nostra inchiesta. Infatti, sulla scia della curiosità e anche delle notizie riguardanti sequestri da parte delle Forze dell’Ordine di licenze di Noleggio Con Conducente (NCC) irregolari nei Comuni di Fiumicino e Ciampino, abbiamo effettuato una sorta di monitoraggio a Nemi, in Piazza Roma, delle auto NCC che quotidianamente trasportano turisti in paese. E ci siamo resi conto che il mondo è bello perché è vario: la rivelazione ci è stata data dallo scudetto, posto nella parte posteriore dell’autoveicolo, che riporta il Comune che ha rilasciato la licenza. Abbiamo visto molti NCC autorizzati dal Comune di Roma, o da altri Comuni del circondario (Genzano di Roma, Rocca di Papa, Frascati), mentre altri fanno riferimento a Comuni un po’ più lontani (Campodimele in provincia di Latina): ma ci sono anche quelli che in base alla normativa, non dovrebbero trovarsi a Nemi. Sono forestieri, insomma. Abbiamo quindi immortalato un’auto abilitata NCC con licenza rilasciata addirittura dal Comune di Milazzo (Sicilia), una da Loreto Aprutino (Abruzzo), distanza minore ma pur sempre apprezzabile, come anche un’altra proveniente da Manopello (Abruzzo). Che dire poi della licenza NCC rilasciata dai Comuni di Cicala (Calabria), di San Michele Salentino (Puglia) e da Castel di Sangro (Abruzzo), quest’ultima da un nostro controllo  risulta addirittura con partita Iva cessata, e quindi non abilitata a tale servizio. Ci sono inoltre alcune licenze che fanno capo a cooperative con sede legale nel Comune di Roma e con rimessa nel comune di Roma: come si configurano queste posizioni nella normativa?

Esiste però un comune denominatore che spiega l’arcano: tutti gli intestatari delle licenze sono residenti a Roma. Quindi, presumiamo che  sicuramente non faranno ritorno con gli automezzi nelle rimesse dei Comuni che hanno rilasciato le licenze.

E regolare tutto questo? Sicuramente curioso e certamente c’è una base di materiale pronto per eventuali indagini. Che c’è di male nel fatto che gli automezzi non fanno ritorno nelle rimesse dei Comuni che hanno rilasciato le licenze?

Per poter conseguire e mantenere l’autorizzazione per il servizio di noleggio con conducente è obbligatoria la disponibilità, in base a valido titolo giuridico, di una sede, di una rimessa o di un pontile di attracco situati nel territorio del Comune che ha rilasciato l’autorizzazione. E’ inoltre d’obbligo lo stazionamento dei veicoli esclusivamente all’interno della rimessa e la legge in materia impone che l’inizio ed il termine di ogni singolo servizio di noleggio con conducente avvengano alla rimessa situata nel Comune che ha rilasciato l’autorizzazione. Mentre sia il prelevamento che l’arrivo a destinazione dell’utente possono avvenire anche nel territorio di altri Comuni.

Immaginare dunque, per esempio l’auto che prima abbiamo citato, abilitata al NCC con licenza rilasciata addirittura dal Comune di Milazzo: tra la partenza dalla rimessa ed il ritorno alla stessa, in 24 ore, rimane giusto il tempo di una visita a Nemi, con grande stress del conducente.  

Dunque ci si chiede, è normale che licenze rilasciate ad automezzi Ncc in Sicilia, Calabria, Puglia, Abruzzo poi riconducano la loro attività nella città eterna che accoglie con le sue grandi braccia sia i conducenti che i mezzi forestieri?

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ROMA, CNA NCC: RICORSO AL TAR CONTRO DELIBERA CAMPIDOGLIO




POLISP. BORGHESIANA, ATLETICA. “HIGHLANDER” GABRIELLI, DUE GARE VINTE IN UN GIORNO!

Redazione

Roma – Un'impresa davvero da pochi. L'atleta della Polisportiva Borghesiana, Pamela Gabrielli, ha vinto due gare podistiche in un solo giorno. E' accaduto domenica scorsa quando la romana, che ha compiuto 30 anni lo scorso 27 maggio, ha trionfato in mattinata alla “Corsa della lumaca” di Valmontone e ha anticipato tutti in serata nella gara della “Festa dello Sport” di Rocca Priora, sulla pista dello stadio “Montefiore”. «Sinceramente non ci avrei mai creduto se me lo avessero pronosticato, sono felicissima» sorride la Gabrielli che fino a nemmeno due anni fa si dedicava anima e cuore ad un altro sport (la pallavolo). Nella gara di Valmontone, un circuito di 9,5 chilometri, ha fatto segnare lo strepitoso tempo di 36' 56'', distanziando di oltre due minuti la seconda classificata. Sui 5000 metri della pista di Rocca Priora, invece, la Gabrielli ha fermato il cronometro sui 18' 45''. «La prima gara prevedeva un percorso molto duro con diversi saliscendi – dice l'atleta della Polisportiva Borghesiana -, ma mi sentivo benissimo e sono rimasta molto contenta del tempo realizzato. Dopo qualche ora trascorsa tra un veloce pranzo e un po' di relax, ho provato a gareggiare anche a Rocca Priora dove mi alleno e dove sono andata quasi per gioco. Invece metro dopo metro mi sono accorta di averne ancora e nell'ultimo chilometro ho staccato le mie avversarie». Un incredibile doppio successo che è da condividere con due persone che l'hanno seguito da vicino. «Devo ringraziare il mio allenatore Maurizio Mastrofrancesco che mi ha fatto crescere molto in questo ultimo anno e mezzo e il mio osteopata e fisioterapista Emiliano Branetti che mi ha letteralmente rimesso in piedi nell'ultimo periodo». Ma la corsa di Pamela Gabrielli, c'è da giurarlo, non si ferma certamente qui.  




VIVACE GROTTAFERRATA, LA NUOVA PROPRIETÀ: «SMENTIAMO TUTTE LE FALSITÀ, NON VOGLIAMO CANCELLARE LA STORIA DI QUESTA SOCIETÀ»

Redazione

Grottaferrata (Rm) – “Parole, parole, parole” recitava una famosa canzone di Mina. Ed il titolo può essere calzante per descrivere quelli che sono stati i recenti giorni di vita della Vivace Grottaferrata. Una ridda di ipotesi, spesso completamente fuori luogo, sono state accostate al nome della storica società castellana che ora, agli albori della stagione 2013-14, intende fare chiarezza una volta per tutte. «Ci teniamo a smentire categoricamente – sottolinea la nuova proprietà della Vivace Grottaferrata – tutte le tesi comparse nei giorni scorsi su svariati organi di stampa che ipotizzavano fusioni con altre società o la scomparsa del nome di Grottaferrata dal panorama del calcio dilettantistico. Sono tutte falsità: la Vivace Grottaferrata avrà regolarmente la sua prima squadra iscritta nel campionato di Prima categoria, con un settore agonistico giovanile e infine una scuola calcio “affiliata Milan”. Questa è la realtà dei fatti, il resto sono chiacchiere». Ma le precisazioni non finiscono qui. «Conosciamo benissimo il valore e la tradizione del nome Vivace Grottaferrata e ciò che significa. Le nostre intenzioni non sono quelle di farlo passare in secondo piano, anzi possiamo dire di aver fortemente voluto il ritorno al “vecchio” logo e di voler adottare iniziative molto significative come quelle dell'utilizzo di una maglia che ricordi da vicino quella utilizzata dalla Vivace Grottaferrata negli anni Sessanta». Il progetto della nuova gestione societaria, infine, non riguarderà solo la parte sportiva. «Abbiamo già iniziato i primi lavori sulle due strutture, il “Comunale” e il centro sportivo “Rogazionisti” – fanno sapere dalla società – perchè vogliamo fare un'importante opera di restyling sugli impianti a nostra disposizione. Quello che teniamo a ribadire una volta di più è che la nostra intenzione non è assolutamente quella di cancellare la storia di questa società, ma al contrario vogliamo valorizzarla».




B2F G./ VOLLEY CLUB FRASCATI, ECCO LA GRANDE CONFERMA: SARÀ DI NUOVO SERIE B2!

Redazione

Frascati (Rm) – La notizia era nell'aria da diverso tempo, ma solo pochi giorni fa è stato messo nero su bianco. Il Volleu Club Frascati avrà ancora una prima squadra femminile nel campionato nazionale di serie B2. Manca ovviamente la ratifica ufficiale della Fipav, ma il quadro è chiaro e la dirigenza del club tuscolano è riuscita a realizzare il suo obiettivo, come da intenzioni palesate subito dopo l'amara retrocessione dell'ultima giornata di campionato a maggio scorso. La squadra è stata riaffidata a coach Claudio Scafati che si avvarrà della collaborazione di Valentina Fondi come vice allenatrice, del dirigente accompagnatore Mauro Lorenzini e del nuovo arrivo Ivano Di Giacobbe che fungerà da dirigente. Quest'ultimo, ex direttore sportivo (tra le altre) del Ciampino, assieme alla società sta lavorando per il completamento della rosa della prima squadra. «Stiamo allestendo una compagine che possa fare un buon campionato – sottolinea Di Giacobbe -, siamo ancora alla ricerca di due atlete di prima fascia da inserire nell'organico. La squadra, storicamente, è da sempre per lo più composta da elementi provenienti dall'ottimo vivaio e stiamo lavorando per puntellare i reparti un po' più carenti». «Credo nel progetto del Volley Club Frascati – rimarca Scafati – che è quello di far crescere i giovani atleti del vivaio. L'obiettivo anche per la prossima stagione sarà la salvezza». Ma le novità non finiscono qui: lo stesso Scafati lascerà la conduzione della seconda squadra maggiore femminile del club frascatano (la serie D) che verrà affidata a Dario De Notarpietro, mister dal curriculum invidiabile con esperienze a Cave, Terzo Millennio e Casal de' Pazzi. Lo scorso anno sono stati sfiorati i play-off, persi per pochi set, dunque l'obiettivo sarà migliorarsi, ma soprattutto far crescere le atlete per cercare di portarle in prima squadra. De Notarpietro allenerà anche l'Under 20 femminile, mentre Scafati seguirà la Prima divisione e l'Under 18.




CERVETERI CONTRASTO AL VANDALISMO, L'IDEA DEL SINDACO: COSTRUIRE UNA RETE PER VIGILARE SUGLI EPISODI DI VANDALISMO

Luca Pagni

Cerveteri (VT) – Il Comune di Cerveteri ha preso una singolare quanto lodevole iniziativa per contrastare l’escalation di atti vandalici contro il bene pubblico, con muri imbrattati ed arredi urbani distrutti.

Il Sindaco Alessio Pascucci ha lanciato un appello alla cittadinanza: costruiamo una rete per vigilare sugli episodi di vandalismo. Con quest’appello il Comune di Cerveteri mira a sensibilizzare le coscienze di tutti, concittadini e turisti, affinché ogni bene comune venga percepito come proprio.
In virtù delle imposte e delle tasse pagate, ciascuno di noi è benefattore e dunque tutore, dei beni e servizi erogati dalle istituzioni. Un bene di tutti non è un bene di nessuno e bisogna piantarla di delegarne sempre ad altri la sorveglianza e la tutela.

Un muro o un monumento pulito non possono essere trattati come se fossero la lavagna di tutti.
Se quando qualcuno imbratta e deturpa qualcosa, tutti ci girassimo e lo guardassimo con sdegno, forse il vandalo ci penserebbe due volte prima di reiterare nel proprio sgarbo. Se invece nessuno se lo fila, lui continuerà a sporcare e rompere cose di tutti, con la falsa convinzione che se nessuno gli dice niente, lui si sfoga ed in fondo non fa male a nessuno.

La crisi economica in atto coinvolge sempre più famiglie ed è naturale che vi siano sempre più persone per così dire “a spasso”. Ma la loro frustrazione non può certo ricadere sui membri di una collettività che può e deve tornare ad avere uno spirito civico alto, nell’interesse del nostro essere uomini e donne.

“Gli atti vandalici sono atti contro il bene comune e contro i cittadini” dichiara il Sindaco Alessio Pascucci commentando la lunga serie di atti vandalici che in queste settimane hanno interessato diverse aree pubbliche disseminate in tutto il territorio comunale. “Non capiamo perché, specialmente in un momento storico così difficile, in cui reperire le risorse per realizzare anche i più elementari interventi di manutenzione pubblica non è facile per i tagli indiscriminati e i tetti di spesa imposti dallo Stato, ci sia chi impunemente distrugge e imbratta il bene pubblico. Ma è solo una questione di decoro, è anche e soprattutto una questione di sicurezza”. “Voglio sottolineare – ha continuato il Sindaco Pascucci – che il bene pubblico è prima di tutto la proprietà comune di tutti i Cittadini di Cerveteri. Credo che le famiglie, insieme alle Autorità competenti, possano dare un contributo importante nel vigilare che gli episodi di vandalismo e degrado ambientale non avvengano. In tutto il territorio comunale si stanno susseguendo in queste settimane, in maniera quasi sorprendente, danneggiamenti di ogni genere. Nel parco di Via Giordano sono state divelte le panchine e sono stati danneggiati e sporcati con la vernice spray i giochi dedicati ai bambini. A Cerenova, nel parco di Via Luni appena riqualificato sono già stati rotti i cestini gettacarte e lo stesso accade in diverse altre aree verdi della Città. Anche per le strade la situazione non è migliore, e costringe i servizi di manutenzione e decoro urbano del Comune a rincorrere le continue emergenze. Ma non si fa in tempo ad intervenire che è già tutto da rifare, come nel caso degli schizzetti posizionati dalla Multiservizi Caerite, che vengono sistematicamente rotti o rubati. Per non parlare dei muri della nostra città, deturpati dalle affissioni abusive e dalle scritte con la vernice spray che, non di rado, recano parole e simboli offensivi”. “Questi vandali, sempre che di vandali si tratti, vogliono ridurre la nostra meravigliosa città ad un luogo di degrado e sporcizia, ma non ci riusciranno. Stiamo studiando di installare, nel futuro, un sistema di telecamere nei luoghi nevralgici del territorio che potrà essere di supporto al lavoro delle Autorità competenti, ma questo non potrà essere sufficiente per un controllo capillare del territorio. Vorrei fare un appello a tutti i cittadini di Cerveteri: non esitate a denunciare gli atti contro il bene comune, dobbiamo realizzare una rete che sia in grado di rompere l’omertà e faccia emergere i nomi di chi distrugge e imbratta. Se davvero vogliamo valorizzare il nostro territorio e renderlo più accogliente per noi stessi e per gli altri, allora non dobbiamo accettare questa violenza".

Di Dante Alighieri è più facile seguire il "Non ti curar di lor, ma guarda e passa"
piuttosto che il monito “fatti non foste a viver come bruti ma per seguire virtude e canoscenza”
ma è proprio su questo che l’essere umano si distingue dalle bestie selvatiche.
 




CASSINO: L'ULTIMO SALUTO AL CAPITANO ADOLFO GIRMALDI

Redazione

Cassino (FR) – Dolore, commozione, cordoglio. Il Sindaco di Cassino, Giuseppe Golini Petrarcone, esprime a titolo personale ed a nome dell'intera Amministrazione comunale, il proprio cordoglio per la scomparsa del capitano Adolfo Girmaldi, comandante della stazione dei carabinieri di Cassino.

"Ho appreso con profonda commozione – ha detto il Sindaco – la notizia della morte del capitano Grimaldi; voglio esprimere le mie più sentite condoglianze alla famiglia Grimaldi, alla moglie Fortuna ed ai tre figli per la dolorosa perdita che li ha colpiti.

Al capitano Grimaldi ero legato da un rapporto di amicizia e di profonda stima per le indubbie qualità professionali ed umane, oltre che per l'elevato senso del dovere e per la grande disponibilità sempre a servizio dei cittadini."




IMU, ENTI NO PROFIT: PRESENTATO ORDINE DEL GIORNO IN SENATO

Redazione

Questione Imu in Senato – Dopo l’approvazione da parte della Camera, anche in Senato il Partito Democratico si appresta a presentare un ordine del giorno che impegna il Governo a rivedere l'Imu per gli enti non profit, affinché l'imposta sia pagata solo per gli immobili effettivamente destinati ad attività commerciali.

L’ordine del giorno al testo “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 21 maggio 2013, n. 54 recante interventi urgenti in tema di sospensione dell'imposta municipale propria, di rifinanziamento di ammortizzatori sociali in deroga, di proroga in materia di lavoro a tempo determinato presso le pubbliche amministrazioni e di eliminazione degli stipendi dei parlamentari membri del Governo" sarà discusso, secondo il calendario dei lavori di Palazzo Madama, la settimana prossima.

 “L’obiettivo è quello di impegnare il governo a valutare la possibilità di una revisione della normativa – dichiara il Senatore Scalia, cofirmatario dell’odg – chiedendo che sia chiarita la materia e che siano sanate le situazioni incresciose venutesi a creare in seguito alle norme che hanno decretato il pagamento dell’Imu per gli immobili nei quali le attività di tipo assistenziale, previdenziale, sanitarie, didattiche, ricettive, culturali, ricreative e sportive sono svolte “con modalità non commerciali”.

“Soprattutto sul concetto di commercialità  – conclude Scalia – occorre fare chiarezza in merito ai parametri di individuazione degli enti esenti dal pagamento dell’IMU. L’attuale sistema offre dei criteri vaghi e che troppo spesso danno adito a confusione. Non si può paragonare il valore di un servizio offerto da un non profit a quello previsto per analoghe attività svolte da società a scopo di lucro”.




ANZIO: QUANDO GLI ARRESTI DOMICILIARI SI PRENDONO PER GIOCO..E ADDIRITTURA SI ORGANIZZANO SERATINE IN CASA

Redazione

Anzio (RM) – Quando si ritiene che gli arresti domiciliari vengano assegnati così tanto per…ecco che i controlli serrati degli agenti della polizia di Albano Laziale smentiscono i tentativi dei "furbetti". P.M. di anni 30 si trovava agli arresti domiciliari nella sua abitazione di Anzio per scontare la condanna inflittagli dal Tribunale di Velletri, in quanto nel 2010 era stato arrestato per spaccio di sostanza stupefacente.

In questo periodo l’uomo però non aveva sospeso la frequentazione di altri pregiudicati, che anzi lo andavano a trovare a casa per trascorrere le serate insieme, violando così le prescrizioni imposte dall’Autorità Giudiziaria ai soggetti in regime di arresti domiciliari, circostanza questa accertata a seguito di una serie di controlli incrociati posti in essere dagli investigatori della squadra di PG del Commissariato Distaccato di P.S. di Albano Laziale diretto dal Dr. E. Massimo Fiore.

Una volta riscontrate le violazioni effettuate da P.M., l’Ufficio di Sorveglianza di Roma, competente per i condannati ammessi alla detenzione domiciliare, ordinava l’immediato accompagnamento del predetto presso il più vicino istituto carcerario, provvedimento che veniva immediatamente eseguito dagli agenti del Comm.to di Albano.




ALBANO LAZIALE, INCENERITORE CASTELLI ROMANI: I TERMINI PER COSTRUIRE L'IMPIANTO A SPESE DELL'ERARIO PUBBLICO SONO SCADUTI

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Redazione

Albano Laziale (RM) – In vista del prossimo SIT-IN in programma sotto la sede del Ministero per lo Sviluppo Economico per venerdì 12 luglio, il comitato No Inc, rappresentato legalmente da Daniele Castri, ha richiesto stamattina al sindaco di Albano, Nicola Marini, di farsi promotore, con urgenza, della convocazione d’una nuova conferenza dei sindaci di bacino – pubblica, da tenersi presso l’aula consiliare di Palazzo Savelli – in cui tutti e dieci gli attuali amministratori di bacino sottoscrivano una lettera al Ministro Flavio Zanonato per rimarcare ciò che è, da tempo, sotto gli occhi di tutti i cittadini. Ovvero che i termini per  costruire l’Inceneritore dei Castelli Romani a spese dell’erario pubblico sono ampiamente scaduti. Mostrando una precisa volontà politica non così lontana dalla società civile. Il comitato No Inc ha anche messo  a disposizione dei dieci sindaci di bacino una proposta/bozza di lettera allegata all'articolo.

Sarebbe un modo, questo, per sanare un grave errore politico che rischia, ancora oggi, di costare caro all’intera comunità dei Castelli Romani. Ovvero quello d’aver firmato, nel lontano luglio 2007, un documento  in cui gli allora “primi cittadini” richiedevano al Commissario Marrazzo di dare il via-libera alla costruzione dell’Inceneritore di Albano. In questo modo, i sindaci di bacino potrebbero chiedere al Ministro Zanonato, ufficialmente e collegialmente, di non concedere, nel pieno rispetto della normativa europea e nazionale, ed in continuità con le sentenze n. 36740 del 15.12.2010 del Tar del Lazio e n. 1640 del 22.03.2012 del Consiglio di Stato, i fondi pubblici per costruire e poi gestire l’Inceneritore i Albano. Un modo per auspicare che tutti questi fondi invece vengano dirottati  verso la diffusione ed il radicamento dei processi di raccolta differenziata porta a porta, riduzione, riciclo “a freddo” e riuso dei rifiuti urbani.

Certo che lo stato della vertenza in fieri contro l’Inceneritore dei Castelli Romani mostra ora, senza alcun dubbio, che la “battaglia civile” contro il folle progetto s’è spostata, almeno per il momento, dalle aule dei Tribunali amministrativi al “campo politico”.

Non è un caso, difatti, se le “pressioni” del consorzio Co.E.Ma. per ottenere dal governo, ancora oggi, i soldi pubblici e costruire il contestatissimo forno brucia-rifiuti, continuano senza sosta. E sono dirette ora, attraverso alti dirigenti del G.S.E., niente meno che nei confronti del Ministro per lo Sviluppo Economico, Flavio Zanonato e della direttrice generale per le energie rinnovabili per conto del Ministero, Dott. ssa Rosaria Fausta Romano. 

Proprio a proposito dell’Inceneritore dei Castelli Romani, difatti, alti dirigenti del G.S.E., hanno recentemente inviato al Ministro per lo Sviluppo Economico Flavio Zanonato, una lettera (doc. n. 3) con richiesta tanto chiara quanto esplicita: “… il consorzio Co.E.Ma. ha richiesto al G.S.E., più volte, l’aggiornamento della convenzione preliminare  Co.E.Ma. – GSE  di giugno 2009 … in relazione a quanto successo sino ad ora (ndr, circa l’Inceneritore di Albano), si richiede a codesto Ministero se considerare ancora operativa o meno, con riferimento alla Convenzione stessa, la deroga  di cui al combinato disposto di legge … (ndr, relativa sia ai termini di avvio del cantiere entro e non oltre il 31 dicembre 2008 sia alla prospettata conclusione del cantiere e avvio dell’impianto entro e non oltre il mese di febbraio 2011) … visto in particolare l’ulteriore procrastinarsi del termine di conclusione dei lavori. E se, conseguentemente, il GSE possa procedere o meno all’aggiornamento della Convenzione Preliminare così come richiesto dal consorzio CO.E.Ma.”

Il Ministro Flavio Zanonato, però, ancora non ha risposto ai dirigenti del G.S.E. né, tantomeno, alla richiesta d’incontro dei cittadini dei Castelli Romani,  formalizzata con raccomandata A/R ben due settimane fa.

Proprio per questo stamattina Federica Daga, responsabile ambiente per il 5-Stelle presso la Camera dei Deputati, ha depositato un’interrogazione urgente (e una domanda diretta nello spazio “question time”), a risposta orale (ndr, direttamente in aula) e scritta, indirizzata al Ministro per lo Sviluppo Economico Flavio Zanonato.  L’Interrogazione riguarda, in modo particolare, la ormai ben nota vicenda dei fondi pubblici CIP-6 e Certificati Verdi per la costruzione e gestione del’Inceneritore di Albano. I termini per accedere a questa pioggia di contributi statali, come noto, erano legati a due vincoli: 1) l’avvio delle attività di cantierizzazione del sito entro e non oltre il termine del 31 dicembre 2008; 2) l’ultimazione del cantiere ed il collaudo/messa in esercizio dell’impianto entro e non oltre il mese di febbraio 2011. Entrambi questi  termini, come verbalizzato e certificato da ben due verbali della Polizia Municipale di Albano, sono venuti meno, facendo sfumare la possibilità per il Co.E.Ma. di accedere, legittimamente, agli aiuti di Stato.

In ogni caso, il comitato NO INC  ha organizzato un Sit-In per venerdì mattina 12 luglio 2013, dalle ore 09,00 alle ore 12,00,  sotto la sede del Ministero per lo Sviluppo Economico, a Roma, in Via Molise n. 2. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.




ROMA, COTRAL. PAURA PER LA PERDITA DELLA POLTRONA: SI MANIFESTA O SI STRUMENTALIZZA?

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Roma – Circa una decina di lavoratori Cotral hanno manifestato in via Prenestina, di fronte la sede Atac, a causa dei mancati pagamenti da parte dell’azienda regionale dei trasporti della 14esima mensilità.

Questa manifestazione è arrivata a seguito di una settimana di polemiche e rimpalli di responsabilità. Ma soprattutto, è arrivata a seguito di una nota della Regione Lazio che sembrava avesse fugato ogni dubbio sull’intenzione della Regione non solo di ripianare i debiti ma anche di agire sulla governance dell’azienda. Ciò al fine di garantire maggior efficienza nei servizi di trasporto, spesso al limite dell’indecenza, e soprattutto evitare che si accumulino disavanzi ai quali riesce difficile far fronte. A questo proposito, la Regione Lazio si è impegnata ad erogare entro il prossimo 30 settembre oltre 32 milioni di euro di risorse alla società Cotral Spa per consentire all'azienda regionale di trasporto pubblico di tamponare le perdite che altrimenti rischiano di farla fallire. In particolare, gli oltre 32 milioni di euro che saranno erogati dalla Regione serviranno a ripianare i circa 26 milioni di euro di disavanzo relativo al bilancio del 2012 e 6,2 milioni di euro del primo trimestre 2013.

Ciononostante alcuni lavoratori hanno ritenuto di manifestare. E’ nei loro pieni diritti perché il mancato pagamento di quanto dovuto suscita tali reazioni. In mezzo al loro c’era il consigliere del cda Cotral Giovanni Libanori. Lui non è un lavoratore al quale gli è stata negata la 14esima mensilità ma un politico che si è fatto paladino della difesa dei lavoratori in difficoltà, sebbene lo stesso non risulti abbia rinunciato al suo facoltoso stipendio o al suo personale autista in favore dei più bisognosi.

A evidenziare l’evidente tentativo di strumentalizzazione della situazione precaria dei dipendenti Cotral, è lo stesso Michele Civita, Assessore alle Politiche del Territorio, Mobilità e Rifiuti della Regione Lazio, il quale ha da subito evidenziato che la Regione Lazio sta lavorando con serietà e rigore per ricostruire le condizioni minime per garantire l’esistenza delle aziende di trasporto pubblico locale e, di conseguenza, i fondamentali servizi da esse svolti per migliaia di cittadini del Lazio. “In particolare, per quanto riguarda Cotral Spa – ha detto Civita –  l’ultimo CDA ha definito, come già dichiarato dal presidente De Vincenzi, che il prossimo 8 luglio l’azienda pagherà la quattordicesima mensilità a tutti i dipendenti.

Nella successiva assemblea dei soci, la Regione Lazio, come dichiarato dal presidente Zingaretti, si è impegnata ad erogare entro il prossimo 30 settembre oltre 32 milioni di euro di risorse. Per questo le dichiarazioni e le iniziative di oggi rappresentano posizioni strumentali volte esclusivamente a creare allarmismi del tutto privi di fondamento.  È evidente, tuttavia, che le importanti misure adottate dalla Regione devono necessariamente essere accompagnate da una vera e propria svolta in due direzioni: nella pianificazione e riprogrammazione dei servizi pubblici per migliorare la qualità del servizio e nella gestione futura della società per recuperare efficienza”.

A controprova arrivano anche le dichiarazioni del presidente Cotral Domenico De Vincenzi il quale conferma che la quattordicesima mensilità sarà pagata a tutti i dipendenti l’8 luglio prossimo, così come stabilito con la delibera approvata nell’ultimo Cda di Cotral. Anche De Vincenzi mette in allerta e intende fare prima di tutto chiarezza sull’intera vicenda che, dice lo stesso presidente Cotral, “rischia di diventare oggetto di strumentalizzazione politica e di creare inutili allarmismi, quando, nella realtà, il ritardato pagamento delle quattordicesime non é dipeso e non é legato al solo debito che Atac Spa ha contratto nei confronti di Cotral Spa”.

In questo modo De Vincenzi contraddice, diciamo parzialmente, le precedenti asserzioni di Surace il quale, come si evince dall’intervista rilasciata al nostro quotidiano, ( Articolo del COTRAL, MANCATO PAGAMENTO 14^ MENSILITA': INTERVIENE L'AMMINISTRATORE DELEGATO VINCENZO SURACE ) imputa la responsabilità dei mancati pagamenti della 14esima mensilità proprio ai mancati versamenti di Atac Spa, la quale, a sua volta accusa ritardi di pagamenti dal Comune di Roma e dal Fondo trasporti.

Dunque De Vincenzi ritiene che sia prossimo un risanamento del debito. A tale proposito fa sapere che sono in corso verifiche su Atac da parte dell’assessorato regionale alla Mobilità e del Comune di Roma: “sono convinto – dice il presidente dell’azienda regionale di trasporti – che la collaborazione e la buona fede delle istituzioni coinvolte porterà presto a un accordo per il ripianamento del debito. Le problematiche che attanagliano il settore del trasporto pubblico regionale sono ben altre e io credo che bisogna concentrarsi responsabilmente su quelle”.

Insomma reputa che bisogna andare aldilà delle strumentalizzazioni e liquida il capitolo sostanzialmente riponendo fiducia nell’operato della Regione. Attenzione. Aldilà degli slogan di chi vuol farsi visibile in un momento di crisi, il massimo rispetto va a tutti i lavoratori in difficoltà, i quali purtroppo, spesso, vengono resi strumento della politica.

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