NEMI, L'INCHIESTA SULLE AUTO NCC: PUO' UN ELEFANTE ENTRARE NELLA TANA DI UN TOPO?

Chiara Rai

Nemi (RM) – Sempre più affascinati dal funambolico mondo del Noleggio con conducente (Ncc), e bramosi di ampliare le nostre conoscenze, ci siamo imbattuti in una determinazione del Comune di Nemi inerente la voltura di una licenza di Ncc. Nella piccola Nemi i particolari saltano all’occhio, soprattutto se riguardano fatti bizzarri e perché no, anche spiritosi.

Ricordiamo che il Ncc è al centro del mirino in questi ultimi tempi e spesso sulla bocca dei conducenti di Taxi che giustamente lamentano che le auto a noleggio dovrebbero andare e ritornare, nel giro di 24 ore, nel proprio Comune di residenza. Chiusa parentesi. Le Ncc sono diverse dai taxi per varie caratteristiche, la principale è che la tariffa è diversa caso per caso e poi sono veicoli noti per le loro numerose prescrizioni. Ad esempio, devono partire ogni volta da una rimessa, non possono sostare sul suolo pubblico in attesa di commesse.

Ma che s’intende per rimessa? E’ un luogo privato, anche a cielo aperto, adeguatamente delimitato e idoneo allo stazionamento del o dei veicoli di servizio.

Idoneo? A questa domanda si vorrebbe rispondere con un altro quesito. Può un elefante entrare nella tana di un topolino? Ecco, magari una untatina con un po’ di vasellina, un cannocchiale e lenti d’ingrandimento adeguatamente indossati dal conducente riuscirebbero a far entrare perfettamente quel popo’ di auto lunga 5 metri e con uno scarto di larghezza rispetto alla rimessa di appena circa due miseri centimetri per lato. Come dire sono una taglia 46 e infilo a forza una 42…. primo o poi si scoppia oppure si tiene la 42 in guardaroba e si pensa: “prima o poi la indosserò”. 

Nella determinazione del 6 giugno del Comune di Nemi, l’oggetto è una voltura di autorizzazione N.C.C. n. 11 del 19/12/2000 N.C.C. a favore del Sig. Cirulli . L’auto prima della sua immissione in servizio è stata sottoposta a verifica da parte della Commissione Tecnica Comunale, la quale ha, appunto verificato tutto, finanche il Contratto di locazione del 22/04/2013, debitamente registrato 27/04/2013, del locale adibito a rimessa veicolo al servizio N.C.C ., ubicato in Piazza Roma n. 6.

Ebbene, l’auto Ncc modello Vivaro, mantendo gli specchietti chiusi è larga 191 cm (con gli specchietti aperti è larga 223 cm). Ora considerando che è lunga 4 metri e 78 cm, e che nell'entrata della rimessa è presente uno scalino irregolare, è necessaria una rara maestria nella guida  per entrare ed uscire. Sempre a condizione che non ci sia nessuna macchina parcheggiata vicino al chiosco prospiciente la rimessa. Cosa poco probabile. Insomma il locale non sembra certo avere le caratteristiche idonee a far entrare e uscire un bestione del genere… eppure…di fatto la sua rimessa è proprio quella. Ma la commissione ha verificato l’idoneità delle misure della rimessa rispetto a quelle del veicolo da accogliere?

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LE PROVINCE NON VERRANNO TAGLIATE

Donato Robilotta – Presidente del Consiglio delle Autonomie locali del Lazio

 

Ho sempre considerato un obbrobrio giuridico, oltre che un errore politico, le norme del Salva Italia tese di fatto a cancellare pian piano le Province e le ho difese anche quando il vento era contrario ed era difficile andare controcorrente.

Per questo oggi di fronte alla sentenza della Consulta che fa giustizia rispetto ad un Governo e un Parlamento fatto di pasticcioni non posso che esultare e dire: vittoria!!.

Ora il Governo Letta la smetta di dire che le Province vanno cancellate perché sono l’ente intermedio naturale e fondamentale per la gestione di servizi di area vasta e la coesione territoriale di aree del nostro paese costituite da piccoli comuni.

Anzi dobbiamo utilizzare la riforma istituzionale in corso per affermare che la Provincia deve essere l’unico ente intermedio, a elezione diretta, che debba esistere tra le Regioni e i comuni, cancellando così tutta quella miriade di enti di secondo livello inutili e dannosi e passare le loro competenze alle Province.

Allo stesso modo occorrerà intervenire per far dimagrire le Regioni e far sì di decentrare alle Province alcune funzioni amministrative e di servizi pubblici di area vasta, come la gestione delle strade, dei trasporti pubblici, dei rifiuti, dell’acqua, delle case popolari, ed altro che le Regioni gestiscono con proprie aziende ed enti in spregio al principio di sussidiarietà e all’articolo 118 della Costituzione.




GENZANO: SOTTO SEQUESTRO 7MILA METRI QUADRI DI TERRENO AGRICOLO ADIBITO A DISCARICA DI RIFIUTI SPECIALI

Redazione

Genzano di Roma (RM) – Una brillante operazione volta alla salvaguardia dell'ambiente. E precedentemente ce ne sono state delle altre nel territorio di Genzano. Ieri, al termine delle indagini, gli agenti del Commissariato di Genzano hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo disposto dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Velletri, su richiesta della Procura della Repubblica, ponendo i sigilli ad un terreno agricolo adibito abusivamente a discarica non autorizzata.

Nell’area, per un’ estensione di circa 7000 mq, sono ammassati rifiuti pericolosi e non, quali veicoli in disuso, materiali ferrosi, batterie e bombole del gas esauste, formando una discarica a cielo aperto di rifiuti speciali ad evidente rischio ambientale, gestita in assenza di qualsiasi autorizzazione.

Il Comune è stato interessato per le attività di competenza.

L'area, il cui proprietario è stato indagato, dovrà essere bonificata.

Proseguono i controlli del Commissariato, diretto dal VQA dott. Marco Messina, sulle attività commerciali delle zone agricole nei Comuni di Genzano, di Nemi e Lanuvio, volti alla salvaguardia delle aree naturali, per preservarne la bellezza ed il paesaggio.

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LA CONSULTA BOCCIA IL TAGLIO DELLE PROVINCE.

Redazione

Viterbo – “Finalmente la Consulta ha sancito senza possibilità di appello una verità che l’UPI e i singoli presidenti delle Province vanno ripetendo sin dai primi inconsapevoli provvedimenti del Governo Monti in materia di riordino: non è possibile abolire le Province, i loro consigli e le loro giunte democraticamente eletti e nominati, con un decreto legge”. Con queste parole il presidente della Provincia di Viterbo e presidente dell’UPI Lazio, Marcello Meroi, commenta la sentenza della Consulta che ha dichiarato l’illegittimità costituzionale della riforma delle Province contenuta nel decreto “Salva Italia” e del loro riordino, che ne prevedeva la riduzione in base ai criteri di estensione e popolazione. 

“Non  materia da disciplinare con decreto legge” hanno stabilito i giudici costituzionali. “Sarebbe bastato ascoltare la voce dei territori per capire che le politiche locali, quelle che incidono davvero sulla vita quotidiana dei cittadini, non si possono fare né con superficialità né con la scure dei tagli – continua il presidente -. Non è certo un caso se dopo la Corte dei Conti, che qualche mese fa ha certificato la bontà e l’ottima salute dei bilanci delle amministrazioni provinciali, votate al risparmio e al taglio delle spese correnti, ora anche la Consulta abbia finalmente sancito l’assoluta illegittimità dell’abolizione delle Province. Cancellarle, infatti, significherebbe solo gettare fumo negli occhi dell’opinione pubblica, perché in questi enti gli sprechi non esistono affatto”

“Mi auguro che adesso che anche la Consulta ha espresso in maniera chiara e inequivocabile il proprio vincolante parere – conclude – l’attuale Governo non tenti di aggirare le prescrizioni della Costituzione mandando di fatto in dissesto i bilanci delle Province, con la progressiva eliminazione dei fondi, già scarsi, che vanno corrisposti dallo Stato centrale agli enti territoriali. L’UPI si è sempre mostrata disponibile a una revisione dell’assetto territoriale che rivedesse, però, nel complesso tutta la pubblica amministrazione, e sarà la strada del dialogo quella che noi rappresentanti delle amministrazioni provinciali continueremo a seguire. Ma sulla cancellazione della rappresentanza democratica e sul taglio ai servizi ai cittadini continueremo la nostra giusta battaglia, oggi riconosciuta come tale anche dalla Consulta”.




ROMA: IGNAZIO MARINO INCOTRA DELEGAZIONE OMS PER ADERIRE ALLA RETE MONDIALE DI CENTRI AMICI DEGLI OVER 65

Redazione

Roma – Roma più a misura di anziano. Come New York, Londra, Ginevra, Shanghai e Città del Messico. Il sindaco della capitale, Ignazio Marino, questa mattina ha incontrato una delegazione dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per studiare la possibile adesione della città a una rete mondiale di centri amici degli over 65.

Partecipazione sociale, migliore accessibilità in termini di trasporti, abitazioni e spazi comuni e all’aperto, accesso facilitato ai servizi socio sanitari e sociali, più comunicazione e inclusione. Sono questi i parametri adottati dall’Oms per misurare le città Age-friendly, e certificarle. Sulla base di questi indicatori, e con il sostegno di dati demografici, statistici ed epidemiologici, oltre che delle informazioni dettagliate di ogni singola città, l’Oms suggerisce alle amministrazioni locali le indicazioni strategiche su come indirizzare alcuni interventi, e parte delle risorse destinate ai settori più interessati dalle azioni a favore di una maggiore inclusione della popolazione anziana. Sono 35, finora, le città che hanno aderito al network, di tutti i continenti.

“Si tratta – spiega il sindaco di Roma, Ignazio Marino – di un progetto di grande valore sociale e di notevole lungimiranza, in grado di migliorare la qualità di vita di una importantissima fetta della popolazione mondiale e cittadina. Non dimentichiamoci, infatti, che l’Italia è il secondo Paese al mondo per longevità, dopo il Giappone, e che in base ai dati epidemiologici il 50% delle bambine che nasceranno quest’anno a Roma ha la possibilità di spegnere le 100 candeline. Disegnare servizi, edifici, mobilità con un occhio particolare alla fascia di popolazione over 65 è dunque un dovere non soltanto morale, ma strategico. Per rendere più vivibile Roma per tutti i cittadini”.

La delegazione dell’Oms è già al lavoro, con l’Assessore al Sostegno sociale e Sussidiarietà, Rita Cutini, per delineare un percorso in grado di far rientrare quanto prima Roma nella rete di città a misura di anziani. “Non nascondo- dichiara Rita Cutini – la mia soddisfazione per quella che considero una priorità del mio incarico di Assessore: Roma Amica degli anziani. Sono certa che questo lavoro comune della nostra Amministrazione Capitolina con la delegazione OMS potrà portare buoni risultati non solo per i nostri anziani romani ma per tutte le generazioni perché, una città a misura di anziano, è una città migliore per tutti.”

 




LAZIO, EMERGENZA ARSENICO REFRIGERI: "CONCESSA ‘PROROGA’ 90 GIORNI SU CONSUMO ACQUA POTABILE

Redazione

 Regione Lazio – “I Comuni del Lazio che non sono ancora in regola con i livelli di arsenico presenti nelle acque per uso potabile, cioè quelli in cui si registra ancora una concentrazione compresa tra 20 e 50 microgrammi al litro, stanno uscendo dalla fase emergenziale ed entro tre mesi saranno in grado di rientrare entro i limiti previsti dalla legge”. Così l’assessore regionale all’Ambiente, Fabio Refrigeri, in merito alla situazione dei livelli di arsenico presenti nell’acqua di alcuni comuni del Lazio. 

 “Il Consiglio Superiore di Sanità, in accordo con l’Istituto Superiore di Sanità, – spiega Refrigeri – ha accolto la richiesta della Regione Lazio relativa all’estensione temporale di 90 giorni dei provvedimenti e delle limitazione per l’utilizzo dell’acqua destinata al consumo umano non conforme ai valori di parametro. Un provvedimento che permetterà di concludere gli interventi programmati già comunicati al Ministero della Salute e alla Commissione Europea”. “Sono certo – ha concluso Refrigeri – che riusciremo a completare progressivamente gli interventi previsti ben prima dei 90 giorni concessi. La salute dei cittadini è la nostra priorità.”




FROSINONE, CONFAGRICOLTURA: BENVENUTO AL PRESIDENTE PAOLO PERINELLI

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Redazione

Frosinone – Confagricoltura si rinnova. O meglio rinnova i suoi vertici. La riunione dei soci ha eletto infatti il suo presidente nella persona dell’imprenditore di Anagni Paolo Perinelli, già presidente regionale di Confagricoltura. Il suo nome come quelli del suo staff giravano da giorni tra le stanze dell’associazione. Alla fine allevatori e produttori sono stati tutti d’accordo. Paolo Perinelli è la persona giusta per rilanciare il settore dell’agricoltura proprio in questo momento di crisi profonda in cui è necessario un profondo rinnovamento.

A coadiuvare Perinelli ci saranno tre vice presidenti: Marcella Giuliani, Giuseppe Caiaffa e Giovanni Mastrangelo.

Presidenza onoraria invece, votata per acclamazione, al presidente uscente Antonio Marino Russo.

Paolo Perinelli si è già messo al lavoro: “L’agricoltura ha delle difficoltà legate non solo al mercato interno – dice – ma è condizionata da quello che succede a Bruxelles. Le cose importanti su cui puntare sono quindi l’innovazione e l’internazionalizzazione. Su questo ci batteremo perché vogliamo che gli agricoltori ed i produttori ciociari abbiano la visibilità che meritano anche nel mercato internazionale”.

Soddisfazione è stata espressa anche dal direttore di confagricoltura Franco Baldassarre:

“Gli obiettivi sono sempre gli stessi, ma in questo momento di grave difficoltà, per l’economia in generale e del mondo agricolo, ciociaro abbiamo inteso seguire la strada del rinnovamento nella continuità, dando il timone di questa struttura ad un imprenditore tra i più significativi del nostro territorio: una persona di esperienza che dovrà traghettare l’agricoltura ciociara al di la dei confini della crisi”.




NEMI, FIUME DI REAZIONI DOPO IL SUCCESSO DELLA PROIEZIONE "FREE CHINA"

A.P.

Nemi (RM) – Un fiume di reazioni a seguito della enorme partecipazione in occasione della proiezione di "Free China" promossa da Insieme per Nemi.

E' la volta di Francesca Rotondi, la quale ancora entusiasta del successo ottenuto, ha voluto parlarci della pratica Falun Dafa: "Quando ho iniziato a praticare la Falun Dafa sono venuta a conoscenza della crudele persecuzione ancora in atto da parte del regime cinese verso il Falun Gong – racconta Francesca –  e per me è stato davvero scioccante. Spesso mi viene chiesto "Va bene, ma anche in altre parti del mondo ci sono situazioni critiche e persecutorie, perchè dovremmo interessarci della Cina?" Le persone non sono sempre consapevoli fino a che punto sono coinvolte. La Cina, come riferito anche in Free China, è la seconda potenza economica mondiale dopo l'America. Fermiamoci un attimo a riflettere: ogni volta che andiamo semplicemente ad acquistare capi di abbigliamento, calzature, giocattoli a basso costo, basta prestare un minimo di attenzione in più per leggere le etichette dove viene riportata la provenienza. A volte dietro il nostro acquisto si può nascondere il lavoro forzato nei centri di detenzione cinesi, dove vengono sfruttati bambini, donne e uomini innocenti, molto spesso praticanti della Falun Dafa.

Non andiamo in questo modo a ricompensare pure i responsabili di queste disumane violazioni dei diritti umani? Considerando anche il macabro mercato dei trapianti di organi – prosegue Rotondi – dove le vittime non sono consenzienti, e alle quali viene effettuato l'espianto degli organi da vive per mantenere l'organo più sano possibile per il trapianto, come possiamo restare indifferenti? Ci sono persone coraggiose in Cina che continuano a lottare per la libertà di credere. In occidente non possiamo ignorare questo diritto e questa dignità universali. Il coraggio di credere. Cosa possiamo fare? Già solo utilizzando i nostri account dei social media (Facebook, Twitter, ecc.) per diffondere la verità è già prendere una posizione e non essere complici silenziosi di questa atroce crudeltà."

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VITERBO: GLI ARBITRI VITERBESI CLAUDIO PETRELLA E GIANLUCA SILI PROMOSSI ALLA CAI.

Redazione

Viterbo – Due medaglie si aggiungo al palmares della sezione di Viterbo dell’associazione italiana arbitri. Infatti, i fischietti viterbesi Claudio Petrella e Gianluca Sili sono stati promossi nella Cai, commissione arbitri interregionali, intermedia tra i campionati regionali e la serie D. 

Si tratta del primo gradino per la ribalta a livello nazionale. Gli arbitri di questa categoria sono chiamati a misurarsi in gare di Eccellenza e Promozione, ma in altre regioni italiane. Notoriamente le gare più difficili sono assegnate agli arbitri della Cai e da oggi Petrella e Sili ne fanno parte.

La notizia è stata ufficializzata nel pomeriggio di ieri, 2 luglio 2013, al termine della consueta conferenza stampa di fine stagione sportiva dell’associazione italiana arbitri tenuta dal presidente nazionale Marcello Nicchi.

Parole di elogio e di estrema soddisfazione giungono dal presidente sezionale Luigi Gasbarri. “Claudio e Gianluca – afferma – hanno meritato tutto questo fin dall’inizio del campionato regionale di Eccellenza e Promozione laziale. Hanno gestito con professionalità e passione tutte le gare per le quali sono stati designati e da domani dirigeranno in tutta Italia, a disposizione del primo organo tecnico nazionale. L’augurio – conclude – è di vederli scalare quanto prima tutti gli altri gradini. Bravi i miei ragazzi, continuate così”. 

Infine, un particolare ringraziamento va all’arbitro di Lega Pro Emanuele Brodo e all’assistente di serie D Antonio Leonetti, che sono stati dismessi dal loro ruolo ma che certamente troveranno altre posizioni, anche dirigenziali, all’interno dell’associazione.




VITERBO, EMERGENZA IDRICA. FEMCA CISL / UST CISL: "ALLARME CONDIZIONE TALETE"

Redazione

Viterbo – La FEMCA (Federazione Energia, moda, chimica e affini) CISL e la UST CISL di Viterbo lanciano l’allarme in merito alla condizione in cui versa l’azienda idrica Talete e tutto il comparto idrico del Lazio.

"Da anni, ormai, la situazione delle imprese che operano negli Ambiti Territoriali Ottimali per garantire il servizio idrico nel Lazio si è resa decisamente preoccupante, nonostante gli sforzi profusi da tutti i lavoratori, impegnati a garantire il funzionamento degli impianti, in un contesto caratterizzato da difficoltà notevoli. – dichiara in una nota il portavoce Femca Cisl e della Ust Cisl di Viterbo – Talete, infatti, ha accumulato un pesante debito finanziario che non riesce ad onorare, mettendo a rischio la continuità del servizio e la stabilità dell’occupazione degli addetti ai lavori. Si continua ad operare in un quadro contraddistinto da condizionamenti e rigidità burocratiche che non favoriscono di certo la piena e completa operatività aziendale. Per questi motivi non è più rinviabile l’avvio di un confronto approfondito in merito alle intenzioni della Talete S.p.a. sul territorio di Viterbo, volto ad affrontare e risolvere una volta per tutte le varie problematiche inerenti il servizio idrico, le modalità di gestione dello stesso e le necessarie tutele e garanzie dell’occupazione. Anche per le altre aziende che operano nel Lazio, le cose non vanno meglio: in tutti gli ATO regionali registriamo situazioni di difficoltà, sommate a crescenti squilibri finanziari e gestionali.

A fronte di queste criticità, la risorsa idrica fornita ai cittadini registra un notevole regresso sia nella qualità che nella quantità, come evidenziato anche dalla spinosa questione della presenza di alte concentrazioni di arsenico nell’acqua. Sul versante depurazione, infatti, Viterbo ed il Lazio sono lontani dagli standard ottimali che il servizio dovrebbe avere. – La nota conclude – È pertanto necessario sollecitare la Regione affinché venga riformato il settore, così da superare le complessità oggi evidenti e rilanciarlo attraverso una nuova legge regionale in grado di: restituire certezza operativa alle aziende interessate, consentire gli investimenti resisi improcrastinabili e fornire, in definitiva, un servizio di qualità a tutti gli utenti".




VITERBO: PROFESSIONISTA DELLA TRUFFA RAGGIRA 84ENNE. ARRESTATO AL TERMINE DI UN INSEGUIMENTO

Redazione

Viterbo –  I Carabinieri della Stazione di Viterbo,  coordinati dal Luogotenente Iannaccone, hanno arrestato D.M.V., napoletano 46enne pluripregiudicato, per truffa aggravata.

Ieri mattina l’uomo, recatosi a Viterbo per mettere a segno l’ennesima truffa, dopo aver individuato la sua “vittima”, un pensionato di 84 anni che passeggiava nei pressi della sua, è entrato in azione.

Con fare gentile e rassicurante il truffatore ha sconfitto l’iniziale diffidenza del pensionato riuscendo a fargli credere di essere stato incaricato dalla figlia di riscuotere la somma di 2800 euro per il pagamento del premio di un’assicurazione.

Nonostante il truffatore napoletano fosse molto convincente, a fronte di una richiesta così importante di denaro, l’ottantaquattrenne, inizialmente diffidente, riferiva al suo interlocutore di non avere quella somma. A quel punto D.M.V. faceva scattare la seconda fase del suo tranello e, chiamando al cellulare una donna sua complice, la passava all’anziana vittima dicendogli che si trattava della figlia. Il pensionato a quel punto, ritenendo che dall’altra parte del telefono ci fosse realmente la figlia, che gli confermava che avrebbe dovuto consegnare i 2800 euro per suo conto all’uomo che aveva innanzi, chiedeva al truffatore di essere accompagnato alla sua banca per poter prelevare la somma pattuita.

Ricevuto il denaro all’esterno della banca D.M.V. ringraziava il pensionato e si allontanava rapidamente a bordo di un’utilitaria in direzione della Cassia Cimina, per far perdere le sue tracce.

Ma a monitorare i loschi movimenti del truffatore c’era il Luogotenente Iannaccone, con i suoi Carabinieri, che notata a presenza nel territorio del pregiudicato, lo aveva seguito a distanza per tutta la mattinata.

Quando i militari hanno avuto la sicurezza che l’uomo avesse effettuato l’ennesima truffa ai danni di un anziano, si sono messi immediatamente all’inseguimento del napoletano che prima di arrendersi ha provato a fuggire percorrendo la Cimina a folle velocità.

Recuperata per intero la somma sottratta al malcapitato pensionato i Carabinieri lo hanno invitato presso la sede del Comando Provinciale per restituirgliela immediatamente. L’ottantaquattrenne, commosso e felice per aver recuperato i propri risparmi, ancora incredulo di quanto gli era capitato, ha ringraziato di cuore tutti i Carabinieri.

D.M.V. è stato tradotto presso il carcere di Viterbo.