INCHIESTA AUTO NCC, UN MONDO DI NORME E PARERI: IL PRESIDENTE ANITRAV MAURO FERRI FORNISCE DEI CHIARIMENTI

Mauro Ferri –  Presidente A.N.I.Tra.V. — Associazione Nazionale Trasporto Viaggiatori                                                                   

L’A.N.I.Tra.V. — Associazione Nazionale Imprese di Trasporto Viaggiatori, con sede in Roma, Piazzale Enrico Dunant, 57, 00152 — Roma, in persona del Presidente Sig. Mauro Ferri, intende esporre  e mettere in luce quanto segue:

La Scrivente Associazione, oltre a tutelare gli interessi degli iscritti e della categoria di riferimento, si propone l’obiettivo di interagire con le Amministrazioni Pubbliche e le Forze dell’Ordine dando supporto ed assistenza a queste per evitare che si incorra in errate interpretazioni delle norme che regolano l’esercizio delle imprese del noleggio con conducente esercitato a mezzo di autovetture e di imbarcazioni, è stata contattata dai propri associati per segnalare alla vostra testata l'esatta ricostruzione normativa.

            In primo luogo occorre chiarire che vi è una netta distinzione tra licenza (necessaria per lo svolgimento del servizio taxi) ed autorizzazione (titolo per lo svolgimento del servizio di noleggio con conducente). La legge 21/92, c.d. legge quadro per il trasporto non di linea, mantiene ben distinte le due situazioni, come si evince dalla piana lettura delle stessa.

            Inoltre, occorre chiarire che la normativa relativa all’ubicazione della rimessa ed al luogo in cui deve iniziare e terminare ogni singolo servizio non è allo stato attuale in vigore per essere stata sospesa in forza di ripetuti interventi normativi.

            Qui di seguito viene riassunto il complesso iter normativo di modifica della legge 21/92:

•          I servizi adibiti al trasporto pubblico non di linea di persone per conto terzi sono disciplinati dalla Legge di settore del 15 gennaio 1992 n. 21, che in data 30 dicembre 2008, con DL n. 207 convertito con modificazioni dalla Legge 27/02/2009 n. 14, ha subito sostanziali modifiche ai principi che dettavano le norme per le oltre 80.000 imprese esercenti il servizio di noleggio con conducente.

•          Le modifiche alla legge quadro, dettate dal comma 1-quater dell’art. 29 della Legge del 27/02/2009 n. 14, sono state dallo stesso Governo definite palesemente contrastanti con l’ordinamento vigente presentando queste “notevoli profili di criticità, sia sotto il profilo costituzionale che comunitario”.

•          In data 27/02/2009 nel CdM n. 39 viene approvato un emendamento al DL n. 5 del 10/02/2009 convertito con modificazioni dalla Legge del 9 aprile 2009 n. 33 (incentivi settore auto); ed infatti, l’art. 7-bis (sospensione dell’efficacia di disposizioni in materia di trasporto persone mediante autoservizi non di linea)  stabilisce che: “  1. Nelle more della ridefinizione della disciplina dettata dalla legge 15 gennaio 1992, n. 21, in materia di trasporto di persone mediante autoservizi non di linea, da effettuare nel rispetto delle competenze attribuite dal quadro costituzionale e ordinamentale alle regioni ed agli enti locali, l'efficacia dell'articolo 29, comma 1-quater, del decreto-legge 30 dicembre 2008, n. 207, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 febbraio 2009, n. 14, è sospesa fino al 30 giugno 2009.”

•          In data 1 luglio 2009 con DL n 78 convertito con modificazioni in Legge 3 agosto n. 102 all’art. 23, comma 2, il termine di scadenza della sospensione determinata dall’ art. 7-bis della Legge n 33/2009 viene prorogato al 31 dicembre 2009 (2. All'articolo 7-bis, comma 1, del decreto-legge 10 febbraio 2009, n. 5, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 aprile 2009, n. 33, le parole «fino al 30 giugno 2009.» sono sostituite dalle seguenti: «fino al 31 dicembre 2009.»).

•          In data 30/12/2009 con DL 194 convertito in Legge  26/02/2010 n. 25 nell’art. 5, comma 3 così si legge “3. All'articolo 7-bis, comma 1, del decreto-legge 10 febbraio 2009, n. 5, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 aprile 2009, n. 33, e successive modificazioni, le parole: «fino al 31 dicembre 2009» sono sostituite dalle seguenti: «fino al 31 marzo 2010».”

•          In data 25 marzo 2010 il DL n 40 convertito con modificazioni in Legge 22 maggio 2010 n 73 l’art. 2 al comma 3, proroga di fatto il termine di sospensione dell’efficacia del comma 1-quater dell’art. 29 della Legge 27/02/2009 n. 14, in quanto si incardina su quanto previsto dall’art. 7-bis della Legge n. 33/2009 :  “3. Ai fini della rideterminazione dei principi fondamentali della disciplina di cui alla legge 15 gennaio 1992, n. 21, secondo quanto previsto dall'articolo 7-bis, comma 1, del decreto-legge 10 febbraio 2009, n. 5, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 aprile 2009, n. 33, ed allo scopo di assicurare omogeneità di applicazione di tale disciplina in ambito nazionale, con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dello sviluppo economico, previa intesa con la Conferenza Unificata di cui al decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sono adottate, entro e non oltre il termine di sessanta giorni decorrenti dalla data di entrata in vigore del presente decreto, urgenti disposizioni attuative, tese ad impedire pratiche di esercizio abusivo del servizio di taxi e del servizio di noleggio con conducente o, comunque, non rispondenti ai principi ordinamentali che regolano la materia. Con il suddetto decreto sono, altresì, definiti gli indirizzi generali per l'attività di programmazione e di pianificazione delle regioni, ai fini del rilascio, da parte dei Comuni, dei titoli autorizzativi.”

•          Nella Legge 122 del 15/07/2010 all’art. 51, comma 7 viene prevista una ulteriore proroga relativa a quanto previsto dall’art. 2 , comma 3 della Legge n 73/2010.

•          Ancora una volta con la Legge n 10/2011 detto termine viene ulteriormente prorogato al 31/03/2011.

•          Lo stesso Ministro dei Trasporti nel mese di settembre dell’anno 2011 a seguito di  interrogazione a risposta in Commissione (n. 5-04908 – Classifica 4746) in merito alla normativa sui servizi pubblici non di linea e più precisamente sull’efficacia applicativa dell’art. 29, comma 1 quater, del decreto legge 30 dicembre 2008, n. 207, convertito, con modificazione, dalla legge 27 febbraio 2009, n.14, dichiarava che “Rispetto alle disposizioni restrittive introdotte è tuttavia apparsa fin da subito necessaria una verifica di compatibilità con i principi di libera concorrenza. Tali verifiche, nonché le critiche mosse dalla categoria interessata e le osservazioni formulate dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, hanno determinato successivi interventi normativi atti prima a stabilire e poi a confermare la sospensione della efficacia delle disposizioni citate”.

•          Successivamente, lo stesso termine è stato ancora una volta prorogato al 31/12/2011 e con provvedimento pubblicato in data 31/03/2011 nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana – Serie Generale n 74 .

•          In data 29 dicembre 2011, con DL 216, lo stesso termine, con il comma 4 dell’art.11, viene prorogato al 30 giugno 2012.

•          In data 26 Giugno 2012 con DL 83, art. 17, lo stesso termine è stato, da ultimo, ulteriormente prorogato al 31.12.2012. La relativa relazione illustrativa dell’art. 17 del DL 83 del 2012 (doc. 4), che da ultimo ha prorogato la sospensione dell’entrata in vigore delle modifiche normative, chiarisce che “L’articolo proposto dispone una proroga sino al 31 dicembre 2012 per l’emanazione del decreto con cui, in esecuzione di quanto disposto dall’articolo 2, comma 3, del D.L.n.40/10, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dello sviluppo economico e previa intesa con la Conferenza Unificata, avrebbe dovuto adottare disposizioni attuative, tese ad impedire pratiche di esercizio abusivo del servizio taxi e del servizio di noleggio con conducente. L’adozione di tale decreto si rende necessaria, in quanto la normativa introdotta dall’articolo 29, comma 1–quater, del decreto-legge 30 dicembre 2008, n. 207, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 febbraio 2009, n. 14 – che ha apportato modifiche sostanziali alla legge quadro 15 gennaio 1992, n. 21, in materia di trasporto di persone mediante autoservizi pubblici non di linea, tra cui, in particolare, il servizio di taxi con autovettura e il servizio di noleggio con conducente – presenta notevoli profili di criticità, sia sotto il profilo costituzionale che comunitario e risulta, peraltro, di problematica attuazione, alla luce di alcune carenze sostanziali di carattere ordinamentale.

In particolare, la predetta disposizione contiene elementi fortemente restrittivi dei principi di libera concorrenza, già rappresentati in sede di conversione del citato decreto legge Milleproroghe del dicembre 2008, presso il Senato dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato, che evidenziava come le innovazioni normative fossero suscettibili di introdurre numerosi elementi di rigidità nonché limiti aventi una spiccata portata anticoncorrenziale; in quella sede, la stessa Autorità concludeva auspicando l’introduzione di interventi correttivi delle suddette disposizioni.

Peraltro, anche la IX Commissione della Camera è intervenuta più volte con numerosi pareri.

Già in sede di conversione del primo D.L. n. 207/08 (il “mille proroghe” che ha visto l’inserimento dell’articolo 29, comma 1-quater) la predetta Commissione aveva espresso parere favorevole al disegno di legge di conversione dello stesso, a condizione che venisse soppresso il comma 1-quater dell’articolo 29.

La stessa, successivamente, ribadiva, con dei pareri espressi sui disegni di legge di conversione dei decreti legge n. 5 e n. 78 del 2009 (che disponevano la sospensione dell’efficacia delle citate disposizioni), che le norme introdotte in materia di attività di noleggio con conducente presentano notevoli profili problematici in relazione al rispetto dei principi di libero esercizio dell’impresa, libertà di stabilimento e tutela della concorrenza e la loro applicazione ostacolerebbe gravemente lo sviluppo delle imprese che prestano tale attività e raccomandava una profonda revisione di tali nuove disposizioni.

Allo stato, è pendente presso la Corte di giustizia dell’Unione europea una domanda di pronuncia giudiziale ex art. 267 avente ad oggetto proprio l’esame sulla compatibilità di alcune disposizione della legge quadro in materia di servizi pubblici non di linea, come modificata dall’articolo 29-comma 1-quater del d.l. n.207/2008, con le norme del Trattato.

La proroga, pertanto, si rende necessaria al fine di evitare l’entrata in vigore di una disposizione che contiene elementi fortemente restrittivi della concorrenza e di arginare la confusione che deriverebbe da un’applicazione dell’articolo 29, comma 1-quater, nella sua attuale formulazione, con i conseguenti effetti negativi che interesseranno gli enti locali competenti nella gestione pratica dei problemi, inevitabilmente causati dal caos interpretativo indotto dall’applicazione della predetta normativa e che si porranno, peraltro, in modo diverso nelle varie realtà territoriali coinvolte”

•          La Camera di Commercio di Frosinone ha richiesto espresso parere al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sull’efficacia dell’articolo 29 comma 1-quater del d.l. n. 207/2008; il Ministero ha precisato che la suddetta normativa “è da considerarsi non in vigore, sino all’emanazione di apposito decreto del Ministero stesso, il cui termine per l’adozione è stato da ultimo prorogato al 31 dicembre 2012” (doc. 5);

•          La Legge di Stabilità n. 228/2012, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, Serie Generale, n. 302 del 29 dicembre 2012, all’art. 1 comma 388, ha stabilito l’ulteriore proroga del termine suddetto alla data del 30 giugno 2013: “388. E' fissato al 30  giugno  2013  il  termine  di  scadenza  dei termini e dei regimi giuridici indicati nella tabella 2 allegata alla presente legge.”

•          Da ultimo detto termine è stato prorogato al 31.12.2013 con Decreto Ministeriale del 26.06.2013 pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 150 del 28.06.2013.

            Da tale ricostruzione normativa si evince chiaramente che nessun obbligo di rientro in rimessa è allo stato attuale in vigore e non si comprende pertanto lo stupore della giornalista nel sottolineare il mancato rientro in rimessa ed il fatto che i noleggiatori siano, a sua detta, per la maggior parte residenti a Roma.

Infatti, la versione originale della Legge quadro attualmente vigente, si limita a prevedere che “le prenotazioni di trasporto per il servizio di noleggio con conducente sono effettuate presso le rispettive rimesse”.

            D’altra parte a norma dell’art. 3 della suddetta legge quadro, secondo cui “il servizio di noleggio con conducente si rivolge all’utenza specifica che avanza, presso la sede del vettore, apposita richiesta per una determinata prestazione a tempo e/o viaggio”, le suddette prenotazioni possono avvenire anche presso la sede del vettore: con la conseguenza evidente che il combinato disposto dei due tabella consente un’alternativa circa il luogo di prenotazione.

            Da ciò deriva inoltre che i soggetti che abbiano conferito la propria autorizzazione in una cooperativa ben possono far iniziare il servizio dal luogo in cui si trova la sede della cooperativa stessa.

            Inoltre l’art. 13 comma 3 della legge 21/92 prevede che “il trasporto può essere effettuato  senza  limiti  territoriali”. E diversamente non potrebbe essere visto l’attuale contesto europeo nel quale sono stati aboliti tutti i confini territoriali.

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ROMA, SICUREZZA: "MOVIDA" NEL MIRINO DELLA QUESTURA

Redazione

Roma – Quattro arresti e 6 denunce, oltre a 420 persone identificate e 180 veicoli controllati.

Questo l’esito dei controlli straordinari effettuati sul territorio nelle ultime 48 ore dalla Questura di Roma.

Reparto Volanti, e Commissariati per le zone di competenza, si sono “orientati” in particolare in tutte quelle zone maggiormente interessate dalla c.d. “Movida”, nelle ore serali e notturne; Ponte Milvio, Trastevere, Celio, San Lorenzo e Porta Maggiore: questi i quartieri interessati.

Il primo a finire in manette è stato un cittadino brasiliano perché ricercato dalla Procura di Taranto per scontare alcuni mesi in carcere.

Una giovane cittadina rumena è stata fermata in flagranza di reato per furto in danno di un esercizio commerciale di via del Corso e dopo essere stata bloccata è stata accompagnata presso gli uffici di Polizia per le formalità dell’arresto.

Un italiano – B.U. di 54 anni –  è stato invece sorpreso sul Lungotevere Sanzio nel momento in cui con un taglierino stava rubando la borsa di una donna tagliando la cinta della tracolla; bloccato è stato arrestato.

L’equipaggio di una Volante ha poi arrestato per furto un 43enne a bordo di un’auto; nella circostanza a seguito di un controllo scaturito per il passaggio ad un incrocio con semaforo rosso, i poliziotti si sono accorti che all’interno dell’auto vi erano due ruote complete di cerchioni e pneumatici, appena rubati ad un’auto in sosta nella zona di Ponte Milvio.

6 persone le persone denunciate in stato di libertà: 3 per guida in stato di ebbrezza, 2 per resistenza a Pubblico Ufficiale e una per ricettazione.

Quest’ ultimo – un 23enne cittadino tunisino – è stato trovato alla guida di ciclomotore provento di furto.

Sono stati 5 inoltre i cittadini stranieri accompagnati presso l’ Ufficio Immigrazione della Questura per la verifica della loro posizione sul territorio nazionale.




COLPO DI SPUGNA ALLE PROVINCE: SE ZINGARETTI LO AVESSE SAPUTO…

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Emanuel Galea

Il 20 luglio 2012, il Consiglio dei ministri decretò la cessazione della provincia di Roma a partire dal 1° aprile 2014. Il Consiglio stabilì la sua sostituzione dalla istituenda Città Metropolitana di Roma, che dovesse riunire tutti i comuni della vecchia provincia.

Incurante di quanto il Consiglio dei ministri andava decidendo, il governatore del Lazio Nicola Zingaretti procedeva imperterrito con l'acquisto di una nuova sede per la Provincia di Roma e che sarebbe venuta a significare un finanziamento di euro 263 mln. come effettivamente è successo. Zingaretti andò avanti con il suo proposito senza nulla fermarlo.

Le accese polemiche con quotidiani e con vari personaggi di opposto colore non lo hanno scalfito minimamente. Insisteva che la nuova sede della Provincia di Roma avrebbe lucrato un risparmio e servizi più efficienti. Convinto della sua tesi è arrivato a prospettare che il risparmio ottenuto, da lui calcolato in 5 mln annue, che ogni anno sarebbero stati spostati da spese passive a patrimonio per poi reinvestiti in strade e scuole. Era convinto, Zingaretti, che la riforma contenuta nella spending review non prevedeva l'eliminazione dell'ente Provincia ma solamente una sua trasformazione.

Il 5 luglio 2013, il Presidente del Consiglio, Enrico Letta ha fatto una dichiarazione che, pensiamo noi, sarà stata una doccia fredda per Zingaretti. Letta ha annunciato : «cancelliamo la parola Province da tutta la Costituzione» Dopo lo stop della Corte perché "incostituzionale" se l'abolizione viene decisa solo dal governo l'esecutivo rilancia e le toglie del tutto dalla Carta. L'Unione delle Province parla di "provvedimento bandiera che non risolve le emergenze del Paese".

Questa volta a Montecitorio sembra che facciano sul serio.

"Il Consiglio dei ministri ha approvato ora il Disegno di legge costituzionale sull'abolizione delle province". L'attivismo di Letta incanta. Di fatti è stato lui personalmente a dare la notizia su Twitter dell'approvazione del Consiglio e andando oltre, fissa una scadenza :Via le Province entro sei mesi. La ferma decisione di Letta va a sbattere contro quanto allora decise Zingaretti e cioè :

Nessun passo indietro con il progetto che prevedeva di sborsare 263milioni di euro per acquistare una nuova maxisede senza avere la liquidità necessaria, contando solamente sui ricavi di una futura vendita (non ancora avvenuta). Zingaretti ha più di un numero al suo attivo. L'acquisto del maxisede per la Provincia pesa come macigno sul suo passivo.

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ROMA, EMERGENZA CALDO: CONTROLLI PER TUTELARE I CAVALLI CHE TRASPORTANO LE BOTTICELLE

Redazione
 
 
Roma – A seguito dell'ondata di caldo registrata nella Capitale in questi giorni, tenuto conto delle previsioni meteorologiche delle prossime settimane, Roma Capitale ha deciso di intensificare i controlli a tutela dei cavalli che trainano le "botticelle". Un'azione congiunta portata avanti dal PICS, pronto intervento vigili urbani, dalla ASL RMA e dal Dipartimento Ambiente che, in queste ore, stanno presidiando i luoghi storici, quelli di stallo delle carrozze e i ricoveri dei cavalli a Campo Boario, per certificarne l'adeguatezza. I controlli sanitari e quelli relativi al rispetto degli orari di circolazione sono scattati dopo diverse segnalazioni di cittadini. La salvaguardia degli animali deve essere prioritaria, per questo Roma Capitale ricorda come l'Ordinanza del Sindaco stabilisce il divieto di circolazione delle carrozze quando la colonnina di mercurio raggiunge il livello 3, quello di massima allerta. Il Campidoglio sottolinea anche che il Regolamento Comunale dispone che i cavalli che trainano vetture pubbliche non siano utilizzati per più di 6 ore al giorno e che rispettino l'obbligo di pausa all’ombra tra una corsa e l’altra.
Gli agenti sul territorio controlleranno con attenzione che i conduttori provvedano ad abbeverare i cavalli regolarmente e che le “botticelle” non trasportino più passeggeri di quanto stabilito dall’omologazione delle carrozze. Le verifiche sul campo infine accerteranno anche che nessuno violi il divieto assoluto di circolazione nelle ore più calde della giornata, tra le 13.00 e le 17.00. Nel frattempo il Sindaco di Roma, Ignazio Marino si è detto disponibile a calendalizzare nei prossimi giorni un incontro per aprire un confronto tra l'amministrazione e i "vetturini". Così in una nota l'ufficio stampa del Campidoglio.



ROMA, CRIMINALITA': TREDICENNE IN FIN DI VITA ALL'UMBERTO I

Redazione

Roma – La criminalità dilaga e servono maggiori controlli e pochi spot. Un ragazzo bengalese di tredici anni è in gravi condizioni ricoverato all'ospedale Umberto I, dopo essere stato accoltellato la scorsa notte durante una lite a Roma, nel quartiere Africano. Altri due connazionali del ragazzino, di 23 e 29 anni, anche loro colpiti con un coltello, sono rimasti feriti più lievemente. Quattro ambulanze e un auto medica hanno portato i tre in ospedale. Non risale a molto tempo fa, si parla soltanto di giugno la maxi rissa ad Ostia. Una ventina di ragazzi, alcuni dei quali armati di spranghe metalliche e bottiglie di vetro, in strada, sotto gli occhi di tutti.




LAZIO, DEBITI PUBBLICHE AMMINISTRAZIONE: AL VIA I PAGAMENTI E DA IERI I DATI SONO ONLINE

Redazione

Lazio – Sono consultabili da ieri sera, in un link nella sezione dell’assessorato al Bilancio sul sito istituzionale della Regione Lazio, i dati sui pagamenti della prima tranche di anticipazioni di liquidità ottenute grazie al decreto 35, nonché gli importi che saranno pagati entro marzo 2014. Proprio in queste ore l’amministrazione sta provvedendo ai primi pagamenti verso fornitori diretti ed Enti locali, secondo la graduatoria stilata con il Ministero dell’Economia e delle Finanze e in accordo con Anci e Upi. In questo modo la Regione si mette in regola con le prescrizioni del decreto, che prevedeva che i dati sui pagamenti fossero resi disponibili on line proprio entro il 5 luglio.

Per questa prima tornata di pagamenti (destinati come prescritto dalle norme per almeno due terzi ai residui passivi verso altri Enti locali, e nel rispetto dell’anzianità del credito vantato) la Regione Lazio redistribuisce alle imprese, alle Province e ai Comuni del territorio un totale di 924,5 milioni di euro.

Proprio rispetto alla ripartizione delle risorse tra gli enti locali, durante la riunione conclusiva all’assessorato al Bilancio della Regione con Anci e Upi, i partecipanti hanno trovato un accordo sulla redistribuzione delle anticipazioni di liquidità. Rispetto alle difficoltà di bilancio palesate dai piccoli Comuni e dalle Province, il Comune di Roma sì è reso disponibile a cedere una quota delle proprie risorse, pari a circa 45 milioni di euro, mettendola a disposizione delle altre amministrazioni.

“Questa è una bella dimostrazione di trasparenza amministrativa e di solidarietà tra istituzioni – afferma Alessandra Sartore, assessore a Bilancio, Demanio e Patrimonio della Regione Lazio – tanto più significativa se pensiamo che arriva in un momento difficile per gli Enti locali, che hanno tutti, a livelli e in proporzioni diverse, estremo bisogno di liquidità”.

“Completato anche questo passaggio – commenta Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio – abbiamo potuto provvedere a pubblicare sul sito istituzionale i dati sulla liquidazione dei creditori. Una scelta di trasparenza, insieme a quella che nelle scorse ore ci ha consentito di mettere on line i dati sulla prima tranche di pagamenti ai creditori della Sanità per 832 milioni di euro, prevista espressamente dal decreto 35, con cui mettiamo a disposizione dei cittadini il resoconto del nostro lavoro degli ultimi mesi”.




ROMA STALKING: NON SI RASSEGNA ALLA FINE DI UN AMORE SBOCCIATO ON LINE E TRASFORMA IN UN INFERNO LA VITA DELLA EX COMPAGNA.

Redazione

Roma – Protagonista della vicenda una 61enne romana che, dopo essersi iscritta qualche mese fà ad un noto portale di incontri online, ha conosciuto un uomo con il quale ha poi intrapreso una breve relazione sentimentale.

Un mese di frequentazione e la donna ha capito di non essere innamorata dell’uomo, ed ha così deciso di interrompere la relazione.

Sicura che ciò avrebbe creato uno scontento da parte dell’uomo certo non si aspettava di vivere un vero e proprio incubo.

L’uomo, N.F., 70enne, infatti, non accettando l’abbandono della donna, ha iniziato a tempestarla di telefonate  e messaggi a qualsiasi ora del giorno e della notte, prima solo con ingiurie e poi anche con le  minacce.

La situazioni è andata sempre più aggravandosi fino a quando l’uomo ha iniziato anche a seguirla facendole scenate di gelosia in pubblico.

Quando poi ha continuato a minacciarla malgrado gli sforzi della stessa di riportarlo alla ragione, la vittima ha deciso di presentare una denuncia al Commissariato di zona e di rivolgersi anche ad un centro antiviolenza.

Sono così iniziate le indagini da parte degli Agenti del Commissariato “Colombo” diretto dalla dr.ssa Agnese Cedrone per raccogliere ogni elemento utile a comprovare quanto stesse accadendo alla vittima.

Gli investigatori hanno così messo insieme moltissime prove, tra cui le denunce della vittima e di alcuni testimoni,  i tabulati telefonici e le varie registrazioni audio delle telefonate, peraltro sempre più minacciose,  fatte dall’uomo alla vittima.

Durante le indagini i poliziotti hanno scoperto anche che l’indagato, già in passato era stato coinvolto in una vicenda analoga e che risultava possessore di una pistola lanciarazzi.

Gli Agenti hanno deciso quindi di recarsi a casa dell’uomo. Informato della denuncia a suo carico, questo ha iniziato a dare in escandescenza accusando la vittima di avergli “mandato la Polizia in casa”.

L’arma in possesso dell’uomo è stata sequestrata insieme a numerose cartucce cal.32 illegalmente detenute.

Dopo l’invio di una dettagliata relazione da parte della Polizia, il Giudice del Tribunale ha deciso di emettere nei suoi confronti una ordinanza di divieto di avvicinamento e comunicazione nei confronti della vittima.

Al primo tentativo dell’uomo di contravvenire a quanto disposto dal Giudice, si spalancheranno per lui le porte del carcere.

 




BRACCIANO, INAUGURATO IL CONSULTORIO FAMILIARE NEI LOCALI DELL’EX OSPEDALE VECCHIO. AL TAGLIO DEL NASTRO IL PRESIDENTE ZINGARETTI

Redazione

Bracciano (RM) – “Credo che Zingaretti assieme all’assessore Alessio D’Amato saranno i registi per il rilancio dell’ospedale Padre Pio”. Così, in apertura del suo intervento il sindaco di Bracciano Giuliano Sala nel corso dell’inaugurazione, ieri alle 14.30, del consultorio familiare di Bracciano. 

“Una struttura – ha detto ancora Sala – che favorirà l’integrazione, delle donne, dei migranti che noi vorremmo diventino italiani se sono nati in Italia, nata anche per l’applicazione della legge 194. Si concretizzano con questo intervento – ha aggiunto ancora Sala – le linee strategiche per un sanità al servizio dei cittadini”. 

Il presidente regionale Nicola Zingaretti, prendendo la parola, ha parlato della “costruzione di un nuovo modello di difesa del diritto alla Salute” di fronte alla passata “devastazione della rete dei consultori”. Ha annunciato “una inversione di rotta” che, pur nella cornice del piano di rientro sanitario, per il quale lo stesso Zingaretti è commissario, partendo dalla riduzione dei distretti socio-sanitari passati con un recente decreto da 55 a 48. Nel suo intervento inoltre Zingaretti ha parlato del precariato . 

“Il livello di precariato attuale per la qualità del sistema e della sua efficienza – ha commentato – diventa un disvalore. Formiamo tanti medici che poi vengono attratti da lavori altrove”. Si deve capire, ha aggiunto Zingaretti che “stabilizzare è possibile, stabilizzare conviene”. Ha sottolineato inoltre della necessità di “arricchire una mappatura di crescita di servizi alle persone”. 

Bracciano così ed il territorio tornano ad avere, dopo i lavori di ristrutturazione dello storico stabile dell’ospedale vecchio, un consultorio familiare. Tra le principale attività quelle del settore materno infantile, ma anche mediazione, interventi a sostegno della genitorialità, coordinamento e messa in rete dei servizi a favore delle donne vittime di maltrattamento. 

“Stiamo attuando  – ha commentato Giuseppe Quintavalle, commissario straordinario della Asl Rm/F –una serie di iniziative importanti per la sanità di questo territorio sia nel campo della prevenzione, sia in quello della razionalizzazione delle risorse disponibili. L’apertura di questo nuovo Consultorio Familiare, realizzato nel vecchio Ospedale di Bracciano, dà proprio questo doppio segno del nostro impegno verso l’utenza, a cui eroghiamo servizi migliori, e verso la migliore gestione finanziaria, riappropriandoci funzionalmente di strutture di nostra proprietà. Siamo certi che la Regione Lazio – ha detto ancora Quintavalle – ci sarà vicina in questo grande sforzo di riqualificazione della sanità pubblica nel nostro territorio”.

“Il consultorio –  ha detto a margine dell’incontro Antonio Castellano, direttore del Dipartimento Materno Infantile della Asl Rm/F – è una struttura che si apre a ventaglio ai bisogni socio sanitario delle donne, dei cittadini e delle famiglie”.




COTRAL, PAGATI GLI STIPENDI: UNA RISPOSTA CON I FATTI ALLE PAROLE E ALLE STRUMENTALIZZAZIONI

Il fatto che i pagamenti della 14esima mensilità non fossero legati ai mancati versamenti di Atac della quota parte dei titoli metrebus spettante a Cotral spa, dimostra anche che questa tesi argomentata da Libanori non aveva fondamento. E' dunque evidente anche la scarsa conoscenza delle dinamiche Cotral spa da parte del Consigliere di amministrazione in quota Udc Giovanni Libanori.

 

Chiara Rai

Roma – Come volevasi dimostrare. Le parole strumentalizzazione, le asserzioni che i pagamenti della 14esima mensilità ai dipendenti Cotral non hanno nulla a che fare con il mancato versamento da parte di Atac spa della quota da parte dei titoli metrebus spettanti a Cotral S.p.a., è la chiusura di una convinzione che abbiamo sempre portato avanti: Il consigliere Giovanni Libanori facendosi promotore (come ha asserito lui stesso) della manifestazione di circa una decina di dipendenti pur sapendo che la Regione avrebbe pagato l’azienda di trasporto regionale entro l’8 luglio e la questione si sarebbe, quindi sbloccata, si è dimostrata una strumentalizzazione politica che non ha portato a nulla se non a polemiche su polemiche.

Infatti, fa sapere il presidente di Cotral spa, Domenico De Vincenzi, che l’azienda sta pagando la 14esima mensilità ai dipendenti, anche in anticipo rispetto alla data dell’8 luglio. Ciò, ha sottolineato il presidente Cotral: “grazie all'impegno del presidente Nicola Zingaretti  e dell'assessore Michele Civita che ha consentito di avere una rapida disponibilità delle somme necessarie.

Con questo si chiude, pertanto, la fase di strumentalizzazioni e di polemiche sollevate nei giorni scorsi sul ritardo dei pagamenti, e soprattutto si dimostra definitivamente che la vicenda non era affatto collegata al mancato versamento da parte di Atac spa della quota parte dei titoli metrebus spettante a Cotral spa. giungere a un accordo per il ripianamento di tale debito resta, comunque, un obiettivo che Cotral spa continuerà a perseguire con la collaborazione dell'assessorato regionale alla mobilità e del comune di Roma".

Giovanni Libanori, dopo le asserzioni del Governatore Nicola Zingaretti il quale ha dichiarato che è necessario cambiare governance, vede messa a rischio la propria poltrona e a conti fatti sembra abbia agito più per apparire che per “essere”. Altrimenti, perché farsi paladino di un gruppo sparuto di lavoratori dopo aver avuto certezza dell’erogazione di pagamenti da parte della Regione? I giornali hanno scritto di lui, è finito al Tg3 apparendo come salvatore dei diritti dei lavoratori. Si sarebbe potuto fare concretamente altro? Meno apparizione mediatica e più lavoro sodo dietro le quinte, lontano dai riflettori.

In una precedente richiesta di rettifica [ COTRAL, IL CONSIGLIERE CDA GIOVANNI LIBANORI CONTESTA TITOLO E PARTE DELL'ARTICOLO DE L'OSSERVATORE LAZIALE ] che il consigliere Cotral spa Giovanni Libanori si è affrettato ad inviare, quando abbiamo eccepito il fatto che da paladino avrebbe potuto rinunciare all’autista e al suo facoltoso stipendio, ha asserito che il suo stipendio di (circa 4mila euro lordi mensili più l’autista secondo i dati Regione Lazio 2012) non consiste in “una cifra così facoltosa come subdolamente si vuole far credere all'opinione pubblica”.

Vogliamo commentare questo schiaffo alla miseria? Lo sa il consigliere Giovanni Libanori che ci sono famiglie che vanno avanti con meno di mille euro al mese? Lo sa che ci sono anziani che prendono 400 euro di pensione e non riescono neppure a condirsi l’insalata?

Giovanni Libanori ha infine asserito che “la dotazione di un autista é legata alle esigenze di servizio: Cotral, come tutti sanno, é un'azienda di trasporto extraurbano, con strutture e impianti presenti in tutto il territorio del Lazio e va da se che si rendono spesso necessari spostamenti per risolvere le problematiche che, di volta in volta, si possono verificare”. Ad esempio, spesso si è visto con l’autista al seguito a scorrazzare in giro per Nemi, comune dove Libanori era ex aspirante presidente del Consiglio e attuale consigliere di maggioranza. Tra l’altro Nemi è un comune che da sempre subisce disservizi Cotral, nonostante le sfilate in auto del consigliere.

Dunque, la domanda sorge spontanea in un momento dove persino il Comune di Roma ha tagliato le auto blu, dove la Regione ha tagliato le auto blu e persino i buoni taxi, può un semplice consigliere d’amministrazione che occupa la poltrona grazie all’ex influenza del proprio partito pensare di rinunciare all’autista e al limite optare per un rimborso dei chilometri effettivamente percorsi per lavoro?

Meglio finirla qui, questi sono gli ultimi colpi di coda di nomine fedelissime. 

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FIUMICINO, ETERNIT: RIMOSSA LA PRIMA COPERTURA IN AMIANTO

Redazione

Fiumicino (RM) – “Rimossa la prima copertura in amianto”. Lo dichiarano congiuntamente gli assessori all'ambiente, Roberta Ambrosini, e alle politiche socio-sanitarie, Paolo Calicchio. L'intervento ha riguardato l'edificio sito all'angolo tra via delle Scuole e via del Serbatoio a Fiumicino. “Questa mattina – hanno spiegato i due assessori – una ditta specializzata ha provveduto al servizio di rimozione, trasporto e smaltimento in discarica autorizzata della copertura in eternit di circa 146 mq. Il materiale presentava segni di deterioramento costituendo un rischio per la salute pubblica. Era dunque necessario procedere ad immediata rimozione e bonifica del sito. Un intervento – hanno sottolineato – che i cittadini aspettavano da tempo e che siamo riusciti a velocizzare partendo da un presupposto fondamentale: la tutela dell'ambiente e della salute della popolazione”.

Durante i lavori di bonifica, l'area è stata adeguatamente delimitata e interdetta al passaggio, adottando le misure igienico-sanitarie adeguate a garantire i lavori in tutta sicurezza, sia per gli operatori che per la popolazione. 

“La Giunta Montino si è insediata da poco – ha commentato la consigliera comunale Erica Antonelli – ma è già in grado di dare risposte concrete della sua operatività, dimostrando come la fattiva collaborazione tra i vari assessorati possa portare a risultati tempestivi e rispondenti alle esigenze dei cittadini”.




FROSINONE, GRANDE PARTECIPAZIONE AL VI CONGRESSO NAZIONALE DEL MOVIMENTO SOCIALE FIAMMA TRICOLORE

Redazione

Frosinone – Si è svolto pochi giorni fa a Roma il VI congresso Nazionale del Movimento Sociale Fiamma Tricolore.

"Grande partecipazione ai lavori congressuali da parte di molti Militanti della  Provincia di Frosinone. Fa sapere Sergio Arduini responsabile dell' Ass. Militante FIAMMA FRùSINO –  Oltre alla rielezione all'unanimità del Segretario Nazionale On. Luca Romagnoli è stata effettuata un analisi politica molto costruttiva sull'attività del Movimento".  

Arduini ha inoltre dichiarato: "Con grande piacere ho ritrovato Camerati e Militanti di una vita e la stessa determinazione nel portare avanti temi e progetti politici che vedono la Socialità e l'Identità italiana al primo posto. Da troppo tempo il Popolo italiano è stato dimenticato dalle istituzioni e la nostra battaglia affinchè in Italia si concretizzi una volta per tutte un vero Stato Sociale non è utopia. Sono finiti i tempi in cui ai cittadini vengono propinati ogni giorno pane duro e resistenza, pietanze avariate e oggi più che mai……indigeribili".