CORSA AD OSTACOLI PER LETTA, PROSSIMA TAPPA: IL FINANZIAMENTO PUBBLICO AI PARTITI

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Emanuel Galea

Da quando ha assunto l'incarico di guidare questo governo di larghe intese Enrico Letta si è reso conto che la sua non sarà una passeggiata. Dall'inizio si è dimostrata per quello che è, una corsa ad ostacoli. Determinato e con le idee chiare ha subito messo in allerta i lobbisti e ogni sua dichiarazione d'intenti è da questi guardata con sospetto, pronti ad affossarla ogniqualvolta minacci interferenze con i loro interessi. Per fortuna il nuovo Presidente si sta dimostrando sicuro di se stesso e libero dai soliti compromessi.

La tappa dell'abolizione delle province è stata superata, salvo imprevisti, ed entro sei mesi, dice lui, il provvedimento dovrà giungere in porto.

La prossima corsa ad ostacoli sarà la più dura perché tocca la carne viva degli apparati dei partiti. Per Letta questa sarà la prova del fuoco. Se vince questa battaglia, lo potremmo considerare il nuovo Caesar dopo Romolo Augusto , l'ultimo imperatore romano d'Occidente. L'abolizione del finanziamento è la madre di tutte le battaglie. Ci hanno provato i Radicali con un referendum 20 anni fa. E' stato un plebiscito ma, come si sa, l'apparato partitico ce l'ha messa tutta riuscendo a scippare quella volontà popolare e la democrazia non ha potuto far altro che soccombere. Questa volta i tempi sembrano più maturi e, per adoperare un eufemismo, un lucignolo di speranza si intravede in fondo al viale in questa nottata senza luna. 

Il 31 maggio 2013 il Consiglio dei Ministri ha approvato un disegno di legge per la progressiva abolizione del finanziamento pubblico ai partiti.

Fra l'altro il ddl prevede la sostituzione del finanziamento pubblico dei partiti con un sistema basato sulla contribuzione volontaria da parte dei privati, il due per mille da sottoscrivere in sede di dichiarazione dei redditi annuale, fissando naturalmente, alcune norme per i partiti, per poter usufruire di questa contribuzione.

A reggere la fila di coloro che, con denti ed unghie lottano per il mantenimento del finanziamento ai partiti è Ugo Sposetti del Pd. Al tg La7, intervistato dichiara: «Il due per mille, così come vogliono cambiare il finanziamento va bene se sono tutti gioiellieri, se viene dai pensionati della Cgil gli arriva poco… e finiamo per fare un sostegno a un partito ricco e uno a un partito povero: non funziona così la democrazia».

Il ragionamento di Sposetti, persona intelligentissima e di tutti quelli che come lui ragionano, non regge, oserei dire che lo trovo patetico. Forse sarebbe ora di finirla con questo discorso del partito ricco e quello povero. Quale sarebbe il partito povero, quello che ha immobili per milioni di euro? Quello che ha investimenti? Come mai ogni volta che ci sta una scissione si presenta sempre il problema del patrimonio, dei beni mobili ed immobili da dividere? E' falso dire che la politica costa. Costano gli apparati dei partiti che raramente fanno “politica” intesa come iniziativa per il bene della collettività.

La gente condivide l'iniziativa di Enrico Letta, a tutti quelli che fanno “politica” lo Stato, anziché elargire denaro dovrebbe offrire servizi. Sale gratuite per le riunioni, spazi sulle tv pubbliche, stampa manifesti gratuiti, un numero di telefonate a tariffa agevolata, rappresentanza ed ospitalità controllata e pagata dall'economato dello stato ed altri servizi. In poche parole, risparmiare al partito “il fastidio di maneggiare denaro”. Se diamo un'occhiata ai compensi di ogni deputato; ci accorgiamo che una delle voci della busta paga rappresenta un tot per i contatti con l'elettorato. Ai signori sposetti dei partiti “poveri”di destra e sinistra che ci vogliono convincere che il finanziamento pubblico serve per fare funzionare la democrazia consigliamo loro di liquidare i loro vari immobili ed il ricavato sommato ad altri eventuali investimenti ed utilizzarlo per fare “politica” al servizio della comunità. L'art.49 della Costituzione non contempla possedimenti ed investimenti ma semplicemente che “Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale”. La politica nazionale si determina con le giuste iniziative e sembra che Enrico Letta è determinato a seguire questo corso.




AMATRICE, ISTITUTO ALBERGHIERO: QUALE FUTURO?

Redazione

Amatrice (RI) – A seguito dei ripetuti incontri avuti con la Provincia di Rieti, nonostante il Comune di Amatrice abbia stanziato 150 mila euro (con atto di Giunta n° 49 del 20 aprile 2012) e la Regione Lazio abbia destinato a fine 2010 350 mila euro alla realizzazione di questo progetto, ad oggi non si hanno ancora notizie riguardo alla progettazione della messa in sicurezza, con successiva riapertura, dell’ala dell’istituto alberghiero danneggiata dal sisma del 2009, che ospitava gli alunni della scuola.  

In questi anni, i ragazzi sono stati costretti a chiedere asilo presso altre strutture private, con un conseguente aumento dei costi di gestione dei corsi. In considerazione delle ristrettezze economiche e dei ritardi accumulati negli anni, il Sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi dopo aver constatato la fase di stallo in cui

versa il progetto invita ufficialmente i progettisti, il Commissario Straordinario, e tutti coloro che in maniera diretta o indiretta hanno competenze in merito, ad attivarsi immediatamente al fine di scongiurare la sospensione dei corsi a per il prossimo anno scolastico, a causa della mancanza di fondi.  

È importante ricordare che l’istituto alberghiero di Amatrice, come testimoniano i numerosi attestati e le benemerenze ottenute nel corso degli anni, svolge una fondamentale attività didattica e ricopre una funzione essenziale per l’economia locale. È anche per questo che, nel caso si rilevi il protrarsi di questa

situazione di stallo, il Sindaco Sergio Pirozzi si riserva la facoltà di tutelare la scuola, gli alunni e i dipendenti ricorrendo a tutte le sedi competenti in materia.  




CASTEL NUOVO DI PORTO, ORIOLO ROMANO E SERMONETA: MENZIONE SPECIALE PERCHE' HANNO RIDOTTO DEL 90% I RIFIUTI DA SMALTIRE

Redazione

Lazio – Sono Castelnuovo di Porto (VT), Oriolo Romano (RM), Sermoneta (LT), Gallese (VT), Alatri (FR), Nepi (VT), Allumiere (RM), Cave (RM), Canepina (VT) e Campodimele (LT) i Comuni Ricicloni 2013 di Legambiente, quelli che nel 2012 hanno superato il 65% di raccolta differenziata. Non c'è nessun capoluogo nel Lazio e nel centro Italia che abbia raggiunto questa soglia, richiesta per legge entro il 2012. Roma altra grande assente, rimane ferma al 24%. Riconoscimento speciale per Castelnuovo di Porto, Oriolo Romano e Sermoneta che si aggiudicano anche il nuovo prezioso titolo di questa XX edizione come comuni “Rifiuti Free”, per essere riusciti a ridurre di circa il 90% la quantità di rifiuti da smaltire. Cresce lentamente nel Lazio il numero dei ricicloni, che passa da 6 a 10 Comuni che hanno intrapreso una corretta gestione dei rifiuti. Dei 378 Comuni totali, rappresentano appena il 2,6% ma sono in crescita di un +1,06% rispetto allo scorso anno. Sono i piccoli e medi comuni a tenere alto il valore nel Lazio, con metà dei comuni che è sotto i 5.000 abitanti, 8 su 10 sotto i 10.000 e tutti comunque sotto i 30.000 abitanti.

Tra i comuni del Centro Italia sopra i 10.000 abitanti che hanno intrapreso una corretta gestione dei rifiuti troviamo Alatri, new entry di quest'anno, al 14° posto nazionale con una percentuale di raccolta differenziata pari al 65,7% e un indice di buona gestione -non legato solo alla differenziata, ma l'azione a tutto campo nella gestione dei rifiuti, dalla produzione, a riduzione e riciclo- di 54,07 punti. Due posizioni più in basso troviamo Cave, il secondo comune laziale nella classifica, con una differenziata che raggiunge il 66% e un indice pari a 52,49. Castelnuovo di Porto, già incoronato il migliore della Provincia di Roma nell'edizione locale del premio, occupa la seconda posizione fra i comuni del Centro Italia con meno di 10.000 abitanti con il 79,3% di differenziata e un indice di buona gestione di 70,27. In 8° posizione Oriolo Romano che differenzia il 72,4% dei rifiuti e ha un indice pari a 67,68. Sermoneta si piazza in decima posizione con una differenziata dell'81,3% e con un indice di 63,64, seguita da Gallese (22° posto) che raccoglie in maniera differenziata il 67,5% dei materiali dopo il consumo e ha un indice di 58,39. Nepi al 35° posto, raggiunge quota 65,4% di differenziata e ha un indice di 53,90. Allumiere ha raccolta differenziata pari al 65,4% e indice 53,63. Infine al 41° posto troviamo Canepina con differenziata pari a 62,2% e un indice di 51,62 e subito dopo Campodimele con differenziata al 66,2% e indice di 51,10.

Nelle grandi città siamo spesso oltre la sperimentazione, ma Roma rimane ben al di sotto della soglia di legge e si ferma al 24% secondo gli ultimi dati di Ecosistema Urbano, con un porta a porta attivo solo parzialmente in alcune parti di Municipi. Per la XX edizione del Premio Comuni ricicloni, sono ben 1.293 i campioni nella raccolta differenziata dei rifiuti, il 16 per cento dei comuni d’Italia per un totale di 7,8 milioni di cittadini che hanno detto addio al cassonetto, pari al 13 per cento della popolazione nazionale che oggi ricicla e differenzia i rifiuti. E’ ancora il Nord Italia ad aggiudicarsi il podio per la gestione dei rifiuti, con Ponte nelle Alpi, in provincia di Belluno; tra i capoluoghi del Nord vince proprio Belluno mentre per il Sud primeggia Salerno.

“Crescono le esperienze di buona gestione dei rifiuti nel Lazio soprattutto nelle piccole realtà, con raccolte porta a porta con risultati ottimi per la differenziata, ma Roma e i capoluoghi del Lazio restano a guardare. Serve molto impegno da parte della Regione, ma soprattutto nella Capitale con la nuova amministrazione Marino –ha dichiarato Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio-. Il porta a porta è il modello vincente e va esteso in tutto il territorio, fondando un nuovo ciclo virtuoso che batta discariche e inceneritori, rimettendo mano al piano rifiuti regionale e puntando su impianti per gestire la raccolta differenziata. Dopo le scelte importanti della Regione rispetto agli investimenti di 130 milioni di euro per progetti di porta a porta con i Comuni e le province del Lazio, ora attendiamo grandi novità dal Comune di Roma: bisogna accelerare sulla raccolta domiciliare e fermare invece scelte sbagliate sul modello a cassonetto per la nuova raccolta a Tor Bella Monaca, Eur e Prati, così come sui cassonetti a scomparsa. Siamo anche molto preoccupati della nuova proroga per la discarica di Malagrotta, sulla scelta del nuovo sito continuiamo a chiedere un percorso trasparente e partecipato, visto che già più volte il commissariamento ha dimostrato tutti i suoi limiti. Ancor di più dopo la bocciatura dei decreti per il trattamento meccanico biologico fuori provincia.”
 




CIVITA CASTELLANA: GOOGLE E UNIONCAMERE LANCIANO LA SFIDA A COLPI DI "WEB"

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Redazione

Civita Castellana (VT) – Parte lunedì 8 luglio la sfida dell’innovazione digitale per il distretto industriale di Civita Castellana lanciata da Google e Unioncamere.

L’appuntamento è alle ore 17 all’Hotel Aldero, in località Quartaccio, con il convegno “Distretti sul web. Costruiamo il futuro delle imprese del distretto ceramico di Civita Castellana”. 

Prende così il via ufficialmente il progetto sviluppato da Google e Unioncamere, con il patrocinio del Ministero dello Sviluppo Economico, che ha l’obiettivo di contribuire a diffondere la cultura dell’innovazione e a favorire la digitalizzazione dei distretti industriali italiani, focalizzandosi sulle opportunità offerte dal web. L’iniziativa a livello nazionale vede coinvolti 20 distretti, mettendo loro a disposizione le competenze di 20 giovani che si sono aggiudicati le borse di studio finanziate da Google.

Al convegno interverranno: Domenico Mauriello, responsabile del Centro Studi Unioncamere, il quale si soffermerà sulle strategie dei distretti produttivi per sostenere la competitività; Diego Ciulli, public policy e government affairs di Google Italia, offrirà una panoramica sulle opportunità dell’economia digitale per le Pmi; Francesco Berni, neolaureato e vincitore della borsa di studio “Google–Unioncamere” per il distretto di Civita Castellana, descriverà lo svilupparsi del progetto e le opportunità che il web offre alle aziende del distretto. I lavori saranno aperti dal sindaco di Civita Castellana Alessandro Angelelli, mentre al presidente della Camera di Commercio di Viterbo Ferindo Palombella, saranno affidate le conclusioni.




MONTE PORZIO CATONE: UN UNIVERSO DA GUARDARE PER TUTTI GLI APPASSIONATI

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Redazione

Monte Porzio Catone (RM) – Non c'è cosa più bella che tenere il naso all' insù e guardare le stelle. uno spettacolo indimenticabile e ai Castelli Romani c'è l'occasione di mirare l'universo. Venerdì 12 luglio ancora un grande evento nel comune di Monte Porzio Catone, l'Osservatorio Astronomico apre il suo Parco Astronomico a tutti gli appassionati del cielo nella suggestiva serata sotto le stelle, quest'anno ancora più ricca di eventi.

Dalle ore 17:00 avranno inizio gli Astrokids, una serie di giochi e attività per bambini dai 7 ai 12 anni, e le visite guidate all'area archeologica del Barco Borghese «il Comune di Monte Porzio Catone – spiega l'assessore alla cultura e al turismo, il vicesindaco Massimo Pulcini – ha partecipato attivamente all'organizzazione della giornata mettendo a disposizione il servizio navetta gratuito che unisce i parcheggi di Via II Settembre e Via Frascati Antica con l'Osservatorio Astronomico e il Barco Borghese». Si tratta di un'iniziativa di grande prestigio che insieme a Vinalia e al Carnevale Estivo fanno dell'Estate Monteporziana un cartello di iniziative davvero ricco ed eterogeneo, la città di Monte Porzio Catone aggiunge così al suo calendario di iniziative un'altra manifestazione dal profilo turisitco-culturale che attrae migliaia di visitatori; «erano – aggiunge Pulcini – sette anni che LA SERATA SOTTO LE STELLE non veniva più svolta a Monte Porzio Catone, come Amministrazione ringraziamo il Direttore dell'Osservatorio, il dott. Fiore, e i suoi collaboratori  per il recupero di una manifestazione che attrae migliaia di turisti, un momento importante per far conoscere la nostra città ai tanti visitatori, a tal proposito ho organizzato degli incontri per coordinare i diversi momenti della manifestazione e far sì che il Barco Borghese ne divenisse parte integrante, per questo le monumentali volte a botte ospiteranno sofisticate istallazioni Astronomiche».

Il sito archeologico del Barco Borghese ha sempre affascinato i visitatori per la sua grandezza che lo caratterizza come il più grande complesso sostruttivo unitario del mondo romano, a fondamento di un edificio misterioso di cui si ricercano appassionatamente le tracce. «Il Barco Borghese – spiega l'assessore ai beni culturali, Giulio Cupellini – è parte integrante del Polo Museale di Monte Porzio Catone, il Polo comprende inoltre il Museo della Città e il Museo Diffuso del Vino, la direzione è affidata all'archeologo Massimiliano Valenti che è coadiuvato nella gestione e valorizzazione dall'Associazione Manacubba».

Le visite al Barco Borghese si svolgeranno alle 17:30, alle 19:00 e alle 20:30 e saranno guidate da personale specializzato. «Dopo il successo – chiosa il sindaco, Luciano Gori – di Vinalia al Barco Borghese che ha coinvolto centinaia di persone vogliamo ripetere l'esperienza e continuare a mostrare le innumerevoli bellezze della nostra città per troppi anni tenute nascoste; ma che la nostra amministrazione si è impegnata a far riscoprire. Colgo l'occasione – conclude il Sindaco – per ringraziare l'Associazione Nazionale Carabinieri, la Croce Rossa Italiana – sezione Monte Porzio Catone, l'Associazione Nazionale di Protezione Civile MPC03, l'Arma dei Carabinieri e la Polizia Locale, per l'importante contributo che danno in ogni manifestazione».

Dalle 19:00 apriranno le strutture del Parco Astronomico dell'Osservatorio, negli spazi museali (Astrolab e Cupola degli Scozzesi) sarà possibile visitare le mostre permanenti, si avrà la possibilità di visitare un patrimonio storico unico, fatto di antichi strumenti, dipinti, manoscritti e le Tavole di Athanasius Kircher, il famoso egittologo gesuita che si interessò, tra le svariate cose, anche di astrologia. La serata sarà ricca di osservazioni del cielo fatte attraverso i telescopi didattici e guidate dal personale dell'osservatorio disponibile per ogni approfondimento scientifico. Sarà inoltre possibile partecipare alle  visite guidate agli scavi archeologici di Villa Matidia Augusta, con il gruppo Archeologico Latino "Latinum Vetus". Si svolgeranno interventi e una simultanea di scacchi con l'Ass. Quattro Torri, Alessandro Almonti, Alessandro Pompa e il grande maestro di scacchi Igor Naumkin.

Dalle 21:30 Fabrizio Fiore racconterà i retroscena della corsa allo spazio degli anni '60, quando si sperava di colonizzare Marte, e spiegherà come mai non siamo ancora andati sul pianeta del Dio della Guerra. Infine si svolgerà il concerto della Marco Ammar Band che eseguirà uno spettacolo rock veramente stellare!

 




GENZANO E NEMI: CONTINUA L'EMERGENZA CARENZA IDRICA. ACEA SE CI SEI BATTI UN COLPO!

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Il centro storico di Nemi è rimasto per tre giorni senz'acqua.E' stata chiusa la fontanella in piazza Pietro De Sanctis, per quale motivo? E' inquinata?

Angelo Parca

Castelli RomaniNemi e Genzano si aggiungono ai disservizi di carenza idrica che ha vissuto finora il territorio di Velletri. I Castelli Romani sono in sofferenza sotto questo aspetto.  Il centro storico di Nemi è rimasto per tre giorni senz'acqua. Ciò che più mette in allarme è il continuo verificarsi di questi disservizi. I cittadini si chiedono se, qualora si potenzi il flusso idrico nel Comune accanto, sia conseguente il depotenziamento dell'erogazione nell'altro. D'altronde non è fantascienza, in quanto ad esempio il pozzo ubicato nel Comune di Velletri in località Pian dei Cerri confluisce nell’acquedotto di Nemi e serve anche utenti del Comune di Velletri nella medesima località. Di acqua ce ne sarebbe in abbondanza per Nemi (come è sempre stato). Ma allora perché nonostante questa elevata capacità di erogazione, nel centro storico di Nemi, è mancata l'acqua da venerdì scorso? Allora che succede realmente? La domanda è stata posta ai responzabili Acea e aspettiamo una risposta.

Un altro fatto acuisce la preoccupazione: E' stata chiusa la fontanella in piazza Pietro De Sanctis, per quale motivo? Anche rispetto a questo quesito attendiamo delle risposte perché non vorremmo dare credito a delle semplici indiscrezioni secondo cui l'acqua della fontanella sarebbe inquinata. Su questo punto urge davvero una risposta da parte del gestore idrico interpellato. E la domanda è molto semplice: Se fosse realmente inquinata l'acqua della fontanella, il resto dell'acquedotto sarebbe sicuro? E' potabile l'acqua che arriva nelle case?

Veniamo a Genzano, non molto tempo fa, L'Osservatore Laziale ha chiesto al deputato Sel Ileana Piazzoni di interessarsi da vicino della questione (anche perché proveniente dal territorio genzanese). Ed è per questo che oggo la deputata è tornata sul tema. «La logica del profitto permette questi disagi. Occorre ribadire la natura pubblica del servizio e garantire controlli sulla qualità dell’acqua. I cittadini del nostro territorio meritano un servizio idrico pubblico, efficiente e sicuro». Piazzoni non trascura l’allarme carenza idrica che sta interessando alcune zone di Genzano, dall’Olmata alla vasta area della Zona Industriale, per problematiche relative all’interruzione di fornitura o alla diminuzione della pressione dell’acqua. «Ai cittadini non interessano i battibecchi tra l’Amministrazione e Acea, che si sono scaricati a vicenda la responsabilità in questi ultimi giorni – prosegue la nota della parlamentare –, ma hanno diritto ad avere un servizio costante che non risenta delle logiche di profitto che il referendum sull’acqua pubblica mirava per l’appunto a ridiscutere. In Aula, con alcuni colleghi del gruppo Sel, abbiamo voluto chiedere un chiarimento al ministro Zanonato proprio in merito alle norme che oggi disattendono la volontà popolare sull’acqua pubblica, come quella dell’Autorità per l’energia elettrica ed il gas (Aeeg) in materia di mercato idrico, che di fatto permette alle società di capitali privati di gestire somme di denaro che andrebbero invece restituite ai cittadini. La continua e sistematica erosione della volontà referendaria, a tutto vantaggio del profitto di società private come la stessa Acea, sono all’origine dei problemi idrici anche sul territorio. La logica degli utili che spinge Acea a rimodulare a proprio piacimento l’erogazione idrica, non è più accettabile. Le motivazioni addotte dall’azienda relative agli usi impropri dell’acqua nelle campagne tra Genzano e Lanuvio possono essere affrontate dalle amministrazioni con strumenti di controllo e prevenzione, ma non possono giustificare la mancanza di servizio per vaste fette di popolazione e non dovrebbero penalizzare comunque l’attività economica nelle nostre aree agricole di pregio. Il compito della politica – conclude Piazzoni – deve essere quello di ribadire la natura pubblica del servizio idrico, nonché di garantire serrati controlli sulla qualità dell’acqua, notoriamente non sempre adeguati alle emergenze territoriali come la presenza di arsenico».   




SANITA’: ASSOTUTELA PRESENTA ESPOSTO PROCURA SU ANTITUMORALI A PAGAMENTO

Redazione

Roma – “Come avevamo annunciato nei giorni scorsi abbiamo dato 48 ore di tempo al ministro della Salute Beatrice Lorenzin prima di presentare un esposto particolareggiato alla Procura della Repubblica contro il provvedimento legislativo che prevede l’acquisto tutto a carico del paziente di farmaci antitumorali di ultimissima generazione”. Lo ha dichiarato il presidente di AssoTutela Michel  Emi Maritato.

“Il ministro a oggi non ha dichiarato un gran ché sull’argomento se non che ha attivato un tavolo di lavoro per studiare la vicenda. Poca cosa dinanzi alla spesa abnorme che una donna affetta da carcinoma mammario deve pagare per curarsi con la terapia a base dei due anticancro, da poco autorizzati dall’Aifa in fascia C. Ossia a pagamento totale del paziente dietro prescrizione medica, alla cifra di quasi mille euro a settimana – ha precisato Maritato -. Si tratta del Pertuzumab , prodotto da Roche, e dell’Afibercept, della Sanofi Aventis. Sei mila euro il primo, usato contro i carcinomi della mammella, e poi  3 mila ogni tre settimane. Quattro mila euro, invece, per quello di Sanofi Aventis ogni tre settimane. Una modalità, visto il costo dei medicinali in questione, riservata a pochi e che viola l’articolo 32 della Carta Costituzionale e il diritto uguale per tutti alla cura della propria salute”. “In nome di questo stiamo attivando anche le procedure per ricorrere contro il provvedimento e – ha concluso Maritato – consentire a tutti l’acquisto di questi farmaci in fascia A e convenzionati con il Servizio sanitario nazionale e regionale”.




ALBANO LAZIALE, CASO ALBAFOR: PERICOLO 39 LICENZIAMENTI AD AGOSTO

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C.R.

Albano Laziale (RM) – Ci sono delle famiglie dietro la vicenda Albafor. Ci sono delle madri e padri che da dicembre scorso non riescono a garantire un futuro ai propri figli. C'è una malagestione, rigetto della politica. Un figlio malato che va accudito ma che riceve da sempre cure a singhiozzo. Prima troppo grasso e adesso messo a dieta repentinamente. Ci sono interessi, sedie sicure e altre che ormai hanno ballato la tarantella. Questo è il frutto: un ente di formazione municipalizzato, seminato per fungere da contenitore di consensi (sia di destra che di sinistra). Chissà se veramente si vorrà essere in grado di risolvere i licenziamenti, di fare pulizia apolitica. "Martedì ci sarà un consiglio comunale che l'amministrazione avrebbe dovuto convocare già da un mese". Esordisce così Marco Mattei su un noto social network. "L'ultimo consiglio comunale era andato deserto, sull'ordine del giorno presentato dai consiglieri di opposizione con ad oggetto la situazione Albafor, per l'assenza in aula dell'intera maggioranza. Al di la delle modalità utilizzate dal Cigno per chiedere di nuovo la convocazione, l'opposizione è stata costretta a chiedere il rispetto delle norme per discutere la drammatica situazione dell'Albafor".

L'opposizione sì, ha chiesto il rispetto delle norme ma anche dato vita a guerriglie tra una frangia e l'altra. Il Cigno pare abbia aperto le danze, accusando, tra l'altro il Pdl di non essere una squadra coesa. L'ultimo canto, un richiamo in cerca di condivisione  e poi ci si è dinuovo accasciati. Adesso, si attende chissà cosa da questa nuova seduta. E l'augurio è che non regni l'immobilismo.

"Questa maggioranza – prosegue Mattei –  che aveva disertato la discussione nell'ultima seduta ha riconvocato consiglio comunale riportando il punto andato deserto e non menzionando nella convocazione l'oggetto della nuova richiesta. Tutto questo accade perché ormai non riescono più a gestire i lavori d'aula e non hanno neanche il pudore di ricordare ai cittadini che se ci sarà una discussione sulla situazione drammatica dei dipendenti Albafor lo si dovrà all'insistente richiesta dell'opposizione e non alla loro solerzia. Speriamo, per il bene dei lavoratori, che in questo mese perso, il Sindaco e i suoi collaboratori abbiano fatto tutto il possibile per far pagare finalmente le mensilità arretrate ai dipendenti che non percepisco lo stipendio ormai da dicembre. Speriamo che non abbiano passato un'altro mese con le mani in mano. Auspichiamo inoltre che il Sindaco abbia riflettuto a fondo sulla necessità di fermare il provvedimento che porterà a 39 esuberi (licenziamenti) nel mese di agosto, visto che anche i sindacati si sono opposti a tale eventualità. Io credo che in aula martedì questa maggioranza debba portare soluzioni e non chiacchiere come ha fatto fino ad oggi. Da parte nostra abbiamo ampiamente dimostrato che qualsiasi soluzione che tuteli tutti i 166 dipendenti e non solo gli amici degli amici ci troverà d'accordo. Altrimenti – conclude il consigliere Pdl – continueremo la nostra battaglia politica al fianco dei lavoratori che purtroppo vivono anche il disagio delle chiacchiere e delle millanterie che qualche dipendente asservito alle volontà della maggioranza continua a propinargli".

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Il lavoro è uno dei principi fondamentali della Costituzione della Repubblica Italiana, valore fondante della Repubblica e leitmotif dell'emancipazione sociale, oltre che oggetto di forte tutela.

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ROMA, IPPODROMO: DA TOR DI VALLE LA PISTA PER IL TROTTO MIGRA A CAPANELLE

 
Redazione
 
Roma – Questa mattina, su sollecitazione del sindaco di Roma Ignazio Marino, in Campidoglio si è svolto un incontro tra alcuni rappresentanti della giunta comunale e una delegazione dei lavoratori e delle scuderie che operano nell'ippodromo di Tor Di Valle, che ospita le corse di trotto dei cavalli. Per l'amministrazione erano presenti al tavolo dei lavori il capo di Gabinetto Luigi Fucito, il capo Segreteria Enzo Foschi e tecnici degli assessorati all'Urbanistica, all'Ambiente, ai Lavori Pubblici e alla Qualità della vita. Nel corso della riunione i rappresentanti della giunta comunale hanno assicurato ai lavoratori la volontà di accelerare i tempi per il varo della delibera che prevede lo spostamento della pista per il trotto all'interno dell'ippodromo delle Capannelle, in modo da tutelare la continuità e la stabilità occupazionale del personale di Tor di Valle. La delegazione inoltre è stata informata che, ad oggi, al Comune non è pervenuta nessuna richiesta di demolizione della struttura di Tor Di Valle.  



VITERBO EMERGENZA GESTIONE IDRICA, TALETE VICINA AL DEFAULT: MEROI CHIEDE AIUTO A ZINGARETTI

A.P.

Viterbo – Il presidente della provincia di Viterbo Marcello Meroi, ha deciso di scrivere al presidente Nicola Zingaretti per cercare di risolvere i problemi di gestione dell'acqua affidati alla società Talete Spa. Talete è vicina al default: mantenere il livello dei servizi e anche i posti di lavoro è diventato molto difficile. Le cause, secondo Meroi, sarebbero dovute all'inerzia, in questo ultimi anni, da parte della Regione che non avrebbe inteso risolvere i problemi nonostante ne avrebbe avuto facoltà (afferma il presidente Meroi). Per questo il presidente della Provincia di Viterbo ha chiesto urgentemente la convocazione di un tavolo. Ora si vedranno le prossime azioni della Regione in merito. Ecco il testo della missiva:

 

Egregio Presidente,

Torno a sollecitare la Tua attenzione su un’altra grave problematica che coinvolge il nostro territorio. Si tratta della gestione del servizio idrico integrato affidato alla società Talete spa, partecipata dalla Provincia e dai Comuni dell’Ato 1 Lazio Nord. A causa di varie e diverse problematiche che si sono trascinate negli anni e che la Regione non ha voluto affrontare con la necessaria determinazione, nonostante avesse i poteri e l’autorità per risolverle, oggi la società ha raggiunto livelli di criticità tali da mettere a rischio la propria sopravvivenza con gravissime ripercussioni sul destino occupazionale dei lavoratori e sull’efficienza stessa del servizio.

Più volte in questi anni, con le diverse giunte regionali che si sono susseguite, si è tentato di trovare delle soluzioni che potessero contemplare due diverse esigenze: il superamento definitivo della frammentazione gestionale, con il trasferimento dei servizi ancora in capo a Comuni e ad altre società di gestione, al gestore unico integrato così come previsto dalla legge; l’individuazione di un percorso economico in grado di ripianare il deficit accumulato negli anni dalla Talete proprio a causa di tali criticità, consentendo alla Società di completare la presa in carico di tutti i servizi, entrando definitivamente a regime. Vista la assoluta gravità della situazione le organizzazioni sindacali  sono tornate a sollecitare la convocazione di un tavolo tecnico fra Regione, Provincia, Comuni e parti sociali, per avere chiarimenti in merito al futuro del servizio e dei dipendenti della Talete, costretti oggi a vivere in uno stato di completa incertezza e precarietà.

Con la presente sono quindi a sollecitare da parte Tua la convocazione di questo tavolo tecnico istituzionale dove poter discutere del problema e delineare le possibili strategie risolutive.
Certo della tua disponibilità al riguardo, ti saluto cordialmente

Marcello Meroi
Presidente della Provincia di Viterbo
 

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LAZIO, MARE SICURO: LA REGIONE SCENDE IN CAMPO CON 19 AMBULANZE. UNA ANCHE A CASTEL GANDOLFO

Redazione

Lazio – L’Ares (Azienda Regionale Emergenza Sanitaria), su input della Regione Lazio, ha varato anche quest’anno l’operazione “Estate sicura”, il piano di protezione sanitaria del litorale laziale per la stagione estiva 2013. In campo 19 ambulanze aggiuntive che stazioneranno presso stabilimenti balneari, campeggi, piazzole di sosta lungomare, ed effettueranno ove possibile, pattugliamento delle strade  nelle ore a maggiore intensità di traffico. Il servizio coprirà tutti i 120 chilometri della costa laziale, da Civitavecchia a Torre Astura, e questo significa che è previsto un mezzo di soccorso ogni 7 chilometri. A sud di Sperlonga, cioè nel litorale tra Formia, Gaeta e Minturno invece  il potenziamento non è necessario perché in quel tratto di costa la presenza di un adeguato numero di ambulanze è garantito tutto l’anno. Potenziata anche la presenza di mezzi Ares su Roma, il Terminillo, Ventotene e laghi.  

Il piano, che prevede l’implementazione di uomini e mezzi presso le località turistiche della regione, è in vigore dal 15 giugno, ma considerate le condizioni atmosferiche è diventato operativo dallo scorso week-end ed entrerà nella fase pienamente operativa in questo fine settimana. Sarà attivo fino al 16 settembre.

Il servizio sarà effettuato dalle ore 9 alle ore 21 circa e sarà prolungato fino alle 24 nelle giornate di maggiore afflusso turistico. Il coordinamento operativo sarà gestito dalle Centrali Operative 118 provinciali, competenti per territorio. Nei mesi di luglio e agosto 2012 i mezzi dell’Ares sul ltorale del Lazio hanno compiuto oltre 15 mila interventi.

Questa la distribuzione dei mezzi aggiuntivi che andranno ad affiancare quelli già presenti tutto l’anno sul territorio regionale:

Roma Provincia

Cerveteri-Ladispoli                1 Automedica H12 (09:00/21:00)                   

Anzio-Nettuno                        1 BLS   H12 (09:00/21:00)                

Civitavecchia                          1 BLS   H12 (09:00/21:00)                

Castel Gandolfo                     1 BLS   H6   (09:00/15:00)   (le domeniche per le udienze del Pontefice)

Torvaianica                             1 BLS   H12 (09:00/21:00)                  

Focene                                    1 BLS   H12 (09:00/21:00)                  

Fregene                                   1 BLS   H12 (09:00/21:00)                              

           

Roma Capitale

Roma centro storico                 1 BLS  H12 (09:00/21:00)                  

Ostia                                            1 Automed. H12 (09:00/21:00)         

      2 BLS  H12 (09:00/21:00)                 

Latina

Aprilia                                     1 BLS  H12 (09:00/21:00)                    

Latina Lido                             1 BLS  H12 (09:00/21:00)                    

Sperlonga                              1 BLS  H12 (09:00/21:00)                  

S. Felice Circeo                    1 BLS  H12 (09:00/21:00)                  

Ventotene                              1 ALS H24                                           

Rieti

Terminillo                               1 BLS  H12 (09:00/21:00)                  

Viterbo

Tarquinia lido                        1 BLS  H12 (09:00/21:00)                  

Montalto                                  1 BLS  H12 (09:00/21:00)