RIETI, IL PALAZZO COMUNALE SI RIFA' IL LOOK

Redazione

Rieti – Si è avviato ieri il cantiere di restauro del palazzo comunale. I lavori, su progetto iniziato nel 2009 dell'arch. Stefano Spadoni e dell'ing. Andrea Cecilia, attuale Assessore all'Urbanistica e Lavori pubblici, prevedono il rifacimento delle facciate storiche e dei portici e il miglioramento sismico dell'immobile.

Il progetto definitivo fu approvato dalla Giunta con delibera n. 270 del 7 ottobre 2011 per l'importo complessivo di 1.000.000 di euro (finanziamento regionale); l'appalto è stato aggiudicato, in base alla gara espletata, dalla società Europont Appalti srl, con determina dirigenziale del 19 luglio 2011 n. 1710.

L'Assessore Andrea Cecilia, ex direttore dei lavori (dimessosi in seguito alla nomina nella Giunta Petrangeli), ha ideato il sistema di miglioramento sismico che sarà adottato e che consiste in un "mass damper" posto in cima alla torre civica che, con l'utilizzo di smorzatori in acciaio e gomma, sfrutterà la massa del solaio di copertura della torre stessa quale massa antivibrante riducendo consistentemente gli effetti di un eventuale sisma.




FROSINONE, CGIL: GUIDO TOMASSI NUOVO SEGRETARIO GENERALE

Redazione

Frosinone – Guido Tomassi è il nuovo segretario generale della Camera del Lavoro Cgil  di Frosinone. Eletto dal comitato direttivo della camera del lavoro Cgil di Frosinone  con   l’ 89 %  di voti  favorevoli.

55 anni,   nella Cgil dal 1986 ; Esperienze importanti nell’Inca,  il patronato della  Cgil; Segretario generale della Flai (industrie agro- alimentari)  dal 1991 al 1999 ; Successivamente in segreteria della Cgil   fino al 2006. Dal 2007 ha diretto la categoria dei Pensionati.

Nel suo insediamento  la volontà di un confronto unitario con tutti i soggetti interessati per il rilancio dello sviluppo  economico e produttivo del territorio, con al  centro il lavoro, la salute, la legalità e il Welfare. 

"L’occasione per salutare e ringraziare Domenico De  Santis  dichiarano dalla segreteria Provinciale – che lascia la segreteria generale dopo importanti anni di  direzione".

Venerdì prossimo il battesimo con la festa Provinciale della Cgil a Ceccano (….. il diritto di avere diritti… )  con la Partecipazione della  segretaria generale  Susanna  Camusso .

                                           




RIETI, LAVORATORI SCHNEIDER: “LA MULTINAZIONALE UCCIDE LO STABILIMENTO REATINO”

Lavoratori Schneider

Rieti – Anche la Schneider, la celebre multinazionale francese, ha deciso di abbandonare il territorio reatino tradendo 180 lavoratrici e lavoratori.

La multinazionale francese, con un giro d'affari vicino ai 22 miliardi di euro nel mondo, ha deciso di delocalizzare parte delle proprie attività in paesi low cost (Bulgaria, Cina) annunciando il 9 novembre 2012 la chiusura del sito di Rieti. Da allora i lavoratori hanno lottato incessantemente contro questa scellerata decisione.

Efficienza, professionalità, dinamicità, e disponibilità non sono state sufficienti a garantire un futuro sereno a quei lavoratori, e Schneider oggi, in nome del profitto a tutti i costi, dimentica tutti gli eccellenti risultati ottenuti nella trentennale storia del sito.

La multinazionale francese continua a ribadire che cerca soluzioni alternative alla deindustrializzazione del sito di rieti, ma intanto continua a perseguire il proprio intento, non rispettandola dignità delle lavoratrici e dei lavoratori soprattutto in un momento così difficile.

Continuiamo e continueremo a denunciare l'atteggiamento ipocrita della Shneider così "sensibile" a sponsorizzare iniziative di rilevanza sociale, ma che invece non ha scrupoli a lasciare 180 lavoratori senza lavoro e senza prospettive!

Vogliamo che Schneider ripensi le proprie strategie, non è possibile che una multinazionale che conta 150000 dipendenti nel mondo non riesca atrovare una soluzione industriale per 180 lavoratori!

 

SCHNEIDER KILLS RIETI'S PLANT

Même Schneider Electric, la célèbre multinationale française, a décidé de quitter le territoire de Rieti trahissant 180 travailleurs.

La multinationale française, avec un chiffre d'affaires de près de 22 milliards d'euros au niveau mondial, a décidé d'installer une partie de ses activités dans des pays low cost ou émergents (Bulgarie, Chine) annonçant le 9 Novembre, 2012 la fermeture de l'usine de Rieti. Depuis lors, les travailleurs luttent, sans cesse, contre cette décision scandaleuse.

L'efficacité, la professionnalité, le dynamisme et la disponibilité n'ont pas été suffisants pour assurer un avenir pacifique à ses salariés, et Schneider aujourd'hui, au nom du profit à tout prix, a oublier tous les excellents résultats obtenus durant les trente années d'histoire du site productif italien.

La multinationale française continue à réitérer qu'elle cherche des solutions alternatives à la désindustrialisation du site Rieti, mais. pendant ce temps, continue de poursuivre son objectif, ne respectant pas la dignité de ses travailleurs, et en particulier durant cette période de crise très difficile.

Nous continuons et nous continuerons à dénoncer l'hypocrisie du comportament de la Shneider Electric, si «sensible» a sponsoriser de nombreuses initiatives à catactère sociale dans le monde, mais qui n'a aucun scrupule à laisser 180 travailleurs sans emploi et sans perspectives!

Nous demandons que la Schneider Electric repense se propre stratégies, il est inconsevable qu'une société multinationale, qui compte plus de 150.000 salariès dans le monde, ne soit pas capable de trouver une solution industrielle pour 180 travailleurs qui ont contribues a la grandeur du groupe francais!

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FROSINONE: SI LAVORA SPEDITI PER IL COMPLETAMENTO DI UNA SCUOLA ELEMENTARE IN VIALE SPAGNA, IN LOCALITÀ SELVA PIANA

Redazione

Frosinone – Dopo il fermo cantiere, ripresi il flusso dei finanziamenti regionali, sono ripartite in viale Spagna le lavorazioni per la messa in sicurezza e il ripristino di lavorazioni già effettuate, ma danneggiate da ignoti, e la revisione di tutti gli impianti, anch’essi già eseguiti, dove si sono riscontrati dei furti di materiale, quale i cavi di rame dell’impianto elettrico.

L’impresa appaltatrice dal 15 luglio sta attivamente procedendo alle attività necessarie per riportare le condizioni minime di sicurezza nel cantiere e ripristinare le lavorazioni nello stato fotografato nel verbale di sospensione dei lavori. Dopo queste attività necessarie, verranno ripresi e conclusi senza soluzioni di continuità dall’impresa appaltatrice, tutte le lavorazioni rimanenti per consegnare all’uso della collettività il manufatto entro la fine del mese di novembre di quest’anno.

In particolare si evidenzia che l’edificio scolastico potrà ospitare 375 alunni distribuiti in 15 classi, con annesse, mensa e palestra. L’investimento complessivo per la scuola è di 4.327.050,00 euro, finanziato per la quota pari ad 500.000,00 euro con mutuo a carico del Comune, mentre per la rimanente a carico della Regione Lazio.

Il complesso è costituito da due corpi. Un corpo principale di due piani, ospiterà le aule, i servizi e le attività integrative e di interciclo, mentre un secondo corpo di un solo piano, collegato al primo con un percorso chiuso, ospiterà la palestra con i relativi spogliatoi e la mensa con cucina e relativi servizi. La superficie del lotto interessato dall’intervento è di metri quadrati 7.958, e le aree esterne saranno sistemate con parcheggi ed ampie zone di verde organizzate per il gioco, con giardini tematici e un orto didattico.

“Un’opera molto attesa – ha dichiarato l’assessore ai Lavori Pubblici Fabio Tagliaferri – e di primaria importanza, che potrà ospitare a regime ben 375 studenti. Un’opera che, è giusto sottolinearlo, era stata lasciata nel dimenticatoio dalla passata amministrazione, come una sorta di cattedrale nel deserto, ora invece grazie al nostro costante impegno sarà completata e resa fruibile. Ancora un segnale chiaro quindi che l’amministrazione Ottaviani si caratterizza per pragmatismo ed efficienza, con l’obiettivo principale di garantire standard qualitativi di un certo livello per i cittadini ed in questo caso per studenti ed insegnanti”.




SERMONETA: GLI SBANDIERATORI RAPPRESENTANO L’ITALIA AL FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL FOLKLORE

Redazione

Sermoneta (LT) – Sermoneta sta esportando il suo folklore nel mondo, attraverso degli ambasciatori privilegiati: gli Sbandieratori del Ducato Caetani di Sermoneta.

Una delegazione del gruppo storico, porterà il prestigio e la “magia” dell’antica Sermoneta in Messico, a Zacatecas, per il 18° “Festival Festival Internazionale del Folklore” dal 28 luglio al 4 agosto 2013, organizzato dal CIOFF, Consiglio Internazionale delle Organizzazioni di Festival Folklore e delle arti popolari. Zacatecas diventa il punto di incontro per quei popoli del mondo attraverso la danza e la musica tradizionali portare un messaggio di pace al mondo intero.

Un nuovo palcoscenico per gli sbandieratori di Sermoneta di dimostrare l’abilità e l’eleganza dell’antica “Arte del maneggiar l’insegna”.

Insieme a Sermoneta, che rappresenterà l’Italia, ci saranno gruppi provenienti da tutto il mondo. Il gruppo sarà composto da 16 elementi guidati dal Presidente Biagio Vasta, con le trombe gestite da Mirko Messini e i tamburi da Marco Nardi.

Lo scorso anno gli Sbandieratori Ducato Caetani di Sermoneta hanno partecipato al Festival del Folklore in Francia, due anni fa alla 46 ° edizione del Festival Folk dei Pirenei a Jaca, in Spagna, e alle celebrazioni di Huesca, nell’Aragona, per la celebre Festa di San Lorenzo dal 9 al 15 agosto.

L’Associazione “Sbandieratori Ducato Caetani di Sermoneta”, presieduta da Biagio Vasta, è composta da circa 80 membri. Nata nel 1996 con lo scopo di promuovere l’antica arte della bandiera, opera sul territorio facendo diverse attività sia sociali, con corsi di “arte della bandiera” con il patrocinio dell’amministrazione Comunale di Sermoneta, sia culturale per portare avanti l’interesse verso il folklore nazionale ed internazionale. Celebri sono le partecipazioni a Melbourne, in Corea in occasione dei Mondiali di Calcio, la festa di Santa Lucia di Monterrey (Messico), il Columbus Day di New York, i vari festival internazionali del Folklore in Perù, Brasile, Grecia, Francia Svizzera, Ungheria, Malta, Israele, Germania. 

A Settembre si apriranno le iscrizioni per intraprendere questa affascinante disciplina, che oltre a permettere di portare avanti un’antica tradizione consente di rappresentare il proprio Paese in giro per il mondo. 




IMU, PDM: SOLUZIONE NON VUOLE ESSERE VISTA. PER CANCELLARLA 8,4 MLD DA STOP F35, UNIFICAZIONE FORZE DI POLIZIA E TAGLIO REGALIE AI GENERALI

Redazione

Roma – "Organizzano i grandi "summit" per studiare come modificare l'IMU quando invece la soluzione per eliminarla e non continuare a gravare sulle tasche dei cittadini è sotto gli occhi di tutti ma non vuole essere vista." – Lo dichiara Luca Marco Comellini, Segretario del Partito per la tutela dei diritti di militari e Forze di polizia (Pdm) facendo riferimento al pacchetto di circa 4,5 miliardi di spese inutili da tagliare dal bilancio della Difesa che già nella scorsa legislatura ha proposto assieme ai parlamentari radicali ricevendo un netto rifiuto dalla partitocrazia – "Tra gli immediati tagli possibili da effettuare per scongiurare l'aumento dell'IMU – prosegue Comellini – ci sono quelli relativi all'indennità di ausiliaria, agli avanzamenti di grado all'ultimo giorno di servizio, ai richiami in servizio ed ai trattamenti economici superiori percepiti al compimento dei 13-15 e 23-25 anni di servizio, le indennità antiesodo dei piloti e controllori di volo, i costi del Cocer, gli stipendi dei cappellani militari e la speciale indennità pensionabile dei generali il cui ammontare complessivo è di circa 500 milioni/anno, e infine l’unificazione delle forze di polizia compresa la Guardia di Finanza frutterebbe una riduzione della spesa per la sicurezza di 4 miliardi all’anno. Inoltre – aggiunge – la sospensione per i prossimi tre anni (2014-2016) del programma relativo all'acquisto di 90 cacciabombardieri F35 consentirebbe al Governo di disporre di ulteriori 3.926 milioni di euro per altre e più urgenti esigenze per la ripresa economica del Paese. Imporre l'IMU solo su determinate fasce di immobili o solo sulle seconde case – insiste – porrebbe la questione nei medesimi termini già esaminati dalla Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittimi i provvedimenti che i precedenti governi avevano varato, colpendo senza alcuna logica questa o quella fascia di contribuenti o pensionati e quindi violando apertamente gli tabella 3 e 53 della Costituzione. Il Presidente del Consiglio Enrico Letta conosce benissimo le nostre proposte e se fino ad oggi la partitocrazia le ha respinte ci auguriamo che questa volta la ragione abbia la meglio sugli interessi delle caste e dei generali. – ha concluso Comellini "

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OSTIA: SENZA APPARENTE MOTIVO AGGREDISCE VICINO DI CASA A COLTELLATE. ARRESTATO DALLA POLIZIA PER TENTATO OMICIDIO

Redazione

 Ostia (RM) – Saranno le indagini affidate agli agenti del Commissariato di Ostia Lido, diretti dal dr. Antonio Franco, a stabilire le vere cause che hanno portato al litigio che si è consumato ieri pomeriggio in via Tenuta di Giano e che si è conclusa con l’accoltellamento di due persone, poi finite in ospedale.

Sono circa le ore 7 della sera quando una telefonata al 113, mette in allarme la Questura.

Sul posto si dirigono gli agenti del Commissariato di zona. Al loro arrivo una delle persone coinvolte nella lite, la più grave, è già stata soccorsa dal personale del 118 e trasportata in ospedale. L’altro ci andrà poco dopo. Per entrambi si tratta di ferite da arma da taglio.

Gli investigatori intanto cominciano a raccogliere le testimonianze di alcune persone che avevano assistito alla scena. Pochi dubbi sulla dinamica. Dalla ricostruzione fatta dai poliziotti sembra che uno dei due contendenti, di rientro dal mare con la sua compagna, mentre stava aprendo il cancello del cortile, sarebbe stato aggredito, senza un apparente motivo, da uno dei condomini, A.F., romano di 59 anni.

L’uomo lo avrebbe prima aggredito verbalmente e poi con un coltello. A quel punto, la vittima, dopo aver spostato la compagna per allontanarla, si è difeso tentando di tenere a distanza il 59enne usando il frigo portatile che aveva in mano come scudo.

Nonostante avesse cercato di evitare i colpi, alcuni fendenti portati dall’aggressore a più riprese, riuscivano a colpirlo. Dopo la colluttazione i due cadevano a terra e a quel punto anche l’aggredito ha estratto un coltellino dalla tasca, che lo stesso usava per lavoro in quanto proprietario di un banco di frutta e verdura, e colpiva A.F..

Trattenuti in ospedale, entrambi con prognosi superiore ai 25 giorni, sono tutt’ora ricoverati.

Al termine degli accertamenti il 59enne è stato arrestato. Messo disposizione dell’Autorità Giudiziaria dovrà rispondere del reato di tentato omicidio.




BASSANO ROMANO. LINEA FL3: CONTINUA LA GUERRA DEI PENDOLARI

Luca Pagni

Bassano Romano (VT) – Il Comitato Pendolari FL3 Lago di Bracciano ha rappresentato alla Direzione Commerciale di RFI il forte disagio degli utenti pendolari, davanti ad azioni quali l’intenzione di togliere gli scambi dalle stazioni minori cominciando molto prima del tempo a eliminare le passerelle pedonali, evidenziando a Trenitalia ed RFI la raccolta di 2000 firme e le delibere comunali da parte dei Comuni di Oriolo Romano e Bassano Romano.

“RFI ignora la delibera del Comune di Bassano Romano per stazione FL3 ? – Commentano in una nota  dal Comitato – Il riferimento è alla " 1^ Bozza del PIR- Prospetto Informativo della Rete – aggiornamento dicembre 2013 che dal 01-07-2013 avvia una fase di consultazione ex art.13, comma 1 del Dlgs. 188/03 ."

Nel documento citato dal Comitato si evidenzia che " eventuali osservazioni da parte dei soggetti interessati dovranno pervenire entro e non oltre il prossimo 2 agosto al seguente indirizzo e-mail direzionecommerciale@rfi.it "

“Peccato che in questi giorni RFI abbia iniziato già i lavori di rimozione delle passerelle pedonali ed operando sugli scambi di entrata e uscita dal ii binario di Bassano Romano, senza aspettare dicembre ne le eventuali contestazioni”. Fa sapere il portavoce del Comitato che aggiunge: “Alla stazione di Bassano Romano oltre a non togliere gli scambi ed il II binario, RFI dovrà rispondere alle richieste anche istituzionali di riattivare almeno 2 fermate al dì per garantire il diritto alla mobilità ed alla salute dei cittadini che devono poter raggiungere in treno gli ospedali o i laboratori di analisi a Viterbo o al San Filippo Neri.

Il comportamento di RFI sarà denunciato alla stampa ed a quanti il Comitato riterrà opportuno di interpellare, come tutti i sindaci dei Comuni interessati alla linea Fl3 Roma Cesano Viterbo, l'Osservatorio Regionale per i Trasporti, tutti i comitati e le associazioni di pendolari della linea e naturalmente Trenitalia e Regione Lazio”.

Intanto nei prossimi giorni si terrà una seduta straordinaria del Comune di Bassano Romano, per chiarire la situazione ai cittadini.

Il Comitato Pendolari Lago di Bracciano fa sapere di attendere una celere risposta da RFI.

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NEMI: TRA CROSS COUNTRY ED ECOSISTEMA… PROVIAMO AD ABBEVERARE GLI ASSETATI

Angelo Parca

Nemi (RM) – Ci sono state diverse polemiche attorno alla gara di mountain bike che si è appena conclusa a Nemi.

Qualcuno ha male interpretato i dubbi sollevati da alcuni cittadini, comitati e Verdi e anche i nostri dubbi relativi esclusivamente alla scelta dell’itinerario, ritenuta dai sopracitati poco opportuna per un sito protetto e con un micro ecosistema con equilibri già precari.

Ciò senza voler minimamente criticare lo sport del cross country o le biciclette di per sé.

Con stupore abbiamo notato che sempre qualcuno ha insinuato che il nostro quotidiano pubblicasse termini di cui non conosce il significato, termini quali “ecosistema”. E con il fare da maestrini, atteggiamento che a parere dei redattori risulta infantile e poco edificante, hanno iniziato a porre un interrogativo dietro l’altro facendo capire di essere chissà quali portatori di verità scientifiche.

Infine, qualcun altro, ha continuato a ripetere di andarsi a fare una passeggiata per i boschi nemesi o nella valle del Lago.

Ebbene, a questo qualcuno, tra l’altro appartenente ad un movimento politico conosciuto per l’alta capacità di critica (giusta o sbagliata che sia), facciamo presente che non solo siamo soliti passeggiare per boschi e valle nemese ma, oltre ad aver evidenziato innumerevoli “abusi”, rifiuti, degrado ecc., siamo andati anche oltre la capacità di cronaca e di critica, denunciando alle autorità preposte tali situazioni. E per una parte di esse si sono aperti dei fascicoli in procura.

Certamente, con aria da maestrini, non andiamo a chiedere a nostra volta se oltre a farsi continue passeggiate, coloro che criticano abbiano anche denunciato ciò che vedono.

Diciamo denunciato nero su bianco con atti dimostrabili che possono benissimo pervenire alla nostra redazione via e-mail e che non mancheremo di pubblicare. Noi abbiamo i pezzi di carta e siamo stati anche vicini con il giornale a tutti quei ragazzi che si sono armati di buona volontà e hanno ripulito la zona dai rifiuti. 

Ebbene, nel rispetto anche di quei lettori che dopo una lettura mordi e fuggi puntano la lampada da investigatore, con molta umiltà tentiamo di trasmettere alcune nozioni, gran parte delle quali, in questi giorni, ci sono giunte via e-mail da lettori che non hanno gradito la leggerezza con la quale si liquidano certi argomenti come quello ambientale. 

Nemi il suo nome, dal latino Nemus, significa bosco sacro.  Furono i Romani a destinare alcuni boschi a culto religioso come la selva di Ariccia e le selve delle coste del lago di Nemi elevandole a rango di bosco sacro, e quindi preservandone di fatto lo stato naturale. Loro sì, hanno pensato di preservarne le bellezze naturali, non alterandone l’ecosistema. Questo è quanto si legge sul sito istituzionale dell’Ente Parco dei Castelli Romani che dovrebbe essere in prima linea nella tutela dell’ambiente protetto che rappresenta.

Si legge anche (sempre sul sito istituzionale dell'Ente Parco dei Castelli Romani) e a dire il vero con molto stupore che: “La complessa ricostituzione di un equilibrio tra specie animali e l’ecosistema che le ospita è uno dei principali compiti dell’Ente Parco, e può essere raggiunto soltanto se tutte le componenti del sistema umano (pubbliche amministrazioni, singoli cittadini e associazioni) intraprendono percorsi comuni condivisi e trasversali; l’equilibrio naturale, del resto, è essenziale per la stessa sopravvivenza della specie umana”.

Ad oggi l’Ente Parco dei Castelli Romani non solo non ha sentito l’esigenza di intervenire su questo tema, magari anche argomentando con pareri e mostrando un atto da noi insistentemente cercato e anche richiesto: il nulla osta.

Del nulla osta ambientale non vi è traccia. Eppure per organizzare una qualsiasi manifestazione nell’area protetta questo iter è obbligatorio. E non è facile neppure ottenere il permesso. Ma, probabilmente c’è solo un ritardo nella pubblicazione dell’atto nell’albo pretorio online e anche probabilmente si troveranno tutti in ferie.

Comunque torniamo a chiedere il pezzo di carta: possiamo vedere il nulla osta?

Torniamo a cercare di soddisfare, non con lectio magistralis, quella volontà di ottenere risposte bio – scientifiche, consci che chi pensa di conservare lo scibile non sarà mai soddisfatto.

Il termine ecosistema (sistema ambiente), come idea di un tutt’uno tra organismi ed ambiente risale a tempi molto antichi, anche se solo nel XX secolo è entrato nel gergo scientifico ufficiale ed è stato proposto per la prima volta dall’ecologo inglese George Tansley nel 1935.

La definizione di ecosistema tratto dalla Enciclopedia Treccani corrisponde ad “unità funzionale fondamentale in ecologia”. E’ l’insieme degli organismi viventi e delle sostanze non viventi con le quali i primi stabiliscono uno scambio di materiali e di energia, in un’area delimitata, per es. un lago, un prato, un bosco ecc.

Tutti i fattori ambientali di natura chimico-fisica che caratterizzano un ecosistema, quali la temperatura, il pH, la concentrazione di sali minerali, la quantità di luce, l’ossigeno e l’anidride carbonica disponibili costituiscono le componenti abiotiche. In questa parte inanimata detta "biotopo" alberga la comunità vivente costituita dall'insieme delle componenti biotiche; esse sono formate da specie vegetali, animali e microrganismi e sono dette nel loro insieme “biocenosi".

Si tratta, quindi, di un’associazione biologica che si è creata soprattutto a causa di particolari condizioni climatiche, pedologiche, idrologiche presenti in un determinato spazio geografico, il biotopo, che funge da "supporto attivo" per la comunità vivente (biocenosi).

Ma torniamo al bosco. Per bosco si intende tutto ciò che è compreso tra l'apice delle chiome degli alberi in alto e la roccia madre in basso, vivente o non vivente che sia. Dunque non bisogna concentrarsi solo sulla vegetazione quanto anche sulla fauna. 

Tra gli esseri viventi si considerano quindi tutti i vegetali (alberi, arbusti, erbe, alghe, licheni), gli animali superiori (erbivori, carnivori), gli invertebrati (insetti, ragni, vermi), i funghi e i batteri, molti dei quali assolvono all'importante compito di degradazione delle sostanze morte. L'insieme degli organismi viventi (biocenosi) interagisce poi col clima e col suolo formando appunto, l'ecosistema bosco.

Ne consegue che ogni interferenza, seppur minima, provoca una alterazione delle relazioni tra le diverse componenti di un ecosistema, così strette che, se una di esse viene danneggiata o alterata, l'intero ecosistema risulta turbato.

A Nemi questo è già successo e un esempio ne sono la proliferazione invasiva dei fiori di loto. Piante bellissime (come di virtù certamente sono ricche le biciclette) ma non compatibili con l’ecosistema di questo territorio. E’ bastato un piccolo seme portato, probabilmente senza pensare alle conseguenze, da parte di qualche visitatore a creare un danno all’ambiente che ancora oggi, dopo anni, si sta cercando di debellare con l’eradicazione a mano. 

Ma torniamo a noi: 1500 ciclisti che percorrono il circuito per 5 volte (vedere programma), quindi 7500 biciclette in 48 ore, purtroppo arrecano danni all’ecosistema non indifferenti. Per non parlare dell’impatto dei supporters, degli addetti alla sicurezza, degli uomini della protezione civile, che tra l’altro (non si sa in nome di quale norma) scorrazzano allegramente nei boschi con i fuoristrada (loro possono).

E non si venga a parlare che quei sentieri esistono da secoli (utilizzati in passato da pedoni od al massimo da muli e asini): in un fine settimana si è sottoposto il bosco ad uno stress che normalmente avviene in un decennio.

Per finire, sull’onda del clamore suscitato dallo svolgimento del Campionato MB, nei prossimi mesi quanti ciclisti vorranno cimentarsi nel circuito? 100, 1.000, 100.000? Non sarebbe opportuno cancellare il circuito, ponendo anche dissuasori, allo scopo di evitare ulteriori danni all’ecosistema?

Comunque, nessuno ha la verità in mano ma le posizioni di ognuno andrebbero rispettate a prescindere la dalla valenza o meno della tesi sostenuta.

Il nostro quotidiano lascia molto spazio a coloro che tentano di preservare l’ambiente. Forse i nostri termini non andranno bene a qualche professore ma sicuramente otteniamo spesso dei risultati volti alla tutela del territorio.

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LARIANO, GDF: SCOPERTA E SEQUESTRATA DISCARICA ABUSIVA DI RIFIUTI NOCIVI. DENUNCIATE QUATTRO PERSONE TRA CUI IL PROPRIETARIO.

Redazione

Velletri (RM) – Un’area di oltre un ettaro, in cui erano sversati abusivamente vari tipi di rifiuti  speciali, e’ stata scoperta e sequestrata a Lariano dai finanzieri della compagnia di Velletri.

Dopo l’avvistamento da parte di un velivolo del servizio aereo di pratica di mare della Guardia di Finanza, sono intervenuti i militari  della compagnia di Velletri, che hanno localizzato il sito, rinvenendovi rottami ferrosi, scarti di lavorazione industriale, carcasse e parti di autoveicoli in disuso, pneumatici, oli minerali esausti, oltre a materiale plastico di varia natura, in difetto delle prescritte autorizzazioni.

Anziche’ essere sottoposti ai trattamenti speciali previsti, i rifiuti venivano abbandonati sul terreno, peraltro non impermeabilizzato, con concreti rischi di contaminazione del sottosuolo. 

Sono in corso accertamenti per risalire alle imprese che si sono servite del  sito per il conferimento   dei rifiuti speciali, anziche’ convogliarli presso i centri autorizzati, nonche’ approfondimenti di natura fiscale, per appurare l’eventuale percezione di proventi, a fronte dell’attivita’ di  stoccaggio dei  rifiuti pericolosi. 

Quattro persone sono state denunciate all’Autorita’ Giudiziaria di Velletri per reati previsti dalla normativa vigente in materia ambientale e l’area sequestrata. sara’ sottoposta  alle operazioni di bonifica, a cura dell’A.r.p.a., finalizzate a scongiurare la  contaminazione del sottosuolo.   

L’operazione si inquadra nell’ambito del piu’ ampio dispositivo di controllo del territorio, predisposto dal comando Provinciale di Roma. 




ASSOTUTELA: “SANITÀ, NON È MODELLO LAZIO È MODELLO TASSE”

Redazione

Lazio – “L’ennesimo schiaffo ai cittadini. La sanità del Lazio si risana a suon di tasse, ticket e prelievi dalle tasche dei cittadini”. Ė l’amaro commento del presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato alla pubblicazione del decreto commissariale 314 sul Bollettino ufficiale della Regione. “Una lista di prestazioni specialistiche di eccellenza, ovvero quelle più difficili da prenotare, con le più lunghe liste di attesa e più care per importo del ticket, lievitano a causa di costi aggiuntivi per risanare il disastrato bilancio regionale. Ė veramente troppo per i cittadini. Per un ticket sopra i 50 euro l’aumento va dai 15 ai 35, tra i 76 e i 100 la forbice di aumento è compresa tra i 25 e i 30 mentre le prestazioni che attualmente superano i 100 euro avranno un aggravio di 35 euro. Davvero intollerabile. E quanto hanno risparmiato alla Regione Lazio sui costi della politica? Quanto si è sacrificato sui pingui stipendi dei consiglieri regionali? Per non parlare delle consulenze, della proliferazione degli uffici, della immancabile spartizione degli incarichi. Il sistema non regge più, neanche se ammansito dagli ipocriti eufemismi che, sotto il termine di rimodulazione, nascondono vere e proprie insidie per i residenti del Lazio alle prese con la malattia”.  Il termine rimodulazione infatti significherà l’applicazione di un decreto voluto dal precedente commissario Filippo Palumbo che, salvo revisioni o modifiche, dovrebbe portarci al pareggio di bilancio nel 2015. “Ci auguriamo – conclude Maritato – che il fardello che Zingaretti si è ritrovato possa essere riveduto a tutela della salute e dell’equità, evitando di penalizzare chi non se lo può permettere”.