LATINA, FROSINONE, VITERBO E RIETI: QUATTRO INCENDI DI VASTA ENTITA'

Redazione

Latina / Frosinone / Viterbo / Rieti – Anche ieri l’alta temperatura è stata la causa dei tanti incendi scoppiati su tutto il territorio laziale. Per l’esattezza sono stati 33 i roghi su cui operatori e mezzi della Protezione civile regionale, insieme a Vigili del Fuoco e Corpo Forestale dello Stato hanno lavorato con grande impegno e senso di responsabilità. Nello specifico gli incendi sono stati 9 a Roma e provincia, 8 nel territorio di Frosinone, 13 nella zona di Latina e 2 in quella di Viterbo. Quattro gli incendi di vasta entità: due in provincia di Latina e più precisamente a Sonnino, dove si è reso necessario l’intervento dell’elicottero regionale e dell’aeromobile del Corpo Forestale dello Stato, e a Fondi, dove ad alzarsi per domare le fiamme è stato ancora un mezzo del Corpo Forestale dello Stato; uno a Cervaro in provincia di Frosinone dove ad adoperarsi per spegnere il fuoco è stato l’elicottero regionale. Per il rogo di Salisano, in provincia di Rieti, infine, sono dovuti entrare in azione ben 3 Canadair dei Vigili del Fuoco e l’elicottero regionale. 




ROCCA PRIORA: IL CENTRO STORICO SI RIFA' IL LOOK

Redazione

Rocca Priora (RM) – L'estate per Rocca Priora, da secoli, è il momento migliore, dove godere del clima fresco, dell'ombra dei suoi boschi e dell'aria frizzante che si respira in cima al Belvedere. Per i cittadini e per i turisti, che arrivano numerosi in questa stagione, attirati anche dal ricco programma delle feste, il centro storico si presenta, ad oggi, come un vero e proprio cantiere a cielo aperto. 

Alcune tra le più caratteristiche vie del centro, come via La Marmora e Via Tasso, sono state già risistemate, con il rifacimento della pavimentazione e della rete fognaria. E' in fase di realizzazione invece via Regina Margherita, da largo Europa fino a piazza Garibaldi.

Si sta rifacendo il look anche il simbolo per eccellenza del paese, il castello che domina tutto il territorio. La ristrutturazione di palazzo Savelli infatti è già iniziata da diversi mesi, e sta riguardando il rifacimento di tutti gli interni, con la realizzazione di nuovi tramezzi e un nuovo tipo di controsoffitto, la ripavimentazione del solaio, la sostituzione di tutti gli infissi, oltre alla sostituzione degli impianti elettrici e di riscaldamento.

Piazza Zanardelli, conosciuta come il Belvedere, è in parte transennata invece per i lavori che stanno interessando “Le Fontanacce”, lo storico cinema ancora vivo nella memoria di molti cittadini, che sarà trasformato in una sala polifunzionale, che ospiterà piccoli spettacoli teatrali, convegni e laboratori.

Dall'altra parte della piazza un altro monumento storico che sta ritornando in vita è palazzo Monsignor Giacci, dove aprirà, appena sarà completato il trasloco, la nuova biblioteca comunale, accanto ad una serie di spazi da offrire alle associazioni culturali del paese. 

Rocca Priora riqualifica così il proprio centro storico per restituirlo alla cittadinanza e trasformarlo in un polo culturale d'avanguardia per tutti i Castelli Romani.




RIETI, DONAZIONE ORGANI: DICHIARAZIONI DI VOLONTA' CON IL RILASCIO O RINNOVO DELLA CARTA DI IDENTITA'

Redazione

Rieti – Il Comune di Rieti darà la possibilità ai propri cittadini di esprimere, al momento del rilascio o rinnovo della Carta d’identità, il proprio consenso o diniego alla donazione di organi e tessuti. Rieti sarà il primo comune del Lazio e il quarto in Italia (dopo Perugia, Terni e Cesena) ad attivare il servizio della registrazione della volontà, come previsto dal Decreto Milleproroghe del 2009 e dal recente Decreto del Fare. L’iniziativa – fortemente sostenuta dall’Aido e curata dal Consigliere comunale con delega alla Sanità, Enrico Zepponi – punta ad aumentare il numero dei potenziali donatori sensibilizzando i cittadini sull’importanza della donazione e del trapianto di organi e tessuti.

Il Comune – d’intesa con il Centro Nazionale Trapianti e l’Aido – promuoverà nei prossimi mesi una campagna di comunicazione dedicata ai cittadini con l’intento di informarli correttamente sul nuovo servizio e di richiamare la loro attenzione sull’importanza di dichiarare il proprio consenso alla donazione. La formazione degli operatori dell’Ufficio anagrafe sarà curata dal Centro Regionale Trapianti del Lazio.

Il progetto prevede che l’ufficiale dell’anagrafe incaricato, al momento del rilascio o rinnovo del documento, informi il cittadino della facoltà di poter inserire nella banca dati del Sistema Informativo Trapianti (SIT) del Ministero della Salute il consenso o il diniego alla donazione degli organi e tessuti. Basterà firmare un modulo e nulla sarà apposto sul documento di riconoscimento. Il dato relativo alla dichiarazione di volontà sarà acquisito telematicamente dal SIT; l’espressione di volontà del cittadino sarà consultabile in tempo reale e in modalità sicura dai medici del coordinamento trapianti in caso di necessità.

In Italia quasi novemila persone sono in lista d'attesa per un trapianto e circa un milione e trecentomila cittadini hanno già registrato la loro volontà sulla donazione di organi e tessuti presso le ASL e i Comuni che hanno già aderito o iscrivendosi all'Aido. Con questo progetto il Comune di Rieti intende sensibilizzare i propri cittadini sull’importanza del consenso alla donazione e aumentare il bacino dei potenziali donatori con un gesto semplice, che non ha costi e che richiede solo pochi istanti in più rispetto ai normali tempi di rilascio o rinnovo del documento d’identità.




VITERBO: SPORTELLO FAMIGLIA APERTO ANCHE AD AGOSTO

Redazione

Viterbo – Lo Sportello Famiglia del Comune di Viterbo, ubicato in viale IV Novembre n. 13, anche questa estate non subirà interruzioni. Resterà aperto, anche nel mese di agosto, e osserverà il consueto orario: da lunedì a venerdì dalle 9 alle 12,30, martedì e giovedì anche dalle 15 alle 16,30 (telefono 0761.303548). 

Lo Sportello Famiglia fornisce informazioni, modulistica e lavorazione delle istanze per quanto riguarda gli assegni di maternità, gli assegni per 3 figli minori, i bonus bebè regionali, le agevolazioni tariffarie su bollette Enel e gas, le agevolazioni per il trasporto degli anziani, dei giovani studenti e dei lavoratori, i centri ricreativi estivi, la ludoteca comunale, le pratiche in convenzione con l'Inps, altre prestazioni sociali come la modulistica per gli asili nido e i contributi affitto.




FROSINONE, EMERGENZA CALDO: DISPOSTE LE MISURE DI PREVENZIONE

Redazione

Frosinone – A seguito alla comunicazione da parte del Ministero della Salute del livello di allerta 3 per l’emergenza caldo per i prossimi giorni, l’amministrazione comunale sulla base del bollettino nazionale e su indicazione dell’Ufficio Meteo della Protezione Civile Comunale, ha disposto l’attivazione di tutte le attività di prevenzione previste dalla pianificazione comunale per i giorni 7 e 8 agosto, salvo ulteriore proroga nell’eventualità dell’estensione dell’allarme.

"Pertanto, considerati gli ottimi risultati conseguiti lo scorso anno per le modalità operative messe in campo per fronteggiare l’ondata di calore, nelle giornate di mercoledì 7 e giovedì 8 dalle ore 8 alle ore 20, si manterrà aperta e fruibile, per chi dovesse essere necessario, la sede climatizzata ed attrezzata del Comando di Polizia Locale sita in piazza VI Dicembre, – fanno sapere dal Comune -ove saranno presenti Operatori della Polizia Locale e personale sanitario messo a disposizione dalla Azienda Sanitaria Locale di Frosinone.

Rimarrà attivo il numero verde 800252220 (raggiungibile solo da rete fissa) per eventuali informazioni e segnalazioni.

Nell’orario notturno, per ogni eventuale necessità ci si potrà rivolgere al Servizio di Guardia Medica della ASL contattando il 118 che potrà contare sul pronto intervento della Protezione Civile comunale nel caso si rendessero necessari ricoveri temporanei presso locali climatizzati.

In ogni caso, si ricordano alla cittadinanza le principali precauzioni da adottare in particolare per le persone anziane e bambini nelle giornate particolarmente calde:

– non esporsi all’aria aperta nelle ore più calde;

– bere molta acqua anche in assenza di stimolo di sete (le persone che soffrono di epilessia o malattie del cuore, rene o fegato o che hanno problemi di ritenzione idrica, devono consultare il medico prima di aumentare l’ingestione di liquidi) e mangiare frutta fresca;

– non assumere medicinali senza aver consultato il proprio medico;

– evitare bevande alcoliche o contenenti caffeina;

– evitare pasti pesanti;

– indossare abiti leggeri e comodi, di cotone, lino o fibre naturali;

– all’aperto indossare cappelli leggeri e di colore chiaro per proteggere la testa dal sole diretto;

– proteggere la pelle dalle scottature con creme solari con alto fattore protettivo;

– non lasciare persone o animali, anche se per poco tempo, nella macchina parcheggiata al sole;

– non sostare in aree ricche di vegetazione (parchi, giardini);

– prima di rientrare in macchina aprire gli sportelli per ventilare l’abitacolo;

– prima dell’utilizzo, verificare che i seggiolini di sicurezza per i bambini non siano surriscaldati;

Si consiglia, inoltre, di prestare attenzione a parenti o vicini di casa anziani che possono aver bisogno di aiuto soprattutto se vivono soli e in caso di necessità rivolgersi agli operatori dell’emergenza (118, 112, 113)".




GENZANO, ARICCIA, LANUVIO E VELLETRI. ALLARME CARENZA IDRICA: VENERDI' 9 AGOSTO TAVOLO TRA ACEA E 4 SINDACI

Chiara Rai

Castelli Romani – I sindaci di Genzano, Ariccia, Lanuvio e Velletri si riuniranno attorno ad un tavolo convocato per venerdì 9 agosto con il presidente Acea Ato2, Sandro Cecili per cercare una soluzione definitiva rispetto ai gravi disservizi idrici che continuano a verificarsi nel bacino sud dei Castelli Romani.

Furiosi, i primi cittadini, costretti quotidianamente a far fronte alle emergenze e alle comprensibili lamentele da parte dei cittadini senz’acqua, si aspettano che nell’incontro vengano affrontate tutte le problematiche: “Non si può paralizzare la vita dei cittadini sottraendo loro il diritto all’acqua –  tuonano i sindaci – né può diventare accettabile che l’emergenza diventi la questione quotidiana. Chiediamo al gestore di garantire un maggiore flusso idrico, il rispetto della turnazione laddove prevista, un maggior numero di investimenti sulla rete e interventi più tempestivi nei casi di criticità”.

Inoltre i sindaci dei quattro Comuni castellani ribadiscono la necessità di portare a termine l’iter di adozione e approvazione del nuovo regolamento d’utenza e della carta dei servizi, consegnati dal Comune di Genzano a nome di ben quindici sindaci dell’Ato2 nel mese di agosto 2012.

La situazione, nell'hinterland è veramente d'emergenza: A fine giugno  circa tremila residenti di Velletri sono stati oltre due settimane senz’acqua. Qui, in un Comune che conta oltre 53 mila residenti  l’acqua viene erogata a turnazione: 3 o 4 ore di erogazione ogni 24 ore. Sono avvenute circa 400 riparazioni in due mesi e svariate volte sempre negli stessi punti: “Dopo questo bollettino di guerra – dice il sindaco di Velletri Fausto Servadio – che dovremmo aspettarci da Acea. Sono 5 anni di incontri. Le denunce in Procura le ho fatte. Ogni riparazione viene addebitata ai cittadini in bolletta. La popolazione paga a peso d’oro un servizio che non ha”. Intanto i disagi, soprattutto nei fine settimana, sono all’ordine del giorno a Lanuvio, ad Albano laziale, a Genzano, a Nemi e Ariccia. In molte zone di Lanuvio e Genzano, sabato e domenica scorsi, è mancata l’acqua per oltre 40 ore.

A Lanuvio la situazione si è registrata molto critica in via delle Selve e vie limitrofe dove per cucinare un piatto di pasta i residente hanno riempito le pentole alla fontana e vi sono poi tornati per pulire i piatti sporchi. Dalla notte di martedì 30 luglio nella zona Artigiana a Genzano e mancata l'acqua fino a domenica. Nel frattempo l’Acea si dice pronta all’incontro con i sindaci, soprattutto per mettere sul piatto gli investimenti da farsi per gli interventi infrastrutturali necessari ad adeguare la rete idrica. Ad Aprile scorso a Genzano e Lanuvio sono stati chiusi dei pozzi inquinati e adesso, sostengono i vertici Acea, si deve decidere insieme alle amministrazioni come e in che misura intervenire sulla rete.

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NCC ABUSIVI. IL SINDACO DI FIUMICINO: “COMBATTEREMO OGNI FORMA DI ILLEGALITÀ IN AEROPORTO”

Redazione

Fiumicino (RM) – “Il Comune di Fiumicino è contrario a qualsiasi forma di abusivismo, compreso quello che da anni si perpetra all’interno dell’Aeroporto Leonardo Da Vinci nell’ambito del trasporto privato, dove spesso non si rispettano le basilari regole per lavorare”. Lo dichiara il sindaco di Fiumicino Esterino Montino commentando la riunione indetta oggi sul tema dalla Prefettura di Roma, cui hanno partecipato il delegato del Sindaco alla Sicurezza e alla Legalità Raffaele Megna, il Comandante dei Vigili Urbani del Comune di Fiumicino Giuseppe Galli e il Vicecomandante dei Vigili Urbani del Comune di Fiumicino Francesco Romanelli. “L’uscita passeggeri in aeroporto – prosegue il sindaco Montino – rappresenta il biglietto da visita per tutti coloro che transitano al Leonardo Da Vinci. È necessario quindi combattere ogni forma di abusivismo che vi si annida e riportare la legalità”.

“In aeroporto – aggiunge il delegato del sindaco alla Sicurezza Megna – c’è un grosso problema di abusivismo. È dunque auspicabile che si rafforzino ancora di più i rapporti con la Polizia municipale di Roma e gli altri enti che già vigilano sull’abusivismo, con un maggior numero di operatori preposto al controllo”.

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RIETI, LEGAMBIENTE: TERMINILLO ALLEGGERITO DI 42 QUINTALI DI RIFIUTI

Redazione

Rieti – Venerdì 2 agosto  i volontari del Circolo Legambiente  Centro Italia insieme ai soci detenuti della casa circondariale hanno organizzato una passeggiata ecologica lungo il sentiero planetario fino al campo d'altura dei 5 confini in occasione della quale  il Terminillo è stato alleggerito di 42 quintali di rifiuti quali mobili elettrodomestici, raee vecchi sci, materassi

"Si ringrazia la Polizia municipale, l’ Asm e la Pro loco per il valido appoggio e l’aiuto ed il ristorante la Capannaccia per il pranzo offerto a tutti i partecipanti. – Dichiarano da Legambiente – I partecipanti hanno riscontrato una situazione sostanzialmente buona mentre i villeggianti hanno risposto molto bene all'iniziativa che verrà ripetuta il 23 agosto".

 Di contro è stata costatata una bassa affluenza da parte dei villeggianti nonostante l’alta stagione.

“Ci  auspichiamo  che al più presto venga avviata la raccolta differenziata almeno stradale,- dichiara Gabriele Zanin, Presidente del circolo Legambiente- non è più possibile assistere al fatto che neanche le poche attività commerciali rimaste possano poter confluire i rifiuti differenziati. Sollecitiamo perciò le autorità a operarsi per rendere ancora più accogliente con una attenzione ambientale che passa prioritariamente per la raccolta dei rifiuti”

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ANZIO – NETTUNO, ACQUALATINA: BOLLETTE IDRICHE EMESSE DOPO IL 21/07/2011 ILLEGITTIME

Redazione

Se  non fosse bastato il Parere del Consiglio di Stato n. 267 del 25-01-2013, è arrivata anche la sentenza del TAR del Lazio sezione di Latina n.  676   del 29-07-2013 a smentire le affermazioni del Sindaco Chiavetta che in campagna elettorale, sul problema “acqua”, aveva parlato di “referendum politico”.  Dichiarano attraverso una nota dal Comitato Acquapubblica Anzio-Nettuno.

Infatti il Giudice amministrativo ha definito  “il ricorso è fondato e va accolto ……….  avverso l’inserimento, tra le componenti della tariffa, di una voce attinente alla remunerazione del capitale investito, in (palese) violazione dell’esito del referendum abrogativo del 12/13 giugno 2011”.

"Purtroppo per il nostro Sindaco, – prosegue la nota del Comitato – l’intero ordine della magistratura amministrativa  ha dichiarato, ormai con decine di sentenze, l’illegittimità delle bollette idriche emesse dopo il 21 luglio 2011. Continuano ad avere ragione i cittadini di Nettuno ed Anzio che hanno aderito alla campagna  “Obbedienza Civile”, lanciata già da due anni dal Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua di cui il Comitato Acquapubblica Anzio-Nettuno è parte attiva,  ricalcolando le bollette di Acqualtina S.p.a., eliminando il profitto del gestore.

Siamo in attesa dell’ennesima decisione, questo volta del Giudice di pace di Anzio, che il 20 settembre prossimo si pronuncerà sui ricorsi presentati dai cittadini di Anzio e Nettuno contro Acqualtina S.p.a. in merito ai rimborsi e alla legittimità delle bollette del SII, proprio in applicazione del referendum del 12 e 13 giugno 2011. Va inoltre sottolineato che, sempre in contraddizione con quanto affermato dai  Sindaci di Anzio e Nettuno, sul potere di approvare o disapprovare le decisioni dell’ATO 4, il TAR di Latina afferma: “La decisione, infatti, ritiene più corretto concludere che, in forza dell’art. 17 cit., ( Convenzione di Cooperazione) sia stato attribuito ai Consigli degli Enti locali convenzionati un vero e proprio potere di approvazione della convenzione di gestione: potere che, come tale, comporta necessariamente l’esistenza, altresì, di un potere di “disapprovazione” della stessa, giacché il potere di approvare include logicamente anche il potere di non approvare.”

Sottolineiamo quindi che l’atteggiamento e la posizione in Conferenza dei Sindaci dell’ATO 4, di Chiavetta e Bruschini, completamente asservita al volere di Acqualatina, non trova più alcuna giustificazione  in quanto  gli atti relativi alle decisioni prese sui referendum di giugno 2011 sono stati annullati come recita il dispositivo della sentenza: “Per questa parte, dunque, i suddetti atti risultano illegittimi e debbono essere annullati.” Pertanto se questi Sindaci hanno veramente a cuore, come dicono, gli interessi dei loro concittadini, devono prendere atto dell’evidenza dei fatti e avere una posizione netta e decisa in favore degli utenti del SII, chiedendo, prima di tutto, l’applicazione immediata degli esiti dei referendum. – La nota conclude – Manca ormai poco tempo per  rivedere le loro posizioni sulla gestione privatistica, palesemente fallimentare, di Acqualatina s.p.a., se non vogliono essere considerati incapaci e collusi, prima che gli eventi e la disastrosa situazione politico-economica del SII, come una valanga d’acqua, li travolgerà".




CIAMPINO, VICENDA ASP: IMPEGNO DEL CONSIGLIO COMUNALE A CERCARE SOLUZIONI PER MANTENIMENTO GESTIONE PUBBLICA DEI NIDI

Pascucci: "Abbiamo ribadito la nostra contrarietà alla gestione privata del servizio nidi e chiesto garanzie rispetto al proseguimento della gestione di ASP per tutto l’anno scolastico 2013/14"

 

Redazione

Ciampino (RM) – Dopo la protesta al Consiglio Comunale del 1 Luglio di USB e dei lavoratori di ASP, si è svolto oggi  un Consiglio Aperto nel quale si è discusso della situazione dell’azienda che gestisce i servizi, dell’accordo firmato il 26 luglio fra l’azienda e CGIL, CILS e UIL e della privatizzazione del servizio Nidi.

“Abbiamo avuto la capacità di  rimettere in discussione un accordo dato ormai per scontato, approvato senza aver consultato la maggioranza dei lavoratori e che, se applicato, porterebbe ad una decurtazione dei salari insostenibile  – dichiara Teresa Pascucci  Dirigente USB Roma e Lazio- Inoltre abbiamo ribadito la nostra contrarietà alla gestione privata del servizio nidi e chiesto garanzie rispetto al proseguimento della gestione di ASP per tutto l’anno scolastico 2013/14. -prosegue Pascucci – Ma soprattutto siamo riusciti a dar parola ai lavoratori che, durante  i loro interventi, hanno ben chiarito quale sarà il peso dei tagli salariali e dei pericoli che corrono i bambini e le famiglie in caso di gestione privata degli asili nidi.Da parte del Consiglio Comunale c’è stato l’impegno a cercare soluzioni per il mantenimento della gestione pubblica dei nidi ed a  riaprire la discussione sul risanamento dell’ASP sentendo  tutte le organizzazioni sindacali.

Da parte nostra – conclude la dirigente sindacale – vigileremo per verificare se a questa disponibilità seguiranno degli atti concreti e ci terremmo pronti ad aprire un autunno caldo nel caso l’amministrazione di Ciampino intenda invece proseguire con una politica di risanamento fatta solo ai danni dei lavoratori".

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VITERBO, LA PROVINCIA PROMUOVE AZIONE PER SCONGIURARE LA SOPPRESSIONE DEL DISTACCAMENTO VIGILI DEL FUOCO DI GRADOLI

Redazione

Viterbo – La Provincia di Viterbo è in prima linea per scongiurare la paventata soppressione del distaccamento dei Vigili del Fuoco con sede a Gradoli. Il vice presidente ed assessore all’Ambiente Paolo Equitani ha riunito ventuno sindaci di altrettanti comuni dell’Alta Tuscia per promuovere una forte ed incisiva azione di sensibilizzazione volta a scongiurare un provvedimento che rischia di creare seri problemi ambientali e legati alla sicurezza.

“Chiudere il distaccamento di Gradoli significa in pratica esporre l’intera zona a nord di Viterbo a seri rischi  – spiega Equitani – soprattutto nel periodo estivo quando il pericolo di incendi è ancora più elevato. Per questo motivo come Provincia ci siamo fatti promotori di questo incontro con i primi cittadini del comprensorio, con l’intenzione di manifestare tutti insieme la nostra netta contrarietà al proposito ventilato. Secondo quanto ci è stato riferito la soppressione sarebbe legata alla carenza di organico che renderebbe impossibile garantire il proseguimento delle attività finora garantite. Siamo però convinti della necessità di individuare soluzioni alternative che possano scongiurare un provvedimento così drastico. Abbiamo pertanto redatto un documento, inviato al competente ufficio del Ministero dell’Interno, alla direzione regionale dei Vigili del Fuoco ed al Prefetto di Viterbo spiegando dettagliatamente i motivi per cui è necessario mantenere in attività il presidio a garanzia del territorio, dell’ambiente e delle popolazioni”. 

Il documento, oltre che dall’assessore Equitani quale rappresentante della Provincia di Viterbo, è stato sottoscritto dai sindaci dei comuni di: Valentano, Cellere, Latera, Canino, Piansano, Tessennano, Arlena di Castro, Ischia di Castro, Montalto di Castro, Farnese, Acquapendente, San Lorenzo Nuovo, Bagnoregio, Bolsena, Montefiascone, Grotte di Castro, Gradoli, Onano, Proceno, Marta, Capodimonte. 

“A causa della particolare conformazione della provincia di Viterbo – scrivono i firmatari della missiva – i mezzi di soccorso che partono dal comando provinciale di Viterbo, impiegherebbero oltre un’ora per raggiungere le zone a nord della Tuscia che distano oltre 50 Km dal Capoluogo, penalizzando la rapidità e l’efficienza delle operazioni. Il distaccamento di Gradoli è invece situato in posizione strategica rispetto ad una vasta area del nord della Tuscia tale da assicurare, al contrario, rapidità ed efficienza dei soccorsi. Da evidenziare poi la forte vocazione turistica dell’intero comprensorio del lago di Bolsena che nel periodo estivo, grazie alla presenza di alberghi, campeggi e strutture ricettive, raggiunge picchi di oltre 100mila presenze. Il presidio di Gradoli serve almeno ventuno comuni per un totale di 1275 Km, con una popolazione residente di circa 70mila abitanti. Non va dimenticato poi l’alto valore che il paesaggio riveste per questa provincia”.

A fronte di queste considerazioni la Provincia ed i sindaci dei ventuno comuni chiedono che l’ipotesi di soppressione del distaccamento di Gradoli, prevista già a partire dai prossimi giorni, non trovi concreta attuazione.