ROMA: TRE MILIONI E MEZZO DI EURO PER PULIRE TOMBINI E CADITOIE DI ROMA

Redazione

Roma –  Christian Montagna il giorno che Roma si è allagata ha filmato come in pochi minuti si riesca a paralizzare la città perché tombini e caditoie sono obsoleti e soprattutto ostruiti.

Si è tenuto l'altro ieri, presso gli uffici del Dipartimento Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione Urbana, l'incontro di coordinamento del piano per la pulizia delle caditoie, che sarà pienamente operativo da lunedì 2 settembre. La riunione era stata preannunciata dall’Assessore alle Periferie e ai Lavori Pubblici, Paolo Masini, dopo il nubifragio abbattutosi martedì scorso sulla capitale. Definite le priorità degli interventi sulla base delle indicazioni dei Municipi; una lista che si completerà con le segnalazioni dei cittadini, attraverso gli strumenti di contatto (numero di telefono e posta elettronica) che saranno messi a loro disposizione.
 

Alla riunione, coordinata dall'assessore Masini, hanno partecipato rappresentanti degli assessorati all'Ambiente e alla Mobilità e Trasporti, delle Unità Organizzative Tecniche dei Municipi, di Ama, di Atac, del corpo di Polizia di Roma Capitale, della Protezione Civile e delle imprese coinvolte nei lavori.


"Si è trattato di un incontro molto proficuo, cui hanno partecipato circa 80 persone in rappresentanza di tutte le realtà coinvolte nel problema degli allagamenti", ha sottolineato Masini, ricordando che solo attraverso un impegno coordinato e condiviso è possibile aiutare Roma a superare problemi e disagi che derivano anche da fenomeni straordinari come il violentissimo nubifragio del 27 agosto.
 

 In un sopralluogo avvenuto subito dopo il temporale, lo stesso Assessore aveva già anticipato le linee essenziali del piano straordinario operativo da lunedì, che prevede uno stanziamento di tre milioni e mezzo di euro. Tra queste l’impiego di una task force per pulire i tombini; due diverse modalità per la pulizia delle caditoie (canal jet e elephant), contatti per segnalare problemi tramite numero di telefono e indirizzo di posta elettronica; imprese – quelle che provvedono alla manutenzione stradale ordinaria – organizzate in modo che ciascuna indichi con un contrassegno specifico le caditoie su cui interviene.

LEGGI ANCHE:

28/08/2013 ROMA CAPUT TILT
25/08/2013 ROMA MALTEMPO: INTERVENTO TEMPESTIVO DELLA PROTEZIONE CIVILE. SITUAZIONE SOTTO CONTROLLO



FROSINONE, SMOTTAMENTI VIADOTTO BIONDI: FULMINI E SAETTE TRA COMUNE E REGIONE

Redazione

Frosinone – E' gravissima la situazione di dissesto idrogeologico nella collina che costeggia il viadotto Biondi, a Frosinone. L'ultima frana si è verificata a marzo e ha letteralmente spazzato via parte della strada. Il 28 agosto in serata, con il forte maltempo, ci sono stati altri due smottamenti proprio vicino all’ascensore inclinato. Da circa cinque mesi ormai, si attendono gli interventi per mettere in sicurezza la collina. La Regione ha finora speso circa 20 mila euro per le verifiche di sorta. 

Il sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani, ha deciso di donare le chiavi di legno della citta’ al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, in segno di protesta per i mancati interventi di messa in sicurezza del costone.  “Ad eccezione delle comunicazioni arrivate al Comune di Frosinone circa l’installazione di alcuni inclinometri e lo svolgimento di alcuni sondaggi – dice Ottaviani – , la nostra amministrazione e la cittadinanza non hanno ancora il piacere di conoscere se esiste un impegno di spesa effettivo commisurato alla gravita’ del problema. Per questo – ironizza il sindaco – in segno di riconoscimento, domani donero’ al presidente Zingaretti le chiavi della citta’, che possono essere al massimo di legno e non certo di metallo pregiato”.

Immediata la risposta del presidente della Commissione Bilancio Bruschini, il quale rispedisce tutto al mittente e parla di strumentalizzazione politica: ''E' fin troppo evidente che il sindaco Ottaviani non perde occasione per strumentalizzare qualsiasi vicenda e per sacrificare all'altare della battaglia politica gli interessi generali dei cittadini di Frosinone. Va respinta al mittente la provocazione della consegna delle chiavi di legno al Presidente Zingaretti, in merito ai lavori sul viadotto Biondi, che costituisce uno strappo istituzionale mai visto in precedenza.

L'amministrazione Zingaretti ha fatto tanto in questi primi mesi per l'area di Frosinone, come mai e' avvenuto in precedenza, ed il Sindaco di Frosinone non puo' fare finta di nulla per meri interessi di parte politica''. Lo dichiara il Presidente della Commissione Bilancio della Regione Lazio, Mauro Buschini. ''Il Sindaco Ottaviani, del resto, non e' nuovo a simili atteggiamenti come abbiamo visto anche per la delicata vertenza della Multiservizi dove cercava di scaricare sulla Regione Lazio scelte e decisioni di competenza della sua amministrazione comunale, e sulle giunte precedenti. Sulla vicenda Multiservizi, a differenza di quanto non ha fatto il Sindaco di Frosinone, la Regione ha proposto un percorso, se ne e' fatto garante e ha offerto la disponibilita' per l'impiego di risorse al fine di salvare i posti di lavoro. Come pure il Sindaco Ottaviani dovrebbe riconoscere l'impegno della Regione Lazio su una questione cosi' complessa come quella del rilancio economico ed occupazionale dell'area industriale ciociara attraverso 80 milioni di euro di risorse destinate allo sviluppo, fatto mai avvenuto prima d'ora. In merito alla vicenda del viadotto Biondi , interessato da un vasto movimento franoso, il Sindaco Ottaviani dovrebbe sapere che la Regione sta lavorando ad una soluzione strutturale definitiva e non tampone, come probabilmente preferirebbe, per ripristinare l'arteria stradale e rimuovere le condizioni di rischio che affliggono tutto il versante a monte e a valle del viadotto.

Se Ottaviani, peraltro, avesse svolto un lavoro di monitoraggio e prevenzione su una zona sottoposta gia' in passato a fenomeni franosi, visto che in base alla legge regionale il Sindaco e' individuato come Autorita' locale di Protezione Civile, il versante interessato dalla frana recente avrebbe potuto ricevere maggiori attenzioni dalla sua amministrazione comunale. Il Sindaco di Frosinone ha la memoria corta e vorremmo ricordargli, ad esempio, i disastri che la destra ha combinato in Ciociaria negli anni passati come nella sanita' quando proprio lui era membro del Cda del'Asp.

Cosi' come l'atteggiamento di mera battaglia politica portato avanti da Ottaviani nell'assemblea dei sindaci sulla sanita' quando e' stato bocciato l'atto aziendale proposto dall'Asl ed il Sindaco di Frosinone pensava di mettere per iscritto, in un documento da far approvare, che si trattava di una bocciatura dell'amministrazione regionale''.

LEGGI ANCHE:

14/07/2013 FROSINONE, DOPO LE FRANE SUL VIADOTTO BIONDI, VERTICE URGENTE ALLA PROTEZIONE CIVILE
26/03/2013 FROSINONE, EMERGENZA FRANA: IERI EFFETTUATO UN NUOVO SOPRALLUOGO
18/03/2013 FROSINONE, MESSA IN SICUREZZA DELLA FRANA
17/03/2013 FROSINONE, ALLARME FRANA VIADOTTO BIONDI. PARTICOLARE ATTENZIONE PER L’ASCENSORE INCLINATO



CORI: CONTI TORNA A CHIEDERE AD ACQUALATINA LA RESTITUZIONE AI CITTADINI DELLA QUOTA DI REMUNERAZIONE DEL CAPITALE INVESTITO

Redazione

Cori (LT) – “Restituite ai cittadini e agli utenti la quota di remunerazione del capitale investito applicata sulle tariffe idriche dal 21 luglio 2011, data di pubblicazione del decreto attuativo del referendum, fino ad oggi” – è categorica la richiesta del Sindaco di Cori Tommaso Conti ad Acqualatina.

Ad oltre due anni di distanza dall’esito del referendum del giugno 2011, che a Cori registrò il quorum più elevato della provincia di Latina ed una percentuale totale di SI del 96,86%, non solo non vi è stata alcuna normativa post voto, ma non è stato neppure eliminato dalla tariffa del servizio idrico il famoso carico relativo alla remunerazione del capitale investito.

Una rivendicazione questa più volte esternata dal Sindaco corese, uno dei pochi che ha sempre fatto sentire la propria voce fuori dal coro nelle sedi deputate, e allo stato attuale ancor più legittima in seguito alla sentenza 676/2013 con la quale il TAR del Lazio – sezione di Latina, su ricorso proposto dal Comune di Aprilia, ha dichiarato l’illegittimità delle tariffe idriche approvate dalla Conferenza dei Sindaci dell’ATO 4 dopo il risultato referendario. “Era evidente sin da allora – aggiunge Conti – che il referendum aveva inciso sulla legge che determina la composizione delle tariffe e aveva determinato l’inapplicabilità della quota di remunerazione del capitale investito. Nonostante alcuni interventi – tra i quali quello del Sindaco di Cori – nella Conferenze dei Sindaci del 2011, successiva al referendum, avessero evidenziato l’illegittimità dell’applicazione di detta voce sulla tariffa, ci si è ostinati a mantenerla comunque in vigore”.

“Adesso la pronuncia del TAR – prosegue il primo cittadino – anche tenendo conto del parere del Consiglio di Stato in sede consultiva, ha fermamente stabilito che bisogna dare attuazione al voto referendario ed ha dichiarato l’illegittimità delle tariffe. Ne consegue che Acqualatina è tenuta a restituire la maggiorazione applicata. Il Comune di Cori si farà promotore, anche tramite il voto del Consiglio comunale, nel richiedere la restituzione di quanto illegittimamente percepito” – conclude Tommaso Conti annunciando che la questione verrà presto portata all’attenzione della suprema assise del Comune.
 




ROMA: "PRIMAVALLE… MICA L'ULTIMA" ACCENDE I MOTORI E SI PREPARA ALLA SECONDA EDIZIONE

Redazione

Roma –  L'Associazione Culturale "Vengo da Primavalle" organizza la seconda edizione di "Primavalle… mica l'ultima!". Dal 5 all'8 settembre presso il parco "Anna Bracci" di via Alessio Ascalesi, alle spalle della biblioteca comunale prenderà vita una vera e propria festa di quartiere tra musica, cabaret, commercio artigianale e attività ludiche. L'evento, organizzato in collaborazione con l’Associazione Multiculturale “I Musici Onlus”, torna dopo il grande successo dello scorso anno (oltre 1.500 presenze al giorno). 

Scopo dell'iniziativa sarà quello di mostrare le faccia migliore del quartiere, coinvolgendo cittadini e commercianti di zona, per superare così quell’immagine pubblica che vede troppo spesso le periferie come luoghi di esclusivo degrado e isolamento.
Per quattro giorni consecutivi, si alterneranno sul palco gruppi musicali, artisti e comici i (alcuni direttamente dai programmi televisivi "Zelig" e "Colorado"). Anche gli stand avranno come scopo principale quello di promuovere le qualità associative, artistiche e artigianali della zona e di tutto il Municipio XIV: ampio spazio, quindi, alle realtà sociali del quartiere che attraverso lo spazio espositivo, le mostre e i dibattiti potranno farsi conoscere direttamente tramite il loro importante lavoro sul territorio. Tra queste, ad esempio, saranno presenti la Comunità di Sant’Egidio, l'associazione Andrea Tudisco,  l’Opera Don Calabria,  l’Associazione Gianni Elsner Onlus e l' associazione Una breccia nel muro
 




ALBANO: AL VIA “PROGETTO ALBANUS: STUDIO E DOCUMENTAZIONE DELL'ANTICO EMISSARIO DI ALBANO”.

Carla Galeazzi – Presidente Hypogea
 
Albano Laziale (RM) – Sabato 31 Agosto 2013 la Federazione dei gruppi speleologici del Lazio per le cavità artificiali Hypogea varerà ufficialmente il “Progetto Albanus: studio e  documentazione dell'antico emissario di Albano”.
La campagna di studi multidisciplinari denominata "Progetto Albanus", che  ha ottenuto l'autorizzazione della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio e dell’Ente Parco Castelli Romani, sarà condotta dai tecnici e ricercatori di Hypogea in stretta collaborazione con la Soprintendenza e con l'obiettivo di esplorare e documentare l'antico emissario.
 
Il progetto è dedicato alla memoria del Prof. Vittorio Castellani, insigne accademico e speleologo (http://www.speleology.it/vittorio.html).
 
Gli studi di dettaglio potranno essere svolti successivamente all’acquisizione di dati più recenti e consentiranno di verificare lo stato attuale dei luoghi, effettuare un rilievo topografico della struttura con moderna strumentazione, acquisire la documentazione fotografica e filmata ed effettuare le necessarie analisi ambientali per valutare la possibilità di un intervento – almeno parziale – di bonifica del condotto, la tutela del sito e fornire suggerimenti in ordine alla sua valorizzazione.

Il contributo e l'esperienza delle organizzazioni speleologiche afferenti ad Hypogea (A.S.S.O, Centro Ricerche Sotterranee Egeria e Roma Sotterranea) è imprescindibile in quanto l'esplorazione presenta tutte le difficoltà peculiari degli ambienti ipogei quali la presenza di tratti allagati, la necessità di muoversi in stretti cunicoli superando zone concrezionate, crolli e probabili dissesti. La progressione richiederà pertanto l'utilizzo di specifiche tecniche speleologiche e speleosubacquee ormai ampiamente collaudate, che possono trovare sintesi solo in un gruppo di lavoro multidisciplinare quale il nostro.

Nella giornata di sabato sarà effettuato il primo sopralluogo speleologico esplorativo del sito.

L’emissario del lago di Albano (o di Castel Gandolfo) è il più noto fra le molte strutture di regimazione dei laghi vulcanici dei Colli Albani ed è anche l’unico citato da fonti storiche (Tito Livio V, 15; Dionigi d’Alicarnasso I, 66 e Piranesi).
La tradizione storica colloca l'emissario di Albano tra i più arcaici reperti documentati dell'opera cunicolare romana, secondo solo alla costruzione della Cloaca Massima. Ma non mancano ipotesi che attesterebbero la realizzazione dell'emissario in epoca ancora più antica (V. Castellani, 1999).
Fu realizzato per regolare il livello del lago di Albano, privo di un emissario naturale, in caso di eccessivo innalzamento delle acque, rendendo abitabili e coltivabili le rive del lago.  Un'opera di straordinario valore storico, archeologico e speleologico sino ad oggi scarsamente indagata per l'oggettiva difficoltà di percorrenza dello speco, quasi completamente allagato.


 




FROSINONE, ANAGNI, CASSINO, PONTECORVO, CARABINIERI IN AZIONE: A PALIANO SVENTATO TENTATO OMICIDIO DELLA CONVIVENTE

Redazione

Frosinone – Nei prossimi giorni, lasceranno l’incarico ricoperto in ambito del Comando Provinciale Carabinieri di Frosinone, i sottonotati Ufficiali:

Ø Maggiore Pietro Dimiccoli, che dal mese di settembre 2008 ha retto il Comando della Compagnia Carabinieri di Frosinone, andrà ad assumere l’incarico di Capo Ufficio Comando del Comando Provinciale Carabinieri di Latina;

Ø Capitano Pietro Caprio, che dal mese di ottobre 2006 ha retto il Comando del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Frosinone, andrà a ricoprire l’incarico di Comandante della Compagnia Carabinieri di Massa;

Ø Tenente Sebastiano Maielli, che dal mese di settembre 2010 ha retto il Comando del NORM della Compagnia di Pontecorvo, andrà a ricoprire l’incarico di Comandante della Compagnia di Ortona (CH).

 

Anagni

Decorsa notte, i militari della Stazione di Acuto al termine di attività info-investigativa, traevano in arresto un 68enne di Paliano poiché ritenuto responsabile di “tentato omicidio e lesioni personali”.

Il prevenuto, per futili motivi, armato di forbici, sferrava fendenti all’indirizzo della propria convivente che, anche grazie all’intervento di sua figlia 15enne, riusciva a difendersi evitando più gravi conseguenze e ad allertare i Carabinieri. I militari operanti, prontamente intervenuti e constatato i fatti, lo traevano in arresto.

Inoltre, a scopo cautelativo, al medesimo venivano sequestrate le armi che deteneva regolarmente.

Al termine delle formalità di rito, l’arrestato veniva associato presso la Casa Circondariale di Frosinone a disposizione dell’A.G..

 

Decorsa notte, in Ferentino, i militari della Stazione di Morolo, nel corso di un predisposto servizio per ilo controllo del territorio, traevano in arresto per “resistenza a pubblico ufficiale e porto abusivo di arma bianca” un 28enne di nazionalità rumena residente in Napoli, già censito. Lo stesso, fermato per un controllo alla circolazione stradale, allo scopo di sottrarsi agli accertamenti tentava di investire i militari dandosi poi alla fuga. Bloccato subito dopo, gli operanti accertavano che lo stesso era sprovvisto del documento di guida poiché mai conseguito. Sottoposto a perquisizione personale e veicolare, veniva trovato in possesso di un coltello del genere proibito.   

Ad espletate formalità di rito, il prevenuto veniva trattenuto presso le camere di sicurezza della Compagnia di Anagni in attesa del rito per direttissima.

 

Cassino

Nel pomeriggio di ieri, in Cassino, i militari del NORM della locale Compagnia, nel corso di un predisposto servizio antidroga, traevano in arresto nella flagranza di reato di “detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente” un 53enne del luogo, già censito per reati specifici.

Lo stesso, bloccato alla guida di un’autovettura sulla SR 509  e sottoposto a perquisizione personale e veicolare, veniva trovato in possesso di un panetto di sostanza stupefacente del tipo “hashish” del peso di gr. 101 circa. La successiva perquisizione domiciliare permetteva di rinvenire materiale vario atto al confezionamento ed un bilancino di precisione, il tutto veniva posto sotto sequestro.

L’arrestato, ad espletate formalità di rito, veniva associato presso la Casa Circondariale di Cassino a disposizione dell’A.G.

Nella mattinata odierna, in Cassino, i militari del NORM della locale Compagnia, nel corso di predisposti servizi per il controllo del territorio, deferivano in stato di libertà un 20enne di sant’Apollinare, già censito, per “inosservanza del foglio di via obbligatorio” che gli faceva divieto di ritorno in quel comune per anni tre. 

 

Gli stessi militari, in diverse occasione, deferivano in stato di libertà un 26enne di San Pietro Infine (CE) per “guida senza patente o con patente revocata” poiché sorpreso alla guida di un’autovettura nonostante fosse sprovvisto del documento di guida in quanto revocato dalla Prefettura di Caserta;

In Piedimonte San Germano, i militari della locale Stazione, al termine di serrate indagini, traevano in arresto nella flagranza di reato di “sostituzione di persona, truffa aggravata e ricettazione” un 51enne di Napoli, già censito. Il prevenuto, veniva fermato subito dopo aver tentato di acquistare della merce presso un negozio sito all’interno del centro commerciale “Le Grance” tentando di pagare mediante la richiesta di finanziamento utilizzando dei documenti contraffatti a nome di un avvocato 63enne del luogo.

Il prevenuto, ad espletate formalità di rito, veniva ristretto presso le camere di sicurezza della Compagnia di Cassino in attesa del rito direttissimo.

 

In Sant’Elia Fiumerapido, i militari della locale Stazione, nel corso di un predisposto servizio per il controllo del territorio, intercettavano e controllavano due persone di Sant’Antimo (NA), entrambe già censite, già tratti in arresto dagli stessi militari lo scorso 26 agosto per “detenzione e spendita di monete false”. Ricorrendone i presupposti di legge, gli stessi venivano proposti per l’irrogazione del F.V.O..   


Pontecorvo

Nella mattinata odierna, i militari della Stazione di Arce, congiuntamente a quelli della Stazione di Ceprano, al termine di attività info-investigativa, deferivano in stato di libertà un 53enne e  un 25enne di Monte San Giovanni Campano nonché un 20enne di Arce  per “furto aggravato in concorso e ricettazione”. I militari operanti, nel corso della serata del 28 agosto u.s., effettuavano una perquisizione domiciliare nei confronti dei predetti che consentiva il rinvenimento ed il relativo sequestro di nr. 5 selle ippiche, asportate in Arce ai danni di un locale centro ippico.

Le attività investigative espletate, consentivano di identificare il 20enne quale autore del furto.   




NEMI: IL CAOS DELL'ACQUA E DELLE ORDINANZE

Redazione

Nemi (RM) – L’ordinanza numero 25 del 26 agosto 2013 è veramente l’espressione della totale confusione che pare essersi verificata soltanto a Nemi, riguardo la vicenda della fontanella in piazza De Sanctis. [ CLICCARE QUI PER LEGGERE L'ORDINANZA ]

Perché negli altri Comuni del Lazio e d’Italia non succede che passi addirittura un mese per la trasmissione di analisi che riguardano la potabilità dell’acqua?

 Veniamo ai fatti:

 L’8 agosto il Comune decide di emettere ordinanza di chiusura della fontanella dopo 39 giorni dalla ricezione delle prime analisi di non conformità. Il 1 luglio l’acqua non è conforme, il 15 luglio l’acqua non è confome e l’8 agosto il vicesindaco Palazzi ordina all’Acea di chiudere la fontana.

 Adesso si scoprono dei passaggi sconosciuti, diremmo quasi alieni, riportati nell’ordinanza 25 del 26 agosto 2013.

 Addirittura la Asl subito dopo il prelievo del 15 luglio, comunica, un altro prelievo del giorno 22 luglio, al Comune di Nemi nientemeno che un mese dopo, cioè il 21 agosto, ovvero ben 14 giorni dopo che è stata emessa l’ordinanza  “tardiva“ di chiusura della fontanella.

Gli esiti dicono che l’acqua è conforme.

 A complicare la situazione ci si è messa anche l’Arpa Lazio che avrebbe effettuato un altro prelievo il giorno 8 agosto, proprio quando il Comune dispone la chiusura della fontana e incredibile ma vero, comunica al Comune di Nemi le analisi il 23 agosto, dicendo che l’acqua è conforme.

Trasmette le analisi il giorno dopo che le ha trasmesse la Asl. E’ veramente singolare. Quando si dice "il fato".

 Succede solo per questo Comune: Nemi.

Normalmente la Asl trasmette le analisi effettuate dall’Arpa con tempestività. Di solito Asl e Arpa dialogano. Qui sembrerebbe tutto il contrario di tutto. La 25 è una ordinanza che lascia intendere che la Asl agisce per conto suo e l’Arpa fa altrettanto. 

Una Amministrazione solerte non appena riceve le analisi di solito emette l’ordinanza di chiusura con tempestività e al massimo lascia passare un giorno per poi agire.

Qui di giorni, lo ripetiamo per l'ennesima volta,  ne sono passati 39 e tutto fa pensare che è mancata la totale comunicazione tra Comune, Asl e Arpa visto che l’amministrazione del signor Alberto Bertucci ha  ordinato la chiusura quando in realtà avrebbe potuto riaprire e ha tenuto aperto quando avrebbe dovuto chiudere.
 
Il sindaco la sera del 27 agosto, giorno della riapertura della fontana e giorno in cui ricorre la festa del quartiere delle Colombe, si reca in piazza De Sanctis per salutare i cittadini presenti per la festa  – circa una trentina di persone –  e dopo i vari saluti e convenevoli esordisce con frasi tipo che “l’acqua di Nemi è buona e lo dimostra la fontana aperta“.  Dichiara inoltre, che  “beceri personaggi” avrebbero sabotato la fontana e avrebbero fotografato degli ignari cittadini mentre si abbeveravano di acqua, “non conforme” nel periodo di inquinamento, ovvero dal 1 luglio all’8 agosto e il 14 agosto quando la fontana è stata riaperta da ignoti per essere poi richiusa da Carabinieri e Polizia locale il 15 agosto.

Il nostro quotidiano fin dai primi di luglio ha sollevato più volte la questione dell’acqua ponendo interrogativi all’Acea e al Comune, documentando con foto le persone ignare di tutto che bevevano tranquillamente e si rifornivano di acqua presso la storica fontanella nel periodo in cui si sarebbe dovuto, a nostro dire, emettere immediatamente un’ordinanza di chiusura.

Si sarebbe dovuto ordinare all’Acea di chiudere la fontana il 1 luglio stesso non appena ricevuta la comunicazione dalla Asl Rm H e non 39 giorni dopo come invece è avvenuto, lasciando che la gente bevesse acqua contenente batteri Escherichia Coli che tradotto significa batteri di acqua di fogna, tra l’altro molto pericolosi per i bambini al di sotto dei 5 anni!

 Ma il sindaco questo non lo ha detto la sera del 27 agosto durante la festa delle Colombe: il primo cittadino non ha detto che ci sono diversi esposti denuncia fatti da cittadini, dall’associazione  Assotutela e dagli stessi Carabinieri di Nemi in merito al fatto gravissimo di non aver tempestivamente impedito l’uso dell’acqua non conforme e di non aver minimamente informato la popolazione dei rischi presenti per la salute.

Emettere ordinanze che vietino l’uso dell’acqua non conforme è forse un optional? Vede caro sindaco, i “beceri personaggi”  pensano di no.

I beceri personaggi ritengono che chi di dovere prima o poi chiarirà questa assurda vicenda oltre a tante altre vicende che la riguardano.

Intanto, lei, caro sindaco continui pure a diffamare e denigrare pubblicamente “i beceri personaggi” con la sua campagna pubblicitaria poco edificante per un sindaco che possa fregiarsi di una tale investitura. Probabilmente, sindaco, lei perde più tempo a scrivere manifesti denigratori e offendere pubblicamente coloro che non ha neppure il coraggio di nominare personalmente che ad essere puntuale e tempestivo nell’ordinaria e straordinaria amministrazione. La coscienza del buon padre di famiglia non può essere acquisita: o la si ha o ci si arrampica sugli specchi.   

A proposito, dimenticavamo:

Riguardo l’aver pubblicato sull’Albo Pretorio online del Comune per ben 2 volte l’ordinanza 25 del 26 agosto 2013 ai numeri di pubblicazione 857 del 26 agosto e 859 del 28 agosto, chissà perché ci viene in mente una frase tratta dal  celebre film “Totò, Peppino e la malafemmena” quando Totò rivolgendosi a Peppino nel dettargli una lettera dice: “punto; due punti! Massì, fai vedere, che abbondiamo… Abbondantis in abbondandum!…”.

Inoltre sempre nell’ordinanza 25 nella premessa manca il riferimento ai numeri di protocollo relativi le comunicazioni  pervenute al Comune da parte della Asl e dell’Arpa. Ma questo probabilmente come già detto è un optional. 

LEGGI ANCHE:

27/08/2013 NEMI, RIAPERTA LA FONTANELLA IN PIAZZA DE SANCTIS

27/08/2013 NEMI, FONTANELLA INQUINATA DA BATTERI ANCORA CHIUSA: PROCEDONO I PRELIEVI DELL’ACQUA

26/08/2013 MAGLIANO SABINA: ACQUA PUBBLICA CON BATTERI. IL COMUNE TEMPESTIVO NELL'EMETTERE L'ORDINANZA MENTRE NEMI ASPETTA 40 GIORNI

22/08/2013 VELLETRI E NEMI: ACQUA CONTAMINATA DA BATTERI. PAURA TRA I RESIDENTI

 20/08/2013 NEMI: IL CASO DELLA FONTANELLA INQUINATA ARRIVA IN PROCURA

 15/08/2013 NEMI FONTANA INQUINATA: CARABINIERI E POLIZIA LOCALE INTERVENGONO E RICHIUDONO LA FONTANA

 14/08/2013 NEMI FONTANELLA INQUINATA, ASSOTUTELA: “TORNA L’ACQUA. DOV’E’ L’ORDINANZA DEL SINDACO CHE RIPRISTINA IL FLUSSO IDRICO?”

 14/08/2013 NEMI FONTANA PUBBLICA INQUINATA, SCENDE IN CAMPO ASSOTUTELA: O TRASPARENZA O SI VA IN PROCURA

 12/08/2013 NEMI, FONTANELLA “NON CONFORME”: LETTERA DI UN CITTADINO INCAZZATO

 11/08/2013 NEMI – CORI: ECCO COME AVREBBE DOVUTO AGIRE NEMI IN PRESENZA DI ACQUA INQUINATA

 10/08/2013 NEMI: L'ACEA RISPONDE TEMPESTIVAMENTE: L'ACQUA E' CONTAMINATA DA BATTERI SOLTANTO ALLA FONTANELLA IN PIAZZA DE SANCTIS

 09/08/2013 NEMI, ACQUA IN PIAZZA DE SANCTIS: IL COMUNE ORDINA ADESSO LA CHIUSURA DELLA FONTANELLA… MA SAPEVA CHE L'ACQUA NON ERA CONFORME GIA' DAL 1 LUGLIO


 




ROMA, MONTE VERDE: INCENDIO IN UNO STABILE, 80ENNE BLOCCATA IN CASA

Redazione 

Roma – La segnalazione ai poliziotti è arrivata via radio alle 20.30 di ieri sera. Pochi minuti e gli agenti del Reparto Volanti e del Commissariato Monteverde sono arrivati in via Raffaello Giovagnoli, dove era stato segnalato un incendio in un appartamento al civico 4.

Gli agenti hanno subito notato la grande quantità di fumo uscire dall’androne del palazzo e da una finestra al V piano e, appreso da alcuni condomini che all’interno era rimasta bloccata una donna anziana, si sono precipitati all’interno.

Resisi conto della gravità della situazione, hanno provveduto a far evacuare le persone presenti nello stabile e, raggiunto il V piano, sono riusciti ad entrare all’interno dell’abitazione con le chiavi consegnategli dalla figlia della donna.

L’anziana signora è stata trovata in soggiorno in condizioni critiche per le difficoltà  respiratorie dovute al fumo.

Presa tra le braccia dagli agenti, è stata portata fuori dall’appartamento fino in strada dove, con un’ambulanza, è stata accompagnata presso l’ospedale S. Camillo per le cure necessarie.

Gli agenti sono risaliti nel palazzo per verificare che non ci fosse più nessuno all’interno ed hanno così provveduto ad aprire tutte le finestre per favorire la fuoriuscita del fumo.

Dopo pochi istanti sono arrivati anche i Vigili del Fuoco, che hanno provveduto a spegnere l’incendio, probabilmente causato da un corto circuito.

Al termine dell’intervento anche gli agenti hanno dovuto ricorrere alle cure dei medici per l’intossicazione da fumo, ma guariranno in pochi giorni.

   




ROMA, SANITA': A TOR VERGATA INTERI REPARTI E PALAZZI CHIUSI

Redazione 

Roma – “Dopo le numerose segnalazioni di cittadini che lamentavano inefficienze al Policlinico Tor Vergata, ho preso personalmente visione di una situazione paradossale che sta minando il diritto alla salute di migliaia di cittadini di un quadrante della città in forte espansione. Poi ci si chiede perché aumenta il deficit sanitario della Regione Lazio”, così Fabrizio Santori consigliere regionale e membro della Commissione Salute che annuncia l’inizio di un tour tra le strutture sanitarie della Regione Lazio

“Numerose palazzine e interi reparti, seppur attrezzati con ossigeno e luce, risultano tutt’ora completamente inutilizzati, mentre per espletare il servizio di pronto soccorso, molti pazienti sono costretti a sostare con le barelle nei corridoi per interi giorni oppure ad attendere mesi in lista d’attesa per un ricovero o per un intervento chirurgico. Contando tutti i reparti chiusi, con la torre numero 6 che ad esempio annovera ben 7 piani inutilizzati, si perde una capienza pari praticamente all’intero Ospedale Sant’Andrea. Non va dimenticato come a tutt’oggi il Policlinico Tor Vergata risulterebbe avere un passivo di circa 50 milioni di euro solo per il bilancio 2013 e i posti letto inutilizzati ed interi reparti pronti ma chiusi al pubblico gridano ulteriormente vendetta, in quanto se efficientati, anche attraverso affitti, potrebbero rendere meno gravoso il bilancio del Policlinico. Troppe ombre su questa struttura che andrebbero verificate una su tutte la doppia gestione azienda ospedaliera – fondazione che ha raddoppiato gli incarichi e le competenze sempre a danno delle casse regionali. A conclusione dei sopralluoghi, in programma nei prossimi mesi, presenterò in Commissione Sanità una mappatura di tutti i presidi ospedalieri con tutti i disagi e gli sperperi  riscontrati”, conclude Santori.

 




GENZANO, SCUOLE: ULTIMI INTERVENTI DI MANUTENZIONE PRIMA DEL SUONO DELLA CAMPANA

Redazione

Genzano (RM) – In vista della prossima riapertura delle scuole, sono in via di completamento gli ultimi interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria per prevenire criticità e problemi nei plessi scolastici della città per l’anno scolastico 2013-2014. Tra i lavori principali, l’intervento presso l’asilo nido di via San Carlino, dove si è provveduto alla pulizia di tutte le pareti interne e alla sistemazione di alcune criticità presenti all’interno del plesso; il rifacimento di tutti i servizi igienici della scuola media Garibaldi dove, a seguire, si procederà con la ristrutturazione delle facciate esterne, e la manutenzione del verde presente all’interno di tutti gli edifici scolastici della città. Inoltre, per la sicurezza di bambini e genitori, si sta provvedendo al rifacimento della segnaletica stradale nelle vicinanze delle scuole.

 




VITERBO, "INIZIATIVA PULIAMO VITERBO": OCCHIO AI DIVIETI!

Redazione


Viterbo – In occasione dell'iniziativa Puliamo Viterbo, in programma sabato 31 agosto in alcune zone della città, il Comando di Polizia Locale ha emanato l'ordinanza (n. 254) con alcuni provvedimenti inerenti il traffico e la sosta veicolare. Queste le principali disposizioni: divieto di sosta con rimozione dalle 7,30 alle 12,30 in via Garibaldi, piazza Fontana Grande, via Cavour, piazza della Morte, via Cardinal La Fontaine, via Santa Rosa, largo Facchini di Santa Rosa, piazza Verdi, piazza Don Mario Gargiuli, piazza Santa Maria Nuova, via e largo C. Cattaneo, via S. Pellico, via Rossini e via delle Fortezze; possibile l'interdizione della circolazione veicolare dalle 8 alle 12,30 nelle vie interessate dall'iniziativa e per il tempo strettamente necessario alle esigenze di volta in volta rilevate.