CECCHINA CASILINA (ECCELLENZA), DOMENICA L'ESORDIO. IL DS ARCARO: «AD ARTENA NON SARÀ SEMPLICE»

Redazione

Roma – Il momento dell'esordio è arrivato. Domenica prossima il Cecchina Casilina giocherà la sua prima gara nel campionato di Eccellenza. Avversario di turno sarà l'Artena da affrontare sul suo campo. «Sarà una gara dura – pronostica il direttore sportivo del club romano Claudio Arcaro – perchè l'Artena in casa sa farsi sempre rispettare. Ma noi cercheremo di fare subito risultato». Il nuovo Cecchina è stato costruito in tempi rapidi dopo la conclusione della trattativa portata avanti dai tre soci del Casilina Helenio Organtini, Umberto Coratti e Giovanni D'Addio, ma Arcaro non pensa che questo “ritardo organizzativo” possa condizionare la prima parte di stagione dell'Eccellenza. «Siamo pronti anche se manca ancora qualcosina a livello di organico: lacune che probabilmente colmeremo in queste ore visto che stiamo lavorando per regalare a mister Conte un giocatore importante – sostiene il diesse -. L'obiettivo è quello di centrare la salvezza e credo che la rosa che abbiamo allestito possa farcela». Sulla “consegna” della guida tecnica ad Alfredo Conte (che sarà affiancato dal vice Carlo Verdone) la società non ha mai avuto dubbi. «Il tecnico è una garanzia perchè conosce bene l'ambiente e la categoria – sottolinea Arcaro -. Abbiamo piena fiducia nelle sue qualità». Nell'ultimo test prima dell'esordio ufficiale il Cecchina Casilina ha incrociato in amichevole la Romulea, perdendo per 1-0. Nel precedente test di pre-campionato la squadra aveva mostrato una buona tenuta pur perdendo 1-0 in casa del Futbol Club. «Due incontri che hanno confermato che il gruppo, seppure un po' imballato e ancora non brillante dal punto di vista fisico, è comunque pronto per la prima di campionato» conclude Arcaro. Intanto si chiuderà giovedì il torneo “Luffarelli”, organizzato dal Casilina e dedicato alla categoria Giovanissimi '99. Alla kermesse, oltre alla squadra di casa, hanno partecipato compagini del calibro di Lazio, Tor Tre Teste, Aprilia, Almas, Savio, San Cesareo e Tor Sapienza.




FREGENE, PINETA: PRIMA DI SUICIDARSI MANDA FOTO ALLA MOGLIE CON IL CAPPIO AL COLLO

Redazione

Fregene (RM) – È stato il tempestivo intervento di una volante del Commissariato Fiumicino, a scongiurare un tentativo di suicidio che ha visto protagonista un uomo di 53 anni.

Ha  dare l’allarme la moglie.  Alle ore 11.30 circa la donna, che in quel momento era fuori casa,  contatta il 113 e riferisce all’operatore della Questura i propositi suicidi del marito, manifestati tramite messaggio istantaneo inviato tramite  "WHATSAPP", nel quale aveva inserito anche una foto che lo ritraeva con un cappio al collo nel cortile di loro pertinenza a Fregene.

L’operatore della sala operativa, rimasto in costante contatto con la donna durante tutta l’operazione, dopo aver fatto convergere sul posto la pattuglia di Fiumicino, ha dato agli operatori una dettagliata descrizione dell’uomo.

Ma, giunti sul posto, l’uomo non è stato rintracciato. A quel punto gli agenti hanno effettuato una battuta nelle vicinanze riuscendo ad intercettare l’auto nei pressi della pineta di Fregene.

Entrati nell’area verde, i poliziotti hanno perlustrato la zona riuscendo a “scovare” l’uomo che, dopo aver assicurato una corda cappiata ad un albero, si stava accingendo a salire su di uno sgabello di fortuna per poi togliersi la vita.

Dopo averlo bloccato, gli agenti hanno ascoltato l’uomo, il quale, visibilmente scosso, ha raccontato la sua storia.

Poco dopo sul posto è giunta anche un ambulanza del 118 che  lo ha accompagnato in ospedale dove è tutt’ora ricoverato.

 




VITERBO: IL GRUPPO DELLE SBANDIERATRICI CONQUISTA IL PRIMO POSTO ALLA PARATA NAZIONALE

Redazione

Viterbo – “La vittoria alla trentaduesima Parata nazionale della bandiera, delle sbandieratrici viterbesi conferma la validità del gruppo e la grande tradizione creata grazie allo splendido lavoro portato avanti dal Comitato centro storico di Viterbo”. Il presidente della Provincia, Marcello Meroi si complimenta con il gruppo delle sbandieratrici viterbesi che a San Remo ha conquistato il primo posto alla parata nazionale (Campionato italiano) nella specialità Rievocando.

“Un gruppo – ha aggiunto Meroi – che con il lavoro, la dedizione e i sacrifici, anno dopo anno si è ritagliato un importante ruolo nel panorama italiano dei giochi storici. E’ un onore e un privilegio per tutta la cittadinanza del Viterbese poter avere la possibilità di assistere periodicamente – l’ultimo evento proprio durante le festività di Santa Rosa – agli spettacoli di grande qualità realizzati dalle sbandieratrici del centro storico”.

“Un grazie sentito – ha proseguito il presidente dell’amministrazione provinciale – oltre per la vittoria di grande prestigio che onora il territorio, per il ruolo di ambasciatori della Tuscia che viene svolto durante l’anno dalle sbandieratrici che con il loro lavoro contribuiscono a far conoscere il nome di Viterbo e della sua provincia in tutto lo Stivale”.




ROMA LUNEUR, INSORGONO GLI EX LAVORATORI DEL PARCO: "CHE SI RISPETTI IL BANDO CHE PREVEDEVA IL LUNEUR DI UNA VOLTA!"

Marcello Viaggio

Roma – La Capitale si prepara ad un grande ritorno: il Luneur. Le news in esclusiva date dall’Osservatore Laziale nel week end hanno avuto una certa risonanza, a quanto pare.  Il 21 agosto sono iniziati i lavori, il Luneur riaprirà a maggio 2014. La fonte, uno che non potrebbe essere più informato: Pier Luigi Borghini, presidente di Eur Spa, ente proprietario dei 68mila mq dell’area. Per decine di migliaia di fan e appassionati, una bomba. Un tonfo al cuore. A maggio torna il Luneur! Con 34 stand, il trenino, la casa delle streghe, e tante attrazioni per i bambini.      
La notizia  ha fatto rapidamente il giro del web. Impossibile elencare tutti i siti che l'hanno ripresa dove si riportano  i commenti dei lettori: “Notizia bomba!”; “Ed era pure ora: anche troppo ci hanno messo!”; “Sono troppo contenta, non ho ancora figli, ma andrò col mio ragazzo, amici, il mio nipotino….. nn vedo l’ora…”; “Si, penso proprio che ci andremo in molti anche se il target è di famiglie e bambini. Vedremo che giostre metteranno, ma seguiremo tutto come sempre!”. 
Spazio anche sui blog: “E’ una notizia che sicuramente farà felice il popolo romano!…I nostalgici saranno tornati indietro nel tempo, ora potranno far rivivere quei ricordi e portarci i figli o nipotini”.  
Un portale romano pubblica la notizia e registra in 24 ore la bellezza di 37mila contatti da facebook, con  60 commenti nella stragrande maggioranza entusiasti: “Sono felicissima” scrive Simonetta Correani, “Che fico, non vedo l’ora!” urla  Annagrazia Vitarelli.  
Su twitter il giornalista sportivo Andrea Materia cinguetta: “La notizia mi rende felice!”.
Ma ci sono anche gli scontenti. Alcuni sono letteralmente “gelati” nell’apprendere che saranno cancellate le Montagne Russe. Per i bambini sono troppo pericolose!  Il gruppo fb “Riapriamo il Luneur”, 2.300 iscritti,  invece, scrive direttamente all’Osservatore laziale: “La maggior parte di noi non è proprio entusiasta, anche perché nel gruppo ci sono molti ex lavoratori del parco”.  Che succede? Li abbiamo ascoltati al telefono, "Parlo a nome del gruppo, ma non sono un giostraio” precisa il portavoce.  Dentro al gruppo ci sono anche ex giostrai, però? "Sì, sono piu o meno 160 famiglie”.  Ma ex lavoratori o giostrai? “La maggior parte giostrai…noi del gruppo ci siamo fatti carico di questi problemi, siamo tanti”. E' vero che parecchi ex dipendenti sono stati assunti come giardinieri da Eur spa? “Ma noi adesso parliamo degli ex giostrai”. Quelli che avevano investito soldi sulle attrazioni? Magari gli investimenti d'una vita, c’è da immaginare. “Assolutamente si”. Ma voi che rappresentate queste istanze, in pratica accusate Borghini e Luigi Abete, presidente di Cinecittà Entartnaiment, di non avere rispettato il bando, che prevedeva che il luneur restasse come prima? "Accusare è una parola grossa, noi chiediamo di incontrare i vertici di Eur spa e Cinecittà per aprire un tavolo  di trattative fra le due parti. Non vogliamo un family park, ma un parco che sia per tutte le età. Togliere le Montagne russe, le case dell’orrore, significa togliere quella magia  – sottolineo magia – che ha caratterizzato le attrazioni del luneur in questi anni. Non è un parco tematico come Valmontone”. 
 
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GENZANO: L'INFIORATA "SPRICHT DEUTSCH"

Redazione
 
Genzano (RM) – A seguito di un percorso di interscambio culturale intrapreso già dai primi mesi dell’anno il Comune di Genzano di Roma e quello di Garmisch-Partenkirchen hanno firmato un accordo di cooperazione culturale per “contribuire alla valorizzazione di uno spazio culturale europeo condiviso dai cittadini dei due comuni e basato sul comune patrimonio culturale lasciato da Michael Ende sostenendo la cooperazione tra  artisti, operatori e istituzioni culturali”.

Michael Ende, autore di Momo e La storia infinita, nacque a Garmisch-Partenkirchen (Germania) nel 1929; qui trascorse una parte della sua vita e della sua formazione scolastica. Dal 1964 al 1985 visse e lavorò a Genzano dove scrisse i suoi romanzi più famosi grazie anche ad un ambiente stimolante e all’ispirazione derivata proprio dalla natura e l’architettura della città. Ende rimase legato per tutta la sua vita anche a Garmisch-Partenkirchen dove nel 1989 impiantò un tiglio nel parco centrale, al quale fu dato il suo nome, che oggi costituisce il centro ideale di molteplici attività dedicate alla sua produzione artistica, tra le quali l'allestimento di opere d'arte fantastica, la più grande mostra perenne della sua produzione artistica e l'annuale, la settimana dedicata a Michael Ende nell'ambito dell'estate culturale di Garmisch-Partenkirchen. Per ricordare l’anniversario dei 40 anni dalla pubblicazione di Momo, durante la 235° edizione dell’Infiorata di Genzano a giugno 2013 il pittore tedesco David Schnell ha dipinto un quadro per celebrare l’evento, poi realizzato dalla maestra infioratrice Arianna Salustri, mentre nel mese di agosto il Sindaco Gabbarini, l’Assessore Romagnoli e  alcuni maestri infioratori si sono recati nella città tedesca per promuovere lo scrittore tedesco con un quadro infiorato.
 
Inoltre, lo scorso 24 agosto nel corso della settimana dedicata a Michael Ende a Garmisch, per apprezzare debitamente la biografia e l'opera dell’autore in entrambi i  luoghi così importanti della sua vita, i sindaci di Garmisch-Partenkirchen e di Genzano hanno siglato un protocollo di cooperazione culturale a livello transnazionale, in modo da creare un ponte in Europa, che prevede lo scambio di esperienze in riguardo alla progettazione e l'attuazione di manifestazioni che valorizzino la figura di Michael Ende e delle sue opere.
 




SCUOLA, PRECARI NON ABILITATI: PARTE LO SCIOPERO DELLA FAME AD OLTRANZA

Redazione

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Roma – Il mida precari (Movimento Insegnanti da Abilitare), nelle persone di Rosa Sigillò, Angela Veltri e Ida Gasparretti, da questa mattina – 9 settembre – dice no alle continue ed inaccettabili condizioni di disagio perpetrate a danno di centinaia di migliaia di precari non abilitati che da anni mandano avanti la scuola italiana accettando condizioni di lavoro spesso disumane.

Le succitate coordinatrici hanno deciso di cominciare uno sciopero della fame ad oltranza che troverà soluzione quando una delegazione di docenti “speciali” avrà udienza dal ministro della Pubblica Istruzione Maria Chiara Carrozza.

"Le continue ed altanelanti posizioni assunte dai vari Ministri che si sono succeduti – dichiarano dal mida precari –  in merito a TFA e PAS hanno prodotto soltanto inutili ed indecorose guerre tra poveri docenti che , pur nella precarietà del mondo-scuola, continuano a garantire il funzionamento della stessa ogni anno".

Le ultime notizie in merito alla possibilità di offrire un canale preferenziale di ingresso ai tieffini neo abilitati ad inizio anno scolastico, getta nello sconforto  totale le migliaia di docenti che, a breve cominceranno il percorso abilitante.

"È utile ribadire che TFA e PAS sarebbero dovuti partire contestualmente e non in tempi differenti, – dichiarano dal mida precari –  come è ormai certo accadrà, pertanto si ritiene errata la scelta di offrire ai “tieffini”, un percorso preferenziale per accedere alla seconda fascia di istituto o addirittura un SALVA TFA.

Non accettiamo – concludono dal mida precari –  che si getti alle ortiche il lavoro continuo, ricco e carico di aspettative di migliaia di docenti".
 




VASANELLO: ASPETTANDO "LE VIE DEL GUSTO"

Redazione

Vasanello (VT) – Il 27,28 e 29 settembre a Vasanello in provincia di Viterbo decolla “Le Vie del Gusto” un invitante percorso enogastronomico tra le caratteristiche vie del centro storico.
Tre serate dedicate interamente alla riscoperta degli antichi sapori della cucina etrusca e della tradizione nelle cantine di un tempo.
 




ROMA, DISCARICHE E ANGHERIE DEI NOMADI VERSO I RESIDENTI: IL QUARTIERE SI RIVOLTA

Augusto Santori già consigliere del Municipio XI e Marco Campitelli, responsabile de La Destra del Municipio XI.

Roma – “Ci pare assurdo oggi parlare di pedonalizzazioni e di case ai rom quando le vere priorità della Capitale, e in particolare delle periferie, restano sempre le stesse. Il caso odierno di Corviale è lampante, dopo mesi di segnalazioni e denunce pubbliche nel pomeriggio decine di residenti di Corviale sono scesi in piazza per protestare contro le continue angherie subite dai nomadi, stanziati abusivamente nei pressi del Serpentone, e le discariche formatesi nel tempo a pochi passi dal sito ove i rom erano soliti stazionare. Alcuni ignoti hanno appiccato fuoco su merci e cianfrusaglie che i rom avevano depositato in un’area verde tra Via Mazzacurati e Via di Poggio Verde. L’intervento dei Vigili del Fuoco, della Polizia Locale, della Polizia di Stato e anche dei Carabinieri ha riportato all’ordine la situazione, ma esprimiamo preoccupazione per le prossime ore considerate le minacce reciproche che si sono verificate oggi a Corviale tra rom e residenti. Staremo a vedere se ci sarà un intervento concreto di Roma Capitale, soprattutto perché i rom in questione hanno tutti rifiutato l’assistenza sociale che era stata proposta loro, altrimenti assieme ai comitati di zona e ai residenti siamo pronti a scendere in piazza per il decoro e la legalità. Un quartiere questo che senza provvedimenti repentini è ad oggi ad alta tensione sociale”, così dichiarano in una nota congiunta Augusto Santori, già consigliere del Municipio XI, e Marco Campitelli, responsabile de La Destra del Municipio XI.
 




BASSANO ROMANO, FEMMINICIDIO: BOOM DI PRESENZE ALLA MANIFESTAZIONE DI DOMENICA

Redazione

Bassano Romano (VT) – Domenica  8 settembre a Bassano Romano Il parco pubblico e la piazza sono stati ricoperti di scarpe rosse che rappresentano le donne vittime di violenza. Una manifestazione emozionante e bellissima, una piazza di scarpe rosse, donate da tutte le donne bassanesi, il racconto di due giovani ragazzi che hanno emozionato l’intero paese sulle note di una bellissima canzone.  Così Bassano Romano a voluto sottolineare il rifiuto ad ogni forma di violenza,  contro il femminicidio.  

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RIETI: IL SINDACO REVOCA IL DIVIETO DI UTILIZZO DELL'ACQUA DI 4 FONTANE PUBBLICHE

Alberto De Marchis

Rieti – Il sindaco di Rieti Simone Petrangeli ha revocato l’ordinanza che vietava l’utilizzo ad uso potabile dell’acqua delle fontanelle pubbliche di Ponte Cavallotti (inizio Valle Oracola), Quattro Strade e Via Giacomo Matteotti (incrocio Borgo Sant'Antonio). L’ordinanza era stata emessa in via precauzionale a tutela della salute pubblica in attesa di ulteriori analisi. La Sogea ha comunicato che i parametri dell’acqua delle fontanne in questione rientrano nei parametri di legge.

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RIETI, RISCHIO IDROGEOLOGICO: IL SEGRETARIO PROVINCIALE DEL PD SCRIVE A NICOLA ZINGARETTI

Redazione
 
Rieti – "Circa 100 milioni di euro, distribuiti su una sessantina di progetti  di cui uno solo devoluto al territorio della provincia di Rieti per poco più di 1,5 milioni, destinazione prevista nella valle del turano,  della cui attuazione  non c'è traccia.  – Così inizia la lettera, inviata al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, del Segretario Provinciale del Partito Democratico di Rieti Vincenzo Lodovisi, sul rischio idrogeologico –  A leggere da lontano il report del Commissario straordinario – prosegue la lettera – sulla mitigazione del rischio idrogeologico si rischia di immaginare il reatino come l’eldorado del Lazio.

Si potrebbe pensare che strade, argini e scarpate della Provincia di Rieti siano le migliori di tutta la regione, che non vi siano frane e che i centri abitati siano tutti in sicurezza. 

In questi pochi dati si racchiude l'attuale rapporto del reatino con la Regione Lazio.  Restando allo specifico, il piano di riparto approvato nel 2010 dalla giunta Polverini su proposta di un commissario nominato dal ministro Prestigiacomo, era il frutto del programma d’interventi finanziato in parte dallo Stato e pro quota dalla Regione che decise di utilizzare i fondi Fas (Fondo Europeo per le aree svantaggiate) sommando cosi ingiustizia ad ingiustizia cioè togliendo fondi dalle destinate alle aree in ritardo per spostarli altrove. 

Con questa nota – prosegue la lettera di Lodovisi – intendo porre alla tua attenzione la sproporzione nella distribuzione territoriale delle risorse disponibili  e la forzatura operata in sede decisionale,  ben sapendo che molti interventi urgenti segnalati dai Comuni, nel campo del dissesto idrogeologico, restano per anni nei cassetti con la dicitura “mancanza di fondi”. 

Ma al di là delle responsabilità della precedente maggioranza e della disattenzione dei rappresentanti eletti, che pure è giusto sottolineare, il punto sta nella necessità di creare un nuovo rapporto tra la Regione Lazio ed i territori.  Una relazione  che continui ad essere parcellizzata e condizionata solo dai rapporti di forza o dalla
rappresentanza negli organi determinerà l'affossamento definitivo del sistema regionale che invece va interpretato con maggiore equilibrio guardando le esperienze regionali migliori. 

La seconda riflessione che si propone  è quella  che porta a chiedere una radicale inversione di rotta: seguitare a deliberare sulla base delle emozioni destate dalle emergenze significa per lo più  premiare chi opera peggio, chi sconquassa territorio e paesaggio.  Continuare così vuol dire premiare fenomeni
corruttivi e mala  apolitica e noi vogliamo invece che si affermi con la buona politica un Lazio migliore dove tutti abbiano le opportunità per vivere meglio. Sin da subito".