ROMA, BORGO: RUBA IL PORTAFOGLIO ALLA CUGINA, SI SOSTITUISCE A LEI E RIESCE A PRELEVARE 3.000 EURO IN BANCA.

Redazione

Roma – Nello scorso luglio la vittima si era presentata negli uffici del Commissariato Borgo e lì aveva denunciato di aver perso il portafoglio.

Qualche giorno dopo la banca, insospettita da due prelievi, rispettivamente di 2.000 e di 1.000 euro, l’avevano informata.

La donna, visionate le due distinte, aveva disconosciuto le firme apposte all’atto del prelievo e si era così nuovamente presentata in Commissariato per denunciare l’accaduto.

E da qui sono partite le indagini degli agenti del Commissariato Borgo, diretto dalla dott.ssa Laura Petroni.

Gli investigatori hanno richiesto alla direzione degli istituti bancari, le immagini registrate dal circuito di videosorveglianza interno, per cercare di identificare la persona che aveva effettuato le due operazioni fraudolente.

Nelle due occasioni hanno potuto vedere una donna di circa 40-45 anni con capelli lunghi e scuri.

Quando i poliziotti hanno mostrato alla vittima i due filmati – con grande sorpresa – quest’ultima ha riconosciuto nella cugina l’autrice del prelievo in banca.

La donna si è così ricordata di una cena a cui aveva partecipato anche la cugina e una sua zia. Durante quell’incontro, la vittima aveva raccontato di aver passato un periodo difficile che l’aveva costretta ad assumere anche dei tranquillanti. Nella circostanza, aveva anche confidato di aver incassato una ingente somma di denaro grazie ad una assicurazione a suo nome.

Quando, la mattina dopo, svegliandosi non aveva trovato più il portafoglio, pensò di averlo smarrito.

Al termine delle indagini, invitata la cugina negli uffici del Commissariato – G.G. di 48 anni – è stata denunciata per i reati di falsità materiale, sostituzione di persona e truffa.




RIETI: TANTI AUGURI AI BAMBINI DEGLI ASILI NIDO COMUNALI!

Redazione

Rieti – L'Assessore alle Politiche socio-sanitarie, Stefania Mariantoni, e il Presidente della Commissione Politiche sociali, Giovanni Ludovisi, hanno incontrato lunedì i genitori dei bambini dell'Asilo nido comunale "V. Ciancarelli" di viale Maraini.

Alle famiglie, e in particolare ai bambini, sono stati fatti i migliori auguri per l'avvio dell'anno educativo che vede importanti novità nell'organizzazione degli asili nido comunali: dalla consulenza psicologica alle attività di prevenzione e sensibilizzazione alla riduzione della sospensione estiva.

L'Assessore ha ribadito l'intenzione dell'Amministrazione comunale di lavorare per alleggerire il peso delle responsabilità familiari, conciliando tempi di cura e tempi di lavoro.

"La collaborazione dei genitori è fondamentale – ha dichiarato l'Assessore Mariantoni -, i comitati di gestione devono riprendere il loro ruolo propositivo e di controllo e accoglieremo con entusiasmo ogni suggerimento in merito".

Anche l'avvio dei servizi dello Spazio Famiglia a Quattro Strade va in questa direzione, con i nuovi corsi destinati ai bambini e alle neomamme: ascolto della musica in gravidanza, musica in fasce e educazione alla musicalità per i piccoli.
L'Assessore alle Politiche sociali ieri (10 settembre) i genitori dei bambini dell'Asilo nido comunale "A. Sabin" di Villa Reatina.
 




RIETI: GRANDE ATTESA PER IL FORUM DELLE POLIZIE LOCALI IL 12 E 13 SETTEMBRE

Redazione

Rieti – La citta reatina ospiterà il 12 e il 13 settembre, nella sede delle Officine Fondazione Varrone, il Forum delle Polizie locali organizzato, in collaborazione con il Comando della Polizia municipale di Rieti, dal periodico "La Voce dei vigili urbani" e dedicato all'approfondimento delle tematiche professionali legate al mondo delle Polizie locali e all'interoperatività dei Corpi.

Alla due giorni interverranno esperti e docenti universitari e si parlerà degli aspetti operativi della professione e delle normative recentemente introdotte, con la possibilità di abbinare alla preparazione teorica anche quella pratica, visionando le tecnologie proposte dalle principali aziende del settore.

I temi trattati sono di massima attualità e comprendono materie che spaziano dalla sicurezza e operatività, alla giurisprudenza e al Codice della strada, oltre a relazioni incentrate sugli aspetti organizzativi del pubblico impiego.
 




CASTEL GANDOLFO: CONCLUSE LE OPERAZIONI DI BONIFICA DEGLI ORDIGNI BELLICI

Chiara Rai

Castel Gandolfo (RM) – Una operazione straordinaria e ben riuscita ha portato al rinvenimento e bonifica degli oltre 4 mila ordigni bellici a Castel Gandolfo. “Per fortuna è andato tutto per il meglio – ha detto il sindaco Milvia Monachesi – mi complimento con gli artificieri Sesto Reggimento del Genio Pionieri di Roma, guidati dal primo maresciallo Roberto D'Alterio e tutte le forze dell’ordine e i volontari intervenuti”. Il primo cittadino si augura che le operazioni di bonifica rimangano “straordinarie”, ciononostante gli ordigni continuino ad emergere negli anni.

Tutto bene. La rimozione degli ordigni bellici sull’arenile del lungolago di Castel Gandolfo è avvenuta con successo. Tutto si è svolto nella massima sicurezza e secondo il protocollo. Il campo base dell'esercito ed il controllo delle operazioni è stato allestito nella centralissima piazza della Libertà, a Castelgandolfo. Gli ordigni sono stati portati via e gli evacuati hanno fatto rientro nelle proprie abitazioni intorno alle 12:30. Sono state cinquecento le persone evacuate dal centro storico di Castel Gandolfo, compresi i dipendenti del palazzo pontificio e la famiglia del maggiordomo del Papa. Erano un centinaio di militari, in collaborazione con Vigili del Fuoco, Polizia Municipale, Corpo Forestale e volontari della Protezione Civile e della Croce Rossa. Hanno messo in sicurezza e fatto brillare delle bombe risalenti alla Seconda guerra mondiale, ritrovate sulle sponde del lago di Albano.

Gli ordigni, uno di fabbricazione inglese, del peso di circa 125 chilogrammi, l'altro italiano, sono stati recuperati nell'ambito di questa grande operazione di bonifica della zona attuata dalla Regione Lazio, che ha consentito il rinvenimento di oltre 4.000 ordigni tra bombe e proiettili. Per mettere in sicurezza la zona, oltre a sgomberare il centro storico, sono stati interrotti il traffico aereo, navale e quello ferroviario.

Si è fermata la circolazione ferroviaria dalle 10 alle 12, tra le stazioni di Marino ed Albano, nei sulla linea tra Roma e Albano. Il provvedimento è stato disposto dalla Prefettura. Il regionale per Roma Termini delle 11.46 ha atteso la conclusione delle operazioni di disinnesco e posticipato la partenza. Tra le persone fatte allontanare dalle loro case, qualche decina di anziani sono stati ospitati nel centro di accoglienza preparato dal Comune al teatro Petrolini, mentre quattro residenti sono stati trasportati dagli operatori di 118 e Croce Rossa negli ospedali della zona. A mezzogiorno le bombe sono state rimosse, ed è stato avviato il loro trasporto nella vicina cava di Ciampino, dove sono state fatte brillare.
 
 
 




NEMI, FONTANELLA CON BATTERI DELL'ACQUA DI FOGNA: 4 GIORNI PER TUTELARE LA SALUTE PUBBLICA

Redazione

Nemi (RM) – Interrotto il flusso idrico alla fontanella di via del Perino. Buona la quarta direbbero nel mondo delle fiction. Purtroppo però, in questo caso, si tratta della triste realtà di quanto accaduto a Nemi dove ci sono voluti ben 4 giorni prima che la salute pubblica, finalmente, potesse essere tutelata.

Ecco i fatti:
Lo scorso Venerdì 6 settembre il primo cittadino Alberto Bertucci ha emesso un’ordinanza che intimava ad Acea Ato 2 la immediata chiusura della fontanella pubblica di via del Perino presso il lago di Nemi.

La fontanella è rimasta aperta fino a Lunedì 9 settembre, almeno fino alle ore 12.40 orario della foto scattata da L’osservatore laziale che testimonia il funzionamento della fontanella.  E in questi 4 giorni la popolazione, ignara come al solito di tutto, ha continuato a bere e a rifornirsi di acqua contaminata da batteri di acqua di fogna, pure in buona misura 22MPN/100ML.

“Mamma mia sono anni che la beviamo speriamo di non crepare!!!!!!!!! “ Ha commentato su Fb Claudia P. una residente del luogo appresa la notizia da L’osservatore laziale ( Art. dell'8 settembre 2013 NEMI, FONTANELLA AL LAGO INQUINATA DA BATTERI: LE PERSONE CONTINUANO A BERE ACQUA NON POTABILE. NON SI SCHERZA CON LA SALUTE PUBBLICA! ) riguardo l’inquinamento della fontanella. 

La riflessione che sorge spontanea è la seguente: Ma nel frattempo che Acea provvedesse a chiudere la fontanella e quindi ad ottemperare all’ordinanza di chiusura,  ci voleva tanto ad apporre un cartello con su scritto acqua non potabile? Forse così si sarebbe meglio tutelata la salute pubblica. O anche questi a Nemi sono dettagli?

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08/09/2013 NEMI, FONTANELLA AL LAGO INQUINATA DA BATTERI: LE PERSONE CONTINUANO A BERE ACQUA NON POTABILE. NON SI SCHERZA CON LA SALUTE PUBBLICA!

 




ANGUILLARA, MORTE FEDERICA MANGIAPELO: LA SVOLTA NELLE INDAGINI

Chiara Rai

Anguillara (RM) – Non ha soccorso la sua fidanzata minorenne, l’ha lasciata da sola, di notte e poi non avrebbe risposto alle numerose telefonate fatte dalla famiglia della ragazza, preoccupata per il mancato rientro.

Il ventitreenne Marco Di Muro, fidanzato di Federica Mangiapelo la sedicenne trovata morta il primo novembre 2012 sulla riva del lago di Bracciano a Vigna di Valle nel Comune di Anguillara Sabazia, è accusato di omissione di soccorso.

A questa conclusione è giunta l'indagine svolta dal pubblico ministero di Civitavecchia Margherita Pinto. Una contestazione di omissione di soccorso arriva come una condanna di responsabilità nei confronti del ragazzo uscito intorno alle 22:30 in occasione della notte delle streghe, ormai un anno fa.

La giovane quella tragica notte in cui è morta, non era ubriaca. Le perizie effettuate sul corpo della giovane hanno consentito di stabilire che la causa della morte è stata una crisi cardiaca conseguente ad un improvviso malore. L’autopsia sul corpo di Federica che ha escluso segni di violenza e annegamento.

La famiglia di Federica ha dichiarato di volere arrivare alla verità e sapere chi ha portato Federica in riva al lago, a circa cinque chilometri dalla casa di papà Luigi e un chilometro abbondante in più dall’abitazione della mamma Rosella, in una notte di pioggia. Secondo le testimonianze Marco Di Muro avrebbe lasciato Federica, sulla via Anguillarese all’altezza della Banca delle Marche, non lontano dal luogo del mercato e a meno di un chilometro da casa della mamma. Marco l'avrebbe lasciata lì, in mezzo alla strada: i due avevano litigato.

Poi, pare che il ragazzo avrebbe avuto un ripensamento e dopo qualche minuto sarebbe tornato indietro da Federica, ma la ragazza già non era più nei pressi della banca. Soprattutto il padre di Federica ha rimarcato più volte il fatto di aver telefonato al ragazzo sul suo cellulare numerose volte la mattina del primo novembre e non può dimenticare il gesto inspiegabile di Marco di non rispondere, proprio in quei momenti di affannosa ricerca della figlia. 

Rimangono tanti interrogativi: Cosa ha fatto Federica dopo che il ragazzo, il ventitreenne Marco Di Muro, l’ha lasciata sotto la pioggia, di notte?

L'avvocato Massimiliano Sciortino, legale di Di Muro continua a ribadire l’estraneità del proprio assistito e non è escluso che i difensori del ragazzo possano chiedere il giudizio abbreviato.

Intanto il sindaco di Anguillara Francesco Pizzorno, legale del padre della vittima chiede che venga fatta piena luce sulla dinamica della morte della giovane, su come sia arrivata a morire alle 4 di notte sulla spiaggia a vigna di Valle.

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ROMA, LUNEUR: LUCARELLI E 2.300 ISCRITTI DICONO "NO" AL FAMILY PARK

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Riceviamo e pubblichiamo da Damiano Lucarelli – portavoce del gruppo Fb "Riapriamo il Luneur"

Stupore ed incredulità ha suscitato in me la lettura dell'articolo, concordato con il "giornalista" Marcello Viaggio. Vorrei precisare che si è confusa la posizione degli ex operatori con il gruppo, infatti il gruppo è partecipato da oltre 2300 iscritti ed il numero degli ex giostrai è talmente infinitesimale che si può contenere in una mano.

Sia chiaro che il gruppo non è una stampella degli ex operatori, mentre la realtà è ben diversa,  basta vedere i nomi dei fondatori del gruppo e il rapporto con i sub conduttori.

Per la cronaca il luneur identifica una realtà che è stata su Roma per oltre 50 anni, invece la nuova società LEP acronimo di Luneur Park è una realtà nuova, che abilmente vuole creare confusione nella mente degli ex fruitori, riportando la fantasia al passato ma di fatto presentando il nuovo Luneur completamente diverso, infatti adatto solo ai bambini di fascia da 0 – 12 anni.

La storia del Luneur, ha radici più profonde, ha sempre mantenuto il suo ruolo di Parco di città, alla stregua del Prater di vienna o del Tibidabo di Barcellona. La costituzione del gruppo era ed è unicamente finalizzata a manifestare un malumore sulla nuova destinazione del Luneur.

Quindi gradirei specificare il ruolo che questo gruppo rappresenta, in quanto il problema dei sub-conduttori è rappresentato da Saverio Pedrazzini, che meglio del sottoscritto è in grado di tutelare gli interessi degli ex sub-conduttori.

Pertanto a nome del sottoscritto e del gruppo intero, ribadiamo il nostro “no al family park”, e chiediamo che le Istituzioni intervengano in modo deciso affinché venga sciolta questa matassa, perché non è giusto privare la città di Roma di un parco che per molti anni è stato il fiore all'occhiello della città e quindi ridurre quell'area ad un mero parco per bambini che penalizzerà una grossa percentuale di romani, che si vedranno costretti a saltare su un treno o un autobus per raggiungere Valmontane o Castel Romano, per fare un giro sulle montagne russe ed altre ad impatto con l' adrenalina, quello che il Luneur ha svolto in questi anni, senza dimenticare i bambini e le famiglie.

Questo è stato il Luneur è questo è quello che vorremmo come gruppo, e questo era il pensiero che avevo cercato di trasmettere al giornalista  nel precedente articolo.

Ecco i commenti dei membri del  gruppo che si presentano per nome e cognome per dimostrare la veridicità di quello che scriviamo:

Rita Rirrina nota:

Un pezzo di vita per me che ci sono cresciuta, una magia che vorrei rivivere e far vivere ai miei figli! merito di chi ci ha investito tutta una vita per renderlo così speciale, quindi chiedo rispetto per loro e che vengano riconosciuti i diritti sacrosanti di chi l'ha creato quasi dal nulla!

Valentina Pocheschi

Insensato il family park. roma e i romani hanno bisogno del luneur come è sempre stato! il parco di divertimenti più antico d'italia deve tornare ad appartenere a chi ha contribuito a farne la storia per oltre cinquant'anni. 

Simona Curcio

E' stato un pezzo della mia vita per me e la mia famiglia. In memoria di loro vorrei riavere il luneur di un tempo con ingresso libero!!!!!

Alessandro Re

il luneur ha una identità ben definita da decine di anni ed é un simbolo anche all'estero. Trasformandolo e riducendo lo sarebbe come se il papa accogliesse a s. pietro solo i frati domenicani e non tutta la comunità di fedeli. 

Moreno Roma

Family park?assolutamente no e che noi abbiamo 8-9 o 10 anni?deve tornare quello di prima si potranno mettere attrazioni x grandi ma anke quelli x pikkoli kome era prima percio nn fate sto sbaglio ridadecelo kome era prima della kiusura ke io la maggior parte delle notti me lo sogno finke nn aprira sarà kosi

Roberto chef Massarielllo

La cosa terrificante è che si sta chiedendo una cosa che è di "nostro" diritto , soprattutto per le persone che ci lavoravano. Ci stanno togliendo una cosa ingiustamente. questa è l'italia.

 

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VITERBO, ARBITRI VITERBESI: TUTTO PRONTO PER IL RADUNO PROVINCIALE DI DOMENICA 15 SETTEMBRE 2013.

Redazione
Viterbo – Mancano pochi giorni al via della stagione sportiva 2013-2014 per gli arbitri viterbesi che dirigeranno gare del settore giovanile e scolastico e dei campionati provinciali. Domenica 15 Settembre 2013, nella splendida cornice di San Martino al Cimino (VT), presso il Balletti Park Hotel, si riuniranno i fischietti e gli osservatori arbitrali viterbesi per ricevere le direttive dei vari organi tecnici. Assieme agli arbitri viterbesi si riuniranno anche i colleghi di Civitavecchia, a testimonianza del comune impegno che lega le due sezioni.

In occasione di questo importante raduno  sarà presentato il consiglio direttivo sezionale. Il presidente della sezione Aia di Viterbo Luigi Gasbarri ha voluto mantenere una certa costanza nel rinnovo della cariche istituzionali, a simboleggiare la continuità di un gruppo “vincente” che negli anni passati ha portato a termine difficili stagioni sportive, sempre a testa alta e con pochissimi difetti.

Durante il raduno, particolare importanza sarà data, come di consueto, alla parte tecnica con i test regolamentari che tutti, arbitri e osservatori, saranno tenuti a svolgere e a superare, oltre ai test atletici per gli arbitri, che determineranno la preparazione fisica raggiunta dopo la pausa estiva.
“Sono convinto – dice il presidente Luigi Gasbarri – che un arbitro, oltre che preparato tecnicamente, debba essere sempre di più un atleta. Ho la massima fiducia nel gruppo degli arbitri viterbesi, che sono certo sarà all’altezza di questa entusiasmante stagione sportiva, al servizio della federazione italiana giuoco calcio e per il rispetto delle regole.”
Interverranno sicuramente all’importante manifestazione: Umberto Carbonari, componente del comitato nazionale dell’Aia; Nazzareno Ceccarelli, presidente del comitato regionale arbitri del Lazio; Marco Tosini coordinatore OTP/OTS del comitato regionale arbitri del Lazio; Alessandro Pica, delegato provinciale del Coni; Renzo Lucarini consigliere regionale  Figc e Ermanno Todini delegato provinciale Figc; Simone Rotellini, giudice sportivo titolare e Marco Calandrelli giudice sportivo supplente; rappresentanti della Provincia e del Comune di Viterbo.

 

 




SSD COLONNA, LA NOVITÀ CALCIO A 5. MISTER NARDI: «PUNTIAMO A FAR SUBITO BENE IN SERIE D»

Redazione

Colonna (Rm) – Rappresenta la novità dell'offerta della Ssd Colonna per la stagione appena iniziata. Il calcio a 5 sbarca al campo “Tozzi” grazie all'idea e all'abnegazione di un gruppo di ragazzi che giocheranno il campionato di serie D sotto la guida di mister Daniele Nardi. «Alcuni giocatori della “cantera” colonnese capitanati da Diego Silvestri, con l'aiuto di suo papà Tonino e della dirigenza del Colonna, hanno reso possibile la realizzazione di questo importante progetto» spiega l'allenatore che non nasconde le “intenzioni” molto serie della sua squadra. «Puntiamo a fare bene fin da subito – dice Nardi -, sentiamo intorno l'attenzione e la curiosità di molta gente in paese per questa nuova avventura nel calcio a 5. Ho a disposizione una rosa ampia, giovane e con elementi di grande qualità che ci faranno togliere sicuramente qualche piccola soddisfazione. Il motto è quello di non porci limiti o strombazzare al vento traguardi da raggiungere». Nelle parole del tecnico è chiara, comunque, la fiducia nei mezzi di questo gruppo che avrà anche il compito di avvicinare alla disciplina del futsal un buon numero di giovani. Un ruolo fondamentale dovrà svolgere proprio mister Nardi, chiamato alla sua prima esperienza da allenatore di calcio a 5. «Dopo 25 anni di calcio giocato o visto da dietro le quinte – racconta il tecnico -, ora è capitata questa possibilità. Sicuramente cercherò di trasmettere ai ragazzi tutto il mio bagaglio di esperienza tecnico-tattica, ma soprattutto l'ambizione a migliorarsi sempre e non mollare mai. Approfitto – conclude Nardi – per ringraziare il presidente del Colonna Michele Ughetta, i dirigenti e tutti i ragazzi per la fiducia che mi stanno dimostrando». Per il Colonna calcio a 5 non resta che far parlare il campo.




VIRTUS ROMANINA CALCIO A 5, IL PRESIDENTE DI VITTORIO: «VOGLIAMO AVERE UNA PRIMA SQUADRA COMPETITIVA»

Redazione

Roma – Le porte del “Petra”, quartier generale della Virtus Romanina, sono tornate ad aprirsi da qualche giorno. Il presidente del club capitolino, Gianluca Di Vittorio, non fa misteri sulle importanti aspettative societarie in questa stagione. «Con la serie D maschile di mister Emanuele Di Vittorio abbiamo un progetto ambizioso – dice il massimo dirigente –, vale a dire cercare di avere una prima squadra competitiva con una filosofia diversa. Vogliamo puntare fortemente sui ragazzi del nostro settore giovanile sul quale stiamo lavorando intensamente da tempo e affiancare loro qualche elemento di esperienza e qualità. Obiettivi per l'immediato? Se siamo ritornati ad occuparci di prima squadra è per lottare ai massimi livelli e magari tornare nella massima categoria regionale». Anche per questo nuovo probante impegno sulla prima squadra maschile, la Virtus Romanina ha dovuto “sacrificare” la prima squadra femminile. «E' stata un'esperienza positiva – spiega Di Vittorio -, ma per farla a buoni livelli avremmo dovuto togliere “energie organizzative” alle altre realtà del maschile. Vogliamo comunque ringraziare tutte le ragazze che sono state assieme con noi nella scorsa stagione oltre a Norman Forestieri (tuttora nell'organigramma dirigenziale del club capitolino, ndr) che si è dedicato molto alla prima squadra femminile». L'altra “punta di diamante” dell'attività della Virtus Romanina è rappresentata dalla Juniores d'Elite. «Abbiamo allestito una rosa competitiva affidandola ad un allenatore di qualità come Egizi. Il gruppo è rinnovato e annovera due spagnoli e un peruviano nelle sue fila. I ragazzi stranieri si sono inseriti subito, sono giocatori abituati a lavorare sodo e ragazzi per bene». Il presidente spende due parole anche sulle altre componenti dell'attività del club. «Dai Giovanissimi ci aspettiamo molto, mentre per gli Allievi sarà un anno di assestamento. La Scuola calcio – conclude Di Vittorio – sarà affidata a Emanuele Di Vittorio, Norman Forestieri e Gianpiero Egizi: ci aspettiamo che continui a crescere e faccia un ulteriore salto di qualità». 




POLISP. BORGHESIANA (VOLLEY), SECONDA DIVISIONE DONNE. COACH MARIANI: «POSSIAMO FARE BENE»

Redazione

Roma – «Si può fare bene». Non si sbilancia troppo, ma è certamente fiducioso Gianluca Mariani, il nuovo coach della Seconda Divisione femminile della Polisportiva Borghesiana volley. «Ho conosciuto alcune ragazze alla fine della scorsa stagione, mi sono da subito sembrate ricettive – spiega il tecnico -. Il gruppo, non molto diverso da quello dell'anno passato, esce da un periodo non proprio sereno dal punto di vista sportivo, ma ho notato forse proprio per questo un forte senso di rivalsa. Tecnicamente ci manca un centrale per completare la rosa, ma le basi per costruire una squadra di buon livello ci sono tutte». E per fare questo le ragazze della Seconda Divisione della Polisportiva Borghesiana stanno lavorando intensamente ormai da dieci giorni. «Proseguiremo con allenamenti quotidiani in questa fase – spiega Mariani -, lavoreremo su tutti gli aspetti, non solo quello fisico. Penso sia fondamentale iniziare da subito ad utilizzare il pallone anche perchè il campionato inizierà a novembre e dunque abbiamo tempo per provare tante soluzioni». Il tecnico proviene dall'esperienza dell'anno scorso al Mancini 34. «In quel caso allenavo i ragazzi, ma ho già avuto esperienze da tecnico di squadre femminili – rimarca Mariani -. Ho deciso di cambiare perchè, dopo cinque anni con lo stesso gruppo, ci conoscevamo “troppo bene” con i miei atleti e per un fatto di stimoli ho deciso di fare questa scelta. Alla Polisportiva Borghesiana ho trovato una società organizzata che punta molto su questo gruppo di ragazze per riprendere una categoria importante». Al fianco di Mariani, in questa avventura, ci sarà il vice Luca Pujia. «Ci conosciamo da tempo – puntualizza Mariani – e abbiamo già lavorato assieme vincendo un campionato di Seconda Divisione maschile a Torbellamonaca». La speranza della Polisportiva Borghesiana è che i due possano festeggiare un bel “bis”.