CASTEL GANDOLFO: SABATO 14 SETTEMBRE, MOSTRA EVENTO IN ONORE DI PAPA FRANCESCO

Redazione

Castel Gandolfo (RM) – Sabato 14 settembre, alle ore 17,30, l’Associazione dei Nuovi Castelli Romani, in collaborazione con il Comune di Castel Gandolfo, della Parrocchia Pontificia San Tommaso da Villanova e con il Patrocinio dei Comuni dei Castelli Romani, degli Enti Sovracomunali e della Presidenza della Giunta della Regione Lazio, presenta la sesta Mostra Evento “PORTA FIDEI – Forma e colore della Parola fatta carne”, del Maestro Francesco Guadagnuolo in onore del Papa Francesco. L’Evento si svolgerà dapprima presso l’Aula Consiliare del Comune di Castel Gandolfo.

Nel corso del convegno interverranno: il Sindaco della città di Castel Gandolfo, Milvia Monachesi; S. Em.za Cardinale Angelo Comastri, Presidente della Fabbrica di San Pietro; Frà Giacomo Dalla Torre del Tempio di Sanguinetto, Gran Priore di Roma Sovrano Militare Ordine di Malta; Don Pietro Diletti, Parroco Chiesa Pontificia San Tommaso da Villanova; l’Onorevole Michele Baldi, Consigliere della Regione Lazio; Alberto Bertucci, Sindaco di Nemi; il Maestro Francesco Guadagnuolo, artista e socio emerito della N.C.R.; Carmelo Pandolfi, Docente dell’Università Europea di Roma e Dirigente Scolastico del Liceo Classico Benedetto XV di Grottaferrata; Ettore Pompili, Presidente dell’Associazione Nuovi Castelli Romani.

L'evento si avvale del patrocinio dell'Ambasciata Americana presso la Santa Sede, nella persona di Antoinette C. Hurtado.

Modera la giornalista Angela Iantosca

La Mostra rimarrà aperta fino a sabato 21 settembre con il seguente orario:

10/12.30 – 16/19 presso la Cripta della Parrocchia Pontificia di S. Tommaso da Villanova.

Alla cerimonia di chiusura di sabato 21 settembre alle ore 17,30 presenzierà S. E. Mons. Cjril Vasil', Segretario Congregazione Chiese Orientali.

L'ingresso è gratuito

Già in passato l'Associazione ha patrocinato nello stesso luogo esposizioni del Maestro Francesco Guadagnuolo, socio onorario dell'Associazione, notevole esponente dell'arte contemporanea, strettamente connessa con l'alveo poderoso dell'ispirazione cristiana; lo ha fatto, non accidentalmente (e oggi lo ribadisce per Papa Francesco!), anche quale omaggio al Santo Padre dell'intera comunità dei Castelli Romani in occasione della sua permanenza nella residenza estiva.

LA MOSTRA

Quest'anno la mostra, nell'anno della fede voluto dal Papa emerito Benedetto XVI, si porge quale "PORTA FIDEI – Forme e colori della Parola fatta carne". Essa sarà una meditazione "teologica", non verbale, ma altrimenti espressiva, delle suggestioni infinite che, in un mondo che è "pulchrum", ossia "logica" recata dalla sensibilità, insinua al Massimo il Lògos fatto Carne.

"La Bellezza salverà il mondo", faceva dire Dostoevskij al Principe Myskin né "L'Idiota". Di tale Verità, né banalmente consolatoria né assurdamente soffocata, ha esigenza la stessa struttura logica delle cose.

IL MAESTRO GUADAGNUOLO

Guadagnuolo, con la sua nuova realtà visionaria, definita dai critici Transrealismo, con fine sensibilità e notevole originalità, offrirà nella mostra Arte-poesia anche un modo ostensivo inedito, quello cioè di inserire nelle sue opere, con trapianto vivente, espressioni poetiche verbali: non per far commentare il visibile dal detto (il che contraddirebbe alla natura di tutt'e due le muse), bensì, appunto, nel tentativo, nuovo, di arricchire quell'espressione di "bello", di cui ogni umano poeta è ri-cognitore (lo aveva capito Platone), in dipendenza dall'espressione primigenia, in ogni esistente, del "multimediale" Principio-Parola.

I Poeti inseriti nella mostra-evento di Guadagnuolo sono: Francesco d’ASSISI, Leopoldo ATTOLICO, Pino BLASONE, Eduardo CACCIATORE, Luca CANALI, Erri DE LUCA, Valentina D’URSO, Anna Maria FARABBI, Marco GAL, Paolo GUZZI, Mario LUZI, Massimo MORASSO, Angelo MUNDULA, Alessandro PARRONCHI, Renato PENNISI, Carmelo PIRRERA, Silvio RAMAT, Cristanziano SERRICCHIO, Elio VENIER, Lucio ZINNA.

 




RIETI, VERTENZA RITEL: APPELLO AL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO ZANONATO

Redazione

Rieti – Finmeccanica ha deluso lavoratori, sindacati e rappresentanti istituzionali perché non ha dato risposte in merito alla ormai celeberrima vertenza Ritel. Ecco la lettera dei rappresentanti istituzionali reatini:

Al Ministro dello Sviluppo Economico
Dott. Flavio Zanonato

E p.c.
Al sottosegretario al Ministero dello sviluppo economico
Dott. Claudio De Vincenti
Al Presidente di Finmeccanica
Dott. Gianni De Gennaro

Sig. Ministro,

Qualche anno fa la soc. Alcatel decise di alienare il sito di Rieti ad un gruppo di imprenditori che diedero vita alla Soc. Ritel. Non senza dubbi e sacrifici il sindacato ed i lavoratori sottoscrissero con l'azienda e con il Ministero dello Sviluppo un protocollo di intesa finalizzato a definire i contorni della nuova attività industriale. In quel protocollo assumeva un ruolo rilevante la Soc. Finmeccanica che si impegnò a supportare i nuovi imprenditori. Alcatel e Finmeccanica, a garanzia del processo industriale, entrarono a far parte della nuova società.

La nuova esperienza imprenditoriale non ha dato i frutti sperati e da alcuni anni il Ministero dello Sviluppo, insieme ai sindacati ed alle rappresentanze istituzionali del territorio, sta adoperandosi per dare soluzione ad una crisi che vede a rischio oltre 200 posti di lavoro.

Dopo un tentativo esperito direttamente dalla Presidenza del Consiglio, che non ha dato i frutti sperati, il Ministero dello Sviluppo ha individuato una compagine imprenditoriale disponibile a riaprire il sito di Rieti, con il supporto di Finmeccanica alla quale è stato chiesto di onorare il protocollo di intesa originario. Finmeccanica, al tavolo delle trattative, ha dato sempre la sua disponibilità arrivando a quantificare nel dettaglio il suo impegno.

Nonostante ciò nulla accade e, dato che nel frattempo la società è in fallimento, i lavoratori rischiano per fine settembre di essere licenziati.

Dopo anni di trattative il comportamento dilatorio di Finmeccanica che, nonostante gli impegni assunti, (come potrà rilevare dai suoi uffici), non procede come dovrebbe a chiudere accordi operativi con i nuovi imprenditori, vanifica il lavoro fatto dai tecnici del Suo Ministero, dal sindacato e dai rappresentanti delle istituzioni. Non dar vita a quanto solennemente Finmeccanica si è impegnata a fare è offensivo per chi ha partecipato alle numerosissime riunioni, per le Istituzioni e soprattutto per i lavoratori che si sentono giustamente presi in giro.

Finora il loro atteggiamento e quello del sindacato, nonostante il lunghissimo tempo trascorso, è stato di grande responsabilità, ma oggi la situazione è diventata insostenibile.
Dopo avere per lungo tempo, insieme al Ministero dello Sviluppo Economico, dato assicurazioni ai lavoratori rispetto ad un esito che sembrava a portata di mano, oggi siamo a rappresentarLe l'umiliazione delle Istituzioni, costrette a registrare un comportamento, da parte di una società di proprietà' pubblica, a dir poco intollerabile.

Nei prossimi giorni, se la vicenda non avrà una rapida accelerazione e non si daranno garanzie sulla riapertura del sito di Rieti, le istituzioni locali e i rappresentanti del territorio in Regione ed in Parlamento, non potranno che continuare ad essere al fianco dei lavoratori nelle iniziative di lotta che gli stessi intenderanno assumere.

Ci rivolgiamo a Lei, Sig. Ministro perché si adoperi nei confronti della Società Finmeccanica, affinché renda operativi, nel più breve tempo possibile, gli impegni assunti e sottoscritti.

Certi della Sua sensibilità, porgiamo distinti saluti

On. Fabio Melilli deputato al Parlamento
On. Oreste Pastorelli deputato al Parlamento
Dott. Simone Petrangeli Sindaco di Rieti
Dott. Fabio Refrigeri assessore Regione Lazio
Dott. Daniele Mitolo consigliere Regione Lazio

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GENZANO: LA FESTA DEL PANE COMPIE 25 ANNI

Redazione

Genzano (RM) – Il 14 e 15 settembre Genzano, Città dell’Infiorata, del pane e del vino, celebra per la 25esima volta uno dei suoi prodotti tipici più famosi: il pane casareccio, primo pane italiano ad essere stato insignito dalla Comunità europea, nel 1997, del marchio Igp (Indicazione geografica protetta). Nata nel 1989 per promuovere e tutelare una tradizione che si tramanda da secoli, la Festa del Pane di Genzano richiama oggi numerosi visitatori e turisti da tutta la regione. Nell'edizione del 1998 è stata preparata per la prima volta una gigantesca bruschetta di filoni lunga 1.200 metri e di 2.100 chilogrammi di peso; tra i filoni un filone da record: 16 metri e 112 chilogrammi.

Ricco il calendario degli appuntamenti della due-giorni: anche quest'anno, infatti, si replicherà, domenica 15 settembre, la realizzazione della bruschetta più lunga del mondo su via Italo Belardi, la storica via dove nel mese di giugno viene celebrata l'Infiorata. E proprio per mantenere forte il legame con un'altra importantissima tradizione della città, da tre anni a questa parte viene realizzata su via Nazario Sauro l'Infiorata di pane, che si potrà vedere già dalla giornata di sabato e che prevede la realizzazione di diversi quadri a terra composti con farine, crusche, mais, filoni, rosette e pagnotte utilizzando la tradizionale tecnica dei Maestri infioratori di Genzano. Previsti, inoltre, animazione per bambini durante l'arco dell'intera kermesse, le visite guidate al Parco e al Palazzo Sforza Cesarini, il IV Trofeo San Tommaso “La corsa del Pane genzanese” a cura dell’ASD Genzano Marathon, l'esibizione itinerante della Fantomatik Orchestra Marching Band prevista per domenica 15 alle ore 18:30 nel centro della città. Sabato sera, invece, esibizione di gruppi musicali locali con la partecipazione del famoso comico Antonio Giuliani.

 




ROMA: IL MONDO NON SI E' FERMATO MAI UN MOMENTO……ADDIO JIMMY!

Redazione

Roma – Il mondo non si ferma neppure in questo momento che il memorabile cantantautore italiano di musica leggera Enrico Sbriccoli, in arte Jimmy Fontana non c'è più.  E' morto l'autore de "Il mondo". Lo rende noto la sua casa di produzione. Il cantante, autore di brani celebri come "Che sara'", e' deceduto ieri sera. Aveva 78 anni e ne avrebbe compiuti 79 a novembre. Appassionato di jazz, fu protagonista di una stagione feconda della musica leggera italiana, che lo vide arrivare al successo nel 1965 con "Il mondo", poi reinterpretato i diverse lingue da altrettanti autori. "Che sara'" arrivera' nel 1971 dopo una serie di vicende che convinsero Fontana a cedere l'autorizzazione ai Ricchi e Poveri affinche' la interpretassero a Sanremo.
  Diventera' una delle composizioni leggere piu' vendute nel pianeta, un record per il catalogo Rca.

Appassionato di jazz, impara da autodidatta a suonare il contrabbasso e inizia a frequentare l'Hot Club di Macerata, dove si esibisce con complessi di alcuni amici. Conseguito il diploma in ragioneria, si trasferisce a Roma e si iscrive alla facoltà di Economia e Commercio. Inizia a frequentare i jazzisti della capitale, collaborando con la Roman New Orleans Jazz Band, in breve abbandona l'Università per dedicarsi a tempo pieno alla musica, iniziando anche a cantare, scegliendo il nome d'arte Jimmy Fontana (Jimmy in omaggio al sassofonista Jimmy Giuffre, di cui è ammiratore, Fontana viene scelto a caso dall'elenco telefonico).

Incide alcuni standard jazz per la Consorti; entra poi come cantante nella Flaminia Street Jazz Band (costituita da Giorgio Benigni, Umberto De Nigris, Francesco Tomassini, Raffaele Giusti, Aldo Balzani, Giovanni Spalletti, Sandro Santoni, Wilder Petroselli e Leonello Bionda ), incidendo alcuni dischi per l'etichetta Astraphon.

Forma poi il gruppo Jimmy Fontana and His Trio con tre di loro, Raffaele Giusti al pianoforte, Sandro Santoni al contrabbasso, e Lionello Bionda alla batteria. In questo periodo conosce Leda, che diventerà sua moglie (nel corso degli anni avranno 4 figli: Luigi, musicista ed arrangiatore, Roberto, Andrea e Paola).

Nel 1971 scrive la musica in collaborazione con Italo "Lilli" Greco e Carlo Pes e parte del testo insieme a Franco Migliacci della canzone Che sarà: l'obiettivo è di presentarla a Sanremo, e Fontana produce la registrazione a Los Angeles di Josè Feliciano, che registra 3 versioni della sua canzone: in italiano, in spagnolo (dal titolo "Que Serà") e in inglese (titolo "Shake a Hand") prodotte da Rick Jarrard; rientrato in Italia, trova la strada sbarrata per la partecipazione al Festival insieme all'amico e collega portoricano.

Ennio Melis, allora Direttore Artistico della RCA, ha deciso di puntare sulla canzone per consacrare al successo i Ricchi e Poveri, giovane gruppo, fattosi notare al festival dell'anno precedente interpretando in abbinamento con l'autore Nicola Di Bari La prima cosa bella.

Jimmy, che ha diritto all'ultima parola in quanto compositore-autore della canzone, inizialmente nega l'autorizzazione che in seguito concederà, suo malgrado, quando Melis afferma che, senza i Ricchi e Poveri, la canzone non avrebbe partecipato ad alcun festival. La canzone si classifica al secondo posto nella graduatoria sanremese, ma i due singoli risulteranno molto venduti, ed il brano si rivelerà nel corso degli anni una delle canzoni italiane più famose, riprodotte ed eseguite nel mondo.
Gli anni Settanta: il declino ed il ritorno

Deluso dalla vicenda di Che sarà, pur continuando ancora ad incidere, non ottiene più il successo del decennio precedente, per cui per alcuni anni interrompe del tutto l'attività, trasferendosi a Macerata, città in cui apre un bar che gestisce per cinque anni. Ritorna nel 1979 con Identikit (sigla della serie televisiva Gli invincibili) che riscuote un discreto successo, confermato poi da "Beguine", una canzone che viene presentata con buon successo al Festival di Sanremo 1982, e che ha una particolarità: la musica nasce da una delle prime melodie scritte dal figlio Luigi, che poi lo accompagnerà, come collaboratore musicale, pianista e cantante.

Negli anni successivi forma il gruppo "I Superquattro" insieme ai colleghi Gianni Meccia, Nico Fidenco e Riccardo Del Turco, con i quali partecipa a molti programmi televisivi. Ha lavorato anche nel cinema, in film musicali quali Io bacio… tu baci o di commedia all'italiana come La voglia matta. Una sua canzone, Bambola bambina, è stata utilizzata come sigla italiana del telefilm La donna bionica. In occasione del Festival di Sanremo 1994 ha fatto parte del gruppo "Squadra Italia", appositamente costituito per l'occasione, cantando il brano "Una vecchia canzone italiana".

 




ROMA, IL COMUNE COMPIE 870 ANNI

Redazione

Roma – Sensibilizzare i ragazzi e le ragazze alla vita politica della città, avvicinarli ai meccanismi di funzionamento della macchina amministrativa e offrire loro la possibilità di conoscere i luoghi dove essa opera. Sono questi gli obiettivi del progetto “Porte aperte in Campidoglio” che partirà il 4 novembre 2013 per festeggiare insieme alle scolaresche gli 870 anni del Comune di Roma. Il Sindaco Ignazio Marino e l’Amministrazione di Roma Capitale,  prendendo spunto  dall’anniversario della nascita del libero Comune di Roma, avvenuta nel 1143, hanno deciso l’apertura e la visita del Palazzo Senatorio, per far conoscere da vicino questo importante edificio sul Colle Capitolino con il suo straordinario patrimonio storico e artistico e consentire ai giovani visitatori di essere informati sull’attività politica e amministrativa della città e sui suoi protagonisti. L’Amministrazione Capitolina organizzerà un calendario di visite guidate per le scuole, a partire dalla quarta classe elementare, con due appuntamenti settimanali dal 4 novembre fino all’8 dicembre, giornata in cui Palazzo Senatorio  sarà aperto a tutti i cittadini.

Al termine della visita storico-artistica gli studenti saranno accolti da un rappresentante della Giunta o dell’Assemblea Capitolina, cui potranno illustrare proposte e richieste per la città.

Il percorso nel Palazzo Senatorio si articolerà all’interno degli ambienti più significativi, come l’Ingresso e la Galleria di Sisto IV, la Sala del Carroccio, l’Aula Consiliare detta di Giulio Cesare, la Sala delle Bandiere , la Sala dell'Arazzo  e lo Studio del Sindaco. "Questa iniziativa é perfettamente in linea con l'idea che questa Amministrazione ha della cultura e della partecipazione politica. Spesso le nuove generazioni immaginano le Istituzioni distanti e lontane dal loro quotidiano.

Aprire agli studenti il Campidoglio e le sue stanze, come la Sala delle Bandiere dove storicamente si svolge la riunione di Giunta e dove sedettero Mazzini, Armellini e Saffi, ha l'aspirazione di rovesciare la loro percezione ed é il segnale di condivisione che vogliamo lanciare ai cittadini di domani".
É quanto dichiarano l'Assessore alla Cultura, Flavia Barca e l'Assessore alla Scuola Alessandra Cattoi. 




ROMA: IL RITORNO DEL "SOCRATE"

Redazione

Roma – Oggi giovedì 12 settembre alle ore 9 si terrà la cerimonia di riconsegna dei locali rinnovati del Liceo Classico “Socrate” di Roma.

I lavori per la ristrutturazione dell’Istituto – svolti a seguito dei danni provocati dall’incendio verificatosi nello scorso mese di luglio –  sono infatti andati avanti secondo il programma previsto, sotto la direzione della Provincia di Roma.

Alla cerimonia di consegna dei locali, presso il Liceo (in Via Padre Reginaldo Giuliani n. 15, angolo Circonvallazione Ostiense) seguirà una conferenza stampa cui prenderanno parte i rappresentanti del mondo politico ed istituzionale che parteciperanno all’evento.

Il Commissario Straordinario della Provincia di Roma Umberto Postiglione ha invitato alla cerimonia il Ministro dell’Istruzione Università e Ricerca Maria Chiara Carrozza; il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti; il Sindaco di Roma Capitale Ignazio Marino; il Prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro; il Dirigente Scolastico Regionale Maria Maddalena Novelli; il Presidente dell’VIII Municipio Andrea Catarci.

La giornata – organizzata d’intesa con il Dirigente Scolastico del Liceo, Vincenzo Rudi – costituisce un momento importante per la vita della scuola ed un riconoscimento dell’impegno di tutte le istituzioni che hanno consentito il regolare inizio dell’anno scolastico.




ANGUILLARA, MORTE FEDERICA SUL LAGO DI BRACCIANO: PER LA FAMIGLIA SONO STATI SOTTOVALUTATI DEI PUNTI CRUCIALI

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Chiara Rai

Anguillara – Lago di Bracciano (RM) – “Un rinvio con la sola omissione di soccorso a carico di Marco di Muro quando, a mio parere e secodo mio fratello, sono stati trascurati molti punti nella ricostruzione dei fatti”, poche parole pronunciate dal riservato Massimo Mangiapelo, zio della piccola Federica, la sedicenne trovata morta il primo novembre del 2012 sulla riva del lago di Bracciano a Vigna di Valle nel Comune di Anguillara Sabazia.

Il ventitreenne Marco Di Muro è stato rinviato a giudizio con l’accusa di omissione di soccorso. Un capo d’imputazione forse troppo blando per la famiglia, considerati gli elementi raccolti durante le indagini, la ricostruzione seppur lacunosa dei fatti.

“Riteniamo che siano stati sottovalutati dei punti importanti – ha continuato Massimo Mangiapelo, fratello di Luigi– ma proprio su questi determinati passaggi stanno lavorando gli avvocati. Certo è che rimangono molti punti oscuri sui quali chiediamo, come famiglia, che venga fatta luce”.

La famiglia non ha tirato quel respiro di sollievo che avrebbe voluto, si sarebbe aspettata forse un rinvio a giudizio con più di un'accusa o meglio sicuramente avrebbe voluto che fosse venuto a luce il nome dell'assassino. Ci sono delle lacune. Troppo buio e troppo mistero avvolge questa storia.

Molti punti oscuri. Esatto. Non si è più parlato di che fine abbiano fatto gli effetti personali di Federica che non sono stati trovati accanto al suo corpo, all’indomani della notte di Halloween.

Non si è saputo nulla del suo cellulare nero e la borsetta marrone con intarsi bianchi che Federica aveva con se quella notte piovosa, la notte delle streghe, quando intorno alle 22:30 esce con il  con il suo ragazzo e un amico per andare a festeggiare.

Federica esce da casa del papà Luigi, un uomo conosciuto ad Anguillara perché ha un banco di biancheria al mercato. I sommozzatori del nucleo dei carabinieri di Roma, diretti dal maresciallo Renato Solustri, si sono immersi per due volte alla ricerca degli oggetti personali della sedicenne la cui morte rimane ancora avvolta nel mistero.

Quando la ragazza è morta, intorno alle 4 e le 5 del mattino, era da sola? Se telefono e borsetta non sono stati finora trovati, l’ipotesi che Federica sia morta in solitudine non regge. Chi ha occultato la sua borsetta e il suo telefono?

Finora ciò che è certo è che Federica non ha subito violenze, la causa della morte è stata una crisi cardiaca conseguente ad un improvviso malore.

Dunque i due oggetti diventano essenziali per ricostruire un vuoto temporale finora pieno di lacune: Cosa ha fatto Federica dopo che il ragazzo, il ventitreenne Marco Di Muro, l’avrebbe lasciata sotto la pioggia presumibilmente in mezzo alla via Anguillarese a circa cinque chilometri da dove è stata ritrovata morta?

E’ strano il fatto che Di Muro non l’abbia cercata perché se è vero che quando ha lasciato la ragazza in mezzo alla strada sarebbe tornato indietro dopo qualche minuto e non l’avrebbe più trovata, significa che Marco non era più arrabbiato con Federica.

Significa che Marco voleva riappacificarsi con la sua Federica tanto da tornare subito indietro. E poi? Perché non avrebbe risposto alle telefonate continue dei famigliari della ragazza? Perché non avrebbe risposto al cellulare del padre che la ragazza spesso utilizzava per chiamare Marco? Forse perché Marco sapeva che a Federica era accaduto qualcosa di brutto? Non possiamo saperlo. Però è davvero singolare l’atteggiamento del fidanzato che avrebbe dovuto preoccuparsi per primo del fatto di non aver trovato Federica. Avrebbe potuto bussare a casa del padre, chiamare aiuto, chiamare le forze dell’ordine. Lui aveva la responsabilità di una ragazza minore della quale si doveva prendere cura se non per dovere almeno per amore. 

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ARDEA E POMEZIA: TRE INIZIATIVE DEL NEO COMITATO POPOLARE PER L'APERTURA AL PUBBLICO DEI BENI CULTURALI DELLA COMUNITÀ

Redazione

Ardea – Pomezia (RM) – I cittadini di Ardea e di Pomezia hanno costituito un comitato popolare per l'apertura al  pubblico dei  Beni  Culturali  che fanno parte del  patrimonio storico  locale,  ed  in  particolare,  dello straordinario  patrimonio archeologico. Il comitato popolare, dopo numerosi sopralluoghi ed un'attenta analisi della situazione locale, ha deciso le seguenti iniziative sociali:

Prima iniziativa:  Adozione della carta ardeatina laurentina, per  la  cura  e  la  valorizzazione  del  patrimonio archeologico di  Ardea e  di Pomezia.  La carta Ardeatina Laurentina,  sottoscritta da 1000 cittadini,  sarà presentata alle istituzioni locali e nazionali (Comuni, Regione, Soprintendenze varie) per una effettiva azione di tutela e valorizzazione di aree archeologiche e monumenti  nell'interesse generale delle comunità locali.

Seconda  iniziativa: Adozione  del  Santuario  Rutulo  di  Ardea,  con  la madonna e il bambino e del Santuario Laurentino di Lavinium con i tredici altari come primi  due casi  concreti  di monumenti  da aprire al  pubblico rendendoli accessibili con regole certe ed orari di apertura settimanali per consentire a tutti (cittadini e turisti, abili e diversamente abili) di conoscere il patrimonio culturale.

Terza  iniziativa:  Allestimento  di  una  mostra  fotografica  e documentaria sullo  stato  dei  beni  culturali  con  il  censimento  di  aree archeologiche, chiese, torri, ecc. Il comitato popolare Ardea-Pomezia ha scelto come logo un'antica “tessera hospitalis” per rinnovare la tradizione locale dei cittadini che si danno una mano per il bene comune. I cittadini del territorio di  Ardea e di Pomezia,  dove nell'antichità c'erano le città gemelle dei  Rutuli e dei  Laurenti,  possono dare una mano collaborando con il comitato popolare per la raccolta firme ed il censimento fotografico dei beni culturali.
 




ANGUILLARA, PUBBLICA INCOLUMITA': "SCEGLIAMO ITALIA" CHIEDE LA VERIFICA DEGLI IMPIANTI SPORTIVI E SCUOLE

Redazione

Anguillara (RM) –  "Riteniamo necessario e urgente un sopralluogo sugli impianti sportivi e scuole di pertinenza comunale da effettuare congiuntamente ai responsabili di area, per verificare lo stato di agibilità, manutenzione e conservazione di siti e locali per garantire la pubblica incolumità di bambini e adolescenti che ne usufruiscono”. Lo richiedono i consiglieri del gruppo ScegliAmo Italia Sergio Manciuria e Mario Fantauzzi. Nella richiesta, inviata al presidente del consiglio comunale ed estesa ai responsabili degli uffici Patrimonio e LL.PP. arch. Franco Lorenzetti e ing. Claudio Dello Vicario, i due esponenti evidenziano che dall’assegnazione provvisoria – nelle more di un bando pubblico – di alcuni impianti sportivi di Via Prato Viale alla Polisportiva Anguillara, avvenuta a dicembre 2011, non è stato adottato nessun atto per l’assegnazione definitiva.

Oltre a questo, i richiedenti denunciano “l’equivoco generato dal recente comunicato stampa dell’assessora Botti che sembra delineare nell’immediato l’utilizzo di due aule didattiche e un aula informatica frutto del recente ampliamento, e in seconda battuta l'integrazione della nuova palestra e di nuovi locali da adibire a laboratori. Il fatto è – evidenziano Manciuria e Fantauzzi – che  tutt’ora entrambi gli spazi conclamati all’opinione pubblica non risultato denunciati al catasto e  sono sprovvisti del certificato di agibilità”.

Ma anche per quanto riguarda gli impianti sportivi, i due consiglieri ritengono necessario “determinare le lavorazioni effettuate dalla Polisportiva per la messa in sicurezza e le motivazioni che hanno protratto i tempi di assegnazione temporanea senza la pubblicazione dei bandi, che sta alimentando i contrasti e le conflittualità di inizio stagione per l'utilizzo degli spazi.  L'ispezione – spiegano – vuole prevenire e portare a conoscenza dell'opinione pubblica la reale agibilità di locali così importanti come le scuole e gli impianti sportivi spesso usufruiti da bambini dai 6 ai 12 anni. Abbiamo dato tempo alla “Disamministrazione Pizzorno” di organizzare e programmare ma è stato tempo perso: dopo 24 mesi di mediocrità e immobilismo è ora di dire no a tanto lassismo e tirare le somme”.

“Il concetto basilare per una classe dirigente politica – concludono i rappresentanti di ScegliAmo Italia – deve essere quello di avere come obiettivo il primato della legalità e di garantire l’uso di proprie strutture secondo quanto previsto dalle norme sulla sicurezza, soprattutto quando è in gioco l’incolumità di ragazze a ragazzi che deve sempre prevalere su clientelismi di parte o, peggio, sulla smania di accaparrarsi un po’ spazio mediatico sulla stampa locale". 
 




TARQUINIA, UNIVERSITA' AGRARIA: SARA TORRESI LASCIA LA CARICA DA VICE PRESIDENTE

Redazione
 
Tarquinia (VT) – Sara Torresi lascia. Non è più il Vice Presidente dell’Università Agraria di Tarquinia.

"La mia decisione scaturisce da motivi strettamente personali. – Spiega Sara Torresi. – Nuovi e importanti impegni lavorativi mi costringono ad operare questa scelta per me dolorosa, ma indispensabile. Desidero ringraziare il Presidente Antonelli per la fiducia che mi ha accordato, i colleghi assessori con cui ho costruito un rapporto splendido incentrato sull’armonia, il personale dell’Ente per la sua professionalità. Il mio tempo – prosegue la Torresi – a disposizione non mi permette più di svolgere con serenità e al meglio l’attività politica. Credo che le cose vadano fatte con il massimo dell’impegno. Un’esperienza comunque bellissima che mi ha dato la possibilità di incontrare e confrontarmi con tantissima gente e occuparmi di progetti interessanti e vincenti che sono sicura andranno avanti con forza e vigore".

"Siamo felici per Sara Torresi per la prospettiva lavorativa che ha dinnanzi, siamo oltremodo dispiaciuti di perdere una persona dalle capacità indubbie. – Aggiunge il Presidente Antonelli. – In poco tempo ha lasciato un segno indelebile dimostrandosi una persona, matura, competente ed onesta. Non sarà facile trovare un’altra figura alla sua altezza. Un esempio di serietà, che ha saputo rinunciare alla carica politica per il suo lavoro, dimostrando il massimo rispetto nei confronti dell’Ente e della gente, un segnale importante davanti ai troppi mestieranti o aspiranti tali della politica".  – Anotelli conlcude poi – Entro il prossimo Consiglio opereremo i ritocchi necessari nella giunta esecutiva. Agiremo al meglio, con calma e senza fretta, spiegheremo le scelte nelle sedi opportune senza rincorrere le inevitabili polemiche sui giornali.     
 




ROMA: ACEA STACCA ACQUA A CONDOMINIO NONOSTANTE ESITO REFERENDARIO DI GIUGNO 2011

Riceviamo e pubblichiamo dal Coordinamento Romano Acqua Pubblica

Roma – Questa mattina Acea ha provveduto a staccare l'acqua ad un condominio che ha regolarmente pagato il servizio nel rispetto della legge e della volontà popolare: decurtando dalla bolletta la voce "remunerazione del capitale", abrogata dai referendum di giugno 2011.

L'azienda idrica decide, dunque, di rispondere per la prima volta con i distacchi alla campagna di "obbedienza civile" lanciata dal Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua dopo la vittoria referendaria, lasciando senza un bene primario decine di famiglie tra cui anziani e neonati.

In quell'occasione 27 milioni di cittadini, tra cui oltre un milione di romani, hanno infatti dichiarato che l'acqua non è una merce e che su questa non si devono fare profitti. Anche se la dirigenza di Acea ha cercato in tutti i modi di contrastare quel voto prima e di aggirarlo poi, non può ritenersi al di sopra di un pronunciamento referendario, che ha valore di legge come confermato in diverse occasioni dalla Corte costituzionale, dal Consiglio di Stato e da più di un Tar.

Se i vertici di Acea, come dichiarano pubblicamente, perseguitano i "morosi" perchè preoccupati per le casse dell'azienda, consigliamo loro di ridurre i dividendi distribuiti agli azionisti (64 milioni nel 2012), di rispettare gli investimenti sulle reti per azzerare le dispersioni idriche, e di mettere i propri lavoratori in condizione di lavorare per il cittadino e al suo fianco, liberandoli dall'ingrato compito di attuare i distacchi.

Si apre oggi una seria questione anche per la Giunta del Sindaco Marino, che non può più rimandare una chiara presa di parola su quale futuro immagina per il servizio idrico e gli altri servizi "pubblici" della città: la Giunta e il Sindaco devono decidere se stare dalla parte della democrazia, dei cittadini e dei diritti o al servizio dei privati e dei loro profitti!

Da parte nostra ricordiamo che la strada per il rispetto dei diritti e della volontà dei cittadini romani è già stata indicata con la proposta di ripubblicizzazione di Acea, poichè è ormai evidente che non sarà possibile garantire il diritto all'acqua fino a che i privati non saranno finalmente usciti dalla sua gestione, in modo da rimettere al centro gli interessi della città e non i profitti di pochi speculatori.
Il coordinamento romano acqua pubblica, insieme a tutti i cittadini che intendono opporsi a questa ennesima prepotenza, saranno mobilitati domani per ottenere l'immediato riallaccio al condominio di Via Bartolomeo.

L'acqua è un diritto: basta distacchi, basta profitti!