CISTERNA DI LATINA: SABATO 21 SETTEMBRE PARTE L'ADESIONE A "100 COMUNI D'ITALIA"

Redazione

Cisterna di Latina (LT) – Il progetto di turismo internazionale che sta per investire Cisterna entro nel vivo. Si terrà sabato prossimo, 21 settembre, alle ore 11,00 all’interno della Sala Consiliare, l’incontro operativo tra amministrazione comunale, rappresentanti della Terravision e cittadini interessati ad aderire al progetto “100 Comuni d’Italia”.

La società britannica, come è noto, intende acquisire in locazione, nel centro storico della città di Cisterna, locali per non meno di 200 posti letto, unitamente ad una filiera di servizi e di interessi culturali e formativi di elevata qualità a prezzi estremamente competitivi da proporre a turisti provenienti da tutta Europa.

“Crescono le adesioni – affermano il Sindaco Antonello Merolla e l’Assessore al Turismo e Marketing Territoriale Marco Muzzuppappa – a questo importantissimo progetto.

Nei giorni scorsi abbiamo incontrato i rappresentanti della Terravision e concordato per sabato prossimo l’incontro con tutti coloro che sono interessati a partecipare a vario titolo al progetto. Il primo step, decisivo per l’avvio del progetto, sarà la disponibilità di immobili, come appartamenti, mini appartamenti, ville, motel, alberghi, B&B, in grado di soddisfare la richiesta di almeno 200 posti letto.

Rimane quindi una settimana di tempo per dichiarare il proprio interesse e partecipare all’incontro di sabato prossimo dove i rappresentanti della Terravision illustreranno in dettaglio l’iniziativa ed il relativo cronoprogramma”.

Gli interessati a partecipare al progetto mettendo a disposizione le loro strutture possono presentare una “Dichiarazione di interesse” il cui modello è scaricabile dal sito web comunale.




ROMA: DISSERVIZI SCUOLABUS BAMBINI DISABILI PER NUMEROSE FAMIGLIE DI ROMA

Redazione

Roma – Disservizi da paese arretrato. Bambini rimasti a casa, autisti che non conoscono le strade, ritardi di ore e percorsi infiniti.

"E' vergognoso che ancora oggi alcuni bambini disabili siano lasciati a casa per i disservizi degli scuolabus e che altri vengano riportati a casa con ore di ritardo, dopo viaggi lunghissimi, da autisti che non conoscono le strade". Lo dichiara in una nota Marco Giudici, presidente della commissione trasparenza del Municipio XII.

"Da mercoledì scorso – prosegue la nota – sono iniziati i disagi per numerose famiglie di Roma. Ho ricevuto dei reclami sull'operato della Multiservizi da parte di alcune mamme. E' anche accaduto che i pulmini provenienti dalla scuola speciale Vaccari, nel quartiere Prati, nelle ore di punta hanno fatto tappa al Casilino per raggiungere Monteverde, due quartieri agli antipodi di Roma, con gravi disagi per i bimbi trasportati. Inoltre, gli autisti cambiano ogni giorno, spesso non conoscono le strade e disorientano sia il bambino disabile, sia le mamme, perché entrambi non hanno più una persona fissa a cui fare riferimento nel tempo del tragitto".

"Purtroppo la malagestione dell'amministrazione Marino sta colpendo i più deboli. Chiedo che sia fatta chiarezza su questo disservizio da paese arretrato e che siano rispettati i diritti basilari dei bambini disabili – conclude Giudici – ad essere messi in condizioni di partecipare alla vita sociale al pari di tutti i bambini".




CERVETERI, OTTIMA PARTENZA PER IL NUOVO ANNO SCOLASTICO

Redazione

Cerveteri (RM) – “Vorrei esprimere la più completa soddisfazione da parte mia e di tutta l'Amministrazione comunale per l'ottimo avvio del nuovo anno scolastico e ringraziare per questo risultato tutti coloro che hanno contribuito, a vario titolo, alla buona partenza della stagione didattica". Con queste parole il Sindaco di Cerveteri Alessio Pascucci ha voluto commentare la partenza del primo giorno di scuola, dopo il giro dei plessi scolastici fatto insieme al Vicesindaco Giuseppe Zito. "Non è un caso se ho voluto che fosse Giuseppe Zito a guidare l’Assessorato alla Pubblica Istruzione, ben conoscendo la sua competenza in questo ambito e la sua caparbietà. La scuola, come tutti sanno, è al centro del nostro programma elettorale e Cerveteri ha un reale bisogno di persone che lavorino con passione e impegno in questo ambito.

I risultati che la nostra città ha ottenuto in soli quindici mesi di lavoro sono sorprendenti.”
Alle parole del Sindaco Pascucci fanno eco quelle del Vicesindaco Zito. “Oltre alla straordinario stanziamento di 360.000 euro da noi deciso per attuare un attento programma di manutenzioni e per la messa in sicurezza di tutti i plessi, ci sono molte altre novità che accompagnano l'avvio del nuovo anno scolastico inizia con tante novità. Prima di tutto l’apertura, oltre ogni aspettativa, del nuovo plesso scolastico di Cerenova. E poi la chiusura definitiva del plesso di Via Iocchi, con il traferimento degli alunni in un struttura decisamente migliore. Uno degli impegni del 'consideratelo già fatto' della nostra campagna elettorale. Abbiamo poi provveduto alla riqualificazione di tutte le mense scolastiche, all'azzeramento delle liste d’attesa per ben 3 Istituti Comprensivi su 4, altro risultato che ha superato le più rosee previsioni e che è un bene per la nostra collettività".

“Grazie al lavoro svolto dall’Assessore ai Lavori Pubblici Andrea Mundula, inoltre, mentre gli studenti e le studentesse  rientrano nelle loro aule, gli operai sono già sui tetti di tutte le scuole per installare i nuovi impianti a pannelli fotovoltaici. Ennesimo obiettivo raggiunto dalla nsotra Giunta in appena 15 mesi. Oltre a rendere gli edifici autosufficienti dal punto di vista energetico, rendiamo la Città di Cerveteri un modello virtuoso".

"Oggi – ha aggiunto il Sindaco Pascucci – mi sento di ringraziare l’intera Amministrazione comunale perché ha voluto investire nella Scuola Pubblica, nonostante la crisi, i noti problemi economici, nonostante i forti tagli e le tante limitazioni che ci impone lo Stato. Sono state fatte delle scelte coraggiose, scelte che rivendichiamo, e che, poiché sono scelte fatte pensando al futuro dei nostri giovani, sono scelte che porteranno sicuramente i loro frutti".
“Vorrei ringraziare particolarmente l’Ufficio Tecnico Manutentivo del Comune di Cerveteri, e in particolare l’Ing. Marco Santi per avere gestito in tempi così stretti tutti i lavori di manutenzione; il Geom. Bruno Zinno e tutta la Ripartizione Gare, Appalti e Lavori Pubblici per aver, assieme agli architetti Limiti e Lentini e all’impresa Edilsette, permesso la consegna straordinaria della nuova scuola di Cerenova; la Fondazione ‘Antonina Crimi’ che ha ceduto in comodato d’uso gratuito i nuovi locali del Sorbo, compiendo un gesto di estrema generosità nell'interesse della Città; la società Sodexo, nella persona della Dott.ssa Daniela Lorizio, che durante l’estate ha reso più attraenti, confortevoli e sicuri i locali mensa di ogni scuola e ha realizzato il nuovo refettorio nella scuola di Due Casette; l’Ufficio Scuola del Comune di Cerveteri, nelle persone di Mariella Di Berardino e Renzo Mecozzi per avermi sopportato in questi
l'eccellente lavoro di raccordo tra le Scuole, l’Assessorato e gli Uffici tecnici e per aver 'costruito' insieme a me le sezioni di scuola dell’infanzia comunale che permetteranno di azzerare quasi completamente le liste d’attesa”.

“Prima di concludere – ha chiosato Zito – voglio ricordare a tutti che la scuola è iniziata nel migliore dei modi, ma è oggi che si comincia a lavorare sul serio. Noi siamo già pronti con tante proposte per integrare e arricchire l’offerta formativa e nei prossimi giorni le presenteremo ai Dirigenti Scolastici”.
 




CESANO – CARABINIERI SCOPRONO PIANTAGIONE DI MARIJUANA DALL’ELICOTTERO. ARRESTATO UN AGRONOMO.

Redazione

Cesano (RM) – I Carabinieri della Compagnia Roma Cassia hanno scoperto una piantagione di canapa indiana tenuta da un agronomo romano di 44 anni, incensurato, nel terreno attiguo alla sua abitazione di Cesano di Roma.Grazie ad una perlustrazione aerea effettuata la settimana scorsa, i militari avevano notato una serie di arbusti sospetti posizionati accanto ad un canneto nella valle “Fontana Secca”, alle pendici del borgo antico di Cesano.

Una serie di appostamenti e osservazioni nei giorni successivi hanno confermato i sospetti dei Carabinieri: si trattava proprio di una piantagione di marijuana, con arbusti di altezza superiore ai 3 metri e fusti del diametro di circa 10 cm, munita di impianto di irrigazione automatica. La zona umida e particolarmente ricca di acqua ha di fatto permesso una crescita rigogliosa delle piante di marijuana, che erano ormai pronte per essere tagliate e iniziate al processo di essiccazione. La floridezza degli arbusti  è stata favorita anche dalle specifiche competenze in agronomia dell’arrestato, che aveva curato la predisposizione delle piante e la fioritura delle stesse selezionando accuratamente arbusti “femmine”  ed eliminando i “maschi” dalla piantagione prima dell’impollinatura.

I Carabinieri hanno aspettato tutta la notte che il 44enne si recasse a curare le piante: lo hanno sorpreso stamattina all’alba. Colto con le mani nel sacco, l’uomo ha ammesso di essere il “coltivatore diretto” e non ha opposto alcuna resistenza all’arresto.

Le piante, complessivamente, sono una sessantina, molte delle quali erano state abilmente protette da “occhi indiscreti” grazie ad un canneto.

Solo l’osservazione dall’alto ha consentito di individuarle. Oltre alle piante, in casa i Carabinieri hanno sequestrati 100 grammi di marijuana già essiccata e circa mezzo chilo di semi. Arrestato e trattenuto in caserma, l’agronomo verrà processato con rito direttissimo.
 




VITERBO, DANNI ALLUVIONE: “NIENTE FONDI DALLA REGIONE LAZIO.

Redazione

Viterbo – “D’ora in avanti gireremo ogni legittima lamentela dei cittadini viterbesi al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e all’assessore regionale ai Lavori pubblici, Fabio Refrigeri, perché la Provincia non ha alcuna responsabilità per ciò che riguarda i mancati interventi di messa in sicurezza sulle strade della Tuscia”. Così il presidente della Provincia di Viterbo, Marcello Meroi, interviene dopo la lettera inviata dai cittadini di Tarquinia per segnalare la precaria condizione della SP Valle del Mignone, una delle arterie provinciali colpita maggiormente dall’alluvione di un anno fa.
“Sono mesi che questo Ente non riceve più trasferimenti – continua -, siamo impossibilitati persino ad occuparci di benché minimi lavori di asfaltatura a freddo.

Nel caso specifico della valle del Mignone, poi, le criticità sono esclusiva responsabilità della Regione, che non ha provveduto a girarci non solo i 10 milioni di euro stanziati dal Governo centrale per le aree colpite da calamità naturale, ma neanche la prima tranche di 2 milioni e 600 mila euro che servirebbe per far fronte all’emergenza”. Eppure l’Esecutivo Monti ha firmato il decreto lo scorso marzo, trasferendo subito dopo i primi finanziamenti per la Tuscia alla Regione. “Questi soldi però qui non sono arrivati – aggiunge Meroi -. Nonostante i ripetuti solleciti da parte della Provincia, le promesse sono rimaste solo parole. La Regione Lazio non ha ancora neanche nominato il soggetto attuatore: in questa situazione è impossibile per la Provincia di Viterbo dare risposte alle sacrosante richieste dei cittadini, dato che l’auspicata soluzione del problema non dipende dalla nostra volontà”.

In realtà l’assessorato provinciale ai Lavori pubblici, sollecitato quotidianamente dal consigliere tarquiniese Alfio Meraviglia, si è già mosso per ciò che concerne la fase progettuale, individuando le possibili soluzioni diverse riunioni effettuate direttamente sul territorio con i vari soggetti interessati. “Gli uffici hanno già predisposto il progetto per l’intervento definitivo di soluzione della problematica – spiega Meraviglia – ma il blocco dei fondi ha fermato tutto. Proprio per questo, grazie all’interessamento dell’assessore Camilli e indipendentemente dall’arrivo dei finanziamenti per l’emergenza, abbiamo inserito nel piano dei Lavori pubblici, come priorità, la realizzazione del progetto che verrà finanziato compatibilmente con le risorse previste nel prossimo bilancio. Comprendiamo il disagio dei cittadini, ma la Provincia ha fatto e continuerà a fare il possibile per risolvere quanto prima questo grave problema”.
“L’estate è trascorsa senza che si sia potuto effettuare alcun lavoro di messa in sicurezza – conclude il presidente – e la brutta stagione è alle porte. Con le prime piogge certo la situazione generale non potrà peggiorare, soprattutto a causa del fango. E’ ora che questo territorio ottenga le risorse necessarie per la sistemazione delle arterie viarie”.
 




LAZIO: TUTTI UNITI PER UNA NUOVA LEGGE CONTRO L'USURA

Redazione

Lazio – In prima linea nella lotta contro l’usura. Giunta e Consiglio regionale al lavoro insieme per combattere questa vera e propria piaga. Concettina Ciminiello, l’assessore alle Pari opportunità, Autonomie locali e Sicurezza ha incontrato le associazioni che se ne occupano e che sono presenti sul territorio per costruire un percorso e un’iniziativa comune. 

A questa riunione seguiranno una serie di incontri operativi per avviare un'analisi approfondita ed arrivare ad un testo di legge funzionale e condiviso. 

La crisi economica non ha fatto altro che aggravare il fenomeno dell'usura, facendo sì che nascesse un mercato parallelo che, nel 2012, ha registrato un volume di affari pari a 85miliardi di euro. 

Il rischio più elevato si riscontra nel Mezzogiorno, ma anche il Lazio non ne è esente, “per questo bisogna dare più forza alle norme”, ha spiegato Ciminiello. 

La Regione può investire nei prossimi mesi quasi 1 milione e 300 mila euro per le vittime di usura e per la prevenzione del fenomeno.




ROMA, CASO STAMINA: SEGNALI DALLA UE

Cinzia Marchegiani

Roma – Dalla manifestazione “Si alla Vita Si a Stamina” gli scenari inquietanti rivelano sempre un disegno scontato: come stroncare sul nascere un’alternativa alla morte.

Fortunatamente i segnali positivi vengono dalla temuta e bistrattata UE. La manifestazione del 10 Settembre in piazza Montecitorio a Roma si è svolta nella totale indifferenza dello Stato. Accanto a Marco e Sandro Biviano che dal 23 luglio stanno presidiando per il diritto alla libertà di cura, sono venuti da tutte le parti d’Italia tanti amici, tanti sconosciuti, centinaia di persone. Passando accanto ai malati, bambini e adulti, alcuni in barella trasportati dall’ambulanza come il valoroso Luca Pulino o su carrozzine che rappresentano la loro dipendenza quotidiana non regnava la tristezza, ma la fierezza la cui benzina è il coraggio di vivere.

Lì le forze si sono amplificate, i dolori si sono scambiati e sostenuti. In quella piazza, simbolo dei diritti e della democrazia, i ghettizzati dalla politica hanno dimostrato un’arma incredibile, una forza che nessuno può condizionare. Loro che non hanno tempo a disposizione, loro che vivono ad ogni respiro un’impotenza indescrivibile sanno dare senso e valore alla vita e la vogliono difendere a dispetto di chi nella superficialità, nell’ignoranza ma soprattutto nell’indifferenza passa vicino a questa manifestazione (emblema di un passaggio storico importante) eclissandola come se si stesse tenendo semplicemente una gita scolastica. C’erano gli onorevoli e i nuovi senatori, ma passeggiavano per le vie del centro, fieri della loro autorità, del prestigio, e anche dentro il palazzo del governo; quelle finestre sempre chiuse e le tende mai aperte hanno certificato col silenzio un fallimento inequivocabile. In questa piazza, dove i malati al limite della sofferenza, delle immense difficoltà, dovute anche dall’abbandono da parte dell’assistenza sanitaria (si sa, i tagli economici falciano diritti e etica spesso solo dei più bisognosi) la neo senatrice Elena Cattaneo, contraria sia alla sperimentazione che alle cure compassionevoli col metodo Stamina, avrebbe potuto fare un salto e guardare negli occhi queste persone, che combattono per riottenere un diritto costituzionale scippato senza vergogna. Avrebbe potuto spiegare loro che non prova imbarazzo per la sua indennità da senatrice di circa 20 mila euro mensili e che, come ha affermato ad un’intervista andata in onda a Quinta Colonna, non la devolverà alla ricerca poiché forse dovrà rinunciare al suo primo lavoro. In fondo, gli servono per campare! Si vuol far passare un evento normale un qualcosa considerato epico nel mondo delle scoperte scientifiche.

Per migliaia di malati, non è affatto “normale”. Normale… come suona strana e amara questa parola per chi, per nascita o nel percorso della propria vita incontra una malattia genetica incurabile, che cambia i riferimenti, l’esistenza, le prospettive e le aspettative. In piazza c’era anche Davide Vannoni, c’erano le associazioni Movimento Vite Sospese, e Sicilia Risvegli Onlus, Donne per la Sicurezza Onlus, e tantissime altre; c’erano gli angeli del presidio del Civico 117 A che supportano in modo straordinario Marco e Sandro Biviano. La senatrice Anna Cinzia Bonfrisco, ha conferito con molti malati, e ha sapientemente fatto una cronistoria di tutta questa assurda vicenda che toglie al malato un diritto costituzionale poiché con l’avvento del nuovo governo la maggioranza alla camera ha cambiato e inserito per ben due volte modifiche negative al decreto Balduzzi, la prima dopo 15 giorni dal voto in senato del 10 Aprile 2013 (che i senatori stessi ritengono incostituzionali) dove lasciando intatta la parte della sperimentazione intesa come acquisizione della certezza della non nocività e non pericolosità della cura e non della sua efficacia (anche perché verrebbero messi al bando la quasi totalità dei protocolli terapeutici) ha però escluso tutti i malati non inseriti nella sperimentazione che volevano comunque ricevere la compassionevole. Malati che non hanno accesso a nessuna cura, perché non esiste. La Camera poi ha provveduto e inserito un’altra successiva modifica, spostando la sperimentazione dagli ospedali che realizzavano trapianti del midollo osseo in laboratori di tipo farmaceutico. Snaturando di fatto il concetto di metodo stamina, che rappresenta un trapianto di cellule staminali e non di un prodotto farmaceutico che gli causerebbe un depotenziamento della stessa terapia ma facendo intuire una svolta vantaggiosa economica per le industrie farmaceutiche che gli permetterebbero di vendere il farmaco al SSN (Sistema Sanitario Nazionale).

La sentenza del comitato scientifico, istituito dalla stessa Ministra Lorenzin, dove quasi tutti avevano mostrato subito parere contrario, non si fa attendere e sulla scia della manifestazione, boccia la sperimentazione; molti si chiedono se avrebbe creato panico per tutto entourage farmaceutico che campa, e abbastanza bene, alle spalle di chi ha malattie inguaribili. Gli incessanti attacchi della senatrice-ricercatrice Cattaneo stanno tracciando una strada che polverizza le sue stesse dichiarazioni e ormai anche la sua credibilità. Nella trasmissione Otto e mezzo su La7 (si legge) ha affermando che Stamina non ha riscontri di cure, non ci sono prove cliniche e non è stata verificata l'efficacia, un esempio d’incapacità della politica che ha seguito la compassione e non i fatti. La Cattaneo dimostra una memoria abrasa, poiché oltre a non tener conto dei risultati testimoniati dagli evidenti miglioramenti dei malati in cura agli Spedali Civili di Brescia col metodo stamina di Vannoni, non tiene conto dello stesso documento del Dott. Cornelio Coppini, allora direttore generale, che spedì a Bruno Vespa per poter intervenire nella sua trasmissione, dove si evince chiaramente che in nessuno dei 12 pazienti, portatori di gravi patologie croniche neurodegenerative, non rispondenti alle terapie tradizionali, si sono manifestati i problemi legati alla somministrazione della terapia e per alcuni di loro è stato osservato un miglioramento della condizione clinica (ricordate….la non pericolosità, la non nocività). Parole che ora sembrano andare contro i suoi stessi fondamenti dichiarati dopo aver ricevuto il Premio Grande Ippocrate conferitogli dalla casa farmaceutica Novartis… Si legge:” Oltre a raccontare i progressi della Scienza, è importante parlare del suo metodo e del legame indissolubile con l’oggettività delle dimostrazioni. Il metodo scientifico significa rivedere continuamente le ipotesi senza pregiudizi, crescendole sulla sola base dei risultati visibili e ripetibili che si ottengono”.

Parole che stonano con tutto il suo atteggiamento perpetrato fin’ora. Arriva immediata la risposta del dott. Marino Andolina che ha fondato assieme a Vannoni Stamina Foundation Onlus:”Ho ascoltato quanto ha detto la senatrice Cattaneo su La 7. Ho smesso di vomitare e sottolineo che uno scienziato serio da duecento anni, prima di prendere una qualsiasi posizione guarda all'evidenza dei fatti. A questo punto io membro della comunità scientifica boccio la Cattaneo in quanto non degna di appartenervi. Prima di dire che la terapia Stamina non funziona dovrebbe controllare i risultati clinici. Anche se la Cattaneo è una farmacista, doveva capire che Celeste, Sebastian e Desiree si stanno muovendo. I tre bimbi sono quelli che, grazie al metodo Stamina, stanno avendo dei notevoli miglioramenti di salute, avrebbe dovuto almeno dire che il risultato è "suggestivo" come si usa tra noi scienziati, e dire che il dato merita una conferma. Invece no, il solo dubbio che la terapia funzioni evidentemente terrorizza lei come De Luca, Vescovi, Dalla Piccola, Andria, Dominici e quanti hanno legato la propria sopravvivenza nel mondo della ricerca alla dimostrazione che la metodica Stamina non funziona”. Fanno riflettere le richieste della stessa commissione tecnica poiché, dopo aver dichiarato inconsistente la sperimentazione, chiedono che sia resa pubblica la documentazione del protocollo…ma allora su quali dati si è espressa? Intanto Vannoni, non sorpreso dall’esito della sentenza fa gli auguri alla Lorenzin che ora ha il compito esclusivo di dover dare il giudizio finale, anzi gli suggerisce di lasciar perdere l’inutile sperimentazione così come è stata voluta, senza trasparenza e senza obiettività, e rivolgendosi ai malati ricorda che la lotta fondamentale è impedire il boicottaggio delle cure compassionevoli, affinché le istituzioni siano obbligate a garantire per legge a chi ha acquisito questo diritto. Bruno Talamonti, presidente del Movimento Vite Sospese annuncia il ricorso al Tar, contro il Comitato scientifico di parte.. Da quando si è formato questo governo, la battaglia per la conquista del diritto del cittadino e del malato, ha rilevato notevoli mancanze di responsabilità dei ruoli acquisiti, soprattutto di quei senatori che hanno votato senza conoscere assolutamente la differenza tra autorizzare la sperimentazione e quella di far accedere i malati gravi alle cure compassionevoli. Le dichiarazioni del senatore Airiola del M5S mentre prova a spiegare ai Biviano il loro mancato appoggio proprio all’ODG, che gli avrebbero permesso le cure compassionevoli, fotografano la realtà pesante e imbarazzante dove è palese che i malati hanno più conoscenze delle leggi e del loro significato In questi casi non basta dimostrare onestà negli atteggiamenti, nel citare proposte, occorre cominciare ad acquisire la consapevolezza che il proprio voto modifica la vita e le speranze di molte persone, cittadini dimenticati tra guerre politicizzate, faide portate avanti solo per difendere un simbolo di partito, per dimostrare che si è onesti nonostante tutto.

La politica seria ha bisogno di concretezza e un dovere reciproco di lealtà. L’onestà non si basa sui buoni propositi, ma dover accettare e denunciare i limiti oltre i quali le competenze non riescono ad andare. Combattiva come nel suo dna, la battaglia di stamina sposta la mira e non arretra. Il 7 ottobre Vannoni assieme agli Spedali Civili di Brescia presenteranno al Tar della Lombardia la documentazione relativa ai risultati ottenuti dai 40 pazienti in cura a Brescia, poiché mancano ancora gli ultimi dati relativi ai pazienti con le infusioni di settembre. Il giudice chiedeva la documentazione per reputare legittimo o illegittimo il blocco dell’AIFA agli Spedali Civili di Brescia, decisione che ha imposto purtroppo la necessità di ricorrere all’autorizzazione di un giudice del lavoro per i malati che ne chiedevano le cure. Un dato paradossale lo spiega Vannoni in piazza Montecitorio, 500 mila euro che occorrerebbero per fare un reparto in grado di curare tutti i malati in lista di attesa sono stati spesi dall’ospedale per fare ricorso contro chi voleva curarsi.

Il 10 settembre non mancavano le postazioni Rai, ma i servizi dei giornalisti, un’altra occasione persa per poter capire, confrontarsi…e soprattutto fare servizio pubblico. In tanti individuano una troupe che sta riprendendo, intervista molte persone…si scoprirà poi, che stanno realizzando un documentario internazionale sul “Caso Stamina”, evidentemente gli occhi sono puntati su questi giorni che passeranno alla storia politica del nostro paese e della scienza. Chiedono a Vannoni un’intervista esclusiva, dove con domande precise e mirate, analizzano non solo la metodica, ma gli ostacoli incontrati, le testimonianze dei malati, l’approccio di un mondo di comunicazione che ha eluso questa battaglia come se davvero non fosse mai avvenuta. Conosceranno i laboratori, i malati, prenderanno visione delle cartelle cliniche. Il professor Vannoni si è reso immediatamente disponibile. Questo era un atteggiamento che gli italiani e gli spettatori si aspettavano, non si può affermare che la trasmissione fra opinionisti avvenuta su Rai2 possa colmare quel vuoto d’informazioni e serietà. Il 13 settembre, la senatrice Bonfrisco si rivolge a tutti i genitori e i malati comunicando l’incontro avvenuto tra la Lorenzin e i capigruppo di Camera e Senato delle Commissioni Sanità. Concorda con la dichiarazione dell’On Vargiu, Presidente della Commissione della Camera, che esprime volontà nel difendere il diritto alla cura dei pazienti e ha suggerito al ministro di verificare i risultati finora ottenuti agli Spedali di Brescia coinvolgendo anche l’osservatorio composto dalle associazioni dei pazienti in cura. Il dottor Marino Andolina amareggiato constata che la commissione ha valutato senza consultare e analizzare i casi dei sette bambini con SMA migliorati, due con la SLA, altri due con leucodistrofie, e due casi di lesione cerebrale post-asfittica che hanno ottenuto risultati documentati da specialisti italiani e americani contattati direttamente dalle famiglie.

Intanto in Unione Europea, dietro un’interrogazione dell’eurodeputato Claudio Morganti, il Commissario UE alla Salute Tonio Borg risponde che gli Stati Membri possono autorizzare l'impiego di medicinali a base di cellule staminali anche in assenza di un'autorizzazione e a porle in commercio a condizione che tale impiego avvenga in una struttura ospedaliera e su base non ripetitiva, precisando che l'impiego di cellule staminali nei medicinali e' regolato anche dalla legislazione Ue sui medicinali' e che 'classificare le terapie basate sull'impiego di cellule staminali, soprattutto nel caso in cui esse abbiano una funzione di medicinale, può talvolta comportare alcune difficoltà.' Era maggio e Claudio Morganti, ricordando la lettera dei tredici scienziati che avevano invocato l’intervento dell’UE proprio sul caso Stamina contestando il decreto Balduzzi, chiede di smorzare le polemiche tra medici, ricercatori e scienziati…il tempo in questi casi è davvero prezioso. Proprio in queste ore lo stesso Claudio Morganti chiede un referendum abrogativo del Decreto Balduzzi:” Gli scienziati, di dubbia imparzialità, hanno bocciato il Metodo Stamina. Nella motivazione sembra che sono mancati i fondamenti scientifici tali da giustificare l’avvio alla sperimentazione, però non mancano i casi di bambini e malati che con tale cura ha visto migliorare il proprio stato di salute….a quanto pare, conta piu’ un giudizio negativo, per probabili questioni d’interesse, che dare una speranza di vita ad un essere umano.

L’agenda di riflessione porti a valutare seriamente al Ministro Lorenzin tutti i fattori, altrimenti dovremo auspicarci che questo referendum restituisca le responsabilità ai singoli cittadini, privati del diritto più sacrosanto..quello alla vita e alla speranza. Comunque vada, la lotta che questi malati stanno portando avanti fotografa persone che nella loro avversità sono uniche nella loro bellezza, possiedono una ricchezza speciale poiché nel loro dolore riescono sempre e ovunque a insegnarci la cosa più bella del mondo, la vita è davvero un dono meraviglioso…loro ci stanno insegnando a difendere con coraggio la dignità di vivere….

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CASSINO: PAURA DEI RIFIUTI TOSSICI

Redazione

Cassino (FR) – Da poco, è stato siglato un protocollo d’intesa, tra la Provincia di Latina e l’Università di Cassino, per il monitoraggio dei rifiuti attraverso l’Osservatorio provinciale sui rifiuti.

Alla luce delle recenti dichiarazioni del pentito Carmine Schiavone, sulla presenza di rifiuti tossici nel territorio della provincia pontina, la Provincia di Latina ha deciso di siglare questa intesa, che prevede l’elaborazione di una piattaforma informatica che fornirà tutti i dati riguardanti la raccolta dei rifiuti solidi urbani della provincia pontina. Intanto il gruppo Sel chiede un consiglio straordinario:

"Abbiamo protocollato la richiesta per la convocazione in via urgente di un Consiglio Comunale straordinario, al fine di valutare tutte le misure idonee a scongiurare pericoli per la salute pubblica e per la qualità ambientale, nonché ogni altra conseguenziale iniziativa. Un provvedimento a nostro avviso necessario ed in linea con le attività intraprese dal partito a livello nazionale, a seguito delle notizie apprese recentemente sui quotidiani locali circa la presenza di rifiuti tossici interrati in alcune località del Comune di Cassino.

Notizie per le quali siamo seriamente preoccupati, o meglio decisamente allarmati, viste anche le dichiarazioni rese da esponenti di spicco della criminalità organizzata personalmente a conoscenza di un fenomeno che mette a serio rischio la salute pubblica." La nota è stata firmata dal gruppo consiliare di Sinistra Ecologia Libertà.




CASSINO: L'EX SCUOLA DIAMARE PRONTA AD ACCOGLIERE I NUOVI UFFICI DEL TRIBUNALE

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 Redazione

Cassino (FR) – Tutto pronto per il nuovo tribunale? A parlare è l’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Cassino Antimo Pietrolungo, il quale si sofferma a parlare degli uffici giudiziari. Ecco la nota: In merito a quanto apparso all'esito della sentenza del Tar di Latina sospensiva del trasferimento degli uffici giudiziari di Sora, intendiamo precisare innanzitutto che i lavori di manutenzione straordinaria che hanno interessato la sede della ex scuola Diamare (per una superficie lorda complessiva di 3.500 metri quadrati distribuiti su tre livelli), deputata ad ospitare i nuovi uffici del Tribunale, sono ultimati relativamente alle opere previste nel progetto condiviso con i responsabili del Tribunale stesso. Ciò che è in fase di ultimazione sono semplicemente le opere relative alla sistemazione dei locali a piano terra che ospiteranno la sede dell'Unep; lavori non previsti nel progetto originario e richiestici dai medesimi responsabili il 5 agosto ultimo scorso in sede di Commissione Manutenzione (ovvero commissione congiunta Amministrazione Comunale, Tribunale, Consiglio dell'Ordine Forense). Tali lavori, sebbene ripetiamo non previsti nel progetto originario, sono stati ben volentieri inseriti nello stesso e, nonostante il breve tempo a disposizione, sono comunque in fase di ultimazione. Altrettanto dicasi per i lavori complementari, ovvero per la sistemazione dell'accesso (che sarà completamente pavimentato entro lunedì prossimo) e per la pulizia delle aree esterne; tanto è vero che sono in corso di esecuzione i lavori di pulizia dei locali e degli infissi esterni. Ribadiamo altresì che i locali saranno pronti ed agibili nei tempi contrattualmente previsti. Entrando ancora più specificatamente nel merito di quanto appreso leggendo la sentenza del Tar, si ribadisce che la sede in fase di manutenzione straordinaria (Diamare) non è mai stata intesa come destinazione delle sezioni distaccate di Sora, di Atina e tantomeno di Gaeta. Come noto e come emergente dal progetto ufficiale, la sede accoglierà al primo piano gli uffici del Giudice di Pace di Cassino ed al piano terra, come già detto, gli uffici dell'Unep. Con riferimento al presunto ritardo lamentato sull'inizio dei lavori, invece, è bene specificare che gli ultimi esami sostenuti nello stabile sono avvenuti, a lavori già iniziati in altre zone dell'edificio, il 30 luglio ultimo scorso e che il trasferimento delle attività di segreteria della scuola media è avvenuto solo nei primi giorni del mese di agosto.




RIETI, NUOVA ZTL: STUPORE E RINCRESCIMENTO DEL SINDACO PETRANGELI PER IL RIFIUTO DI ASCOM

Redazione

Rieti – "Manifesto stupore e profondo rincrescimento per il netto rifiuto espresso dalla giunta di Ascom nei confronti dell'importante proposta offerta ai commercianti del Centro storico, relativa a un ammorbidimento della nuova ZTL per l'autunno e fino all'inizio dei lavori del PLUS, come richiesto dagli esercenti.

Colpisce l'oltranzismo, l'estremismo e il massimalismo delle posizioni di Ascom, a fronte della ragionevolezza di un'Amministrazione che, pur fermamente convinta della bontà del nuovo Piano della viabilità e con il sostegno responsabile dei rappresentanti dei residenti, aveva proposto significative aperture.

Il Comune ha il compito di realizzare il programma politico amministrativo scelto dai cittadini elettori che in larghissima parte condividono la scelta di una progressiva pedonalizzazione del Centro cittadino, come avviene oramai da decenni in tutto il mondo.

E' nostro intendimento, tra l'altro, allargare la pedonalizzazione anche a zone periferiche della Città ed esterne alla cinta muraria.

Tuttavia, lo spirito inclusivo e partecipativo ci spinge a trovare punti di alto equilibrio, contando, forse ingenuamente, sulla responsabilità dei nostri interlocutori.

A quest'ultimi, nella fattispecie i commercianti del Centro storico, vogliamo ricordare che la logica del "tanto peggio, tanto meglio" conduce a disastri, principalmente per chi la esprime.

Nella convinzione della genuinità e della razionalità dell'offerta proposta, alla quale com'è noto non c'è nessuna alternativa possibile, auspichiamo un responsabile ravvedimento da parte dei commercianti contrari alla nuova viabilità, affinché sappiano cogliere, con realismo, le opportunità prospettate, così facendo il loro bene, quello della Città e rinsaldando un rapporto con l'Amministrazione foriero di benefici per il futuro."

E' quanto dichiara il Sindaco di Rieti, Simone Petrangeli.
 




LATINA: AUMENTANO I POLIZIOTTI SUL TERRITORIO PONTINO

Redazione

Latina – Nella sera di venerdì 13 settembre si è tenuto nel comune di Terracina un incontro tra il Segretario Elvio Vulcano e i Dirigenti Sindacali dell’UGL Polizia di Stato, dove ha partecipato anche il Segretario Nazionale Silvano Spadaro, una riunione mirata a valutare i punti di forza e di perfezionamento per rendere un servizio sempre più efficiente e correlativo alle aspettative del personale di Polizia.

Dichiara il Segretario Vulcano: “Sono soddisfatto del lavoro svolto da parte di tutti i quadri sindacali, che ci ha permesso di crescere notevolmente sul territorio della Provincia di Latina. Da qualche tempo abbiamo segnalato con forza la carenza di personale di Polizia che vive il territorio; una carenza che dal prossimo ottobre verrà in gran parte colmata con l’arrivo di circa trentasette unità di Agenti e Assistenti provenienti da altre realtà nazionali, già in possesso di  un consistente bagaglio professionale. Il compito della nostra organizzazione sarà di accogliere i nuovi colleghi e prestagli la massima attenzione per una rapida integrazione nella struttura, l’integrazione permetterà ai nuovi operatori di lavorare più serenamente e prestare cosi un più efficace servizio alla cittadinanza Pontina”. Continua il Segretario: “L’impegno di questa Organizzazione Sindacale ha permesso alcuni miglioramenti in materia di sicurezza sul lavoro e il riconoscimento di diritti inalienabili del lavoratore; la soddisfazione di quanto ottenuto, deve essere considerato un punto di partenza e mai un punto di arrivo. La cittadinanza Pontina ha diritto ad una maggiore percezione della sicurezza”.

Conclude il Segretario Vulcano: “colgo l’occasione della presenza del Segretario Nazionale Spadaro per ringraziare il Segretario Generale Valter Mazzetti e tutta la Segreteria Nazionale per aver sempre mostrato una particolare attenzione per questo territorio; che vede gli operatori di Polizia sempre in prima linea, l’incremento di personale è l’evidente conferma del lavoro svolto dalla Segreteria Nazionale presso il nostro dipartimento”. La riunione è proseguita con una cena conviviale, dove hanno preso parte anche alcuni Dirigenti Sindacali di altre Organizzazioni. Dal prossimo 7 ottobre sarà incrementato il personale della Questura e dei Commissariati di circa trentaquattro operatori, la Polizia Stradale di due unità e la Polizia Ferroviaria di Formia di un solo operatore.