FRASCATI, VIGNETI IMPIANTATI IN CINA; NON SIAMO MICA UN WINE KIT!

Redazione

Frascati (RM) – Vuole assolutamente puntualizzare il presidente del Consorzio di Tutela Mauro De Angelis: "In merito a notizie di stampa che raccontano di vigneti impiantati in Cina con le varietà dei nostri territori, pur dichiarandoci contenti che prosegua la diffusione nel mondo della nostra Storia Enologica, sentiamo al medesimo tempo, l’esigenza di puntualizzare che i nostri vini DOC e DOCG sono e rimarranno un “unicum “, frutto di una tradizione millenaria, di genti laboriose e intraprendenti e di un territorio eccezionale per la produzione di vini di assoluta qualità.
Concedetemi la battuta: ”Non basta un pizzico di potassio!”…. Pur comprendendo perfettamente la buonafede di tutti, non possiamo accettare che sia trasmessa l’idea che i nostri vini si possano produrre ovunque, non siamo un wine kit, e abbiamo il dovere di tutelare e vigilare affinché nessuno lo possa anche soltanto pensare.




RIETI, SOSTA ABUSIVA NEI POSTI DEI DISABILI: "VUOI IL MIO POSTO? PRENDI IL MIO HANDICAP!"

Redazione

Rieti – Come già avvenuto in molte altre città, per combattere la sosta abusiva nei parcheggi riservati agli automobili disabili, il Comune di Rieti sta installando, sotto ogni segnale di divieto di sosta posto in prossimità degli spazi riservati, delle tabelle stradali con la scritta: "Vuoi il mio posto? Prendi il mio handicap!".

Al momento una decina di parcheggi, tra il Centro storico e le vie principali, sono stati già dotati della nuova segnaletica.

L'Amministrazione comunale ha in cantiere, dopo il successo dell'iniziativa "Vigile in carrozzina", avviata lo scorso anno con lo scopo di sensibilizzare i cittadini sulle problematiche legate alle barriere architettoniche, anche una giornata dedicata alle disabilità che si celebrerà a novembre.
 




ROMA, DISCARICA FALCOGNANA: FUGA DI RESPONSABILITA'

Redazione

Roma – Il presidio denuncia tutte le istituzioni coinvolte nell'individuazione del sito della Falcognana, in quanto il ministro dell'Ambiente Andrea Orlando si era impegnato a fare tutti gli accertamenti del caso, che però non sono stati mai resi pubblici. "Siamo di fronte a una palese violazione degli tabella della Costituzione, ovvero il 9 che sancisce la tutela paesaggistica e il 32 che tutela la salute pubblica. nella totale assenza di qualsiasi valutazione correlata a questi due principi costituzionali", dichiara il Presidio No discarica Divino Amore.

"Ma non è tutto", puntualizza il Presidio. "Non si vedono coinvolti nel processo decisionale il MIBAC, il ministero della Salute, enti di cui il Presidio ne ha chiesto la presenza con forza e fin dall'inizio della vertenza. Il ministro si era impegnato a parole a pubblicare le carte, ma non lo ha mai fatto, il commissario Goffredo Sottile ha presentato il 12 settembre la relazione integrativa, tutt'ora secretata. Zingaretti, che dovrebbe riunificare queste richieste e fare chiarezza sulle autorizzazioni ambientali accordate alla Ecofer, tenendo conto del vincolo Bondi, fa orecchie da mercante. Almeno, il governatore del Lazio, faccia le verifiche su chi ha firmato gli atti autorizzativi di questa discarica. Marino, il sindaco fantasma, ha declinato ogni responsabilità, almeno per questa periferia. Il primo cittadino, come anche la giunta precedente guidata da Gianni Alemanno devono dare spiegazioni sui 52 milioni stanziati il 4 agosto 2012 per il "Patto di Roma", che prevedevano l'inizio della raccolta differenziata porta a porta, mai partita".
Anche l'assessore all'ambiente Estella Marino, – continua il Presidio – sembra scomparsa di scena. Addirittura si è trincerata dietro ad un mutismo impenetrabile. Ricordiamo che risolvere la questione rifiuti significa coinvolgere tutte le istituzioni, le quali, ahimè, sono incredibilmente fuggite. Per questo sono tutte colpevoli, nessuno escluso, dalle giunte precedenti fino a quelle attuali".

"Stiamo assistendo ad una emergenza rifiuti costruita ad arte per ingrassare i soliti noti, in cui gli unici danneggiati risultano essere i cittadini. Il ministro dell''Ambiente s'informi anche su Roncigliano dove viene sversato il 'tal quale' e faccia le verifiche sulla storia dell'arte dell'Ecofer. Noi oggi,- conclude il Presidio – in questo scenario dove le istituzioni si sono dileguate, manifesteremo ancora una volta contro la discarica al Divino Amore. Lo faremo nei modi pacifici e civili che ci hanno sempre contraddistinto, con un corteo che partirà dal presidio al chilometro 15 dell'Ardeatina e si concluderà al Santuario del Divino Amore. E diremo a gran voce che sono tutti colpevoli di questo scempio ambientale. Oggi ricordiamo con una certa soddisfazione che il ministro Bray si è fatto carico delle responsabilità del suo ufficio, chiarendo una volta per tutte le verifiche di compatibilità con i vincoli paesaggistici presenti nell'area della Falcognana".

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ROMA, SCUOLA: AUTO BLU…PER BAMBINI DISABILI!

Redazione

Roma – Ancora disservizi per i bambini disabili di Roma. "Per tutto il tempo del disservizio del trasporto scolastico dei bambini disabili, chiedo che la giunta comunale metta a disposizione le auto di servizio del comune e degli assessori per accompagnare i bambini. E' una proposta realizzabile che limiterebbe gli sprechi dell'autoparco e aiuterebbe le famiglie. E' sufficiente che gli assessori si rechino in ufficio con i propri mezzi, liberando le auto nella fascia oraria di ingresso e di uscita dalle scuole. Con la volontà si può fare". Lo dichiara in una nota Marco Giudici, presidente della Commissione Trasparenza del Municipio XII.

"Questa mattina – prosegue Giudici – ho effettuato un sopralluogo all'autoparco di via Tito Omboni e presso la scuola speciale Vaccari. Da una parte c'erano almeno trenta auto parcheggiate con gli autisti in attesa di essere chiamati dagli assessori, dall'altra alcuni pulmini erano giunti senza bambini, altri in grave ritardo, ma anche mamme che dopo aver atteso invano lo scuolabus, sono state costrette ad accompagnare i loro figli attraversando la città. Un mezzo avrebbe anche girato in lungo e in largo per il quartiere, perchè il comune lo avrebbe indirizzato al civico 0 di viale Angelico".

"Un disservizio così grave, che colpisce i bambini disabili, deboli tra i deboli, non è tollerabile in un paese civile. Ho inoltrato una missiva urgente al dipartimento alla scuola con una richiesta di accesso a tutte le informazioni sull'appalto del servizio del trasporto dei bambini disabili da e per le scuole. Con la commissione trasparenza – conclude Giudici – andremo in fondo alla questione".
 




POMEZIA, COMUNE: DIPENDENTE RINVIATA A GIUDIZIO PER FALSO IDEOLOGICO IN ATTI PUBBLICI

Redazione

Pomezia (RM) – Il Sindaco e la Giunta hanno deliberato questa mattina la costituzione di parte civile del Comune di Pomezia nell'ambito di un procedimento penale che vede coinvolta una dipendente comunale rinviata a giudizio per i reati di falsità ideologica in atti pubblici (art. 479 c.p.) e soppressione, distruzione e occultamento di atti veri (art. 490 c.p.).

"Il rinvio a giudizio di un dipendente comunale – dichiara il Sindaco di Pomezia Fabio Fucci – è un fatto grave che lede il prestigio e l'immagine dell'Ente. E' nostro preciso compito tutelare l'istituzione che rappresentiamo e i cittadini che in questa istituzione ripongono una legittima fiducia, che non deve in alcun modo essere disattesa. La nostra lotta per la legalità è nota e va applicata proprio a partire dalla struttura interna che compone la macchina amministrativa".




LANUVIO: ARRIVANO 200 MILA EURO PER MIGLIORARE LA RACCOLTA DIFFERENZIATA

Redazione

Lanuvio (RM) – A Lanuvio arrivano 200 mila euro per la realizzazione e adeguamento del Centro Comunale per la raccolta differenziata a comunicarlo in una nota la Giunta Galieti che preferisce rispondere con i fatti agli attacchi dell’opposizione. "Se Leoni sapesse cosa significa continuità amministrativa e avesse il buon senso di tacere davanti ai fallimenti suoi e della sua Giunta non avrebbe certo la faccia tosta di rivendicare a mezzo stampa lavori pubblici del passato per i quali non è stato in grado di mettere in piedi le procedure per realizzarle. Ricordiamo all’ex Sindaco Leoni che a causa della sua incapacità Lanuvio ha perso i finanziamenti per l’isola ecologica, per il II Lotto del Campus di Campoleone, per il collettore fognario Kennedy- Vagnere –D’acquisto, per Piazza XXV Aprile, per l’illuminazione di Via Astura II Lotto, per via del Basso, per l’asilo nido a Campoleone e che il bilancio della sua eredità è ampiamente negativo. Un elenco questo talmente ampio ed importante che farebbe vergognare qualunque amministratore. Non era mai accaduto nella storia della politica italiana che un ex Sindaco, addirittura prima della realizzazione delle opere, rivendicasse, dopo un anno e mezzo, il frutto del suo lavoro e di accordi che sono stati realizzati sulle spalle dei cittadini. A cosa è servito quell’impianto fotovoltaico se oggi nelle casse comunali non entra un euro? A chi ha giovato massacrare il nostro territorio senza ottenerne dei benifici concreti e duraturi? E’ stata questa la lungimiranza politica di Leoni? Beh, noi siamo altra cosa. La paura che Lanuvio per la Democrazia possa in qualche modo incidere positivamente sull’assetto del territorio terrorizza così tanto Leoni da spingerlo a fare queste figuracce sintomo di insicurezza e di assenza di proposta politica. Alle sterili polemiche messe su dall’opposizione preferiamo rispondere coi fatti e comunicare alla cittadinanza che abbiamo ricevuto un contributo di 200 mila euro per la realizzazione e l’adeguamento del centro comunale per la raccolta differenziata. Quest’opera oltre ad essere propedeutica all’attivazione del servizio di raccolta differenziata avrebbe permesso all’Amministrazione di ottenere un ulteriore finanziamento per il miglioramento della stessa".
 




OSTIA: TROVA IL CORAGGIO DI DENUNCIARE L'EX COMPAGNO DOPO 10 ANNI DI VIOLENZA FAMILIARE

Redazione

Ostia (RM) – E’ una storia di violenza familiare, purtroppo comune a tante altre verificatesi negli ultimi tempi, quella che ha visto impegnati gli investigatori del Commissariato di Ostia le cui indagini hanno permesso di arrestare M.D. di anni 35, con precedenti di Polizia, colpevole di avere reiteratamente usato violenza e minacce nei confronti della ex compagna.

La vittima, dopo un lungo calvario di oltre 10 anni, nel febbraio di quest’anno, decide di mettere fine alle violenze subite e denuncia il compagno, padre dei suoi due figli minori di 14 anni.

La donna trova il coraggio perché l’ultima violenza subita, per la quale ha ricevuto 30 giorno di prognosi, le viene fatta proprio davanti ai figli che si frappongono al padre chiedendo di non picchiare la mamma.

Nel corso della denuncia la vittima narra, fornendo anche riscontri con certificati medici rilasciati sin dal 2002, di anni di soprusi e violenze.

Dopo il racconto, gli investigatori – coordinati dal dr. Antonio Franco – raccolgono una serie di testimonianze che inchiodano l’uomo, che viene arresto una prima volta nell’aprile di quest’anno.

Al solo scopo di poter prestare attività lavorativa anche per il sostentamento dei minori all’uomo, dopo pochi mesi, sono stati concessi gli arresti domiciliari con la facoltà di uscire solo per lavoro.

Dopo le reiterate istanze e richieste presentate, con la dichiarata intenzione di voler cambiare atteggiamento, all’uomo è stata concessa la libertà, in attesa del processo, con il divieto però di avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla ex compagna.

Ma il 12 settembre scorso, con la scusa di voler salutare i figli, l’uomo si avvicina all’ ex compagna, in violazione all’Ordinanza emessa dal Giudice e, davanti alla loro scuola, aggredisce e minaccia verbalmente la donna che impaurita fugge, rifugiandosi presso il Commissariato, dove racconta l’accaduto.

Immediatamente gli uomini della Polizia contattano il Pubblico Ministero Antonio Calaresu, del pool Antiviolenze, che il giorno stesso richiede al Giudice per le Indagini Preliminari competente – stante la reiterazione del reato e la spregiudicatezza dell’individuo – l’aggravamento della misura cautelare in carcere.

Tutto ciò è stato possibile in quanto la Procura di Roma, seppur in sospensione feriale, ha istituito un turno di P.M. specializzato nei reati di violenza in danno di donne.

L’uomo, resosi irreperibile nei due giorni successivi, è stato rintracciato ed arrestato nella giornata di ieri.

 




FEDERLEAGUE (RUGBY A 13), IL PRESIDENTE MASSITTI: «IL NOSTRO MOVIMENTO CRESCE A VISTA D'OCCHIO»

Redazione

Roma – La Federazione Italiana Rugby Football League cresce a vista d'occhio. Ne è convinto il presidente del movimento di rugby a 13 italiano, David Massitti. «Nella scorsa stagione abbiamo ottenuto numeri molto importanti – dice il massimo dirigente federale – e personalmente è stata emozionante la finale che si è giocata tra Gladiators Roma e Falchi di Pian Del Bruscolo (Pesaro). Ritengo che, per il livello di gioco che si è visto all'Acquacetosa, sia stata la miglior partita di rugby a 13 mai giocata in Italia. Tra l'altro il match si è disputato con una cornice di pubblico eccellente, caratterizzata dalla presenza di molti “addetti ai lavori” e personaggi di grande competenza che hanno apprezzato l'evento della Final Four. Nel nostro campionato, inoltre, è spiccata la presenza della squadra dei Bisonti di Frosinone, la compagine che gioca all'interno del carcere di Frosinone. Un esperimento di grande significato sociale che ci ha riempito d'orgoglio». Campionato, ma non solo. «La scorsa stagione è stata anche quella dei concentramenti, a Civitavecchia ed Avezzano, della neonata Nazionale Under 17 – sottolinea Massitti -. Un ulteriore segnale della crescita strutturale del nostro movimento. Tra l'altro, in occasione dell'appuntamento abruzzese, è capitato un problema sanitario ad uno dei ragazzi presenti in campo e il nostro staff medico lo ha prontamente soccorso e rianimato. Colgo l'occasione per fare anche pubblicamente i complimenti a tutta la struttura sanitaria della Federleague in cui ci sono persone di altissima professionalità». Proprio dalla Nazionale dovrà ripartire la Federleague nella stagione che sta per arrivare. «Dobbiamo continuare a crescere in maniera costante – dice Massitti -, cercando di fare nuovi passi avanti sia col campionato che con la Coppa Italia che torneranno a partire dalla fine della prossima primavera e per tutta l'estate. Ma avremo anche l'onore di organizzare incontri internazionali con la nostra Nazionale (sia quella maggiore che le selezioni juniores) sia in italia che all'estero: tutti segnali della crescente considerazione internazionale del nostro movimento. Saranno avviati, infine, anche progetti legati alla scuola e riguardanti il sociale, stavolta anche a livello internazionale, sempre con i giovani perchè riteniamo di primaria importanza la partecipazione degli stessi alla nostra disciplina». In chiusura Massitti non dimentica le difficoltà di “convivenza” che ci sono state negli ultimi periodi. «C'è un altro movimento di rugby a 13 in Italia che ci ha fortemente osteggiato e con cui non è stata possibile alcuna forma di dialogo e unificazione democratica. Siamo stati accusati, ingiustamente, di non volere una riunificazione. Ora abbiamo prove inconfutabili che non eravamo noi quelli che realmente non volevano riunirsi. Abbiamo più volte contattato gli organi internazionali, dimostrando totale apertura ad una riunificazioni basata sulla democrazia e sul lavoro reale sul territorio italiano: purtroppo siamo stati ignorati. Noi, quindi, andremo avanti per la nostra strada e poi sarà il Coni a decidere chi avrà i requisiti necessari per portare avanti in maniera istituzionale la disciplina del rugby a 13».




ROMA: SORPRESO A RUBARE IN APPARTAMENTO CON I SUOI TRE FIGLI MINORI

Redazione

Roma – Sono 4 le persone arrestate, nella serata di ieri e nella notte appena trascorsa, sorprese mentre erano intente a compiere furti in abitazioni, al Nuovo Salario e a Vescovio.

I primi a finire in manette sono stati due uomini, originari della Serbia – Montenegro.

In piena notte, alcuni condomini di uno stabile di via Gabrio Casati, al Nuovo Salario, sono stati svegliati da rumori provenienti da una delle abitazioni.

Immediata è stata la telefonata al “113” ed altrettanto immediato l’intervento di due pattuglie del Reparto Volanti.

Gli agenti, nel corso del sopralluogo effettuato, hanno subito individuato l’abitazione obiettivo dei ladri, che presentava la porta d’accesso completamente divelta ed il controtelaio “smurato”.

All’interno, sorpresi “al lavoro” S.Z., di 55 anni, e N.Z., di 36. Oltre a loro, erano presenti i tre figli di quest’ultimo, di pochi anni, “apprendisti” nella circostanza.

Rinvenuti e sequestrati numerosi attrezzi atti allo scasso.

I due, al termine, sono stati arrestati per rispondere di tentato furto aggravato, mentre i tre giovanissimi sono stati riaffidati alla madre.

Le altre due persone arrestate, questa volta in zona Vescovio, sono due donne, D.R., di 19 anni ed una 17enne, entrambe del campo nomadi di via di Salone.

Anche in in tal caso l’intervento è scattato a seguito di una segnalazione giunta al “113”. Una abitante del condominio, infatti, uditi dei rumori sospetti, ha avvisato la Polizia.

Due pattuglie sono giunte in pochi minuti sul posto, uno stabile di viale Eritrea, sorprendendo le due giovani mentre uscivano dall’abitazione.

Da un immediato controllo effettuato, le due sono state trovate in possesso di un orologio di valore e di alcune carte di credito nonché di una lastra in plastica con la quale avevano aperto il portone, utilizzando una tecnica ormai consolidata, possibile quando la serratura è chiusa solo con lo “scatto”.

Le due, al termine, sono state arrestate per furto in abitazione e gli oggetti restituiti al proprietario.

 




CIVITAVECCHIA: VIOLENTA LITE SEDATA DALLA POLIZIA. I

Redazione

Civitavecchia (RM) – E’ stato un episodio originato da una “problematica” situazione familiare, quella che ha reso necessario l’intervento della Polizia.

E’ di ieri pomeriggio infatti una segnalazione giunta al “113” di una violenta lite tra 2 uomini in via San Gordiano, a Civitavecchia.

All’arrivo degli agenti del Commissariato, uno dei due contendenti si era chiuso dentro casa mentre l’altro ha cominciato ad inveire contro di loro.

Cercando di giustificare e “motivare” il suo comportamento con la volontà di voler riportare a casa sua figlia 20enne.

I poliziotti, ricostruendo l’intera vicenda, hanno accertato la reale situazione.

La figlia dell’uomo infatti viveva in quella casa con il suo compagno, sua figlia neonata e il suocero; decisione presa con il benestare dei servizi sociali vista la non facile condizione.

L.M., queste le iniziali del 50enne, non accettando la situazione venutasi a creare, aveva dapprima aggredito il consuocero, per poi con violenza accanirsi contro il cancello dell’abitazione nel tentativo di far irruzione all’interno.

Bloccato e accompagnato, con non poca difficoltà, negli uffici del Commissariato – diretto dal dr. Giovanni Lucchesi – l’uomo è stato arrestato per i reati di lesioni e danneggiamento oltre che per resistenza, minacce e oltraggio a Pubblico Ufficiale.
 




CIVITAVECCHIA: VIOLENTA LITE SEDATA DALLA POLIZIA

Redazione

Civitavecchia (RM) – E’ stato un episodio originato da una “problematica” situazione familiare, quella che ha reso necessario l’intervento della Polizia.

E’ di ieri pomeriggio infatti una segnalazione giunta al “113” di una violenta lite tra 2 uomini in via San Gordiano, a Civitavecchia.

All’arrivo degli agenti del Commissariato, uno dei due contendenti si era chiuso dentro casa mentre l’altro ha cominciato ad inveire contro di loro.

Cercando di giustificare e “motivare” il suo comportamento con la volontà di voler riportare a casa sua figlia 20enne.

I poliziotti, ricostruendo l’intera vicenda, hanno accertato la reale situazione.

La figlia dell’uomo infatti viveva in quella casa con il suo compagno, sua figlia neonata e il suocero; decisione presa con il benestare dei servizi sociali vista la non facile condizione.

L.M., queste le iniziali del 50enne, non accettando la situazione venutasi a creare, aveva dapprima aggredito il consuocero, per poi con violenza accanirsi contro il cancello dell’abitazione nel tentativo di far irruzione all’interno.

Bloccato e accompagnato, con non poca difficoltà, negli uffici del Commissariato – diretto dal dr. Giovanni Lucchesi – l’uomo è stato arrestato per i reati di lesioni e danneggiamento oltre che per resistenza, minacce e oltraggio a Pubblico Ufficiale.