VITERBO, CURA DEL FERRO: LA PROVINCIA INCONTRA COMITATI, SINDACI E PENDOLARI

Luca Pagni

Viterbo – Si è tenuto l’atteso incontro alla Provincia di Viterbo, tra l’Assessore ai trasporti Roberto Staccini, il Sindaco di Bassano Romano Angela Bettucci, il presidente vicario dell'osservatorio regionale trasporti O.R.T. Gabriele Bariletti, il Comitato per la riapertura della linea ferroviaria Civitavecchia Capranica Orte con Raimondo Chiricozzi, il Comitato Pendolari FL3 Lago di Bracciano con Luca Pagni e Carlo Leoni imprenditore agricolo di Bassano Romano (Viterbo).

L’Assessore provinciale di Viterbo Roberto Staccini ha aperto la seduta dando a tutti un cordiale benvenuto e rappresentando fin da subito che “Questa riunione sarà importante se cercheremo di creare una sinergia. L'obiettivo e la finalità delle nostre azioni, sia dei comitati di pendolari che dell'O.R.T. e di tutti i presenti, è comune ed unitaria.” Augurandosi di “riuscire a concretizzare un'azione condivisa anche con l'amministrazione di Bassano Romano che a quanto ne so viaggia nella stessa direzione ed è d'accordo su questo punto”.

L’Ing. Alberto Pecorelli, Dirigente provinciale del IX settore Viabilità ha illustrato brevemente la situazione e quello che potrà fare la Provincia di Viterbo per risolvere i problemi di sua competenza, circa il trasporto su rotaia, gestito da figure diverse come Regione Lazio, ATAC, Trenitalia, RFI etc.
Questo a fronte di altri incontri mirati ad un'azione comune per ottenere qualcosa di concreto per tutti, a partire dai cittadini del Comune e della Provincia di Viterbo.

Luca Pagni del “Comitato Pendolari FL3 Lago di Bracciano” ha sondato il terreno per valutare la reale disponibilità ad un confronto serrato e risolutivo tra le parti, proponendo una problematica piccola e più che altro logistica presente a poca distanza dalle sedi di Comune e Provincia a Viterbo.

“Pare che ai lavoratori FS venga pagato il Taxi per andare da P.ta Romana a P.ta Fiorentina, che sono unite da binari ferroviari ma su cui transitano pochi treni, forse, perché ai viterbesi non  piace l’attesa di pochi minuti al passaggio a livello… Non si può continuare ad attestare la maggior parte dei treni a P.ta Romana, quando la stazione P.ta Fiorentina è molto più funzionale, avendo biglietteria, capostazione, polfer, dopolavoro e mensa dei dipendenti FS. Questo senza contare la vicinanza con i capolinea di COTRAL e ROMA NORD che collega Viterbo a Piazza del Popolo,assumendo una rilevanza strategica dal punto di vista turistico, anche per chi viene da ORTE.

Quale valenza raggiungerebbe Viterbo e la TUSCIA se si potessero congiungere a P.ta Fiorentina le diverse linee ferroviarie, unendo di fatto il mar Adriatico al mar Tirreno? Con la riapertura della Civitavecchia-Capranica-Orte, linea dismessa da molti anni, il sogno di unire i due mari con una linea FS diretta, Civitavecchia – Capranica – Orte – Terni – Ancona potrebbe diventare realtà.

Il progetto darebbe beneficio alle linee FL3 e Roma-Civitacastellana-Viterbo per raggiungere, in breve tempo, il Nord Italia (da Orte per Firenze, Bologna, Milano, Venezia e da Civitavecchia per Livorno, Pisa, Genova e Torino) baipassando l'affollatissima Stazione Termini di Roma.

La Provincia di Viterbo dovrebbe farsi carico di sensibilizzare su questo progetto la Regione Lazio, il cui Governatore Nicola Zingaretti, ha auspicato in campagna elettorale un incremento della cura del ferro ed una conseguente forte riduzione del traffico su gomma del trasporto merci, sempre che non vi siano associazioni malavitose interessati a questo traffico. L’Ing. Alberto Pecorelli ha accolto favorevolmente la proposta di riaprire totalmente la stazione di P.ta Fiorentina ed il progetto conseguente.

" Questa è già una proposta. Poco fa mi ha chiamato il prof.  Antonio Musso del D.I.C.E.A. presso l’Università La Sapienza,  incaricato dalla Provincia di Viterbo. Il Piano dei bacini del trasporto è stato già approvato all'unanimità con forte sensibilità da parte delle amministrazioni. – riferisce Pagni – Il Piano approvato, – prosegue – è andato alla Regione. Purtroppo non è un piano sul quale ci siano al momento dei finanziamenti. E' un piano consultivo, finanziato dalla Regione per dare seguito al Piano della Mobilità Regionale sulla base del quale la Regione fa i contratti con Cotral, Atac, aziende di trasporto in genere. Siamo stati a riunione con l'ass Civita. Viterbo è provincia pilota, primi a dare linee di indirizzo anche a Latina, Frosinone e Rieti (in via ufficiosa)."

L'ass Civita ci ha comunicato ufficiosamente che appena dava un'organizzazione a tutto il settore Trasporti ci saremmo rivisti perché avrebbe voluto ricominciare da capo… A noi però, eccetto qualche istanza specifica, andava bene. Alla luce di quello, è venuta fuori questa carenza di collegamenti delle strutture ferroviarie. Non sarà il caso di copiare dall'Urbanistica dove c'è un Piano Generale del Comune, poi ci sono i Piani Attuativi. Perché non scendiamo nel particolare riguardo alle Ferrovie? C'erano dei soldi disponibili, la Regione pure sta cercando di metterci le mani… Con Civita siamo rimasti d'accordo che il piano sarebbe stato valutato e fatto regolamento regionale, piano pilota insomma. Questo piano è stata incaricata dall'Università. Musso chiedeva una collaborazione da parte dei sindacati, CGIL, Cisl e Uil, poi nel momento di riempimento di alcune schede questionari non si sono fatti vivi, però grazie all'ingegno dell'Università il prof Musso è riuscito ad ottenere dei dati su 'dove va', 'a che ora', ecc.. Il Piano, nelle sue linee generali, è chiuso. Si tratta di aspettare 15 giorni per avviare una serie di colloqui in recepimento di eventuali istanze. Tutte le istanze le ho inoltrate al professor Musso perché le esaminasse con il suo gruppo di lavoro. La parte più “ludica” è quella progettuale. In fin dei conti i progetti sono sempre gli stessi.

La priorità è la necessità assoluta di mantenere tutte le ferrovie esistenti.

In merito alla FL3 Roma Cesano Viterbo, non è il caso di aprire una discussione sul problema del raddoppio che sarebbe stato fattibile in occasione del Giubileo del 2000, se qualche Sindaco non avesse temuto di diventare il dormitorio di Roma. E' un problema da sogno che potremmo ripensare tra 20 anni quando l'economia si sarà ripresa.

Il significato del piano delle FS: dare uno strumento in mano agli amministratori che, fin quando l'arbitro non fischierà la fine, farà il suo lavoro. I tecnici in questo senso dovranno portare piani a breve termine, medio e lungo, a basso costo. A breve discutiamo di orari e la possibilità di aprire un dibattito su metropolitana leggera o collegamento veloce. Sulla Orte-capranica-Civitavecchia: noi non molliamo sulla validità di questo 'sogno'.

Tornando al discorso Orte-Viterbo che io una volta ho fatto coi pendolari, chiaramente anche lì c'è un problema di stazioni… però è molto interessante. Se opportunamente organizzato c'è l'attestazione a Viterbo, località Poggino, con una stazione e parcheggi e necessita chiaramente di un'azione incisiva da parte del Comune di Viterbo.

Della linea Roma Nord che unisce Viterbo a Piazza del Popolo a Roma, pare inutile parlarne, visto che l'Atac finanzierà solo le migliorie fino a Civita Castellana.

Rispetto alla Circumcimina, il prof Musso ha detto che è molto interessante. A me piacerebbe farvi vedere le carte. L'amministrazione provinciale prima dell'approvazione del piano sarà chiaramente sottoposto a valutazione comune con i comitati… Per ora c'è solo una bozza. >>

Luca Pagni del Comitato Pendolari FL3 Lago di Bracciano propone questo ragionamento:

“Se i viterbesi attraverso il M.O.S.P. chiedono di avere treni che arrivino a Roma in un tempo massimo di  un'ora e un quarto (tempi da alta velocità) ci si dovrebbe porre il problema di far circolare i treni veloci senza che restino dietro ai treni cadenzati ogni 15 minuti in area metropolitana da Cesano a Roma Ostiense. E’ utopistico pensare ad una linea ferroviaria leggera, perché dovrebbe viaggiare parallela rispetto a quella esistente, ed allora tanto varrebbe raddoppiare i binari fino a Bracciano visto che gli espropri sono stati fatti da tempo e ci sarebbero gli spazi tecnici necessari a realizzare un’opera che nel settembre 2010 prevedeva una spesa di 66.438.299 Euro a cui aggiungere “le somme a disposizione delle amministrazioni comunali per espropri, spese tecniche, imprevisti, iva, etc. etc. che in prima battuta possono essere stimate in ragione del 40 % dell’importo dei lavori”. Cito dati progettuali che potrei fornirVi per gli opportuni approfondimenti.

Si è dunque discusso delle bozze di PIR con cui RFI e Trenitalia prevedono di cancellare i binari di scambio per ottimizzare i costi di gestione e manutenzione della rete ferroviaria, senza tenere in alcun modo conto delle volontà espresse dai singoli Comuni coinvolti.

Era presente alla riunione il Sindaco del Comune di Bassano Romano (VT) Angela Bettucci, che con la Delibera n. 8 del 30/05/2013 ha richiesto con voto unanime (erano assenti Carones e De Luca candidati a Sindaco nel 2011) la riapertura delle fermate commerciali per tutelare i diritti alla salute ed alla mobilità dei propri concittadini e per valorizzare il proprio territorio e la propria economia. Il 01 agosto 2013 ha scritto a Regione Lazio e Trenitalia per chiedere chiarimenti sulla bozza di PIR che prevede una prossima cancellazione del binario di scambio, indispensabile in casi di maltempo  o di mal funzionamento dei treni quale spazio di manovra per evitare di bloccare il traffico sull’intera linea.

L’imprenditore agricolo bassanese Carlo Leoni ha chiesto se fosse vero il proprio dubbio che gli amministratori comunali non abbiano voluto approfittare dei finanziamenti pubblici disponibili nel 2004, nel 2010 e nel 2012 nell’ambito di un “Programma di  interventi straordinari in materia di pendolarismo e mobilità integrata e sostenibile”, utili anche per avere pensiline bus e corriere per portare i bassanesi alla propria stazione o a quella di Sutri, come pubblicato su diversi bollettini della Regione Lazio “BURL”, che hanno previsto anche delle proroghe dei tempi di presentazione delle istanze di finanziamento, in occasione delle elezioni del maggio 2011, quando i candidati a Sindaco erano 4, ovvero De Luca, Carones, Pellegrini e Bettucci, “nessuno dei quale pare abbia mai comunicato alla cittadinanza la possibilità di usufruire di tali finanziamenti pubblici, forse in violazione di quanto sancito dall’Art. 1 comma 1 ed art. 30 " dello Statuto comunale.

L’Ing. Gabriele Bariletti dell’O.R.T. ha evidenziato che il PIR è una cosa che RFI condivide con le amministrazioni solo per 15 giorni, ed ha evidenziato alcune criticità da affrontare celermente:
salvare i punti di incrocio attuali sulla FR3. Implementare gli incroci, in alternativa ad un improponibile raddoppio con la predisposizione dei deviatoi percorribili a 60 km/h in luogo dei 30 km/h attuali, con possibilità di ingresso contemporaneo dei treni incrocianti in stazione – questo sui punti di incrocio attualmente posti negli orari cadenzati -. Questo provvedimento consente il recupero, sulla tratta Cesano – Viterbo di almeno 7 -8 minuti per ogni punto di incrocio; riportare tutti i treni da Roma a Porta fiorentina in coincidenza con i collegamenti ferroviari da e per Orte;  nelle ore di punta eliminare sulla tratta urbana i cadenzati che oggi condizionano la marcia dei treni da o per Viterbo; concentrare, mediante l'adduzione e l'abduzione con navette su gomma, le fermate sulla Viterbo Cesano in alcune stazioni puntuali. A tal proposito, tutta l'area insistente in un raggio di 10 km dalla stazione di Capranica – Sutri deve essere concentrata su questo impianto, anche in vista del circuito "Circuncimina" previsto dal Piano di Bacino della Provincia di Viterbo. Di concerto con il comune di Viterbo individuare una fermata lungo la linea per Orte a ridosso della superstrada in modo da reperire qui le apie aree di parcheggio utili al collegamento diretto veloce con Roma via Orte, da operarsi anche mediante l'implementazione dell'attuale parco rotabili come materiale veloce atto a viaggiare in Direttissima; in vista del ripristino della Civitavecchia – Capranica – Orte, di cui al recente progetto della Regione Lazio-Italferr, riaprire al traffico la tratta Capranica – Orte con il necessario lavoro di manutenzione teso al ripristino della completa agibilità della tratta ai treni con peso assiale almeno di 18 tonnellate.

Considerazioni sul Contratto a catalogo Regione-TI: considerato che oggi la Regione paga per ogni TAF una cifra di 578 €/h a TI per la produzione treni (in parte versata con contributi all'esercizio e in parte con le tariffe), il che significa che se per percorrere i 90 km della Roma-Viterbo occorrono 90' il costo sarà di 867 € (con costo al km di 9,63 €)…. se la percorrenza passasse a 2 ore, con la riduzione dei punti di incrocio e l'introduzione delle sezioni corte sulla tratta romana, il costo passerebbe a 1.156 € (con costo al km di 12,84 €); corrispondentemente, con i provvedimenti proposti la percorrenza potrebbe attestarsi in 1 ora e 10', con costo di 674 € (e un costo al km di 7,50 €). Questo per dire che, in un momento nel quale vengono praticati pesanti tagli ai contributi regionali all'esercizio, piuttosto che un incremento del costo al km dei treni pari finanche al +33%, se attuati i progetti di RFI e del Comune di Roma, incremento di costo che su base annuale corrisponderebbe a circa 2 milioni di € di contribuzione in più, a fronte di una riduzione, secondo la nostra proposta di  circa 1,9 milioni di €. Il che corrisponde ad una differenza di quasi 4 milioni €/anno di esborsi in contributi all’esercizio (900 mila km/anno contribuiti) per la regione Lazio.

 




FROSINONE: 625MILA TONNELLATE DI VERGOGNA

Ang. Par.

Frosinone – 625 mila tonnellate di rifiuti. Questa la stima di quanto conterrebbe la discarica di via delle Lame a Frosinone. Dalla macerazione dei rifiuti si forma il percolato, un liquido nerastro composto da sostanze nocive alla salute come la tristemente nota e cancerogena diossina.

"Finalmente qualcosa si stà muovendo. Finalmente se ne parla. Finalmente qualcuno comincia a preoccuparsi del "Vulcano" di Via Le lame a Frosinone.  – Commenta il Presidente di Fiamma Frùsino Sergio Arduini – Eppure durante le ultime elezioni comunali quando solo il sottoscritto affermava che nel territorio Cittadino esistevano vergogne ambientali , altri si pavoneggiavano dicendo che avrebbero creato a Frosinone una green economy.  – prosegue Arduini – Solo l'ex Comandante dei Vigili Urbani  M.Mancini in questi ultimi mesi tramite alcuni social network ha messo a conoscenza dei cittadini la reale situazione esistente.  Possibile che per smuovere con veemenza questa situazione  a livello Mediatico locale e Regionale sono dovute servire delle affermazioni di un Camorrista " di alto lignaggio" riguardo certi interramenti di rifiuti tossici nel basso lazio?  Siamo decisamente e assolutamente sicuri chè tutto ciò non si è verificato in via Le Lame , qui siamo di fronte solamente ad un sito dislocato in maniera dilettantistica come da sempre vengono risolti i problemi ambientali nella Città di Frosinone. Un sito esistente da circa trent'anni  ma per oltre un decennio , fatto che solo degli irresponsabili potevano fare,  in quel sito era uso comune bruciare tutti i rifiuti ed i rifiuti bruciati nell' aria creano diossina, una sostanza tra le più cancerogene esistenti , per non parlare inoltre del percolato tuttora presente nel sito, che per ovvi motivi filtra nelle falde acquifere sottostanti e tutti sappiamo che a pochi metri scorre il fiume Sacco , forse il fiume più inquinato d' Italia. – Il Presidente conclude – Ebbene, adesso che il dente è dolorante , ci auguriamo che non cominci il solito e tristissimo scambio di accuse tra vecchi , ex e neo amministratori , mettessero piuttosto insieme le loro forze e competenze per cercare di risolvere il problema portando questa vergogna ambientale sui tavoli che contano. Lo faranno?"

 




FROSINONE:INTERVENTI STRAORDINARI DI MANUTENZIONE E PULIZIA VERDE SCOLASTICO

Redazione

Frosinone – Nell’imminenza dell’inizio dell’anno scolastico, l’Assessore all’Ambiente e Vice Sindaco Fulvio De Santis ha predisposto, per quanto di propria competenza, interventi straordinari di manutenzione e pulizia del verde scolastico con il taglio dell’erba delle aiuole e la potatura delle siepi i cui servizi sono affidati alla cooperativa Nexus all’uopo incaricata.

Nel contempo, è stata individuata la necessità d’intervenire anche per una preventiva disinfezione e derattizzazione dei 27 plessi scolastici comunali.

Si sottolinea la particolare importanza del servizio di disinfezione a tutela dell’igiene e della salute della popolazione scolastica in quanto con gli interventi realizzati vengono annullate le sorgenti di batteri patogeni mediante prodotti battericidi, batterio statici e deodoranti. I singoli interventi verranno svolti in tutti i plessi scolastici comunali con l’uso di prodotti registrati presso il Ministero della Sanità.

Di notevole importanza sono anche gli interventi di derattizzazione, che sono stati svolti anch’essi in tutti i plessi scolastici comunali. Anche in questo caso per i singoli interventi, svolti in tutti i plessi scolastici comunali, si farà uso di prodotti registrati presso il Ministero della Sanità.

“Esprimo grande soddisfazione per la tempestività dell’attività poste in essere con grande professionalità dal settore Ambiente del Comune di Frosinone cui va un ringraziamento sentito” ha detto il Vice Sindaco Fulvio De Santis. “Le scuole – ha continuato De Santis – sono il punto di riferimento qualificante dell’Amministrazione, e a queste saranno dedicate le attenzioni necessarie, in particolar modo per la fruibilità degli ambienti esterni come luogo didattico e di svago dei più piccini. L’Amministrazione Ottaviani, sin dal proprio insediamento è impegnata in una attività importante di valorizzazione e riqualificazione dei plessi scolastici per offrire agli alunni e al personale docente e non docente ambienti sani e funzionali alle attività da svolgere”.




FROSINONE: AL VIA IL NUOVO REGOLAMENTO TARES

Redazione

Frosinone – Il Consiglio Comunale di Frosinone, nella seduta di lunedì 16 settembre 2013, su proposta dell’assessore alle Finanze e al Bilancio Riccardo Mastrangeli, ha approvato il nuovo regolamento per l’applicazione della tassa sui rifiuti e sui servizi (Tares) con relativo nuovo piano tariffario.

La Tares rientra negli interventi previsti nel cosiddetto Decreto Salva Italia (D. Lgs. 201 del 6 Dicembre 2011) e va a sostituire la Tassa per lo smaltimento Rifiuti Solidi Urbani (TARSU). Dopo la conversione del Salva Italia nella Legge n° 214 del 22 Dicembre 2011, la Tares è entrata in vigore lo scorso 1° Gennaio 2013, il Comune di Frosinone ha previsto il versamento della Tares 2013 in quattro soluzioni, ed in particolare la prima entro il 30 maggio 2013, la seconda entro il 30 luglio 2013 , la terza entro il 30 settembre 2013 e l’ultima a conguaglio entro il 16 Dicembre 2013.

La finalità della TARES è la copertura dei costi relativi al servizio dei rifiuti urbani e assimilati avviati allo smaltimento e dei costi relativi ai servizi indivisibili dei Comuni, come ad esempio la manutenzione stradale, l’illuminazione e le attività della polizia municipale e dell’anagrafe. L’obiettivo, secondo le linee guida ministeriali, di questa imposta è di coprire al 100% i costi sostenuti da ogni Comune per il servizio di raccolta e smaltimento di rifiuti, mentre con le precedenti imposte la media nazionale era del 79% (con picchi del 91%).

Il presupposto per l’applicazione del tributo è il possesso, l’occupazione o la detenzione, a qualsiasi titolo e anche di fatto, di locali o di aree scoperte a qualunque uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani e assimilati. Non sono soggetti al tributo i locali e le aree che non possono produrre rifiuti o che non comportano, secondo la comune esperienza, la produzione di rifiuti in misura apprezzabile per la loro natura o per il particolare uso cui sono stabilmente destinati. Le linee guida ministeriali escludono, inoltre, tutte le unità immobiliari adibite a civile abitazione non arredate e non allacciate in alcun modo alle reti idriche ed elettriche e quei fabbricati che al momento non siano utilizzabili né abitabili perché inagibili. In ordine all’articolazione tariffaria, fatta eccezione per la quota fissa stabilita dalla normativa vigente intoccabile da parte dei Comuni, l’amministrazione Ottaviani ha deciso di applicare i coefficienti minimi, calmierando, in maniera particolare sulle utenze domestiche, l’impatto della nuova tassazione. Previsto anche un importante regime di agevolazioni. La tariffa, infatti, si applica in maniera ridotta, nella quota fissa e nella quota variabile, alle utenze domestiche che si trovano nelle seguenti condizioni:

· abitazioni tenute a disposizione per uso stagionale od altro uso limitato e discontinuo, non superiore a 183 giorni nell’anno solare: riduzione del 30%;

· abitazioni occupate da soggetti che risiedano o abbiano la dimora, per più di sei mesi all’anno, all’estero: riduzione del 30%;

· alle utenze domestiche che abbiano avviato il compostaggio dei propri scarti organici ai fini dell’utilizzo in sito del materiale prodotto una riduzione del 10% della parte variabile.

Per le utenze non domestiche non stabilmente attive la tariffa si applica in misura ridotta, nella parte fissa e nella parte variabile, del 30% ai locali, diversi dalle abitazioni, ed aree scoperte adibiti ad uso stagionale o ad uso continuativo, ma ricorrente.

“Nonostante le ben note difficoltà di cassa e nonostante i margini di manovra fortemente ridotti imposti dal regime della Tares varato a livello nazionale – ha detto l’assessore Riccardo Mastrangeli – l’amministrazione Ottaviani non si è comportata come lo sceriffo di Nottingham e ha trovato la strada giusta per far pesare il meno possibile la nuova tassa sulle spalle dei contribuenti frusinati. Ancora una volta i Comuni si trovano a fare la parte degli esattori per conto del Governo centrale, se è vero come è vero, che la Tares non permetterà certo di risolvere i problemi di bilancio dei Comuni, poiché il gettito sarà destinato interamente a coprire i costi relativi al servizio dei rifiuti urbani e assimilati avviati allo smaltimento, mentre la quota destinata alla copertura dei costi relativi ai servizi indivisibili sarà interamente versata allo Stato. Per questo, per quanto attiene alla nostra quota parte discrezionale, abbiamo voluto tendere una mano ai cittadini”.




FROSINONE: BOTTA E RISPOSTA TRA SINDACO E SENATRICE SPINABOTTE SULLE QUOTE ROSA

Redazione

Di seguito le dichiarazioni del Sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani in risposta alla Senatrice del PD Spinabotte.

Frosinone – “Apprezziamo l’energia che la senatrice Spilabotte profonde nella questione delle quote rosa, ma ci rammarichiamo del fatto che un interesse di pari grado non sia stato mostrato, ad esempio, per la frana del viadotto Biondi, per la quale il Comune sta attendendo invano che altri enti sovraordinati facciano solamente il proprio dovere, o nel censurare l’atteggiamento di vecchi amministratori che hanno messo in ginocchio dal punto di vista finanziario il Comune di Frosinone, portandolo sull’orlo del dissesto.

Del resto, non ricordiamo neppure che la Spilabotte si sia strappata le vesti, allorché la precedente amministrazione, quando il suo partito era in maggioranza, annoverava soltanto una donna rispetto al resto della giunta.

Contrariamente a quanto afferma la senatrice Spilabotte, l’amministrazione comunale rispetta appieno le pari opportunità, essendo stata creata, ad esempio, un’apposita commissione. In linea con quanto espresso dalle normative vigenti, nell’esecutivo era stata prevista una componente femminile, segnatamente individuata nella persona dell’assessore Lucrezia Scaccia, che, dopo pochi mesi, però, è stata costretta a dimissioni dalla carica per motivi personali. Quanto, poi, ai rilievi mossi dalla solerte senatrice, mi permetto di specificare alla nostra illustre concittadina che il sindaco viene eletto dal popolo e la nomina dei capigruppo non è certo nella disponibilità del primo cittadino, ma attiene ai singoli gruppi politici.

Ricordo alla senatrice Spilabotte, inoltre, qualora non se ne fosse accorta, che il nostro segretario comunale, nomina questa fiduciaria del sindaco, è una donna, unico caso dal dopoguerra ad oggi in cui è stata scelta una personalità femminile per ricoprire il più alto incarico apicale della burocrazia comunale. Come, del resto, abbiamo attribuito l’incarico di presidente della commissione sanità alla dott.ssa Flora Ferazzoli, anch’essa dimessasi, successivamente, per motivi personali e professionali, mentre conserva ancora l’incarico di presidente della commissione servizi sociali la prof.ssa Ombretta Ceccarelli. Rilevo, giusto per la cronaca, che il partito della Spilabotte, che tanto fa battaglie sulla parità di genere e sulle pari opportunità, quando la senatrice era in carica in consiglio comunale, aveva individuato come capogruppo un uomo e non una donna, pur avendone avuto l’opportunità. Prendendo come riferimento il teorema della Spilabotte, sarebbe stato allora un bel segnale da parte del suo partito nominare un capogruppo donna. La verità è un’altra. E’ che chi porta avanti battaglie da riserva indiana sulla rappresentatività delle donne reca doppia offesa al mondo femminile. Nella scelta dei componenti della giunta abbiamo tenuto sempre e solo conto del dettato normativo vigente, di criteri meritocratici e del requisito delle specifiche competenze professionali come esplicitamente richiesto dalla legge. Allorquando si creeranno le nuove condizioni, attraverso la revisione anche dello statuto e del regolamento comunali, tenteremo di riproporre un’altra rappresentanza femminile in giunta, non tanto per una mera posizione di bandiera, ma per valorizzare ulteriormente il favorevole e concreto apporto, che le donne conferiscono alla nostra amministrazione e alla nostra intera collettività, ove operano anche come madri, e grandi lavoratrici”.




ROMA, SAN PIETRO: OPERAZIONE ANTIABUSIVISMO DEI CARABINIERI E DELL'8 REGGIMENTO LAZIO

Redazione

Roma – I Carabinieri della Stazione Roma San Pietro, unitamente ai militari dell’8° Reggimento “Lazio”, hanno portato al termine un servizio straordinario di controllo volto al contrasto dell’abusivismo commerciale.

Le strade passate al settaccio dai militari dell’Arma: via Cipro, piazzale degli Eroi, via Andrea Doria, via della Conciliazione e tutta l’area circostante la Basilica di San Pietro. Il bilancio dell’attività è di due cittadini senegalesi denunciati a piede libero, sorpresi a vendere in strada borse delle più note “griffe”, tutte rigorosamente contraffatte. Altri tre stranieri, un cittadino romeno e due cittadini del Bangladesh, tutti venditori ambulanti sono stati multati per vendita di prodotti non alimentari senza avere alcuna autorizzazione. Durante il servizio sono state sequestrate 53 borse, 24 foulard, 13 camice, 2 giacche e 65 cd.
 




VITERBO, CIAK SI GIRA: A.A.A. CERCASI COMPARSE PER SERIE TV CANALE 5

Redazione

Viterbo – Selezione comparse per le riprese della serie tv Il Bosco (Canale 5). La produzione TAODUE cerca a Viterbo attori professionisti e amatoriali per ricoprire dei piccoli ruoli. In particolare si cercano ragazzi e ragazze, anche dall'aspetto "alternativo", una ragazza di bella presenza che faccia la nuotatrice, due poliziotti/e, un uomo sui 60-70 anni, due giornalisti/e, un uomo di corporatura molto rubusta, proprietario di un bar, una ragazza con buona esperienza in recitazione, attrici/attori sui 60-70 anni per interpretare gente dell'alta società, una guardia di sicurezza e un quartetto d'archi, oltre a una serie di figurazioni di sfondo tra studenti, persone comuni, professori, gente elegante, persone che posseggano moto di grossa cilindrata e auto sportive, camerieri/e, dei barman-bargirl-cubiste.

Per tutti è fondamentale presentarsi alle sezioni nel seguente modo:
– Per le signore:
abito da sera o cocktail elegante, non in lungo, possibilmente non nero, cappotto, borsa e scarpe abbinati.
– Per i signori:
abito completo scuro (blu, grigio scuro o nero), camicie bianche, cravatte eleganti. Cappotto e scarpe abbinati.

Si cercano inoltre le controfigure di Giulia Michelini e Claudio Gioè, disposte anche a tagliarsi capelli e barba se necessario.

L'appuntamento è a Viterbo all'Auditorium dell'Università degli Studi della Tuscia a Santa Maria in Gradi (ingresso via Sabotino) venerdì 20 settembre dalle 9 alle 17 per gli attori professionisti/e amatoriali e sabato 21 settembre dalle 9 alle ore 17 per tutti gli altri. I partecipanti alle selezioni dovranno presentarsi muniti di fotocopia di documento di riconoscimento (valido), di codice fiscale e IBAN (coordinate bancarie per il versamento delle spettanze). Il tutto riportato su un unico foglio con recapiti telefonici e il codice di avviamento postale del luogo di residenza.




VITERBO, AVIS: TORNA L'AUTOEMOTECA

Redazione

Viterbo – Torna l'appuntamento Avis con l'autoemoteca in piazza del Plebiscito a Viterbo.

A comunicare l'iniziativa in programma per venerdì 20 settembre a partire dalle ore 8, è Maurizio Federici, presidente onorario del Gruppo Comunale di Viterbo Avis. L'appello è rivolto come sempre ad amministratori, dipendenti di Palazzo dei Priori e a tutti i cittadini che vorranno approfittare dell'appuntamento.

Si ricorda a tutti coloro che vorranno donare il sangue di presentarsi a digiuno.




ROMA, LUNEUR: PARCO DI ROMA, QUESTO S – "CONOSCIUTO".

Redazione

Roma – Saverio Pedrazzini vorrebbe delle risposte risposte. Lui è uno storico ex sub conduttore il quale ha preso carta e penna e scritto al sindaco di Roma Ignazio Marino al vicesindaco Nieri e al presidente del VIII Municipio di Roma. Ha scritto per evidenziare i fatti e voli pindarici che hanno fatto capitombolare nel mistero la aggrovigliata situazione in cui versa il Luneur di Roma. Ecco la lettera:

On. Ignazio Marino

Sindaco di Roma

On. Luigi Nieri

Vice Sindaco di Roma

On. Andrea Santoro

Presidente VIII Municipio Roma

Mi permetto di sottoporre alla Vs. attenzione la vicenda del LUNEUR , parco giochi di Roma Capitale più antico di Italia.

Lo storico parco di Roma ha avuto uno splendore per oltre 50 anni ed oggi invece è chiuso, da oltre 5 anni,privando famiglie di giostrai della loro dignità e del lavoro guadagnato con sacrificio.

Mi presento sono Saverio Pedrazzini, ex sub-conduttore, che dal 1980, anno della dipartita del proprio genitore ha continuato il lavoro fatto dalla famiglia, portando avanti una tradizione dalle lontane radici.

Brevemente, usando un eufemismo, vorrei riassumere i punti che ancora oggi hanno fatto del LUNEUR l’oggetto misterioso.

La precedente giunta Capitolina, che aveva la punta di diamante nella persona di Gianni Alemanno, è riuscita a mettere gli uffici capitolini, ognuno per la propria competenza, a ridicole rappresentazioni, come meglio descritto successivamente.

Gli intrecci che hanno regolato questa vicenda,volevano avere il pregio di un gioco machiavellico,di una intelligenza acuta e sottile,ma se non capace di essere controllata poteva sfogare in una azione di spregiudicatezza.

Tanta è stata la superbia degli ideatori del “ bando di gara” che alla fine si sono trovati loro stessi coinvolti in questo gioco perverso che per trovare la soluzione a quanto creato hanno modificato continuamente le regole del “GIOCO”,e alla fine non più in grado di dare risposte hanno,metaforicamente,utilizzato la classica e goliardica citazione usata dal nostro Albertone : “ Io sono Io e voi non siete un C…..!!!!!, questa era in un film mentre in questo caso siamo nella vita reale…!!!!!

E’ stato brutto aver dovuto constatare, per chi crede nella legalità e nei valori,che in questi anni la classe politica che ha governato Roma è andata a braccetto con i poteri forti ed a volte anche con atti di sottomissione.

E’ stato avvilente vedere che un imprenditore come Luigi Abete, Presidente della Cinecittà Entert.spa e di altre società di rilievo nazionale,con un ruolo importante nella economia italiana ed europea, si sia reso protagonista in negativo di questa situazione.

Nell’invito a manifestare tra i tanti punti era inserito anche quello che avrebbe dovuto caratterizzare la riqualificazione del parco, il punto E di tale invito prevedeva che :” gli elementi di valutazione per l’individuazione del soggetto di cui al punto D ( adeguare l’area divertimenti alle innovazioni proposte dal mercato di settore),consisteranno (i) nella migliore offerta per l’acquisizione della locazione dell’area e della gestione del parco; (ii) nel miglior progetto di rilancio e di rivalutazione del Parco divertimenti, che preveda e garantisca la riprogettazione del Parco, pur nel rispetto della tradizione, anche mediante l’introduzione delle innovazioni proposte dal mercato dei parchi tematici,nonché lo sviluppo e la rivalutazione dell’area;(iii) comprovata solidità economica – finanziaria.

Indicazione del prezzo annuale offerto per la locazione dell’area;

Concept di un progetto di ristrutturazione/definizione del parco che avrebbe dovuto illustrare la scelta del modello/ tema di parco divertimenti proposto;

Business plan dell’iniziativa.

Nella sentenza del tar, ricordo che i sub – conduttori non hanno impugnato l’esito della gara, perché la loro posizione era ed è saldamente tutelata, sia nell’art.1 lettera I dell’offerta vincolante, sia nella sentenza stessa, dove il tar riportava testualmente:”
“a) nella parte relativa alla espressione "Operatori del Parco" menzionata al punto d (iii) delle premesse della bozza del contratto di locazione, lo stesso Eur fornisce precisazioni sul significato della stessa locuzione ("Operatori del Parco") a livello meramente interpretativo che qualunque partecipante alla selezione, a tenore della stessa lettera del 7/12/2007, poteva richiedere all'Ente.

Viene infatti solo precisato che la espressione "Operatori del Parco" indica i proprietari/gestori delle attrazioni che, sino alla data di scadenza della concessione attualmente in essere, hanno operato nel Parco;”

“Anche in relazione alle censure con le quali la ricorrente (sogepark) contesta il mancato rispetto, da parte di EUR s.p.a., delle previsioni di salvaguardia delle aspettative degli operatori del Parco "[punto iii della lettera d) delle premesse alla bozza di contratto di locazione (vedasi per riferimento anche letto I punto 1 lettera EUR del 7/12/2007 per la offerta a fermo)] per la quale era stato chiarito dallo stesso EUR che "L'espressione operatori del Parco indica i proprietari/gestori delle attrazioni che, fino alla data di scadenza della concessione attualmente in essere, hanno operato nel Parco", Cinecittà con la nota del 20.12.2007 ha affermato la sua disponibilità mirata a salvaguardare le stesse aspettative assumendo impegni:

a) in ordine: all’acquisto, dagli attuali sub conduttori, impianti ed attrezzature, al prezzo corrente di mercato (omissis);” (omissis = gioco machiavellico)

A questo punto chi è la figura del sub – conduttore presente nel bando di gara? quale era la finalità di aver inserito questa figura, se non quella di scoraggiare la partecipazione di società interessate all'area?

Allora il Tar quale figura di sub – conduttore ha preso in considerazione nella sentenza?

Se è c’è perfetta coincidenza, come spesso dichiarato dall’ex ad riccardo mancini,tra il contratto firmato nel 2008 con quello depositato nei documenti di gara, dove era prevista la salvaguardia , perché il tar fa riferimento alla bozza di contratto ed all’offerta vincolante e non al contratto del 2008? Perché sempre il TAR nella sentenza, non riporta per esteso il contenuto della lettera a latere, usando un bel OMISSIS, ma si limita solo a riportarne due righe? Perché nel contratto di locazione 2008 non è riportato quello che la commissione esaminatrice ha ritenuto valido per la salvaguardia dei sub- conduttori, la proposta di Cinecittà di cui alla lettera a latere , mentre oggi si dichiara che la stessa era un allegato al contratto?

A questo punto è da chiederci, siamo in presenza di un falso ideologico in atto pubblico o in una ipotesi di abuso d'ufficio ed omissione di atti dovuto?

Nel primo caso si potrebbe parlare,opinione personale, di falso ideologico in atto pubblico ai sensi degli art.483 e/o 476, in quanto nell’offerta vincolante erano previsti una serie di obblighi tra cui quello della salvaguardia dei c.d. sub- conduttori, mentre l’ad. di eur spa Riccardo Mancini dichiara che la presenza dei sub- conduttori è priva di ogni e qualsiasi diritto e quindi non si comprende la presenza della salvaguardia nell’offerta vincolante, mentre nel caso in cui la presenza dei sub – conduttori come elementi del bando di gara e quindi figura tutelata, si potrebbe parlare di una ipotesi di abuso d’ufficio, fatta dal precedente ad. Mauro Miccio con la firma del noto contratto del 2008 ed una di omissione di atti dovuto nei confronti dell’attuale ad. Riccardo Mancini, perché nella nota riunione del 30/09/2010,presso la Commissione Trasparenza del Comune di Roma Presidente dr. Massimiliano Valerani, dichiarò che nel bando di gara era prevista la tutela dei sub-conduttori,ma poiché il precedente ad di eur spa aveva sottoscritto il contratto di locazione cancellando la salvaguardia dei sub – conduttori, Egli non poteva fare altro che attenersi al contratto sottoscritto, senza tra l’altro al momento dell’accettazione della carica ed al passaggio delle consegne rilevare la situazione, cosa che fu fatta su pressione dei sub – conduttori nella nota riunione e dopo due anni dall’accettazione dell’incarico…!!!! Faccio notare che stessa dichiarazione così come riportata – che i sub- conduttori sono una figura non riconosciuta da eur spa, ma che gli stessi erano presenti nel parco senza che l'eur spa riconoscesse la loro presenza e quindi privi di qualsiasi voglia diritto e/o aspettative al riguardo – e tanti altri passaggi sono presenti in una lettera inviata in data 6/10/2010 sempre dall’ad. Riccardo Mancini al presidente della commissione trasparenza Massimiliano Valeriani , dove anche che qui si legge di una confusionaria rappresentazione della vicenda come del resto lo sono tutti i passaggi che vengono riportati in una sorta di copia ed incolla nell’ultimo documento, cercando in un modo alquanto commovente di modificare le dichiarazioni fatte nella riunione della commissione trasparenza del 30/09/2010 ed è bene ricordare che prima delle lettera del 6/10/2010 erano state fatte delle commissioni presso il mun. exXII i cui componenti erano la dr. Palazzino per il municipio, il dr. Piergallini( guarda caso la stessa persona che era presidente nella commissione esaminatrice presso Eur spa, nonché dipendente della stessa) per Eur spa, la associazioni rappresentative dei sub – conduttori tutte con l’oggetto della posizione dei sub-conduttori!!!!
Sinceramente non riesco a capire come mai un bando di gara così semplice abbia tanti risvolti è la maggior parte molto oscuri.

Sempre nel bando di gara, all’art.4 era prevista la costituzione di società veicolo o new co., ma era previsto pure che nel caso in oggetto i nuovi soggetti avrebbero dovuto sottoscrivere tutti i documenti presentati dalla società partecipante, in questo caso Cinecittà.

Ma la cosa strana è nel nuovo contratto di locazione, dove compaiono come contro parte di Eur spa sia Cinecittà che la soc. veicolo Lep, si potrebbe pensare ad una estensione indiretta di accettazione dell’offerta vincolante presentata da Cinecittà, con tutti relativi adempimenti, altrimenti ad una trattativa privata….!!!

Complimenti all’ad. di Eur spa Riccardo Mancini, che continuando nella sua opera di contraddizione tira fuori sempre elementi nuovi, che hanno solo il risultato di dichiarare che il bando era in qualche modo “ pilotato” a conferma di tutto, dichiara ancora oggi che la destinazione così come indicata nel bando di gara, sarà di un parco divertimenti con standard di livello europeo…..dimenticando però di riportare che nella commissione

ambiente del 12/2/2012 sul tavolo erano presenti solo fotografie di giostre e non i progetti di cui al bando e di cui la soc. Cinecittà è stata dichiarata vincitrice.

Che il parco da Egli tanto decantato,oggi non è altro che un family park e che gli investimenti previsti nel bando di gara per un importo di 12.000.000,00 di euro sono e saranno solo un sogno, come un sogno rimarrà il NUOVO LUNEUR, questo è come si dice rispettare i CITTADINI !!!!!!!

i Politici coinvolti a vario titolo nella vicenda sono stati,ognuno per la loro competenza e per il ruolo sia istituzionale che partecipativo nel capitale sociale di Eur spa,sono stati sollecitati, con tre interrogazioni e due mozioni, con una serie di richieste sindacali e personali.

Un altro aspetto importante, di questa vicenda, è la questione della penale prevista nel contratto, dove nel primo sottoscritto ed accettato e depositato al momento della gara prevedeva una somma di € 10.000.,00, mentre nella stesura del nuovo contratto, predisposto subito dopo l’individuazione del vincitore è scesa a € 2.000.,00 SEMPRE GIORNALIERE.

Perché dopo oltre 5 anni eur spa non ha mai provveduto alla applicazione del contratto applicando sia le penali che la risoluzione del contratto in danno, creando invece un danno erariale alla soc.eur spa,che sia nel primo che nel secondo contratto avrebbe portato nelle casse di eur spa invece una notevole somma di denaro?,

perche’ il prof. Miccio ad di eur spa subito dopo l’espletamento del bando di gara ha penalizzato una societa’ a capitale pubblico, riducendo la penale, in favore di una società privata?

Perché l’avvocatura comunale e l’ufficio legale del ministero della economia, hanno autorizzato una riduzione del canone di locazione a favore di cinecittà entertr.?

Perché, se il bando di gara aveva elementi di trasparenza e di legalità ancora oggi il parco è chiuso?

Perché oggi, con una semplice dia esposta al di fuori dei cancelli del parco luneur, si parla di family park in pieno dispregio al bando di gara?

Ricordo che sono presenti presso le sedi competenti un esposto alla procura della repubblica, alla corte dei conti per una ipotesi di danno erariale, ed lla autorita’ per il controllo dei contratti pubblici.

La lettera di cui sopra è rivolta ad una speranza, che si possa trasformare in un incontro a breve, per conoscere la verita’ su questo mistero, dove le caste la stanno facendo da padrone,e dove oggi famiglie, che per oltre 50 anni hanno prodotto gioia e divertimento, sono state scippate del loro lavoro e della loro dignità, dalla politica troppo sottomessa a questi poteri forti,che produrra’ nell’immediato futuro una ulteriore perdita di lavoro da parte di tutte quelle famiglie che sono legate con il comune di roma con i contratti dei punti verdi infanzia.

L’immagine di cambio di cui si e’ parlato in questi ultimi mesi, mi fa credere che forse le tante famiglie riusciranno ad avere una risposta.

Con l’occasione mi e’ gradito inviare i miei più cordiali saluti.

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ROMA TUSCOLANA: CINQUE WRITERS MESSI IN FUGA DAL PERSONALE DI FERROVIE DELLO STATO

Redazione

Roma – Cinque graffitari sorpresi ad imbrattare un treno, si danno alla fuga lasciando in terra “gli attrezzi del mestiere”: zaino, bombolette e una sedia. Durante la fuga, uno di loro, cittadino australiano, perde il passaporto. Presto identificato dalla Polizia Ferroviaria è stato denunciato da Rete Ferroviaria Italiana per imbrattamento.

E’ successo sabato pomeriggio nella stazione di Roma Tuscolana dove solo un mese fa sono stati identificati e denunciati altri due writers.

Ad accorgersi di quanto stava accadendo e ad interrompere l’attività dei graffitari, è stato il personale di Protezione Aziendale FS impegnato in un servizio notturno volto al contrasto dei vandalismi in stazione.

Lo scalo, sotto speciale sorveglianza insieme a Ostiense, Nettuno e Ciampino, è fra le stazioni maggiormente colpite da incursioni di questo tipo.

Questa volta è stato preso di mira il treno diagnostico di Rete Ferroviaria Italiana Aldebaran, una speciale carrozza che impiega la tecnologia laser per misurare tutti i parametri della linea elettrica di contatto e controlla il buon funzionamento tra pantografo e cavi.

I convogli più graffitati, in genere, sono i regionali di Trenitalia Lazio. E ingenti sono i costi sostenuti dalla società per rimuovere i graffiti dai treni: circa 530 mila euro da gennaio ai primi giorni di settembre 2013. Una cifra in crescita rispetto il 2012 che ha registrato un importo pari a 545 mila euro, con un onere maggiore del 4,5% rispetto al 2011, quando la spesa è arrivata a 521 mila euro.

I TAF, Treni Alta Frequentazione, utilizzati sulle linee FL1 (Orte – Roma – Fiumicino Aeroporto) e FL3 (Roma – Bracciano – Viterbo) sono i più colpiti. Seguono i treni Vivalto e i Doppio Piano utilizzati sulla linea FL8 (Roma –Nettuno).

 




RIETI, ANTICHE FONTI COTTORELLA SPA: GIOVEDI' IL SINDACO VISITERA' LO STABILIMENTO

Redazione

Rieti – Il Sindaco di Rieti, Simone Petrangeli, visiterà, giovedì 19 settembre alle ore 15, lo stabilimento Antiche Fonti Cottorella Spa di Rieti.

L'acqua di fonte Cottorella viene imbottigliata così come sgorga dalla sorgente.
Una breve conduttura di acciaio inossidabile la porta direttamente nello stabilimento situato a fianco delle terme, senza percorrere, come spesso accade, lunghi tragitti di trasferimento o subire prolungati periodi di stoccaggio in serbatoi, garantendo così la sua naturale purezza.
Il processo d'imbottigliamento comprende controlli quotidiani sulla qualità dell'acqua, effettuati nell'apposito laboratorio analisi che è integrato funzionalmente nel ciclo produttivo.
A garanzia della totale sterilità , Cottorella ha scelto il PET che infatti trova sempre più applicazione nell'imbottigliamnento di ogni tipo di bevanda, proprio grazie alle sue caratteristiche di totale riciclabilità e sicurezza che molte volte lo rendono preferibile alle bottiglie in vetro, le quali per essere riutilizzate, necessitano di un ciclo di lavaggio che può residuare sode o solventi, alterando inevitabilmente la qualità dei liquidi contenuti.
Ogni bottiglia nasce all'interno dello stabilimento ed il processo di soffiatura e d'imbottigliamento avviene in una "clean-area" in condizioni asettiche.
La società "Antiche Fonti di Cottorella S.p.A." è stata la prima in Italia ad installare un modernissimo impianto della Krones, società Tedesca leader mondiale nel campo delle macchine per imbottigliamento, che consta di una soffiatrice Contiform S8, di una riempitrice Mecafil VKP, tappatrice ed etichettatrice Canmatic in un unico Blocco.
Il confezionamento viene realizzato con macchinari della Zambelli, società con sede a Bologna che produce impianti conosciuti internazionalmente, pronti a soddisfare l'esigenza di una produttività integrata al passo con le più innovative esigenze del packaging.