FORMIA, VA IN SCENA DON ALONSO QUIJANO DETTO IL BUONO

Redazione

Formia – Al centro della scena un grande letto sormontato da uno scrittoio e antichi libri, codici cavallereschi delle antiche sagre; Miguel de Cervantes Saavedra è intento a scrivere le ultime pagine del suo romanzo “el ingegnoso hidalgo don Quijotte de la Mancha”,  forse ispirato dalla sua avventurosa esperienza esistenziale, forse ispirato dal desegaňo storico che investiva la sua terra di Spagna e che lascerà un’impronta fondamentale nelle sue opere.

Domenica 24 Marzo alle 18:00 in scena al Teatro Remigio Paone quello che è stato definito un Don Chisciotte “esile ma che sazia", una figura letteraria storica ma sempre nuova.

Cervantes compone in una nuova dimensione narrativa con forme fabulatorie spregiudicate e realistiche; “don Quijotte” sarà considerato il primo romanzo moderno e diverrà un modello di ispirazione per la futura letteratura.

L’azione scenica si svolge intorno a quel letto, luogo dell’ultima scrittura, dell’ultima tenzone contro la Dama Nera che cerca e forza per la conclusione del romanzo e, in un ritmo confuso fra realtà e finzione scenica, lo scrittore finisce per identificarsi col suo personaggio condividendone l’unicità, l’anarchia e la storia.

Le tre fantesche, che assecondano e deridono il vecchio signore, mettono in  scena la scrittura del romanzo e l’eccentricità del cavaliere, inconsapevoli che la follia è la chiave di tutta la storia, la strada da percorrere per sfuggire alla delusione degli uomini che fanno svanire nella realtà l’immaginazione e la possibilità di identificarsi con essa.

Il libro si chiude al capitolo settentaquattro e il vecchio scrittore lo consegna al futuro lettore consapevole che il suo cavaliere contiene la forza di un sogno.

Grazie alla scrittura, alla regia e all’interpretazione di Ferruccio Padula, il Laboratorio teatrale istrio – la scuola dei mestieri, si propone come un tramite divulgativo, capace di una delicatezza drammaturgica e un'incisività interpretativa dei suoi componenti che collaborano a sfoltire, in modo congruo e con inaspettata ironia, il volume di un capitolo della letteratura che si dovrebbe conoscere a prescindere, senza scusanti.




GAETA, BANDIERA BLU: ARRIVANO 200 MILA EURO DALL'AGENZIA REGIONALE SVILUPPO ITALIA

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A.C.

Gaeta (LT) –  Trasparenza e partecipazione dei cittadini alla vita amministrativa: imperativi da realizzare nel concreto per l’ Amministrazione guidata dal Sindaco Cosmo Mitrano che, a meno di un anno dall’inizio del mandato, elabora un progetto di e-government e ottiene  dall’Agenzia Regionale Sviluppo Italia 200.000 euro per finanziarlo.

“Bandiera Blu Gaeta”, questa l’idea progettuale che a partire dal mese di ottobre 2013 sarà operativa nel Comune di Gaeta, consistente nella creazione di una piattaforma tecnologica con una banca dati, in formato Open Data, specifica per il monitoraggio della candidatura della città alla Bandiera Blu presso il Comitato FEE (organizzazione non – governativa e no – profit “Foundation  For  Environmental Education.)

“La nostra Amministrazione – dichiara il Sindaco Mitrano  – è fortemente impegnata ad avviare con decisione il Comune di Gaeta sulla strada della digitalizzazione  al fine di attivare meccanismi di partecipazione “dal basso”, che coinvolgano efficacemente tutta la popolazione: cittadini, turisti, imprese locali,  operatori di settori e via dicendo. La piattaforma Open Data Bandiera Blu Gaeta ha tra suoi obbiettivi principali quello di rendere disponibili agli interessati i dati e le informazioni correlate all’ottenimento della Bandiera Blu e quello di creare uno strumento interattivo con gli utenti che possa segnalare in tempo reale, problematiche legate all’ambiente (inquinamento, disservizi, carenza nelle strutture ricettive, segnalazioni di varia utilità). Questo progetto è per noi un importante e concreto atto di svecchiamento della farraginosa macchina amministrativa. Vogliamo dimostrare che l’e- government è possibile. Anche a Gaeta, nonostante nulla in questa direzione sia mai stato fatto negli anni passati”.

 “Abbiamo scelto – spiega l’Assessore alle Politiche Ambientali  Alessandro Vona – di partecipare al bando regionale sull’Open Data (Legge Regionale del 18/06/2012) per la promozione di un modello di open government basato sul libero accesso ai dati pubblici e sulla forte interazione con cittadini e imprese, inteso anche come acceleratore economico per il territorio. E lo abbiamo fatto optando per il progetto Bandiera Blu Gaeta, indirizzato a comunicare e a mettere a disposizione di tutti gli interessati i dati inerenti la Bandiera Blu, sino ad oggi “nascosti”, intesi come valori assoluti di qualità delle acque, della raccolta differenziata, e di tutti gli altri requisiti richiesti dalla FEE.  L’obiettivo è anche quello di dar vita ad una sorta di portale integrato dove tutti possono reperire ed usufruire  dei dati relativi al turismo, come  capacità recettiva, tipologia della recettività”. 

“Sappiamo – prosegue l’Assessore Vona – che la Bandiera Blu è un riconoscimento internazionale, relativo al turismo sostenibile in località marine e lacustri,  istituito nel 1987, che viene assegnato ogni anno in 41 paesi, europei ed extraeuropei, con il supporto e la partecipazione delle due agenzie dell’ONU: UNEP (Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente), e UNWTO (Organizzazione Mondiale per il  Turismo), con cui la FEE ha sottoscritto un Protocollo di partnership globale. Il riconoscimento viene attribuito solo se la città garantisce vivibilità e sostenibilità, valutate secondo determinati parametri fissati, riguardanti ad esempio la certificazione ambientale, la qualità delle acque di balneazione, la gestione dei rifiuti, la depurazione delle acque reflue. Questo progetto, finanziato e quindi realizzabile in tempi brevi, testimonia non solo la priorità assoluta che l’attuale governo cittadino conferisce al raggiungimento dell’importante obiettivo ambientale, ma soprattutto la sua capacità di partecipare a bandi con idee progettuali di alta valenza, ottenendo così importanti finanziamenti a cui da anni il Comune di Gaeta non accedeva”.

La piattaforma Open Data è un fondamentale strumento di controllo/gestione  comunale che consente di sempre valutare tutti gli aspetti territoriali coinvolti nella gestione dell’ambìto riconoscimento.

La forma aperta della banca dati permette, altresì, la possibilità di verificare queste informazioni da parte di: cittadini, turisti,  Enti di controllo, altre PPAA, Associazioni ambientaliste e ogni altro soggetto interessato.

La piattaforma, che avrà il dominio www.blu.(comunedigaeta).it, consterà di varie sezioni contenenti i dati relativi ai parametri valutati per l’assegnazione della Bandiera Blu, tra cui:

·        Qualità delle acque di balneazione: dati aggiornati in tempo reale relativi alle analisi effettuate dagli organi pubblici (ASL, ARPA, Guardia Costiera, ecc) con particolare riferimento alla presenza di Coliformi totali, Coliformi fecali e Streptococchi fecali;

·        Depurazione delle acque reflue: dati ed informazioni relative al tipo di depurazioni effettuata, percentuale di acque depurate, tipologia di impianti esistenti;

·        Gestione dei rifiuti: percentuale di raccolta differenziata, modalità di raccolta, tipologia di rifiuti differenziati raccolti, destinazione, iniziative per la riduzione della produzione rifiuti;

·        Iniziative Ambientali: azioni intraprese per la salvaguardia delle aree sensibili e tutela paesaggio, iniziative di riqualificazione architettonica e del decoro urbano, iniziative presso la fascia costiera e al centro urbano per migliorare la vivibilità del territorio, partecipazione a progetti comunitari, nazionali, regionali su tematiche ambientali;

·        Turismo: offerta turistica, pressione Turistica, densità turistica, approdi turistici, aree attrezzate per camper, strutture ricettive certificate;

·        La spiaggia: presenza di componenti biotiche di particolare rilevanza ecologica, infrastrutture ed attrezzature, creazione di un comitato di gestione della spiaggia, servizio di pulizia delle spiagge, sistema di raccolta rifiuti in spiaggia (cestini) e presso gli operatori, servizi pubblici sulle spiagge e modalità raccolta acque, promozione utilizzo mezzi a basso impatto per il trasporto, Piano di gestione dei servizi di salvataggio in spiaggia, Piano di gestione della sicurezza nelle spiagge, Piano di emergenza ambientale per le spiagge, cartellonistica con i servizi presenti in spiaggia, gestione e sicurezza spiagge libere, abbattimento barriere architettoniche, presenza di spiaggia attrezzata per i cani;

·        Lo stabilimento balneare: geolocalizzazione degli stabilimenti, certificazioni, piani di sicurezza, contatti, valutazione;

·        Pesca professionale: persone impegnate nell'attività, manutenzione e funzionalità banchine, Pesca Turismo, iniziative Ambientali specifiche;

·        Adempimenti: informazioni relative alla conformità alle normative ambientali del comune e degli altri soggetti coinvolti nella gestione della Bandiera Blu.

Infine la piattaforma web, quale vero e proprio strumento operativo, avrà altre importanti sezioni, volte a facilitare la valutazione, la comunicazione e la condivisione dei dati disponibili, accessibili anche tramite smartphone e tablet. Tali sezioni, che prevedono l’ampio uso di strumenti tecnologici, sono:

–         Social network: che consentirà un’interazione in tempo reale con il cittadino ed i turisti e che verrà connessa ai principali social internazionali quali facebook, twitter, google+, ecc.;

–         Canale di video comunicazione: che consentirà, anche attraverso l’utilizzo di software open, di poter comunicare, video comunicare, chattare, con la P.A. a costo zero;

–         Sezione e-learning: per l’aggiornamento professionale del personale sia della P.A. che degli operatori turistici coinvolti (ad esempio strutture ricettive);

–         Applicazioni: che potranno emergere anche grazie alla collaborazione con il cittadino ed altri sviluppatori, che partendo dai dati resi disponibili, potranno esprimere altre funzionalità attraverso specifiche applicazioni.




FORMIA, BALLOTTAGGIO PRIMARIE: L'INTERVISTA A ERNESTO SCHIANO

Angela Carretta / Massimiliano Spiriticchio

Formia (LT) – Soddisfazione e realismo: Ernesto Schiano non nasconde nessuno di questi due sentimenti a pochi giorni dal primo turno delle primarie, mentre già si prepara alla sfida decisiva con Sandro Bartolomeo. Il candidato classe 1973 del Pd punta a vincere, pur sapendo che non sarà facile, e racconta a L'osservatore laziale il suo progetto politico, le primarie e la Formia che immagina.

Partiamo dal voto di domenica scorsa. Come lo commenta?
“In modo molto positivo. Siamo partiti da pochissimo tempo, ma abbiamo raggiunto un grande risultato senza avere la preparazione e la struttura che ha sorretto altri candidati, ma dovendo anzi affrontare quanti più ostacoli possibile”.

Si spogli per un attimo della veste di candidato in corsa ed indossi quella di osservatore esterno. Cosa prevede per il ballottaggio?
“È durissima! Inutile nascondersi dietro un dito. Ma noi non ci scoraggiamo. Siamo completamente alternativi rispetto a Bartolomeo. Gli elettori hanno scelto per questo secondo turno i candidati più distanti tra loro”.

Mi da l’assist per la prossima domanda. Cosa dice agli elettori degli altri candidati, soprattutto quelli usciti sconfitti al primo turno?
“Con Erminia (Cicione, ndr) e Maria Rita (Manzo, ndr) ci siamo incontrati spesso in questa campagna elettorale ed abbiamo davvero molti punti del programma in comune. Bartolomeo ha invece un programma differente:lui vorrebbe riprendere il discorso interrotto cinque anni fa. Ma adesso tante cose siamo in un altro periodo storico ed è il momento di cambiare”.

Qual è la situazione da risolvere con più urgenza a Formia?
“Il lavoro, il lavoro, sicuramente il lavoro. Bisogna ridare speranza nel futuro ai giovani. Questo è un territorio che invecchia. Occorre dare opportunità ai giovani”.

Come ci si può riuscire?
“Partendo dalle piccole cose. Questo è un territorio che ha grandi potenzialità che possono essere sfruttate attraverso progetti. Noi siamo contrari alla Pedemontana, al porto turistico o al nuovo ospedale. Non servono progetti faraonici. Bisogna invece puntare su tante piccole cose, sul turismo, quello vero, e sui progetti che fanno crescere e danno opportunità”.    

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GAETA, ARRIVA IL TEATRO BERTOLT BRECHT CON "TRE DOMENICHE DA FAVOLA"

Redazione

Formia (LT) – Dieci spettacoli, compagnie professioniste provenienti da tutta Italia, 3000 spettatori e tanto entusiasmo: queste le basi di una bella avventura giunta all’ XI Edizione  e diventata l’ammiraglia del progetto del Teatro Bertolt Brecht. Una scommessa vinta quella di pensare una stagione interamente dedicata ai ragazzi ma per attirare tutta la famiglia affinché realmente sia un teatro partecipato, per tutti, non un luogo chiuso ma di incontro, un luogo dove condividere insieme un momento: lo spettacolo. Non importa se è il giorno del Re Leone o del Brutto Anatroccolo, di Pulcinella o di Gaia; è un appuntamento ormai atteso dai più piccoli e segnato sul calendario con attenzione dai più grandi.  “Nel suo essere unico in quel momento il teatro rende tutti i presenti insieme partecipi di un catartico rituale dove a sua volta il Bertolt Brecht ha messo dentro i suoi piccoli rituali: dallo sbigliettamento, alla piccola presentazione, alle regole del buon spettatore, all’estrazione per vincere un libro. Questo successo è più che un successo, è uno spunto di riflessione. Questo entusiasmo ci porta a voler moltiplicare e allargare in ottica comprensoriale ad un bacino di utenti più ampio la stagione Famiglie a Teatro. E’ un motivo e un modo per sentirsi comunità”, afferma l’attore e direttore artistico del collettivo formiano Maurizio Stammati. I presupposti e le intenzioni del Bertolt Brecht iniziano già a concretizzarsi con i prossimi appuntamenti dedicati ai ragazzi e alle loro famiglie in programma a Gaeta presso la scuola Virgilio con il patrocinio dell’amministrazione comunale il 7 Aprile, il 21 Aprile e il 12 Maggio con “Tre domeniche da favola”.

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FORMIA, IL MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE OSPITA "FORMIAE": 2000 ANNI DALLA MORTE DI AUGUSTO IMPERATORE

Redazione

Formia (LT) -Dal 24 marzo al 23 giugno 2013, il Museo Archeologico Nazionale di Formia ospita la mostra Formiae. Una città all’inizio dell’Impero promossa dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio, diretta da Elena Calandra, con il coordinamento scientifico di Nicoletta Cassieri, direttore del Museo.

L’iniziativa, che si è avvalsa della proficua partecipazione del Comune di Formia, è realizzata in collaborazione con l’Associazione Culturale Chora, il C.R.E.I.A (Centro Regionale di Educazione e Informazione Ambientale) e il Parco Naturale dei Monti Aurunci. Nel 2014 ricorre il bimillenario della morte di Augusto, imperatore tra i più discussi e, al contempo, più apprezzati, ideatore di un nuovo sistema di governo e fautore di una generale riorganizzazione dell’Italia e dell’Impero. La mostra Formiae. Una città all’inizio dell’Impero anticipa questo importante anniversario e dà avvio alle iniziative su un personaggio dalle molteplici sfaccettature e dalla forte impronta “mediatica”; come noto, il principato augusteo ha segnato un’epoca di fondamentali cambiamenti, politici, istituzionali, ideologici e socio-culturali, che hanno esercitato una profonda influenza su diversi aspetti della cultura occidentale moderna, la cui intensa eco si avverte anche nel nostro presente.

Il percorso espositivo si snoda tra gli ultimi decenni del I secolo a.C. e la prima metà del I secolo d.C. e, scegliendo come punto di osservazione privilegiato una realtà municipale di grande rilevanza nel panorama del Lazio costiero, propone una lettura delle diverse creazioni artistiche che agiscono quale forma di “manifestazione del consenso” della città nei confronti del potere centrale. Esito di un processo di ricezione e rielaborazione dei modelli culturali plasmati e diffusi da Roma, le immagini, siano esse scultoree, pittoriche o numismatiche, costituiscono un potente medium espressivo sulla scena pubblica e come tali vengono selezionate dall’élite cittadina che, adeguandosi ai canoni formali del nuovo regime, intende esprimere la propria approvazione e celebrare se stessa.

La mostra è concepita, dunque, come un “percorso per immagini” che si articola in tre sezioni precedute da un’introduzione di carattere storico. Nodo focale dell’esposizione è un ritratto di Augusto, venuto alla luce nel 2005 sul litorale di Fondi, in località Sant’Anastasia, ed esposto per la prima volta a Formia.
 
In  occasione  della  mostra  fanno  temporaneamente  ritorno  anche  due  ritratti  femminili  di particolare pregio, uno dei quali identificabile con un membro della dinastia giulio-claudia (forse Agrippina Minore, sorella dell’imperatore Caligola), scoperti a Formia nel 1929 e nell’immediato dopoguerra trasferiti a Roma, nel Museo Nazionale Romano, sede di Palazzo Massimo.

La sezione introduttiva Formiae all’inizio di una nuova era traccia brevemente il quadro dei profondi mutamenti politici che hanno contraddistinto il cruciale passaggio tra la Repubblica e il Principato; il periodo di pace che ne consegue determina lo sviluppo dei municipi italici come Formiae, che conosce una fase di notevole trasformazione urbanistica e architettonica nella volontà di conformarsi al modello dell’Urbe.

La prima sezione Immagini del potere, potere delle immagini offre un esempio delle inclinazioni estetiche e del gusto artistico dell’epoca attraverso una rassegna di statue e ritratti di carattere celebrativo, commissionati da esponenti dell’élite locale e collocati in un contesto pubblico quale forma di adesione all’autorità imperiale e di autorappresentazione sulla scena municipale.

La  seconda  sezione  Immagini  monetali:  autorappresentazione  e  circolazione  documenta, attraverso l’apparato figurativo e simbolico adottato nel sistema monetale di età augustea e giulio- claudia, lo sviluppo di un “programma iconico” finalizzato alla rappresentazione visiva della compagine del potere imperiale e alla trasmissione dei presupposti ideologici sui quali esso si fonda.

La terza sezione Lo “spazio” dipinto: l’illusionismo del vero si concentra su un genere definito “pittura di giardino”, del quale costituisce un chiaro esempio l’affresco restituito da un edificio pubblico del Foro di Formia che richiama celebri contesti dell’Urbe; alla stessa epoca appartengono le decorazioni parietali di abitazioni signorili e di ville costiere di recente ritrovamento.
 




LATINA, AL VIA I CORSI PER LA GUIDA DEI TRATTORI: COLDIRETTI LANCIA L'INIZIATIVA

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A.C.


Latina – In molte zone della provincia, sono stati avviati nelle scorse settimane, dei corsi relativi ai nuovi adempimenti per la guida dei trattori.

“Come organizzazione – ha detto il direttore Saverio Viola  – prendendo spunto da molte richieste che erano pervenute in questa direzione e tenendo presente le nuove normative del settore, abbiamo deciso di dare il via a questo tipo di attività formative che stanno riscuotendo attenzione e consensi”.

Il 12 marzo scorso, infatti, è entrata in vigore la norma che stabilisce che, per guidare il trattore,  non è più sufficiente la patente B o superiore ma è necessaria una specifica abilitazione. I tempi di adeguamento sono gestibili e, l’abilitazione può essere conseguita in un lasso di tempo congruo ma l’organizzazione agricola ha inteso, grazie al proprio servizio tecnico e sulla scorta di quanto avvenuto in altre province, attivare un apposito sportello per programmare queste attività.

“La sicurezza è importante – ha sottolineato il presidente Carlo Crocetti – e coinvolge chiunque guidi il mezzo agricolo, dal titolare, ai familiari, al personale. Non possiamo come Coldiretti non tenere conto di tutto ciò e anche per questo abbiamo implementato i corsi che, tra l’altro, offrono la possibilità di relazionare anche sulle ultime attività sindacali che Coldiretti sta portando avanti nella nostra provincia e, più in generale, nella regione Lazio”.

Tutti coloro che avessero bisogno di informazioni più precise in merito ai corsi e alle disposizioni potranno contattare l’ufficio Coldiretti della propria zona.




LATINA MANUTENZIONE STRADE E RIPARAZIONE BUCHE: UN MILIONE DI EURO DI INTERVENTI

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Redazione

Latina – Il Comune di Latina ha programmato uno specifico piano per affrontare i problemi relativi alla sicurezza sulle strade della città di Latina, predisponendo, in particolare, le attività inerenti la manutenzione e la riparazione delle buche.      

Le avverse condizioni meteorologiche degli ultimi mesi hanno amplificato tali problemi, e i relativi interventi adottati dal Comune per la sicurezza delle strade cittadine sono stati necessariamente limitati a tamponamenti delle buche con asfalto a freddo, secondo un piano di intervento iniziato già a fine 2012, con una spesa di 150mila euro nel 2012 e di 80mila euro nel primo trimestre del 2013.    

L’amministrazione ha però predisposto un efficace piano di intervento per la riparazione delle strade  con stesura di asfalto a caldo, che sarà attuato con il miglioramento delle condizioni meteo, presumibilmente all’inizio del prossimo mese di aprile.    

Tale piano prevede lavori per un totale di spesa di un milione di euro, fondi stanziati in bilancio, con i primi 400mila euro già andati in gara d’appalto con lavori affidati, mentre nei prossimi giorni saranno completate le procedure per l’affidamento dei lavori per i restanti 600mila euro.                  

“La rete stradale della nostra città – afferma l’assessore comunale all’attuazione urbanistica, Giuseppe Di Rubbo – si snoda per circa 5mila chilometri e sarebbe impossibile provvedere al totale rifacimento della rete che avrebbe un costo variabile tra i 40 e i 50 milioni. Sono cifre esorbitanti, che non sono nella disponibilità dell’amministrazione che, come tutti gli altri Comuni italiani, deve fare i conti anche con le politiche di rigore del Governo. Per questo, relativamente alle disponibilità del nostro Comune, stiamo privilegiando gli interventi di manutenzione e messa in sicurezza delle scuole e, appunto, delle strade. 

Sono state effettuate, quindi, apposite ricognizioni per verificare le emergenze sulle strade cittadine e intervenire con le some stanziate, un milione di euro, con l’inizio dei lavori previsto a breve, compatibilmente con le condizioni meteo.




GAETA, LA VERITÀ SUL MUTUO PER LA CAPPELLA DI S FRANCESCO

Redazione

Gaeta (LT) – “Basta con le notizie false e tendenziose sul Cimitero della città di Gaeta”. E’ il Sindaco Cosmo Mitrano ad intervenire con toni fortemente amareggiati contro la disinformazione che, afferma il Primo Cittadino, “non aiuta la risoluzione delle gravi criticità del Cimitero comunale, anzi ostacola  gli sforzi della nostra Amministrazione finalizzati a restituire dignità e legalità ad un luogo sacro destinato al culto dei nostri cari defunti”.

L’ultima notizia falsa diffusa fa riferimento a soldi spariti relativi alla ricostruzione della Cappella di S. Francesco. “Nulla di più falso – ribadisce il Sindaco Mitrano – anzi il primo atto del mio governo cittadino, nel giugno 2012, è stato proprio il  Piano triennale delle Opere Pubbliche in cui è stato inserito, tra i vari interventi previsti, la riqualificazione del Cimitero attraverso  il mutuo di due milioni e 400 mila euro, che dunque non sono affatto spariti, semmai  sono stati riportati all’originaria  situazione  di legittimità”.

“Questa la realtà dei fatti – spiega l’Assessore alle Opere Pubbliche Cristian Leccese– – Il Comune di Gaeta nel 2005, ha richiesto e acceso un mutuo presso la Cassa Depositi e Prestiti di due milioni e 400 mila euro per la costruzione della Nuova Cappella di S. Francesco nel Cimitero comunale. L’Amministrazione Raimondi ha deviato la destinazione di questo mutuo verso altri fini non riguardanti il Cimitero, scomponendolo in diverse parti da indirizzare ad altri generi di interventi, quali lavori allo Stadio, sulla viabilità eccetera. Lavori che comunque la precedente Amministrazione non ha mai realizzato. Appena insediati abbiamo ricostituito questo mutuo di 2 milioni e 400 mila euro che era stato spezzettato, e lo abbiamo rivolto alla sua originaria destinazione cimiteriale. Quindi i soldi non sono affatto spariti, anzi l’Amministrazione Mitrano ha riportato la situazione nella condizione di legittimità. Purtroppo non è la prima volta che assistiamo a simili  operazioni denigratorie sulla carta stampata. Abbiamo già presentato diverse diffide per notizie false e tendenziose. Ciò non fa onore alla categoria dei giornalisti, quelli veri, e offende la deontologia professionale. Ma soprattutto non fa bene alla corretta informazione della cittadinanza”.

In merito alla situazione di grave emergenza in cui versa il cimitero cittadino il Sindaco tiene a ribadire: “Sin dal nostro insediamento abbiamo denunciato pubblicamente (attraverso i giornali ed in Consiglio Comunale e siamo stati i primi a farlo) possibili illegalità nella passata gestione del Cimitero, consentendo così alle Forze dell’ordine di dare il via a capillari e incisive indagini, che da mesi ormai stanno portando alla luce tutto il marcio che per anni ha incancrenito i servizi cimiteriali, determinando condizioni a favore di interessi particolari, non certo a favore e per il bene della città di Gaeta. Alla Magistratura e alle Forze dell’Ordine va il nostro plauso per l’importante lavoro che stanno svolgendo a tutela dei diritti della cittadinanza. Sappiano sempre che la mia Amministrazione ed io  siamo al loro fianco.  In passato probabilmente sono state mantenute in vita situazioni di  malfunzionamento del Cimitero di Via Garibaldi,  o quanto meno non è stato fatto nulla per eliminarle. Tutto ciò  potrebbe indurre a pensare ad eventuali clientelismi  o tornaconti personali”.

“Alcuni politici –  prosegue il Primo Cittadino – si nascondono dietro possibili speculazioni di eventuali gestioni esternalizzate. Chiedo a questi politici: ma quanti cittadini di Gaeta negli ultimi dieci anni hanno ottenuto loculi in concessione ai  prezzi previsti dal Comune? Nessuno perché in realtà i loculi sono finiti. Allora sono costretto a pensare che forse queste stesse persone vogliono favorire lo sfruttamento dei cittadini con un potenziale mercato nero dei loculi. Colgo l’occasione per invitare coloro che eventualmente siano stati destinatari di richieste esorbitanti per la concessione dei loculi da parte di personaggi loschi,  a venire in Comune e ad andare insieme a me dalle Forze dell’Ordine per denunciare gli autori di tali richieste, politici e non”.

Sul futuro del Cimitero comunale e sulle strade che si stanno valutando per la sua riqualificazione, è l’Assessore alle Politiche Ambientali  Alessando Vona ad intervenire, per fare chiarezza anche in questo caso: “Il Project Finance all’esame del governo cittadino, in realtà, andrebbe a realizzare una stretta cooperazione tra pubblico e privato, quindi una forma particolare di esternalizzazione. Esso infatti individuerebbe, con procedura di evidenza pubblica, il privato intenzionato ad investire per la riqualificazione complessiva del Cimitero insieme al Comune che dal suo canto metterebbe a disposizione il suddetto mutuo di due milioni e 400 mila euro. Il privato andrebbe sì a gestire i servizi cimiteriali ma con prezzi calmierati e regole fissate dal Comune. Regole che rispettano i cittadini e che in particolare prendono in considerazione i disagi delle fasce sociali più deboli.   Ciò sarà possibile perché il Comune  non solo è cofinanziatore del progetto ma resterebbe l’unico ente che può dare loculi in concessione, continuerebbe ad essere l’unico proprietario del Cimitero, e quindi i servizi cimiteriali rimarrebbero pubblici, determinando chiarezza e trasparenza nella gestione e  impedendo speculazioni occulte a danno dei cittadini”.
 




FORMIA, OGGI IL SECONDO APPUNTAMENTO CON IL TEATRO BERTOLT BRECHT

Redazione

Formia (LT) – Lungo viaggio sul treno dell’arte, stazione dopo stazione c’è chi scende e chi sale, tutti pronti a scambiare il proprio bagaglio. Oggi alle 21:00 presso il teatro in via delle Terme Romane il secondo appuntamento, la seconda stazione, del Cabarecht, il cabaret del Teatro Bertolt Brecht. Il pubblico, i possibili spettatori, i “comuni mortali” saranno i protagonisti della scena, del viaggio, un vero teatro partecipato a palco aperto. Chiunque potrà in un massimo di dieci minuti esibirsi e raccontarsi ma artisticamente. Sarà un modo per farsi conoscere, per pubblicizzare un evento o uno spettacolo, un modo per far ascoltare la propria musica, semplicemente un modo per esprimersi. Un’occasione per scambiare il proprio bagaglio.

Dopo il successo del primo appuntamento la corsa continua e ancora una volta l’entrata sarà ad ingresso libero ma con uscita a pagamento: sarà  il pubblico a decidere quanto lo spettacolo merita e quanto vale la pena mettere nel cappello dell’artista. Per la prima volta il biglietto sarà timbrato e acquistato alla fine della corsa. Salvatore Caggiari, Margherita Vicario e Carlo Roselli i capo-stazione del folle viaggio sul treno dell’arte targato Bertolt Brecht.
 




ITRI, “I FUOCHI DI SAN GIUSEPPE 2013”: TUTTO PRONTO PER RIVIVERE L’ANTICHISSIMA FESTA DEL FUOCO

Redazione

Itri (LT) – Domani, Martedì 19 marzo 2013, ritorna la storica tradizione dei Fuochi di San Giuseppe. Una serata magica durante la quale verranno accesi in tutto il paese immensi falò per celebrare l’arrivo della primavera. E' una manifestazione popolare che ha fuso, attraverso i secoli, aspetti del paganesimo con la religiosità cristiana, facendo così giungere sino a noi i riti arcaici del fuoco.

Le sue origini sono antichissime e coinvolgono attivamente tutti gli abitanti di Itri, borgo ai piedi dei Monti Aurunci. “Un appuntamento – afferma Raffaele Mancini, il Delegato alla Cultura  del Comune di Itri – che ha saputo rinnovarsi nel corso delle sue innumerevoli edizioni ed è riuscito a crescere e caratterizzarsi grazie all’impegno organizzativo dei diversi rioni di Itri, del Comune, della Pro Loco e delle numerose associazioni che sinergicamente collaborano per la realizzazione dell’evento”. Questa tradizione è legata anche alla disponibilità delle frasche derivanti dalla potatura degli alberi, in particolare olivi, alle quali poi veniva dato fuoco. Un tempo l’evento era un momento di gioco per i bambini, un’occasione di festa per tutta la comunità agro-pastorale locale e, per i falegnami, un’occasione per ringraziare il santo protettore: San Giuseppe. Tradizione, gastronomia tipica e musica popolare del territorio, una miscela che riesce ad interessare migliaia di persone che giungono a Itri soprattutto dai paesi limitrofi. “Da diversi anni – afferma Pierluigi Moschitti, curatore della parte musicale della serata – quest’evento è diventato per gli amanti della musica popolare uno dei più attesi dell’intero centro-sud Italia. Una manifestazione che è cresciuta a livello qualitativo e di attrattività proprio puntando sulla musica popolare e sulla valorizzazione dei prodotti tipici del territorio, vere e proprie armi di promozione della nostra terra”.

Ad animare la serata, infatti, ci saranno anche quest’anno musicisti e artisti di tutto rispetto quali Gianni Perilli l’Altretecnica, Controra, Bandancia, Aranira, Transumanze Popolari, Compagnia di danza SciaraBballo, Romano da Itri, Malerva, Band’accussì, Dissonanti, Bed & Bandfast, Aurunca Folk Band e La Milizia dei Folli con i suoi artisti del fuoco Lucignolo, Chantico e MondSonne. Oltre alla musica e agli artisti di strada la festa è anche un’occasione per gustare i prodotti tipici itrani, tra cui le zeppole fritte, l’olio e le olive di Itri, il marzolino, la salsiccia. Insomma, un grande spettacolo in cui divertirsi, per tutti i gusti e per tutte le età! Per l’occasione, poi, sarà possibile visitare il Castello Medievale e il Museo del brigantaggio fino a tarda sera, mentre l’associazione Esplora ha predisposto un servizio  bus-navetta con partenza da Formia ogni ora (da Piazza Mercato nuovo e Piazza Mattej) e ritorno entro l’una di notte. L’appuntamento è fissato per martedì 19 marzo 2013, alle ore 20:00, quando un colpo di petardo indicherà l’accensione dei fuochi e l’inizio della festa.




FORMIA, PRIMARIE COALIZIONE CENTROSINISTRA: SI VA AL BALLOTTAGGIO

Angela Carretta / Massimiliano Spiriticchio

Formia (LT) – Appena conclusi gli spogli delle primarie della coalizione di centrosinistra, tra i quattro candidati della coalizione:
Sandro Bartolomeo ha ottenuto il 49,1% delle preferenze (1682 voti). Ernesto Schiano il 22,33% (765 voti). Esclusi dal secondo turno Maria Rita Manzo, che ha raccolto il 20,4% (699 voti) ed Erminia Cicione il 8,17% (280 voti)

I voti validi sono stati quindi 3426, segno di partecipazione molto sentita alle urne. Sandro Bartolomeo per una manciata di voti non è riuscito a superare il primo turno, infatti avrebbe dovuto conquistare 1714 preferenze per evitare il ballottaggio. Il presidente dei Giovani Pd di Formia, Raffaele Vallefuoco dichiara: “Siamo contenti per il dato sull’affluenza alle primarie, in quanto i numeri hanno ampiamente dimostrato che il percorso delle primarie è la scelta più democratica per accreditare i rappresentanti della politica.

É stata confermata –continua Vallefuoco – la voglia di partecipare dei cittadini, che numerosi hanno scelto di “scegliere” il loro candidato a sindaco. Sicuramente – osserva- l’affluenza è un dato di fatto, che non può non essere rilevante. In un momento dove tutto sembra assopito – conclude il presidente dei giovani del Pd – Formia invece ha dimostrato di condividere e partecipare nella scelte dei propri amministratori locali”.

Sicuramente in politica il coraggio è anche questo. La consapevolezza che l’insuccesso è comunque il frutto di un tentativo. E che talvolta è meglio perdersi sulla strada di un viaggio impossibile che non partire mai. I cittadini di Formia che oggi sono andati a votare dichiarando la loro preferenza per il centrosinistra hanno dimostrato con realismo questa consapevolezza senza per questo smettere di credere nelle possibilità di questa coalizione.