Latina, violenza sessuale su ragazzina di 12 anni: fermate 3 persone

Erano stati accolti in casa da una famiglia di connazionali, ma approfittando dell’assenza del padre, hanno violentato, in diverse occasioni, la figlia di 12 anni. I 3 giovani, di nazionalità indiana, sono stati arrestati con l’accusa di violenza sessuale di gruppo aggravata dalla minore età della vittima.

I tre giovani, di nazionalità indiana, sono stati arrestati dagli agenti del commissariato distaccato di Fondi, in provincia di Latina, al termine di un’indagine avviata dopo la denuncia della madre della vittima.

L’accusa nei loro confronti è di violenza sessuale di gruppo aggravata dalla minore età della vittima.

Subito dopo la denuncia la ragazzina è stata ascoltata da personale esperto in un ambiente protetto, per limitare al massimo l’ulteriore trauma di dover ricostruire e rivivere le violenze subite. La ricostruzione dei fatti è stata poi supportata dagli accertamenti medico legali disposti dall’Autorità giudiziaria.

Dalle indagini è emerso inoltre che i responsabili delle violenze, nonostante la famiglia non si fosse ancora resa conto degli abusi subiti dalla figlia, a luglio erano stati comunque allontanati dall’abitazione per altre motivazioni.

Grazie al quadro probatorio, ai riscontri effettuati dagli investigatori e al persistente pericolo di fuga degli indagati, la Procura della Repubblica di Latina ha emesso un provvedimento di fermo per i tre stranieri; due di questi sono stati rintracciati a Fondi dalla Mobile di Latina, mentre il terzo è stato scovato in provincia di Pordenone dalla locale Squadra mobile.




Cori, taglio del nastro per la mostra dedicata a Giovambattista Piranesi

CORI (LT) – Accolti nel giardino del Museo della Città e Territorio di Cori, si è tenuta questa mattina l’inaugurazione in anteprima dell’esposizione Le Antichità di Cora. I Rami Originali, l’eccezionale evento con cui la città celebra il 300° anniversario della nascita di Giovambattista Piranesi, eclettica figura di architetto, incisore, archeologo e designer.

La cerimonia, riservata alle istituzioni, ai partner ed agli sponsor, è stata gestita nel ferreo rispetto delle norme di sicurezza per il contenimento della pandemia. Stante, infatti, la copiosa risposta agli inviti, si è reso necessario contingentare le presenze alla cerimonia e all’esposizione.

Accanto al sindaco di Cori, Mauro Primio De Lillis, e al prof. Domenico Palombi (università Sapienza di Roma), curatore della mostra, erano presenti, oltre ad una rappresentanza dell’Amministrazione e del gruppo consiliare L’Altra Città, il consigliere regionale Salvatore la Penna, in rappresentanza della Regione Lazio, il prefetto di Latina, dott. Maurizio Falco, il questore di Latina, dott. Michele Maria Spina, il presidente della Provincia, dott. Carlo Medici, il comandante provinciale dei Carabinieri di Latina, colonnello Lorenzo D’Aloia, il comandante provinciale della Guardia di Finanza di Latina, il capitano Gerardo Totaro, e una rappresentanza dei sindaci del territorio.

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Nutrita anche la presenza di studiosi di assoluto livello: il prof. Mario Bevilacqua dell’Università di Firenze e la prof.ssa Clare Hornsby, entrambi studiosi piranesiani di fama internazionale, e Ginevra Mariani, massima conoscitrice della tecnica piranesiana, da anni impegnata nell’edizione dei rami di Piranesi.

In apertura di cerimonia l’assessore alla Cultura del Comune di Cori Paolo Fantini ha narrato l’”ambizione di raccogliere il testimone del Piranesi stesso che con le sue incisioni diffuse in Europa l’immagine della nostra terra, contribuendo in modo determinante a fondare l’identità di questi luoghi. Raccoglierne il testimone significa promuovere il nostro territorio “come” lo fece Piranesi”.

“È un onore per la Città ospitare questo evento – ha esordito il sindaco De Lillis – e poter accogliere così illustri ospiti la cui presenza rende il giusto merito a un’iniziativa che abbiamo voluto comunque realizzare nonostante il nostro pensiero costante vada alla situazione sanitaria e alla tutela della salute dei cittadini. Cori dice grazie a Piranesi che ha reso noti alcuni autentici gioielli della nostra città, all’Istituto Nazionale per la Grafica che ne conserva i rami originali e ci ha consentito questo allestimento, al prof. Palombi che lo ha ideato e curato e alla Regione Lazio che ci ha sostenuto in questo impegno”.

“Il bello è di tutti – così il prefetto Falco – e iniziative come questa servono a stringere la comunità attorno alle sue migliori origini, fondamentale soprattutto in un tempo difficile come quello che viviamo. Me ne complimento con il sindaco – ha aggiunto –, la persona peraltro che dal primo giorno del mio arrivo ha dimostrato la volontà di collaborare con lo Stato”.

Di “cultura come porto sicuro” ha parlato il presidente Medici e di come “la risposta culturale a un periodo di crisi sia il modo migliore per affrontarlo”.

Ha dal canto suo lodato l’idea il consigliere regionale La Penna sottolineando “quanto sia importante questa mostra per il territorio e per reagire al difficile momento che stiamo vivendo. La Regione ha saputo cogliere l’importanza di questa sfida per il suo valore culturale, artistico e di valorizzazione di questi luoghi. Come segno di vita e vitalità rispetto alla situazione attuale. Le istituzioni hanno lavorato in modo sinergico, nella costante preoccupazione di procedere nella massima sicurezza”.

“La cultura e il bello non sono un orpello superfluo – ha affermato il prof. Palombi, curatore della mostra – né qualcosa da relegare in coda ai tg”. “Abbiamo pensato a questo evento un anno fa – ha poi raccontato -, prima dell’esplosione della pandemia, eppure abbiamo deciso di lavorare comunque al progetto nella consapevolezza di ciò che stavamo facendo. La scuola e l’università, che costituisce il mio ambito, sono presidi fondamentali – ha detto ancora – il dialogo tra istituzioni e luoghi della ricerca e della cultura è fondamentale. Mi piace infine ricordare che oggi Piranesi torna a Cori per la terza volta: la prima nel ’79 con l’evento ‘Piranesi nei luoghi di Piranes’, poi per l’inaugurazione del museo che compie 20 anni e ora, nel convento agostiniano di Sant’Oliva, unico luogo della città moderna che Piranesi cita nelle Antichità di Cora”.

Dopo la cerimonia, gli invitati sono stati accompagnati alla visita riservata.

All’ingresso dell’esposizione si viene accolti dal sintetico racconto per immagini dell’intera opera del Piranesi, e i mega-pannelli raccontano l’epoca, la storia e la tecnica del Piranesi.

I rami sono esposti al terzo piano del Museo con un allestimento di grande effetto, curato dall’arch. Paolo Sellaroli, che mette a confronto le lastre incise con le loro relative stampe.

Il viaggio piranesiano continua poi con i suoi eredi e successori di cui il Museo della Città e del Territorio di Cori già conserva numerose testimonianza: da Rossini a Theodore Labrouste. 

Per l’occasione sono inoltre state predisposte eleganti cartelle con le riproduzioni delle 15 incisioni del maestro e il catalogo della mostra con i contributi dei professori Bevilacqua e Palombi.

L’esposizione durerà 3 mesi (dal 17 ottobre 2020 al 10 gennaio 2021) e sarà accompagnata da un fitto programma di iniziative.

   Solo nei prossimi tre mesi saranno proposte 9 conferenze scientifiche che tracciano l’intero percorso artistico e personale dell’artista veneziano, 7 concerti, a cura del Conservatorio di Musica di Latina Ottorino Respighi – Dipartimento di Musica Antica, e ancora spettacoli, percorsi urbani (anche in notturna), installazioni, visite guidate, narrazioni itineranti, degustazioni, progetti didattici, mostre di design, architettura e grafica contemporanee.

La manifestazione, realizzata anche grazie alla collaborazione e al patrocinio di Istituzioni e Fondazioni: dalla Regione Lazio alla Provincia di Latina, dall’Istituto Centrale per la Grafica alla Fondazione Caetani, al FAI regionale e alla sua Delegazione di Latina, agli Ordini degli Architetti di Lazio e Latina, è stato reso possibile anche dalla generosità di tanti moderni mecenati, in primis dalle più rilevanti realtà del settore vitivinicolo del territorio: l’Az. Agricola Molino7Cento che ha anche offerto nel proprio agriturismo il light lunch; Cincinnato, Carpineti, Pietra Pinta. Oltre alle aziende NAICI, REIA, FUNGHIDEA.




Latina, imprese criminali: in manette 11 persone tra privati e pubblici amministratori. Sequestrate quattro società

LATINA – La Polizia di Stato di Latina,a seguito di indagini dirette dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, ha eseguito 11 misure cautelari ed il sequestro di 4 società, attive nella commercializzazione del vetro; per reati in materia fiscale e tributaria, violazioni della legge fallimentare, estorsione aggravata dal metodo mafioso, intestazione fittizia di beni, falso, corruzione, riciclaggio, accesso abusivo a sistema informatico, rivelazioni di segreto d’ufficio, favoreggiamento reale,  turbativa d’asta, sequestro di persona e detenzione e porto d’armi da fuoco.

Scoperta una qualificata rete di relazioni attraverso cui gli indagati, in prevalenza imprenditori della provincia di Latina ed altri di origini campane, hanno gestito le proprie attività commerciali realizzando profitti illeciti derivanti dall’acquisizione di assets distratti da società commerciali in dissesto, dalla turbativa di procedimenti di esecuzione e da attività di riciclaggio di proventi di attività delittuose.

Le attività tecniche di intercettazione dei poliziotti della Squadra Mobile, hanno consentito di accertare altresì, come il perseguimento delle finalità illecite sia avvenuto attraverso l’utilizzo sistematico di soggetti appartenenti alla pubblica amministrazione a disposizione degli indagati, nell’opera di acquisizione di informazioni coperte da segreto d’ufficio e strumentali a proteggere le imprese criminali da eventuali indagini di polizia giudiziaria.

Notevole, la capacità di relazionarsi con appartenenti al mondo della criminalità organizzata, in particolare per risolvere eventuali contrasti con altri imprenditori, avvalendosi della forza di intimidazione, derivante dall’appartenenza di tali soggetti a clan autoctoni di natura mafiosa nel territorio di Latina.




Simeone (FI): “Attenzione alle ‘fake news’. Sul Covid nessuna ordinanza restrittiva per il comune di Formia”

“E’ destituita di fondamento la notizia di una presunta ordinanza con la quale il presidente Zingaretti avrebbe imposto la chiusura di parchi e giardini pubblici all’aperto del Comune di Formia, oltre a tutta una serie di limitazioni volte a contenere la diffusione del Covid in questa città.

Si tratta di una ‘fake news’. Ho avuto modo di parlare personalmente con il vicepresidente della Regione Lazio, Daniele Leodori e con l’assessore alla Sanità Alessio D’Amato, i quali mi hanno categoricamente escluso l’esistenza di una qualsiasi ordinanza nei confronti del Comune di Formia. L’informazione fatta circolare in queste ore è totalmente infondata ed è priva di qualsiasi effetto. Mi sento il dovere di porre l’attenzione questa ‘fake news’ che rischia di generare allarme ingiustificato tra i cittadini.

Vale la pena di ricordare che nei confronti per false notizie di questo tenore ci sarebbero gli estremi di una denuncia contro ignoti per procurato allarme. Siamo davanti ad un vero e proprio atto di sciacallaggio che va stroncato sul nascere”.

Lo dichiara in una nota Giuseppe Simeone, capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale del Lazio e presidente della commissione Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria e welfare




Latina, Diocesi: in vigore il nuovo direttorio per il diaconato permanente

LATINA – Oggi, nella festa dell’Esaltazione della Santa Croce, entra in vigore il nuovo direttorio per il diaconato permanente nella Diocesi di Latina, il quale sostituirà l’analogo documento del 1998.

Nel decreto firmato dal vescovo Mariano Crociata è spiegato che questo nuovo Direttorio è stato reso necessario “alla luce dei progressi avvenuti in questi decenni nell’ambito della riflessione teologica, della normativa canonica e della prassi pastorale, nonché grazie alla lunga e positiva esperienza maturata nella nostra Chiesa locale”, oltretutto viene dato compimento “a quanto auspicato dal primo Sinodo della diocesi di Latina-Terracina-Sezze-Priverno, svoltosi dal 2005 al 2012, il quale chiedeva una revisione e un aggiornamento del direttorio in parola”.

In particolare, il nuovo direttorio offre un quadro organico e stabile per la formazione al diaconato permanente e per l’esercizio del relativo ministero nella chiesa pontina. A redigerlo in un lungo lavoro è stata la Commissione diocesana per i Decreti e Statuti.

La comunità diaconale pontina è oggi composta da 27 diaconi permanenti e 12 tra aspiranti e candidati. Il Delegato episcopale per il Diaconato Permanente è don Joseph Nicolas, il Responsabile della formazione teologica, spirituale e pastorale è don Massimo Castagna.




Formia, la città dedica un murales al grande Pietro Mennea

FORMIA (LT) – Un “murales” a ricordo di Pietro Mennea sarà realizzato a Formia nelle prossime settimane. Questa la speciale iniziativa promossa dall’Amministrazione comunale per ricordare le gesta dell’azzurro che costruì, sin dal 1968 (in quell’anno fece il suo primo stage), le sue imprese nel centro di preparazione olimpica “Bruno Zauli”, luogo “narrante e identitario” dell’atletica, seguito passo passo dal suo mentore, il marchigiano prof. Carlo Vittori.

La Giunta, presieduta dal sindaco Paola Villa, ha accolto in pieno la proposta presentata dall’associazione Bereshit di Roma, promotrice del progetto “Il velocista – Pietro Mennea”.

“Il murales è una forma d’arte molto in voga in particolare nei giovani e quindi l’obiettivo è suscitare la curiosità sulla leggenda del velocista Mennea ai ragazzi che frequentano la villa comunale”, ha detto l’assessore allo Sport e alla Politiche Giovanili Alessandra Lardo.

Pensiero condiviso dal vice sindaco e assessore alla Cultura e ai Servizi Sociali Carmina Trillino: “Il murales a Pietro Mennea è esempio, è riconoscenza, è memoria. Esempio per tutti, perché il sacrificio e l’abnegazione siano vettori di successo; riconoscenza per i valori espressi dall’uomo e dall’atleta; memoria perché i luoghi molteplici in cui si è allenato sono casa, sono città, sono Formia”.

Nelle prossime settimane l’opera sarà realizzata su una parete all’interno della Villa Comunale “Umberto I”, in corrispondenza del palco rialzato dove si celebrano gli eventi, capace di una maggiore visibilità e, soprattutto frequentato ogni giorno dai bambini, destinatari privilegiati dello splendido messaggio umano consegnato alla storia dall’atleta che fu insignito della cittadinanza onoraria nel 2009 con l’attestato di riconoscimento “A Pietro Mennea, cittadino onorario di Formia, che ha esaltato con primati e vittorie lo sport e i suoi valori”.

Verrà consolidato il trait d’union tra Formia e uno dei campioni più osannati che ha fatto della forza di volontà, dello spirito di sacrificio e della passione gli strumenti ideali per superare ogni limite e barriera. Inizialmente, dalla delibera del 23 dicembre 2019, si era pensato di realizzare il murales nel sottopasso di Via Olivella, nella zona di Vindicio, che per tanto tempo è stato teatro degli allenamenti dello sprinter azzurro.




Latina, degrado urbano: fa il bagno in piazza San Marco

LATINA – Si concede un bagno rinfrescante nel cuore di Latina, in piazza San Marco.

“Le immagini del giovane extracomunitario che oggi ha deciso di concedersi un bagno rinfrescante nel cuore della nostra città, in Piazza San Marco uno dei luoghi simbolo della nostra comunità, sono un colpo al cuore e al decoro di Latina”. – Dichiara il Coordinatore Comunale della Lega di Latina, Armando Valiani.

“La nostra città – prosegue – è sempre stata una comunità accogliente, ma non può e non deve tollerare queste immagini e questi comportamenti. Mi auguro che il sindaco Coletta sempre così attento ai migranti e alle loro esigenze intervenga per porre un freno a questi comportamenti degradanti che non possono e non devono essere tollerati. Latina non merita il degrado urbano a cui abbiamo assistito in questi anni e le regole devono valere anche per coloro che vivono in clandestinità, nei centri di accoglienza o sono in attesa di rimpatrio. Un maggiore controllo del territorio di sicuro aiuterebbe a prevenire questi comportamenti degradanti a cui i cittadini di Latina non meritano di assistere”.




Morte Gianmarco Pozzi, tanti i dettagli che non convincono la famiglia e gli investigatori

È giallo intorno alla morte di Gianmarco Pozzi il ragazzo trovato senza vita con una profonda ferita alla testa all’interno di un giardino di una villetta sull’isola di Ponza in via Staglio, nei pressi della spiaggia di Santa Maria.

Il 28 enne, residente a Frascati, nel 2014 è stato campione mondiale dilettanti di kickboxing e l’anno successivo campione europeo nella muay thai con la Iaksa. E sempre nel 2015 nella kickboxing ha alzato al cielo la cintura della Wfc.

Il video servizio trasmesso a Officina Stampa del 20/08/2020

A portarlo sull’isola di Ponza il suo lavoro di addetto alla sicurezza che svolgeva per diversi locali. Un’attività che lo portava a stare fuori fino a tarda notte.

Stando a quanto ricostruito dalle prime indagini effettuate dai carabinieri della stazione di Ponza e da quelli di Formia, si sarebbe trattato di un incidente.

Gianmarco, secondo quanto ricostruito fino ad oggi, mentre camminava su alcuni terrazzamenti per andare al mare sarebbe scivolato e caduto nel giardino della villetta da un’altezza di circa sette metri.
Le indagini sono ora coordinate dalla procura di Cassino.

E l’autopsia svolta dal medico legale Daniela Lucidi conferma che la morte è avvenuta per caduta ma ci sono ancora dettagli che non convincono la famiglia e gli investigatori.

Che cosa ci faceva Gianmarco su quel terrazzamento? Secondo i famigliari non può essere morto soltanto a causa di un incidente perché ci sono troppi interrogativi a cui non riescono a dare risposta come per esempio la strada che Gianmarco ha preso è la via più lontana per arrivare al mare, un sentiero isolato che Gianmarco non avrebbe mai percorso se non in condizioni particolari. Forse lo inseguivano? Qualcuno ha litigato con lui per qualche sconosciuto motivo? Gianmarco è stato ritrovato morto in costume e scalzo e senza nessun effetto personale.

Ora i genitori e le due sorelle attendono di capire cosa è accaduto, comprendere se davvero Gianmarco Pozzi è morto cadendo scavalcando una balaustra. Un incidente che non si addice ad un atleta del suo livello.




Simeone (FI): “Bene le rassicurazioni del direttore Ciarlo, prosegue il potenziamento del San Giovanni di Dio di Fondi”

“Considero rassicurante il quadro tracciato dal direttore del Presidio Latina 4 Giuseppe Ciarlo relativamente alla situazione dell’ospedale San Giovanni di Dio di Fondi, nel corso di una riunione svoltasi negli ultimi giorni.
Possiamo affermare che prosegue il potenziamento di un nosocomio diventato ormai essenziale in provincia di Latina.
Ho apprezzato in particolare che entro fine agosto verranno recuperati gli arretrati riguardanti le visite, gli esami diagnostici e tutte le prestazioni specialistiche sospese in concomitanza con l’emergenza Covid e si procedere alla ripresa delle prenotazioni ordinarie al Cup entro la prima decade di settembre.
Ritengo importanti le rassicurazioni sull’allestimento del Day Surgery con la sua possibile apertura entro metà settembre. Un’accelerazione sulla fornitura di nuovi strumenti verrà impressa per riattivare con urgenza lo Screening Oncologico Mammografico, ma soprattutto costituisce una bella notizia il reclutamento di nuovo personale medico, infermieristico e ausiliario.
Mi preme inoltre ricordare che l’amministrazione regionale si è assunta un impegno finanziario che prevede lo stanziamento di circa 10 milioni di euro per l’ammodernamento delle strutture del San Giovanni di Dio.
Appare dunque evidente come non vi sia alcun rischio di depotenziamento del nosocomio, bensì concordo sulla necessità di una rivisitazione urgente dell’ospedale di Fondi per completare il suo rilancio”.
Lo dichiara in una nota Giuseppe Simeone, capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale del Lazio e presidente della commissione Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria e welfare.




Formia, l’isola ecologica itinerante fa tappa sul monte Redentore

FORMIA (LT) – Per il secondo anno consecutivo le Giornate Ecologiche hanno fatto tappa in montagna nell’area del Quadrivio.

L’appuntamento domenicale che si è tenuto sul Redentore, la settimana prima delle festività di Ferragosto, ha consentito ai proprietari delle abitazioni in montagna di potersi disfare degli oggetti ingombranti.

Dopo il successo dello scorso anno l’isola ecologica itinerante anche ieri ha ottenuto riscontri positivi sul fronte della raccolta.

Nel corso della mattinata sono stati consegnati sacchetti per l’organico a 21 utenze, conferiti 5 metri cubi di materiali ingombranti, 3 metri di R.A.E.E. (grandi e piccoli elettrodomestici, telefoni cellulari, tablet, Tv, monitor e computer) 1 mt cubo di ferro e 20 materassi.

Prezioso come di consuetudine si sono rivelati il lavoro degli operatori della Formia Rifiuti Zero, dei volontari del Ver sud Pontino Formia Protezione Civile e il supporto delle associazioni “Fare Verde” e “Mamurra” che si sono messi a completa disposizione della cittadinanza per fornire informazioni utili e dettagliate sulla raccolta differenziata.

“Per il secondo anno tra le ‘Domeniche Ecologiche’ c’è anche il percorso verso i nostri monti, verso la montagna, dando la possibilità a tutti di non abbandonare i rifiuti, ma di conferirli in modo corretto. Grazie ai volontari che continuano a renderlo possibile, grazie agli operatori della FRZ sempre a disposizione”, ha commentato il sindaco Paola Villa.

Il prossimo appuntamento è fissato il 13 settembre nell’area del Porticciolo Caposele sul litorale di Vindicio. 




Latina, immigrati positivi al Covid-19: monta la protesta

Viste le notizie di cronaca che si susseguono preoccupanti in queste ore circa il numero di contagi tra i migranti tunisini giunti a Latina martedì sera e circa il tentativo di fuga che ci sarebbe stato all’arrivo a Cori degli altri 43 non positivi al Covid, la Lega di Latina e la Lega Giovani provinciale e comunale hanno organizzato per domani 31 luglio 2020 alle 19 un sit-in davanti la Prefettura in Piazza della Libertà.
Così il coordinatore Comunale di Latina, Armando Valiani e i coordinatori dei giovani a livello provinciale, Marco Maestri e comunale, Alessandro Palmiggiani.
«Vogliamo ribadire – spiegano – la nostra contrarietà alla politica degli sbarchi che questo governo sta incoraggiando, ma sopratutto vogliamo difendere il diritto alla salute dei nostri concittadini. Dopo i sacrifici del lockdown importare casi da migranti che non fuggono dalle persecuzioni è quanto di più folle ci sia. Auspichiamo dunque che i trasferimenti si fermino e che chi arriva nel nostro paese attraverso il traffico di esseri umani sia immediatamente rimpatriato. In ogni caso non possiamo accettare che chi arriva tenti subito la fuga facendo perdere le sue tracce. Servono maggiori controlli e una sorveglianza assidua di queste persone»