Latina, espulso tunisino per propaganda jihadista: il suo cellulare tra i contatti dell’attentatore di Berlino

 

LATINA – Un tunisino di 37 anni è stato espulso dal territorio nazionale dal ministero dell’Interno per motivi di sicurezza. Il decreto di espulsione è stato attuato dalla Digos della questura di Roma nei confronti del 36enne, residente a Latina e titolare di un permesso di soggiorno per lavoro subordinato rilasciato dalla questura di Latina. Le attività d’indagine svolte hanno fatto emergere un profilo radicale del tunisino, residente in Italia da oltre dieci anni, che ha più volte condiviso e pubblicato on line sulle proprie pagine Facebook materiale di propaganda jihadista e dell’autoproclamato Stato Islamico. Il suo cellulare è risultato presente tra i contatti dell’attentatore di Berlino Amri Anis nonché di altri soggetti radicalizzati presenti in questa provincia, tra cui il tunisino Ghidaoui Moez, espulso dall’Italia lo scorso 25 febbraio ed il tunisino Triki Mohamed Hachemi (già residente a Latina ed espulso dalla Digos del capoluogo nel mese di marzo 2016 con analogo provvedimento del Ministro dell’Interno per motivi di sicurezza dello Stato). Dopo la convalida del decreto del questore di Latina con il quale è stato disposto l’accompagnamento alla frontiera, lo straniero è stato scortato a Fiumicino da dove, poche ore fa, ha lasciato l’Italia con un volo diretto in Tunisia.

Il 37/enne tunisino espulso aveva aderito alla compagine "radicale" gravitante nella moschea di Latina opposta all'imam Arafa Rekhia Nesserelbaz di orientamento moderato. A seguito delle indagini svolte, il tunisino è risultato, altresì, intestatario di una utenza emersa tra i contatti intestati ad Anis Amri, quando quest'ultimo, nel giugno 2015, era stato ospitato nell'abitazione di Yaakoubi Montasser e della sua compagna, ad Aprilia




Aprilia, rimborsi legali gonfiati: il coordinatore NCS Emanuele Campilongo chiede le dimissioni del sindaco

 

Red. Politica


APRILIA (LT) – Emanuele Campilongo Coordinatore NcS di Aprilia interviene in merito alla questione dei rimborsi legali gonfiati, emersa di recente e che vede tra i protagonisti l'attuale Primo Cittadino.

"In relazione alla triste vicenda che ha investito il Sindaco di Aprilia sulla questione dei rimborsi legali gonfiati, – dichiara Emanuele Campilongo attraverso una nota – non possiamo che esprimere – pur con le cautele del caso – tutta la nostra disapprovazione. Ormai siamo passati in pochi mesi dallo scandalo dei contributi elettorali "inconsapevoli", ricevuti da chi lavora nel business dei rifiuti, a quello delle "inconsapevoli" conseguenze economiche del pasticcio di via Gorgona per finire, con i rimborsi legali gonfiati ma "inconsapevoli". Tutto questo ci riporta alla mente l'opera di due eminenti psicologi americani,  Justin Krueger e David Dunning che hanno studiato il processo mentale dell'"incompetenza inconsapevole". Secondo i due eminenti studiosi "la mancanza di coscienza delle propria impreparazione è diffusissima e si mescola con altri lati della personalità individuale: l'ignoranza, la presunzione, la negligenza e tanto altro." Bene, anzi malissimo, ai fatti si sono sommate le assurde parole del Sindaco riguardo le sue dimissioni. Noi ovviamente, chiediamo che gli prenda atto non solo della gravità della vicenda ma anche dell'acclarato fallimento della sua gestione, e tolga il disturbo velocemente. Ma la differenza fondamentale tra la nostra visione della realtà e la sua, – prosegue il coordinatore NCS di Aprilia – sta proprio nella  percezione tra la gente dell'operato di Sindaco e Giunta. Basta andare nei mercati, nei bar, nelle piazze insomma tra la gente comune per respirare la disapprovazione e il malcontento che regna quindi, affermare che "solo la sua maggioranza può chiedergli di dimettersi", è il classico ragionamento di chi ha perso la percezione del reale e si aggrappa al "suo piccolo mondo" confidando che esso non crolli. Perchè la questione è proprio questa, Terra sin da subito non è stato il Sindaco del popolo ma il referente politico delle lobby e degli interessi economici della città, dimenticandosi della gente più umile e in buona fede che tanto lo ha sostenuto, nel periodo dove spargeva promesse di "Rinascimento" a profusione. Ora – conclude la nota di Campilongo – le sue dimissioni non è solo la politica a chiedergliele, ma la gente della strada, e piaccia o no ne deve prendere atto."




Aprilia: incendio alla Italcarni con operai al lavoro

 

Red. Cronaca

 

APRILIA (LT) – Incendio alle con operai al lavoro alla Italcarni di Aprilia. Le cause che avrebbero generato le fiamme sembrerebbe accidentali. I Vigili del Fuoco, i Carabinieri di Aprilia, la Polizia stradale e i sanitari del 118 sono intervenuti sul posto dove sono in corso le indagini. Al momento non risulterebbero feriti.
Le fiamme si sono sviluppate inizialmente nel magazzino dove sono presenti materiali plastici utilizzati per confezionare la carne. L’incendio si è poi propagato raggiungendo dimensioni considerevoli, che hanno portato all’evacuazione dell’intero stabilimento.
Il fumo ha letteralmente invaso la via Pontina arrivando anche alla stazione ferroviaria. Code fino a 6 Km verso la Capitale sulla Pontina che è stata chiusa parzialmente per le operazioni di soccorso.
 




Aprilia: al Matteotti sbarca la Ferrari dell’e-learning

 

Red. Cronaca

 

APRILIA (LT) – La Matteotti si appresta a diventare la “Ferrari dell’e-learning”, leader nella didattica digitale. Si è tenuto infatti, lo scorso venerdì,  nel pomeriggio, l’evento mirato alla presentazione della Piattaforma Moodle nell’Aula Magna dell’I.C. “Giacomo Matteotti” di Aprilia.

 

La Professoressa Rita Scanga ha aperto l’incontro mostrando delle slide esplicative relative agli obiettivi dell’uso di Moodle. Per l’occasione hanno relazionato davanti ai genitori, i professori del liceo Meucci Agostino Perna e Francesco Di Nucci che hanno aiutato la scuola nella strutturazione della piattaforma da loro considerata la “Ferrari dell’e-learning” senza altri confronti.

 

Del resto la stessa piattaforma è utilizzata anche nelle Università. I due professori hanno spiegato come l’utilizzo di Moodle abbia lo scopo di condurre ad un uso consapevole delle tecnologie, stimolare la curiosità degli alunni, creare nuove opportunità attraverso il digitale. “Moodle –ha detto il prof. Perna- è un ambiente che arricchisce il lavoro svolto in classe dai docenti e dagli allievi, e come sfruttare al meglio questo ambiente? I docenti mettono a disposizione degli alunni materiale utile ad approfondire o a semplificare quanto trattato in classe, i materiali, conservati nella Piattaforma crescono gradualmente, in relazione alla loro produzione, aumentando le informazioni rispetto a quelle tratte da un libro. In qualsiasi momento, e da qualsiasi dispositivo, gli alunni hanno la possibilità di accedere alla Piattaforma e trovare un video esplicativo, un allegato, un testo, un’esercitazione o un test di autovalutazione.


Moodle inoltre, è un ambiente protetto, ove l’insegnante funge da supervisore, da filtro tra il libro e la comprensione dell’allievo”. Presenti anche tre alunne del Liceo Meucci che sono intervenute portando all’attenzione della platea la propria esperienza di studio con l’uso di Moodle. Il Prof. Di Nucci ha mostrato praticamente il funzionamento della Piattaforma, descrivendone le potenzialità e le peculiarità ed ha concluso riflettendo sull’importanza di questa collaborazione tra il liceo e la secondaria di primo grado Matteotti. Collaborazione che favorisce la continuità nel percorso di studi degli alunni. Il dirigente scolastico Viviana Bombonati, di ritorno da un convegno sul tema a Milano, ha evidenziato come la Matteotti abbia una marcia in più con l’utilizzo della Piattaforma Moodle, ha riflettuto su una frase ascoltata al convegno “stiamo vivendo la quarta rivoluzione industriale” collegandola alla certezza che se non stiamo al passo con i tempi e non forniamo gli strumenti utili per farlo ai nostri figli non potremmo mai essere all’altezza del cambiamento.
 




Formia, emissioni elettromagnetiche a Castellonorato: il Tar dà ragione al Comune

 

Red. Cronaca


FORMIA (LT) – Il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio ha respinto le sospensive promosse da cooperativa “Monte Altino” e “Monradio srl” (Radio 101) contro la revoca delle autorizzazioni a trasmettere disposta dal Servizio Patrimonio del Comune con la determinazione n. 41 del 25 ottobre 2016. Il Tar ha ritenuto legittimo il provvedimento con cui, nel chiudere i procedimenti di revoca ai sensi dell’art. 21-quinquies della L. 241/1990, l’Amministrazione imponeva ai due ricorrenti la sospensione di ogni attività ed emissione in località Castellonorato – Belvedere Monte di Tripoli.


Il Giudice Amministrativo ha accolto le argomentazioni del Comune, prendendo atto del fatto che per “Monte Altino” esisteva solo un’autorizzazione per l’occupazione di suolo pubblico e per “Monradio srl” un’autorizzazione provvisoria risalente al 10 aprile 1986, rilasciata ad altra società e dunque priva di efficacia. Verificata per entrambi i soggetti l’assenza di titoli concessori e/o autorizzativi, il Tar ha confermato in via cautelare l’efficacia del provvedimento che, nel revocare il titolo autorizzativo risalente al 1986, imponeva alle due stazioni radiofoniche la sospensione di ogni attività di emissione con contestuale rimozione degli impianti e ripristino dello stato dei luoghi.


“Il pronunciamento del Tar – commenta il Sindaco Sandro Bartolomeo – è una buona notizia per Castellonorato e per Formia. Conferma la bontà del percorso intrapreso dall’Amministrazione che punta a riordinare il complesso settore delle emissioni elettromagnetiche. L’attività di ricognizione e verifica proseguirà nel prossimo futuro a tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini”.
 




Formia, Penitro: effettuato il sopralluogo congiunto tra Comune, Astral e Comitato


Red. Cronaca


FORMIA (LT) –  Non uno ma due semafori intelligenti. Il primo all’altezza dell’incrocio tra via Delle Industrie e la SR 630 (altezza ex Blue Fish), l’altro all’intersezione tra la superstrada e il civico 42 di via dei Platani. Obiettivo: garantire l’accesso in sicurezza alla superstrada ricollegando le parti di Penitro divise in due dall’arteria: la zona del nucleo industriale e l’area a monte dove insiste il grosso dell’agglomerato urbano. Sono queste le soluzioni emerse dal sopralluogo tecnico che stamani ha avuto come protagonisti Comune, Astral e Comitato Civico di Penitro. Nel primo mattino i residenti del Comitato erano stati accolti in Comune dal primo cittadino Sandro Bartolomeo per un confronto sulle importanti novità seguite all’incontro di lunedì con l’Azienda Strade Lazio.


In attesa della rotonda da realizzare nei pressi del cavalcavia (presto l’Astral avvierà gli esami geomorfologici propedeutici alla definizione del progetto), per l’immediato si lavora alla definizione di una viabilità alternativa che consenta di far fronte al gap di sicurezza imposto dalla chiusura del ponte. L’Amministrazione (rappresentata dal coordinatore dell’Ufficio di Staff del Sindaco, Luigi De Santis, dal Presidente della Commissione Lavori Pubblici Mattia Zannella e dai vertici della Polizia Locale) ha accompagnato sul posto i tecnici dell’Astral (gli ingegneri Afilani e De Angelis) alla presenza dei residenti del Comitato Civico di Penitro.
Prima tappa all’incrocio tra via Delle Industrie e la SR 630. Intersezione pericolosissima, frequentata ogni giorno da centinaia di veicoli e mezzi pesanti provenienti dall’area del nucleo industriale. Lì sarà realizzato il primo semaforo intelligente che consentirà l’immissione sulla Formia-Cassino in condizioni di totale sicurezza.
Il sopralluogo è poi proseguito presso l’altro punto critico, posto più avanti, lato Formia, nei pressi dell’intersezione tra la traversa di via dei Platani (civico 42 A) e la superstrada (fronte concessionario Citroen). Lì l’Amministrazione chiederà ufficialmente all’Astral l’installazione di un secondo semaforo intelligente chiamato a regolare l’immissione in sicurezza dei veicoli provenienti dal centro di Penitro e diretti sulla SR 630 direzione Cassino. L’Azienda Strade Lazio ha dato la sua disponibilità di massima. Si attendono novità nel giro dei prossimi giorni.


I due impianti semaforici consentiranno ai veicoli di percorrere l’intero circuito in totale sicurezza: le auto provenienti da Formia in direzione Cassino potranno svoltare sulla rampa all’altezza del caseificio. Attraverso via Delle Industrie avranno modo di tornare sulla SR 630 presso l’incrocio regolato dal primo semaforo (ex Blue Fish). Impegnata la superstrada in direzione Cassino-Formia, potranno inforcare la rampa ed entrare nel centro di Penitro. A sua volta potranno uscirne attraverso la traversa di via dei Platani (civico 42 A).
“Sono soddisfatto del proficuo incontro con l’Astral – commenta il consigliere comunale Mattia Zannella -. Le soluzioni in campo sono percorribili in tempi brevi e vengono incontro alle esigenze espresse dalla cittadinanza anche attraverso il Comitato. Stiamo lavorando per scongiurare la pericolosità determinata dalla chiusura del ponte. I semafori intelligenti sono un’opzione efficace che, con la collaborazione dell’Astral, contiamo di attuare nel minor tempo possibile”.


“La popolazione di Penitro può contare sul nostro impegno – sostiene il Sindaco Sandro Bartolomeo -: la sicurezza è una condizione prioritaria e inderogabile. Vigileremo affinché l’Astral dia seguito alle soluzioni su cui si è concentrato il confronto degli ultimi giorni. La rotonda potrebbe risolvere definitivamente il problema dell’accesso al nucleo abitato di Penitro. In attesa che le premesse si traducano in atti concreti, sentiamo però l’esigenza di trovare soluzioni che consentano ai cittadini della frazione di vivere con serenità il rapporto col proprio territorio. Ringraziamo il Comitato per il suo contributo di idee e partecipazione. Vedrete che insieme risolveremo il problema”. 
 




Sperlonga, abusi edilizi hotel Grotte di Tiberio: Il Gip ha emesso 10 mandati di custodia cautelare

 

Red. Cronaca


LATINA – Dieci le ordinanze di misura cautelare emesse dal Gip del Tribunale di Latina nei confronti di personaggi ritenuti responsabili di associazione per delinquere finalizzata alla turbata libertà degli incanti e di corruzione. I Carabinieri del comando provinciale di Latina hanno quindi dato esecuzione al provvedimento giudiziario e nella mattinata di oggi hanno trasferito 4 persone in carcere e 6 agli arresti domiciliari.


I provvedimenti emessi dal Gip sono scaturiti da un’articolata attività d’indagine
, avviata dal nucleo investigativo e coordinata dal sost. proc. presso la procura della Repubblica di latina dott. Valerio De Luca, a seguito di approfondimenti relativi al procedimento relativo al mancato intervento da parte del Comune di Sperlonga in relazione agli abusi edilizi connessi alla realizzazione del locale albergo “Grotte di Tiberio”.


Le indagini, condotte inizialmente dalla stazione carabinieri di Sperlonga avevano consentito di accertare l’inerzia dei responsabili dell’ufficio tecnico del locale Comune che si erano succeduti nel tempo, nell’avvio della procedura di ripristino dello stato dei luoghi, in applicazione della legge 380/2001, nonostante fosse evidente l’esistenza di un abuso edilizio emerso durante e dopo la realizzazione dell’albergo in parola, peraltro sancito da una sentenza di condanna emessa dalla corte di appello di Roma nel 2014. In relazione  a tale circostanza era stata ipotizzata anche l’ipotesi di corruzione in capo ai responsabili dell’ufficio tecnico del Comune di Sperlonga che si erano succeduti nel tempo.


Nel mese di gennaio del 2016 la procura di latina delegava al nucleo investigativo del comando provinciale di latina accertamenti finalizzati a sviluppare alcuni aspetti emersi durante le pregresse indagini ed approfondire gli illeciti rapporti fra gli indagati.
   

Le investigazioni, svolte dal nucleo investigativo in collaborazione con il personale del norm della compagnia di Terracina, oltre a confermare la sussistenza dei reati di corruzione in precedenza richiamati, hanno consentito di accertare l’esistenza di un’associazione per delinquere finalizzata alla commissione dei delitti di turbata libertà degli incanti ed alla corruzione, al fine di pilotare le aggiudicazioni delle seguenti gare di appalto:

–    e alla valorizzazione del complesso archeologico villa prato di sperlonga per un importo di 700mila euro;
–    ristrutturazione del comune di prossedi (lt) per un importo di 230mila euro;
–    affidamento del servizio di spazzamento delle strade extraurbane del comune di priverno (lt) per un importo  di circa 40mila euro ;
–    restauro dell’istituto scolastico "don andrea santoro" di priverno di circa 35mila euro.

Le indagini hanno consentito di documentare l’operatività di un vero e proprio sistema corruttivo, attuato da una serie di società che, grazie alla collusione dei responsabili dei procedimenti, riuscivano ad “inquinare” le gare pubbliche di piccole e medie dimensioni tentando, ed in alcuni casi riuscendovi, a predeterminare la scelta del contraente.
 




Giulianello: inaugurato il giardino pubblico intitolato al carabiniere Ezio Lucarelli

 

Red. Cronaca
 

GIULIANELLO (LT) – Sabato 26 Novembre l’Amministrazione comunale di Cori ha intitolato il giardinetto di via della Resistenza, a Giulianello, ad Ezio Lucarelli, Brigadiere dell’Arma dei Carabinieri originario del borgo, ucciso a Milano dai NAR (Nuclei armati rivoluzionari) il 26 Novembre 1980. Alla cerimonia erano presenti le rappresentanze istituzionali locali e dei Carabinieri e i familiari di Ezio, tra cui la moglie Annamaria Messina. Il Sindaco di Cori Tommaso Conti già nel 2012 aveva partecipato a Milano alle commemorazioni per il 30° anniversario dell’assassinio. In quell’occasione gli fu dedicato il giardino tra via Passo Rolle e via Passo Sella.

Ezio Lucarelli era nato a Cori il 2 Luglio 1945. Fu ucciso a 35 anni, mentre insieme al collega Giuseppe Palermo, stava perquisendo un garage-carrozzeria nel quartiere Lambrate di Milano, nell’ambito di un’indagine per sequestro di persona. Mentre i militari procedevano all’identificazione dei presenti, due giovani aprirono il fuoco uccidendo il brigadiere Lucarelli e ferendo l’altro componente dell’equipaggio, il carabiniere Palumbo. I responsabili del delitto, Gilberto Cavallini e Stefano Soderini erano esponenti del gruppo di estrema destra NAR (Nuclei Armati Rivoluzionari), che avevano compiuto una rapina a Treviso per autofinanziarsi.

Lucarelli si arruolò nel 1965 e divenne Brigadiere nel 1977. Dal 1979 era al Nucleo Operativo di Monza. Il 1° Giugno 2004 è stato insignito dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, della medaglia d’oro al merito civile e alla memoria. Il 18 Aprile 2009 gli è stato intestato il piazzale antistante la Caserma dei Carabinieri di Cusano Milanino, dove Lucarelli abitava, e ove un cippo con targa ricorda il sacrificio del milite. Il 5 Maggio 2010 la vedova Lucarelli ha ritirato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano la medaglia d’oro di vittima del terrorismo.
 




Fondi, mercato ortofrutticolo: rischio criminalità e infiltrazioni mafiose

 

Red. Cronaca

 

Fondi (LT) – La sicurezza del primo e l'interesse della seconda verso il mercato in provincia di Latina sono stati al centro, ieri pomeriggio, di un'audizione della commissione sulle infiltrazioni mafiose e sulla criminalità organizzata nel territorio regionale del Consiglio regionale del Lazio. A riferire su sicurezza del Mof ed eventuali fatti in grado di evidenziare interesse per il mercato da parte della criminalità organizzata il direttore Stefano Nardone, con una relazione la cui versione scritta – completa di proposte – sarà consegnata in occasione di una prossima visita a Fondi da parte della stessa commissione speciale. Visita analoga a quella già annunciata per il Car di Guidonia.

Due gli aspetti sottolineati da Nardone, da 37 anni in servizio al mercato, il quale non ha nascosto che il settore dell'ortofrutta in generale sia esposto al pericolo di infiltrazioni. Ma in questi stessi anni, sempre secondo il direttore, non è mai stata sequestrata droga nel Mof. Anche per il rilascio delle concessioni (il mercato ha 115 stand) i controlli sarebbero piuttosto scrupolosi, senza mai grandi problemi se non un caso due anni fa. Discorso diverso per il mondo dei trasporti: in un carico di 2500 cassette su un camion – e il numero di mezzi giornaliero che fa ingresso al Mof varia dai 2000 ai 2550 – è difficile da parte degli investigatori individuare eventuali carichi illegali nascosti. Elementi criminali possono infiltrarsi, pertanto, tra chi lavora onestamente. La soluzione sarebbe quella di un rapporto ancor più sinergico tra chi amministra il mercato e le forze dell'ordine. L'ipotesi di trasferire il commissariato di Fondi all'interno del Mof, nonostante un investimento sulla palazzina da parte della spa di circa 450 mila euro, pare però tramontata.
 
I consiglieri presenti all'audizione hanno formulato richieste di chiarimento sulle numerose notizie di stampa che riguardano il Mof. Inoltre si è parlato della necessità di evitare che il mercato ortofrutticolo entri nel percorso dei prodotti delle agromafie, dell'ipotesi di un Mof parte civile nelle vicende giudiziarie e del fatto che in passato siano state avviate indagini di Dia, Dda e forze dell'ordine. È emerso anche che esiste un Mof "obiettivo sensibile", che da un lato produce e dà lavoro a tantissime famiglie e dall'altro, per fattori esterni legati al mondo dei trasporti, è esposto a problemi sul piano della legalità. Invocata la presenza di più presidi di legalità, commissariato incluso, e apprezzata la prassi del direttore di accompagnare in giro per il mercato ufficiali delle forze dell'ordine. Durante l'audizione è stato anche ricordato che la società è da tre anni senza presidente e vicepresidente, il primo di nomina regionale e il secondo comunale.



Aprilia: I lavoratori comunali dicono NO al contratto decentrato

 

 

Red. Cronaca

APRILIA (LT)
– Si è tenuta venerdì mattina l’assemblea dei lavoratori del Comune di Aprilia indetta dalla RSU, Rappresentanza Sindacale Unitaria, al fine di discutere e porre in votazione la proposta di modifica del contratto decentrato dei dipendenti comunali. Il risultato è stato che i lavoratori si sono espressi a grande maggioranza ritenendo non ricevibile la proposta di nuovo contratto decentrato. "Nei giorni scorsi anche la nostra sigla sindacale aveva convocato un’assemblea dei propri iscritti e simpatizzanti, – dichiara il reggente CISL FP Latina Roberto Chierchia –  nella quale a maggioranza assoluta i lavoratori hanno chiesto alla CISL FP di Latina di non sottoscrivere l’accordo. Quindi – prosegue Chierchia – la riunione della RSU ha confermato la posizione della nostra sigla sindacale che da circa un anno ha rappresentato più volte all’amministrazione apriliana il malessere dei lavoratori per una serie di scelte non condivise con le rappresentanze sindacali, che stanno creando problemi sia nell’erogazione dei servizi ai cittadini ma anche una sensibile riduzione dei livelli salariali dei lavoratori. Il punto principale che abbiamo rappresentato in ogni riunione della delegazione trattante è la mancanza di volontà da parte dell’amministrazione di valorizzare il proprio personale con le progressioni economiche orizzontali, ferme oramai da quasi dieci anni. Per non parlare poi – evidenzia il rappresentante sindacale –  delle restrizione attuate nei vari istituti contrattuali ed in particolare nel settore della Polizia Locale, dove in maniera totalmente unilaterale, l’amministrazione ha modificato gli orari di servizio, ha attribuito i gradi, non ha erogato le indennità relative al disagio, addirittura prima della sottoscrizione del nuovo accordo, i progetti, i buoni pasto, non vuole utilizzare i proventi del codice della strada per i progetti finalizzati alla sicurezza stradale ed alla previdenza complementare, nonostante la previsione normativa, tutto ciò ha portato addirittura allo sciopero totale dei lavoratori di tale settore. Ora ovviamente la scelta ricadrà sull’Amministrazione che dovrà decidere se cercare una mediazione con le rappresentanze sindacali oppure continuare per la sua strada, continuando a non ascoltare le istanze dei propri lavoratori. La nostra speranza – conclude Chierchia – è che il Sindaco intervenga in prima persona per risolvere la questione dando precise direttive ai propri dirigenti, al fine di evitare ulteriori disagi ai cittadini, visto che l’unica strada rimasta è quella delle iniziative sindacali e legali che potrebbero estendersi anche ai lavoratori dell’Azienda Speciale Multiservizi, viste le ultime deliberazioni approvate che prevedono esternalizzazione di servizi e riorganizzazioni, senza, al momento, alcun consenso delle organizzazioni sindacali".




Sermoneta: rievocazione storica e sbandieratori di nuovo in Vaticano

 

Red. eventi

SERMONETA (LT) – Ci sarà anche la Rievocazione Storica della Battaglia di Lepanto di Sermoneta al Corteo che si terrà questa domenica 30 ottobre al Vaticano, nel cuore della cristianità, organizzato dalla Federazione Italiana Giochi Storici. L'Associazione Festeggiamenti Centro Storico porterà una delegazione di figuranti che ogni seconda domenica di ottobre rievocano il ritorno vittorioso delle truppe sermonetane vincitrici a Lepanto, in Turchia, contro la flotta turca nel 1571. Con loro, anche gli Sbandieratori Ducato Caetani di Sermoneta.


Insieme alla delegazione di Sermoneta, ci saranno altri 30 Cortei (anche da altre città della provincia di Latina) con più di mille figuranti in costume. Dopo la sfilata lungo via della Conciliazione, si assisterà alla recita dell'Angelus da parte di papa Francesco; poi le delegazioni entreranno nella basilica di San Pietro per assistere alla Santa Messa che verrà celebrata dal cardinal Comastri. Sermoneta partecipa in forza dell'ingresso della Rievocazione storica alla federazione Italiana Giochi Storici. «Per i costumanti di Sermoneta si tratta della seconda sfilata in Vaticano dopo quella del 6 gennaio – spiega il Sindaco Claudio Damiano – quando in occasione dell'Epifania il borgo medievale portò le sue eccellenze storiche e tradizionali a Roma al cospetto di Papa Francesco. Un ritorno a San Pietro che ci rende orgogliosi delle nostre tradizioni».