LATINA, UOMO MUORE FOLGORATO

Redazione

Terribile incidente attorno alle 13,30 di oggi in via Lungo Botte a Pontinia. Un uomo è rimasto folgorato all’interno di una cabina dell’Enel. Sul posto si sono recati i sanitari del 118 ma per il malcapitato non c’è stato nulla da fare. Ancora da chiarire la dinamica dell'incidente, non è ancora chiaro cosa stesse facendo la vittima all’interno della cabina.




GAETA, IMPRESE IN DIFFICOLTA'. IL SINDACO: "DIFENDEREMO I POSTI DI LAVORO"

Redazione

Il Sindaco Raimondi interviene sulle questioni recenti di Panapesca e Pozzi Ginori ed Italcraft che stanno attraversando momenti di difficoltà aziendali. “Seguiremo queste vicende come abbiamo fatto negli ultimi anni con tutte le realtà produttive alle quali abbiamo dato il nostro contributo per la salvaguardia dei livelli occupazionali. È bene ricordare ai cittadini che intervenire in questi contesti è sempre molto difficile perché bisogna tenere conto della situazione economica mondiale, europea e nazionale: basta vedere l’aumento della Cassa Integrazione in tutta Italia. Sono dinamiche che hanno coinvolto, per esempio, anche la nostra provincia di Latina dove, in particolar modo nella parte settentrionale, molte aziende hanno chiuso i battenti creando molti disoccupati. Ovviamente la nostra città non poteva essere esente da queste dinamiche negative, ma fino ad oggi nessuna di queste industrie ha chiuso e le varie crisi sono state comunque superate – dichiara il Sindaco – Nei prossimi giorni incontreremo, come già stiamo facendo, sia i sindacati che la parte datoriale per ascoltare entrambi i punti di vista e trovare un compromesso accettabile per tutti e che consenta di mantenere inalterato il livello occupazionale”. “Chi critica le attività industriali della nostra città, non tiene conto che anche queste realtà, che si sono consolidate nel tempo, hanno contribuito a creare occupazione e lo fanno ancora. Ma la mia Amministrazione non si è fermata solo alla salvaguardia dei posti esistenti e delle attività produttive che già esistono in città, ma in questi anni ha cercato di progettare ed organizzare il futuro della città pensando ai tanti giovani che stanno affrontando il precariato e a quelli che si affacceranno sul mercato del lavoro. Infatti, stiamo lavorando su quelle opere infrastrutturali e sui progetti, veramente fondamentali, per creare posti di lavoro: stiamo parlando dell’ampliamento e potenziamento del porto commerciale, della bonifica e messa a disposizione di 25 ettari dell’ex area Eni, del rafforzamento del distretto della nautica attraverso il riassetto della cantieristica e la creazione di nuovi porti e approdi turistici. Tutto ciò, insieme al rilancio del turismo e dell’economia collegata ad esso, ha lo scopo di creare le condizioni necessarie affinché il settore privato, l’unico in grado di dare vera occupazione, decida di investire sul nostro territorio – aggiunge Raimondi – Chi ignora che queste crisi si inseriscono in un anno di recessione, come sarà il 2012, è in malafede e cerca facili consensi in questo periodo senza tener conto delle conseguenze delle proprie parole”.
 




LATINA RICORSO PD SULLE AMMINISTRATIVE, IL TAR LO DICHIARA INFONDATO

Redazione

Il Tar del Lazio ha dichiarato infondato il ricorso presentato dall'onorevole del Pd, Claudio Moscardelli in merito alle elezioni amministrative del 15 e 16 maggio a Latina. A darne notizia, è stato il sindaco Giovanni Di Giorgi che ha subito commentato, soddisfatto, quanto deciso dal Tar. "Un esito scontato e previsto di un ricorso inconsistente – ha detto Di Giorgi – montato dall'opposizione con l'unico obiettivo di creare confusione per tentare di giustificare una evidente sconfitta elettorale". Si attende, invece, per il 19 marzo, il pronunciamento del Tribunale civile sul doppio incarico di Di Giorgi, in seguito all'azione popolare promossa dal Pd.

                  
 




TERRACINA, LA GIUNTA PROVINCIALE APPROVA IL PROGETTO PER PISTA CICLABILE SULLA MIGLIARA 58

Redazione

In una delle sue ultime riunioni, la Giunta provinciale ha approvato la “Scheda di presentazione dell’intervento per la realizzazione di una pista ciclabile con relativo impianto di pubblica illuminazione” lungo la S.P. Migliara 58 nel Comune di Terracina, località Borgo Hermada.

“Ringrazio – afferma l’assessore ai lavori pubblici Pierpaolo Marcuzzi – il presidente della Provincia, Armando Cusani, per la sensibilità e l’impegno che ha profuso, insieme alla Giunta, nel sostenere l’idea di realizzare una pista ciclabile con annessa illuminazione pubblica sulla strada provinciale Migliara 58. E’ un progetto al quale sto lavorando dal 2007, quando proprio il presidente Cusani mise in campo un progetto di fattibilità e richiese alla Regione Lazio 250 mila euro di fondi Fas, poi inopinatamente bloccati. Oggi la positiva notizia del ripreso iter per giungere a meta, infatti, la Provincia chiederà alla Regione Lazio un cofinanziamento pari a 300 mila euro. Con l’impegno, da parte dell’Ente di via Costa, di trovare altre risorse economiche per completare l’opera, attingendo anche dal fondo delle multe degli autovelox posti lungo le strade provinciali. Com’è noto il 15% di questi introiti devono essere finalizzati nel sostenere iniziative per la sicurezza stradale, la creazione di piste ciclabili, l’illuminazione, ecc.

Al di là degli elaborati tecnici definitivi finalizzati a supportare la richiesta del cofinanziamento alla Regione Lazio, il Comune di Terracina sta predisponendo il “Piano delle piste ciclabili”, che una volta pronto sarà in grado di convogliare ulteriori risorse e contributi economici per altre realizzazioni. C’è poi da rimarcare – termina Marcuzzi – il Progetto Turistico del Comune legato alle piste ciclabili: quella sulla 58, ad esempio, può interconnettersi con quelle di San Felice Circeo e Sabaudia, in un percorso straordinario a contatto con la natura e la millenaria storia di uno dei luoghi più belli della costa laziale e d’Italia”.

 




GAETA, PANAPESCA VERSO CASSA INTEGRAZIONE PER 18 LAVORATORI

Redazione
Un incontro importante quello che si è appena tenuto tra l’Assessore alle Attività Produttive, David Vecchiariello, e alcune rappresentanze sindacali, tranne la Uil impegnata in altre situazioni, per un aggiornamento circa la nuova problematica occupazionale inerente la Panapesca e dell’ipotesi del ricorso alla Cassa Integrazione per circa 18 lavoratori del reparto produzione dell’azienda.

“Si tratta di un ripetersi di situazioni già viste che, per quanto riguarda la Panapesca, perdurano ormai da almeno un decennio. Questa volta sarà coinvolta la metà dell’intero comparto produttivo, per il quale l’azienda avrebbe intenzione di chiedere la messa in Cassa Integrazione per un anno fino alla primavera 2013 – spiega Vecchiariello – L’occasione è stata importante per conoscere dal punto di vista dei rappresentanti sindacali la natura dei problemi che hanno innescato, a distanza di poco meno di due anni dalla precedente vertenza, la nuova situazione di crisi nella Panapesca”.

“Salvo un probabile prossimo incontro con la proprietà per constatare le motivazioni che hanno indotto a tale scelta, ai sindacati è stata ribadita nuovamente la posizione dell’Amministrazione: vicina ai lavoratori con l’impegno a proseguire tutte le azioni, per quanto di competenza, che potessero essere utili a rendere più proficuo il confronto tra la parte datoriale, lavoratori, sindacato e istituzioni regionali – prosegue Vecchiariello – I cambiamenti profondi nei processi produttivi di molte aziende del territorio (non ultima anche la recente situazione della Pozzi Ginori) ed i cambiamenti nei piani occupazionali di queste ditte preoccupa la città e l’Amministrazione e vengono seguiti con la massima attenzione, nella speranza che si possano trovare le soluzioni a breve termine”.
 




GAETA: PDCI, 50 ESUBERI IN POZZI GINORI, AZIENDA NON SCARICHI RESPONSABILITA'

A.P.

Il Partito dei Comunisti Italiani della provincia di Latina aveva annunciato i propri sospetti su una possibile crisi industriale alla Pozzi Ginori di Gaeta. Dopo la notizia di 50 esuberi dichiarati nella riunione del 6 marzo – è tornato sul tema, affermando in una nota: "L'incubo del ridimensionamento diventa realtà. Chiediamo l'intervento delle istituzioni per scongiurare l’ennesima crisi industriale. Nella riunione di ieri, martedì 6 marzo, l’azienda ha comunicato la decisione di intervenire entro aprile, con procedure non ancora definite, nei confronti di 50 dipendenti ritenuti in esubero. Risultato che fa presagire il ridimensionamento e che il Pdci provinciale temeva alla vigilia dell’incontro, visto che non erano stati forniti alle organizzazioni sindacali i dati riguardanti il nuovo piano industriale. L’azienda giustifica la scelta col fine di stabilizzare l’organizzazione produttiva interna e mantenere l’obiettivo di miglioramento della percentuale di rese (scarti). I percorsi che si prospettano sono il prepensionamento (se tra i dipendenti c’è chi gode dei requisiti previsti dalla nuova legge), la cassa integrazione o la mobilità. La situazione arriva dopo un periodo volutamente reso inattivo, sovvertendo tutte quelle iniziative che avevano portato lo stabilimento ad essere definito il fiore all’occhiello del Gruppo Sanitec. Non si è prodotto sviluppo, si è lasciato trascorrere tempo senza innovare i processi produttivi, malgrado gli allarmi lanciati da alcuni dipendenti e associazioni. I vertici aziendali devono spiegare perché la situazione è precipitata: la previsione di calo delle commesse doveva essere affrontata con misure di maggior efficienza del processo produttivo e non scaricando su 50 dipendenti responsabilità dirigenziali. In un periodo di crisi come l’attuale, o si persegue l’obiettivo dell’innovazione o si colpisce il lavoro e l’economia locale. Le istituzioni, da parte loro, sono state assenti: un intervento per rendere certi i tempi della realizzazione del collegamento dell’area industriale al porto e la costruzione di un deposito di caolino nel porto stesso, poteva migliorare le prospettive dell’azienda, che tra l’altro non sembra aver mai preso in considerazione l’utilizzo di una parte dell’area per l’installazione di un impianto fotovoltaico. Questo considerati i consumi elettrici e la potenza richiesta che supera i 1.500 kW. Il Pdci provinciale chiede un intervento urgente delle istituzioni per gestire al meglio l’attuale fase che sembra essere l’inizio di un cammino destinato al ridimensionamento dell’attività produttiva, con la conseguente ricaduta sull’intera economia di Gaeta e del Golfo".




GAETA, 50 ESUBERI PER POZZI GINORI

Redazione

“Ieri, presso gli uffici di Confindustria Latina la POZZI-GINORI visto il calo di commesse, ha dichiarato  un esubero di 50 lavoratori  dello stabilimento di Gaeta. Per la giornata di oggi la  UGL- Chimici ha proclamato un’ assemblea di tutte le maestranze. Durante la riunione la Ugl si è impegnata  a chiedere un nuovo incontro per trovare percorsi alternativi agli esuberi. Il tutto dovrà  prevedere accordi di solidarietà e strumenti che non prevedano il licenziamento coatto dei lavoratori." Lo ha dichiarato il segretario provinciale dell’Ugl Chimici di Latina, Armando Valiani e il Responsabile provinciale della  Settore Ceramica UGL  Marco Simeone, contestualmente alla RSU Antonio Di Nucci, Gianni Ciaramella, spiegando che “se non avremo risposte positive  in merito metteremo in campo ogni azione possibile affinché vengano salvaguardati i livelli occupazionali."

 




GAETA, ZONA DEL COLLE: I CITTADINI ASPETTANO DA 5 ANNI UNA CONDUTTURA IDRICA DA PARTE DI ACQUALATINA

Redazione

L’Assessore Antonio Ciano interviene in merito all’esclusione, da parte di Acqualatina, dei progetti riguardanti la città di Gaeta e precisamente la zona del Colle.

“Trovo inaudita la decisione della società di escludere la realizzazione della conduttura idrica tra la località «Canali» e l’incrocio con Via Monte Tortona nel loro piano delle opere per i prossimi sei anni – dichiara l’Assessore Ciano – Abbiamo rispettato tutte le procedure previste e sollecitato più volte gli uffici a voler accogliere questa richiesta dei cittadini di Gaeta che è stata formalizzata nel luglio 2007 quando il Settore Lavori Pubblici ha trasmesso ad Acqualatina la planimetria indicativa, il computo metrico-estimativo, l’elenco dei prezzi e la spesa complessiva dell’intervento. – Dichiara l'Assessore che prosegue – Nel settembre del 2010, il settore ha integrato la documentazione inserendo un’altra petizione popolare, a firma dei cittadini residenti della zona in questione, per l’estensione della stessa rete idrica di cui non si sono avute notizie. Nel mese di novembre dello stesso anno, il Comune ha sollecitato nuovamente la Provincia di Latina, proprietaria di Via del Colle, ed Acqualatina affinché intervenissero il più presto possibile per allacciare le utenze della località «Il Colle» alla rete idrica- spiega Ciano – Subito dopo Acqualatina, ha chiesto alla Provincia di Latina l’autorizzazione a poter procedere ai lavori di allaccio alla rete idrica senza ricevere alcun riscontro. L’ultima risposta, delle poche, che il Comune ha ricevuto è del 17 febbraio 2012 con la quale Acqualatina ci informa che questa opera, 900 metri di conduttura, non è stata inserita nelle opere previste per i prossimi sei anni. Un risposta che ha lasciato l’Amministrazione e i cittadini coinvolti esterrefatti e molto rammaricati per una decisione incomprensibile – aggiunge l’Assessore – Inoltre, questi lavori sono stati sempre richiesti e sollecitati dal sottoscritto più di una volta durante la Conferenza dei Sindaci e sia il Presidente di Acqualatina, Giuseppe Addessi, che il responsabile dell’Ato 4, l’Ing. Giovannetti, hanno sempre dato rassicurazioni in merito alla velocizzazione della pratica. Ho inviato un’altra comunicazione scritta, lo scorso 2 marzo, invitando la società a porre in essere tutti gli atti dovuti per programmare ed effettuare i lavori di completamento ed attivazione della rete idrica. È un’opera che i cittadini attendono da anni e che porterebbe un vantaggio per la loro qualità della vita, oltre che evitare inutili polemiche. Questa vicenda dimostra, se ancora ce ne fosse bisogno che sia Acqualatina che la Provincia sono enti inutili che rappresentano un passaggio burocratico di troppo per giungere alla realizzazione di opere importanti – conclude Ciano – Spero che l’attuale Governo Monti, e anche quelli che verranno, prenda in seria considerazione, e metta in pratica, l’ipotesi di eliminarli così da semplificare la vita ai cittadini e risparmiare i costi a favore di altri interventi”.
 




LATINA, DE MARCHIS (PD): L'ASSESSORE FANTI TOGLIE LA BIBLIOTECA AGLI ANZIANI PER APRIRE UFFICIO AMMINISTRATIVO"

"Abbiamo visitato il centro anziani di Via Vittorio Veneto a Latina ed abbiamo scoperto l’incredibile – con queste parole inizia la nota di Giorgio De Marchis, capogruppo Pd di Latina – . L’Assessorato ai servizi sociali del Comune, anzi per meglio dire l’Assessore ai Servizi Sociali Patrizia Fanti, ha sottratto al centro ed ai suoi utenti un salone precedentemente adibito a libreria, biblioteca e sala ludica per usarlo come ufficio amministrativo. Abbiamo provato a chiedere quale fosse l’utilità di distaccare un ufficio amministrativo nella sede del centro per anziani, ci hanno risposto che in quella sala c’è un impeigato che nelll’orario di ufficio sta li non si sa bene a che fare.

La cosa è ancora più grave se si pensa al fatto che l’impegato è stato sottratto all’ufficio servizi sociali del Comune che è cronicamente carente di personale. Risulta difficile interpretare la “volontà” dell’Assessore, se non nella necessità di “normalizzare” il centro in vista del rinnovo della presidenza, un argomento che interessa molto all’assessore visto che ha proposto la modifica del sistema elettorale.

Quanto accaduto nel centro di via Vittorio Veneto è la chiara dimostrazioen che per l’amministrazione Di Giorgi i servizi sociali hanno l’unica valenza nell’ambito di un rapporto di gestione legato al potere dove poco o nulla conta la qualità del servizio, si arriva addirittura a sottrarre spazi agli anziani pur di assecondare la volontà “normalizzatrice” contro la vontoltà degli utenti del centro.

Diversamente quando si tratta di investire l’Assessore Fanti fa finta di non vedere. Da due anni è presente all’interno del centro il cantiere per la realizzazioen dell’ascensore che, non si capisce bene perchè non è stato installato. Il cantiere è pericoloso è limiti l’accesso ad un’area e l’amministrazione si disinteressa al tutto.

Suggeriamo all’assessore di “restituire” agli anziani la sala libreria, riportando l’impiegato distaccato in forza al personale dei servizi sociali, inoltre gli suggeriamo di impegnarsi un pò di più nella risoluzione dei problemi veri, come l’installazioen dell’ascensore piuttosto che pensare al sistema elettorale da usare per favorire qualche suo “pupillo”, non è questo il modo di tutelare le esigenze della terza età!!!"




GAETA ELEZIONI, "LO STENDARDO" LANCIA IL CANDIDATO "VERDE" DI BERNARDO

Redazione

Il candidato sindaco Angelo Di Bernardo si presenta mettendo in cima alla lista dei progetti politici proposte di sviluppo “verdi”. Inaccettabile l’inquinamento da polveri nell’area portuale

Un polverone.  Quello disposto ad alzare il comitato civico “Lo Stendardo” per contrastare l’inaccettabile inquinamento da polveri sottili e quello che minaccia quotidianamente i cittadini di Gaeta esposti all’area portuale. 
Il comitato civico “Lo Stendardo”, dopo l’impegno e la mobilitazione degli ultimi mesi, torna ad alzare il livello dell’attenzione su un tema delicato per il futuro della città. E lo fa ufficializzando il suo impegno politico con il candidato sindaco Angelo Di Bernardo, imprenditore gaetano, già impegnato da diversi anni nella tutela della salute dei cittadini con il “Comitato civico di salute pubblica”.

“ Non possiamo restare a guardare la nostra città vittima di scelte che giudichiamo scriteriate e troppo distanti da i desideri della cittadinanza – commenta Angelo Di Bernardo – Difendendo la nostra civicità e il nostro senso civico abbiamo scelto di portare avanti un progetto concreto e diametralmente opposto a quello che negli ultimi tempi siamo costretti a subire.  Certo, siamo favorevoli ad uno sviluppo della città ma non a qualunque costo. Lo sviluppo per noi significa prima di tutto rispetto dei cittadini e del prezioso patrimonio ambientale che possiamo vantare. Calpestare questo patrimonio è il primo passo indietro per questa città che merita decisamente di più. Il drammatico problema delle polveri sottili, troppo spesso sottovalutato, è una questione per la quale ci batteremo con forza.”

Riqualificazione delle aree urbane abbandonate, sviluppo del territorio con il sostegno di cooperative agricole e sociali, piste ciclabili per snellire il traffico che congestiona la città nei mesi estivi e molti altri progretti indirizzati ad una crescita sostenibile della città. Il Comitato civivo “Lo Stendardo” che prende le distanze da qualsiasi coalizione di partito, traccia le linee guida di un programma rispettoso dell’ambiente e dei desideri della cittadinanza.

Attualmente l’impegno politico del comitato civico “Lo Stendardo”, che sostiene a piena fiducia il candidato sindaco Angelo Di Bernardo, si declina nella lista unica “Angelo Di Bernardo”, mentre è in fase di valutazione la scelta di presentare una seconda lista.

 

 




TERREMOTO A LATINA, LE SCOSSE SONO INIZIATE A LUGLIO 2011

Angelo Parca

La scossa di terremoto di ieri sera ha creato uno stato di forte preoccupazione specialmente fra i residenti di Tor Tre Ponti, epicentro delle svariate scosse che si avvertono fin dallo scorso luglio. Molti residenti della zona segnalano che i movimenti tellurici non sono mai smessi anche se in forma più lieve. Clima di terrore quindi  per i cittadini di Tor Tre Ponti  che ora chiedono risposte. Presentata quindi un interrogazione all’amministrazione comunale da parte dei consiglieri comunali Pd per conoscere le attività che ha intenzione di mettere in campo l'amministrazione per studiare, monitorare e prevenire il fenomeno sismico. “In questa direzione auspichiamo che l’amministrazione comunale si faccia promotrice di un’azione nei confronti del Governo e dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia al fine di ottenere al più presto un monitoraggio" hanno dichiarato i consiglieri. Il Presidente del Consiglio comunale Nicola Calandrini ha dichiarato: "Sono 12 volte che la terra trema a Latina, sono 12 volte che l’epicentro è individuato nell’area di Tor Tre Ponti. Tutte scosse relativamente lievi, ma il fenomeno eccezionalmente persistente, senza alcun allarmismo inutile, desta però una forte preoccupazione nell’opinione pubblica della nostra città. Per questo, come Presidente del Consiglio, credo importante, al fine di informare la popolazione, addivenire ad una serie di incontri con esperti, geologi dei servizi nazionali e regionali per avere delucidazioni su quanto sta accadendo. – Calandrini ha inoltre dichiarato – Ci rendiamo conto che i fenomeni sismici siano difficili da spiegare e ancora piu’ da prevenire in termini di sicurezza pubblica, resta il fatto che dobbiamo avere il massimo della informazioni possibili. Il fine di questa iniziativa è quella di verificare se le pubbliche amministrazioni possono, in qualche modo, agire in termini di monitoraggio, controllo e prevenzione. Il fenomeno che registriamo, con i 12 eventi sismici che si sono succeduti dal luglio scorso, è assolutamente nuovo per la memoria storica della nostra comunità, e in “contrasto” con la definizione di queste zone come a basso rischio sismico cosa che determinò la scelta di Latina come sede per la realizzazione di una centrale nucleare. Credo che, sempre al fine di tenere informata la nostra comunità, se sarà utile potremmo addivenire alla convocazione di un Consiglio comunale davanti ai tecnici delle strutture pubbliche preposte al controllo dei fenomeni sismici. Nessun allarmismo, assolutamente inutile e sproporzionato, ma attenzione rigoroso a quanto sta accadendo.