Covid-19, il caro spesa e la necessità di spostarsi nei comuni limitrofi

L’ordinanza interministeriale dello scorso 22 marzo relativa alle ulteriori misure urgenti di contenimento del contagio sull’intero territorio nazionale ha disposto che: “Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19, è fatto divieto a tutte le persone fisiche di trasferirsi
o spostarsi con mezzi di trasporto pubblici o privati in comune diverso da quello in cui si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute.

Molti cittadini, soprattutto quelli che risiedono nei comuni più piccoli, dove spesso non sono presenti grossi supermercati in grado di proporre un’offerta di generi alimentari esaustiva, sia sotto il profilo dei prodotti messi in vendita sia, soprattutto, sotto quello delle offerte commerciali, si sono trovati in questi giorni ad assistere al fenomeno di lievitazione dei prezzi esposti nei piccoli punti vendita. Prezzi aumentati e non di poco, quindi distanziati in maniera troppo eccessiva da quelli che si trovano invece nei supermercati dei comuni limitrofi più grandi. Una pratica, quest’ultima, che in questo periodo di grave crisi economica, per le tasche di tutti, non è risultata certamente gradita da parte dei tanti consumatori che invece avrebbero preferito aiutare il commercio locale dei piccoli centri urbani.

Si può uscire dal proprio comune per fare la spesa?

Sulle FAQ della Regione Lazio si legge che si deve fare la spesa nel posto più vicino possibile a casa o, per chi non lavora a casa, al luogo di lavoro. Infatti, gli spostamenti devono essere limitati allo stretto necessario sia tra Comuni limitrofi che all’interno dello stesso Comune. In ogni caso, si deve sempre rispettare rigorosamente la distanza tra le persone negli spostamenti, così come all’entrata, all’uscita e all’interno dei punti vendita. Per questa ragione la spesa è fatta di regola nel proprio Comune, dal momento che questo dovrebbe garantire la riduzione degli spostamenti al minimo indispensabile. Qualora ciò non sia possibile (ad esempio perché il Comune non ha punti vendita), o sia necessario acquistare con urgenza un bene non reperibile nel Comune di residenza o domicilio, o, ancora, il punto vendita più vicino a casa propria si trovi effettivamente nel Comune limitrofo, lo spostamento è consentito solo entro tali stretti limiti, che dovranno essere autocertificati.

Non sembrerebbe dunque prevista la condizione di spostarsi nel comune limitrofo nel caso in cui uno o più prodotti alimentari venduti nel proprio comune di residenza o domicilio presentino dei prezzi “esagerati” rispetto a ai prezzi applicati dalle rivendite situate nei comuni limitrofi. E in tal senso sembra muoversi l’associazione Codici che ha presentato al Prefetto di Roma una richiesta ufficiale per l’autorizzazione in deroga per i residenti del Comune di Gallicano nel Lazio ad uscire dal territorio cittadino per gli approvvigionamenti alimentari.

Ovviamente qualora il prefetto di Roma dovesse esprimere un parere favorevole la regola si applicherebbe a tutti i comuni di pertinenza.

“Parliamo di un Comune – spiega l’avvocato Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – di circa 6.500 abitanti, che ospita due supermercati e tre negozi di alimentari. Prima delle ultime disposizioni del Governo, molti cittadini si recavano nei paesi vicini per fare la spesa, perché trovavano esercizi commerciali più grandi e più forniti. A seguito delle norme introdotte dall’ultimo Dpcm, ciò non è più possibile. Riteniamo questo fatto molto grave – sottolinea l’avvocato Giacomelli – perché le attività del piccolo Comune di Gallicano nel Lazio non sono fornitissime e stanno anche subendo dei rincari e dei ritardi nell’approvvigionamento delle merci, il tutto per colpa dei fornitori. A nostro avviso in un momento così delicato bisogna tutelare i cittadini – afferma il Segretario Nazionale di Codici – pertanto abbiamo chiesto l’autorizzazione per chi ne faccia richiesta ad uscire dal territorio comunale per potersi rifornire di generi alimentari, anche soltanto una volta a settimana”.

Insomma, aiutare il commercio locale è cosa buona e giusta, ma il commercio locale non esageri nel rialzare i prezzi. E a buon intenditor poche parole.




Simeone (FI): “Ospedali svuotati e personale senza mascherine”

“In queste ore stiamo ricevendo numerose testimonianze sulla mancanza di mascherine nelle strutture sanitarie della provincia di Latina. Dal Poliambulatorio di Cisterna all’ospedale Fiorini di Terracina mi sono giunte grida di dolore dal personale medico ed infermieristico che lamenta l’assenza dei dispositivi di protezione individuale più elementari. A Cisterna in particolare 70 mascherine chirurgiche sarebbero state usate per 7 giorni da ben 14 sanitari. Una situazione insostenibile per non dire vergognosa.

Mi rivolgo in particolare ai dirigenti della sanità pontina, barricati nei piani alti dell’Asl di Latina, rinchiusi nel loro bunker a ragionare sui massimi sistemi. Evidentemente non si sono resi conto che siamo in ‘guerra’. Dovrebbero iniziare a girare i nosocomi della provincia e comprendere il disagio e le sofferenze di medici ed infermieri, utilizzati come dei militari spediti in trincea e votati al massacro.
Da giorni proviamo a lanciare messaggi e appelli a chi è chiamato a fare le scelte sul territorio e mi riferisco all’azienda sanitaria di Latina. Abbiamo provato a scuotere l’Asl dall’immobilismo che l’ha caratterizzata per buona parte di questa fase emergenziale.

Constatiamo che dal torpore improvvisamente si è passati all’azione. Peraltro molto discutibile direi.

Apprendiamo dalla stampa che si è deciso di svuotare l’ospedale Goretti, ed invece di potenziare altre strutture pubbliche gravemente carenti in termini di strumenti e personale, come il San Giovanni di Dio di Fondi, cosa fa l’Asl? Sceglie di privilegiare il privato?
Vogliamo per caso creare una ‘sanità di classe’ con utenti di serie A ed altri di serie B?
Abbiamo presidi pubblici che vengono abbandonati a sé stessi, a scapito di sanitari e pazienti.
E’ questo il modo di gestire l’emergenza Covid-19?

I dirigenti dell’Asl dovrebbero alzarsi dalle loro sedie e scendere sul territorio per rendersi conto di cosa accade. Basta specchiarsi e circondarsi di ‘signorsì’ pronti ad assecondare le loro scelte dicendo che va tutto bene, mentre tutto crolla.

Si rendano conto che la guerra è appena cominciata. E il prezzo da pagare sarà salato per tutti. Anche per loro”.

Lo dichiara in una nota Giuseppe Simeone, capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale del Lazio e presidente della commissione Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria e welfare




Protezione Civile Sermoneta: nuove divise, nuovo direttivo, grande impegno per il territorio

SERMONETA (LT) – Sempre più stretta la collaborazione tra l’Amministrazione comunale e l’associazione di Protezione Civile Sermoneta, che nei giorni scorsi ha rinnovato le cariche elettive del direttivo. Confermato presidente Antonio Falconi, vice presidente Simone Fasan, tesoriere Amalia Coccato, segretario Simona Mercuri, controllo mezzi e attrezzature Alessio Cacciotti, organo di controllo Fabio Cacciotti, Federica Centra, Gianluca Diana. I volontari della Protezione civile hanno presentato il nuovo direttivo stamattina all’Amministrazione comunale presso l’aula consiliare, e con l’occasione sono state presentate anche le nuove divise dell’associazione, finanziate per metà dalla Regione e per la restante parte dal Comune di Sermoneta.

La Protezione civile di Sermoneta è pronta ad affrontare ogni tipo di emergenze, grazie alla formazione costante a cui i volontari si sottopongono, e fa parte della Colonna Mobile regionale: è quindi in grado di intervenire anche al di fuori del proprio territorio in caso di calamità, come è successo per il terremoto del 2016 nel centro Italia.
“Grazie per la vostra efficacia – ha detto il sindaco Giuseppina Giovannoli ai volontari – perché siete un punto di riferimento per la cittadinanza e per l’amministrazione. Inizieremo un percorso di fondamentale confronto basato sulle attività di prevenzione da intraprendere: il nostro è un territorio fragile, difficile da controllare ed esposto a diverse criticità che meritano di essere per quanto possibile prevenute. Il vostro – ha aggiunto – è un apporto importante e apprezzato: sentitevi sostenuti sempre dall’amministrazione comunale”. Attestati di stima sono stati espressi anche dall’assessore delegato alla protezione civile Alberto Battisti e dal presidente del consiglio Antonio Di Lenola, oltre che dalla Polizia locale e dall’ufficio tecnico del Comune, i due settori con cui la Protezione civile si interfaccia più frequentemente.
Tra i prossimi obiettivi, aumentare il numero di iscritti alla protezione civile, avviare una serie di incontri nelle scuole per sensibilizzare al rispetto dell’ambiente e per conoscere più da vicino il ruolo della protezione civile. “Lo spirito di abnegazione di tutti i volontari, che spesso sacrificano il loro tempo libero per dedicarsi al nostro territorio, è lodevole e tutti noi dobbiamo essere riconoscenti alla protezione civile, un esempio positivo del fare squadra”, ha concluso il Sindaco.




Roccagorga, due agenti della polizia penitenziaria di Latina salvano la vita a un uomo

Stamattina, tornando a casa dopo un turno notturno, un sovrintendente (A.C.) ed un agente scelto (C.R.) della polizia penitenziaria del carcere di Latina hanno salvato la vita ad un uomo che con la sua macchina era precipitato in un burrone. Il fatto è accaduto intorno alle 9.30 di questa mattina in località Prati nel comune di Roccagorga. I poliziotti penitenziari sarebbero stati allertati da un agente della polizia locale del paese che evidentemente si era accorto per primo dell’incidente.

I poliziotti penitenziari, liberi dal servizio, sono immediatamente intervenuti ed uno di loro, l’agente scelto R.C., senza pensare ai possibili rischi, si avvicina alla lancia Yipson caduta nel burrone e con il cinturone della mimetica di servizio ha salvato la vita al conducente Luciano Rendina impaurito da ciò che gli era accaduto. La polizia Penitenziaria ha anche attivato tutte le procedure relative ai soccorsi.

“Questa triste circostanza dimostra il ruolo delle donne e degli uomini della polizia Penitenziaria che anche liberi dal servizio sono impegnati, come le altre forze di polizia, a salvare vite umane”. Lo dichiara Alessandro De Pasquale, presidente nazionale del SIPPE il quale auspica una richiesta da parte del Direttore del carcere di Latina di un encomio per i due poliziotti che dopo un turno di notte massacrante hanno dato prova della loro professionalità.

“Il carcere di Latina, negli ultimi tempi, conclude De Pasquale, è stato mal dipinto per colpa di due agenti finiti al processo per fatti di corruzione, ma questo valoroso gesto dimostra che nel penitenziario pontino ci sono uomini e donne al servizio del paese pronti a sacrificare la loro vita”.

Il fratello dell’uomo ha voluto pubblicare un post con le immagini per far capire il miracolo fatto dai due agenti




Latina, assunzione 23 medici specialisti. Simeone (FI): “Doveroso complimentarsi con l’Asl”

Sanità, assunzione di 23 medici specialisti nella Asl di Latina
“Apprendo con piacere che l’Asl di Latina ha proceduto in queste ore all’assunzione a tempo indeterminato di 23 medici specialisti, di cui 13 per la Chirurgia generale, 4 per la Neuropsichiatria infantile, altrettanti per la Radiologia, 1 per la Neonatologia, oltra ad un fisico sanitario”: a dichiararlo Giuseppe Simeone, presidente della commissione Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria e welfare della Regione Lazio che definisce questo “un fatto estremamente importante che va nella direzione auspicata dal sottoscritto”.

“La mancanza di specialisti sta determinando in molti ospedali seri problemi di funzionamento, nei grandi centri urbani come pure nelle piccole realtà di provincia, dove c’è il rischio reale di chiudere servizi. Nel 2028, secondo una stima del sindacato dei medici dirigenti Anaao, per effetto dei pensionamenti spariranno infatti oltre 47mila specialisti. Urgono perciò soluzioni ed in tempi brevi.

Ecco perché – prosegue il capogruppo di Forza Italia in Regione – penso sia urgente intervenire anche sul sistema di reclutamento e a quello concorsuale. Ribadisco l’opportunità che si superi, anche per ciò che concerne i servizi infermieristici e sanitari, la cosiddetta ‘esternalizzazione’, attraverso la prosecuzione e l’incremento dei concorsi pubblici nelle aziende sanitarie per l’assunzione a tempo indeterminato delle figure necessarie all’assistenza e la cura delle persone.”

“Doveroso complimentarsi con l’Asl di Latina per questa accelerata impressa sull’aumento di personale medico. – ha proseguito il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale del Lazio – Così come ritengo meritevoli di apprezzamento gli investimenti in strumenti diagnostici molto utili, non da ultimo gli apparecchi elettromiografi che verranno messi a disposizione della Neurologia universitaria dell’ospedale Fiorini di Terracina e della Uoc di Neurologia del Santa Maria Goretti di Latina. Queste sono le notizie che ci piace leggere e che vorremmo fossero diffuse quotidianamente. Occorre porre al centro dell’attenzione i cittadini che non possono essere considerati alla stregua di numeri, bensì come persone i cui diritti devono essere le nostre priorità. Ci auguriamo che possa davvero iniziare una nuova stagione per la sanità pontina, fatta di assunzioni e investimenti” conclude Simeone”.




A Cori arrivano i Re Magi a dorso di veri cammelli: domenica 5 gennaio la rievocazione in costumi d’epoca

CORI (LT) – Domenica 5 gennaio i tre Re Magi arriveranno a Cori a dorso di veri cammelli, accompagnati da un corteo di popolani, in costumi d’epoca, tra musiche e canti della tradizione natalizia, organizzati dalla compagnia “Tres Lusores” e dal complesso strumentale “Fanfarra Antiqua”, con la collaborazione di giovani volontari della Città di Cori, in particolare del comitato di quartiere di Porta Romana, del parroco don Angelo Buonaiuto e del vicario parrocchiale don Giovanni Grossi.

I Re Magi arriveranno presso la chiesa di Santa Maria della Pietà dove faranno visita alla Sacra Famiglia e adoreranno il Bambino Gesù portando oro, incenso e mirra al Re dei Re, e piccoli doni a tutti i bambini che incontreranno nel centro storico del paese, presso il sagrato della chiesa.

Seguirà il concerto del coro polifonico “Lumina Vocis”.




Formia, 280 alberi e mille semi di roverella: nasce il bosco dei primi nati

Una vera e propria festa quella che ieri mattina ha visto nascere il “Bosco dei primi nati” 2019 a Formia. Presso la strada che collega Maranola al monte Redentore, li dove tanti alberi sono stati incendiati questa estate, volontari grandi e piccoli, associazioni ambientaliste, Protezione Civile e Parchi hanno tutti dato il loro contributo per mettere a dimora 280 essenze arboree autoctone e mille semi di roverella.
“Un grande risultato raggiunto oggi, dai nostri concittadini – sottolinea l’Assessore alle politiche ambientali Orlando Giovannone – Grandi e piccoli con impegno e passione, hanno contribuito a perfezionare questo prezioso dono che l’Amministrazione Comunale di Formia ha voluto per i 280 nuovi nati in quest’ultimo anno. Un grazie al Parco naturale dei Monti Aurunci e al Parco Riviera d’Ulisse , alla splendida Protezione Civile con il Ver Sud Pontino, all’Assemblea ecologica popolare che ha donato 1000 germogli di roverella, e alle molte fantastiche associazioni che hanno aderito all’iniziativa. Un contributo significativo per l’ambiente che si ripeterà ogni anno. Il nostro impegno su questi temi continua con l’iniziativa “dona un albero”, dove ogni persona potrà sempre donare un albero alla sua città, tramite i vivaisti aderenti. Certamente c’è molto da fare per riqualificare e valorizzare il nostro territorio, ognuno per la sua parte ripeto, ognuno per la sua parte. I disastri dei cambiamenti climatici sono appena iniziati e saranno sempre più catastrofici. Oggi una piccola comunità, armata di vanghe e picconi ha iniziato la sua battaglia.




Enogastronomia e turismo nel Lazio: il rilancio parte dalla cura del territorio

Lazio in Movimento, questo il nome del progetto che ha come obiettivo quello di far conoscere, in modo sistematico e organizzato, i prodotti dell’agricoltura laziale e le loro trasformazioni, valorizzandoli e promuovendoli attraverso manifestazioni, percorsi conoscitivi, seminari formativi, progetti didattici interattivi e mostre.

Un’iniziativa che nasce da un’idea di Michela Irione, maturata in sette anni di attività come proprietaria di un’enoteca con cucina a Grottaferrata e che da sempre ha avuto una grande passione per il mondo del cibo e del vino.

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Enogastronomia e valorizzazione del territorio laziale. In studio il giornalista Luigi Jovino, Luigi Caporicci presidente della storica cantina Gotto d’Oro, Michela Irione fautrice dell’iniziativa Lazio in Movimento, Luigi Fragiotta “socio della cantina Gabriele Magno” e Federico Artico “Viticoltore”

Lazio in Movimento si propone dunque come mission quella di far cambiare la percezione generale, sia a livello nazionale e internazionale, che oggi vede la regione Lazio ancora poco conosciuta e considerata sia in Italia che all’estero sotto il profilo enogastronomico.

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Il video servizio trasmesso a Officina Stampa del 21/11/2019

Un processo, quello della valorizzazione dei prodotti dell’enogastronomia laziale, che deve necessariamente partire dalla valorizzazione di questi ultimi proprio nella regione d’appartenenza.

La mission è quindi fattivamente rivolta ad accendere i riflettori sulla valorizzazione della filiera laziale: un percorso che inizia dal produttore e arriva fino al consumatore. Un’operazione che punta a mettere in luce la qualità dei prodotti della gastronomia e dei vini del Lazio, che dovrebbe essere amplificata e abbracciata dalle Istituzioni e anche dagli organismi rappresentativi delle categorie che ruotano attorno al mondo dell’enogastronomia.

Enogastronomia e Made in Italy

Un brand quotato in tutto il mondo e che dal 2015 ha assistito all’ingresso della cucina italiana nel mondo accademico del Lazio.

L’università Roma Tre, infatti, all’interno del dipartimento di scienze ha messo in tavola, prima nella nostra regione, un corso di laurea triennale legalmente riconosciuto in scienze e culture enogastronomiche.

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Il video servizio trasmesso a Officina Stampa del 21/11/2019

E gli ingredienti del piano di studio sono rappresentati dai processi di produzione fino alla trasformazione degli alimenti di origine animale e vegetale, sicurezza igienico-sanitaria, valutazione e valorizzazione della qualità delle materie prime dal punto di vista nutrizionale ed economico, ma anche cicli di seminari con professionisti e laboratori dove sperimentare la preparazione dei piatti tipici della gastronomia italiana e internazionale, oltre alla gestione della cucina professionale di alta qualità inclusi gli aspetti legislativi. Un percorso formativo che è stato preparato in collaborazione con l’Università della Tuscia e con l’istituto alberghiero Tor Carbone. Un corso accademico che vede sfornare figure altamente professionali, specializzate anche nel campo del marketing e della gestione della comunicazione del turismo di settore.

Il Lazio una regione ricca di storia

Numerose culture hanno lasciato il segno e tantissime testimonianze del loro passaggio.

Una regione dove importanti dominazioni si sono succedute, in particolare, quella Etrusca e quella Romana.

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Il video servizio trasmesso a Officina Stampa del 21/11/2019

Questo susseguirsi di occupazioni e di epoche molto diverse tra di loro hanno consentito a questo territorio di arricchirsi di tradizioni sia storiche che enogastronomiche.

Così ogni borgo ha custodito la propria cultura culinaria e creato un ventaglio di prodotti enogastronomici che ancora oggi si possono assaporare e gustare.

Molto del turismo dei borghi si concentra sull’aspetto enologico e gastronomico che unito a quello artistico e storico fanno dei borghi laziali dei veri e propri scrigni. La popolazione locale infatti è legata alla propria terra e gelosa delle proprie caratteristiche storiche e culturali.

Partendo da questo fondamentale punto che sono nate le Strade del Vino e dei Sapori del Lazio.
Queste sono costituite in associazioni e hanno come obiettivo primario la valorizzazione e promozione del territorio, dei borghi toccati dall’itinerario e dai prodotti tipici enogastronomici da proporre al turista e al viaggiatore buongustaio che desidera conoscere le Strade del Vino e dei Sapori del Lazio.

Cantine, aziende agricole, agriturismi, ristoranti, enti ed associazioni concorrono affinché la Strada del vino e dei Sapori sia un veicolo determinante per uno sviluppo sostenibile della zona.




Arti e tradizioni popolari, a Maranola torna il festival “La Zampogna”: l’appuntamento con la musica e cultura tradizionale da non perdere

LATINA – Tutto pronto per la XXVI edizione di “La Zampogna – Festival di Musica e Cultura Tradizionale” che si svolgerà il 16 e 17 novembre a Maranola (LT).

Il festival sarà anticipato da un concerto in anteprima a Roma, nel prestigioso Auditorium Parco della Musica, istituzione che collabora al Festival.

“La Zampogna – Festival di Musica e Cultura Tradizionale” rappresenta uno dei festival più importanti in Italia nel panorama della musica popolare e della world music ed è punto di riferimento obbligato per specialisti, musicisti e appassionati.

Questa edizione si svolge esattamente un mese prima dell’inizio della
Novena di Natale. Una occasione quindi speciale per prepararsi al periodo di
maggior utilizzo di questi strumenti musicali e per incontrare, nei giorni del
Festival, musicisti, liutai, studiosi, organizzatori di eventi culturali,
giornalisti del settore e un pubblico entusiasta, che conferma quanto sia forte
ed in costante aumento, l’attenzione verso questo fondamentale strumento musicale
della tradizione popolare italiana.

Molti sono gli artisti presenti nel programma di concerti e di
seminari e tanti i suonatori tradizionali e giovani interpreti di zampogna e
ciaramella provenienti da tante regioni italiane e dall’estero che affolleranno
le strade del centro storico del paese.

Ma il Festival è anche un’occasione unica per avere un contatto
diretto con alcuni tra i liutai più importanti della penisola, attivi come costruttori
di zampogne, pive, ciaramelle, bombarde, tamburelli e altri strumenti
tradizionali.

La mostra-mercato di liuteria tradizionale di Maranola è
considerata infatti tra gli appuntamenti più rilevanti del settore e una tappa fondamentale
per chi intende acquistare strumenti musicali, oggettistica tradizionale,
attrezzi di uso pastorale legati al mondo della zampogna e degli zampognari.




Latina, atto vandalico al coordinatore comunale della Lega Armando Valiani

“La famiglia della Lega, a partire dai militanti di tutta la provincia, si stringe intorno al coordinatore comunale di Latina del partito Armando Valiani, al quale sono stati tagliati nei giorni scorsi i pneumatici dell’auto nel centro della città”. Così in una nota il coordinatore regionale della Lega Francesco Zicchieri, il coordinatore provinciale del partito Silviano Di Pinto, il deputato e l’eurodeputato del Carroccio Claudio Durigon e Matteo Adinolfi e il capogruppo del partito in Consiglio regionale Orlando Angelo Tripodi. “Sia fatta chiarezza sul gravissimo gesto – commentano gli esponenti della Lega – probabilmente legato all’azione del partito sul territorio, di cui Valiani è uno dei protagonisti, il che dimostra come la Lega sia sulla strada giusta per rilanciare la città, la provincia e il Lazio. Rafforzeremo la nostra presenza sul territorio e non abbasseremo mai la guardia, ma sia chiaro: #siamotuttiArmandoValiani”.




Latina, “Dio arriverà all’alba”: lo spettacolo in omaggio ad Alda Merini al Teatro Moderno

LATINA – TeatroSenzaTempo celebra il decennale dalla scomparsa di Alda Merini presentando DIO ARRIVERÁ ALL’ALBA – OMAGGIO AD ALDA MERINI Scritto e diretto da Antonio S. Nobili.
L’ emozionante spettacolo dedicato ad Alda Merini va in scena presso il Teatro Moderno di Latina in una unica data evento Sabato 26 Ottobre 2019 alle ore 21:00

“Si ride (tanto), come non ci si aspetterebbe, si piange, e alla fine si resta estasiati davanti a tanta poesia. Uno Spettacolo unico ed imperdibile, da vedere!”

Uno Spettacolo biografico originalissimo. In scena non solo la poesia, ma soprattutto il quotidiano della “poetessa dei Navigli”. Una finestra affacciata verso l’interno. Alda Merini, la poetessa, la madre, la folle capricciosa truccatissima e ingioiellata frequentatrice del Costanzo Show.

Una vita un po’ illuminata dai riflettori, un po’ no. La poetessa vissuta tra il tentativo di abbracciare la normalità sottraendosi alla maledizione della poesia, e l’insistere eroico e fragile, con sofferenza e feroce ironia, nel dare alla luce sempre nuove e caparbie produzioni, sempre con le parole in bocca e nelle mani. Sempre pronta a provocare, come a farsi carico di sollevare anime al di là del muro del normale, del socialmente accettabile e conforme alle regole.

Una poesia che nello Spettacolo “Dio arriverà all’alba” sorge dove non ci si aspetterebbe mai, tra i mozziconi di un posacenere, tra la polvere sui mobili e le cianfrusaglie da rigattiere, sui tasti di un pianoforte di una casa popolare.

L’Alda Merini che Nobili porta sul palcoscenico è capricciosa, tagliente, divertente, prende in giro chi la va a trovare, è piena di vizi, guarda la tv color sul primo, beve solo coca cola e caffè, e fuma 40 sigarette al giorno, come minimo. Ma sa fare poesia. Perché la poesia e la bellezza di dentro possono riflettersi all’esterno, malgrado il vetro sporco dello specchio.

“Dio arriverà all’alba” rappresenta ad oggi una evocazione unica di un personaggio entrato nella Storia di questo Paese. Uno spettacolo imperdibile per la Critica ed il Pubblico.

Parte dei proventi del libro dello spettacolo saranno devoluti in beneficienza al Progetto Itaca, che supporta le famiglie di persone affette da patologie psichiatriche.