Paliano, una giornata ecologica di pulizia dei boschi

PALIANO (FR) – I cittadini palianesi questa mattina sono tornati in campo per un’altra giornata ecologica che ha visto interessate le zone di Bosco Castello l’area fluviale Mola dei Piscoli.

L’iniziativa, promossa dall’Assessorato al Servizio Rifiuti Solidi Urbani, è ormai un appuntamento costante per la città di Paliano, un momento fondamentale per ritrovarsi, condividere un gesto di grande civiltà e diffondere una cultura ecosostenibile, attraverso il rispetto e la cura per l’ambiente.

Il Sindaco Domenico Alfieri: «Grande soddisfazione per la riuscita di questa giornata ecologica, il cui risultato dà il senso della partecipazione dei cittadini e delle associazioni al progresso civile del Comune. In un momento in cui l’attenzione dei cittadini verso la sostenibilità è alta, ritengo fondamentale un’iniziativa come questa, che dimostra il grande ruolo che può avere il singolo nella tutela del bene pubblico e la forza che può avere una comunità nel presidiare il suo territorio».

«Una giornata ecologica all’insegna del recupero della materia. Un ringraziamento sentito all’associazione cacciatori “I Briganti” e ai pescatori dell’ASDP S.Andrea e ai privati cittadini che hanno preso parte alla giornata. Un lavoro volto alla separazione di plastica, vetro e ingombranti cha ha permesso di recuperare 35 sacchi di plastica, 8 di vetro e una tonnellata di rifiuti ingombranti. Un ringraziamento anche a un gruppo di cittadini che ha provveduto a bonificare l’area di Mola dei Piscoli e naturalmente all’azienda GEA». Questo il commento dell’Assessore Simone Marucci.




Paliano, Natale 2019, cala il sipario sui festeggiamenti

PALIANO (FR) – Con la “Tombolissima della Befana” dedicata ai bambini, si sono chiusi ieri, 6 gennaio, i festeggiamenti delle festività natalizie della città di Paliano. Un lungo mese di eventi che, a partire dal giorno dell’Immacolata, si sono susseguiti fino al nuovo anno con l’obiettivo di garantire alla cittadinanza delle occasioni di svago e intrattenimento in grado di soddisfare tutte le fasce d’età.

Eventi realizzati dall’amministrazione comunale e dall’impegno di numerosi altri soggetti e realtà associative presenti sul territorio: la Pro Loco cittadina, l’associazione culturale Palio dell’Assunta & Corteo Storico “Città di Paliano”, i comitati dei Rioni e delle Contrade, i commercianti, la Banda Musicale “Città di Paliano”, gli “Amici Bike”, l’Istituto Comprensivo, la Casa di Reclusione, il consorzio “I Castelli della Sapienza”, la Provincia di Frosinone. Un calendario che è risultato essere quindi il frutto di un lavoro corale, ideato e portato a termine insieme per impreziosire uno dei momenti di festa più sentiti da tutta la comunità palianese.

«I festeggiamenti di questo Natale 2019 – ha dichiarato il sindaco Domenico Alfieri – hanno rappresentato l’ennesimo banco di prova delle nostre capacità organizzative e di dimostrato quanto sia fondamentale, nelle attività orientate al miglioramento della vita cittadina, il contributo delle istituzioni sovracomunali e delle associazioni. Dietro ogni singolo evento si cela lavoro, dedizione, passione e si rinsaldano quei legami profondi che ci rendono orgogliosi di far parte di questa grande famiglia che è la nostra città».

Come di consuetudine, essendo il Natale la festa per antonomasia dei bambini, numerosi sono stati i momenti indirizzati ai più “piccoli”, coinvolti nella consegna delle proprie “letterine” a Babbo Natale, rappresentazioni teatrali, giochi, spettacoli di magia e illusionismo; tanti appuntamenti, intervallati da eventi pensati anche per le esigenze dei più “grandi” che hanno potuto apprezzare intense serate all’insegna dell’intrattenimento musicale, grazie ai concerti dell’orchestra da camera della Provincia di Frosinone, della Jumpin’ Jive Orchestra, dell’ensemble di clarinetti del conservatorio “Licinio Refice” e dei Cori di Mole, Cappuccini, Sant’Andrea e Sant’Anna, Piccolo Coro Sant’Andrea, Angeli in Coro e Serrone. Spazio anche per lo sport, con la sesta edizione della “Partita del Cuore” in favore della Caritas locale, e alla tradizione dell’arte sacra e profana, con l’allestimento del percorso dei Presepi nel centro storico, la rappresentazione del Presepe Vivente a Santa Maria di Pugliano e le installazioni delle luminarie in Piazza Marcantonio Colonna e nel borgo. In più, mercatini e degustazioni all’aperto dei prodotti tipici del territorio.




Frosinone, lite tra due pregiudicati: 37enne spara un colpo alla testa del rivale

FROSINONE – Nella tarda serata di ieri a Frosinone, presso l’area di sosta del bar “Caterina”, in via Tommaso Albinoni, due pregiudicati hanno avuto un violento litigio a seguito del quale uno dei due, un albanese di 37 anni, si allontanava per poi fare immediatamente  ritorno ed attendere che il rivale entrasse nella sua auto, per sorprenderlo e sparargli un colpo di pistola alla testa, riducendolo in gravissime condizioni.

I
due stranieri sono entrambi residenti a Frosinone e tutti e due risultano in possesso
del permesso di soggiorno.

Il
ferito, dopo le prime cure prestate sul posto, è stato trasferito al
Policlinico “Umberto I” di Roma, dove è stato sottoposto ad un delicato
intervento chirurgico, che ha permesso l’estrazione del proiettile dal cranio.
Attualmente la sua prognosi è riservata.

Subito
sono state attivate le ricerche dell’autore del tentato omicidio che,
sentendosi braccato, si è presentato spontaneamente presso la sede di questa
Questura, confessando la commissione del reato e consentendo il ritrovamento
dell’arma utilizzata e poi nascosta. La pistola, da un successivo accertamento,
è risultata provento di furto avvenuto a Ceccano lo scorso 8 dicembre. 

Ascoltato
nel corso della notte dal P.M. di turno, il Sostituto Procuratore dr. Samuel
Amari, in presenza dei difensori di fiducia, ha confermato di essere l’autore
del reato attribuendone le motivazioni a contrasti sorti nell’ambito dello
sfruttamento della prostituzione nell’area industriale di questo capoluogo.

Il feritore è stato arrestato e condotto presso il carcere di Frosinone. Sono in corso le indagini da parte della Squadra Mobile di Frosinone.




Paliano, Natale 2019: un mese di eventi per tutti

PALIANO (FR) – Countdown iniziato per il Natale nella città di Paliano. Domenica 8 dicembre si darà ufficialmente inizio alle feste con l’incontro con Babbo Natale nel teatro Esperia e “l’invio” in aria con i palloncini delle letterine dei bambini. Il tutto con il sottofondo musicale della banda “Città di Paliano”. Inoltre l’associazione Palio dell’Assunta & Corteo Storico ha allestito un suggestivo percorso dei Presepi con degustazione e assaggi con i prodotti delle terre di Paliano. E da qui un susseguirsi di eventi che occuperanno tutti i week end fino al giorno dell’Epifania: concerti di musica classica ma anche swing, le esibizioni dei cori parrocchiali e della Banda musicale, spettacoli di magia e di teatro per bambini, l’immancabile presepe vivente di S.Maria Pugliano fino ad arrivare alla tombolata di chiusura con la Befana. Spazio anche alla beneficenza con la quinta edizione della Partita del Cuore in cui l’Amministrazione Comunale affronterà le vecchie glorie del calcio palianese.

Il Sindaco Domenico Alfieri: «Anche quest’anno la magia del Natale animerà per un mese intero le strade della città. Inizierà nel giorno dell’Immacolata il ricco programma di eventi organizzati per le festività natalizie dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con la Proloco e l’Associazione Palio, per consentire alle persone di ogni età di vivere l’atmosfera della festa più amata. Una serie di eventi pensati per riunire la comunità e non solo attraverso momenti di svago, divertimento, riflessione e cultura».

«Il cartellone presentato – sottolinea il Vicesindaco e Assessore alla Cultura Valentina Adiutori – è pieno di appuntamenti artistici, culturali e legati alla solidarietà. Spettacoli musicali e teatrali per grandi e bambini, un percorso nelle vie del centro storico alla scoperta dei presepi allestiti dai rioni che aiuteranno a riscoprire il territorio, a vivere la città, a passeggiare nelle strade in una città illuminata e vestita a festa. Insomma tanti eventi da non perdere».




Enogastronomia e turismo nel Lazio: il rilancio parte dalla cura del territorio

Lazio in Movimento, questo il nome del progetto che ha come obiettivo quello di far conoscere, in modo sistematico e organizzato, i prodotti dell’agricoltura laziale e le loro trasformazioni, valorizzandoli e promuovendoli attraverso manifestazioni, percorsi conoscitivi, seminari formativi, progetti didattici interattivi e mostre.

Un’iniziativa che nasce da un’idea di Michela Irione, maturata in sette anni di attività come proprietaria di un’enoteca con cucina a Grottaferrata e che da sempre ha avuto una grande passione per il mondo del cibo e del vino.

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Enogastronomia e valorizzazione del territorio laziale. In studio il giornalista Luigi Jovino, Luigi Caporicci presidente della storica cantina Gotto d’Oro, Michela Irione fautrice dell’iniziativa Lazio in Movimento, Luigi Fragiotta “socio della cantina Gabriele Magno” e Federico Artico “Viticoltore”

Lazio in Movimento si propone dunque come mission quella di far cambiare la percezione generale, sia a livello nazionale e internazionale, che oggi vede la regione Lazio ancora poco conosciuta e considerata sia in Italia che all’estero sotto il profilo enogastronomico.

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Il video servizio trasmesso a Officina Stampa del 21/11/2019

Un processo, quello della valorizzazione dei prodotti dell’enogastronomia laziale, che deve necessariamente partire dalla valorizzazione di questi ultimi proprio nella regione d’appartenenza.

La mission è quindi fattivamente rivolta ad accendere i riflettori sulla valorizzazione della filiera laziale: un percorso che inizia dal produttore e arriva fino al consumatore. Un’operazione che punta a mettere in luce la qualità dei prodotti della gastronomia e dei vini del Lazio, che dovrebbe essere amplificata e abbracciata dalle Istituzioni e anche dagli organismi rappresentativi delle categorie che ruotano attorno al mondo dell’enogastronomia.

Enogastronomia e Made in Italy

Un brand quotato in tutto il mondo e che dal 2015 ha assistito all’ingresso della cucina italiana nel mondo accademico del Lazio.

L’università Roma Tre, infatti, all’interno del dipartimento di scienze ha messo in tavola, prima nella nostra regione, un corso di laurea triennale legalmente riconosciuto in scienze e culture enogastronomiche.

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Il video servizio trasmesso a Officina Stampa del 21/11/2019

E gli ingredienti del piano di studio sono rappresentati dai processi di produzione fino alla trasformazione degli alimenti di origine animale e vegetale, sicurezza igienico-sanitaria, valutazione e valorizzazione della qualità delle materie prime dal punto di vista nutrizionale ed economico, ma anche cicli di seminari con professionisti e laboratori dove sperimentare la preparazione dei piatti tipici della gastronomia italiana e internazionale, oltre alla gestione della cucina professionale di alta qualità inclusi gli aspetti legislativi. Un percorso formativo che è stato preparato in collaborazione con l’Università della Tuscia e con l’istituto alberghiero Tor Carbone. Un corso accademico che vede sfornare figure altamente professionali, specializzate anche nel campo del marketing e della gestione della comunicazione del turismo di settore.

Il Lazio una regione ricca di storia

Numerose culture hanno lasciato il segno e tantissime testimonianze del loro passaggio.

Una regione dove importanti dominazioni si sono succedute, in particolare, quella Etrusca e quella Romana.

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Il video servizio trasmesso a Officina Stampa del 21/11/2019

Questo susseguirsi di occupazioni e di epoche molto diverse tra di loro hanno consentito a questo territorio di arricchirsi di tradizioni sia storiche che enogastronomiche.

Così ogni borgo ha custodito la propria cultura culinaria e creato un ventaglio di prodotti enogastronomici che ancora oggi si possono assaporare e gustare.

Molto del turismo dei borghi si concentra sull’aspetto enologico e gastronomico che unito a quello artistico e storico fanno dei borghi laziali dei veri e propri scrigni. La popolazione locale infatti è legata alla propria terra e gelosa delle proprie caratteristiche storiche e culturali.

Partendo da questo fondamentale punto che sono nate le Strade del Vino e dei Sapori del Lazio.
Queste sono costituite in associazioni e hanno come obiettivo primario la valorizzazione e promozione del territorio, dei borghi toccati dall’itinerario e dai prodotti tipici enogastronomici da proporre al turista e al viaggiatore buongustaio che desidera conoscere le Strade del Vino e dei Sapori del Lazio.

Cantine, aziende agricole, agriturismi, ristoranti, enti ed associazioni concorrono affinché la Strada del vino e dei Sapori sia un veicolo determinante per uno sviluppo sostenibile della zona.




Costantino Guerino, una storia emblematica: il calvario di un padre di famiglia

La violenza che avviene nelle mura domestiche è un problema grave. Una emergenza che avviene nel sommerso, nella cosiddetta spirale del silenzio.

Negli ultimi anni siamo stati abituati a storie che parlano di mostri e vittime, passioni e dolori, odiose conseguenze. Eppure non sempre tutto è come sembra.

Costantino Guerino una storia emblematica

Il Calvario di Costantino Guerino, Residente a San Vittore, del Lazio, è iniziato subito dopo il Natale del 2018, quando è stato arrestato per violenza fisica e sessuale ai danni della moglie davanti ai tre figli. Il Guerino è stato condotto in carcere senza neanche un riscontro reale, vista la presunta urgenza del reato. Undici mesi in cui è stato sottoposto alla custodia cautelare in carcere fortunatamente convertita in arresti domiciliari dal tribunale del riesame su istanza dei difensori.

Va ricordato infatti che la custodia cautelare, a conti fatti, è una vera e propria condanna al carcere prima che giunga sentenza. Le condizioni di reclusione sono le stesse, l’ambiente è lo stesso, il trattamento è lo stesso. Manca però la colpevolezza che dovrebbe costituire il centro della detenzione.

Inoltre visto il dispositivo cautelare, Costantino Guerino, oggetto di una pesante campagna denigratoria mediatica a livello locale, per undici mesi non ha potuto né vedere né sentire i suoi figli di 3, 5 e 10 anni. Alcuni media locali hanno preferito descrivere il Guerino come il mostro perfetto, facendone un simbolo di una campagna senza riscontri oggettivi.

Alla fine Costantino Guerino è stato assolto dal Tribunale collegiale di Cassino, perché “il fatto non sussiste”, sospendendo la pena ed ordinando l’immediata scarcerazione dell’imputato. Quello che sembra un caso risolto ha però risvolti gravosi. Nessuno risarcirà Costantino Guerino dell’infamia di essere stato additato per 11 mesi come violentatore. Inoltre, cosa ben più grave, in base ai provvedimenti presi d’urgenza, rischia ancora la decadenza dalla potestà genitoriale su iniziativa del Tribunale dei Minorenni.

Il paradosso totalmente burocratico descrive l’assurda condizione di un innocente che è ancora sottoposto ad iniziativa giudiziaria per un procedimento il cui presunto reato non sussiste. Il Guerino pur essendo estraneo a violenza dovrà ulteriormente attendere la chiusura del provvedimento del Tribunale dei Minori circa l’allontanamento dei figli, procedimento per il quale passerà ancora acqua sotto i ponti.

I figli del Guerino sono ancora quindi con la madre, accusatrice unica di un teorema smontato dal Tribunale di Cassino

Secondo la difesa, le accuse gravi che sono state fatte al Costantino Guerino, sarebbe state montate ad arte dalla ex compagna, la quale, per vendicarsi di un tradimento subito, avrebbe deciso di far vivere al suo ex compagno un vero e proprio incubo.

L’ex compagna aveva sporto una querela molto ricca e dettagliata circa i presunti abusi tanto da ingannare anche gli inquirenti in un primo momento. Grazie anche alle indagini difensive, gli organi preposti hanno acquisito materiale probatorio che si è rivelato fondamentale per smascherare il presunto “teatro” messo in atto dalla donna e far emergere le numerose incongruenze.

Assistito dagli Avv.ti Sarah Grieco e GianMarco Simone, che si sono anche avvalsi dell’ esperienza del Dott. Fabrizio Mignacca quale consulente tecnico di parte, il Guerino può iniziare la seconda parte della sua battaglia legale per il recupero della custodia dei figli.

Secondo l’Avvocato Gianmarco Simone: “le indagini difensive, l’istruttoria dibattimentale e le fonti di prova documentali, tra cui notevole importanza hanno assunto le conversazioni WhatsApp tra i coniugi, hanno fatto crollare l’impianto accusatorio. Si è minata dapprima l’attendibilità del testimone della querelante per cui l’intero processo si reggeva sulle sole dichiarazioni della ex compagna che però non hanno superato quel vaglio di credibilità soggettiva ed oggettiva richiesto dalla Cassazione in svariate sentenze”.




Frosinone, manette per funzionari e dipendenti dell’Agenzia delle Entrate

FROSINONE – Questa mattina, i militari della Compagnia Carabinieri di Frosinone hanno eseguito, presso la Direzione Provinciale dell’Agenzia delle Entrate di Frosinone – Ufficio del Territorio, tre Ordinanze di Custodia Cautelare di Arresti Domiciliari, emesse dal G.I.P. del Tribunale di Frosinone, Antonello Bracaglia Morante, su richiesta del P.M. Adolfo Coletta della locale Procura della Repubblica, per i reati di “Concussione in concorso, Corruzione, Truffa Aggravata in concorso e Abuso D’ufficio” con applicazione, per tutti gli arrestati, della interdizione dall’impiego relativo all’esercizio di pubblici uffici per la durata di 12 mesi.

I destinatari delle misure sono stati il 52 enne C.A. di Alatri, responsabile dell’Unità Operativa Servizi Catastali in Front Office (accettazione atti per l’aggiornamento catastale e collaudo), e due suoi collaboratori, C.D. di anni 51 originario di Pico ma residente a Frosinone e il 58enne M.C. di Monte S.Giovanni Campano,questi ultimi addetti alla ricezione del pubblico presso il reparto Banche Dati e Servizi Catastali – Front Office.

L’adozione del grave provvedimento da parte dell’Autorità Giudiziaria scaturiva dalla condivisione dei molteplici e concordanti elementi di prova raccolti dagli investigatori durante le indagini iniziate nel mese di giugno 2018. All’epoca, dagli ambienti dei liberi professionisti operanti nel settore dell’edilizia, si raccoglievano lamentele a riguardo di un presunto “malvezzo sistema” adottato da alcuni dipendenti dell’ufficio Provinciale del Territorio di Frosinone, consistente nel richiedere per l’istruzione delle pratiche catastali ingiusti compensi in danaro agli utenti.

Le indiscrezioni trovavano riscontro quando nel mese di luglio 2018 i Carabinieri formalizzavano la denuncia di un geometra di Alatri, vessato e minacciato dagli impiegati C.D. e M.C.. Questi ultimi, profittando della loro posizione, dopo aver preso diretti contatti con un utente screditavano il lavoro svolto dal tecnico escogitando false problematiche che non avrebbero permesso l’approvazione della suddivisione e l’accatastamento di un immobile ubicato a Torre Cajetani (FR). Il tecnico anziché accettare l’ingiusta richiesta di mille euro da parte dei due disonesti impiegati per risolvere inesistenti complicazioni, accettava di denunciare ai Carabinieri di Frosinone quanto stesse subendo.

Le successive attività investigative, proseguite anche con supporti di natura tecnica, facevano emergere che l’episodio denunciato non fosse occasionale ma frutto di un consolidato accordo tra i due ed attuato nell’ambito di un collaudato sistema finalizzato ad ottenere illeciti guadagni in denaro od altri beni materiali a danno di liberi professionisti e privati che, per vari motivi, si rivolgevano all’Ufficio del Territorio.

Le vittime erano scelte scrupolosamente così che, sulla base delle singole esigenze dei malcapitati e delle loro condizioni di soggezione e di età, risultava più facile attivare il “teorema delle complicazioni create ad arte” e risolvibile esclusivamente con la loro diabolica disponibilità a far credere che fosse la loro intercessione a definire positivamente le pratiche. I due si sono spinti finanche a simulare finti sopralluoghi su edifici e terreni, al punto da indurre le ignare vittime persino a credere ciecamente nella loro benevolenza, riuscendo così ad ottenere somme di denaro e talvolta regalie in natura o in forma di servizi, addirittura fingendosi buoni amici e partecipando a pranzi in casa e presso ristoranti.

Altra forma ingegnosa per ottenere guadagni, consisteva nell’effettuare mirati accertamenti in banca dati e poi consegnare ai diretti richiedenti, sia essi professionisti, privati e agenzie immobiliari, copie di visure e atti notarili ad uso esclusivo di ufficio ad un prezzo che variava dai 20 ai 50 euro, trasgredendo ogni aspetto delle procedure previste per favorire le parti, con ovvie ripercussioni economiche a danno dell’erario. Talvolta le consegne dei documenti avvenivano all’esterno della sede di lavoro e altre volte recapitate addirittura a domicilio.

I due, in particolar modo C.D., non si sono risparmiati nel vantarsi di riuscire ad imbrogliare le loro vittime facendosi gioco di loro, al punto da indicarle con frasi del tipo “sto aspettando sto pesce giallo” – “ deve venire un altro pesce qua” –“ho preso sto pesce” – vale la pena aspettare quando sono….sono sti pesci!”.

In alcune circostanze i due si sono serviti intenzionalmente di geometri liberi professionisti, specificatamente prescelti, sia per presenziare nel corso dei finti sopralluoghi, sia per la successiva realizzazione di tutti quegli atti necessari alla materiale presentazione della pratica che avrebbero poi seguito all’interno degli uffici dell’Agenzia delle Entrate, agevolando così una pronta ed immediata approvazione. Incontri e “sopralluoghi” sono avvenuti a Frosinone, Ferentino, Castro dei Volsci, Sgurgola, Alatri, Sora, Arce e Casamari, per la provincia di Frosinone, nonché Prossedi (LT), Terracina (LT) e Maenza (LT), anche se non pertinente alla giurisdizione del locale Ufficio del Territorio.

Invece, in talune occasioni avendo trovato difficoltà nel far approvare qualche DOCFA – pratica di accatastamento, i due soggetti hanno dovuto ricorrere all’aiuto del loro responsabile di settore C.A., il quale senza indugio e/o chiedere spiegazioni si prodigava personalmente a risolvergli la problematica approvandola personalmente.

Relativamente al predetto C.A., le indagini hanno permesso di capire che lo sfrontato comportamento dei due non era isolato ma agevolato dal loro responsabile, il quale a sua volta e per via del suo incarico sovraordinato, manteneva alacremente attivo un vero e proprio “sistema” che obbligava tutti i liberi professionisti a sottostare alle sue pretese. Ben presto, dalle attività tecniche e dalle dichiarazioni rese da alcune vittime, emergeva che il citato responsabile per costringere i liberi professionisti a sborsare somme di danaro in suo favore, pretestuosamente non approvava le loro pratiche inviate telematicamente adducendo motivazioni artificiose, quindi con i respingimenti erano obbligati ad avanzare una nuova richiesta.

Tale rodato espediente, da anni posto in essere da C.A., creava grosse difficoltà al professionista, fino al punto di perdere il prestigio nei confronti dei propri clienti, oltre al danno economico che ne poteva derivare. Pertanto, i tecnici messi con le spalle al muro, sono stati costretti negli anni a sottomettersi ai suoi voleri, al punto da pretendere da taluni esborsi in danaro per ogni pratica approvata, invece con altri aveva impostato la sua autorità per costringerli in prossimità delle festività pasquali, di ferragosto e natalizie a regalargli somme di denaro, varianti tra i duecento e i cinquecento euro, oppure regalie di prestigio. Eclatante è il fatto che nei confronti di taluni ritardatari, non esitava a telefonargli e poi molto semplicemente con frasi metaforiche del tipo “ senti un po’ passi prima di natale o” – non ti vedo nemmeno più per Frosinone ma stai lavorando ?““ma non sei passato per niente a Frosinone” – non ci siamo sentiti per Natale ci dovevamo fare gli auguri?” – “ …..c’è mia moglie a casa è uguale” – “ ciao ma che passi” – …ti trovo a casa o a lavoro … c’è mia moglie…allora lascio a lei”…

Altro fatto di assoluta gravità è che in varie occasioni, debitamente documentate con riprese video, C.A. ha ricevuto appositamente, presso il suo ufficio, liberi professionisti per ottenere il suo preteso “compenso”; i filmati di tali eventi sono eloquenti e le conferme delle vittime attestano l’avvenuta dazione.

A differenza della coppia C.D. e M.C. che giornalmente andava a caccia di papabili vittime, il responsabile di settore C.A. nel tempo ha costretto i liberi professionisti, i quali non hanno avuto alternative per sviare le ingiuste pretese, pena compromissioni professionali e considerevoli danni economici.

Non è stato possibile quantificare esattamente gli illeciti introiti ottenuti dal predetto C.A., ma dalla ricostruzione temporale dei fatti contestati, le somme sborsate dai tecnici sono da ritenersi ingenti e comunque tra 80.000 e 100.000 euro mentre la più volte indicata coppia ha generato introiti di poco inferiori. Nello stesso procedimento, ad oggi sono anche indagati 18 tra liberi professionisti e consulenti, per reati di corruzione e induzione indebita.

Inoltre è indagato anche altro dipendente del Reparto Conservatoria presso l’Agenzia delle Entrate per truffa a danno di privati.

In qualche circostanza, nel corso delle indagini ed a richiesta degli investigatori, il direttore e un dirigente dell’Agenzia delle Entrate del capoluogo ciociaro hanno fornito specifica collaborazione.

Nel corso della mattinata, durante l’apertura degli uffici dell’Agenzia delle Entrate di Frosinone sono state eseguite perquisizioni alle rispettive postazioni degli arrestati, successivamente estese alle loro abitazioni.

Le indagini proseguono allo scopo di accertare eventuali responsabilità o connivenze di altri dipendenti e individuare ulteriori vittime (si allegano foto attività svolte).




Paliano: 6 milioni per una nuova scuola

Sei milioni di euro per la costruzione di una nuova scuola a Paliano, che possa sostituire il vecchio plesso di Via Fratelli Beguinot e ospitare in una struttura moderna, adeguata ed efficiente, gli alunni della scuola primaria e secondaria di primo grado della città: un nuovo finanziamento per l’edilizia scolastica di Paliano, dunque, ottenuto grazie all’accesso in graduatoria al decreto “Sisma 120” del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca e annunciato dal sindaco Domenico Alfieri durante la sessione dedicata alle comunicazione nel consiglio comunale tenutosi ieri, 22 ottobre, presso il Teatro comunale Esperia.
«Grazie a questi nuovi, ingenti fondi – ha dichiarato il sindaco Domenico Alfieri – frutto dell’impegno dell’amministrazione e dei tecnici comunali, garantiremo ai nostri figli una grande opera pubblica, pienamente fruibile e in regola con le più stringenti norme antisismiche, ideata per costruire un solido futuro ai palianesi di domani, fondato sul valore imprescindibile dell’istruzione. Finalmente una nuova scuola».
«In un momento in cui gli investimenti pubblici nelle strutture scolastiche
risultano carenti, qui a Paliano riusciamo a porci in controtendenza, riuscendo a trovare nuove risorse grazie al lavoro quotidiano dei nostri uffici. La nuova scuola di Paliano sarà un’opera destinata a segnare uno spartiacque tra passato e futuro, e offrirà ai nostri ragazzi un luogo all’avanguardia dove crescere e apprendere in piena sicurezza». Queste le parole dell’assessore alle Opere pubbliche, Federico Fiore.
«La costruzione di un nuovo plesso scolastico – è stato il commento
dell’assessore alle Politiche scolastiche, Eleonora Campoli – oltre che una grande opportunità di crescita per tutta la nostra comunità, rappresenta il segno tangibile di una volontà amministrativa che mira a risolvere nel concreto le problematiche più importanti per le famiglie, come assicurare luoghi protetti e sicuri per i nostri figli».




Frosinone, sgominato il business dei migranti nel Lazio, Campania e Molise: coinvolti anche sindaci e pubblici ufficiali VIDEO

Sin dalle prime luci dell’alba, gli uomini della Polizia di Stato e della Guardai di Finanza di Frosinone stanno eseguendo, su disposizione del G.I.P. Dott. Domenico di Croce, ordinanze di applicazione di misure cautelari personali e reali in tre diverse Regioni (Lazio, Campania e Molise) e cinque Province (Frosinone, Latina, Rieti, Caserta ed Isernia), nei confronti degli appartenenti a due sodalizi criminosi attivi nel settore dell’accoglienza ai migranti.

Le indagini, dei Poliziotti del commissariato di Cassino e della squadra Mobile,e del Comando Provinciale GdF di Frosinone, coordinate dal Sost. Proc. Dott. Alfredo Mattei, hanno acceso i riflettori su un articolato sistema di frode che, anche grazie alla corruzione di pubblici ufficiali preposti ai controlli e Sindaci, ha consentito ai sodali di appropriarsi indebitamente di ingenti somme di denaro.




Aprilia e Anagni, scoperti due depositi di merce contraffatta: sequestro di 830 mila articoli contraffatti

Due depositi clandestini di merce contraffatta e non sicura sono stati individuati ad Aprilia (LT) e Anagni (FR) dai Finanzieri del Comando Provinciale Roma, che hanno sventato l’immissione sul mercato di oltre 830.000 articoli – contraffatti e pericolosi per la salute dei consumatori – denunciando due persone all’Autorità Giudiziaria.
I “Baschi Verdi” del Gruppo Pronto Impiego della Capitale, prevedendo una
recrudescenza del traffico illecito di prodotti di cartolibreria in occasione della riapertura delle scuole, hanno concentrato la loro attenzione sui punti vendita e sui trasporti di tale materiale. Proprio durante un controllo su strada è stato fermato un automezzo diretto verso un negozio del centro storico di Roma, ove i Finanzieri hanno sequestrato oltre 20.000 pezzi tra matite, penne, gomme, quaderni, astucci, temperamatite e tubetti di
colla, privi del marchio di sicurezza “CE”. Risalendo la filiera dell’approvvigionamento, le Fiamme Gialle sono giunte a un deposito clandestino ubicato ad Anagni, ove sono stati rinvenuti ulteriori 5.500 accessori con i marchi contraffatti “All Star CV”, “Marvell” e
“Device of mustache”, nonché 86.500 articoli di cartoleria non conformi al c.d. “Codice del Consumo”, per lo più pennarelli ed evidenziatori.
Nella rete dei controlli è finita anche un’altra società operante nel settore, nei cui locali, ubicati nel quartiere Ostiense della Capitale, i “Baschi Verdi” hanno rinvenuto circa 600.000 articoli contraffatti e non rispettosi della normativa comunitaria e nazionale (cartucce per stampanti, carica-batterie e accessori vari per tablet e cellulari). Anche in questo caso è stato ricostruito il canale distributivo, individuando un deposito di rilevanti
dimensioni, ubicato nella zona industriale di Aprilia, al cui interno erano stoccati altri 120.000 pezzi pericolosi per la salute degli acquirenti.
Tutta la merce sequestrata, se venduta, avrebbe potuto fruttare ai responsabili dell’attività illecita ricavi per oltre un milione di euro. Due persone di nazionalità cinese sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Roma per i reati di ricettazione, frode in commercio e introduzione e vendita di prodotti con marchi falsi, oltre che segnalate in via amministrativa per la violazione del c.d. “Codice del Consumo”.
L’operazione si inquadra nel più ampio dispositivo di contrasto ai traffici illeciti e a ogni altra forma di illegalità economico-finanziaria predisposto della Guardia di Finanza, volto alla salvaguardia degli imprenditori onesti e alla tutela della saluta e della sicurezza dei
consumatori.




Sora, la predica del parroco Piacentini sui migranti: “Hanno telefonini e catenine al collo e dicono di venire da persecuzioni. Ma quali persecuzioni?”

Predica choc di un prete durante le celebrazioni per la festa di San Rocco. Il parroco di Sora, cittadina del frusinate, don Donato Piacentini, si è scagliato contro i migranti e chi li soccorre. “Vanno a soccorrere persone che hanno telefonini o catenine e catene al collo e che dicono di venire dalle persecuzioni. Ma quali persecuzioni? Guardiamoci intorno, guardiamo la nostra città, la nostra patria. Guardiamo le persone accanto, che hanno bisogno e quante ne ho conosco io, sono tante, tantissime, una marea che si vergognano del loro stato di vita”. Le parole sono state accolte da contestazioni ma anche da qualche applauso.
    Il vescovo di Sora, mons. Gerardo Antonazzo, ha sconfessato il suo sacerdote. La diocesi, in un comunicato ufficiale, parla di “discutibili scelte personali” mentre il vescovo ha sottolineato nella sua predica che “uno dei cardini fondamentali” del Vangelo “è la scelta ‘prima gli altri'” ribadendo dunque l’impegno, con la Caritas, per l’accoglienza dei migranti.