FROSINONE, LA PROVINCIA PERDE UN FINANZIAMENTO DI 1 MILIONE DI EURO PER LA RACCOLTA DIFFERENZIATA

A.P.

“Se l’Amministrazione Regionale si è vista ‘bocciare’ sostanzialmente il Piano Rifiuti dal Ministro Clini, l’Amministrazione Provinciale di Frosinone compie l’ennesimo autogol. La perdita del finanziamento di oltre 1 milione di euro destinati ad attivare la raccolta differenziata in diversi paesi della Provincia è una manifestazione palese non solo di incapacità ed incompetenza, ma, cosa ancor più grave, di assoluta noncuranza verso il territorio. – Dichiara in una nota Anna Maria Tedeschi, consigliere regionale Idv. La nota prosegue poi – Il ciclo dei rifiuti della Provincia di Frosinone ruota sostanzialmente intorno a tre impianti: SAF di Colfelice, discarica di Roccasecca e inceneritore di San Vittore. Partire quindi con una vera raccolta differenziata è fondamentale per scaricare questi tre impianti e renderli residuali nell’ambito della gestione dei rifiuti. La gestione in ottica di riutilizzo può partire solo con la raccolta differenziata porta a porta avendo cura di far crescere una cultura ambientalista nuova ed una nuova sensibilità nel consumo delle risorse. – La Tedeschi conclude poi la nota – Le cospicue risorse che l’Amministrazione Provinciale ha rispedito al mittente avrebbero consentito l’avvio di un serio programma capace di dare impulso e sviluppo anche ad un nuovo settore economico collegato ai rifiuti. Visto l’esito di questa penosa vicenda amministrativa l’Assessore provinciale ai rifiuti e all’ambiente dovrebbe avere almeno il pudore di dimettersi”.




ROCCASECCA, L'INCUBO DI UNA ROMANA DIRETTA IN TRENO A ROMA: SCENDE A CASSINO E VIENE PICCHIATA E STUPRATA

Redazione

Una romana di 46 anni è stata stuprata e picchiata a causa di uno scherzo del destino: diretta a Roma si sveglia in treno alla fermata di Roccasecca in Ciociaria.  Un contrattempo, l'altro ieri mattina, quando dopo essere salita su un treno a Ciampino per passare la Pasqua a Roma con alcuni amici, si è addormentata. Il treno si è fermato a Roma e poi è ripartito per Cassino. La donna si è risvegliata a Roccasecca, intorno alle 11. Nell’attesa di riprendere il treno per ritornare indietro, la donna romana ha fatto un giro nella piazzetta vicino la stazione, dove ha incontrato il suo carnefice, che gentilemnte si è offerto di aiutarla a fare una ricarica telefonica, dato che il suo cellulare era scarico. Poi, la donna si è lasciata convincere a salire nell'appartamento dell'uomo, proprio a due passi dalla stazione ferroviaria. Una volta a casa, l'uomo ha subito cambiato atteggiamento: ha chiuso la porta a chiave e con un coltello ha minacciato di ucciderla se non avesse avuto con lui un rapporto sessuale. La 46enne ha provato a fuggire, ma l'aguzzino l'ha ferita alla mano con un coltello; dopo averla violentata più volte, l'ha picchiata e rapinata. Solo sette ore dopo, la donna è riuscita a liberarsi e a uscire seminuda in strada; a soccorrerla per prima è stata una ragazza che l'ha aiutata a chiamare i carabinieri. I militari della Compagnia di Pontecorvo, coordinati dal capitano Di Carlo, hanno impiegato poco a risalire allo stupratore e ad arrestarlo. L'uomo, di 62 anni, padre di tre figli e con un precedente per maltrattamenti in famiglia, è agli arresti domiciliari, in attesa dell'interrogatorio fissato per questa mattina davanti al Gip di Cassino. Durante la perquisizione, i carabinieri hanno trovato prove schiaccianti di ciò che è successo: una scarpa della donna e macchie di sangue. La donna è stata soccorsa e trasportata all'ospedale di Cassino, dove è stata anche medicata alla mano. Sotto shock, prima di tornare a Roma, ha raccontato ai Carabinieri che aveva accettato l'aiuto dell'uomo perché le sembrava cortese. Eppure si è trovata a passare una Pasqua da incubo.

La foto è generica e non ritrae la donna vittima dello stupro in questione




CECCANO ELEZIONI, RINO LIBURDI (CECCANO FUTURA E COORDINATORE LISTE CIVICHE DEL CENTRODESTRA): "LE NOSTRE LISTE SONO LE PIU’ FORTI DI SEMPRE"

Redazione

Dopo un intervento del candidato Stella, che ha polemizzato sulle modalità di composizione delle liste degli altri candidati a sindaco, nel dibattito sull’argomento è intervenuto Rino Liburdi, portavoce del movimento “Ceccano Futura” e coordinatore delle liste civiche del centrodestra.
“Penso che il lungo e tedioso intervento del candidato Stella abbia messo a nudo tutta la debolezza e l’evanescenza delle forze che sostengono il suo progetto. Come di consueto, gli argomenti, le critiche e le pseudo proposte del candidato ex socialista inscenano un tentativo di porre in essere iniziative politiche demagogiche e sterili sia sotto il profilo giuridico sia sotto il profilo politico. Ora, la richiesta di far “controllare le residenze dei candidati” è una iniziativa giuridicamente abnorme, in quanto tale verifica (come immagino che il candidato Stella sappia bene essendo uno dei “veterani” dell’assise comunale) è stata già esperita dalla commissione elettorale che ha ammesso le liste. Quindi, perché fare richieste ontologicamente inutili? Si comprende la pur legittima pubblicità elettorale, ma non si possono prendere in giro gli elettori. Del resto proposte del genere tengono il paio con quelle, pur rispettabili e condivisibili nel merito, ma giuridicamente insensate, di raccolta firme per referendum comunali, su materie che non sono di competenza dell’Ente. Quanto, poi, all’accusa della presenza di  presunti candidati a “voti zero” nelle liste altrui, probabilmente prima di lanciarsi in “rampogne” nei confronti degli altri candidati, il “nostro” dovrebbe fare un’analisi politica un po’ più oculata delle proprie liste, le quali non sembrano affatto immuni dai fenomeni denunciati, anzi forse lo sono più di altre, essendo evidente come l’unica lista politicamente “vera”, che potrà aspirare ad ottenere il cosiddetto “quorum” è la lista “Per la Gente”. L’argomento dialettico secondo cui le proprie tre liste sarebbero poche, ma “forti”, mentre le ben otto liste che sostengono il candidato Ruspandini sarebbero un artefizio d’immagine, è inaccettabile e rappresenta un’umiliazione e un’offesa grave allo spirito di partecipazione e all’impegno indefesso di 130 persone, soprattutto giovani e donne, che credono nel progetto di rinnovamento della nostra città e che hanno voluto mettersi in gioco in prima persona. Da coordinatore delle liste civiche del centrodestra posso dire, con serenità, che le nostre liste sono frutto del lavoro e del sacrificio di tanti giovani che, come me, si affacciano alla politica per la prima volta. Ho seguito personalmente la fase di composizione delle nostre civiche e ho collaborato alla fase della loro presentazione e posso assicurare che i candidati con i quali ho avuto modo di relazionarmi personalmente sono tutti veri e motivati. Certo, molti di noi sono e si sentono una “scommessa”. Ma vi è talmente grande entusiasmo per un progetto, quello di Massimo Ruspandini, che se avrà successo porterà ad un profondo ricambio e ad un rinnovamento del consiglio comunale probabilmente vicino al 90 per cento. Ciò, sia chiaro, non potrà accadere con nessun altro candidato. Da ultimo, non si può togliere valore politico a quello che è un dato di fatto: la coalizione che sostiene Ruspandini si compone di ben otto liste, quella di Stella solo di tre (pure a fronte delle quattro annunciate). Già solo tale posizionamento ai nastri di partenza è una grossa sconfitta politica per la coalizione che sostiene il “vecchio” consigliere ex socialista e che conferma la natura politica di un progetto politico che assume sempre più la connotazione di un’iniziativa “di disturbo”, che mai potrà ambire, da sola, al governo della nostra città. Al contrario, la coalizione che sostiene il candidato Massimo Ruspandini è giovane, forte, motivata, piena di eccellenze e di personalità che potranno veramente fare la differenza nel percorso di rinnovamento di cui Ceccano ha bisogno. Una coalizione con lo sguardo proiettato verso il futuro che, al contrario  delle altre che sono tutte, a vario titolo, legate al loro non certo esaltante passato, vuole, invece, progettare una Ceccano nuova, più moderna e giovane”.
 




FROSINONE PROVINCIA, SETTE PROGETTI PER IL RISPARMIO ENERGETICO ALLE SCUOLE DI ALATRI, ARPINO, CECCANO E FROSINONE

Redazione

"Il sole a scuola", un bando nato dal Ministero dell'Ambiente rivolto a Comuni e Province di tutta Italia, con l’obiettivo di promuovere la diffusione degli impianti fotovoltaici sugli edifici scolastici italiani e sensibilizzare le nuove generazioni sul risparmio energetico.
La provincia di Frosinone e l’Assessorato all’Edilizia scolastica diretto da Gianluca Quadrini non manca all'appello: "abbiamo partecipato tempestivamente – dice Quadrini –  dopo 2 giorni dell’apertura del bando, presentando nella giornata odierna 7 progetti che coinvolgono i comuni di Alatri, Arpino, Ceccano e Frosinone, per una potenza complessiva superiore a 60kW ed ogni singolo intervento pari a circa 40.000 euro per un totale di circa 300.000 euro di investimento.
Tale contributo economico per la realizzazione di questi ambiziosi progetti, saranno a totale carico dello Stato e la Provincia non parteciperà con fondi propri, questo nel rispetto dei vincoli di bilancio che avremo quest’anno dopo la decisione di svuotare di deleghe la stessa Provincia.
La realizzazione di tali impianti, oltre al beneficio economico dovuto all'autoconsumo dell'energia elettrica prodotta, permetterebbero anche una riduzione di emissioni in atmosfera di circa 35000kg di CO2 nel solo primo anno di funzionamento.
Gli impianti saranno ben integrati negli edifici, al fine di ridurre al minimo l'impatto visivo e, vi resteranno almeno per 20 anni. La politica che l’Amministrazione Iannarilli sta perseguendo ormai da 3 anni è quella del risparmio energetico, della razionalizzazione delle risorse e soprattutto della fornitura sempre costante di servizi alle stesse scuole che vivono un momento particolarmente grave di mancanza di fondi e di risorse sia economiche che umane".
 

Le scuole interessate sono:
1. ALATRI – Istituto Tecnico Commerciale 2. ARPINO – Istituto Tecnico Industriale Statale
3. CECCANO – Liceo Scientifico 4. FROSINONE – Istituto Magistrale
5. FROSINONE – Istituto Tecnico per Geometri 6. FROSINONE – Liceo Classico
7. FROSINONE – Liceo Scientifico.




FROSINONE ELEZIONI, I CANDIDATI DEL PDL PER NICOLA OTTAVIANI

Redazione

Ecco i candidati della lista Pdl per Nicola Ottaviani candidato sindaco di Frosinone

 

Lunghi Franco

 

Piacentini Adriano

 

Ceccarelli Ombretta

 

De Santis Fulvio

 

Gentile Vincenzo

 

Lombardi Nicoletta

 

Magliocchetti Danilo

 

Mansueto Giovambattista

 

Scaccia Giuseppe

 

Straccamore Enrico

 

Tagliaferri Fabio

 

Zaccheddu Daniele detto Trina

 

Barile Leonard

 

Belli Luca

 

Crescenzi Costantino

 

Di Rienzo Valerio

 

Ferrara Ettore

 

Ferrara Marco

 

Ferri Patrizia

 

Fuoco Lombardo Dino detto Dino

 

Gerli Franco detto Fabio

 

Guglielmi Igino detto Gino

 

Moretti Mario

 

Moscato Giuseppe

 

Natoli Vincenzo

 

Pacifici Massimo

 

Petricca Alessandro

 

Proietti Mercuri Tomas detto Tom

 

Savo Domenico

 

Scarsella Salvatore

 

Sorrentino Annalisa

 

Tedeschi Alexandra




PATRICA LAVORATORI ILVA, FLOP DEL TAVOLO DI CRISI REGIONALE: L'AZIENDA NON DA CERTEZZE

Redazione

“L’atteggiamento tenuto dai rappresentanti dell’Ilva è stato assolutamente inaccettabile. L’azienda non ha voluto dare una sola risposta ai numerosi interrogativi  che assillano i lavoratori ed i rappresentanti delle istituzioni”.
È amareggiato il commento del Consigliere Regionale del PD, Francesco Scalia sull’esito del tavolo di crisi regionale, convocato dall’assessorato al Lavoro, dopo la richiesta che lo stesso consigliere aveva inoltrato all’on. Zezza, a margine di un incontro con i lavoratori dello stabilimento. Scalia non nasconde il disappunto sulla poca chiarezza del gruppo proprietario dell’azienda.
“Non ha voluto neanche confermare – cosa invece purtroppo nota – che l’investimento del Gruppo Riva, fatto su Novi Ligure, riguarda la stessa produzione  che oggi impegna lo stabilimento di Patrica. Quindi, una volta messo a regime il nuovo impianto, l’intera produzione di Patrica sarà trasferita. Rispetto alle domande sulla riconversione del sito, l’azienda si è trincerata dietro un silenzio assoluto rinviando ogni risposta a 3 mesi da questo tavolo.”
Su questa vertenza, nonostante l’impegno della Regione, è necessario l’intervento del MISE.
“È urgente – sottolinea Scalia – che il tavolo si sposti al ministero dello sviluppo economico, e lì, l’Ilva chiarisca i suoi progetti su Patrica e si assuma le proprie responsabilità nei confronti dei lavoratori e del territorio, dal quale, finora, ha tratto solo benefici.”




FROSINONE, RIAPRE LA SCUOLA MEDIA AL CONSERVATORIO "REFICE"

Redazione

Si è tenuta ieri pomeriggio presso gli uffici dell’assessorato alla Pubblica Istruzione della Provincia un incontro convocato dall’assessore quadrini per affrontare le problematiche relative alla chiusura a causa della neve della ex scuola media annessa al Conservatorio Licino Refice di Frosinone che ora dipende dalla Frosinone 3 “Ricciotti”.
Alla riunione hanno partecipato l’assessore alla Pubblica Istruzione  della Provincia, Gianluca Quadrini, l’assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Frosinone Giuseppe Langella, la rappresentante della Dirigente Scolastica della Scuola Media Ricciotti prof.ssa de Bernardinis, il presidente del Conservatorio Tarquini, il direttore del Conservatorio D’Antò ed i rappresentanti dei genitori degli Alunni Scuola media Ricciotti.
Nel corso della riunione presso la sede della Provincia, i presenti hanno deciso che la scuola media possa tornare nella sede del Conservatorio e già dai prossimi giornbi con un provvedimento delle Dirigente Scolastica questo accadrà. Voglio ringraziare il Presidente ed ei direttore del Conservatorio che sono stati sensibili alla questione ed hanno detto che dopo la messa in sicurezza del corpo D gli alunni, con le dovute cautele e con gli accorgimenti del Dirigente scolastico e dei suoi collaboratori si risistemeranno le cose così come indicato dal protocollo già siglato dagli Enti fino al giugno 2013. Un grazie ancora di cuore al conservatorio ed anche all’Ass.re Langella che si è messo a disposizione per sistemare anche alcune questioni aperte per il rispetto di clausole messe in convenzione che sono a carico del Comune e noi come Provincia faremo la nostra. I genitori sono rimasti soddisfatti ed è questo che noi istituzioni vogliamo nel rispetto dei ragazzi che hanno diritto a svolgere le lezioni ed a riprendere l’attività didattica-musicale nel Conservatorio. La neve ha creato problemi facendo precipitare giù il chiostro ma in maniera repentina gli stessi sono stati risolti dalla provincia mettendo la struttura in sicurezza ed ora si può tornare in sede.




FROSINONE PROVINCIA, QUADRINI AL CONGRESSO UNITARIO DEL PDL: "DOBBIAMO IMPARARE A CAMMINARE SULLE NOSTRE GAMBE"

Redazione

"Sono consapevole che al già difficile compito di cui siamo gravati dal governo di questa provincia dove stiamo soffrendo la crisi economica come non mai e dove il ceto sociale medio ormai è alla soglia della povertà parlare di partito politico e di elezioni del coordinamento provinciale sembra anacronistico ma per alcuni la fine del governo Berlusconi ha impresso scoramento e tanta volgia però di riprendersi i propri ruoli di partito e mossi da questo senso di appartenenza ci accingiamo a predisporre questo congresso che per i motivi su esposti deve e sarà sicuramente unitario. Ed allora mi rivolgo ai cari amici e colleghi politici iscritti, militanti e coloro che occupano ruoli istituzionali come il sottoscritto, di ricercare mai come in questo momento congiunturale particolare, la voglia di unità e di senso di responsabilità e quello che dobbiamo fare oggi è ripartire per trasformare le difficoltà in occasioni e gli imprevisti in opportunità!" E' con queste parole che l'assessore rpvinciale Gianluca Quadrini interviene sulla questione del congresso unitario del PDL in Provincia di Frosinone.

"E’ questo il motivo per cui sono sicuro, nonostante gli ostacoli non mancassero, che l’obiettivo del un congresso unitario verrà centrato. Ritengo che tra tutte le componenti prevarranno alla fine le idee sui rapporti personali, il bene comune sulle rendite di posizione. Tutti sembra che potrebbero rinunciare a qualcosa ma nessuno perderà nulla, perché tutti avranno in cambio il rafforzamento del partito.

Candidarsi a guidare il nuovo corso impone quindi senso di responsabilità e di apertura al confronto.

Una strada che intraprendiamo tutti insieme nella consapevolezza che non siamo all’anno zero e che chi ha lavorato fino ad oggi, anche in condizioni difficili, sia dal punto di vista ambientale che da quello strutturale interno, merita il riconoscimento di avere percorso una lunga traversata nel deserto.

Quella traversata in questa nostra provincia è ancora in corso e noi oggi raccogliamo il testimone con la lucida follia di chi vuole portarla finalmente a termine.

Inutile dunque negare che l’assetto che ci troviamo a imprimere al nostro movimento del PDL in questo congresso che ci apprestiamo a celebrare non sarebbe stato possibile senza il fondamentale contributo di chi, facendo una scelta di grande lungimiranza e dimostrando una fiducia non solo a parole nelle nuove generazioni favorirà le candidature e propizierà una mozione unitaria.

Sono consapevole che molti vorranno i conoscere programmi ed i metodi che la nuova classe dirigente vorrà mettere in campo per battere le sinistre nei comuni nei quali andremo al voto sia in primavera che in futuro, ma non possiamo prescindere dall’analisi della situazione nazionale che a seguito del venir meno della maggioranza in entrambi i rami del parlamento a causa della sconsideratezza di Gianfranco Fini le elezioni sarebbero state sicuramente la soluzione principe per uscire da questa crisi.

Una volta terminata l’esperienza di governo, il Presidente Berlusconi ha dimostrato di essere consapevole del fatto che difficilmente una maggioranza parlamentare chiara sarebbe potuta uscire dalle urne non tanto per effetto della legge elettorale, ma dell’assetto costituzionale e già lui ha dato esempio di attaccamento alla Nazione ed al proprio partito che ha fondato, mettendo da parte i personalismi e pensando al bene del paese.

Se infatti nel 2006 un premio di maggioranza, cardine del bipolarismo, abbiamo potuto inserirlo, questo riguarda solo la Camera dei Deputati, ma non il Senato della Repubblica per il quale la Costituzione prevede un sistema elettorale a base regionale. Senza cambiare un assetto costituzionale vecchio di sessant’anni, e ormai anacronistico, è impensabile arrivare a riforme serie per questo Paese. Siamo l’unico stato al mondo che, con due camere identiche fra loro, non riesce, nell’arco di una legislatura, ad approvare un disegno di legge. Un bicameralismo perfetto ormai chiaramente inadeguato alle esigenze del Paese.

L’unico pregio della situazione attuale, cioè di un governo tecnico a vasta base parlamentare, potrebbe proprio essere quello di porre rimedio a questa situazione. In questi giorni si è aperto qualche spiraglio ed un grande partito come il nostro – Pdl è inevitabilmente tenuto a comportamenti responsabili nel nome del superiore interesse nazionale, stesso comportamento che sono sicuro applicheranno i nostri big del partito in Provincia.

Inutile nascondersi dietro un dito: il PDL nasce come partito carismatico e sta gradualmente tentando di uscire dallo schema al quale tutti eravamo abituati. Dobbiamo insomma imparare a camminare sulle nostre gambe senza considerarci orfani del Presidente Berlusconi qualora egli gradualmente intenda passare la mano. Non significa né rinnegare il berlusconismo, né sostenere che il Presidente Berlusconi voglia lasciarci soli nella quotidiana battaglia contro le sinistre ma il suo comportamento di grande responsabilità deve guidarci nel nostro essere e nella coesione del partito e di tutti noi nelle candidature unitarie.

Sono sicuro che alla fine la sensibilità dei dirigenti provinciali e regionali avrà il sopravvento sugli interessi personali, dobbiamo dimostrare che siamo coesi ed uniti nell’interesse del partito e soprattutto dei cittadini che ci hanno votato".




VAL COMINO, ARES 118, ABBRUZZESE: "SCONGIURATO PERICOLO RIDIMENSIONAMENTO"

Redazione

“Mi sono attivato personalmente per scongiurare l’ipotesi di un ridimensionamento del servizio fornito dall’Ares 118 nei paesi della Val Comino in provincia di Frosinone”. Lo ha fatto sapere Mario Abbruzzese, presidente del Consiglio regionale del Lazio.“I vertici dell’Ares, in particolare il dottor Antonio De Santis, e il direttore della Direzione Programmazione e Risorse del Servizio sanitario regionale, dott. Ferdinando Romano, mi hanno comunicato che il servizio continuerà ad essere garantito h24, così come prevedono gli accordi commissariali. Voglio soprattutto rassicurare i cittadini che potranno contare quindi su un servizio continuativo e su prestazioni di alta professionalità e i Sindaci della Val Comino che mi hanno rivolto un appello affinché si intervenisse su questa problematica”, ha continuato Abbruzzese. “Come tutti sappiamo oggi il sistema sanitario soffre a causa di un enorme debito al quale però l’attuale commissariamento Polverini sta ponendo rimedio. E’ giusto che i Comuni rivendichino certe necessità, ma trovo inopportuno che queste vengano cavalcate a livello regionale da alcuni politici solo per scatenare i soliti allarmismi. Abbiamo molte criticità alle quali far fronte e credo sia molto più costruttivo da parte di tutti un atteggiamento collaborativo, tanto più se parliamo di servizi primari come quelli sulla salute pubblica”, ha concluso Abbruzzese.




CASSINO, TRIBUNALE: VANNA MARCHI PROSCIOLTA CON FIGLIA E MAGO

Redazione

L'ex regina delle televendite Vanna Marchi, la figlia Stefania Nobile e il 'mago' Mario Pacheco do Nascimiento sono stati prosciolti dal Gup di Cassino per non aver commesso il fatto dall'accusa di avere truffato una donna di Cassino, che aveva denunciato il terzetto per averle sottratto, a suo dire, prima 1500 euro per acquistare in diretta tv un talismano contro il malocchio per lei e i familiari, e poi a consegnare in piu' riprese altri 150.000 in contanti per evitare guai seri.(




CASSINO, TRIBUNALE: CONCESSI I DOMICILIARI PER STUPRO DI GRUPPO

Redazione

Concessi i domiciliari a due ventenni del Frusinate, in carcere dal 6 agosto scorso per violenza sessuale di gruppo nei confronti di una minorenne. Ha cosi' trovato applicazione una recente sentenza della Cassazione, secondo la quale sono possibili misure alternative al carcere in caso di stupro di gruppo.La decisione e' stata adottata dal Tribunale del riesame di Cassino. I 2 giovani fecero salire la ragazzina sull'auto per accompagnarla a casa ma poi deviarono verso le campagne.

L'avvocato Giulia Bongiorno ha così commentato la recente sentenza della Cassazione: «Questa sentenza rischia di trasformare la violenza sessuale di gruppo in un reato di serie C. E non è giusto dal punto di vista giuridico né sostanziale. Perché se lo stupro è un reato abominevole, l´aggressione del branco è, se possibile, ancora peggio. Ma in Italia c´è un problema culturale, molti considerano più grave un furto o uno scippo che uno stupro».