Sora, cervo in pieno centro salvato dagli uomini della Polizia di Stato

SORA (FR) – Questa mattina, gli agenti della Polizia di Stato hanno dovuto prestare soccorso ad un utente alquanto speciale, un giovane esemplare di cervo  rimasto imprigionato nel giardino di un’abitazione del quartiere San Rocco, in pieno centro cittadino.

Il mammifero è apparso da subito fortemente agitato e disorientato, ma gli operatori della Squadra Volante, con pazienza e perizia, sono riusciti a calmarlo impedendo che potesse ferirsi o causare danni a persone o cose. Dopo aver verificato che l’animale fosse in buono stato e privo di ferite, hanno provveduto a liberarlo nel territorio ricadente nel versante laziale del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.




Sora, si accendono i riflettori sullo stadio Tomei per il titolo italiano dei pesi leggeri

Il 28 agosto gli incontri prenderanno il via dalle ore 19.00

SORA (FR) – Sarà la città di Sora ad ospitare venerdì 28 agosto 2020 l’assegnazione del Titolo Italiano Pesi Leggeri di pugilato.

L’evento sportivo, che si terrà presso lo Stadio Tomei, è stato presentato ieri dall’ASD Boxe Sora al Sindaco Roberto De Donatis. Erano presenti l’Assessore allo Sport Daniele Tersigni e il Consigliere Alessandro Mosticone.

Il primo Cittadino ha accolto con grande entusiasmo la notizia dell’evento che trasformerà Sora nel palcoscenico nazionale della grande boxe. Il Sindaco De Donatis ha assicurato ampio supporto alla manifestazione.

Nella giornata del 27 agosto, alle ore 11,  il Comune ospiterà nella Sala Consiliare il rituale della pesatura alla presenza dei soli giornalisti e degli addetti ai lavori. Il 28 agosto gli incontri prenderanno il via presso lo Stadio Tomei dalle ore 19.00.




Omicidio Serena Mollicone e morte Santino Tuzi, un giallo ancora tutto da chiarire: l’approfondimento con l’Avv. Leonardo Lastei

Fissata per l’11 gennaio 2021 la prima udienza del processo per la morte di Serena Mollicone, la 18 enne di Arce scomparsa il 1 giugno del 2001 e trovata morta, dopo due giorni, in un boschetto a Monte San Giovanni.

A giudizio l’ex maresciallo dei carabinieri Franco Mottola, sua moglie Anna Maria e il figlio Marco accusati di concorso in omicidio.

Stessa imputazione per il maresciallo Vincenzo Quatrale che deve rispondere anche di istigazione al suicidio del brigadiere Santino Tuzi e per all’appuntato Francesco Suprano accusato anche di favoreggiamento.

Officina Stampa del 30/07/2020 – l’Avvocato Leonardo Lastei penalista e patrocinante in Cassazione spiega quelli che potranno essere i risvolti giudiziari delle vicende Mollicone e Tuzi

Una vicenda, quella della morte di Serena, che inizialmente ha visto indagato un carrozziere, Carmine Belli, con cui si sospettava la giovane avesse un appuntamento. Ma fu poi prosciolto.

La svolta arriva nell’aprile del 2008 quando il brigadiere dei carabinieri Santino Tuzi, ascoltato come persona informata sui fatti, riferisce che il giorno della scomparsa di Serena aveva visto quest’ultima in caserma dai Mottola.

Viene quindi predisposto un confronto tra il Brigadiere Tuzi e il Maresciallo Mottola ma tre giorni prima dell’incontro in Procura il Brigadiere viene trovato morto.

Serena Mollicone, dunque, la mattina del primo giugno 2001 dalle 11.30 alle 14.30, si trova nella caserma dei Carabinieri di Arce per, stando alle parole di Guglielmo Mollicone, denunciare lo spaccio di droga che avveniva in paese.

Officina Stampa del 30/07/2020 – Il video servizio che ripercorre la vicenda che vede imputate 5 persone, tra le quali l’ex comandante della stazione dei Carabinieri di Arce, per concorso in omicidio

Gli inquirenti ricostruiscono il fatto: Serena Mollicone sarebbe stata colpita mortalmente dal figlio di Mottola, Marco, probabilmente facendo sbattere la testa di Serena contro una porta all’interno della caserma o meglio all’interno dell’appartamento in dotazione al comandante della Stazione e alla sua famiglia e poi sarebbe stata portata nel bosco dell’anitrella, un luogo che ormai conserva solo dolore, cordoglio e ricordo. Un luogo che ha cambiato il suo nome da Fonte Cupa a Fonte Serena. 

Officina Stampa del 30/7/2020 – L’intervista esclusiva di Chiara Rai a Guglielmo Mollicone che parla del carcere di Arce vicino alla stazione dei carabinieri

Una morte quella di Santino Tuzi tutt’ora avvolta da una fitta cortina di mistero

Diverse le “stranezze” in un giallo dalle tinte forti tutto da chiarire. Basti pensare che dietro il sedile dell’auto di Tuzi è stato rinvenuto il fodero della sua pistola di ordinanza mentre nel verbale riportato nell’istanza di archiviazione si fa presente che il fodero della pistola si trovava nell’armadietto del Brigadiere.

Officina Stampa del 30/7/2020 – Il video servizio sulla morte del Brigadiere dei carabinieri Santino Tuzi

O ancora ci si chiede come mai non sarebbe stata effettuata un’analisi dell’arma di ordinanza relativamente al proiettile rinvenuto nell’autovettura? Come si fa a dichiarare che quell’ogiva appartenga alla pistola rinvenuta sul sedile dell’auto di Tuzi? Per altro il brigadiere dopo essersi sparato al petto avrebbe avuto la calma e la lucidità di adagiare l’arma sul sedile. Inoltre sulla pistola non vengono rinvenute le impronte di Tuzi, se non una impronta parziale e latente della mano sinistra, quando Tuzi era invece destrorso.




Lazio, il Piano sulla gestione dei Rifiuti arriva in Consiglio Regionale. Il Presidente della Commissione Marco Cacciatore all’attacco: “Sito scelto dalla Raggi contrario al suo programma elettorale”

Arriva al Consiglio Regionale del Lazio il “Piano sulla gestione dei Rifiuti” e Marco Cacciatore, Presidente della Commissione, fa il punto della situazione.

“Non ho potuto condurre i lavori in commissione, chiusura al confronto. La maggioranza lascia discutere per tre giorni e poi cala il maxiemendamento”. Promette battaglia in Aula, lo ha scritto di recente in un post su facebook, anche perché ha presentato un emendamento per creare l’ATO a sè stante di Roma, che consentirebbe alla Capitale, in perenne crisi, di chiudere il ciclo rifiuti e evitare la realizzazione di altri impianti «al di fuori dei confini comunali».

Nella stimolante intervista, rilasciata a L’Osservatore d’Italia, Marco Cacciatore parla a ruota libera. Entra nel merito del TMB di Guidonia, rispetto al quale è stata lanciata una petizione online sulla piattaforma change.org per scongiurarne la riattivazione, e del TMB di Rocca Cencia, consapevole com’è delle preoccupazione degli abitanti di quelle zone. “Rimanere accanto alle esigenze della cittadinanza», afferma chiaramente, «con proposte fattibili. Il TMB dell’Inviolata non può sorgere, mentre Rocca Cencia ha bisogno di misure concrete per alleviare l’impatto che rende quel quadrante invivibile”.

Infine, la rottura con il M5S, che secondo il Presidente della Commissione, “deve uscire dalle logiche politiche di palazzo. Sono stato oggetto di un provvedimento disciplinare da parte del Movimento per aver presentato un esposto contro la discarica di Monte Carnevale“. Il sito scelto dall’Amministrazione di Virginia Raggi, “contrario al suo programma elettorale”, tuona. “Questa e le altre decisioni mi hanno spinto a lasciare. Ricordo che la raccolta indifferenziata è ferma al 40%. Basta con politiche a misura di comunicato stampa”. L’intervista va ascoltata con attenzione per meglio comprendere dove si è inceppato il meccanismo amministrativo.




Frosinone, riapre la Questura con nuove modalità di accesso

FROSINONE – La Questura di Frosinone riparte dopo il lockdown, resosi necessario per far fronte alla grave pandemia che ha colpito il nostro paese. Già nei giorni scorsi erano state rese note le nuove modalità di accesso all’Ufficio Immigrazione, che dalla sua riapertura riceve solo per appuntamento, ma è stato necessario fornire una più completa serie di indicazioni per tutti gli utenti che avranno bisogno di usufruire dei vari servizi della Questura.

All’ingresso della struttura è stata esposta apposita cartellonistica che riporta in italiano, francese, inglese e arabo le regole di comportamento da seguire per salvaguardare la propria e l’altrui salute. Ai cittadini che avranno necessità di recarsi presso l’ufficio di Polizia sarà inoltre richiesto di compilare un’autocertificazione, nella quale dovranno dichiarare quali sono le proprie condizioni di salute attuali rispetto alla presenza di sintomi riconducibili alla SARS-CoV-2.

Come per accedere in tutte le strutture pubbliche anche per far ingresso nella Questura di Frosinone sarà necessario munirsi di guanti e mascherina, mantenere la distanza di almeno 1 metro tra le persone, intrattenersi solo negli uffici d’interesse per il tempo strettamente necessario per il disbrigo della propria pratica e ovviamente non accedere in presenza di febbre o sintomi influenzali.

Gli ingressi saranno contingentati per evitare il sovraffollamento dei locali, pertanto si consiglia di recarsi presso la sede di Via Vado del Tufo solo in presenza di necessità e per il disbrigo di pratiche che non possono essere rimandate.




Arce, morto Guglielmo Mollicone lo stesso giorno che sua figlia è scomparsa

Si è spento Guglielmo Mollicone, il padre di Serena, la studentessa di Arce (Frosinone) uccisa nei primi giorni di giugno 2001 e ritrovata in un boschetto a poca distanza dal suo paese. “Serena adesso è con il suo papà”, ha scritto un familiare sui social. L’uomo, 72 anni, lo scorso novembre era stato colpito da un infarto e da allora era ricoverato in una struttura di lungodegenza.L’Osservatore d’Italia ha avuto modo di intervistarlo, parlarci. Ha lottato vent’anni per avere giustizia per sua Serena ma purtroppo è morto prima di vedere condannati gli assassini della sua giovane figlia.

Il padre di Serena non assisterà all’epilogo delle nuove indagini sull’omicidio di sua figlia avvenuto, per uno strano scherzo del destino, il 1° giugno del 2001. Esattamente 19 anni fa Serena usciva di casa per non rientrarci mai più. Guglielmo Mollicone aveva avuto un infarto mesi fa e il suo fisico non si era più ripreso. Muore mentre la giustizia, dopo anni di indagini e colpi di scena, aveva ora imboccata una strada netta chiedendo il rinvio a giudizio del maresciallo Franco Mottola, ex comandante della
stazione dei carabinieri di Arce, della moglie Anna Maria, del figlio Marco, del maresciallo Vincenzo Quatrale, e dell’appuntato Francesco Suprano. Mottola, i suoi familiari e Quatrale sono accusati di concorso in omicidio.

Il Covid-19 ha rallentato il processo – Era attesa per il mese di marzo la decisione da parte della procura sul processo a carico del maresciallo Franco Mottola, della moglie Anna Maria, del figlio Marco, del maresciallo Vincenzo Quatrale e dell’appuntato Francesco Suprano. Mottola, i suoi familiari e Quatrale sono accusati di concorso in omicidio. Per Quatrale si ipotizza anche l’istigazione al suicidio del brigadiere Santino Tuzi, mentre l’appuntato Francesco Suprano deve rispondere di favoreggiamento.

Spinta contro una porta in caserma e uccisa – Secondo la Procura di Cassino la studentessa morì dopo essere stata spinta contro una porta dentro la caserma dei carabinieri di Arce, forse dopo un litigio con il figlio di Mottola, Marco. La ricostruzione del delitto tratteggiata dalla perizia medico-legale indicò una compatibilità tra lo sfondamento della porta dell’alloggio della caserma dei carabinieri di Arce e la frattura cranica riportata dalla 18enne. Fu inoltre accertata la “compatibilità tra i microframmenti rinvenuti sul nastro adesivo che avvolgeva il capo della vittima e il legno della porta, così come con il coperchio di una caldaia della caserma”, aveva spiegato il procuratore di Cassino, Luciano d’Emmanuele.

Il corpo portato nel bosco dopo la morte – La svolta nelle indagini fu la perizia del Ris che rilevò come il corpo di Serena, ormai senza vita, fu spostato nel boschetto dell’Anitrella dove fu poi trovato con mani e piedi legati dal nastro adesivo e una busta di plastica in testa. Durante le nuove indagini, gli inquirenti hanno ascoltato 118 testi, molti dei quali scelti tra i 1.137 più volte sentiti nei diciotto anni di ricerca della verità per il delitto di Arce. La vicenda giudiziaria dell’omicidio della 18enne è stata lunga, tortuosa e segnata da episodi anche inquietanti. Due anni dopo il delitto fu arrestato con le accuse di omicidio e occultamento di cadavere Carmine Belli, un carrozziere poi prosciolto nel 2006 da ogni accusa della Cassazione. Ad aggiungere mistero anche il suicidio del carabiniere Santino Tuzi che nel 2008, prima di essere ascoltato dai magistrati, si uccise sparandosi nella sua auto.

Un caso che resta avvolto dal mistero, un omicidio che potrebbe essere stato scatenato da un movente terribile: forse Serena il giorno in cui morì era andata nella caserma dei carabinieri per denunciare alcuni traffici legati alla droga. Successivamente la lite e poi la tragedia.




Rocca d’Arce: messa blindata

Continua senza sosta l’impegno delle Guardie Forestali Montane presiedute dal presidente sig. Rocco Simone. Nella mattinata di domenica. infatti, diversi volontari del gruppo di protezione civile G.F.A. Valle del Liri, su richiesta del parroco don Arcangelo D’Anastasio, si sono adoperate al fine di garantire sicurezza , salute e rispetto delle regole dei fedeli che hanno partecipato alla Santa Messa domenicale.
Presenti alla celebrazione eucaristica, oltre a diversi fedeli, il sindaco prof.ssa Rita Colafrancesco e il vicesindaco dott.ssa Marilena Di Folco che si sono complimentati con i volontari per l’eccellente organizzazione del servizio e soprattutto per l’ottima risposta dei cittadini nell’ osservare scrupolosamente le regole disposte dall’ultimo DPCM.
Infatti, il gruppo di P.C. Guardie Forestali Ambientali del presidente Simone, in forte collaborazione con il vicesindaco dott.ssa Di Folco si era adoperato giá da qualche giorno al fine di predisporre i banchi nel rispetto delle distanze, oltre che cartelloni per indicazioni alla cittadinanza, gel disinfettante per mani e mascherine per i fedeli.

Il consigliere nazionale ANCI Patrizio Di Folco ha desiderato complimentarsi, affermando:” “Rocca d’Arce è uno dei pochi paesi a zero contagio, il tutto grazie al forte impegno e alla sinergia dell’amministrazione comunale, delle forze dell’ ordine ,dei volontari della protezione civile e soprattutto dei cittadini che hanno dimostrato forte senso di responsabilità nel rispetto delle istituzioni , delle leggi e dei diversi regolamenti.Continuiamo così ed usciremo sicuramente vincitori da questa guerra invisibile. Grazie a tutti. Viva Rocca d’Arce , viva L’Italia .”

“Un plauso al corpo delle Guardie Forestali Ambientali Valle del Liri per il costante impegno a tutela del territorio e a salvaguardia della comunità. Questo periodo rappresenta una fase molto delicata e il supporto di tutti è fondamentale anche per garantire l’osservanza delle misure di contenimento come il distanziamento sociale”.ha concluso Gianluca Quadrini, commissario straordinario della XV Comunità Montana di Arce.




Paliano, bonifica ex-Ilmes: partiti i sopralluoghi della Regione

PALIANO (FR) – Questa mattina, alla presenza del consigliere con delega all’Ambiente, Ugo Germanò, e del responsabile comunale del settore Ecologia e Ambiente, si è svolto il sopralluogo dei tecnici della Regione Lazio per la gestione della bonifica dei rifiuti stoccati all’interno del capannone industriale dell’ex-Ilmes.

Il sopralluogo, organizzato già a inizio anno ma riprogrammato al primo giorno utile di maggio a causa dell’emergenza sanitaria legata al contagio da Covid-19, ufficializza l’attuazione sul territorio palianese degli interventi di risanamento del SIN del fiume Sacco che nei prossimi mesi produrranno – a totale carico della Regione Lazio – lo smaltimento dei rifiuti, la bonifica del capannone e la successiva caratterizzazione dell’intero ex sito industriale di Ponti della Selva.

«Grazie al lavoro congiunto tra amministrazione, tecnici comunali e Regione Lazio – ha dichiarato il sindaco Domenico Alfieri – è finalmente iniziato nei fatti quel percorso che ci porterà a chiudere in maniera definitiva una minaccia ambientale che da troppo tempo grava sulla nostra città. Lo stop imposto dall’emergenza Covid-19 non ci ha reso meno determinati a portare a termine un intervento fondamentale per la salute di tutti i cittadini palianesi».

«La bonifica del capannone dell’ex-Ilmes – è stato il commento del consigliere Ugo Germanò – rappresenta il miglior modo che abbiamo per lasciarci gradualmente alla spalle l’esperienza del Covid-19 e tornare con maggior forza a lavorare in quei settori che riteniamo imprescindibili per il benessere della cittadinanza. Il sopralluogo odierno ha permesso ai tecnici regionali di raccogliere dati e rilievi su cui pianificare le attività di smaltimento che presto libereranno la totalità del sito dalla presenza dei rifiuti speciali presenti».




Cassino, non si ferma all’alt dei carabinieri: arrestato un 29enne dopo un rocambolesco inseguimento nelle vie del centro abitato

CASSINO (FR) – Arrestato un 29enne del posto dopo un lungo e rocambolesco inseguimento tra le vie del centro abitato di Cassino.

Si tratta di M.V. che questa mattina verso le 5, alla guida di una Fiat Panda, non si fermava all’alt dei carabinieri, impegnati nei normali servizi di controllo.

Partiva così un inseguimento, tra le vie del centro abitato, che si protraeva per diversi minuti, con grave pericolo per la circolazione stradale, in quanto in diversi tratti la vettura inseguita procedeva anche contromano.

L’inseguimento terminava poi fuori del centro abitato grazie anche all’intervento di altra gazzella dei carabinieri che chiudeva la strada alla Panda.

Nel corso della successiva perquisizione personale e veicolare, i militari trovavano M.V. in possesso di una siringa usata e di un fazzoletto sporco di sangue che sono stati sequestrati insieme al veicolo usato per la fuga.

M.V. che è risultato già censito per reati contro la persona, il patrimonio e gli stupefacenti è stato arrestato e su disposizione dell’Autorità giudiziaria portato agli arresti domiciliari in attesa del giudizio direttissimo.




Cotral, assembramenti alle fermate e nei bus: c’è alto rischio contagi in barba alla pubblicità aziendale [Il reportage fotografico]

ROMA – Assembramenti di fronte la fermata del Cotral in via Anagnina. In barba al rispetto delle distanze da mantenere nella Fase 2.

E proprio la distanza non appare rispettata in alcuna maniera

Iniziamo dalle banchine dove non c’è nessuno a controllare che non si creino gruppi di persone. Ancora peggio la situazione all’interno dei bus dove in primis l’autista non appare sufficientemente distanziato dai passeggeri. Il vetro non basta, ci vorrebbe del plexiglass per garantire il giusto isolamento.

La pubblicità dell’azienda sui tg e la realtà

I marker indicati nelle pubblicità Cotral

I posti a sedere che, secondo le pubblicità in pompa magna dell’azienda anche sui vari tg, dovevano necessariamente avere i marker ad indicare che determinati posti non andavano occupati sono invece sprovvisti di qualsiasi indicazione sulla stragrande maggioranza dei mezzi.




Sora e Sgurgola, Covid-19: pensioni a domicilio grazie alla convenzione tra Poste Italiane e Arma dei Carabinieri

Negli ultimi giorni, grazie alla recente convenzione stipulata fra Poste Italiane e l’Arma dei Carabinieri, è stato possibile soddisfare la richiesta di recapito a domicilio della pensione fatta da due signore anziane di Sgurgola e Sora. I Comandanti delle Stazioni dei carabinieri delle due cittadine, muniti di apposite deleghe, hanno quindi provveduto al ritiro del denaro presso gli uffici postali per poi consegnarlo alle richiedenti direttamente alle loro residenze.

All’atto della consegna era palpabile la commozione da parte delle donne, le quali hanno accolto con sollievo e gratitudine il servizio assicurato dai militari.