CASSINO, PULLMAN DI BALLERINI IN FIAMME: PAURA PER 60 RAGAZZI

Redazione

Cassino (FR) – Pullman in fiamme, questa mattina sulla superstrada Cassino Sora nel territorio di Belmonte castello. A bordo del mezzo viaggiavano circa 60 adolescenti appartenenti ad alcune scuole di ballo del Napoletano diretti a Rimini per partecipare ad alcune gare. Il pullman partito all'alba, poco dopo le 8, probabilmente a causa di una perdita di gasolio, è stato interessato da un incendio che ha avvolto il motore. L'autista ha immediatamente fermato il mezzo, facendo scendere i ragazzi sul ciglio della strada e ha allertato i vigili del fuoco che, arrivati sul posto, hanno domato definitivamente l'incendio su cui già l'autista aveva scaricato il contenitore di un estintore. Nessuno dei ragazzi è rimasto ferito e tutti sono ripartiti poco dopo con un pullman sostitutivo. Inevitabili i disagi per il traffico in transito sulla superstrada.




SORA: A VALLERADICE ARRIVA LA SAGRA DELLA TREBBIATURA E DEI PRODOTTI TIPICI LOCALI

Red. Eventi
Sora (FR)
– Sabato 2 luglio parte la  4° Sagra della Trebbiatura e dei prodotti tipici locali. Una serata per ricordare le vecchie tradizioni e riscoprire gli antichi sapori, ospitata in località Valleradice. L'evento è patrocinato dal Comune di Sora e organizzato dall’Associazione Culturale “Uniamoci per Compre”, in collaborazione con l’Associazione Culturale “Donne e Giovani”, 

La Sagra prenderà il via alle ore 20.00 con  la somministrazione di  “Maltagliate con sugo e fagioli”, panini farciti, arrosticini e bevande. A rendere piacevole la serata tanta buona musica dal vivo con la band “Made in Italy”. "La crespella, preparata con la ricetta delle nostre nonne, – dicono gli organizzatori – contribuirà a fare trascorrere in buona compagnia ed allegria la serata". Recuperato dalle vecchie tradizioni, sarà riproposto al pubblico  il ballo della  “signora”, consistente in un fantoccio che danzerà su musiche folcloristiche.La sagra, nata dalla collaborazione con il Comitato Festeggiamenti Maria Ss. di Valleradice, sarà arricchita da tante altre sorprese. Sarà, inoltre, possibile assistere su maxi-schermo alla partita Italia-Germania, valida per i quarti di finale degli Europei di calcio.




CASSINO: L’AUTOVELOX COL FIORE IN BOCCA

di Michele Santulli
Cassino (FR) – Ma si immagini uno straniero che con la macchina passa davanti ai nostri autovelox? Già non capisce il termine, questa è la prima illegalità visto che siamo in Europa: infatti in tutti i paesi dell’Europa Occidentale  il termine equivalente impiegato è: radar,  comune a tutti e a tutti comprensibile. E poi, prima dell’autovelox, tutte quelle targhe e tabelle per segnalarne la presenza! Che ridicola barzelletta, dirà l’automobilista francese o tedesco! Prima si prepara la trappola per  il povero coniglio o la povera volpe e poi lo si avverte con trombe e luminarie! Dove mai si è vista una simile sconcezza? 

Ma il bello è un’altra realtà: il Legislatore italiano non è uno sprovveduto: egli parla scrive  consiglia  ordina, correttamente e sensatamente con riferimento alla Legge istitutiva delle macchinette  (D.L.168/02): sono i prefetti o chi per loro principalmente che, a mio avviso, come non di rado avviene,  leggono e interpretano a modo loro, creando appunto contesti e situazioni che a volte fanno semplicemente ridere, come abbiamo ripetutamente ricordato nel passato parlando degli autovelox. In Francia, in Germania, in Inghilterra, nell’Europa Occidentale esistono, eccome!, i controlli elettronici ma non mettono  luminarie e tabelloni: ti avvertono  solo che in un certo punto in un tratto di strada di dieci venti chilometri, troverai una macchinetta e perciò regolarsi. 

Ma il più delle volte non vi è alcun avviso per cui tutto è rimesso  alla normale e civile responsabilità dell’automobilista. C’è anche da notare che da noi sulle strade abbondano ancora i limiti di 40 e di 50  Km in grande quantità, come se si fosse all’epoca delle diligenze o dei muli!  Basti pensare che sulla SS 6 cioè la gloriosa  Casilina, da Roma a Capua non si incontrerà mai il limite vero cioè 90 Km ma, e rarissimamente, solo 80!!!  Da noi si mette sotto controllo elettronico, diciamo: controllo, non un tratto di strada come impone il Legislatore e come avviene nei paesi civili e sulle nostre autostrade, non un pezzo di strada, non le corsie di marcia o la carreggiata bensì la sola corsia della macchinetta, per cinque-dieci metri! All’estero vige il senso di responsabilità dell’automobilista, da noi la trappola, per di più contro Legge.  Trappole che assolvono alla sola funzione di appezzentire l’automobilista, arricchire il Comune furbacchione, togliere dal commercio e dal consumo milioni di Euro  e, il colmo, ottenere che l’automobilista aumenti la velocità, sapendo che non vi sono più trappole davanti a lui!!

Nell’Europa orientale invece Bulgaria, Romania, Slovacchia, Albania ecc.  hanno appreso alla perfezione l’insegnamento  italiano  e si stanno avvicinando  al maestro per quantità di autovelox! Laddove se si sommano le macchinette in funzione in  Inghilterra, in Germania e in Francia non si raggiunge nemmeno un quarto di quelle in uso  nella sola Italia! Aggiungiamo che in questi paesi l’importo delle multe irrogate  è quasi della metà inferiore!

Questo stesso automobilista tedesco, francese, svizzero, olandese, ecc. che si avventura sulle strade della Ciociaria, dopo la conoscenza degli autovelox assiste ad almeno due spettacoli per lui inimmaginabili: sulla superstrada Frosinone-Ferentino passa davanti a due  autovelox nuovi di zecca con le belle tabelle e luminarie che avvertono della trappola  in agguato: egli  nota con curiosità che le belle tabelle mostrano un segnale a lui completamente  sconosciuto: due grosse strisce rosse che le barrano! Cosa significheranno mai? Sono due anni che la grottesca  situazione è sotto gli occhi di tutti ma nessuno vede o interviene! E  chi paga le spese degli autovelox non in uso?

Ma questo stesso automobilista non immagina nemmeno quale spettacolo per lui eccezionale  lo aspetta allorché si trova  sotto il ponte della superstrada dopo il bivio di S.Elia F.R.  a Cassino. Anche qui la situazione è tipica: un autovelox mai utilizzato e mai entrato in funzione da almeno dieci anni  anni abbandonato in quel posto,  a ludibrio ma anche  a mortificazione degli automobilisti: ovviamente ancora oggi  delle autorità preposte, nessuna vede o sente. Ma lo spettacolo che si offre all’automobilista straniero non è solo l’attrezzatura abbandonata e i soldi pubblici dilapidati, ma assiste a qualcosa di veramente inimmaginabile, lo possiamo ammettere, unico al mondo: l’autovelox ha messo le radici, gli spuntano le foglie in bocca!

Al  neo sindaco di Cassino, che pare così audace e ben intenzionato, vorrei ricordare tale situazione  ed invitarlo a far eliminare immediatamente questa pubblica offesa ed indecenza che almeno tre sindaci prima di lui non hanno né visto né sentito l’olezzo che ne emana e, non in ultimo, a far pagare le spese a chi lo ha autorizzato, non alla collettività.                      
 




PALIANO: IL TAR RESPINGE IL RICORSO DI ACEA E IL SERVIZIO IDRICO RESTA AL COMUNE

Red. Cronaca

Paliano (FR) – Il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, Sezione di Latina, con sentenza n. 415/16 ha dichiarato improcedibile il ricorso presentato in febbraio da ACEA S.p.A. contro il Comune di Paliano per ottenere la cessione degli impianti e delle reti del servizio idrico comunale.La bocciatura del ricorso fa seguito alla richiesta di salvaguardia promossa dall’amministrazione Alfieri all’indomani della notifica del ricorso al TAR da parte di ACEA, e segna una prima importante vittoria nella lotta per il mantenimento del servizio attualmente gestito da AMEA S.p.A.

"Il rigetto del ricorso di ACEA – ha dichiarato il sindaco Domenico Alfieri – ci conforta in questa nostra battaglia per garantire ai cittadini di Paliano l’indipendenza e l’autonomia nella gestione delle proprie risorse. L’acqua come bene pubblico è un valore a cui non possiamo, né vogliamo rinunciare. È nostra intenzione, quindi, mantenere il servizio idrico in AMEA S.p.A., ma oltre a perseguire lo scontro giudiziario contro ACEA dobbiamo far sì che AMEA stessa sia nelle condizioni economiche più solide e idonee per fronteggiare il mercato. Non dobbiamo infatti dimenticare che l’azienda nel 2014 era in perdita di circa 300mila euro nella gestione del servizio idrico. Oggi, chiedendo un sacrificio ai cittadini con l’adeguamento della parte fissa, abbiamo posto le basi affinché AMEA possa continuare a ricoprire il ruolo di gestore dell’acqua in maniera eccellente, così come garantito nei tanti anni di attività, e con tariffe per i cittadini di Paliano fortemente più basse rispetto all’ATO5. Adesso, da parte nostra, dobbiamo lavorare perché la richiesta di salvaguardia sia accettata, forti di quanto disposto dall’articolo 147 del Decreto Legislativo 152 del 2006".
 




CIOCIARIA: LA TERRA DELLE ECCELLENZE

di Michele Santulli
Ciociaria terra delle eccellenze, ma non dei cavoletti e prosciuttelli e fagiolini, che pure vi crescono, bensì delle teste eccelse e fuori del comune, tanto che ci si chiede: come è possibile che in una terra da sempre dis-amministrata e mal-gestita e orrendamente cementificata e degradata, da istituzioni che in verità gestiscono fondamentalmente loro stesse e da uomini politici che fanno semplicemente ridere nella loro pochezza e trivialità morale e intellettuale  che il solo merito hanno  di aver tramortito e rimbecillito i loro spiritualmente e moralmente già decrepiti elettori con favoritismi e piaceretti e raccomandazioni da quinto mondo, possano essere fioriti e continuino a fiorire ancora certi spiriti e certe professionalità? E’ probabilmente a seguito della legge dantesca del ‘contrappasso’, secondo la quale più grave è la colpa e più esemplare  la pena, più caprino il contesto e più leonina la conseguenza. Così accade in Ciociaria: più infimo il livello generale sotto tutti gli aspetti, più elevato e sublime,  anche talvolta traumatico, la risultanza: la fuga e l’abbandono sono da sempre il risultato traumatico, il fiorire di cervelli e di spiriti fuori del comune è anche da sempre, l’eccezionalità!


Una giovane donna di Cassino, destinata sicuramente a ricevere un premio Nobel, divenuta direttrice del Max Planck Institut a Berlino, l’organismo scientifico più antico e più prestigioso del mondo;  un altro giovane ciociaro divenuto a soli 27 anni il professore universitario titolare di cattedra importante, più giovane della Francia; un altro, referente in tutti i congressi internazionali dedicati alla sua disciplina, anche lui docente universitario alla Università di medicina di Parigi; un altro giovane di FR eccellente corrispondente della televisione italiana prima in Medio Oriente  oggi in Cina, senza citare numerosi altri operatori televisivi; altri famosi giornalisti dei media italiani a partire dal neo direttore del quotidiano più antico e diffuso; grandissimi artisti della pittura e della televisione in Inghilterra; scrittori e artisti  di rilievo in Francia; certi personaggi dai cognomi chiaramente ciociari quali Panetta e Pelosi assurti alle vette più elevate della politica e della amministrazione in America e poi…diciamoli pure certi nomi: Ennio Morricone, Monsignor Paglia, Antonio Fazio, Severino Gazzelloni, Alessandra  Buonanno, i Mastroianni e  decine di altri cervelli e decine di imprenditori di  livello nazionale ed europeo: Antonio Annunziata, Luciano Zeppieri, Eleuterio Arcese, Maurizio Stirpe i cui nomi in una società civile verrebbero scritti a caratteri cubitali nei luoghi pubblici,  soprattutto  fatti oggetto non solo di onori e commemorazioni quanto, ancora di più, oggetti esemplari di  gratificazione ed edificazione da parte di tutta la civile comunità: incapacità cronica a valorizzare e gestire intelligentemente quanto si possiede, ancora peggio insensibilità soprattutto  cecità, a capire a vedere. Alla piana di Fondi, una volta verdeggiante di agrumeti e di frutteti e di alberi secolari, i cui odori  sensazioni  scenari  quasi tramortivano i viaggiatori che vi passavano, oggi divenuto un malsano e sgangherato e volgare agglomerato di ville e villette e capannoni e palazzoni da quinto mondo tanto che perfino il suo figlio più illustre, Libero de Libero, rifiutò di tornarci più;  poi si vada in Valcomino, a San Felice Circeo, attorno ad Alatri, attorno a Veroli, a Frosinone, alla piana di Ferentino e di Anagni e di Atina, ad Arpino, Terracina….. è un paesaggio che ricorda le scene desolanti di certe immagini infernali,  osservando che cosa sono diventate le colline e le rare  pianure.   Gina Lollobrigida, Nino Manfredi, Antonio Valente, i Fratelli Bragaglia, l’esercito incredibile di ristoratori a Dublino, a Londra, a Glasgow, a Edinburgo, ad Aberdeen, i funzionari di massimo livello  nella pubblica amministrazione, i giudici,  i professori universitari…. Poi Amedeo Maiuri, Amleto Cataldi, Giuseppe De Santis, Tommaso Landolfi, pietre miliari internazionali delle rispettive attività e tanti altri geni ed eccellenze: orgoglio e anche speranza. E in Ciociaria?
                                 
 




ANAGNI, OSPEDALE: RIGHINI (FDI-AN) INTERROGA ZINGARETTI SULLA TEMPISTICA E MODALITÀ RIAPERTURA

Red. Politica
Anagni (FR)
– "Annuncio l'imminente presentazione di un'interrogazione finalizzata a conoscere modalità e tempistica della riapertura dell'Ospedale di Anagni da parte di Zingaretti e del suo Partito Democratico". Così, in una nota al vetriolo, il capogruppo regionale di Fratelli d'Italia, Giancarlo Righini, che coglie l'occasione per replicare ad un manifesto del Pd di Anagni che, parole sue, "la dice lunga sul tentativo che questi signori stanno portando avanti, provando maldestramente a sgravarsi delle loro responsabilità. Io non voto mozioni che hanno la finalità di prendere per i fondelli i cittadini, attività più consone a Renzi, Zingaretti e al Pd in genere. Se la mozione che presentarono a suo tempo testimoniava la loro volontà di salvare l'ospedale c'è davvero da ridere – continua Righini -; da qui il mio voto contrario. Fratelli d'Italia non ama far demagogia, su nessun tema, ancor meno su un tema tanto delicato qual'è la salute.
E' per questo che, al di fuori della becera propaganda di chi vuole mischiare le carte e fare confusione, ribadiamo la nostra pretesa di avere risposte concrete circa i destini dell'ospedale di Anagni. Da qui la presentazione di un'apposita interrogazione, alla quale – conclude il capogruppo di Fdi – Zingaretti, Buschini ed il PD non potranno sottrarsi".
 




FROSINONE, SQUADRA MOBILE, SCACCO ALLA BANDA DEGLI ALBANESI: 8 PERSONE ARRESTATE

Red. Cronaca

Frosinone – Gli uomini della Squadra Mobile di Frosinone, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Frosinone Dr. Antonello Bracaglia Morante, hanno arrestato otto persone resesi responsabili, in concorso tra loro, del reato di detenzione e spaccio continuato di sostanze stupefacenti. L’ indagine, condotta dalla Squadra Mobile di Frosinone e coordinata dal Sostituto Procuratore Dr. Adolfo Coletta, ha preso le mosse da un episodio avvenuto a Frosinone, in Via Cese, nei pressi del cimitero, la notte del 17 luglio 2014, quando si affrontarono in un violento scontro un gruppo di rumeni e una banda di cittadini albanesi, tutti stanziati da tempo nel capoluogo ciociaro e dediti ad attività delittuose.

In particolare, si accertò che la furiosa rissa era stata originata da una serie di circostanze in cui gli albanesi avevano infastidito alcune ragazze rumene intente a prostituirsi in Via A. Vona, nei pressi della zona industriale di Frosinone.
Così, i componenti della banda di rumeni, come espediente, concordavano un incontro chiarificatore col gruppo avverso nella zona del cimitero; all’appuntamento però si presentavano armati di coltelli e mazze di ferro che utilizzavano per picchiare selvaggiamente gli albanesi e poi distruggere completamente le due autovetture con le quali questi ultimi erano arrivati all’appuntamento. A partire da quel violento episodio, gli investigatori del dr. Carlo Bianchi hanno avviato due distinte attività di indagine sia nei confronti della banda di rumeni, sia nei confronti degli antagonisti albanesi.

In particolare, per quanto riguarda il gruppo delinquenziale rumeno
l’attività investigativa, conclusasi nel mese di giugno 2015 con l’esecuzione di 6 ordinanze di custodia cautelare, ha smantellato un’associazione per delinquere di carattere transnazionale finalizzata allo sfruttamento della prostituzione, evidenziando come i destinatari delle misure facessero giungere in Italia giovanissime donne dell’est – trattate come vere e proprie schiave – per avviarle alla prostituzione sulle strade del nostro territorio.

La banda di albanesi – i cui componenti sono i destinatari delle odierne misure cautelari
, 5 in carcere e 3 agli arresti domiciliari – è stata invece oggetto di una diversa ed articolata attività di indagine, sia di tipo tecnico che tradizionale, nel corso della quale è stato dimostrato che costoro, unitamente ad un italiano, si rifornivano di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti, soprattutto cocaina, da un loro connazionale dimorante nella Capitale, per poi spacciarla al dettaglio sul mercato del frusinate.

I destinatari delle misure cautelari sono sette cittadini albanesi, di cui 6 domiciliati nel capoluogo ciociaro e uno a Roma, e un quarantaduenne frusinate;
quest’ultimo, dedito abitualmente all’attività di pastorizia, si riforniva di varie tipologie di stupefacenti attraverso la banda di albanesi, per poi spacciarla al dettaglio nel capoluogo.

Le indagini hanno fatto emergere anche le modalità attraverso le quali l’organizzazione agiva in modo spregiudicato sul mercato frusinate degli stupefacenti;
le cessioni delle dosi avvenivano soprattutto nei bar o in luoghi pubblici, ma in alcuni casi gli acquirenti, per procurarsi la droga, si presentavano direttamente presso le abitazioni degli stranieri. Nel corso dell’attività investigativa, durata quasi due anni, gli agenti della Squadra Mobile – a riscontro specifico delle indagini che erano in atto – hanno eseguito altri 5 arresti in flagranza di reato per il delitto di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti a carico di altrettante persone che fungevano da “corrieri” della droga per conto degli albanesi.

Tra gli arrestati in flagranza, vi è anche un trentenne albanese già noto alle cronache per essersi reso responsabile di una rocambolesca fuga dal carcere di Cagliari nel più classico dei modi, ovvero annodando delle coperte alle sbarre della cella per poi calarsi dalla finestra e guadagnare così la temporanea libertà. A tali episodi sono seguiti consistenti sequestri di stupefacenti, così come numerosi recuperi di singole dosi cedute ai vari acquirenti (tutti segnalati in via amministrativa per uso personale) durante l’attività di spaccio al dettaglio. Le indagini hanno fatto emergere altresì come gli odierni arrestati offrissero anche una vera e propria base logistica per gruppi di connazionali che giungevano nel capoluogo ciociaro, provenienti dal Nord Italia, per perpetrare rapine e furti in ville ed in appartamenti sul territorio frusinate. A tal proposito, si richiama in particolare il noto episodio avvenuto la sera del  20 dicembre del 2014, quando la Squadra Mobile intercettò e bloccò tre cittadini albanesi che annoveravano numerosi precedenti per reati contro il patrimonio, operanti prevalentemente in Liguria, e che verosimilmente avevano intenzione di intraprendere ulteriori attività criminali nella zona di Frosinone. I tre furono arrestati per i reati di resistenza, violenza e lesioni a P.U. in concorso, dopo una violenta colluttazione, in cui rimasero feriti due poliziotti, tra cui il Capo della Squadra Mobile, ed un inseguimento rocambolesco, iniziato dinanzi al bar Minotti e conclusosi presso l’incrocio di Brunella.
 




FROSINONE, MALORE IN STAZIONE: SOCCORRITORI GLI TROVANO LA DROGA ADDOSSO

Redazione

Frosinone – È stato colto da malore in stazione a Frosinone e mentre lo soccorrevano gli trovano addosso dosi di droga. A soccorrere il 22 residente nel capoluogo ciociaro è stato una gente della Polfer libero dal servizio che lo ha notato riverso a terra, in prossimità dei binari. Dopo averlo spostato in un punto più sicuro, l'agente ha chiamato i sanitari del 118, la Polfer di Frosinone e le Volanti della Questura. Non gli è sfuggito, mente lo accudiva che dalla tasca della giacca da questi indossata erano caduti due involucri in cellophane contenenti marijuana. La successiva perquisizione personale fatta dagli agenti delle Volanti ha permesso di ritrovare un bilancino di precisione e di alcune bustine di plastica, di quelle in genere utilizzate per il confezionamento della droga. Dopo aver rifiutato le cure del personale del 118, il frusinate è stato sottoposto anche a perquisizione domiciliare. Nella scrivania della sua camera dal letto i poliziotti hanno trovato un «tagliaerba» per oppiacei mentre nel garage, occultate all'interno della sacca per riporre le canne da pesca, numerose bustine monodose in plastica. I 10 grammi di droga e il materiale per il suo confezionamento sono stati sottoposti a sequestro mentre il ventiduenne è stato denunciato per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.




FROSINONE, VENDEVANO PATENTI PER 4 MILA EURO: 20 ARRESTI E 135 INDAGATI TRA LAZIO E CAMPANIA

Redazione

Frosinone – Far conseguire, revisionare o rinnovare la patente di guida a persone disposte a pagare, come prezzo della corruzione, cifre che si aggiravano intorno ai 4000 euro. È l'obiettivo dell'associazione a delinquere sgominata dagli agenti della Polizia di Stato di Frosinone. Tra gli arrestati anche un ingegnere della Motorizzazione Civile di Frosinone che, all'epoca dei fatti, ricopriva l'incarico di direttore dell'ufficio.

La Polizia di Stato di Frosinone, in collaborazione con quella di Roma, Napoli, Caserta e l'Aquila, ha arrestato 20 persone, imputate di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, falso in atto pubblico, sostituzione di persona, accesso abusivo a sistema informatico pubblico, frode informatica ai danni dello Stato. L'indagine ha portato ad indagare 135 persone. L'associazione a delinquere, sgominata dagli agenti della Polizia di Stato, aveva quale scopo quello di far conseguire, revisionare o rinnovare il titolo di guida a persone disposte a pagare, come prezzo della corruzione, cifre che si aggiravano intorno ai 4.000 euro. Tra gli arrestati anche un ingegnere della Motorizzazione Civile di Frosinone che, all'epoca dei fatti, ricopriva l'incarico di Direttore dell'Ufficio.

I poliziotti della Squadra Mobile di Frosinone hanno inoltre sequestrato 90 patenti di guida di varie categorie, ottenute da altrettanti indagati che hanno sfruttato il sistema illecito organizzato dal sodalizio criminale. I clienti dell'organizzazione erano per lo più stranieri (egiziani, pakistani, marocchini e cinesi), spesso non in grado di comprendere nemmeno la lingua italiana, nè tantomeno il codice stradale e la connessa segnaletica; persone che, alla guida di un veicolo, costituiscono un grave pericolo per la sicurezza dei trasporti.




ALATRI: PENSIONATO TRAVOLTO E UCCISO MENTRE VA AL BANCOMAT

Redazione

Alatri (FR) – Travolto ed ucciso mentre si stava recando al bancomat. L'ennesimo incidente mortale in provincia di Frosinone si e' registrato ieri alle 22 lungo la ex statale 155 a Tecchiena nel comune di Alatri. La vittima e' Eugenio Rapone di 70 anni. L'uomo e' stato travolto da un'auto in corsa, una Bmw condotta da un giovane. Violentissimo l'impatto tanto che Eugenio e' rimasto riverso a terra. Subito soccorso purtroppo per lui non c'e' stato nulla da fare. Sul posto oltre che ai sanitari dell'Ares 118 anche i Carabinieri della locale stazione che devono ricostruire l'esatta dinamica del sinistro. Eugenio Rapone era molto conosciuto ad Alatri dove per anni ha avuto un'attivita' commerciale.




FROSINONE: LA DEMOCRAZIA CRISTIANA RIPARTE DAL CAPOLUOGO CIOCIARO

Red. Politica
Frosinone
– Grande partecipazione e affluenza di pubblico per il primo congresso provinciale della Democrazia Cristiana a Frosinone dopo ventitré anni. L’evento ha avuto luogo, durante la mattinata di sabato 19 marzo, presso la sala congressi del ristorante “Palombella” di Frosinone, ed è stato organizzato dal Commissario Enzo Mancini per l’elezione degli organi direttivi nella provincia di Frosinone.

Durante l’incontro sono intervenuti il segretario politico nazionale Angelo Sandri, Franco De Simoni, segretario regionale Dc Lazio e, e Mioara Done, segretario organizzativo nazionale, insieme a molti altri esponenti e cariche di rilievo.
Dopo decenni, la scena politica del territorio di Frosinone, definita da Angelo Sandri "Una provincia che per la Democrazia Cristiana in Italia ha da sempre avuto un’importanza strategica",  ha visto il ritorno di un partito la cui presenza nella zona è sempre stata forte e condivisa. Eletto, per acclamazione, il segretario provinciale Enzo Mancini: "Vogliamo rilanciare l’economia ciociaria tramite incentivi e sgravi fiscali, come descritto dal programma di economia e sviluppo presentato quest’oggi".

Prosegue Mancini: "Sono felice che durante l’incontro siano intervenuti anche tutti quei cittadini nostalgici della Democrazia Cristiana e sfiduciati dell’attuale politica italiana e quindi ansiosi di recuperare un rapporto diretto con i propri rappresentanti politici".
"Il nostro obiettivo – ha dichiarato Angelo Sandri, segretario politico nazionale – è quindi quello di riappropriarci , insieme alla gente, della sovranità popolare e di  tutelare le classi più deboli e disagiate ormai stremate da una pubblica amministrazione sempre meno attenta alle esigenze della gente e impegnata a difendere i propri interessi".