Sora, viene multato e insulta la Polizia Stradale su Facebook: “I soldi che state raccogliendo ve li dovete mangiare a medicine voi ed i vostri figli…..fate schifo”. Denunciato

SORA – Non sempre ai colleghi della Polizia Stradale, Specialità della Polizia di Stato, che, nonostante la cronica carenza di personale, con spirito di sacrificio, continuano senza se e senza ma a salvaguardare la tutela del cittadino, ponendo come priorità assoluta un’attività di prevenzione al fine di evitare i numerosi incidenti stradali, troppo spesso fatali per le persone coinvolte, vengono riconosciuti i meriti dovuti. Anzi, a volte accade addirittura esattamente l’opposto.

Per esempio un cittadino “distratto” tanto per usare un eufemismo, dopo essere stato multato dalla Polizia Stradale di Sora, per l’uso vietato del telefono cellulare durante la marcia, ha pubblicato su Facebook testualmente ” la polizia stradale di Sora fa schifo…..ti ferma e senza motivo valido fà multe solo per fare cassa…. i soldi che state raccogliendo ve li dovete mangiare a medicine voi ed i vostri figli…..fate
schifo vergognatevi”.

A tali frasi diffamatorie, e ai vari commenti pubblicati da altre persone in risposta al post di cui sopra, nella mattina odierna, gli operatori oggetto delle gravi accuse, hanno prontamente reagito provvedendo a relazionare l’ufficio di quanto accaduto. I fatti risalgono a qualche giorno fa, quando un uomo era stato sanzionato dagli agenti con una multa di 168 euro, dopo un controllo dal quale era emersa una evidente violazione delle norme vigenti in materia di codice stradale, per l’uso improprio durante la marcia del telefono cellulare. Infastidito, così come ha evidenziato sul social network, ha esternato sul web la propria rabbia e insofferenza, con una violenza verbale che non poteva essere tollerata, tanto più che veniva a colpire soggetti del tutto estranei alla vicenda come i familiari dei colleghi. A seguito della Segnalazione fatta dagli operatori della Polstrada, il comando ha provveduto a inviare, con una dettagliata relazione, denuncia alla Competente Autorità Giudiziaria. La Polizia Stradale di Sora sta inoltre valutando la posizione di altre persone che, sulla stessa pagina del social network, hanno condiviso e commentato il post pubblicato da siffatto personaggio.

Noi come sindacato dei Poliziotti, non appena l’Autorità Giudiziaria riterrà procedere ai sensi di legge nei confronti dei protagonisti della vicenda, provvederemo a dare mandato al nostro legale costituendoci parte civile a tutela dei nostri associati della Polizia Stradale di Sora.

Dichiarazione del Segretario Generale della Uil Polizia, Norberto Scala: “ Non è la prima volta che appartenenti alle forze dell’ordine sono fatti oggetto di minacce, ingiurie, aggressioni e tanto altro. Mi appello direttamente al nostro Ministro dell’Interno, Senatore Matteo Salvini, affinchè si faccia portavoce di significative iniziative volte alla tutela di chi ogni giorno oltre ad essere insultato e in particolari circostanze persino malmenato, rischia la vita. Ma nonostante le diverse situazioni di pericolo, continua ad assicurare la presenza sul territorio al fine di garantire sicurezza ai cittadini onesti che continuano a pagare le tasse senza battere ciglio.




Patrica, piazza gremita per il concerto della fanfara della Polizia di Stato

FROSINONE – Nella serata di ieri, nella centralissima piazza Vittorio Emanuele, nel centro storico di Patrica, alla presenza del Questore di Frosinone, dottoressa Rosaria Amato, si è esibita la Fanfara della Polizia di Stato diretta dal M°. Secondino De Palma. Il linguaggio universale della musica ha trasmesso il sempre attuale messaggio del rispetto e della legalità, veicolando la parola d’ordine della Polizia di Stato “Esserci sempre”. Un sempre emozionante Inno d’Italia ha chiuso l’esibizione della Fanfara, applauditissima dal numeroso pubblico presente.




Trasporto pubblico locale, lavoratori “Ago Uno” e “Autolinee Onorati” senza stipendio: Faisa Cisal sul piede di guerra

ALBANO LAZIALE (RM) – Sono 130 i lavoratori del settore trasporto pubblico locale delle ditte “Ago Uno Srl” e “Autolinee Onorati Srl” ad Albano Laziale, Aprilia, Genzano, Ariccia, Lanuvio, Fiuggi, Filettino e Trevi che non ricevono il versamento degli stipendi di maggio, giugno, luglio e della quattordicesima.

Un modus operandi che ha caratterizzato le aziende gli scorsi anni

sempre in prossimità delle festività natalizie o delle ferie estive, e che viene giustificato utilizzando lo scudo dei mancati finanziamenti dalla Regione Lazio. Il sindacalista Massimo Vari, sentito da L’Osservatore d’Italia, ha spiegato come in ogni caso le imprese debbano garantire gli stipendi attraverso un fondo stabile e sicuro stante che il servizio viene portato avanti. “Già l’anno scorso abbiamo organizzato una serie di scioperi e adesso torniamo a chiedere un incontro all’azienda” ha detto il sindacalista della Faisa Cisal, sigla principale nelle aziende Ago Uno Srl e Autolinee Onorati Srl. Autisti ed assistenti presenti sugli scuolabus, coadiuvati dal sindacato Faisa Cisal, hanno avviato le procedure di raffreddamento e conciliazione ed hanno inviato alcune lettere di sollecito non solo all’azienda ma anche ai sindaci dei vari comuni interessati e alla Regione Lazio.

Una situazione ormai intollerabile

Massimo Vari descrive una Faisa Cisal sul piede di guerra dato che “la situazione è divenuta ormai intollerabile, al punto che alcuni dipendenti, materialmente, non arrivano più alla fine del mese “Perciò – ha detto ancora Vari – aspettiamo una convocazione da parte dei vertici aziendali per trovare un accordo ed avere risposte concrete”. Il servizio di trasporto pubblico sarà comunque garantito, informano dal sindacato, anche se il sollecito alla ditta alla stregua di risolvere il problema arriva con più veemenza da parte dei lavoratori e del sindacato che li rappresenta rispetto agli anni trascorsi.

Gianpaolo Plini




Rally contea di Ceccano, un week end perfetto per Hp Sport con Gianni D’Avelli

CECCANO (FR) – E’ stato un week-end esaltante, quello vissuto da HP Sport in occasione della 2° edizione del Rally Contea di Ceccano, gara che chiude il primo semestre sportivo in terra di Ciociaria. Esaltante perché, dei sette alfieri che la scuderia aveva schierato, due di loro hanno occupato il primo e l’ultimo posto della top ten, con Gianni D’Avelli grande dominatore della competizione rallistica in coppia con il fido Domenico Ligori con la Skoda Fabia R5 del team Colombi. L’impegno di HP Sport messo in campo per l’occasione ha premiato la condotta di gara del driver di Ceccano ceccanese navigato per l’occasione dal bravo Ligori su una Skoda Fabia R5, che ha infatti surclassato i rivali nella sua prima uscita stagionale, conquistando così un importante successo.

Il 2 e 3 posto

Alle sue spalle un Max Rendina impegnato in una gara test per provare nuove soluzioni sulla sua Skoda Fabia. Sul terzo gradino del podio, si sono invece accomodati i ceccanesi Antonio Bucciarelli e Riccardo Silvaggi, bravi a risalire dopo un’avvio in sordina con la Fiesta R5. Per HP Sport, la vittoria nella gara di casa fa ben sperare per il prosieguo della stagione. Per Gianni D’Avelli, questo del rally della “Contea” è l’ennesimo successo nelle gare di casa, il pilota ciociaro è sempre stato molto veloce, prendendo subito le redini della corsa, migliorando le sue prestazioni con continuità, anche grazie agli affinamenti di assetto apportati alla vettura nel corso della gara, e al supporto del suo naviga Ligori, rallentando il ritmo soltanto nell’ultima prova (terzo tempo ndr), dopo aver vinto ben cinque delle otto speciali in programma e due volte chiudeva secondo.

D’Avelli: “Un weekend perfetto”

E’ stato un weekend perfetto – afferma felice Gianni D’Avelli -. Tutto ha funzionato per il verso giusto, dalla macchina, al mio comportamento in gara. Pensavamo di poter disputare un buon rally,
sapevamo di essere veloci e arrivare a centrare un risultato del genere, ringraziamo tutto il team e ci godiamo il momento. Bene anche Antonello D’Emilio che al rientro dopo qualche anno di pausa, chiudeva al decimo posto assoluto e primo di classe, dopo una gara che lo ha visto prova, dopo prova, trovare quegli automatismi e il giusto ritmo di gara con la Clio S1600 e il suo navigatore Mauro Persichilli. In casa Hp oltre alle prestazioni di D’Avelli-Ligori e D’Emilio-Persichilli, troviamo Fiorella-Ceccarelli dodicesimo e secondo di Classe A7, mentre Massaro-D’Amore erano primi di classe RS/RSTB.




Sora, arte e fede: tutto pronto per l’infiorata del Corpus Domini

SORA (FR) – Grande attesa per l’edizione 2018 dell’Infiorata del Corpus Domini, straordinario appuntamento che fonde mirabilmente arte e fede. Domenica 3 giugno lo spettacolare tappeto di immagini sacre tornerà a coprire il centro storico della città di Sora. Sono 16 le associazioni impegnate nella realizzazione di questa gigantesca opera artistica che si dispiegherà su una superficie di oltre 700 metri lineari per un totale di circa 3450 mq. Caratteristiche uniche che hanno fatto annoverare l’infiorata sorana tra le più prestigiose d’Italia.

La realizzazione dei tappeti artistici vedrà impegnati:

la Cappellania del Cimitero, la Consulta Problematiche Sociali, il Centro Sociale Canceglie, gli Amici dell’I.T.A.S., l’Associazione Valcomperta, la Parrocchia San Ciro, la Comunità San Domenico, l’Associazione culturale San Vincenzo Ferreri, Soraweb, la Cattedrale Santa Maria Assunta, l’Associazione culturale Valle del Baronio, l’Associazione culturale Via Napoli, il Centro minori San Luca, l’Associazione Il Torrione, il Comitato Sorantica e l’Istituto Comprensivo Sora 3. I lavori prenderanno il via sabato 2 giugno, alle ore 18, e proseguiranno fino a notte fonda, concludendosi all’alba della domenica. Per comporre i quadri le associazioni utilizzeranno varie tipologie di materiali: segatura, sale colorato, fiori, semi e riso soffiato.

L’Infiorata sarà visibile in tutta la sua bellezza il giorno del Corpus Domini

quando, alle ore 18.30, Mons. Gerardo Antonazzo, Vescovo della Diocesi di Sora Cassino Aquino e Pontecorvo, presiederà la solenne Celebrazione Eucaristica nella Cattedrale Santa Maria Assunta. A seguire, alle ore 19.30, il Vescovo scenderà con il Santissimo Sacramento la scalinata della cattedrale per la tradizionale processione nel centro storico.

Spazio anche allo spettacolo

in occasione della festività del Corpus Domini. In Piazza Santa Restituta, nel week end, andrà in scena il Festival Come d’InCanto. Sabato 2 giugno, alle ore 21.00, si esibiranno le giovani voci selezionate tra i vari istituti comprensivi. Domenica 3 è in programma lo spettacolo Benedetta Catenacci & Friends, con l’accompagnamento della Live Orchestra. Si esibiranno tra gli altri Marco Boni, vincitore del programma televisivo “Prodigi”, ideato dal ballerino Alfonso Paganini, e alcuni dei finalisti della trasmissione di Rai1 “Ti lascio una canzone”, condotta da Antonella Clerici.

Tutti gli eventi in programma per la Solennità del Corpus Domini sono organizzati dal Comune di Sora con la direzione artistica dell’Associazione Culturale ConSonanze.
Il Sindaco Roberto De Donatis e l’Assessore alle Politiche Culturali Sandro Gemmiti invitano cittadini e turisti a visitare il centro storico per ammirare tutti i dettagli dell’Infiorata ed assistere agli spettacoli serali. Un sentito ringraziamento al Parroco della Cattedrale S. Maria Assunta Don Ruggero Martini ed a tutte le realtà associative impegnate nella realizzazione del tradizionale tappeto artistico.




Paliano: la raccolta differenziata vola al 74%. Boom di interventi di bonifica

PALIANO – Dal 2015 ad oggi il comune di Paliano ha effettuato circa cinquanta interventi di bonifica eseguiti e dieci giornate ecologiche. Gli interventi sono stati pianificati prendendo spunto da un censimento svolto dai vigili urbani più di 10 anni fa, risolvendo un annoso problema, mai affrontato in modo così determinato.
Coordinare l’attività di bonifica, differenziando anche i rifiuti abbandonati ed il lavoro impeccabile dei cittadini e delle associazioni, ha permesso al nostro comune di essere inserito tra i primi nel Lazio come percentuali nella differenziazione dei rifiuti, che ad aprile 2018 si attesta intorno al 74%. Con il fine di contrastare il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti, sono state installate sul territorio telecamere e foto-trappole con l’obiettivo di intercettare eventuali colpevoli. Grazie al controllo della polizia locale sono stati individuati dieci cittadini, nella maggior parte dei casi provenienti da altri comuni, multati per abbandono dei rifiuti.

Da novembre sono state effettuate 3 giornate di bonifica nella zona di Bosco Castello e il 19 maggio l’attività continuerà nell’ultimo tratto.
«Esprimo soddisfazione per un lavoro che a volte sembra irrisolvibile perché va a scontrarsi con quelli che sono gli istinti umani peggiori, dall’abbandono dei rifiuti, alla totale assenza di sensibilità per l’interesse ambientale. È proprio qui che si gioca la partita, in un cambiamento epocale che grazie alla disciplina e alle abitudini virtuose può migliorare la qualità delle acque dei nostri mari e dell’aria che respiriamo, perché riducendo la quantità di rifiuti si riduce la necessità degli inceneritori. L’impegno individuale nel perseguire abitudini virtuose è la frontiera della cittadinanza attiva, dove la domanda coordina e abbatte l’offerta, riducendo in prospettiva l’uso delle discariche e del ricorso all’incremento. Parafrasando un proverbio dei nativi americani "Non ereditiamo la terra dai nostri antenati, la prendiamo in prestito dai nostri figli». Queste le parole di Simone Marucci, assessore al Servizio Rifiuti Solidi Urbani.




Lazio, una criminalità in giacca e cravatta: attivi oltre 90 clan di cui 50 nella sola Capitale

Viene confermato con dei dati, quello che da anni veniva più volte denunciato. Il Lazio è diventato ormai un territorio in mano alla criminalità. Un crimine “in giacca e cravatta”, rappresentato da importanti coalizioni in grado di spartirsi ogni angolo del territorio. Del resto, il rapporto “Mafie nel Lazio” presentato ieri e curato dall’Osservatorio Sicurezza e Legalita’ della Regione Lazio, attraverso un resoconto rigoroso e documentato, delle principali inchieste giudiziarie sulle organizzazioni criminali nel territorio parla da solo: nel 2017 sono 6 i procedimenti con 29 indagati per associazione di stampo mafioso, 58 i procedimenti con 412 indagati per reati con l’aggravante del metodo mafioso, 102 procedimenti con 1010 indagati per associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, 21 procedimenti con 164 indagati per traffico di rifiuti e 9 procedimenti con 40 indagati per usura.

Secondo i dati del Servizio Centrale per i Servizi Antidroga della Polizia di Stato nel 2017 son ben 7.883 Kg di droga sequestrati nel Lazio

Il numero dei gruppi criminali storicamente presenti nella regione dagli anni Settanta ad oggi e’ complessivamente pari a 154. I clan che, invece, sono stati evidenziati nel Rapporto come “attivi”, al dicembre 2017, corrispondono a 93, fra gruppi, clan, famiglie, tradizionali, autoctone e narcotrafficanti che usano il metodo mafioso. Dei 93 clan attivi nel Lazio, circa 50 clan, operano, nel solo territorio della Capitale. La III edizione del Rapporto sulle ‘Mafie nel Lazio’, dedica gran parte della sua analisi alle indagini che hanno interessato proprio la capitale e il territorio provinciale, provando ad identificare i contorni di questo ‘sistema multilivello’, attraverso la descrizione dei clan che qui operano e tentando di rappresentare, anche graficamente, le modalità di interazione di questi fenomeni criminali, non solo mafiosi.

A Roma sono presenti clan di mafia tradizionale, come Cosa nostra, ‘ndrangheta e camorra

Gruppi di derivazione mafiosa che son diventati ‘autonomi’ sul territorio romano, clan autoctoni ovvero generati dal tessuto socio-economico romano che nel tempo hanno ‘mutuato’ per effetto contagio ‘il metodo mafioso’ che oggi esercitano sul territorio, come già confermato in alcune sentenze. Il sistema criminale complesso romano vede anche l’azione di gruppi flessibili e autonomi che entrano in azione con i gruppi già menzionati e con i narcotrafficanti che a Roma commerciano droga e controllano alcuni quartieri, sempre attraverso l’uso del metodo mafioso, non ultimi sono presenti i boss delle Mafie straniere.

Ed è proprio la gestione delle piazze di spaccio a Roma a destare maggiori preoccupazioni, come si legge nel Rapporto, perché rappresentano il luogo in cui maggiore è il contagio delle mafie tradizionali con i gruppi della criminalità romana che fatalmente evolvono nell’assunzione del metodo mafioso. A Roma funzionano contemporaneamente un centinaio di piazze di spaccio, operative h24 e caratterizzate dall’uso di sentinelle, ostacoli mobili e fissi, come le inferriate, l’utilizzo di telecamere e l’esistenza di edifici che, da un punto di vista urbanistico, garantiscono un controllo delle aree di spaccio. I gruppi organizzati, in gran parte romani, gestiscono le piazze di spaccio con una rigidissima suddivisione del territorio, spesso nella stessa strada, e hanno rapporti e relazioni con soggetti componenti appartenenti ai casalesi, gruppi di camorra e soprattutto calabresi, che sono i grandi fornitori delle piazze di stupefacenti.

E’ comunque la ‘ndrangheta che può essere considerata l’organizzazione leader nel settore del narcotraffico romano e non solo

Queste organizzazioni oltre alla gestione del traffico degli stupefacenti i occupano di fatti criminali, come usura ed estorsione. Queste organizzazioni originariamente non sono mafiose, spiega il Rapporto, non hanno una derivazione, una matrice mafiosa, non sono organizzate in termini mafiosi. Di mafioso non avevano nulla eppure stanno cominciando ad acquisire tutti i connotati, gli ingredienti tipici dell’esercizio del metodo mafioso. I quartieri più interessati allo spaccio sono Romanina, Borghesiana, Pigneto, Montespaccato, Ostia, Primavalle, San Basilio.

Ma è senza dubbio Tor Bella Monaca a registrare la zona di maggiore concentrazione di piazze di spaccio dove a spartirsi il territorio sono 11 clan, alcuni dei quali evidenziano con inquietante nettezza l’evoluzione verso il metodo mafioso. Nei quartieri di Ostia, Tor Bella Monaca, Romanina e San Basilio, l’Osservatorio, sempre a partire dalle carte giudiziarie consultate, evidenzia la presenza del cosiddetto ‘controllo del territorio’ da parte delle ‘mafie di Roma’. “Da secoli – ha sottolineato Luigi Ciotti di Libera nel suo intervento alla presentazione – parliamo di Mafie nonostante sacrifici e impegni di anni. Dobbiamo liberare le nostre speranze dai vincoli dell’ignoranza, della paura e della rassegnazione. Tutti questi segnali sono un grido. Abbiamo troppi cittadini a intermittenza. Servono cittadini più responsabili, e l’educazione è il primo investimento di una società aperta al futuro. Servono una città e una Regione educative dove tutti insieme concorrono a questo processo. Serve una legge concreta e categorica sul gioco d’azzardo, mentre sulla droga siamo tornati ai massimi livelli”.

Marco Staffiero




Cotral, morte dipendente per esposizione amianto: sentenza storica del Tribunale di Roma. Ona annuncia class action

La Compagnia di trasporti laziali Cotral è stata condannata a risarcire la vedova di un dipendente morto per cancro polmonare causato da esposizione ad amianto. A renderlo noto l’avvocato Ezio Bonanni, legale della famiglia e presidente dell’Osservatorio nazionale amianto (Ona).

Il giudice Alessandra Trementozzi della sezione Lavoro del Tribunale di Roma, con sentenza n.2906/2018 pubblicata ieri, ha condannato Cotral al risarcimento dei danni subiti dal deceduto V.C. per l’insorgenza del cancro polmonare che ne ha provocato la morte, quantificando l’importo dei danni non patrimoniali subiti nella misura di oltre 236mila euro.

La vittima era stata esposta ad amianto nello svolgimento delle sue mansioni lavorative tra il dicembre 1981 e il dicembre 1992

L’Ona annuncia ora una class action dei lavoratori Cotral esposti ad amianto. “Quella di oggi è una vittoria storica poiché è stato riconosciuto che l’amianto in Cotral era ed è dannoso per la salute umana e, poiché altri dipendenti hanno subiti danni alla salute, l’Ona attraverso lo Sportello nazionale amianto è a disposizione di tutte le vittime di amianto nella città di Roma per chiedere il risarcimento dei danni”, afferma Bonanni.




Elezioni Regione Lazio, candidati a confronto tra rifiuti, trasporti e sanità

Domenica 4 marzo è anche il giorno delle tornate elettorali regionali per Lombardia e Lazio. Sarà proprio sul teatro regionale che si cominceranno a figurare le prime coalizioni. Le regioni hanno potestà legislativa come sancisce l’art 117 della nostra costituzione che dopo la riforma del 2001 ha visto la limitazione delle ingerenze statali con il conseguente accrescimento di libertà normativa per le Regioni. Articolo che sottolinea, quindi, l’importanza della carica di governatore.

Mancano ormai due giorni al 4 marzo ed è utile sintetizzare le idee dei candidati laziali su alcuni temi chiave: rifiuti, trasporti e sanità

Si propongono alla presidenza laziale nove alternative: Roberta Lombardi per il M5S, il governatore uscente Nicola Zingaretti che punta alla seconda candidatura (sarebbe la prima rielezione in venti anni), Elisabetta Canitano corre per Potere al Popolo, Jean Leonard Touadì per Civica Popolare della Lorenzin, Stefano Rosati per Riconquistare l’Italia, Mauro Antonini per CasaPound, Giovanni Azzaro con Democrazia Cristiana, Stefano Parisi per il centrodestra e il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi. Secondo quanto emerge dagli ultimi sondaggi Ipsos per il Corriere della Sera, Zingaretti è dato al 33%, insegue Lombardi con il 29% mentre la divisione a destra inficia sulle percentuali: Pirozzi al 12% e Parisi al 22%. La somma delle ultime due percentuali indica che il centrodestra unito avrebbe potuto superare Nicola Zingaretti sostenuto da Pd e LeU.

RIFIUTI- per i quali la regione ha competenze di pianificazione.

Lombardi assicura attraverso dichiarazioni riportate da un quotidiano online che in un mese chiuderà il piano rifiuti e predisporrà lo sviluppo di impianti di compostaggio attuando, come già per Roma, un Piano di prevenzione della produzione dei rifiuti con un sostegno economico ai Comuni per la raccolta. Parisi pensa invece che il sistema degli inceneritori possa risultare una “grande opportunità” per creare energia da attuarsi in concerto alla bonifica di discariche dismesse. Pirozzi punta a favorire il sistema della raccolta differenziata sul territorio (65% quota di legge) al fine di raggiungere l’autosufficienza regionale: ammodernamento di impianti e accordi con la Grande Distribuzione per ridurre gli imballaggi. Zingaretti tra gli obiettivi raggiunti nel quinquennio da governatore annovera la chiusura nel 2013 di Malagrotta, il raddoppio della raccolta differenziata nel triennio 2013-2016. Il blocco degli inceneritori è un punto fondamentale della sua campagna sui rifiuti, con un finanziamento ai Comuni per gli impianti e le isole ecologiche per portare la differenziata al 70%.

TRASPORTI- con l’odissea quotidiana dei pendolari e il caos di Roma Termini

Lombardi, coadiuvata da Mobility Manager regionale, propone un forte miglioramento del servizio ferroviario, la razionalizzazione dell’azienda Cotral, un piano di manutenzione per le strade con un adeguamento della Pontina per collegare Roma e Latina. In ultimo la riduzione del traffico stradale promuovendo il telelavoro.
Parisi presenta un programma basato sulla rivalutazione del sistema stradale: completamento dell’autostrada Roma-Latina in congiunzione alla Roma-Civitavecchia con un miglioramento delle strade statali. Per quanto concerne i treni, il candidato del centrodestra vede ad una bigliettazione integrata e la riattivazione di linee dismesse rifacendosi a ditte private.
Pirozzi pensa al collegamento nel territorio tra Comuni garantendo regolarità e migliori trasporti.
Zingaretti prevede il sostegno al trasporto pubblico capitolino con un investimento di 240 milioni con la riabilitazione delle stazioni. Per la viabilità stradale suggerisce un’opera antisismica da attuare sulla Roma-Aquila (un miliardo di euro). Il problema Cotral sarebbe risolto con l’arrivo di 400 nuovi mezzi da aggiungere ai già funzionanti 300, per i quali si ravvisano però problemi per i sistemi di aiuto per i portatori di handicap.

SANITA’- il commissariamento della sanità laziale causa il disastroso debito che dovrebbe terminare nel 2018 con ancora molte problematiche

come abbiamo testimoniato da L’Osservatore d’Italia le assunzioni nel reparto sanitario sono quasi inesistenti, creando problemi di gestione e soprattutto di efficienza negli ospedali o ambulatori. Senza dimenticare il commissariamento della sanità laziale causa il disastroso debito che dovrebbe terminare nel 2018 con ancora molte problematiche. Lombardi gestirebbe il caos sanitario puntando alla riduzione dei tempi di soccorso creando una cronicità e un’assistenza anche domiciliare con il conseguente abbattimento delle attese. Promette anche nuove assunzioni. Parisi vede nei privati e nella tecnologia gli strumenti per la creazione di ospedali di comunità. Pirozzi mette il paziente al centro del suo programma per la sanità dove fa da perno la logica di sistema con il fondamentale ruolo giocato dalla decentralizzazione. Quest’ultima già chiosata a Ciampino dove il sindaco di Amatrice ha proposto tre organismi indipendenti per coadiuvare il governatore nella scelta del direttore generale. Zingaretti promette 5mila nuove assunzioni, apertura Case della salute e l’abbattimento liste di attesa.

Gianpaolo Plini




Elezioni 2018, Barbara Saltamartini (Lega Salvini): “Bisogna essere capaci di amministrare, non basta essere onesti!”

Pienone per la Lega di Salvini all’hotel Duca D’Este di Bagni di Tivoli in provincia di Roma in occasione di un incontro con il vicesegretario federale Giancarlo Giorgetti a fianco della deputata Barbara Saltamartini, candidata alla Camera di tutto il centrodestra nel collegio uninominale. Giorgietti è un fiume in piena, non vuole essere definito economista perché “i professori” hanno affossato l’Italia mentre il suo obiettivo è liberarla e risollevare l’economia del Paese cominciando dal ristabilire bene i ruoli con l’Europa che non deve imporre prodotti stranieri agli italiani, non deve dettare legge e mettere in ginocchio le imprese. Parola di un politico nominato dal Quirinale il 30 marzo 2013 membro del gruppo di lavoro per le proposte programmatiche in materia economica e sociale, segretario nazionale della Lega Lombarda dal 2002 al 2012, capogruppo per la Lega Nord alla Camera dei Deputati per la XVII legislatura. Uno che di conti e di stoffa ne ha da vendere: è stato anche dal 2001 al 2006 presidente della Commissione Bilancio, Tesoro e Programmazione. Inoltre, durante il Governo Berlusconi II e Sottosegretario alle infrastrutture e ai trasporti.

IL VICE SEGRETARIO FEDERALE DELLA LEGA GIANCARLO GIORGETTI INTERVISTATO DA CHIARA RAI

Se una persona così mette la faccia per Saltamartini significa che la Lega candida pezzi da novanta

Quello di Bagni di Tivoli è stato un incontro con i professionisti, imprenditori e rappresentanti delle piccole medie imprese che vedono nella candidatura di Barbara Saltamartini un’ancora di salvezza per potersi risollevare dalla crisi. Realtà che rappresentano una ricchezza per il territorio e per l’economia locale che per la candidata deputata Barbara Saltamartini si possono tutelare e valorizzare soltanto abbassando le tasse e semplificando la burocrazia. Saltamartini ha visitato il Centro agroalimentare Roma, una realtà di persone e uomini che hanno bisogno di risollevarsi. La Saltamartini fa politica da 25 anni, sa stare in mezzo alla gente e raccoglierne le istanze per poi impegnarsi a risolverle. Appare cosciente del momento di crisi che attraversa l’Italia e della necessità di risollevarsi cercando di rimettere prima di tutti gli italiani al centro: cercando di alleggerire il peso dovuto alle tasse e ripristinare quel “decoro” che in assoluto manca sotto il profilo di tutti i servizi primari che oggi difettano: dalla viabilità alla sicurezza passando per i trasporti e una pianificazione che punti al benessere, sviluppo e crescita di una grande comunità oggi allo sbando.

LA DEPUTATA BARBARA SALTAMARTINI (LEGA SALVINI), CANDIDATA ALLA CAMERA DI TUTTO IL CENTRODESTRA NEL COLLEGIO UNINOMINALE INTERVISTATA DA CHIARA RAI

Saltamartini e Giorgetti hannno fatto emergere come sia davvero possibile ristabilire la vicinanza e la fiducia tra la politica e i cittadini che devono tornare a sentirsi partecipi

“Ho scelto di fare una campagna elettorale tra la gene – ha detto Saltamartini – quel contatto umano e personale necessario per ripartire”. Saltamartini ha parlato della criticità dei trasporti e viabilità ferroviaria di Guidonia dove “è assurdo che in tutti questi anni non si sia realizzato il raddoppio e le strade sono colabrodo, non c’è decoro”.

E poi ancora sulla necessità di riportare lavoro qualificato in Italia: “Mandiamo via eccellenze, i cosiddetti cervelli in fuga – aggiunge Saltamartini- e facciamo entrare gente che non ha preparazione e delinque. Non parliamo della sicurezza poi, con tantissimi anziani che hanno paura a girare anche la mattina”.

Poi un distinguo importante fatto dalla candidata alla camera tra la Lega e i Cinque stelle: “C’è una grande differenza, bisogna essere capaci di amministrare, non basta essere onesti! Ovunque governino i Cinque Stelle c’è l’immobilismo mentre noi abbiamo bisogno di far ripartire l’Italia e di mettere al primo posto le esigenze degli italiani, prima la certezza di un futuro migliore ai nostri figli”




Arce, 25enne nigeriano richiedente asilo politico aggredisce con coltello un connazionale

ARCE (FR) – Nella mattinata di ieri, in Ceprano, i Carabinieri della locale Stazione, al termine di una rapida attività d’indagine, deferivano in stato di libertà per lesioni personali un 25enne nigeriano, incensurato, domiciliato ad Arce, richiedente asilo politico. Lo stesso nel corso della serata precedente, all’interno di un’abitazione di quel centro, dove si festeggiava un matrimonio, al culmine di un’accesa discussione nata per futili motivi, aggrediva con un’arma da taglio un suo connazionale, provocandogli delle ferite all’orecchio, al collo ed all’addome.

Il ferito, solo a notte fonda si recava presso il pronto soccorso dell’ospedale di Frosinone per le cure del caso, dove veniva dimesso con una prognosi di 15 giorni. In poche ore i militari riuscivano ad individuare l’aggressore, che nel frattempo aveva fatto perdere le proprie tracce e a recuperare, in prossimità dell’abitazione dove si erano svolti i festeggiamenti, un seghetto per legno a doppia dentatura avente lama della lunghezza di circa 2,5 cm, trovato proprio vicino ad alcune macchie di sangue e sottoposto a sequestro.