Dissonanze: la convivenza con l’epilessia in un documentario

Roma – La Fondazione Epilessia LICE Onlus, parte integrante della Lega Italiana contro l’Epilessia, un’Associazione composta da medici ed operatori sanitari dediti prevalentemente alla diagnosi e terapia dell’Epilessia con sede a Roma in Via Nizza 45, nel 2016 ha realizzato un docu-film della durata di 50 minuti dal titolo “DISSONANZE”. Il film racconta la storia di vita con l’epilessia di due persone “vere” che la vivono sulla propria pelle da molti anni a diretto contatto con una dura realtà che troppo spesso si scontra con una errata percezione e conoscenza della malattia da parte delle persone che per futili pregiudizi e false conoscenze tendono a temere e/o ad emarginare coloro che ne sono coinvolti. Un comportamento che arreca un ulteriore disagio e malessere del tutto immotivato ed esteso anche alle famiglie che si trovano costrette a vivere dentro dinamiche discriminatorie del tutto fuori da qualsiasi parvenza di legittimità. Il film vede per protagonisti due attori, Lucrezia e Francesco, che raccontano la loro vita e la loro storia mostrando a nudo le difficoltà di essere “pazienti” con forme di epilessia difficili da curare ma che vivono la loro vita avendo un livello intellettivo normale; una vita vissuta altalenante fra rari momenti di serenità e momenti di tristezza e speranza di guarirne. L’obiettivo del film è anche quello di poter essere proiettato in modo itinerante presso Istituti scolastici superiori dando modo ai ragazzi di conoscere a fondo la malattia e incentivare la riflessione sulla necessità di evitare comportamenti di “derisione” totalmente insensati e fuori luogo. L’iniziativa è stata realizzata dalla Fondazione Epilessia LICE che è parte integrante della Lega Italiana contro l’Epilessia, un’Associazione composta da medici ed operatori sanitari dediti prevalentemente alla diagnosi e terapia dell’Epilessia che ha tra gli obiettivi statutari di LICE il miglioramento della qualità di vita delle persone che soffrono di Epilessia e soprattutto la diffusione di una conoscenza più corretta tra la popolazione generale delle tematiche che la riguardano. La LICE è una Società Scientifica senza scopo di lucro a cui aderiscono oltre mille specialisti in ambito neurologico che operano in tutto il territorio nazionale curando e assistendo pazienti e occupandosi anche del loro inserimento nella società promuovendo attività finalizzate a questo scopo. Il 25 dicembre a mezzogiorno è prevista in Prima Visione Assoluta la proiezione in streaming video sul canale Youtube dell’Associazione del docu-film “DISSONANZE”; un modo di condividere con gioia la felice e utile realizzazione del progetto.

L’epilessia è una malattia neurologica che colpisce improvvisamente, spesso senza alcun preavviso, il soggetto che ne è affetto; il corpo si irrigidisce e inizia a tremare in modo convulsivo, dalla bocca  spesso fuoriesce sangue a seguito di una chiusura improvvisa, come una morsa che dilania la lingua. Lo spettatore rimane spesso attonito e impaurito, inerme. L’attività cerebrale cessa momentaneamente, tutto si spegne, tutto diventa buio e nero e la normalità che vi era fino ad un attimo prima si trasforma in un oblio fatto di confusione, incertezza  e paura. Al risveglio si genera  invece rabbia e frustrazione perché subentra la consapevolezza che per l’ennesima volta ha vinto lui, “il grande male”,  tanto grande quanto apparentemente impossibile da sconfiggere. Voltaire disse che “Il pregiudizio è un’opinione senza giudizio”  ma chi soffre di epilessia deve fare i conti ogni giorno con il triste velo di maya che spesso risulta impossibile da squarciare; l’informazione in merito all’argomento è ancora superficiale e approssimativa e la malattia viene spesso associata ad altre patologie mentali/croniche che non hanno nulla a che fare con l’epilessia stessa. Per un epilettico non è semplice aprire il guscio di un cuore già profondamente colpito da una malattia che lo ha segnato nel corpo e nell’anima poiché il confronto con il prossimo spesso si trasforma in diniego da parte di chi non è in grado di capire e alla comprensione preferisce fuggire, in quel caso l’unico rifugio rimane il silenzio.

Angelo Barraco e Paolino Canzoneri

 




Roma, San Camillo: 8 arresti per corruzione falso e truffa

Rilevanti irregolarità nell’esecuzione dei lavori inerenti i padiglioni “Casa Accoglienza” e “Marchiafava” dell’Azienda Ospedaliera “San Camillo-Forlanini”, che hanno portato a pericolosi cedimenti strutturali verificatisi nel mese di Agosto 2016. I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Trastevere hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Roma,  nei confronti di otto indagati, a conclusione di approfondite indagini.

Gli accertamenti dei militari hanno fatto emergere un arbitrario esercizio dei poteri pubblici rivestiti, utilizzati nell’esclusivo interesse delle ditte esecutrici dell’opera, con la consapevole e quotidiana omissione dell’esercizio dei poteri e doveri di controllo, culminata, in più circostanze, con la volontaria falsificazione di atti riguardanti certificazioni di costi sostenuti per realizzare i lavori.

Sulla base di quanto ricostruito, il “prezzo” di tali falsificazioni si è materializzato in più circostanze con la corresponsione, a dipendenti pubblici, di somme ingiustificate di denaro, mascherate sotto forma di retribuzione da lavoro dipendente.

Due indagati sono stati sottoposti agli arresti domiciliari, quattro indagati sono stati colpiti dalla misura interdittiva del divieto temporaneo di esercitare attività imprenditoriale e altri due indagati sono stati colpiti dalla misura interdittiva della sospensione dall’esercizio di un pubblico ufficio.

I reati contestati sono truffa, frode nelle pubbliche forniture, falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, crollo di costruzioni, corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio, appropriazione indebita, turbata libertà degli incanti, rivelazione ed utilizzazione di segreti di ufficio e omissione di atti d’ufficio.




Il biotestamento è legge: sì del Senato. Giornata storica

Il Biotestamento è legge: il Senato ha dato il via libera definitivo con 180 sì, 71 no e 6 astenuti. E’ un giorno storico per il Parlamento italiano che dopo anni di promesse e polemiche è riuscito a fare un primo passo avanti. Ieri l’Assemblea di Palazzo Madama aveva respinto tutte le proposte emendative: Pd e M5s compatti hanno portato avanti il provvedimento, mentre i soliti volti noti del centrodestra hanno cercato di fare resistenza. Addirittura il senatore Carlo Giovanardi è riuscito a dire l’enormità di giornata: “Eluana Englaro stava bene”.

L’Associazione – promotrice e la più attiva sostenitrice della legge sul Biotestamento Luca Coscioni ha consegnato al Presidente del Senato Grasso, martedì 5 dicembre, 27mila firme raccolte in calce all’appello di Dj Fabo per un’immediata approvazione senza modifiche della legge sul biotestamento. Queste firme si vanno a sommare alle oltre 121mila firme raccolte sotto la più generale proposta di legge popolare depositata nel settembre 2013, alle oltre 158mila sottoscrizioni dell’appello lanciato da Mina Welby, così come all’appello dei senatori a vita e a quello dei quasi 90 sindaci italiani e 2 presidenti di regione, rappresentati di circa 15 milioni di italiani.

L’articolo 1 prevede che, nel rispetto della Costituzione, nessun trattamento sanitario può essere iniziato o proseguito se privo del consenso libero e informato della persona interessata. Viene “promossa e valorizzata la relazione di cura e di fiducia tra paziente e medico il cui atto fondante è il consenso informato” e “nella relazione di cura sono coinvolti, se il paziente lo desidera, anche i suoi familiari”.

Per quanto riguarda i minori “il consenso è espresso dai genitori esercenti la responsabilità genitoriale o dal tutore o dall’amministratore di sostegno, tenuto conto della volontà della persona minore“.

 

Le disposizioni anticipate di trattamento

L’articolo 3, il più importante, prevede che “ogni persona maggiorenne, capace di intendere e volere, in previsione di una eventuale futura incapacità di autodeterminarsi, può, attraverso Disposizioni anticipate di trattamento, esprimere le proprie convinzioni e preferenze in materia di trattamenti sanitari, nonché il consenso o il rifiuto rispetto a scelte diagnostiche o terapeutiche e a singoli trattamenti sanitari, comprese le pratiche di nutrizione e idratazione artificiali”. Le Datsempre revocabili, risultano inoltre vincolanti per il medico e “in conseguenza di ciò – si afferma – è esente da responsabilità civile o penale“. Sempre questo articolo stabilisce le modalità di espressione della propria volontà: “Le Dat devono essere redatte per atto pubblico o per scrittura privata, con sottoscrizione autenticata dal notaio o da altro pubblico ufficiale o da un medico dipendente del Servizio sanitario nazionale o convenzionato. Nel caso in cui le condizioni fisiche del paziente non lo consentano, possono essere espresse attraverso videoregistrazione“. In caso di emergenza o di urgenza, precisa inoltre il ddl, “la revoca può avvenire anche oralmente davanti ad almeno due testimoni“.

“Nella relazione tra medico e paziente – si legge nell’articolo 4 – rispetto all’evolversi delle conseguenze di una patologia cronica e invalidante o caratterizzata da inarrestabile evoluzione con prognosi infausta può essere realizzata una pianificazione delle cure condivisa tra il paziente e il medico, alla quale il medico è tenuto ad attenersi qualora il paziente venga a trovarsi nella condizione di non poter esprimere il proprio consenso o in una condizione di incapacità”.




Ciampino: torna il laboratorio per le vaccinazioni

CIAMPINO (RM) – È già stato allestito l’ambulatorio di Ciampino che dal prossimo 18 dicembre tornerà ad accogliere i bambini per le vaccinazioni dell’obbligo e per quelle consigliate. Le vaccinazioni verranno effettuate lunedì, mercoledì e venerdì, dalle 8:00 alle 12:30, previa prenotazione in via M. Calò 5, Ciampino (Roma).

 

Domanda in aumento grazie al Decreto sulle vaccinazioni obbligatorie

“Si tratta di un polo aggiuntivo rispetto al Centro unico vaccinale dell’ospedale di Marino. La riapertura dell’ambulatorio rappresenta una misura per rispondere alle esigenze dei cittadini del territorio, oltre che un adempimento opportuno rispetto ai provvedimenti presi a livello nazionale” dice il direttore generale della Asl Roma 6, Narciso Mostarda. “La domanda delle profilassi da effettuare”, spiega, “negli ultimi mesi è triplicata, dopo l’emissione da parte del Governo del nuovo piano nazionale di prevenzione vaccinale 2017-2019, che fra le altre cose ha ampliato l’offerta gratuita, e soprattutto in seguito al Decreto sulle vaccinazioni obbligatorie entrato in vigore lo scorso luglio”.

 

Mostarda: “Cresce la consapevolezza dell’importanza dei vaccini”

 

“La vaccinazione è un presidio fondamentale per la tutela della salute dei nostri figli e delle generazioni future. Per contrastare le fake news in circolazione, che rischiano di riportarci indietro di centinaia di anni, è necessario tenere viva l’attenzione sul tema e diffondere notizie corrette, supportate da una solida base scientifica. Ho l’impressione”, prosegue, “che la consapevolezza dell’importanza delle vaccinazioni stia crescendo, pertanto abbiamo accolto con entusiasmo la richiesta di tanti cittadini di implementare il centro vaccinale distrettuale con sede nell’ospedale di Marino, riaprendo per alcuni giorni alla settimana anche a Ciampino. Individuare un centro di vaccinazione unico all’interno di presidi sanitari dotati di tutto il personale sanitario, equivale a garantire la sicurezza. Questa è la ragione alla base dell’accorpamento dei centri vaccinali. Vaccinare”, conclude, “significa compiere un atto medico nella massima sicurezza possibile per il bambino”.




Sanità: dopo 10 anni finisce il commissariamento laziale

La sanità della Regione Lazio esce, dopo un periodo storico durato quasi un decennio dal commissariamento. In questi anni, su un comparto così strategico, si è delegato il governo e l’attuazione del risanamento al Commissario e ai sub Commissari di nomina governativa. Ora questa fase si chiude. Si ritorna a una gestione ordinaria. Un’importante conquista per i lavoratori e per gli utenti e anche una conferma del buon lavoro svolto in questi anni su un tema vitale come il diritto alla salute delle persone.

La decisione è stata presa dal Consiglio dei ministri, sulla base del netto miglioramento della qualità delle cure e del buon andamento dei conti.

Si chiude una fase di gestione straordinaria della sanità regionale. Il commissariamento durava dall’estate del 2008. Migliorano le cure, migliorano i conti: inizia una nuova era per la sanità del Lazio. Stop a Commissario e ai sub Commissari di nomina governativa. Scelte condivise su programmazione, personale e investimenti.

“Dedichiamo questo risultato in primo luogo ai lavoratori della sanità pubblica e privata del Lazio, ai malati, a chi ha sofferto la tragedia dei dieci anni di commissariamento. Poi lo dedichiamo all’Italia perché avere la seconda Regione italiana per Pil con i conti in rosso era un problema non solo regionale ma anche nazionale – parole del presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: negli ultimi 5 anni gli esiti del tavolo di monitoraggio del piano di rientro sono sempre stati positivi- ha ricordato Zingaretti- I Livelli essenziali di assistenza sono andati migliorando di anno in anno, e a questo aumento di qualità delle cure ha corrisposto anche una diminuzione netta del disavanzo”- ha detto ancora Zingaretti.

“Il Lazio ha raggiunto gli obiettivi dal punto di vista economico avendo la Regione raggiunto il pareggio di bilancio ed è andato in attivo. È la seconda regione che esce dal commissariamento dopo l’Abruzzo e sono molto contenta. Il commissariamento era un po’ come un inferno dantesco e invece abbiamo avviato una procedura d’uscita e spero che sia d’impulso anche per altre regioni”- così  il ministro della Salute Beatrice Lorenzin.




Autismo: presentato a Pordenone il vademecum per il soccorritore

PORDENONE – Alla presenza del prefetto di Pordenone Maria Rosaria Laganà, i Vigili del fuoco hanno presentato una pubblicazione dal titolo “Persone con disturbi dello spettro autistico (ASD) in emergenza. Vademecum per il soccorritore”, elaborata nell’ambito di una collaborazione con la Fondazione Bambini e Autismo ONLUS di Pordenone.

Il vademecum è strutturato in più sezioni: dalle nozioni di base sull’autismo,  alle indicazioni su come riconoscere una persona con tale sindrome e come comportarsi nel caso sia coinvolta in una situazione di emergenza.

Sono state raccolte in un moschettone delle schede con le immegine dei vari scenari di soccorso per poter comunicare rapidamente con le persone con disturbi ASD.

Durante l’incontro alla prolusione del Prefetto sono seguiti gli interventi del comandante provinciale, ing. Doriano Minisini e della presidente della Fondazione Bambini e Autismo ONLUS, dott. ssa Cinzia Raffin, che ha colto l’occasione per illustrare lo stato dell’arte sulla conoscenza dell’autismo, anche a livello internazionale, evidenziando come gli attuali dati dichiarino un caso di autismo ogni 68 nati. L’arch. Stefano Zanut, che per il comando provinciale ha curato la redazione del vademecum assieme a un’ équipe della Fondazione, si è quindi soffermato sulle ricadute operative del vademecum, illustrando alcuni casi risolti proprio grazie alla specifica formazione del personale intervenuto

Presenti all’incontro anche i vertici dei Carabinieri, della Questura e della Guardia di Finanza, oltre che rappresentanti di amministrazioni locali.




Carne rossa: è vero che fa male?

L’allarmismo è compagno indiscusso dei nostri tempi, soprattutto sul cibo ed in particolare sulla carne.

A proposito di questo, la notizia è su tutti i giornali e la tv ne parla in continuazione : l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha accertato che la carne rossa e alcuni tipi di carne lavorata (per esempio le salsicce e i salumi) sono cancerogeni. Possono dunque portare al cancro.

Vediamo come stanno le cose veramente . 
Eravamo a conoscenza da tempo che gli insaccati (salame, wurstel, salsicce) e la carne rossa (quella non di pollo o di tacchino, per intenderci) fossero potenzialmente pericolosa.  Il nuovo studio, però, frutto di oltre 800 verifiche in tutto il mondo, porta certezza e dice che  gli insaccati sono sicuramente cancerogeni. La carne rossa, invece, lo è probabilmente , specialmente se contiene conservanti o è stata trattata con processi tipo salatura, affumicatura e cotta alla brace.
Messa così sembra una notizia preoccupante, ma dobbiamo chiarire una cosa fondamentale: lo studio dice che  mangiando tutti i giorni 50 grammi di insaccati per tutta la vita  aumentano le possibilità di sviluppare un tumore. Aumento delle possibilità non vuol dire certezza.

Secondo le statistiche, nel mondo ci sono circa 34 mila morti all’anno associabili al consumo eccessivo di insaccati o di carne rossa. Contro il milione di morti causati dalle sigarette e i 600 mila morti causati dall’eccesso di alcol.

Pur sembrando eccessivo, viene automatico chiedersi se diventare vegetariani possa essere una soluzione efficace. Ma essere vegetariani (ossia nutrirsi solo di prodotti di origine vegetale) oppure no è una scelta personale. Dobbiamo però seguire una dieta equilibrata e varia che alterni la carne rossa al pesce, alle verdure e ai legumi e alla carne bianca. La carne rossa contiene vitamine (in particolare la B12, fondamentale per produrre i globuli rossi del sangue), zinco (ci protegge da molte malattie), ferro (evita l’anemia e fa in modo di mantenerci tonici e non continuamente stanchi). Inoltre la carne rossa è molto nutriente ed energetica, dunque deve continuare a restare sulla nostra tavola almeno una volta alla settimana. Senza preoccupazioni.

Vediamo nello specifico a che quantità attenersi secondo il World Cancer Research Fund: non devono essere consumati più di 300 grammi a settimana, senza mai dimenticare le famose cinque porzioni di frutta e verdura per un totale di almeno 400 grammi al giorno. Gli studiosi hanno concluso che il consumo al di sotto dei 500 grammi alla settimana non costituisce un pericolo per la salute.

Conclusione? È ormai certo che un consumo abbondante di carne rossa, soprattutto se lavorata e cotta ad alte temperature, fa salire il rischio di sviluppare molte malattie, in primis il cancro al colon-retto.

Limitate quindi il consumo di proteine animali, specie se avete familiarità con i tumori, e sostituite la carne rossa con pollo oppure con pesce o con proteine vegetali come legumi e soia. Infine, limitate di molto le carni lavorate come i salumi e quelle molto cotte e abbrustolite.

Giulia Ventura

 




Dubai, orgoglio italiano: l’Ingegnere Irene Tagliente tra i maggiori esperti al mondo di sicurezza dei pazienti

DUBAI – Tre Italiani tra i leader mondiali nel management per la sicurezza dei pazienti e degli operatori sanitari L’ingegnere biomedico Irene Tagliente ha presentato un nuovo algoritmo per l’analisi del consumo calorico e il monitoraggio dell’attività fisica dei malati cronici trattati in telemedicina.

Nonostante la costante fuga di cervelli, gli Italiani continuano a far parlare di se in termini di qualità ed innovazione. Si è conclusa la Conferenza International Healthcare and Patient Safety 2017 tenutasi a Dubai il 6-7 Novembre.

Focus della conferenza è stata l’analisi delle miglior metodiche di gestione dei diversi sistemi che incidono sulla qualità dei servizi ospedalieri a beneficio della sicurezza dei pazienti. In funzione degli articoli scientifici pubblicati sulle riviste internazionali sono stati invitati a partecipare i maggiori esponenti dei diversi ambiti.

Tra tutti è spiccata la presenza di Manal Ghandour (Dubai Healthcare City Authority-Regulatory, Dubai) che ha illustrato come il Fascicolo Sanitario Elettronico può essere introdotto agevolmente nella pratica clinica. Dubai, come molti sanno è una città in piena crescita strutturale e culturale. Oltre ad essere nota per le mastodontiche imprese ingegneristiche ed architettoniche, Dubai punta al primato anche in Sanità.

Anil Bankar, ricercatore del Gulf Medical University (UAE) ha illustrato le potenzialità del turismo sanitario che si spera di richiamare, consentendo ai pazienti di essere curati al meglio in un contesto ambientale idoneo a tutte le età a pochi passi dall’Oceano Il Contributo del Saudi Arabia non è stato da meno. Nadira Albaghli (Directorate of Health Affairs) ha puntualmente illustrato i protocolli adottati per la gestione di malattie infettive ad alto tasso di contagio, mostrando i dati scientifici relativi all’esito positivo dell’impiego del protocollo in caso di emergenze sanitarie. Tra le malattie infettive, la Malaria risulta essere la più seguita con azioni mirate al monitoraggio, prevenzione e cura come sottolinea il Prof. Cosimo Carfagna (Consiglio Nazionale della Ricerca/IPCB, Università di Napoli). Tanti sono i tasselli necessari ad una Organizzazione sanitaria per poter essere Leader a livello Mondiale. Musfer Al-Shalawi (Yanbu National Hospital, Saudi Arabia) ha illustrato nuove metodiche di approccio, soprattutto in un periodo di grande mescolamento culturale, al fine di innalzare l’efficacia della fase di diagnosi ma anche nel corso del trattamento del paziente ospedalizzato e trattato a domicilio. L’attenzione al rapporto umano e fiduciario tra paziente e medico di famiglia per un approccio olistico è stato sottolineato da Renu Mishra (Jamia Hamdard University, India). La sicurezza del paziente è alla base dell’interesse mondiale; con questo fine è nato il Movimento per la Sicurezza del Paziente promosso da Javier Davila T (Former Medical Director of Social Security Mexican Institute, Mexico) il quale ha ricordando anche la prossima riunione annuale per il 2018 che si terrà il prossimo Febbraio a Londra. Dal Consiglio Nazionale della Ricerca di Napoli, l’italiano Antonio Coronato, ha ricordato ai partecipanti le ultime normative entrate in vigore in merito alla corretta gestione dei Dispositivi Medici e dell’Impatto dei software in questo ambito. In un periodo in cui si va verso la digitalizzazione di tutte le informazioni sanitarie è bene prestare attenzione alle scelte tecnologiche che le realtà ospedaliere si apprestano ad effettuare.

Nella vastità dell’offerta commerciale di Dispositivi Medici e non, è fondamentale valutare l’accuratezza e dunque dell’affidabilità della strumentazione che viene impiegata per la diagnosi ed il monitoraggio di parametri vitali, come ha sottolineato l’ingegnere biomedico Irene Tagliente dottore di ricerca europeo conseguito all’Università di Cassino e del Lazio Meridionale. L’ing. Tagliente ha presentato l’esito dei suoi studi di Dottorato che le hanno consentito di identificare un nuovo algoritmo per l’analisi del consumo calorico e il monitoraggio dell’attività fisica dei malati cronici trattati in Telemedicina o Atleti a cui vengono richiesti alti livelli di performance. Lo studio – ha chiarito la ricercatrice italiana – è stato condotto grazie alla collaborazione di pazienti e medici specialistici di medicina dello sport: dottoressa Giulia Cafiero e dottor Attilio Turchetta e medici specialisti in Broncopneumologia: Professor Renato Cutrera e dottor Nicola Ullmann dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù in Roma ove la ricercatrice Tagliente ha lavorato negli ultimi 6 anni.

Le nuove forme di assistenza a distanza sono in forte espansione -ha aggiunto – grazie allo sviluppo delle tecnologie, della qualità della connessione internet e del livello di digitalizzazione della popolazione mondiale. I benefici per la sicurezza dei pazienti e l’efficacia dei trattamenti – ha proseguito- sono ampiamente dimostrati in letteratura, tuttavia il limite è dato dal mancato riconoscimento della prestazione ospedaliera da parte delle Autorità Nazionali, lasciando spazio al solo sviluppo di tali sistemi da parte delle poche realtà private. Resta indietro il collegamento tra l’introduzione dell’innovazione tecnologia e le realtà Ospedaliere. Nonostante la costante fuga di cervelli, gli Italiani continuano a far parlare di se in termini di qualità ed innovazione.




Pozzilli, inaugurazione nuova ala Neuromed: le video interviste ai politici

Hanno presenziato alla cerimonia Antonio Razzi, Clemente Mastella, Dorina Bianchi, Nunzia De Girolamo, Antonio Tajani. Le interviste dell’Osservatore d’Italia

 

ISERNIA – Era presente tutto lo stato maggiore della politica molisana, e non solo. A parte alcune assenze, tra le quali spiccava quella dell’ex governatore Michele Iorio (sulla cui candidatura per le prossime elezioni regionali ha espresso la sua opinione Nunzia De Girolamo in questo articolo).

Non solo dal Molise sono giunti per l’inaugurazione della nuova ala dell’I.R.C.C.S. Neuromed (Istituto Neurologico Mediterraneo). A omaggiare la nuova struttura dell’ospedale che fa riferimento alla società di Aldo Patriciello, parlamentare europeo eletto nelle file di Forza Italia, sono venuti anche molti politici di primo piano dalle regioni limitrofe. A presenziare l’inaugurazione, oltre al Presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani, ospite d’onore della giornata, c’erano il senatore Antonio Razzi, il sindaco di Benevento Clemente Mastella, l’onorevole Nunzia De Girolamo, il sottosegretario ai beni culturali, Dorina Bianchi, che svolge la professione di medico. Da parte di tutti gli intervistati è stato posto l’accento su come l’assistenza medica privata, come nel caso di Neuromed, specialmente quando porta servizi di alta specializzazione, non è da combattere, ma può offrire un ausilio alla sanità pubblica. Effettivamente il problema non è la presenza di strutture private, ma l’arretratezza e l’inadeguatezza degli ospedali pubblici, in particolare nelle regioni meridionali. Possiamo concludere che la presenza di una struttura all’avanguardia nelle tecniche di cura di un particolare ramo della medicina (in questo caso per le malattie neurodegenerative), è una buona notizia, la cattiva notizia è però rappresentata da una sanità pubblica che non riesce a tenere il confronto. Forse su questo punto i politici presenti all’inaugurazione dovrebbero essere più incisivi.

Silvio Rossi




Polmonite, Save the Children: ogni minuto 2 bimbi uccisi

Ogni minuto, nel mondo, 2 bambini vengono uccisi dalla polmonite prima di aver compiuto 5 anni. Circa un milione di vite perdute ogni anno per via della malattia infettiva più mortale sul pianeta, che da sola fa più vittime di altre cause di mortalità infantile. Quattro vittime su 5 sono bambini sotto i 2 anni di età e i cui sistemi immunitari sono già indeboliti e compromessi dalla malnutrizione, una piaga che oggi, nella sua forma acuta, riguarda ben 52 milioni di minori con meno di 5 anni. A denunciarlo è Save the Children nel nuovo rapporto ‘Lottare per respirare’. Nel corso del 2015 920.000 bambini hanno perso la vita perché colpiti dalla polmonite, pari al 16% delle morti infantili a livello globale. In oltre l’80% dei casi, si tratta di bambini che non hanno ancora compiuto i 2 anni di età. La maggior parte dei decessi infantili causati dalla polmonite avviene in Asia meridionale e Africa subsahariana, con India, Nigeria, Pakistan, Repubblica Democratica del Congo ed Etiopia.

La polmonite è un processo infiammatorio che interessa i polmoni e che, generalmente, ha un decorso acuto o sub-acuto. Una polmonite può svilupparsi in una persona completamente sana, ma il più delle volte sono presenti condizioni predisponenti le infezioni (per esempio, compromissione del riflesso della tosse, alterazioni del secreto bronchiale e delle ciglia vibratili). Va infine ricordato che la compromissione del sistema immunitario conseguente a malattie croniche debilitanti o a trattamenti farmacologici (cortisonici, citostatici), nonché la degenza in ospedale sono fattori che aumentano il rischio di contrarre infezioni broncopolmonari.

Nella maggior parte dei casi l’origine della polmonite è infettiva e soltanto in una esigua minoranza è dovuta ad altre cause (per esempio inalazione di corpo estraneo, trauma al torace). Le polmoniti infettive si classificano principalmente in batteriche (contratte per via aerea, ovvero per inalazione) e polmoniti da altri agenti eziologici o “atipiche”, dovute per esempio a virus influenzale, Adenovirus, Herpes virus, Virus Respiratorio Sinciziale, Mycoplasma pneumoniae, Rickettsia e Chlamydia.

Le più comuni polmoniti batteriche sono quelle da Pneumococco (comunemente precedute da una infezione virale delle prime vie aeree), da Stafilococco aureo (che generalmente si manifestano come complicanza nel corso delle grandi epidemie di influenza), da Klebsiella pneumoniae (possono causare quadri molto gravi con mortalità che può giungere al 30% dei casi) e da Pseudomonas aeruginosa (in soggetti deboli, in bambini, o in quanti siano stati sottoposti a protratte terapie antibiotiche).

Le forme non batteriche stanno acquistando una notevole importanza epidemiologica: oggi rappresentano il 50% circa di tutte le infezioni polmonari. Un capitolo a parte è invece quello riguardante le infezioni polmonari legate a pazienti con marcata depressione del sistema immunitario per i quali i più importanti agenti patogeni sono rappresentati dal CytomegalovirusPneumocystis carinii (soprattutto nei soggetti affetti da HIV) e alcuni miceti tra cui la Candida e l’Aspergillus.




Isernia: storico taglio del nastro per la nuova ala del centro Neuromed

ISERNIA – Giornata storica, 27 ottobre 2017, una data che difficilmente si dimenticherà in Molise, nel Centro Sud e nel resto d’Italia, che ha visto l’inaugurazione di una nuova ala dell’ospedale di rilevanza nazionale e di alta specializzazione per le neuroscienze “NEUROMED” , I.R.C.C.S, a Pozzilli, in provincia di Isernia. Servizi erogati ad alto valore aggiunto e con una forte innovazione, insieme a una ricerca scientifica all’avanguardia, la struttura ha come mission assicurare al paziente tutte le cure necessarie per la diagnosi e la cura delle malattie neurologiche, neurochirurgiche, oncologiche degenerative e croniche, nonché delle patologie rare del sistema nervoso.

Completamente antisismico, con un impianto di trigenerazione che permetterà di produrre autonomamente energia elettrica e termica, la nuova struttura, con circa 30.000 metri cubi realizzati rappresenta una delle opere edilizie di maggior rilevanza eseguite nel terzo millennio nel centro sud. Nella video intervista rilasciata in esclusiva a L’Osservatore d’Italia, l’imprenditore Aldo Patriciello, deputato europeo, eletto nelle file di Forza Italia, ci dice che il centro rappresenta un punto importante non solo per il Molise, ma per tutta l’Italia, per la ricerca scientifica che quotidianamente si effettua e per il circuito virtuoso riferito all’occupazione lavorativa. Grande emozione e profonda soddisfazione per le migliaia di persone giunte per assistere alla cerimonia, dimostrano l’attestazione di essere molto orgogliosi a chi ha contribuito in prima persona a realizzare un polo sanitario così importante. Si tratta di un grandissimo risultato e la presenza dell’onorevole Tajani, presidente del Parlamento Europeo, arrivato nel Molise per il taglio del nastro ne è una dimostrazione.

Simonetta D’Onofrio