Coronavirus, può rimanere infettivo sulle superfici fino a 9 giorni

Il coronavirus può rimanere infettivo sulle superfici degli oggetti a temperatura ambiente fino a 9 giorni. In compenso non è molto resistente e bastano detergenti a base di candeggina o disinfettanti a base di alcol o acqua ossigenata per ucciderlo. A far luce è una revisione di studi, pubblicata sul Journal of Hospital Infection. Il periodo di incubazione del coronavirus potrebbe estendersi fino a 24 giorni, 10 in più di quanto indicato fino ad ora. Lo riporta il britannico Independent citando uno studio di ricercatori cinesi, co-firmato dal dottor Zhong Nanshan, il medico che scoprì il virus della Sars nel 2003 e che sta lavorando come consulente per affrontare l’attuale epidemia. Troppi falsi negativi in Cina dal test più diffuso per la diagnosi del coronavirus 2019-nCoV, ossia il test Nat (nucleic acid test) per la ricerca del materiale genetico del virus: la denuncia, riportata dalla stampa cinese e pubblicata sulla rete della Società internazionale per lo studio delle malattie infettive, arriva dal direttore dell’Accademia cinese delle Scienze mediche, Wang Chen. Il problema non riguarda l’Italia, dove nei test si esegue sempre una procedura di controllo, spiega Andrea Crisanti, ordinario di Malattie infettive dell’Università di Padova. “In Italia facciamo controlli positivi perché abbiamo un controllo positivo”, osserva l’esperto riferendosi alla sequenza sintetica del materiale genetico del coronavirus ottenuta nel suo laboratorio e messa a disposizione della comunità scientifica.

I bambini provenienti dalla Città Militare della Cecchignola sono senza febbre e in buone condizioni generali. Il primo test è risultato negativo per la ricerca del nuovo coronavirus”. Lo rende noto lo Spallanzani nel suo bollettino quotidiano. In caso di nuova negatività al secondo test, oggi pomeriggio, potranno tornare alla Cecchignola. Invece “la coppia di cittadini cinesi provenienti dalla città di Wuhan, positivi al virus, è tuttora ricoverata in terapia intensiva. Le loro condizioni cliniche sono stazionarie, con parametri emodinamici stabili. Continua il trattamento antivirale. La prognosi è tuttora riservata” . “Sono stati valutati, ad oggi, presso la nostra accettazione 53 pazienti sottoposti al test per la ricerca del nuovo coronavirus. Di questi, 38 risultati negativi al test, sono stati dimessi”. “Quindici pazienti sono tuttora ricoverati – è spiegato – 3 sono casi confermati (la coppia cinese attualmente in terapia intensiva ed il giovane proveniente dal sito della Cecchignola), 10 sono pazienti sottoposti a test per la ricerca del nuovo coronavirus in attesa di risultato, 2 sono pazienti che, risultati negativi al test per nuovo coronavirus, rimangono comunque ricoverati per altri motivi clinici”.




Roma, ragazzo di Luzzara positivo al Coronavirus: “Condizioni buone, è in isolamento allo Spallanzani”

“Anche se non si può escludere del tutto, ritengo molto improbabile che l’italiano risultato positivo al coronavirus possa avere trasmesso l’infezione a qualcun altro dei 55 italiani rientrati, come lui, dalla città cinese di Wuhan e tuttora in osservazione alla città militare della Cecchignola”. Lo afferma all’ANSA il direttore del dipartimento di Malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità (Iss), Gianni Rezza.

E’ di ieri in tarda serata la notizia di un caso di coronavirus tra i 56 italiani rimpatriati dalla zona di Wuhan in Cina e messi in quarantena nella città militare della Cecchignola, a Roma. La conferma è arrivata dall’Istituto superiore di sanità, che ha comunicato l’esito positivo del test alla task force del ministero della Salute, precisando che il paziente è stato ricoverato all’istituto Spallanzani con “modesto rialzo termico ed iperemia congiuntivale”.

“Confermo la notizia che il primo italiano contagiato dal coronavirus è un ragazzo di Luzzara. Ho sentito il padre che mi ha dato, fortunatamente, notizie confortanti: il ragazzo sta bene ed è asintomatico”, scrive su Facebook, Andrea Costa, sindaco di Luzzara.

L’allerta era scattata dopo le analisi condotte sui tamponi effettuati agli italiani sotto osservazione ed il soggetto interessato, un uomo adulto di 30-40 anni che era in stanza da solo, era stato trasferito e posto in isolamento all’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Spallanzani per ulteriori accertamenti.

Il premier Giuseppe Conte, dopo un vertice alla Protezione civile con il ministro della Salute Roberto Speranza e prima di conoscere l’esito definitivo dei test, aveva subito sottolineato che l’Italia ha adottato “il principio di massima precauzione”. Conte ha anche voluto ringraziare tutti i volontari della Protezione Civile: “In poche ore sono riusciti ad organizzare un servizio di verifica e monitoraggio che ha coinvolto 62 mila cittadini passeggeri su 521 voli internazionali”.

La notizia del caso sospetto è stata accolta con iniziale apprensione dagli altri italiani alla Cecchignola: “Adesso siamo sereni, dopo qualche ora di preoccupazione ora ci sentiamo tranquilli. I medici militari – hanno detto alcuni dei connazionali – ci hanno spiegato che tutti i nostri tamponi faringei, eseguiti ieri e che verranno effettuati a cadenza settimanale, sono negativi”. E con la persona risultata positiva, hanno poi precisato, “abbiamo avuto pochi contatti in questi giorni. Prima che fosse trasferito allo Spallanzani, lui si trovava in una stanza singola”. Intanto, la task force istituita dal ministero della Salute – e che si riunisce giornalmente per fare il punto sull’emergenza legata al coronavirus – è pronta a varare ulteriori misure di prevenzione sui cittadini di ritorno dalle aree a rischio.

I voli tra Italia e Cina resteranno chiusi così come previsto dall’ordinanza firmata dal ministro della Salute, Roberto Speranza, il 31 gennaio 2020 e si continuerà a lavorare per implementare le misure già attivate nelle ultime settimane. Lo ha confermato la task force sul coronavirus riunitasi questa mattina al ministero dopo che in mattinata la portavoce del ministero degli Esteri cinese aveva riferito di una apertura dell’Italia sui collegamenti dopo l’incontro tra il vice ministro Qin Gang e l’ambasciatore italiano Luca Ferrari.

Nel ribadire il profondo legame di amicizia tra Italia e Cina, già manifestato attraverso molteplici attività avviate proprio dal governo italiano a sostegno del Paese asiatico in un momento delicato e complesso, si precisa che la notizia riportata dall’agenzia cinese Xinhua circa una riapertura dei voli è priva di fondamento”.

Salgono a 61 i casi di positività al coronavirus registrati sulla nave da crociera Diamond Princess della Carnival Japan nella baia di Yokohama, in quarantena al largo del Giappone. Lo rendono noto i media locali. A bordo della nave ci sono anche 35 italiani di cui 25 membri dell’equipaggio, compreso il comandante. Ieri la Farnesina ha precisato che non c’erano italiani tra i primi 20 trovati positivi.

Stanno “tutti bene” i 35 italiani, di cui 25 membri dell’equipaggio, incluso il comandante, a bordo della Diamond Princess, la nave da crociera della Carnival Japan attraccata nella baia di Yokohama, in quarantena per i casi di coronavirus saliti oggi a quota 61. “La situazione è tranquilla e i connazionali sono in buone condizioni”, spiega all’ANSA una fonte da Tokyo, osservando che la situazione “è complicata viste le migliaia di persone coinvolte. Il pallino, con la nave ferma a Yokohama, è di sicuro nelle mani delle autorità giapponesi”.

Il numero dei morti a causa del coronavirus è stato aggiornato a 636 dalla commissione sanitaria nazionale cinese. Superati anche i 30.000 casi di positività in Cina. Attualmente sono 31.161 i contagiati. La provincia maggiormente colpita resta quella di Hubei, che ha registrato 69 nuove vittime nelle ultime 24 ore. Dei contagiati, 4.800 sono in gravi condizioni.Salgono a 61 i casi di positività al coronavirus registrati sulla nave da crociera Diamond Princess della Carnival Japan nella baia di Yokohama, in quarantena al largo del Giappone. Lo rendono noto i media locali. A bordo della nave ci sono anche 35 italiani di cui 25 membri dell’equipaggio, compreso il comandante. Ieri la Farnesina ha precisato che non c’erano italiani tra i primi 20 trovati positivi. In totale, le autorità sanitarie hanno sottoposto a test 273 persone a bordo della nave. “I risultati dei restanti 171 test – ha spiegato il ministro della Salute, Katsunobu Kato – hanno dato altre 41 positività. Oggi saranno trasportati negli ospedali in diverse prefetture, e ora ci stiamo preparando per questo. In totale, su 273 analisi, 61 sono risultati positivi”.

Un donna è stata la prima persona in Corea del Nord a risultare positiva al coronavirus: lo riporta il quotidiano sudcoreano JoongAng Ilbo, citando una fonte anonima del Nord, secondo cui la donna avrebbe accusato i sintomi a Pyongyang al rientro da un viaggio in Cina. I media nordcoreani non hanno confermato alcun caso finora, ma hanno dato conto del rafforzamento delle misure di prevenzione e della massima allerta lanciata dalle autorità, sfociata anche nella chiusura della frontiera con la Cina.

Standard & Poor’s taglia al 5% le stime del Pil della Cina per 2020, a fronte del 5,7% ipotizzato in precedenza, a causa delle pesanti conseguenze dell’epidemia scatenata dal coronavirus di Wuhan. “La gran parte dell’impatto del coronavirus sarà registrato nel primo trimestre e la ripresa della Cina sarà pià decisa entro il terzo trimestre dell’anno”, ha scritto in un report Shaun Roache, capo economista dell’Apac di S&P’s. L’agenzia di rating vede anche un rimbalzo nel 2021, fino al 6,4%, contro le previsioni precedenti del 5,6%.

La prossima settimana si svolgerà una riunione mondiale dell’Oms. Il direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus durante il briefing quotidiano ha detto che per il vaccino servirà tempo




Lazzaro Spallanzani, un’eccellenza nel mondo tutta “Made in Italy”

I virologi dell’Istituto Nazionale Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani”, a meno di 48 ore dalla diagnosi di positività per i primi due pazienti affetti da Coronavirus in Italia, sono riusciti, per primi in Europa, ad isolare il virus responsabile dell’infezione.

Avere a disposizione in modo così tempestivo il virus è un passo fondamentale, che permetterà di perfezionare i metodi diagnostici esistenti ed allestirne di nuovi, inoltre, di studiare i meccanismi della malattia per lo sviluppo di cure e la messa a punto del vaccino.

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Il video servizio trasmesso a Officina Stampa del 06/02/2020

La sequenza parziale del virus isolato nei laboratori dello Spallanzani, è stata già depositata nel database GenBank, ed a breve anche il virus sarà reso disponibile per la comunità scientifica internazionale.

Un risultato quello ottenuto dallo Spallanzani, che ancora una volta conferma l’istituto come eccellenza italiana nel campo della virologia. Un risultato frutto del lavoro di squadra, della competenza e della passione dei virologi di questo Istituto, da anni in prima linea in tutte le emergenze sanitarie nel nostro Paese.

L’ospedale Lazzaro Spallanzani inaugurato nel 1936 nacque come presidio destinato alla prevenzione diagnosi e cura delle malattie infettive
Nel corso degli anni ha modificato il suo campo di interesse per rispondere all’evolversi delle malattie infettive prevalenti come la poliomelite, il colera e la salmonellosi.

Struttura di spicco nell’emergenza straordinaria, in primo piano nell’assistenza quotidiana lo Spallanzani assiste ogni anno oltre 3000 pazienti ricoverati, mezzo milione di persone affette da infezioni croniche e fornisce 400.000 prestazioni ambulatoriali per pazienti del territorio.

Nel dicembre 1996 il Ministero della Sanità riconosce lo Spallanzani istituto di ricovero e cura a carattere scientifico e nel 2003 lo identifica quale polo nazionale di riferimento per il bioterrorismo e per la sindrome respiratoria acuta grave, ovvero la Sars.

Dal 2007 è sede del polo ospedaliero interaziendale trapianti il point struttura integrata con l’azienda ospedaliera San Camillo Forlanini e deputata ai trapianti di pancreas, fegato e rene con un centro di rianimazione e terapia intensiva ed un centro di riferimento per le infezioni nei trapianti.

Effettua esami di laboratorio per tutte le malattie infettive, mentre laboratori specifici si dedicano alla prevenzione e alla cura delle infezioni in gravidanza, alle malattie tropicali mettendo a disposizione anche un centro di counselling e test per l’HIV.

Opera di pubblica utilità inaugurata e nell’annuale della marcia su Roma il vice Governatore è un gruppo di personalità sanitarie inaugura all’ospedale per le malattie infettive sulla via Portuense il grandioso edificio ispirata agli ultimissimi criteri di igiene assicura la più accurata assistenza ai degenti e garantisce contro ogni diffusione del contagio.

Ad oggi, l’ospedale Lazzaro Spallanzani detiene l’unico laboratorio italiano con livello di biosicurezza grado quattro, certificato ed inserito nelle reti internazionali di diagnosi e ricerca per agenti ad alta pericolosità, cinque laboratori di livello 3 una banca criogenica, un laboratorio di livello 3 per la manipolazione e la preparazione dei campioni da congelare.

Il Ministero degli Esteri ha affidato allo Spallanzani il coordinamento tecnico scientifico di programmi sanitari in Tanzania per il controllo di AIDS, tubercolosi e malaria. E in Sierra Leone per il programma speciale di intervento contro l’ebola.

Lo Spallanzani ha gestito i due pazienti italiani affetti da ebola garantendo un intervento di diagnostica avanzata e ricerca che ancora continua in Sierra Leone.

In occasione del Giubileo della Misericordia la Regione Lazio ha affidato allo Spallanzani la funzione di coordinamento della rete regionale delle malattie infettive. Dal primo dicembre 2016 Spallanzani continua stabilmente a coordinare la rete regionale per la gestione delle malattie infettive.




Coronavirus, Cina annuncia importante scoperta: l’OMS frena

Un team di ricerca guidato da Li Lanjuan, tra i massimi scienziati cinesi schierati nella lotta al nuovo coronavirus, ha annunciato “un’importante scoperta”, ha riferito il Changjiang Daily. Si tratta dei risultati positivi emersi da due farmaci, l’Abidol e il Darunavir, che possono “effettivamente inibire il virus” nelle cellule in vitro, ha detto Li, professoressa alla Zhejiang University. La scienziata ha spostato il suo team nella provincia dell’Hubei, epicentro dell’epidemia, puntando a “rafforzare il trattamento” dei nuovi pazienti.
L’Oms, l’organizzazione mondiale della Sanità, frena sulle notizie provenienti dalla Cina sull’individuazione di due farmaci che sarebbero in grado di curare il nuovo coronavirus. “Non ci sono terapie efficaci conosciute contro questo 2019-nCoV”, ha detto un portavoce dell’Oms al Financial Times.
Frena l’esperto di malattie infettive Massimo Galli, dell’ Università di di Milano e primario dell’ospedale Sacco: ‘Una cura contro il coronavirus è ancora lontana: si sta lavorando con farmaci già noti, ma i test in vitro non sono sufficienti per trarre alcuna conclusione’, dice l’esperto di malattie infettive Massimo Galli, dell’ Università di di Milano e primario dell’ospedale Sacco. “In una situazione così critica – ha rilevato Galli – si lavora con quello che si ha”
Sfiorano quota 500 i morti per il coronavirus nel mondo mentre i contagi a livello globale ammontano a 24.597 casi e le persone guarite sono circa mille. E’ il quadro aggiornato dell’epidemia, secondo la mappa online sviluppata dal Center for Systems Science and Engineering della statunitense Johns Hopkins University. In particolare i decessi ammontano a 494 di cui 492 in Cina e due casi all’estero (uno nelle Filippine ed un altro a Hong Kong). I guariti invece sono 956.
Pechino ha messo al bando le cene e gli eventi di gruppo. Si tratta di un’ordinanza tassativa che vieta “agli operatori di catering – ristoranti inclusi – di organizzare cene di gruppo durante la fase di prevenzione e di controllo dell’epidemia”. Pechino è l’ultima città a prendere una misura del genere dopo il contagio che ha colpito su vasta scala due quartieri di Wuhan per la partecipazione di migliaia di persone a un grande banchetto.

La scure del Partito comunista cinese si è abbattuta sui funzionari locali colpevoli “di gravi lacune” e “di gestione insoddisfacente” di fronte alla crisi del coronavirus: secondo i media locali, sono oltre 400 i funzionari di diverso livello a essere stati sanzionati a vario titolo. Le misure sono state adottate a seguito delle indicazioni emerse dalla riunione del 25 gennaio del Comitato permanente del Politburo, con a capo il presidente Xi Jinping.

Le multinazionali di abbigliamento e calzature sportive Adidas e Nike chiudono la maggior parte dei loro store in Cina a causa dell’aggravarsi dell’epidemia di coronavirus. Entrambe le società dichiarano che la situazione sta avendo un grosso impatto sul business nel paese asiatico.

Un secondo caso in osservazione è stato registrato a Verona: si tratta, secondo fonti sanitarie, della receptionist dell’albergo dove hanno alloggiato i due cittadini cinesi, colpiti dal coronavirus, ed ora ricoverati allo Spallanzani di Roma. Si attendono i risultati dei test clinici sulla paziente, al momento ricoverata al Policlinico veneto di Borgo Roma. Anche lei – come l’addetta alle pulizie poi risultata colpita da banale influenza – sarebbe entrata in contatto con la coppia di turisti. Ora si seguirà il protocollo già utilizzato per la prima donna ovvero gli esami clinici saranno valutati dal Dipartimento malattie infettive del nosocomio di Verona e quindi il centro di riferimento di Padova.

Sono invariate le condizioni della coppia cinese ricoverata da una settimana allo Spallanzani. I due, marito e moglie, hanno superato la notte e sono ancora in terapia intensiva dopo che ieri le loro condizioni si erano aggravate. Secondo quanto si apprende l’aggravamento potrebbe rientrare nel decorso del virus che prevede anche momento di “crisi” in questo caso dovuti a difficoltà respiratorie.

L’Unione Nazionale dei Giudici di Pace ha chiesto ai ministeri di Giustizia e Salute che “siano fornite maschere idonee a schermarsi da eventuali contagi, previa autorizzazione all’uso durante l’udienza” e “che siano apprestate immediatamente le tutele relative alle indennità di malattia e di rischio e per i giudici di pace e i magistrati onorari che si trovano in medesime situazioni”. Lo si legge in una nota del sindacato dei giudici di pace di tutta Italia.

La Cina ringrazia anche l’Italia, in un elenco di 21 Paesi, per “la comprensione sincera e amichevole, il sostegno e l’aiuto della comunità internazionale”. Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri Hua Chunying, nel briefing online coi media. Nella lista, in cui figurano Corea del Sud, Giappone e Germania, mancano gli Usa. “L’Unicef ha donato forniture per la prevenzione e il controllo. Altri governi hanno espresso la volontà di donare forniture. Inoltre, gli amici di molti paesi ci hanno offerto supporto in vari modi”, ha aggiunto Hua.

“Visto e considerato che la circolare ministeriale ancora non prevede il tema della quarantena di 14 giorni per studenti universitari o di corsi equivalenti, e per bambini e studenti che frequentano i servizi educativi per l’infanzia e le scuole primarie e secondarie, ci sia quanto meno un’indicazione, prudenziale a cautelativa, per l’isolamento volontario, anche sulla base dalla dichiarazione dell’Oms all’interno del report nr. 12 dell’1 febbraio 2020”. Lo ha detto all’ANSA il presidente del Veneto, Luca Zaia, a proposito degli sviluppi della situazione rispetto al Coronavirus.

La governatrice di Hong Kong Carrie Lam ha annunciato che tutti i visitatori dalla Cina saranno tenuti a un periodo di quarantena di 14 giorni. La svolta, all’ indomani del primo decesso da coronavirus nell’ex colonia e ai casi finora accertati saliti a 21, è maturata al terzo giorno di proteste del personale medico che ha chiesto la chiusura totale della frontiera con la Cina per contenere la diffusione dell’ epidemia. La Lam aveva ridotto a tre i transiti alla frontiera, sostenendo che il blocco sarebbe stato impraticabile e discriminatorio.

Le autorità portuali di Hong Kong hanno messo in quarantena i 1.800 passeggeri e il personale di bordo di una nave da crociera, la World Dream, perché tre suoi passeggeri, sbarcati in Cina il 24 gennaio, sono poi risultati positivi al coronavirus. La nave, che ha attraccato questa mattina nell’ex colonia, è dalla Dream Cruises Lines, controllata della Genting Kong Kong, ha spiegato Leung Yiu-hong, a capo della divisione sanitaria dell’Amministrazione portuale.

Cathay Pacific ha chiesto ai suoi 27.000 dipendenti di prendere fino a tre settimane di congedo non retribuito, nel mezzo delle difficoltà e delle turbolenze sulle attività legate all’epidemia del coronavirus di Wuhan. “Spero che tutti voi possiate partecipare, dal personale di prima linea ai nostri leader senior, in modo da condividere gli oneri delle attuali sfide”, ha affermato il numero uno della compagnia di Hong Kong, Augustus Tang, in un messaggio video postato online.

Ieri governatori di Veneto, Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige hanno scritto una lettera comune al Ministero della Sanità chiedendo che il periodo di isolamento previsto per chi rientra dalla Cina sia applicato anche ai bambini che frequentano le scuole. “Non c’è nessuna volontà di contrapposizioni politiche, ne’ tantomeno di ghettizzare: vogliamo solo dare una risposta all’ansia dei tanti genitori visto che la circolare non prevede misure in tal senso”, dice il Presidente del Veneto, Luca Zaia. Le misure adottate rispetto al rischio legato al coronavirus “tutelano la salute dei bambini e della popolazione”. Lo afferma l’Istituto superiore di sanità (Iss). Al momento “l’Italia è tra i paesi che hanno adottato le misure più ampie ed articolate”. “C’è una circolare del ministero della Salute che spiega tutti i casi punto per punto. Io mi sento di tranquillizzare gli studenti e le famiglie: la scuola resta un luogo di inclusione per cui se non ci sono situazioni come quelle che qualcuno ha descritto a scuola si va”. Così la ministra all’Istruzione Lucia Azzolina sulla richiesta di quattro Regioni del Nord di applicare l’isolamento per gli studenti che rientrano dalla Cina. “Non abbiamo un’emergenza per le scuole”, dice a margine di un incontro a Torino.
Accordo tra Ministero della Salute e Twitter contro le fake news che stanno proliferando in questi giorni di emergenza Coronavirus. Da oggi infatti Twitter indirezzerà ogni ricerca e hashtag al Ministero della Salute. Lo ha detto il ministro Roberto Speranza annunciando l’accordo.




Coronavirus, si aggravano le condizioni dei coniugi ricoverati allo Spallanzani

I due cittadini cinesi provenienti dalla città di Wuhan positivi al test del nuovo coronavirus, attualmente ricoverati presso l’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani, nelle ultime ore hanno avuto un aggravamento delle condizioni cliniche a causa di una insufficienza respiratoria.

Per i due coniugi è stato quindi necessario applicare un supporto respiratorio in terapia intensiva.

I pazienti sono monitorati in maniera continuativa e sono sottoposti a tutte le cure, anche farmacologiche del caso, compresi farmaci antivirali sperimentali.

Le attuali condizioni cliniche sono quindi compromesse ma stazionarie, per cui i medici che li hanno in cura si riservano la prognosi.

Sono stati ad oggi dimessi 26 pazienti dopo il risultato negativo del test per la ricerca del nuovo coronavirus.

Presso l’Istituto sono ricoverati in questo momento 11 pazienti sintomatici provenienti da zone della Cina interessate dall’epidemia. Tutti sono stati sottoposti al test per la ricerca del nuovo coronavirus, tutt’ora in corso.

Per quanto riguarda le 20 persone, che non presentano alcun sintomo e che hanno avuto contatto con la coppia cinese positiva all’infezione da nuovo coronavirus, continuano ad essere osservate presso l’Istituto Spallanzani. Sono tutte in buone condizioni generali e la loro salute non desta preoccupazioni.

A tutte le persone di nazionalità cinese attualmente ospitate presso l’Istituto sono prestate le massime attenzioni da parte della comunità dello Spallanzani. A tutti loro vengono serviti pasti tipici della cultura cinese e sono assistiti da mediatori volontari che si occupano di agevolare le comunicazioni. La loro permanenza nella struttura sanitaria segue gli accorgimenti che l’ospedale è uso assicurare a tutti i pazienti.

Aumentano i casi in Cina

Il numero dei casi di coronavirus accertati in Cina ha raggiunto quota 24.367, in una giornata segnata da un balzo dei contagi, che nelle ultime 24 ore hanno toccato 3.887 persone.

I nuovi decessi sono 67, tutti nella provincia focolaio: 492 il totale delle vittime dall’inizio dell’epidemia. La provincia dell’Hubei resta il primo e principale focolaio dell’epidemia e ha registrato finora 479 morti e 520 guarigioni, nonché 16.678 contagi sui 24.367 contati a livello nazionale.

I pazienti affetti da coronavirus che sono guariti e sono stati dimessi con successo dagli ospedali in Cina si sono portati a 898 (+268).

Le autorità portuali di Hong Kong hanno messo in quarantena i 1.800 passeggeri e il personale di bordo di una nave da crociera, la World Dream, perché tre suoi passeggeri, sbarcati in Cina il 24 gennaio, sono poi risultati positivi al coronavirus. La nave, che ha attraccato questa mattina nell’ex colonia, è dalla Dream Cruises Lines, controllata della Genting Kong Kong, ha spiegato Leung Yiu-hong, a capo della divisione sanitaria dell’Amministrazione portuale.

Almeno 10 passeggeri della nave da crociera in quarantena in Giappone sono risultati positivi ai test del nuovo coronavirus. Lo riferiscono i media giapponesi citando il ministro della Salute. Il Giappone aveva messo ieri in quarantena la Diamond Princess della Carnival Japan nella baia di Yokohama perchè alcune persone avevano sviluppato i sintomi del morbo dopo lo sbarco di un contagiato a Hong Kong il 25 gennaio scorso.
I controlli con i termoscanner sono stati estesi a tutti i voli, compresi quelli europei, ma esclusi quelli nazionali, in arrivo negli aeroporti italiani. Ogni scalo installerà gli scanner nelle aree più idonee anche se nella maggior parte dei casi saranno messi alle uscite o nell’area controllo passaporti. Negli aeroporti senza la strumentazione, ha fatto sapere il capo della Protezione Civile e Commissario per l’emergenza Coronavirus Angelo Borrelli, i controlli saranno effettuati da volontari medici e paramedici della Croce Rossa e di altre associazioni di Protezione Civile con i termometri a pistola.




Roma, Spallanzani isola il Coronavirus: “Adesso più risorse per le eccellenze”

“Più risorse per le eccellenze” è questo in sostanza l’appello che lancia tramite una nota Giuseppe Simeone, capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale del Lazio e presidente della commissione Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria e welfare. “L’ospedale Spallanzani – dice Simeone – si conferma ancora una volta un’eccellenza della sanità italiana. Il coronavirus è stato isolato e sarà messo a disposizione della comunità scientifica.
Una notizia che ci riempie di gioia e che dimostra come il nostro sistema sanitario è in grado di raggiungere traguardi di livello mondiale.
L’Italia diventa interlocutore di riferimento per questa ricerca. Soprattutto il passaggio dell’isolamento del Coronavirus diventa imprescindibile per la corsa verso l’unica soluzione utile a fermare il contagio, e cioè un vaccino.
Si tratta di un grande successo scientifico dell’equipe medica dello Spallanzani. Intendo esprimere le mie più vive congratulazioni alle tre ricercatrici, Maria Rosaria Capobianchi, Concetta Castilletti e a Francesca Colavita, protagoniste di un’impresa che ci rende orgogliosi nel mondo. E’ la dimostrazione che la sanità italiana ed in particolare quella romana e laziale può avvalersi di professionisti. Ci tengo a sottolineare che a Roma come in tutta la nostra regione ci sono tanti medici, ricercatori e operatori impegnati quotidianamente a tutelare la salute di migliaia di pazienti, meritevoli della nostra ammirazione per il lavoro svolto con professionalità e sacrificio. I risultati hanno come protagonisti i medici, gli infermieri e i tecnici, che si rimboccano le maniche e fanno salti mortali per dare adeguata assistenza ai pazienti.
Le professionalità vanno premiate e tutelate. Auspico quindi – conclude Simeone – l’aumento di risorse economiche per favorire l’incremento dei concorsi pubblici per le assunzioni a tempo indeterminato delle figure necessarie all’assistenza e alla cura delle persone. A partire dall’inserimento sempre più urgente di medici specialisti”.




Allo Spallanzani di Roma isolato il Coronavirus. Speranza: “Ora sarà più facile trattarlo”

Abbiamo isolato il virus“,
ha detto il ministro della Salute Roberto
Speranza durante una conferenza stampa allo Spallanzani
.
“Aver isolato il virus significa molte opportunita’ di poterlo studiare,
capire e verificare meglio cosa si puo’ fare per bloccare la diffusione. Sara’
messo a disposizione di tutta la comunita’ internazionale. Ora sara’ piu’
facile trattarlo”.

“Ora i dati saranno a disposizione della comunita’
internazionale. Si aprono spazi per nuovi test di diagnosi e vaccini. l’Italia
diventa interlocutore di riferimento per questa ricerca”, ha detto ancora
il direttore scientifico dell’Istituto Spallanzani Giuspeppe
Ippolito nel corso di una conferenza stampa
.

In condizioni discrete la
coppia ricoverata allo Spallanzani
. “In merito alla coppia cinese positiva al
Coronavirus, attualmente ricoverata, le loro condizioni sono in continuo
monitoraggio: i due pur mantenendo condizioni discrete presentano entrambi
polmonite virale con interessamento alveolo interstiziale bilaterale”,
così lo Spallanzani nel bollettino quotidiano diffuso oggi. Al momento
sono 23 i pazienti provenienti da zone della Cina interessate dall’epidemia:
sono stati tutti sottoposti al test per il Coronavirus, che è in corso. Altri
13 pazienti, è aggiunto nel bollettino, sono stati isolati e dimessi dopo il
risultato negativo del test. 

Intanto gli italiani bloccati a Wuhan, a causa della quarantena
decisa per contenere l’epidemia del nuovo coronavirus, sono stati trasportati
in autobus all’aeroporto internazionale della città, in attesa dell’arrivo
dell’aereo messo in campo dall’Unità di crisi della Farnesina che provvederà al
loro rimpatrio. Secondo quanto riferito da alcuni connazionali, il trasporto
con largo anticipo è dovuto alle procedure burocratiche da fare, incluso un
primo check di verifica sullo stato di salute.

Rimpatri
a partire da lunedì, controlli sanitari anche nei porti, sospensione dei visti,
termoscanner negli aeroporti per estendere le verifiche mediche a tutti i
passeggeri che arrivano dalla Cina non con voli diretti ma transitando da altri
scali, meno restrizioni per le merci e nessuna chiusura delle frontiere. Prende
forma il piano del governo per contenere il rischio contagio ed evitare la
diffusione del coronavirus: una serie di misure messe a punto nel Comitato
operativo della Protezione Civile dal Commissario straordinario Angelo Borrelli
e che entreranno in vigore nelle prossime ore, appena definiti i dettagli
tecnici e operativi.

RIMPATRI DA E PER LA CINA – Si parte lunedì 3
febbraio, con 5 voli dell’Air China che arriveranno in Italia per riportare a
casa i turisti cinesi rimasti bloccati dopo lo stop dei collegamenti. Ma gli
aerei, almeno questa è l’idea di Borrelli, non dovrebbero arrivare vuoti:
l’obiettivo è cominciare a far rientrare già con questi voli i primi italiani che
vogliono lasciare la Cina. La gestione è in mano alla Farnesina e all’Enac,
nominati soggetti attuatori. Ma quanti sono i cinesi e gli italiani che devono
rientrare nei rispettivi paesi? Dall’Italia, stando alle prime stime,
dovrebbero partire poco più di 3mila cinesi mentre ancora non è chiaro quanti
siano gli italiani. Lo conferma lo stesso Borrelli. “Non abbiamo ancora un
numero definitivo, è un’indicazione sulla quale stanno lavorando il ministero
degli Esteri e l’Enac e che ci deve arrivare dalla Farnesina, con la quale il
filo è costante e continuo”. L’unica cosa certa, conferma Borrelli, è che
“fermo restando il concetto di massima precauzione, chiunque vuole
rientrare deve essere messo in condizione di poterlo fare”.

TERMOSCANNER IN AEREOPORTI, CONTROLLI PER TUTTI – Gli aeroporti restano però
i luoghi a maggior rischio per la diffusione del virus. E per questo nella
riunione si è deciso che le procedure sanitarie già in vigore verranno estese a
tutti i voli provenienti dalla Cina passando per scali intermedi. Ma non solo.
Visto che si tratta di controllare migliaia di persone, spiega il Commissario,
“stiamo immaginando ulteriori misure. Organizzeremo negli aeroporti delle
aree attrezzate con termoscanner in cui tutti i passeggeri in entrata e in
uscita dovranno transitare. Lo strumento ci permetterà di individuare chi ha la
temperatura fuori dalla norma”.

STRETTA ANCHE SUI PORTI – Le verifiche scatteranno inoltre anche nei
porti. A tutte le navi in transito nei porti italiani, sia quelle mercantili
che quelle da crociera, verrà estesa la procedura di ‘libera pratica sanitaria’
prevista per le imbarcazioni extra Ue. In sostanza, i medici potranno salire a
bordo delle navi per fare analisi ed esami sia se da bordo verranno segnalati
casi sospetti sia agendo autonomamente, su disposizione delle Asl.

FRONTIERE APERTE E SÌ A CIRCOLAZIONE MERCI – Borrelli ha assicurato
però che non verranno chiuse le frontiere “Stiamo lavorando per capire
come potenziare i controlli su treni e auto in arrivo nel paese, ma non ci sono
oggi, in Europa e in Italia, condizioni tali che possano far ipotizzare una
chiusura delle frontiere. Sarebbe una misura veramente assurda”. L’altra
‘apertura’ emersa nel corso della riunione è quella verso la circolazione delle
merci. “Al momento è tutto fermo ma è una misura troppo restrittiva”
ammette il capo della Protezione Civile sottolineando che è necessario riaprire
i collegamenti soprattutto per quanto riguarda il materiale medico sanitario,
come ad esempio le provette per le analisi che dall’Italia devono arrivare in
Cina.

STOP AI VISTI – Scatterà invece il blocco per i visti. Il sottosegretario al
Turismo Lorenza Bonaccorsi ha fatto sapere che è stata sospesa la concessione
in Cina da parte delle agenzie autorizzate. Verranno dati quelli dei consolati
ma solo “per motivi familiari o casi di conclamata e acclarata
urgenza”.

Coronavirus, tutto pronto per
gli italiani in arrivo da Wuhan

Il Miur ha diramato una circolare con le indicazioni del ministero della Salute dopo la richiesta dei presidi sugli studenti che erano stati recentemente in Cina e che potranno tranquillamente andare a scuola se non hanno sintomi.

Emergenza per 6 mesi e un super
commissario

Stanziati
5 milioni. Allo Spallanzani ricoverate 12 persone

Per la prima volta l’Italia dichiara lo stato di emergenza in conseguenza del
rischio sanitario connesso al coronavirus. Lo ha decretato per sei mesi il
Consiglio dei ministri stanziando 5 milioni di euro. Arriva poi un Commissario
straordinario, Angelo Borrelli, capo della Protezione Civile. “La
situazione e’ sotto controllo – ha dichiarato Conte nel corso della riunione
del Comitato operativo della Protezione Civile – le nostre misure sono le più
elevate d’Europa e gli italiani potranno condurre una vita assolutamente
normale” Nel 2003, in seguito all’epidemia di Sars, il governo Berlusconi
non dichiarò lo stato di emergenza ma scelse di nominare l’allora capo della
Protezione civile Guido Bertolaso Commissario straordinario per l’emergenza.
All’epoca si decise per una deroga del Trattato di Schengen sulla libera
circolazioni dei cittadini per attivare controlli sui passeggeri provenienti da
aree a rischio. In queste ore, dopo l’annuncio del premier sui due turisti
cinesi risultati positivi al virus 1919-nCoV a Roma, la politica sta tentando
di arginare l’ansia dei cittadini spiegando che bisogna attrezzarsi per ogni
eventualità ma che ogni allarmismo è infondato.

“La
situazione è di assoluta tranquillità. Cerchiamo di non esasperare situazioni
che esasperate non sono” ha detto dal canto suo il prefetto di Roma
Gerarda Pantalone, mentre con un tweet del sindaco di Roma Virginia Raggi
stigmatizza il cartello comparso nella Capitale in un bar a Fontana di Trevi
che vieta l’ingresso a chi arriva dalla Cina: “Stop psicosi e allarmismi.
Ascoltiamo solo indicazioni e pareri delle autorità sanitarie”. “Alla
luce della dichiarazione di emergenza internazionale dell’Oms abbiamo attivato
gli strumenti normativi precauzionali previsti nel nostro Paese in questi casi,
come già avvenuto nel 2003 in occasione dell’infezione Sars. Le misure sono di
carattere precauzionale e collocano l’Italia al più alto livello di cautela sul
piano internazionale”, ha spiegato il ministro della Salute Roberto
Speranza. Ma tenere a bada il nervosismo in una città come Roma, dove folti
gruppi di turisti asiatici muniti di mascherina sono intorno a ogni monumento,
non è cosa facile.

Così
come non tranquillizzano le notizie di infezione provenienti dal resto
d’Europa. Dall’Ospedale Spallanzani intanto è arrivato il primo bollettino
medico sui due turisti cinesi provenienti dalla provincia di Wuhan, epicentro
dell’infezione. Le condizioni sono “discrete, il marito ha un
interessamento polmonare più pronunciato”. Marito e moglie nel loro tour
sono passati anche per Firenze dove hanno soggiornato due giorni ma non
sembrerebbe abbiano toccato la città di Milano. In tutto nel centro di
riferimento per le malattie infettive “sono ricoverati 12 pazienti
provenienti da diverse zone della Cina. Presentano sintomi modesti e sono
sottoposti a test: in 9 sono stati isolati e già dimessi dopo il risultato
negativo. Altri 20 asintomatici che hanno avuto contatti primari con la coppia
sono in osservazione”.

Non
solo: il direttore scientifico dello Spallanzani Giuseppe Ippolito ha anche
indicato che “sono stati individuati tre possibili contatti” con la
coppia cinese e che sono stati “posti in sorveglianza domiciliare”.
“Siamo quasi del tutto tranquilli che non ci siano stati altri
contagi”, ha tranquillizzato Giuseppe Ippolito, direttore scientifico
dell’ospedale Spallanzani che ha aggiunto: “Il Centro europeo ha
pubblicato nuove stime confermando che la trasmissione è possibile solo quando
si hanno sintomi”.

Hotel requisiti e ponte aereo,
ecco il piano ‘Borrelli’

Le
misure, controllo aeroporti e sistemi protezione per sanitari

L’emergenza Coronavirus finisce nelle mani del capo della Protezione civile,
Angelo Borrelli. Sarà lui, in qualità di Commissario straordinario a definire
gli interventi, coordinare le varie amministrazioni coinvolte e gestire i 5
milioni di euro stanziati dal Consiglio dei ministri. In analogia a quanto
accadde nel 2003 con la Sars, quando fu Guido Bertolaso ad essere nominato
commissario. L’annuncio è stato dato dal premier Giuseppe Conte al termine
della riunione del Comitato operativo della Protezione civile, cui ha
partecipato anche il ministro della Salute, Roberto Speranza. E Borrelli ha già
cominciato ad abbozzare un piano d’intervento che prevede anche, tra le altre
cose, la possibilità di requisire hotel o strutture ricettive per sistemare le
centinaia di turisti cinesi presenti nel nostro paese e che devono essere
rimpatriati visto il blocco dei voli. Sono tanti i pezzi di Stato in campo
nella partita per contrastare la diffusione del virus: ministeri, enti,
Regioni, Asl.

Il
Commissario dovrà tirare le fila, raccordare i soggetti coinvolti ed attuare le
necessarie sinergie perchè tutto funzioni al meglio. “Il nostro paese ha
messo in piedi un sistema di prevenzione che ci consente di gestire in modo
assolutamente adeguato questa situazione, nessuna paura e nessun
allarmismo” dice lui confermando che il compito della protezione civile
“sarà quello di coordinare una macchina complessa per fare ogni attività
necessaria di prevenzione ed evitare così la diffusione del virus”.
Borrelli potrà inoltre agire in deroga alle norme per realizzare celermente le
misure che saranno decise. Nelle prossime ore sarà firmata un’ordinanza
contenente la sua nomina, l’indicazione della struttura commissariale che lo
supporterà, lo stanziamento dei 5 milioni per la prima fase dell’emergenza e la
definizione dei tempi di presentazione del Piano d’intervento che prevederà le
misure specifiche da adottare. Un piano che interesserà diversi ambiti. Uno dei
problemi emergenti, ad esempio, è il rimpatrio delle migliaia di cinesi che si
trovano in Italia e non possono tornare a casa per lo stop dei voli.




Coronavirus, istruzioni per l’uso: come si manifesta?

Febbre, tosse, respiro affannato: sono questi i principali sintomi causati dal coronavirus 2019-nCoV. Come gli altri virus della grande famiglia cui appartiene, quella dei coronavirus, anche questo colpisce le vie respiratorie e le principali difese sono quindi le stesse che valgono per altre malattie respiratorie infettive, come è avvenuto in passato, per esempio per la Sars comparsa nel 2002-2003 e per la pandemia di influenza del 2009, e come avviene ogni anno quando circolano i virus responsabili dell’influenza stagionale.

Al momento, rilevano i centri europei per il controllo delle malattie (Ecdc), nella maggior parte dei casi il nuovo coronavirus sembra provocare sintomi di entità non grave simili a quelli dell’influenza e le persone più vulnerabili sembrano essere le più anziane, già con altre malattie.

La prima regola, suggeriscono gli esperti, è lavare le mani con acqua e sapone per almeno 20 secondi; se questo non è possibile un’alternativa è un disinfettante che contenga almeno il 60% di alcol. E’ importante evitare di toccare occhi, naso e bocca con le mani sporche, così come vanno evitati contatti con persone che hanno l’infezione o, se non si possono evitare, mantenere la distanza di circa due metri.

Nel caso in cui si dovessero accusare i sintomi bisogna rivolgersi al medico o chiamare il numero verde 1500 recentemente potenziato dal ministero della Salute, e seguire le indicazioni. Nel frattempo è bene stare a casa, evitando contatti con i familiari. Quando si starnutisce usare sempre un fazzoletto e gettarlo via, o in alternativa l’incavo della manica piegando il braccio all’altezza del gomito; è anche opportuno pulire e disinfettare gli oggetti che si toccano più frequentemente.

In ogni caso le misure di prevenzione vanno messe in pratica e sono la prima difesa, considerando che attualmente non esistono farmaci antivirali specifici per combattere il coronavirus 2019-nCoV e ovunque gli esperti di malattie infettive raccomandano di rivolgersi al medico al primo sospetto di essere stato a contatto con una persona con l’infezione. Non esiste attualmente nemmeno un vaccino, anche se diverse aziende e centri di ricerca nel mondo hanno cominciato a lavorare in questa direzione.




Corona virus, bilancio sale a 170 vittime: caso sospetto a Roma

E’ di 170 morti e 7.700 infezioni l’ultimo bilancio del coronavirus. L’aumento giornaliero delle vittime è stato di 38 unità, il più alto dall’inizio dell’epidemia; oltre 1.700 i nuovi casi. Crolla del 3% la Borsa di Taiwan. Infetti tre dei giapponesi rientrati da Wuhan. Oggi previsto il rimpatrio dei cittadini italiani e di quelli britannici. Sempre oggi riunione degli esperti Oms, che potrebbe dichiarare l’emergenza internazionale. In osservazione un turista cinese che si è sentito male in centro a Roma.

Ikea chiude in via temporanea tutti i suoi 30 store in Cina. La Federcalcio cinese ha
deciso di rinviare tutte le partite in programma nel 2020. Ieri Toyota ha
interrotto la produzione in Cina fino al 9 febbraio, Starbucks ha annunciato la
chiusura temporanea di metà dei punti vendita in Cina. Pochi giorni fa anche
McDonald’s aveva annunciato una decisione simile. Le compagnie aeree British Airways, United Airlines, American
Airlines e Lufthansa 
hanno sospeso tutti i voli da e per
la Cina.

La
provincia dell’Hubei, epicentro del coronavirus 2019-nCoV, ha confermato 4.586
casi d’infezione, coi decessi saliti a 162 sui 170 totali registrati in Cina.
Dai dati aggiornati della Commissione sanitaria provinciale emerge che i
ricoverati sono 4.334: le condizioni di 711 di loro sono definite ‘gravi’,
quelle di altri 277 invece sono ‘critiche’.
In Finlandia un nuovo caso confemato. In Europa i casi salgono a 10: oltre a
quello in Finlandia, ce ne sono 5 in Francia e 4 in Germania.

Il ministero della Salute ha fatto sapere che tutti i casi sospetti in Italia
si sono rivelati negativi
ai test per il coronavirus. Prevista per domani una nuova riunione
d’emergenza di esperti dell’Organizzazione
Mondiale della Sanità
per stabilire se l’epidemia di
coronavirus iniziata in Cina costituisca un’emergenza sanitaria internazionale.

“Stiamo lavorando perché un volo parta domani e provi a
raccogliere i 60 italiani che vivono lì e chiedono di poter rientrare da
Wuhan”, ha detto il ministro della Salute Roberto
Speranza
durante la registrazione di una puntata di Porta a
Porta. “La situazione è molto seria e non può essere sottovalutata – ha
aggiunto Speranza -. Bisogna tenere alta l’attenzione ma non bisogna fare
allarmismo. Ho chiesto una riunione urgente dei ministri europei perché anche
gli altri paesi facciano altrettanto, ma stiamo parlando di nove casi in tutta
Europa, non bisogna fare allarmismo”.

“Stiamo lavorando per essere pronti al rimpatrio entro 48/72
ore
.
Saranno una cinquantina gli italiani che torneranno in Italia”, aveva
detto poco prima il viceministro della Salute Pierpaolo
Sileri
intervistato da Radio Radio. “L’ipotesi di lavoro è
quella di un atterraggio a due giorni da oggi di un aereo civile sotto l’egida
militare. Stiamo valutando dove far proseguire la quarantena che certamente ci
sarà, conclude Sileri, limitata ad un quindicina di giorni, che è il periodo
d’incubazione del virus”. “Saranno una cinquantina gli italiani che
torneranno in Italia – ha proseguito Pierpaolo Sileri intervistato da Luigia
Luciani e Stefano Molinari durante il programma Lavori in Corso in onda su
Radio Radio e Radio Tv- in realtà sono un po’ di più quelli presenti in Cina ma
qualcuno è sposato con una persona cinese che non potrebbe partire quindi
resteranno in Cina”.

Il
primo controllo che si fa all’aeroporto (che per Milano è Malpensa e per Roma è
Fiumicino), sarà, oltre alla misura della temperatura, anche la compilazione di
un modulo in cui le persone devono riferire se sono state a contatto con casi
positivi al virus.

“Se sì, devono stare in quarantena a casa – afferma Maria Rita Gismondo, direttore
della struttura di microbiologia clinica dell’ospedale Sacco di Milano, centro
di riferimento per queste bioemergenze in Italia, insieme all’Istituto
Spallanzani di Roma – in attesa che passino i 14 giorni del tempo di
incubazione del virus. Se invece presentano dei sintomi al loro arrivo in
aeroporto, o durante la quarantena, verranno portati in ospedale, dove saranno
sottoposti al test per il virus”.

Al momento tutti i
casi sospetti segnalati in Italia si sono rivelati negativi ai test per il
coronavirus 2019-nCoV
. Lo riferisce il ministero della Salute
in una nota. L’ultimo caso è quello segnalato a Napoli: un uomo cinese
rientrato dal suo paese e ricoverato al Cotugno. La conferma è arrivata dopo le
analisi realizzate all’Istituto Spallanzani di Roma che aveva fatto scattare le
procedure di controllo.

Il coronavirus ferma anche i
Mondiali indoor di atletica leggera, che erano in programma a Nanchino nel
marzo prossimo.
World Athletic, la federazione internazionale di atletica
leggera, ha reso noto di aver deciso insieme con gli organizzatori cinesi di
rinviare di un anno, a marzo 2021, l’evento che si doveva tenere nella citta
cinese dal 13 al 15 marzo prossimi. “Sappiamo che la Cina sta facendo
tutto il possibile per contenere il nuovo coronavirus – dichiara in una nota –
ma è necessario fornire agli atleti, alle federazioni e ai partner indicazioni
chiare in una situazione complessa e in rapida evoluzione”.




Corona virus cinese: è corsa per trovare il vaccino

E’ di 132 morti e circa 6mila
persone infettate l’ultimo bilancio ufficiale del coronavirus cinese
. Rallentano i contagi giornalieri:
600 in meno ieri rispetto a due giorni fa. Ma hanno già superato quelli
per la Sars nel 2002-2003. Gli Emirati Arabi Uniti hanno annunciato il
loro primo caso. Duecento giapponesi sono rientrati stamani con un volo
charter da Wuhan a Tokyo. Oggi ne decolla uno da Parigi. Stamani vertice
alla Farnesina sulle linee guida per il rientro degli italiani.

La British Airways ha deciso
di sospendere tutti i voli da per la Cina
per via
dell’epidemia causata dal nuovo coronavirus. Lo riporta Sky News. La decisione
ha effetto immediato.

I casi
di coronavirus confermati nella giornata di ieri sono 1.459, meno dei 2.077
registrati nella giornata di lunedì, a segnalare un possibile inizio del
rallentamento del contagio. I casi sospetti si attestano a 9.239. Sono 103 le
persone che hanno superato l’infezione e che sono state dimesse dopo il
ricovero ospedaliero. Nel conteggio della cosiddetta Grande Cina – includendo
Hong Kong, Macao e Taiwan – i casi confermati sfiorano le 6.000 unità, a quota
5.997.

Gli Emirati Arabi Uniti hanno annunciato il loro
primo caso del nuovo coronavirus cinese. Tre
nuovi casi di Coronavirus sono stati accertati in Baviera.
Lo
rende noto un portavoce del ministero della Salute del Land Monaco, secondo
quanto riporta la Dpa. I casi sono collegati al primo paziente, ricoverato a
Monaco. Tutti e quattro lavorano per la stessa impresa nel distretto di
Starberg. I tre pazienti verranno ricoverati nella clinica di Monaco Schwabing,
dove saranno tenuti sotto osservazione medica, in isolamento. Si tratta della
stessa struttura in cui si trova il primo 33enne risultato infetto, dopo il
contagio avvenuto nel contatto con una cinese, ospite della impresa Webasto,
per una sessione di aggiornamento. La donna non aveva sintomi quando ha
contagiato i suoi colleghi. Veniva da Shangai, dove è ritornata nei giorni
scorsi, ma i suoi genitori sono di Wuhan, la città infestata dal virus.

Stretta di Apple in Cina a causa
dell’emergenza legata alla diffusione del coronavirus
. Il Ceo
Tim Cook ha annunciato che uno degli store della Casa di Cupertino è stato
chiuso, mentre nei rimanenti è stato tagliato l’orario di apertura. E’ pronto
poi un piano di restrizione dei viaggi del proprio personale se la situazione
dovesse peggiorare. Apple produce la gran parte dei suoi iPhone in Cina.

La
United Airlines ha deciso di sospendere i voli da alcune città della Cina verso
gli Stati Uniti
, come misura preventiva contro la diffusione
del coronavirus. Le città interessate sono Pechino, Shanghai e Hong Kong. Al
momento si tratta della misura più drastica presa da una compagnia aerea
americana da quando il virus ha iniziato a diffondersi al di là confini cinesi.
Le altre principali compagnie aeree americane, tra cui Delta e American
Airlines, al momento si sono limitate ad offrire ai propri passeggeri la
possibilità di cambiare il biglietto aereo gratuitamente.

Le autorità sanitarie degli
Stati Uniti stanno tentando di sviluppare un vaccino contro il coronavirus

che ha avuto origine in Cina. Lo hanno riferito fonti ufficiali. “Abbiamo
già cominciato, insieme con diversi nostri collaboratori”, ha detto
Anthony Fauci del National Institutes for Health. Si tratta di un processo
lungo e che presenta incertezze, ha spiegato Fauci, “ma stiamo procedendo
come se si dovesse produrre un vaccino. In altre parole, stiamo considerando lo
scenario peggiore, ovvero che si verifichi una ulteriore diffusione”.

Le autorità sanitarie cinesi affermano che la trasmissione
avviene principalmente per via aerea ma anche tramite il contatto
. Questa informazione è stata
rivelata in un piano sanitario per la diagnosi e il trattamento della polmonite
causata dal nuovo coronavirus, pubblicato oggi dalla Commissione Sanitaria
Nazionale cinese. Rispetto alla versione precedente, il piano aggiunge tre caratteristiche
epidemiologiche del virus, affermando che la principale fonte di infezione al
momento sono le persone a loro volta infettate dal virus.

Esclusa per gli italiani l’idea di un “trasferimento via
terra
,
che implica quarantene piuttosto complesse”, la
Farnesina “sta valutando
insieme anche con altri soggetti
tra cui l’istituto Spallanzani, il ministero della Sanità e il centro
interforze l’idea
di un trasferimento aereo
“, che comunque “sarà
complesso”, ha detto il capo dell’Unità di Crisi Stefano Verrecchia, a
Unomattina. “Siamo sempre in contatto con i connazionali – ha proseguito –
che sono circa una settantina in buone condizioni di salute”.

Successivamente
Verrecchia è intervenuto alla Vita in Diretta su Ra1 spiegando che per il
rimpatrio volontario degli italiani “ci sono procedimenti che devono
essere ancora attuati e che non dipendono interamente da noi, ma facciamo il
massimo per fare il prima possibile”. E ha aggiunto che si è
“optato per organizzare un trasferimento aereo” anche in collaborazione
con altri paesi europei che si trovano nella stessa situazione.

I voli privati dalla Cina in arrivo in Italia
“atterreranno negli scali sanitari”, 
riferisce il ministero della
Salute, dopo l’incontro odierno della task-force coronavirus (2019-nCoV). In
particolare è stato deciso di convogliare verso l’aeroporto sanitario di Roma Fiumicino gli eventuali
voli privati in arrivo dalla Cina destinati allo scalo di Ciampino. Si sta
procedendo per estendere la stessa misura agli altri aeroporti italiani e consentire
l’atterraggio dei voli dalla Cina solo a Roma
Fiumicino e Milano Malpensa.

Il presidente di Ferderalberghi Bernabò Bocca lancia l’allarme sul turismo: “Penso che purtroppo il peggio
debba ancora venire”.

Nuovo caso sospetto in Romania: una passeggera atterrata a
Cluj-Napoca, proveniente da Varsavia, è stata presa in consegna agli arrivi
dall’equipe medica dell’aeroporto. E il coronavirus allarma anche New York dove
l’allerta è massima. Gli ospedali della metropoli sono mobilitati per prevenire
un’eventuale diffusione dell’epidemia, con controlli serratissimi su tutti i
pazienti che sono stati di recente a Wuhan. Al
momento in tutto lo stato di New York sono stati esaminati nove casi sospetti
,
due dei quali in città: quattro
sono risultati negativi, mentre gli altri cinque sono in attesa del responso.

L’Organizzazione
mondiale della sanità
 ha ammesso l’errore e ha dichiarato
che il rischio
globale derivante dal coronavirus cinese è “elevato”, non
“moderato”
come aveva scritto negli ultimi rapporti.
In quello più recente, infatti, l’organismo dell’Onu rileva un rischio
“molto alto in Cina, alto a livello regionale e alto a livello
globale”. In una nota aggiunge che nelle comunicazioni dei giorni
precedenti era stato detto “erroneamente” che il rischio era
“moderato”, ha spiegato la portavoce Fadela Chaib.

L’Oms non raccomanda l’evacuazione dei cittadini di altri
Paesi dalla Cina e invita la comunità internazionale a
“mantenere la calma e a non reagire in maniera eccessiva”.

E’
previsto per dopodomani un primo rimpatrio di cittadini francesi da Wuhan
.
“Un primo aereo di rimpatrio partirà domani da Parigi per rientrare
probabilmente giovedì, con persone che non presentano sintomi”, ha
dichiarato il segretario di Stato ai Trasporti, Jean-Baptiste Djebbari, ai
microfoni di CNews. Djebbari ha aggiunto che ci sarà successivamente un “secondo
volo”, con date ancora da determinare, “con persone potenzialmente
affette dal virus”

In considerazione dell’epidemia del nuovo coronavirus, i cittadini cinesi sono invitati a evitare i
viaggi all’estero per garantire “salute e sicurezza”

di cinesi e stranieri. E’ il messaggio della National Immigration
Administration cinese, secondo cui la riduzione dei movimenti trans-frontalieri
può aiutare a prevenire e controllare la diffusione della polmonite causata dal
coronavirus 2019-nCoV, il cui focolaio è stato trovato a Wuhan. In una nota,
l’amministrazione chiede di “spostare i viaggi all’estero non
necessari”.

Intanto la
Fondazione di Bill e Melinda Gates ha deciso di donare 10 milioni di dollari
alla lotta contro il nuovo coronavirus
. Lo ha annunciato il
milionario americano. Metà della cifra sarà destinata alla Cina, l’altra metà
all’Africa Centers for Disease Control and Prevention. “La somma sarà
spesa “per aiutare i soccorritori in prima linea in Cina e in Africa a
contenere la diffusione del nuovo virus”, è scritto in un comunicato della
fondazione.




Coronavirus, casi sospetti a Pistoia e Napoli. I voli privati dalla Cina in arrivo in Italia “atterreranno negli scali sanitari”

La diffusione del Coronavirus di Wuhan accelera: la Commissione sanitaria nazionale cinese ha detto nei suoi aggiornamenti quotidiani che i casi d’infezione accertati sono saliti a 4.515 unità, quasi raddoppiati in 24 ore sulle 2.744 unità di ieri.
Al momento i morti sono 106 totali e ci sono quasi 7.000 casi sospetti in attesa di conferma.

Un caso sopetto del virus cinese infatti s’è verificato a Pistoia dove una turista cinese 53enne, originaria della provincia dell’Hubei (quella il cui capoluogo è Wuhan), è ricoverata da ieri all’ospedale San Jacopo. A riferirlo, con una nota, è stata l’Alsl Toscana Centro. La donna, che viaggiava con una comitiva di una ventina di turisti cinesi a bordo di un pullman diretto a Lucca, è svenuta accusando una sintomatologia influenzale con lieve rialzo febbrile. Episodio simile anche a Napoli.

Le autorità sanitarie cinesi affermano che la trasmissione avviene principalmente per via aerea ma anche tramite il contatto. Questa informazione è stata rivelata in un piano sanitario per la diagnosi e il trattamento della polmonite causata dal nuovo coronavirus, pubblicato oggi dalla Commissione Sanitaria Nazionale cinese. Rispetto alla versione precedente, il piano aggiunge tre caratteristiche epidemiologiche del virus, affermando che la principale fonte di infezione al momento sono le persone a loro volta infettate dal virus.

I voli privati dalla Cina in arrivo in Italia “atterreranno negli scali sanitari”. Lo riferisce il ministero della Salute, dopo l’incontro odierno della task-force coronavirus (2019-nCoV). In particolare è stato deciso di convogliare verso l’aeroporto sanitario di Roma Fiumicino gli eventuali voli privati in arrivo dalla Cina destinati allo scalo di Ciampino. Si sta procedendo per estendere la stessa misura agli altri aeroporti italiani e consentire l’atterraggio dei voli dalla Cina solo a Roma Fiumicino e Milano Malpensa.

Intanto il presidente di Ferderalberghi Bernabò Bocca lancia l’allarme sul turismo: “Penso che purtroppo il peggio debba ancora venire”.

Nuovo caso sospetto in Romania: una passeggera atterrata a Cluj-Napoca, proveniente da Varsavia, è stata presa in consegna agli arrivi dall’equipe medica dell’aeroporto. E il coronavirus allarma anche New York dove l’allerta è massima. Gli ospedali della metropoli sono mobilitati per prevenire un’eventuale diffusione dell’epidemia, con controlli serratissimi su tutti i pazienti che sono stati di recente a Wuhan. Al momento in tutto lo stato di New York sono stati esaminati nove casi sospetti, due dei quali in città: quattro sono risultati negativi, mentre gli altri cinque sono in attesa del responso.

L’Organizzazione mondiale della sanità ha ammesso l’errore e ha dichiarato che il rischio globale derivante dal coronavirus cinese è “elevato”, non “moderato” come aveva scritto negli ultimi rapporti. In quello più recente, infatti, l’organismo dell’Onu rileva un rischio “molto alto in Cina, alto a livello regionale e alto a livello globale”. In una nota aggiunge che nelle comunicazioni dei giorni precedenti era stato detto “erroneamente” che il rischio era “moderato”, ha spiegato la portavoce Fadela Chaib.

L’Oms, comunque, apprezza le misure adottate dal governo cinese contro l’epidemia del nuovo coronavirus 2019-nCoV e confida nelle capacità del Paese di prevenire e contenere il contagio. Lo ha detto oggi il direttore generale dell’Organizzazione, Tedros Adhanom Ghebreyesus, incontrando a Pechino il ministro degli Esteri Wang Yi. L’Oms, ha aggiunto, non raccomanda l’evacuazione dei cittadini di altri Paesi dalla Cina e invita la comunità internazionale a “mantenere la calma e a non reagire in maniera eccessiva”

Hong Kong ha deciso di bloccare i collegamenti dei treni ad alta velocità e dei traghetti con la Cina continentale dal 30 gennaio, negli sforzi per fermare la diffusione del coronavirus di Wuhan. Indossando una mascherina verde protettiva, la governatrice Carrie Lam ha detto di vedere “ingiustificata” la chiusura totale delle frontiere con la Cina, aggiungendo però che sarà dimezzato il numero totale dei voli transfrontalieri. I permessi individuali per i viaggi, ha detto in un briefing con i media, saranno sospesi.

Esclusa per gli italiani bloccati in Cina l’idea di un “trasferimento via terra, che implica quarantene piuttosto complesse”, la Farnesina “sta valutando insieme anche con altri soggetti tra cui l’istituto Spallanzani, il ministero della Sanità e il centro interforze l’idea di un trasferimento aereo”, che comunque “sarà complesso”. Lo ha detto il capo dell’Unità di Crisi Stefano Verrecchia, a Unomattina. “Siamo sempre in contatto con i connazionali – ha detto – che sono circa una settantina in buone condizioni di salute”.

E’ previsto per dopodomani un primo rimpatrio di cittadini francesi da Wuhan. “Un primo aereo di rimpatrio partirà domani da Parigi per rientrare probabilmente giovedì, con persone che non presentano sintomi”, ha dichiarato il segretario di Stato ai Trasporti, Jean-Baptiste Djebbari, ai microfoni di CNews. Djebbari ha aggiunto che ci sarà successivamente un “secondo volo”, con date ancora da determinare, “con persone potenzialmente affette dal virus”

In considerazione dell’epidemia del nuovo coronavirus, i cittadini cinesi sono inviati a evitare i viaggi all’estero per garantire “salute e sicurezza” di cinesi e stranieri. E’ il messaggio della National Immigration Administration cinese, secondo cui la riduzione dei movimenti trans-frontalieri può aiutare a prevenire e controllare la diffusione della polmonite causata dal coronavirus 2019-nCoV, il cui focolaio è stato trovato a Wuhan. In una nota, l’amministrazione chiede di “spostare i viaggi all’estero non necessari”.

La Cina ha deciso il rinvio sine die dell’inizio del secondo semestre per scuole e università, negli sforzi per contenere l’epidemia del coronavirus di Wuhan. Il ministero dell’Educazione, con gli studenti nel pieno delle vacanze del Capodanno lunare, non ha fornito ulteriori dettagli.

C’è un primo caso confermato di coronavirus cinese in Germania, nello stato sudorientale della Bavaria. Lo rendo noto il ministero della Salute bavarese. Il paziente tedesco sarebbe stato contagiato da una persona che non presentava sintomi della malattia, ha spiegato il direttore della Taskforce di Infeziologia, Martin Hoch, a Monaco.

“Questo è un elemento nuovo, che non conoscevamo”, ha affermato, anche se la stessa cosa si era verificata in uno dei primi casi individuati fuori dalla Cina, in Vietnam. Hoch ha inoltre spiegato che la trasmissione del virus, da quanto risulta, può avvenire anche in un contatto fra due persone che parlano, in un confronto faccia a faccia, per una quindicina di minuti. La donna che ha veicolato il virus proveniva dalla Cina, stava apparentemente bene e ha partecipato a un gruppo di lavoro insieme al contagiato. Solo al rientro nel suo Paese, ha avvertito i sintomi del virus.

Intanto la Fondazione di Bill e Melinda Gates ha deciso di donare 10 milioni di dollari alla lotta contro il nuovo coronavirus. Lo ha annunciato il milionario americano. Metà della cifra sarà destinata alla Cina, l’altra metà all’Africa Centers for Disease Control and Prevention. “La somma sarà spesa “per aiutare i soccorritori in prima linea in Cina e in Africa a contenere la diffusione del nuovo virus”, è scritto in un comunicato della fondazione.