Di Maio: “Giuseppe Conte sarà un premier politico di un governo politico”

“Credo che oggi possiamo dire che siamo di fronte a un momento storico. Abbiamo indicato il nome al presidente della Repubblica che può portare avanti il contratto di governo”, ha detto il leader di M5S Luigi Di Maio al termine del colloquio con il presidente della Repubblica Mattarella. “Ovviamente il nostro obiettivo era ed è migliorare la qualità della vita degli italiani e in questi 80 giorni abbiamo imposto un metodo: prima si discuteva di temi e poi di nomi”. “Le questioni degli italiani vengono prima di ogni cosa – ha aggiunto il capo politico di M5S -. Sono orgoglioso di aver portato al governo il nostro programma elettorale, ci sono i 5 stelle, ci sono i nostri 20 punti”. “Siamo pienamente soddisfatti del lavoro nei prossimi giorni speriamo che si possa iniziare questo nuovo percorso per la Repubblica. Sono stati 80 giorni in cui ne è valsa la pena prendere tempo perché finalmente nasce la terza Repubblica”.

“Nel contratto di governo ci sono le Cinque stelle, i venti punti indicati in campagna elettorale e tante soluzioni alle sofferenze degli italiani, dal reddito di cittadinanza alla legge Fornero – ha spiegato ancora Di Maio -, a più spazi di bilancio in Europa, dalla lotta al gioco d’azzardo, al superamento della buona scuola, alla sanità, con la meritocrazia per chi è a capo degli ospedali. Ci sono le grandi battaglie storiche del M5s, come l’acqua pubblica”.

Poi Luigi Di Maio all’esterno del Quirinale, dopo il suo colloquio con Mattarella, per la formazione del nuovo governo, ha detto “Giuseppe Conte sarà un premier politico di un governo politico, indicato da due forze politiche, con figure politiche al proprio interno. E soprattutto con il sostegno di due forze politiche votate. No ai cambi di casacca, no a persone che vengono dal gruppo Misto e che entrano in altri gruppi. Non era questo lo spirito che volevamo dare al governo”.

Con il leader pentastellato, i capigruppo alla Camera e al Senato Giulia Grillo e Danilo Toninelli e il capo della comunicazione Rocco Casalino. Di Maio ha percorso un breve tratto a piedi prima di entrare al Quirinale.




Ciampino, Giovanni Terzulli: “Mi sono dimesso? No assolutamente!”

CIAMPINO (RM) – Alcuni giornali locali ritenuti poco attendibili perché si affrettano a pubblicare anziché accertarsi della notizia hanno scritto che il sindaco Giovanni Terzulli si è dimesso stamattina. Niente di tutto questo e lo dimostra la stessa nota che il primo cittadino è stato costretto a fare a poche ore dal Consiglio comunale di oggi dove di fatto si è aperta la strada verso lo scioglimento del Comune e la nomina di un Commissario prefettizio. Ecco cosa ha scritto il sindaco Terzulli: “Credo che per le dichiarazioni ufficiali, sia giusto attendere qualche ora per poter meditare le parole giusto. Però visto che i soliti leoni da tastiera, nella giornata di oggi non si sono sottratti dalla consueta abitudine di inventare fantasiose ricostruzioni della realtà, sento la necessità di esporre i fatti: la maggioranza che mi sostiene in consiglio comunale ed il sottoscritto, abbiamo deciso di ritirare i punti all’ordine del giorno del consiglio, ovvero il bilancio di previsione 2018-2020.

La motivazione è molto semplice, sono i quattro pareri negativi reiterati anche sugli emendamenti da parte del collegio dei revisori dei conti ed in modo particolare il parere negativo sulla proposta di consiglio della dirigente al settore economico finanziario.

Mi sono dimesso? No assolutamente, ho comunicato alla prefettura quanto accaduto, ed essendo fuori tempo massimo per l’approvazione del bilancio di previsione, la prefettura inizierà in queste ore la procedura di scioglimento del consiglio comunale con conseguente nomina del commissario prefettizio”.

OFFICINA STAMPA DEL 24 MAGGIO 2018 – CLICCARE PER VEDERE L’INTERVISTA A GIOVANNI TERZULLI




Roma, centrodestra: due su tre bocciano il governo Lega-M5S

ROMA – Tra gli elettori del centrodestra, due su tre bocciano il governo giallo-verde. Sono stati infatti 1666 coloro che non si sono dichiarati d’accordo all’esecutivo a trazione grillino-leghista e 780 i favorevoli. Il tutto sui totali 2466 votanti che sabato si sono recati alle sette postazioni organizzate dal movimento “Riva Destra” e dall’associazione “Passione Italia”, a Roma. Da Prati fino a Ostia, passando per il Municipio VIII, dove si voterà il prossimo 10 giugno dopo la caduta della maggioranza pentastellata, e ancora Ponte Milvio, la Balduina e l’Eur, per numerosi cittadini e’ stato possibile inserire una scheda nelle urne. Il quesito era semplice: Governo Lega-M5S, sei d’accordo?

“Ovviamente il nostro intento era dare voce e capire meglio le opinioni e le tendenze dei nostri elettori. Sono molto soddisfatto dell’afflusso ai nostri gazebo, 2500 cittadini rappresentano un risultato importante. Così come il messaggio politico, uscito fuori. Quasi il 70percento non vorrebbe essere governato da un governo Salvini- Di Maio, anche e soprattutto per la grande sfiducia nei confronti del Movimento 5 Stelle, che a Roma ad esempio sta amministrando in maniera assolutamente insufficiente. Al contrario, avrebbero preferito un governo di centrodestra alla guida del Paese”, sottolinea Fabio Sabbatani Schiuma, consigliere del V Municipio e segretario nazionale di Riva Destra. Che, poi, puntualizza: “Circa il 30percento, invece, si è dichiarato d’accordo col contratto giallo-verde, evidentemente spinti dalla necessità di vedere un governo, dopo due mesi e mezzo di stallo politico-istituzionale”.

Questa, invece, l’analisi dell’ex senatore ed esponente di Forza Italia, Francesco Aracri: “I risultati emersi dal voto nei gazebo, organizzati da “Passione Italia” e “Riva Destra”, denotano una comprensibile sfiducia degli elettori rispetto a un governo, quello gialloverde, composto da forze politiche teoricamente antitetiche, d’accordo su un presunto contratto, caratterizzato da incertezze relative alle coperture economiche, e fumosità rispetto al modello di sviluppo del Paese. Il tutto – conclude Francesco Aracri – condito da qualche presunto tecnico”.




Mondo di Mezzo: 20 rinvii a giudizio e una condanna. A processo anche ex capogruppo Pd, ex dg Ama e Buzzi

ROMA – Venti rinvii a giudizio e una condanna ad un anno di reclusione in abbreviato. E’ quanto deciso dal gup di Roma, Monica Ciancio in uno dei filoni dell’ inchiesta sul Mondo di mezzo. A processo, che inizierà il prossimo 19 settembre, tra gli altri per l’ex capogruppo Pd in Campidoglio, Francesco D’Ausilio e l’ex direttore generale di Ama, Giovanni Fiscon e il ras delle coop Salvatore Buzzi.
Contestati vari episodi, tra il 2011 ed il 2014, di corruzione, turbativa d’asta, rivelazione del segreto d’ufficio e finanziamento illecito.

La condanna riguarda Emilio Gammuto, collaboratore di Buzzi, a cui già sono stati inflitti tre anni nel filone principale. Nel filone di indagine sono coinvolti anche gli imprenditori Fabrizio Amore e Flavio Ciambella, Fabio Tancredi, ex direttore del decimo Dipartimento Tutela Ambientale e del Verde-Protezione civile di Roma Capitale. A processo anche Nadia Cerrito, ex collaboratrice di Buzzi, Clelia Logorelli, quale dirigente preposto al settore verde di Eur spa, Giampaolo Cosimo De Pascali, appuntato dei carabinieri e all’epoca dei fatti in servizio presso l’Ufficio direzione Sovrintendenza centrale Servizi di Sicurezza, il presidente della cooperativa ‘Capodarco’ Maurizio Marotta. Per l’ex sindaco di Sant’Oreste Sergio Menichelli e Raniero Lucci (collaboratore di Buzzi) e Marco Placidi (ufficio tecnico comune di Sant’Oreste) il giudice ha disposto la trasmissione degli atti per competenza alla Procura di Tivoli.




Ciampino: cade l’amministrazione di Giovanni Terzulli. Sciolto il Consiglio

CIAMPINO (RM) – Cade l’amministrazione Terzulli a Ciampino perché non è stato possibile approvare il bilancio. Il Consiglio Comunale si è sciolto questa mattina. Il sindaco Giovanni Terzulli, non essendoci i presupposti in riferimento all’approvazione del bilancio di previsione 2018, ha ritirato i punti all’ordine del giorno. . Il sindaco e della maggioranza hanno amministrato la città di Ciampino per circa quattro anni. Nei prossimi giorni arriverà il commissario prefettizio che amministrerà Ciampino fino alle prossime elezioni della prossima primavera 2019.

Il bilancio di previsione 2018-2020 aveva incassato il parere negativo del Collegio di revisione. I revisori hanno contestato al sindaco il proprio ruolo, il rifiuto posto dal sindaco ai componenti del collegio di partecipare al Consiglio comunale e l’annullamento di una serie di incontri. Sono emerse delle difficoltà oggettive per i revisori: “Si è rilevata – si legge in una comunicazione al sindaco Giovanno Terzulli – una consuetudine a trasmettere gli atti gli ultimi minuti e molto spesso incompleti e dopo ripetute estenuanti richieste, costringendo i revisori a lavorare anche nei giorni festivi e pre-festivi”.




M5s e Lega, convocati al Quirinale nel pomeriggio: Giuseppe Conte in pole per la presidenza

Ultime trattative tra Lega ed M5s per il governo giallo-verde. I due movimenti sono stati convocati per il pomeriggio al QuirinaleMatteo Salvini, durante un comizio a Fiumicino e parlando dell’incontro avuto in mattinata con Luigi Di Maio, ha detto: ‘abbiamo chiuso l’accordo sul premier e sulla squadra di ministri. Speriamo che nessuno metta veti su una scelta che rappresenta la volontà della maggioranza degli italiani”. Il faccia a faccia, durato poco più di un’ora, è terminato all’ora di pranzo ed è stato tutto incentrato, si apprende in ambienti politici, sul nodo del premier e sulla squadra di governo. Nel corso della giornata i due leader hanno avuto anche una serie di contatti telefonici.

“Questo fine settimana l’ho passato a sostenere sindaci in varie città ma la cosa che cambia dalla prossima settimana – ha detto Di Maio – è che il Movimento 5Stelle andrà al governo del Paese”.

“Io e Salvini abbiamo chiuso un accordo politico. Ovviamente le prerogative sono ora del presidente della Repubblica, sceglierà lui i passaggi da fare”, ha detto ancora Di Maio. “Prima di spread e dei parametri di Bruxelles vengono i cittadini italiani – ha sottolineato il leader M5s – con i loro diritti essenziali. E se dovremo pretendere qualcosa in Europa non andremo col cappello in mano ma chiederemo i margini per poter spendere come seconda forza manifatturiera in Europa e che da 20 miliardi e ne vede rientrare 10-12”.

“Abbiamo chiesto che il ministero dello sviluppo economico con dentro quello del Lavoro sia un super ministero per risolvere i problemi degli italiani vada al Movimento 5Stelle insieme a tanti altri e alla possibilità di guidare questo cambiamento”.

Io e Di Maio nel governo? “Siamo disponibili a metterci la faccia”, ha detto ancora il leader del Carroccio Salvini.

Fdi nel governo? “A me piacerebbe, in un governo che vuole cambiare regole, ci starebbe bene, ma non posso far violenza a nessuno”.

E’ Giuseppe Conte, secondo diverse fonti parlamentari, il nome in pole per Palazzo Chigi. Nessuna conferma ufficiale arriva né dalla Lega né dal M5S ma nelle ultimissime ore il ballottaggio tra Conte e Andrea Roventini, entrambi candidati ministri del Movimento starebbe vedendo in vantaggio il docente di Diritto Privato fiorentino e membro del Consiglio di presidenza della Giustizia amministrativa. Su Conte, a dispetto di Roventini, ci sarebbe anche il placet della Lega.

L’accordo, a cascata, è molto avanzato anche sulla squadra dei ministri. Favoritissimo Giampaolo Massolo agli Esteri mentre Luigi Di Maio e Matteo Salvini sarebbero diretti il primo al Ministero dello Sviluppo Economico-Lavoro (il M5S ha proposto l’unione dei due dicasteri) e il secondo all’Interno. Ancora aperti i nodi relativi all’Economia – a cui punta il M5S – e alla Difesa, alla quale invece punta la Lega.

Conte, 51 anni, era un profilo già indicato da Di Maio prima del voto per ricoprire l’incarico di ministro della Pubblica amministrazione, deburocratizzazione e meritocrazia nel fantomatico governo a 5 Stelle. Conte è un avvocato e ordinario di diritto privato all’Università di Firenze. Laureato in giurisprudenza a La Sapienza di Roma, ha proseguito gli studi a Yale, negli Stati Uniti, a Vienna, Parigi, Cambridge e New York. Alle spalle una lunga carriera accademica. Fa inoltre parte del Consiglio di presidenza della giustizia amministrativa e ha presieduto la commissione speciale del Consiglio di Stato che ha sollevato dall’incarico Francesco Bellomo, il consigliere finito nella bufera per i corsi per aspiranti magistrati diventati celebri per le sue avances alle ragazze, obbligate a indossare minigonne




Governo pentaleghista: domani da Mattarella con il nome del premier

Domani il nome del premier sarà comunicato al presidente della Repubblica. Almeno così dovrebbe essere stando alle dichiarazioni del leader leghista che ai giornalisti che gli hanno chiesto quando si rivedrà con il capo pentastellato ha detto: “Entro domani”. – domenica 20 maggio Ndr. – L’obiettivo è quello di andare con il nome del presidente del consiglio lunedì al Quirinale. Ma, aggiunge, “devo ancora sentire Di Maio”.

Salvini ha anche ribadito che il presidente del consiglio non sarà né lui né Di Maio

A suo parere, il premier con M5S deve essere “una figura che vada bene a entrambi, con una esperienza professionale incontestabile e che condivida e abbia contribuito alla stesura del programma”. Salvini sembra, comunque, ottimista. Per la formazione di un governo coi 5 Stelle, ha detto, “sono fiducioso: abbiamo già fatto un lavoro che non è mai stato fatto nella storia della Repubblica italiana, ossia definire un programma punto per punto da rispettare mese per mese, e se poi – avverte – qualcuno non rispetterà questo programma salta tutto”. “Speriamo – conclude – che in Europa e in Italia nessuno ci metta i bastoni fra le ruote”.

Anche Di Maio conferma che a breve ci sarà il nuovo incontro tra i due

“Inutile nasconderlo questi saranno due giorni decisivi, oggi e domani – afferma -. Sono in corso telefonate con Salvini e presto ci incontreremo per chiudere la squadra di governo e nella settimana prossima è verosimile che parta il governo del cambiamento”. Quanto al rapporto con la Lega, il leader M5S sottolinea che non si tratta di un’alleanza, ma di un contratto. “Nel contratto è ben spiegato che continueremo ad essere alternativi sul territorio, a correre gli uni contro gli altri alle amministrative, alle comunali e alle regionali e anche alle prossime politiche o alle europee. Non è una alleanza ma un contratto di governo su punti specifici – spiega a Ivrea – e c’è da lavorare per almeno 5 anni con l’obiettivo di migliorare la vita degli italiani”. “Queste sono le giornate in cui raccontiamo agli italiani quello che i nostri iscritti ieri hanno votato sulla piattaforma, il contratto di governo – ha detto ancora Di Maio -.Approvato il contratto di governo nelle prossime ore, quindi in questo fine settimana, scioglieremo anche il nodo premier; poi ci dedicheremo alla formazione della squadra di governo”. “Io non faccio nessun nome – ha aggiunto a proposito del premier – ma è chiaro che debba essere una persona amica del popolo”. “Il mio presidente del Consiglio ideale? E’ Luigi Di Maio….”. Questa la battuta di Davide Casaleggio al gazebo allestito dal Movimento 5 Stelle ad Ivrea per illustrare il contratto di governo con la Lega. “Sono soddisfatto di quello che si sta facendo – ha aggiunto – in una situazione creata da altri partiti politici. E sono contento che gli iscritti abbiano dato il loro avallo tramite la piattaforma”.

Intanto è partita in circa 1000 piazze italiane, la consultazione nei gazebo per dire sì o no all’accordo tra il Carroccio e i Cinque Stelle sul contratto di governo

La votazione è aperta a tutti e proseguirà anche oggi. Inizia invece da Ivrea, la città di Adriano Olivetti tanto cara ai pentastellati che qui organizzano la loro kermesse Sum#02, il tour di Luigi Di Maio sul contratto di governo con la Lega. Il leader del Movimento 5 Stelle, ieri ad Aosta, è arrivato a piedi al gazebo di piazza Aldo Balla per il primo appuntamento del genere nel fine settimana.
“Queste sono le giornate in cui raccontiamo agli italiani quello che i nostri iscritti ieri hanno votato sulla piattaforma, il contratto di governo. Approvato il contratto di governo nelle prossime ore, quindi in questo fine settimana, scioglieremo anche il nodo premier; poi ci dedicheremo alla formazione della squadra di governo”, dice Di Maio, al suo arrivo al gazebo allestito ad Ivrea per illustrare il contratto di governo con la Lega. “Io non faccio nessun nome – ha aggiunto a proposito del premier – ma è chiaro che debba essere una persona amica del popolo”.




Tajani: “Reddito di cittadinanza un errore clamoroso”

“Il reddito di cittadinanza per i giovani mi sembra veramente un errore clamoroso che non aiuta il futuro del nostro Paese”. Lo ha detto il presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani parlando con i giornalisti a Catania. “Io non credo – ha proseguito – che ai nostri ragazzi noi dobbiamo fare l’elemosina. Dobbiamo metterli nelle condizioni di avere un lavoro. Noi dobbiamo creare un lavoro. La politica deve fare tutto ciò che può per permettere alle imprese, grandi, piccole e medie, al mondo dell’agricoltura, delle libere professioni, del commercio, di crescere e di svilupparsi. Non è così che noi facciamo il bene dei nostri figli”. “Io non regalo 800 al mese ai miei figli per alzarsi alle 10 del mattino e non fare nulla perché hanno un reddito – ha aggiunto – La dignità, lo dice anche Papa Francesco, é il lavoro”.




M5s approva il contratto di Governo. Intanto Berlusconi si autocandida a premier ed è scontro con la Lega

Luigi Di Maio ribadisce la disponibilità a un passo indietro sul proprio ruolo a Palazzo Chigi mentre gli iscritti M5s votano online sul contratto di governo tra il Movimento e la Lega.

Via libera – dice lo stesso di Maio in un post sul blog – da parte di più del 94% degli iscritti. “C’è stata una grande partecipazione – sottolinea il leader M5s -durante tutta la giornata. Come certificato dal Notaio che ha garantito la regolarità del voto hanno partecipato alla votazione su Rousseau 44.796 persone che ringraziamo una ad una. 42.274 hanno votato sì e 2.522 no.

Il MoVimento 5 Stelle approva il Contratto per il Governo del Cambiamento”.

Il capo politico pentastellato poco prima dell’esito del voto aveva sottolineato come ci fossero passi in avanti sul nodo del premier e aggiunto: “Ho sempre detto che se il problema sono io sono disponibile a non fare io il presidente del Consiglio”. Salvini – intanto – assicura che lunedì “sicuramente andremo dal presidente Mattarella per rispetto, perché comunque si chiuda abbiamo fatto tutto il possibile”. La Lega prepara i gazebo. E il disco verde al contratto arriva dal consiglio federale del partito.

A rimarcare invece le distanze è Silvio Berlusconi:

“Salvini – ha detto il leader di Forza Italia – non ha mai parlato a nome della coalizione di centrodestra, ha sempre e solo parlato a nome proprio o a nome della Lega. La coalizione con un programma comune è assolutamente un’altra cosa e non ha nulla a che vedere con il Movimento 5 Stelle. In questo momento con Salvini c’è molta distanza”. Non solo, l’ex premier si è detto pronto a tornare a Palazzo Chigi. “Credo – ha detto ad Aosta – che l’incarico di formare il nuovo governo dovrebbe essere dato al centrodestra, siamo sicuri di ottenere la maggioranza in Parlamento. A questo si aggiunge il fatto che un certo Silvio Berlusconi, che ha un’esperienza di nove anni al governo, è tornato disponibile dopo la riabilitazione. Io sono assolutamente pronto e credo che non ci sia un altro candidato paragonabile”.

Da parte della Lega è stato espresso sconcerto per la proposta di un’improbabile candidatura di Berlusconi a premier. Si tratta di una proposta mai concordata che viene considerata un vero tradimento rispetto al centrodestra ai danni di chi, come Salvini e la Lega, si sono sempre mossi nel rispetto e nella lealtà avendo sempre a cuore unità della coalizione.




Nemi, Corrieri e Cortuso sul caso del campo sportivo: “L’arroganza del nulla”

NEMI (RM) – I consiglieri di Ricomincio da Nemi Carlo Cortuso e Patrizia Corrieri hanno sollevato di recente una questione molto delicata. Al centro c’è il credito di circa 100mila euro vantato dal Comune di Nemi nei confronti dell’Associazione Sportiva Dilettantistica – ASD – Diana Nemi che, nonostante un atto ufficiale emesso 6 anni fa dagli amministratori comunali e teso al recupero della somma, non ha visto concretizzare azioni finalizzate al recupero del credito. I due consiglieri di “Ricomincio da Nemi” hanno presentato un esposto alla Procura della Corte dei Conti in cui viene inoltre evidenziato il fatto che i 100 mila euro vantati dal Comune non sono stati riportati nel bilancio dell’Ente pubblico locale con la conseguenza che il credito, oltre a non essere stato riscosso, è scomparso dalla contabilità ufficiale. Ora i rappresentanti della lista civica tornano sull’argomento con una ulteriore nota: “Il silenzio del sindaco Alberto Bertucci – scrivono Cortuso e Corrieri – su tutta la vicenda del campo sportivo Luciano Iorio è imbarazzante. Attenzione, il silenzio è solo riferito ad una dichiarazione ufficiale. Il chiacchiericcio e la disinformazione metodica, l’approccio informale, invece, sono arti in cui Alberto Bertucci eccelle, non poco. In questo nostro primo anno di consiliatura abbiamo notato molte volte un atteggiamento di rifiuto totale a rendere conto del proprio operato: mai una giustificazione, un’informazione, una spiegazione delle proprie ragioni. Mai. Anzi, il comportamento è sempre stato l’opposto: il silenzio, a volte anche sdegnoso. Allora ricordiamo, al nostro Sindaco, che il campo sportivo Luciano Iorio è COMUNALE, quindi un bene di tutti i cittadini di Nemi. Continuare a far finta di nulla è semplicemente una maniera incosciente di affrontare i problemi. È faticoso confrontarsi quotidianamente con il nulla e insieme l’inadeguatezza e l’arroganza. Ciò nonostante non smetteremo di porre domande e pretendere risposte. Non abbiamo fretta. Noi che abbiamo come unico interesse quello di essere credibili e come grande difficoltà quella di non godere di grandi palcoscenici – concludono –  ci impegneremo a cercare il confronto e la trasparenza, sempre. Lo diciamo senza timore, certi che la nostra campagna non sarà “polvere negli occhi” ma vero impegno a tutela di tutti i cittadini di Nemi”.




Albano Laziale: il 27 maggio si vota per il Consiglio Comunale dei Giovani

ALBANO LAZIALE (RM) – Il 27 maggio si voterà ad Albano Laziale per il Consiglio Comunale dei Giovani dove potranno esprimere la loro preferenza tutti i ragazzi di età compresa tra i 15 e 25 anni.

Quattro le liste che presentano differenti programmi e che sono collegate indirettamente ad aree politiche.

 

Territorio e Partecipazione

Gianmarco Gasperini che già si era proposto alle scorse elezioni comunali, Lolletti Damiano, Cuccioletta Riccardo, Corradi Lorenzo, Matassa Simone, Pugliesi Giorgia, Volpe Edoardo Maria, Protano Ilaria, Biagiotti Patrizia, Conti Martina, Caturano Stefano, Ermani Valerio Maria: i 12 ragazzi che si riuniscono in “un’unione di intenti” stretti da una linea programmatica riassumibile in cinque punti poco gravosi per le casse del Comune ma “coerente con le richieste dei Giovani di Albano”.

1. Formazione Giovanile per la quale sono previsti corsi di formazione gratuiti per agevolare la ricerca di impiego.
2. Aree Verdi le quali verranno rese un posto fruibile alla comunità attrezzandolo in maniera adeguata.
3. Musica e Spettacolo utilizzando le già numerose scuole di danza e gruppi musicali per i quali saranno
messi a disposizione spazi gratuiti durante le fiere e sagre patrocinate dal Comune di Albano.
4. Nuove Opportunità Economiche per i giovani per imprimere una vigorosa spinta al turismo giovandosi
della poca distanza da Roma e dei molti monumenti storici che dovranno divenire il luogo di una vera
alternanza scuola-lavoro dove le abilità nel settore turistico possono trovare concretezza. In più verrà
promossa la creazione di uno sportello che aiuteranno molte delle idee dei giovani a diventare realtà
attraverso finanziamenti a fondo perduto.
5. Sport e Animali: organizzazione di eventi sportivi protesi alla beneficenza verso associazione indicate
dagli stessi ragazzi. E una forte spinta per sanare la carenza di spazi verdi dedicati agli amici a quattro
zampe.

Giovani Di Albano

Filippo Piluso che ha portato il Consiglio dei Giovani ad Albano, Monderna Sergio,
Paulozzi Nicolas, Mariano Mirko, Toscani Federica, Vinci Eleonora, Sargentoni Giulia, Monnati
Vanessa, Santonico Lorenzo, De Rosa Laura, Bruni Valentina, Marotta Nicola, Semerano Alice, Abrham
Yohanes, Santinelli Stefano: i 15 ragazzi che hanno creato questa lista “apartitica e trasversale” la quale
propone 5 punti essenziali.

1. Ambiente con la riqualificazione notturna di Villa Doria e l’avviamento di collaborazioni con
associazioni di volontariato ambientale per dei progetti riguardanti parchi e luoghi di aggregazione
giovanile.
2. Cultura: bookcrossing, potenziamento delle biblioteche comunali, istituzione di un contest artistico di
24h e la realizzazione di un utile cortometraggio mediante un campo di volontariato internazionale
finalizzato alla promozione del comune.

3. Scuola e Lavoro che prevede attività sportive, sociali ed ambientali nell’ambito dell’alternanza scuola-
lavoro in concerto con corsi di formazione al lavoro nelle scuole.

4. Ambiente e Sociale concentrato sul progetto di riciclo del materiale plastico con la creazione di orti
verticali.
5. Sport la cui promozione verte sulla creazione di palestre condivise e su eventi di incontro volti alla
sensibilizzazione alle tematiche sociali.

Forma Attiva

Conti Valerio, Gjelaj Manjola, Bianchi Giulia, Cotesta Giada, Ciavaglioni Simone
compongono la lista studentesca dell’Istituto Formalba che si promette di creare punti di aggregazione
nelle frazioni di Pavona e Cecchina, promuovere aventi culturali attraverso la valorizzazione delle
biblioteche.

Noi Giovani Per Albano

Anderlucci Chiara, D’Auria Giorgia, De Leo Alessandra, Dilandy Raul,
Leoncini Daniele, Traballoni Angelica, Traballoni Francesca, Meledandri Alessio, Colonnelli Sofia,
Diama Mattia, Troiani Jahvè che si impegnano nella creazione di luoghi di ritrovo e di attività giovanili
senza dimenticare la protezione delle zone verdi. Attraverso eventi culturali, la lista punta ad avvicinare i
giovani alla politica territoriale per salvaguardare la cittadina dal punto di vista ambientale e lavorativo.

Gianpaolo Plini