Giornata dell’Unità nazionale: l’ANCRI promuove i valori costituzionali e i simboli repubblicani

L’ANCRI celebra il 160° anniversario della proclamazione del Regno d’Italia ricordando anche il 70° anniversario di istituzione dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (OMRI).
Il 17 marzo 2021, 160° anniversario della proclamazione del Regno d’Italia, la Nazione celebra la Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera.
L’ANCRI, l’associazione che raccoglie gli insigniti dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, onorerà la ricorrenza con uno speciale appuntamento televisivo su Rete News condotto da Laura Cancellieri, direttrice della testata giornalistica.
Si parlerà di ordini cavallereschi da una prospettiva originale e accattivante con lo storico Michele D’Andrea, che racconterà aneddoti e retroscena del panorama onorifico italiano con particolare riferimento alla nascita dell’OMRI a settant’anni dalla sua creazione, avvenuta grazie alla legge 3 marzo 1951, n. 178.
L’intervento sarà preceduto dal saluto del presidente dell’ANCRI Tommaso Bove e da alcune riflessioni del Prefetto Francesco Tagliente, delegato alle relazioni istituzionali del sodalizio.
Si ricorda che la Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’inno e della bandiera, istituita con la legge 23 novembre 2012, n. 222, intende ricordare e promuovere nell’ambito di una didattica diffusa – come si legge nel testo normativo – i valori di cittadinanza, fondamento di una positiva convivenza civile, nonché di riaffermare e di consolidare l’identità nazionale attraverso il ricordo e la memoria civica.»
L’OMRI è il primo fra gli ordini cavallereschi nazionali e riconosce le «benemerenze acquisite verso la Nazione nel campo delle lettere, delle arti, dell’economia e nell’impegno di pubbliche cariche e di attività svolte a fini sociali, filantropici e umanitari, nonché per lunghi e segnalati servizi nelle carriere civili e militari».
È distinto in 5 classi: Cavaliere di Gran Croce, Grande Ufficiale, Commendatore, Ufficiale e Cavaliere.




Europa firma con Pfizer: sì all’anticipazione di 10 milioni di dosi entro giugno

“La Commissione europea e Pfizer-Biontech hanno raggiunto un accordo per accelerare le consegne”: la fornitura di 10 milioni di dosi che erano previste nella seconda parte dell’anno, saranno anticipate al secondo trimestre. Lo rende noto l’esecutivo comunitario.

“So quanto sia critico il secondo trimestre per le nostre strategie di vaccinazione. Questa accelerazione porterà le dosi totali di Pfizer-Biontech nel secondo trimestre a oltre 200 milioni”, ha detto la presidente della Commissione Ursula von der Leyen. “E’ un’ottima notizia. Offre agli Stati membri spazio di manovra e la possibilità di colmare le lacune nelle consegne”.
“Queste dosi saranno prelevate sull’opzione dei 100 milioni di dosi del secondo contratto BioNTech-Pfizer, previsto per il terzo ed il quarto trimestre 2021 – precisa la nota – La proposta presentata oggi dalla Commissione delle essere approvata dagli Stati membri nel Comitato direttivo congiunto”, conclude la nota




Vaccino Astrazeneca, dopo Germania e Francia anche l’Italia vieta l’utilizzo

L’Agenzia italiana del farmaco Aifa ha deciso di estendere in via del tutto precauzionale e temporanea, in attesa dei pronunciamenti dell’EMA, il divieto di utilizzo del vaccino AstraZeneca Covid19 su tutto il territorio nazionale. Tale decisione è stata assunta in linea con analoghi provvedimenti adottati da altri Paese europei come Germania e Francia.

In mattinata i carabinieri del Nas, su disposizione della Procura di Biella, hanno sequestrato le dosi del lotto ABV5811 AstraZeneca che l’Unità di crisi della Regione Piemonte ha sospeso dopo la morte di Sandro Tognatti, il professore di clarinetto morto nella sua abitazione di Cossato poche ore dopo la somministrazione del vaccino Astrazeneca.

Le indagini sono coordinate dal procuratore Teresa Angela Camelio e dirette dal sostituto procuratore Paola Francesca Ranieri, che ha disposto il sequestro delle dosi del lotto.

Le attività di sequestro dei Carabinieri NAS si sono svolte presso tutti gli HUB di distribuzione e i centri di vaccinazione dove sono state consegnate complessivamente 393.600 dosi relative al lotto di vaccino Covid-19 ABV5811 di AstraZeneca, già bloccato in Piemonte. Il sequestro è al fine di “porre a vincolo i quantitativi non ancora somministrati e presenti in giacenza”.

Anche la Germania ha deciso di sospendere le vaccinazioni con AstraZeneca. Lo rende noto il governo tedesco. Il ministero della Salute tedesco segue così l’indicazione del Paul Ehrlich Institut, che in via precauzionale consiglia “ulteriori approfondimenti” in relazione ai nuovi casi di trombosi che si sono verificati.

Nei giorni scorsi Berlino aveva criticato invece lo stop danese e finlandese.

“Conosciamo la portata di questa decisione che non è stata presa a cuor leggero. Ma è una decisione fattuale e non politica”. Lo ha detto il ministro della Salute tedescon Jens Spahn, annunciando che la Germania ha sospeso l’uso di AstraZeneca temporaneamente. “È una decisione presa per pura cautela”. “Per mantenere la fiducia nel vaccino dobbiamo dare ai nostri esperti il tempo di verificare i nuovi casi e “sgomberare il campo da eventuali rischi”, ha continuato. “Deve essere chiaro – ha aggiunto – che anche non vaccinare comporta dei rischi”.

La Francia sospende la somministrazione del vaccino AstraZeneca fino a domani, in attesa del parere dell’Ema, l’agenzia europea del farmaco. Lo ha annunciato il presidente Emmanuel Macron.

Boris Johnson può rassicurare i cittadini britannici che i vaccini anti-Covid di AstraZeneca dal timore di effetti collaterali gravi? “Sì, posso farlo, perché la Mhra (agenzia del farmaco britannica) ha addetti ai controlli fra i più severi ed esperti al mondo ed essi non vendono motivi di sospendere alcuno dei vaccini che stiamo usando”. Così il premier Tory a un reporter a Coventry. “La Mhra ha verificato l’efficacia di questi vaccini – ha proseguito BoJo – non solo nel ridurre i ricoveri, ma in generale i contagi gravi e la mortalità: per questo noi andiamo avanti con fiducia” e “a grande velocità” nelle somministrazioni.

“Il rapporto tra benefici e rischi” per il vaccino anti-Covid di AstraZeneca “è considerato positivo e non vediamo alcun problema nel proseguire le vaccinazioni utilizzando questo vaccino”. Lo ha detto Marco Cavaleri, responsabile per la strategia vaccinale dell’Ema, in audizione all’Europarlamento. “Stiamo esaminando i dati e gli eventi letali riportati per tentare di capire se ci sono cluster specifici di casi” legati “a certi tipi di patologie o allo status medico dei soggetti”, ha aggiunto Cavaleri, sottolineando che finora non vi sono evidenze che “dimostrino un rischio emergente che influenzi il rapporto benefici/rischi”.




Roma, zona rossa? Si, ma con i mezzi pubblici strapieni. Silvestroni punta il dito su Zingaretti e Raggi

Un lunedì mattina, quello di oggi 15 marzo con i mezzi pubblici affollati a Roma. Questo quanto evidenzia l’Onorevole Marco Silvestroni deputato di FdI che si chiede “che senso ha tutto questo?”.

“Se esistono  commissari per tutto in Italia, – commenta Silvestroni – perché non commissariare anche Zingaretti e la Raggi per manifesta incapacità nella gestione della cosa pubblica? La regione Lazio misteriosamente in zona rossa ma Zingaretti resta muto, forse scosso dopo aver fatto entrare i 5 stelle nella giunta e perso la segreteria del PD. A Roma la Raggi si fa trovare invece come al solito preparata: autobus strapieni senza alcuna limitazione e controllo. Il  cambio di passo del Governo Draghi si è trasformato in un passo indietro di un anno”.




L’Anbi annuncia Innohub: il sistema che permetterà la razionalizzazione dell’acqua a scopo irriguo

Si chiama Innohub ed è la piattaforma tecnologica, con cui ANBI monitorerà la rete di oltre 200.000 chilometri di canali (pari a 5 volte la circonferenza della Terra), gestiti dai Consorzi di bonifica ed irrigazione: l’annuncio è di Massimo Gargano, Direttore Generale dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI), intervenuto alla presentazione “da remoto” di Earth Technology Expo in calendario a Firenze nel prossimo Ottobre.

La digitalizzazione del reticolo idraulico minore permetterà di razionalizzare l’uso dell’acqua a scopo irriguo, ma anche, attraverso una serie di “alert”, di tenere sotto controllo i flussi idrici fino ad individuare possibili criticità statiche e perfino eventuali prelievi abusivi d’acqua.

“Questa iniziativa – aggiunge il DG di ANBI– è in linea con la nostra cultura del fare e per questo abbiamo presentato un progetto ricompreso nel Recovery Plan e capace di rispettare il cronoprogramma imposto dall’Unione Europea. Quella dell’innovazione è una sfida, che frequentiamo da tempo e che già ci permise, in occasione dell’Expo Milano, di presentare Irriframe, sistema irriguo “esperto”, la cui sperimentazione fece  risparmiare 500 milioni di metri cubi d’ acqua irrigua in un anno. Allora come oggi, la nostra sfida digitale è per la competitività dei territori, la cui unicità e distintività è l’asset vincente del nuovo modello di sviluppo, cui puntiamo.”




Lotta alla pandemia. La parola d’ordine è una sola: vaccini a tutti

Più vaccini, più personale, più centri. La campagna per l’immunizzazione contro il Covid-19 passa per questi tre obiettivi con un crescendo di dosi disponibili.

“A fine mese arriveremo a 15 milioni, nel prossimo trimestre ne avremo 52 milioni, nel terzo 84 milioni di dosi”. Ha detto il commissario all’emergenza covid Francesco Figliuolo a “Che tempo che fa” su Rai3. Poi un invito ad usare il buonsenso: “Voglio approfondire la questione delle dosi buttate. Se ci sono le classi prioritarie che possono utilizzarlo bene, altrimenti si va su classi vicine o sennò su chiunque passa va vaccinato; questo bisogna fare”.

“C’è stata una forte azione del presidente Draghi – ha spiegato Figliuolo – sui vertici delle case farmaceutiche. Al mio livello ho sentito quasi tutti gli amministratori delegati. Ad aprile inizierà ad arrivare Johnson e Johnson, un vaccino monodose, con circa 25 milioni di dosi nel secondo trimestre, che è come averne 50 milioni”. Questa è una fase delicata e importante ha detto il Commissario “o svoltiamo o perdiamo tutto. A marzo faremo riscaldamento poi dalla seconda decade di aprile ci saranno gradualmente 500 mila vaccinazioni. Alcune regioni ora arrivano a 100 150 mila, altre no: il mio compito sarà quello di portare bilanciamento anche su altre regioni e andrò di persona a vedere”. Ma a determinare la vittoria sul Covid sarà il ruolo dei cittadini.

“Faremo tutto quello che dobbiamo fare, se ci sono sbavature miglioreremo, sono sicuro che il nostro straordinario popolo farà la sua parte perché nei momenti più difficili lo ha sempre fatto”. Prioritario sarà vaccinare i genitori e i badanti, delle persone più fragili. “Stiamo allineando i sistemi informativi, grazie a un grande sforzo di Poste italiane che ha messo a disposizione un sistema e lo stiamo integrando con tessera sanitaria in modo che le informazioni girino e arrivino a tutti. Metteremo in campo la Protezione civile e dove ci sono problemi a livello regionale, farò gruppi mirati”.

Le vaccinazioni si faranno ovunque “dalle farmacie ai palazzetti dello sport”. Ci sarà un momento in cui, quando i vaccini arriveranno di massa, si potrà fare ‘fuoco con tutte le polveri’. Noi satureremo tutti i centri, tutti i punti: ci si presenterà, ci si vaccina e si chiuderà la partita”.




Prefetto Tagliente: “Le vittime di violenza vanno protette con interventi su maltrattanti e stalker”

“Vado ripetendo da anni che bisogna intervenire anche sugli autori, che è giunto il momento di pensare a programmi d’intervento finalizzati ad incoraggiare gli autori di violenze a prendere coscienza delle loro azioni, a riconoscere le loro responsabilità e a modificare i loro comportamenti.
Sono ancora molti a rifiutare l’idea che il maltrattante sia da educare o curare, ma per fortuna negli ultimi anni in varie città si stanno costituendo centri specializzati.”
Lo ha detto il prefetto Francesco Tagliente parlando della esperienza fiorentina riassunta in articolo pubblicato oggi a sua firma su La Nazione.

“Gli ultimi casi di violenza sulle donne hanno riacceso il dibattito sulla prevenzione dei comportamenti abusanti e violenti” scrive all’ex Questore di Firenze e di Roma nonché Prefetto di Pisa.
“Premetto che se a distanza di 12 anni dalla prima legge si registrano ancora tanti gravi fatti, qualcosa non va. Proviamo a fare un punto di situazione per cercare di individuare le criticità irrisolte.
Il legislatore ci ha fornito strumenti giuridici importantissimi che permettono di registrare significativi segnali di miglioramento. Ma accanto a tanti aspetti positivi si avvertono anche delle criticità che vanno affrontate.
Ricordo che subito dopo l’introduzione della prima legge del 2009, come Questura di Firenze, con la preziosa collaborazione del S. Commissario dr.ssa Nadia Giannattasio, abbiamo elaborato, precorrendo i tempi, il primo protocollo formativo e operativo che pose l’accento sull’ esigenza di ricondurre ad un ufficio specializzato – strutturato come anello di congiunzione tra intervento in emergenza e investigazione – l’azione di prevenzione, l’ascolto delle vittime vulnerabili e un attento e costante monitoraggio di vittime e autori di violenza.”
Fu quindi condivisa – prosegue- l’esigenza di ricondurre tale protocollo operativo a due figure professionali specializzate: la S. Commissario dr.ssa #NadiaGiannattasio per il coordinamento del settore dedicato alle vittime di violenza domestica, dei minori e dei soggetti vulnerabili e la S. Commissario dr.ssa #CristinaCappelli per quello dedicato alle vittime di stalking e alla trattazione degli ammonimenti.”

“Questo modulo operativo – ricorda – nel tempo, ci ha consentito di maturare la convinzione che per proteggere le vittime e ridurre il rischio è necessario incentivare la specializzazione degli operatori del settore e i programmi di recupero per i maltrattanti e gli stalker. Che se vogliamo ridurre i casi di violenza nei confronti delle donne dobbiamo intervenire anche sui carnefici. Che servono “Centri di ascolto per maltrattanti”.

Fu poi avviato il progetto per specializzare il personale addetto alla trattazione delle vittime di stalking e dei maltrattanti. Nel 2009 con decreto rettorale l’Università fiorentina, istituiva il corso di perfezionamento sugli “Aspetti psicologici nella raccolta di informazioni testimoniali e nella comunicazione”, riservato a 44 operatori laureati della Questura di Firenze..
L’approfondimento della psicologia della testimonianza consentì di migliorare la ricezione delle denunce delle vittime di violenza domestica, l’ascolto dei minori, nonché la gestione delle richieste di ammonimento a carico degli autori di atti persecutori.@
@L’esperienza operativa – dice dice ancora il prefetto Tagliente – fece emergere la necessità di interventi di recupero rivolti al maltrattante, nonché quella, in alcuni casi, di poter valutare, attraverso centri e figure specializzate lo stato di salute mentale dello stalker, per evitare che una misura di prevenzione come l’ammonimento potesse al contrario tradursi in un pericolo per la vittima. Proprio a Firenze nel 2009, pur in assenza di una previsione normativa, fu attivato il Centro di Ascolto uomini Maltrattanti (CAM).”




Covid, 100 mila tamponi in meno ma il tasso di positività sale al 7,78%. In 24 ore oltre 180 mila dosi di vaccino somministrate

Le vittime sono state 264 , ieri erano state 317. Il calo risente dei quasi 100 mila tamponi in meno.

Sono 243 gli ingressi in terapia intensiva per il Covid-19 nelle ultime 24 ore in Italia. Il saldo giornaliero tra ingressi e uscite è di 100 pazienti in più, portando il totale a superare di nuovo le 3 mila unità. Sono esattamente 3.082. Il picco di ricoveri in rianimazione fu toccato il 3 aprile dello scorso anno con 4.068 pazienti in terapia intensiva. Nei reparti ordinari (pneumatologia e malattie infettive) sono invece aumentati i pazienti di 365 unità rispetto a ieri, portando il totale a 24.518.

Sono stati effettuati 273.966 tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus nelle ultime 24 ore in Italia. Ieri i test erano stati 372.944, quasi 100 mila in più . Il tasso di positività (rapporto positivi/test) odierno è del 7,78%%, ieri era stato del 6,98%, quindi oggi in aumento di circa lo 0,8%.

Intanto, nelle ultime 24 ore in Italia sono state somministrate 180.081 dosi di vaccino, secondo i dati online del Governo. Alle 15.30 di oggi il totale delle iniezioni da inizio campagna risultano essere 6.610.347 (erano 6.430.266 alla stessa ora di ieri). I vaccinati con due dosi, compreso quindi il richiamo, sono 1.968.796, in aumento di 46.724 rispetto all’aggiornamento delle 15.30 di ieri.

“Le uniche autorità che possono prendere decisioni sulla sicurezza dei vaccini sono Aifa ed Ema e c’è piena fiducia sulla sorveglianza da loro costantemente esercitata”. Lo fanno sapere fonti del ministero della Salute.




Enrico Letta scioglie la riserva e si candida: “Serve nuovo PD non nuovo segretario”

“Sono stati giorni complessi e complicati. Ringrazio e saluto Nicola Zingaretti: a lui mi lega lunga e grande amicizia.

Un rapporto importante di sintonia. Abbiamo fatto tante cose insieme e tante cose insieme faremo. Ti ringrazio di avermi cercato: lavoreremo insieme, è un onore succederti. Abbiamo un carattere abbastanza simile, ci capiamo al volo”, ha detto Enrico Letta nel suo intervento in assemblea Pd.

“Centomila morti, è scesa la speranza di vita, drammaticamente e per la prima volta nella storia recente del paese, la solitudine, lo smarrimento, le famiglie che hanno perduto i loro cari. Il mio pensiero va al personale sanitario, ai rappresentanti dello Stato, la loro dedizione è stata ed è fondamentale“, ha detto Letta. “Penso al mezzo milione di italiani che hanno perso il lavoro, a loro noi guardiamo cercando le migliori soluzioni per il loro futuro. Mi viene in mente la frase di Papa Francesco che dice che vorrebbe un mondo che sia un abbraccio fra giovani e anziani”. E ancora: “Da solo nessuno si salva. Ce lo ha detto il Papa”.

“Vorrei che oggi la discussione non si chiudesse ma iniziasse. Domani presenterò un vademecum di idee da consegnare al dibattito dei circoli per due settimane. Ne discutiamo insieme e poi facciamo sintesi in una nuova assemblea“, ha detto ancora Letta nel suo intervento in assemblea Pd.

“Lo stesso fatto che sia qui io e non una segretaria donna dimostra che esiste un problema” sulla parità di genere. “Io metterò al centro” il tema delle donne: è “assurdo” che sia un problema.

“La caduta dalla pandemia avrà lo stesso effetto che ebbe per me e per la mia generazione la caduta del muro di Berlino. E quando cadrà la pandemia, deve essere festa come fu allora”, ha detto Letta. “E’ l’anno piu’ buio della nostra storia repubblicana, e’ il peggiore anno della nostra storia repubblicana. Centomila morti. E’ scesa la speranza di vita. Gli anziani soli, lo smarrimento. Noi siamo vicini alla liberazione. Sappiamo che fino all’estate ci aspetteranno nuovi lutti e sofferenze. Ma siamo di fronte a uno sforzo finale e speriamo che la liberazione che avverrà, avverrà grazie alla scienza, al vaccino e alla cooperazione tra paese, ricercatori e istituzioni”, afferma.

“Noi del Pd siamo per il primato della scienza, lo rivendichiamo con orgoglio. L’immagine è quella di Sergio Mattarella cui va il mio saluto più affettuoso. La sua foto in fila che si vaccina è l’immagine della speranza”. 

Mi candido a nuovo segretario ma so che non vi serve un nuovo segretario: vi serve un nuovo Pd“, ha detto Enrico Letta nel suo intervento in assemblea Pd.

“Progressisti nei valori, riformisti nel metodo e radicalità nei comportamenti tra di noi”. E parlando dell’uscita dalla pandemia dice: “Noi come il Pd abbiamo il dovere di esserci, non con lo sguardo al nostro ombelico ma nella società”.




Fiano Romano, il Sindaco Ferilli a Officina Stampa per un primo bilancio su 10 anni di impegno

FIANO ROMANO (RM) – Ottorino Ferilli, classe ’75, un sindaco molto apprezzato dalla Comunità di Fiano Romano e dal mondo della politica, quella che guarda all’impegno senza colori, governa da due mandati la splendida cittadina, circa 15 mila abitanti, che domina la valle del Tevere laddove il fiume segna il confine con le terre della bassa Sabina.

L’intervista di Chiara Rai al Sindaco di Fiano Romano Ottorino Ferilli a Officina Stampa del 11/03/2021

Nel 2016, aumenta il suo consenso, riaffermandosi sindaco con il 70,1% dei voti. Ferilli firma diverse opere e iniziative che hanno contribuito a un processo di cambiamento di Fiano, divenuta nel corso degli anni, una città più vivibile e appetibile. Ferilli ha fatto un grande lavoro di squadra, valorizzando i ruoli di ciascuno, lo spirito di coesione per ottenere grandi risultati per Fiano.

Alla sua amministrazione si deve l’allaccio all’acquedotto del Peschiera, l’opera più importante per la Città di Fiano Romano. Un risultato arrivato dopo anni di attese, lotte e battaglie. Un’altra opera importante è la rinascita dell’antica scuola De Amicis.

Il video servizio sui 10 anni da Sindaco di Ottorino Ferilli trasmesso a Officina Stampa del 11/03/2021

Due anni di lavori e oltre due milioni per la ristrutturazione totale e il riammodernamento dell’edificio scolastico che ospita 26 aule e una palestra, presso la storica scuola di Fiano Romano, vicino al Castello Ducale e a ridosso del centro storico, è stata oggetto di una totale ristrutturazione. L’amministrazione comunale attraverso il Fondo di Kyoto e finanziamenti statali è riuscita ad ottenere l’importo per eseguire i lavori.

Inoltre è stato inaugurato nel 2013 il nuovo edificio scolastico costruito in prossimità del Palazzetto dello Sport, che attualmente ospita le classi della scuola primaria; un imponente edificio che occupa un’area di 3.800 mq. Immerso nel verde, è stato costruito rispettando tutti gli standard antisismici ed ecocompatibili e superando le barriere architettoniche. Un progetto portato a termine con un imponente investimento di fondi comunali e anche regionali, quasi 6 milioni di euro.

Non si può non citare l’attenzione al decoro, alla pulizia alla rinascita di punti di aggregazione come Parco delle rimembranze. Oltre a questo gli appuntamenti culturali, la vivacità della biblioteca, gli eventi storici tradizionali che hanno valorizzato il Castello.

Fiano Romano, durante il mandato Ferilli si è attestato come primo comune nel Lazio a sciogliere la convenzione con Equitalia realizzando la propria “Casa del tributo” con piani di recupero tributi personalizzati. Questo per venire incontro alle difficoltà delle famiglie e alle esigenze di chi lavora. E proprio per il lavoro un altro importante risultato: dall’ultimo censimento Istat, Fiano Romano è risultato il terzo comune del Lazio con il più alto tasso di occupazione e la Regione ha individuato Fiano come una delle 15 sedi di Agenzia Spazio Lavoro.

Sempre con Ferilli al timone, Fiano Romano è diventato punto vaccinale regionale Anticovid grazie alla realizzazione di una sala, nel 2014, denominata sala Enrico Berlinguer, di oltre 300 metri quadri situata in un parco di 8500 metri quadri.

È inoltre in corso il completamento di un anello ciclopedonale di oltre 7 chilometri di lunghezza per ricongiungere tutti i quartieri di Fiano. Ad oggi “in Via Tiberina, in Via dello Sport, in Via San Sebastiano e in Via Milano ci sono lunghi tratti di percorsi ciclopedonali, oggetto di continui interventi di riqualificazione e miglioramento da parte del Comune. A questi percorsi verranno aggiunti tre nuovi tratti ciclabili per una lunghezza complessiva di 2.700 metri.

Inoltre Fiano Romano ha attirato le attenzioni di uno tra più grandi colossi che dominano i mercati mondiali: fa ingresso in città Amazon, leader dell’e-commerce. Il Comune ha rilasciato alla società “P3 Logistic Parks srl” il permesso di costruire una struttura logistica di circa 60 mila metri quadri per conto dell’azienda statunitense. Oltre a questo prosegue l’impegno dell’amministrazione nel sostenere esercenti e artigiani, con interventi a lungo termine per una ripresa stabile dopo l’anno appena passato e che ha messo in ginocchio le realtà delle piccole comunità.

Importante anche il progetto del nuovo complesso parrocchiale che sorgerà a Fiano Romano e per cui è stato rilasciato il permesso di costruire. Sarà costruito con fondi a totale carico della Diocesi di Civita Castellana, porterà il nome di “Cristo Nuova Pasqua” e verrà edificato lungo la via Tiberina, in un’area prossima ai servizi commerciali, alla scuola e al palazzetto dello sport.

L’ultima, in ordine temporale, la notizia che l’amministrazione Ferilli ottiene due milioni e mezzo di euro dal ministero degli Interni per mettere in sicurezza le vie del centro e della periferia. A Fiano sono stati piantati semi per un futuro volto alla crescita e allo sviluppo di una Comunità virtuosa.




Decreto anti Covid: da lunedì 10 regioni diventano rosse

Dopo il primo Natale in zona rossa, la seconda Pasqua blindata per l’Italia. Lo ha deciso il governo di Mario Draghi di fronte all’impennata dei contagi e al rischio di saturazione degli ospedali, varando un decreto legge – non un dpcm – le cui misure dureranno da lunedì, 15 marzo, al 6 aprile.

Poche le deroghe alle restrizioni – tra cui una visita al giorno ai parenti – che metteranno di nuovo alla prova le attività economiche; tanto che Regioni e Comuni, pur non discutendo il decreto, chiedono ristori immediati per evitare pesanti conseguenze sociali.

Con le ordinanze del ministro della Salute intanto passano in area rossa Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, PugliaVeneto e la Provincia autonoma di Trento, che si aggiungono a Campania e Molise. Tutte le altre Regioni saranno arancioni per gli effetti del decreto, che annulla il giallo per tutta la sua durata. Resta in bilico la Basilica sulla quale è in corso una verifica dei dati da parte del ministero, mentre la Sardegna resta in area bianca. Il nuovo esecutivo ha varato la stretta in una giornata in cui i positivi sfiorano i 27 mila e le vittime sono ancora un numero impressionante, 380, con gli infettati dal coronavirus registrati che tornano a superare il mezzo milione di persone. Due mesi di varianti hanno portato la curva a impennarsi e la stretta si propone di mitigare l’epidemia e favorire la campagna vaccinale di massa. ‘Zona rossa Italia’ quindi il 3, 4 e 5 aprile – comprese Pasqua e Pasquetta -, mentre fino al 2 e di nuovo il 6 tutte le (poche) regioni gialle passeranno automaticamente in arancione.

E’ un decreto legge – subito vigente, ma da convertire in legge entro 60 giorni in Parlamento – e non un dpcm (decreto del presidente del Consiglio) il secondo provvedimento del governo Draghi per contrastare la pandemia di coronavirus.

In vigore da lunedì prossimo 15 marzo, e fino al 6 aprile, copre le festività pasquali in maniera simile a quanto fece l’esecutivo Conte con quelle di Natale.

Domani e domenica in Piemonte non sarà possibile recarsi nelle seconde case. Lo prevede una ordinanza regionale che sarà emanata in vista del passaggio in zona rossa a partire da lunedì 15 marzo, in base a quanto deciso nel Dl in fase di approvazione a Roma da parte del Governo.

PASQUA IN ROSSO – Nei giorni di Pasqua e Pasquetta e il sabato precedente – 3, 4 e 5 aprile – l’Italia sarà tutta in zona rossa ad eccezione di eventuali regioni in zona bianca (al momento solo la Sardegna lo è). In quei tre giorni sarà comunque possibile effettuare una visita al giorno all’interno della regione, massimo in due adulti con minori di 14 anni o disabili o non autosufficienti conviventi, tra le ore 5 e le 22.

DA GIALLO AD ARANCIONE – Nei restanti giorni, dal 15 marzo al 2 aprile e il 6 aprile, tutte le regioni in giallo passeranno all’arancione e sarà possibile una visita al giorno con le stesse limitazioni di Pasqua, ma solo all’interno del territorio comunale. In queste giornate lo spostamento non sarà invece permesso nelle zone rosse. Sarà come sempre possibile spostarsi per motivi di lavoro, salute o necessità.

NUOVO CRITERIO ZONA ROSSA – Per istituire la zona rossa in una regione con ordinanza del ministro della Salute non si considererà più solo l’Rt (indice di trasmissibilità) superiore a 1,25 nell’ultima rilevazione, ma anche l’incidenza settimanale superiore a 250 casi complessivi su 100 mila abitanti. Il cambio di fascia sarà automatico.

ZONE ROSSE LOCALI A DISCREZIONE REGIONI – Le Regioni arancioni potranno individuare aree da portare in zona rossa, quando l’incidenza supera la soglia dei 250 casi per 100 mila abitanti nella settimana oppure quando si riscontra una presenza di varianti tale da dover prevedere misure più restrittive. 

CONGEDI PARENTALI E BONUS BABY SITTER – Nel decreto anche 290 milioni per i congedi parentali, a partire dal 1 gennaio e quindi anche retroattivi. Saranno retribuiti al 50% per chi abbia figli minori di 14 anni, mentre dai 14 ai 16 anni non saranno retribuiti. Alternativo al congedo un bonus baby sitter fino a 100 euro a settimana per i lavoratori autonomi, i sanitari e le forze dell’ordine.

SMART WORKING – Fino ai 16 anni dei figli viene ribadito il diritto allo smartworking per i genitori.