Clima, ANBI: “Dalla Sicilia al Piemonte incombe il filo rosso della siccità”
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Albano Laziale, dall’opposizione 13 domande per l’amministrazione di Massimiliano Borelli
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13 domande rivolte all’amministrazione comunale guidata dal sindaco Massimiliano Borelli quelle formulate dai consiglieri comunali di opposizione Massimo Ferrarini, Roberto Cuccioletta, Matteo Mauro Orciuoli, Giovambattista Cascella, Federica Nobilio, Giuseppa Guglielmino, Marco Moresco, Romeo Giorgi e Luca Nardi.
“Stanchi di ricevere notizie approssimative e vaghe che evidenziano la totale carenza di strategia e della necessaria visione d’insieme della città da parte dell’attuale Amministrazione comunale, – scrivono in una nota comune i consiglieri di opposizione – avendo preso atto della totale assenza di una progettazione partecipata soprattutto per le opportunità offerte dal PNRR, i consiglieri di minoranza hanno convocato un consiglio straordinario per avere risposte su tante domande ad oggi senza risposta:
- all’illustrazione puntuale di ogni singolo progetto finanziato con fondi PNRR nonché alle risorse ad esso destinate ed alla previsione di realizzazione di nuovi parcheggi o al potenziamento di quelli esistenti in prossimità dell’area del Centro Storico;
- allo stato di avanzamento lavori di Palazzo Savelli, compreso cornicione e Sala Giunta, e le cause che hanno determinato il ricorso al TAR;
- allo stato di avanzamento lavori delle Biovie e le cause che ne hanno determinato il fermo;
- allo stato di avanzamento lavori di Piazza Carducci e le difficoltà emerse in merito al taglio dei platani;
- allo stato di avanzamento lavori del Teatro Alba Radians e la data in cui il teatro verrà riconsegnato alla cittadinanza;
- ai reali motivi ostativi alla realizzazione della seconda isola ecologica in Via Tenutella e la data in cui l’impianto sarà realmente realizzato;
- quali interventi, anche eventualmente in danno, ha previsto questa amministrazione per gli immobili in condizioni di abbandono e/o che necessitano di interventi urgenti di messa in sicurezza, come a mero titolo di esempio Palazzo Pamphili, palazzo di Via Graziosa, palazzo di Corso Matteotti, palazzo di Via Cavour e Cinema Florida.;
- ad eventuali piani di recupero del Cinema Florida e di Palazzo Pamphili;
- allo stato di avanzamento lavori del sottopasso di Pavona e la data effettiva di fine lavori;
- ai lavori di ripristino del muro di cinta della scuola Sandro Pertini (Villa Ada);
- sugli interventi di manutenzione del cimitero di Albano Laziale e sulla realizzazione del nuovo cimitero;
- allo stato di avanzamento lavori della rotatoria tra Via Nettunense e Via Piani di Monte Savello;
- sulla progettazione della scuola di Piazza Zampetti in particolare sulle modalità di finanziamento, sui tempi di realizzazione, se in zona verrà realizzato un altro parcheggio al posto di quello attualmente presente proprio su piazza Zampetti, sul destino della scuola di Via Rossini
Velletri, abbattimento alberi. Andolfi (Europa Verde): “Cascella&Co su transizione e verde pubblico, poche idee e ben confuse”
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Europee 2024, sondaggio con Meloni e Schlein: crescerebbero i consensi. Pd dietro
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Con le candidature della presidente del Consiglio Giorgia Meloni e della leader Dem Elly Schlein alle elezioni Europee 2024 crescerebbero i consensi per i rispettivi partiti di appartenenza. Fdi salirebbe infatti al 30% e il Pd arriverebbe al 20,5%. E’ quanto emerge dal sondaggio Porta a Porta, realizzato dall’istituto demoscopico Noto sondaggi, relativo alle intenzioni di voto alle prossime Europee.
Nel caso di non candidatura di Meloni, Fdi arriverebbe al 27,5%, la Lega all’8% tallonata a uno solo punto da Forza Italia che si fermerebbe al 7%. Considerando il 2% di Noi Moderati, la coalizione del centrodestra totalizzerebbe il 44,5% dei consensi.
Il Pd rimane al 19,5% mentre Alleanza Verdi-Sinistra e +Europa si avvicinano al 4%. E’ da notare la tenuta del M5S che in questo scenario arriva al 18%, quindi a solo 1,5 punti dal Pd.
Con le candidature dei leader le cose invece cambiano, anche in maniera significativa. Fdi passerebbe dal 27,5 al 30% mentre la Lega scenderebbe dall’8 al 7% e sarebbe superata dagli azzurri che invece raggiungerebbero l’8%. In totale la coalizione del centrodestra aumenterebbe di due punti, dal 44,5 al 46,5%.
Con Schlein capolista nel centrosinistra il Pd arriverebbe al 20,5%, mentre calerebbero sia Alleanza Verdi-Sinistra che +Europa, allontanandosi dalla soglia del 4%. Complessivamente, però, questo schieramento rimarrebbe al 26,5%. Anche il M5S potrebbe subire una flessione e indietreggiare al 17%. Italia viva al 3,0% sia con la candidatura di Renzi che senza. E’ da notare che con la candidatura dei 4 leader l’affluenza potrebbe passare dal 50 al 54%.
Riforma del codice della strada: “Se più multe autovelox in stesso tratto se ne paga una”
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Un emendamento, approvato nel corso dell’esame parlamentare della riforma del Codice della strada, prevede che nel caso in cui si prendano più multe per autovelox nello stesso tratto stradale, in un periodo di tempo di un’ora e di competenza dello stesso ente, si paga una sola sanzione”.
Lo rende noto la relatrice del provvedimento, Elena Maccanti della Lega. La sanzione da pagare, si legge nel testo, sarebbe “quella più grave aumentata di un terzo, se più favorevoli”.
Rocca Priora, elezioni: i candidati iniziano a scaldare i motori
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A Rocca Priora si inizia a respirare l’aria della competizione elettorale. Da poco tempo si è sentito parlare della cittadina sulle cronache per la chiusura di un “bar” ma non solo bar dove si spacciava droga.
L’attività, ad oggi, è ancora chiusa, non lontana da viale degli Olmi. Quello che non si vede ancora sono le sezioni dei partiti addobbate per l’occasione ma la situazione è chiara.
Una parte del Pd, quello riferito a Damiano Pucci, non voleva più la giovane sindaca Anna Gentili, espressione di Colle di Fuori ma che ha governato fin quando è riuscita portando avanti un florido terreno lasciato da Filiberto Zaratti.
Alla cultura ci ha pensato la sempreverde Carmen Zorani. Tutto questo non è bastato. Il centrodestra e quella parte del Pd anti Gentili si è coalizzato, lei ha dovuto dare le dimissioni perché altrimenti non avrebbe avuto i numeri e gli appoggi per continuare a governare e adesso tutto si rimescola.
Un po’ con gli stessi volti e un po’ con le stesse idee.
Claudio Fatelli e Anna Gentili dovrebbero essere candidati a sindaco e chissà se sarà solo una corsa a due?
Prassi di umanizzazione, innovazione sanitaria e sociale
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La prassi di umanizzazione è un approccio all’assistenza sanitaria che mette al centro il paziente e le sue esigenze fisiche, emotive, sociali e spirituali. Si tratta di una filosofia che mira a garantire che i pazienti siano trattati con dignità, rispetto e compassione durante il loro percorso di cura. L’umanizzazione dell’assistenza sanitaria è diventata sempre più importante nel contesto dell’innovazione sanitaria e sociale, poiché le nuove tecnologie e i cambiamenti nelle modalità di erogazione dei servizi possono influenzare l’esperienza del paziente e dei professionisti sanitari.
Innovazione Tecnologica e Umanizzazione
L’innovazione tecnologica nel settore sanitario, come l’introduzione di sistemi digitali, robotica, intelligenza artificiale e telemedicina, può migliorare l’efficienza e l’accessibilità dei servizi sanitari. Tuttavia, è importante garantire che queste tecnologie siano integrate in modo da migliorare l’esperienza del paziente e non sostituire il rapporto umano tra paziente e operatore sanitario. Ad esempio, i sistemi di telemedicina possono consentire ai pazienti di accedere alle cure da remoto, ma devono essere progettati in modo da mantenere una comunicazione efficace e un sostegno emotivo.
Approccio Olistico alla Cura
L’umanizzazione dell’assistenza sanitaria promuove un approccio olistico alla cura, che considera non solo i sintomi fisici del paziente, ma anche i suoi bisogni emotivi, sociali e spirituali. Questo può implicare l’integrazione di servizi di supporto psicologico, assistenza sociale, consulenza spirituale e terapie complementari nei piani di cura. Inoltre, promuove la partecipazione attiva dei pazienti e delle loro famiglie nelle decisioni relative alla cura, riconoscendo il loro ruolo essenziale nel processo di guarigione e nel mantenimento del benessere.
Cultura Organizzativa e Pratiche Professional
L’umanizzazione dell’assistenza sanitaria richiede anche una cultura organizzativa e pratiche professionali che valorizzino l’empatia, la comunicazione efficace e la collaborazione interprofessionale. Ciò implica la formazione del personale sanitario nell’ascolto attivo, nell’empatia e nella gestione delle emozioni, nonché nell’integrazione di valori etici e umani nei processi decisionali. Inoltre, promuove un ambiente lavorativo che favorisca il benessere e la soddisfazione del personale, riconoscendo il loro ruolo fondamentale nel fornire cure di qualità ai pazienti.
Misurazione dei Risultati e Feedback dei Pazienti
Infine, l’umanizzazione dell’assistenza sanitaria implica la misurazione dei risultati basati sull’esperienza del paziente e il feedback dei pazienti e delle loro famiglie. Questo può includere sondaggi di soddisfazione del paziente, focus group e valutazioni qualitative per valutare l’impatto delle iniziative di umanizzazione e identificare aree di miglioramento. Il coinvolgimento attivo dei pazienti nel processo decisionale e nella valutazione dei servizi è essenziale per garantire che le loro voci siano ascoltate e che le cure siano orientate alle loro esigenze e preferenze.
In conclusione, l’umanizzazione dell’assistenza sanitaria è un elemento essenziale dell’innovazione sanitaria e sociale, che mira a garantire che i pazienti siano trattati con dignità, rispetto e compassione durante il loro percorso di cura. Questo approccio promuove un ambiente sanitario centrato sul paziente, che integra tecnologie innovative con un approccio olistico alla cura e una cultura organizzativa basata sull’empatia e sulla collaborazione interprofessionale.
RAI, sit in e cortei in tutta Italia: “Stop alla censura” sul genocidio in Palestina
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A Torino bruciata foto di Giorgia Meloni e del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu
Da Trieste a Palermo, passando per Torino, Verona, Perugia e Roma: alcune migliaia di persone hanno manifestato davanti alla sedi della Rai, scandendo slogan contro la censura e lo “stop del genocidio” in Palestina.
Sit in e cortei legati alle polemiche nate dal comunicato dell’amministratore delegato di viale Mazzini, Roberto Sergio, dopo le tensioni nate a Sanremo. “Non in nostro nome. Rai Radio Televisione Israeliana”, il manifesto srotolato a Roma nel corso della manifestazione a cui hanno preso parte studenti. Dal presidio poi si è staccato un corteo che ha raggiunto la sede di via Teulada, nel quartiere Prati. “Siamo in 5 mila”, l’annuncio al megafono dei movimenti.
Stesse scene in altre città. Momenti di forte tensione a Verona per le due manifestazioni contemporanee organizzate in città dagli animalisti contro la caccia – in concomitanza con l’evento Eos previsto il fiera – e una seconda in favore della causa palestinese. Il corteo pro Palestina, un centinaio i presenti, partito come pacifico, si è animato una volta arrivato in via dell’Industria quando alcuni manifestanti, con bandiere e striscioni a favore di Gaza, hanno tentato di forzare il cordone di Polizia ed entrare in fiera dall’ingresso di Re Teodorico.
A Trieste in alcune decine si sono ritrovate sventolando bandiere e mostrando vari striscioni per chiedere lo “Stop al genocidio” e “Basta con i crimini impuniti di Israele”.
A Torino un corteo di due mila persone ha attraversato le strade del centro. Alla manifestazione hanno aderito varie sigle, tra cui le associazioni arabe, collettivi studenteschi, Cub e le mosche. L’appuntamento è stato il primo dopo le tensioni scoppiate davanti alla sede torinese della Rai martedì. In piazza sono scesi anche i collettivi studenteschi, centri sociali, Si Cobas, Cub, associazione arabe e le moschee. Quando il corteo è arrivato in piazza Castello sono state bruciate le gigantografie della premier Giorgia Meloni e del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu.
Altri manifestanti sono saliti sul monumento dedicato a Emanuele Filiberto Duca D’Aosta per sventolare le bandiere palestinesi.
Un presidio di alcune di alcune decine di persone anche davanti alla sede dell’azienda pubblica a Pescara. “Cessate il fuoco” e “stop alla censura” i cori urlati davanti alla sede Umbria della Rai, a Perugia. Una manifestazione che si è svolta pacificamente. In pizza anche rappresentati e bandiere dell’Udu, Cgil e Spi Cgil, Articolo 21, circoli Arci, Rete degli studenti, Omphalos e alcuni cittadini si sono così uniti anche all’appello dei lavoratori e lavoratrici della Rai che si sono dissociati “dalle parole dell’amministratore delegato Roberto Sergio”. Contro di lui, ma anche contro il governo Meloni, durante il presidio sono stati mostrati alcuni cartelli. “Il tentativo di censura di chi richiede il cessate il fuoco e la pace e si esprime contro il genocidio a Gaza è un comportamento che riteniamo ingiustificabile e che alimenta e giustifica il clima di guerra” hanno detto i rappresentanti degli studenti universitari.
Iniziativa anche a Palermo. Alcuni dei partecipanti hanno esposto cartelli con scritte come ‘Italia colpevole Palestina libera’ e ‘Informazione di regime non vede e non sente niente’. Durante il sit-in una delegazione della Rete palermitana di solidarietà alla Palestina ha incontrato il caporedattore Rino Cascio, consegnandogli un documento sui contenuti della protesta.
Da Giorgio Almirante a Giorgia Meloni: 80 anni di percorso tra continuità e cambiamenti della destra italiana
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La politica italiana ha sempre ospitato una serie di correnti e movimenti, con la destra che ha attraversato varie fasi e trasformazioni nel corso del tempo. Da Giorgio Almirante, fondatore del Movimento Sociale Italiano (MSI), a Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia (FdI), la destra italiana ha attraversato un percorso complesso, caratterizzato da cambiamenti ideologici, sociali e politici.
L’eredità di Giorgio Almirante e il Movimento Sociale Italiano (MSI)
Giorgio Almirante è stato una figura di spicco della destra italiana nel secondo dopoguerra. Come fondatore e leader del MSI, Almirante incarnava un nazionalismo conservatore e anti-comunista. Il MSI, nato nel 1946, era erede del Partito Fascista di Benito Mussolini e rappresentava un’ala estrema della politica italiana. Tuttavia, negli anni ’70 e ’80, sotto la guida di Almirante, il MSI cercò di rinnovare la sua immagine, cercando di allontanarsi dall’etichetta di “fascista” e di inserirsi nel panorama politico mainstream.
Il passaggio dall’MSI a Alleanza Nazionale
Negli anni ’90, con la fine della guerra fredda e il crollo del comunismo, la destra italiana subì un cambiamento significativo. Nel 1995, il MSI si trasformò in Alleanza Nazionale (AN), sotto la leadership di Gianfranco Fini. Fini cercò di allontanare il partito dagli elementi più estremisti e fascisti, adottando una retorica più moderata e democratica. AN divenne parte integrante del sistema politico italiano, entrando a far parte di coalizioni di governo e accettando i principi della democrazia pluralista.
La rinascita della destra con Fratelli d’Italia
Tuttavia, il vento della destra italiana ha continuato a soffiare, e nel 2012 è stato fondato Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale (Fdl-AN), guidato da Giorgia Meloni, Gianni Alemanno e Ignazio La Russa. Il partito si è posizionato come l’erede ideologico dell’AN e ha abbracciato un nazionalismo conservatore e identitario. Meloni, in particolare, ha portato una ventata di freschezza alla destra italiana, attrattiva soprattutto per i giovani e per coloro che si sentono trascurati dalle élite politiche tradizionali.
L’ascesa di Giorgia Meloni e la nuova destra italiana
Giorgia Meloni, nata nel 1977, rappresenta una nuova generazione di leader della destra italiana. Con una retorica forte e decisa, Meloni ha saputo capitalizzare sul malcontento verso l’establishment politico e sulle preoccupazioni riguardanti l’immigrazione, la sicurezza e l’identità nazionale. Fratelli d’Italia ha ottenuto risultati significativi nelle elezioni politiche, consolidando la sua posizione come uno dei principali partiti di destra in Italia.
La destra italiana nel contesto europeo
Il percorso della destra italiana, da Almirante a Meloni, riflette anche le tendenze più ampie all’interno della destra europea. La crescente preoccupazione per l’immigrazione, l’identità nazionale e la sovranità statale ha alimentato la salita di partiti di destra in molti paesi europei. Tuttavia, ciascun paese ha le sue specificità e la sua storia politica unica, che influenzano il modo in cui la destra si presenta e agisce.
La Frammentazione della Destra Italiana: Un’Analisi Politica
La politica italiana è stata da sempre caratterizzata da una molteplicità di partiti e movimenti, ognuno con la propria ideologia e visione politica. Tra questi, la destra italiana non è stata immune dalla frammentazione, che ha avuto un impatto significativo sul paesaggio politico del Paese.
Origini della Frammentazione
Per comprendere appieno la frammentazione della destra italiana, è necessario analizzare le sue origini. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, l’Italia ha visto la nascita di una serie di partiti politici di destra, che spaziavano dall’estrema destra nazionalista a movimenti conservatori più moderati.
Tuttavia, nel corso degli anni, la destra italiana ha subito numerose scissioni e divisioni interne, spesso dovute a conflitti personali, divergenze ideologiche e lotte di potere. Questi fattori hanno contribuito alla creazione di una serie di partiti e movimenti di destra, ognuno con il proprio leader carismatico e seguaci devoti.
Le Principali Fazioni
La frammentazione della destra italiana ha portato alla creazione di diverse fazioni e gruppi politici, ciascuno con le proprie caratteristiche e obiettivi. Tra i principali vi sono:
- Forza Italia: Fondato da Silvio Berlusconi nel 1994, Forza Italia è stato uno dei principali partiti di centro-destra in Italia per diversi decenni. Tuttavia, nel corso degli anni, il partito ha subito diverse scissioni e ha visto la nascita di nuove formazioni politiche.
- Lega Nord: Originariamente un movimento separatista del Nord Italia, la Lega Nord si è trasformata in un partito nazionale di destra sotto la leadership di Matteo Salvini. La Lega Nord è nota per le sue posizioni anti-immigrazione e euroscettiche.
- Fratelli d’Italia: Un partito di destra nazionalista fondato da Giorgia Meloni nel 2012, Fratelli d’Italia è diventato uno dei principali attori della destra italiana. Il partito si basa su un nazionalismo conservatore.
- Movimento Sociale Italiano (MSI): Originariamente un partito neofascista fondato nel dopoguerra, il MSI è stato successivamente trasformato in Alleanza Nazionale e infine assorbito da Forza Italia. Tuttavia, una parte dei suoi ex membri ha continuato a operare all’interno di movimenti di estrema destra.
Impatto sulla Politica Italiana
La frammentazione della destra italiana ha avuto un impatto significativo sulla politica del Paese. Innanzitutto, ha reso difficile per la destra italiana presentare un fronte unito e coeso, spesso conducendo a coalizioni fragili e instabili.
Inoltre, la frammentazione ha alimentato la polarizzazione politica in Italia, con i vari partiti di destra che competono per attirare l’elettorato con discorsi populisti e promesse di cambiamento. Questo ha contribuito a una maggiore instabilità politica e ha reso difficile per il Paese affrontare le sfide economiche, sociali e ambientali.
Prospettive Future
Il futuro della destra italiana rimane incerto, con molte domande sulla sua capacità di unirsi e presentare un fronte coeso. Tuttavia, con l’aumento del nazionalismo e del populismo in Europa, è probabile che la destra italiana continui a giocare un ruolo significativo nella politica del Paese. In conclusione, la frammentazione della destra italiana è stata una caratteristica persistente della politica italiana, con profonde implicazioni per il Paese nel suo complesso. Mentre la politica italiana continua a evolversi, sarà interessante osservare come la destra italiana si adatterà e influenzerà il futuro del Paese.
Conclusioni
Il percorso della destra italiana da Giorgio Almirante a Giorgia Meloni è stato caratterizzato da continuità e cambiamento. Mentre alcuni principi fondamentali, come il nazionalismo e il conservatorismo, sono rimasti costanti, il modo in cui questi principi sono stati interpretati e presentati è cambiato nel corso degli anni. Con Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia, la destra italiana si trova oggi in una fase di rinnovato vigore e ambizione, giocando un ruolo sempre più centrale nel panorama politico nazionale.
Castel Gandolfo, il sindaco al presidente Rocca e al Commissario Asl Roma 6: “Apriamo un presidio oculistico pediatrico a Gallerie di Sotto”
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“Prestigio al nostro territorio e senso di appartanenza alla nostra comunità”, è con queste parole che il sindaco di Castel Gandolfo Alberto De Angelis ha commentato l’importante notizia dell’intervento chirurgico oculistico effettuato all’Ospedale dei Castelli dal dottor Arrigoni e una nutrita equipe multidisciplinare. Operazione che ha portato la Asl Roma 6 tra le eccellenze in Italia e nel mondo per l’utilizzo della tecnica della cheratoprotesi, ovvero installazione di una protesi biolegica in assenza di possibilità di trapianto di cornea. L’Intervento ha permesso ad una signora di Ariccia di tornare a vedere dopo 5 anni di buio. In una lettera indirizzata al presidente della Regione Francesco Rocca, rappresentato dall’assessore regionale Giancarlo Righini in occasione dell’evento del 12 febbraio all’Ospedale dei Castelli dove tra l’altro hanno presenziato istituzioni politiche, militari, civili e religiose, il sindaco De Angelis ha chiesto sia a Rocca che al commissario straordinario Asl Roma 6 Francesco Marchitelli la possibilità di poter aprire un presidio oculistico pediatrico di prossimità che potrebbe avere sede nel distretto H2 in via Gallerie di Sotto ad Albano Laziale ai confini con Castel Gandolfo. Sarà da vedere adesso quali previsioni e programmazione ha in mente la direzione strategica per eventuali aperture di nuovi ambulatori che trattino l’oculistica pediatrica. Tra le ipotesi c’è anche la possibilità che, oltre all’Ospedale dei Castelli, possa esserci un punto di riferimento specialistico anche in altra zona del territorio Asl Roma 6. Nella foto da sinistra il sindaco Alberto De Angelis, il dottor Franco Arrigoni e l’assessore Tiziano Mariani.
Oncologia pediatrica, l’importanza di garantire la presenza di psicologi che si prendano cura dei vissuti del bambino e della sua famiglia
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L’oncologia pediatrica è un campo complesso e delicato che richiede un approccio multidisciplinare per garantire il benessere globale del bambino malato e della sua famiglia. Oltre alle cure mediche, è fondamentale considerare anche gli aspetti psicologici e emotivi legati alla malattia. In questo contesto, il ruolo dei psicologi diventa cruciale per affrontare le sfide emotive e psicologiche legate alla diagnosi e al trattamento del cancro pediatrico.
L’impatto della malattia sul bambino e sulla famiglia
La diagnosi di cancro in un bambino può scatenare una serie di reazioni emotive intense e complesse sia nel bambino stesso che nei suoi genitori e familiari. La paura, l’ansia, la rabbia, la tristezza e la confusione sono solo alcune delle emozioni che possono emergere di fronte a una situazione così difficile. Inoltre, il processo di cura e i trattamenti come la chemioterapia e la radioterapia possono causare effetti collaterali fisici e psicologici che influenzano il benessere complessivo del bambino e della sua famiglia.
Il ruolo del supporto psicologico
I psicologi specializzati in oncologia pediatrica sono addestrati per fornire un supporto emotivo e psicologico mirato al bambino malato e alla sua famiglia. Questi professionisti sono in grado di offrire un ambiente sicuro e non giudicante in cui esplorare e affrontare le emozioni legate alla malattia. Attraverso la terapia individuale, di coppia o familiare, i psicologi possono aiutare il bambino e i suoi genitori a comprendere e adattarsi alla situazione, sviluppando strategie di coping efficaci per affrontare lo stress e le difficoltà legate alla malattia.
Supporto durante il trattamento e oltre
Durante il trattamento, i psicologi lavorano a stretto contatto con il team medico per fornire un supporto continuo al bambino e alla sua famiglia. Possono aiutare a mitigare l’ansia legata ai trattamenti, a gestire il dolore e a affrontare le sfide pratiche legate alla malattia. Inoltre, i psicologi possono fornire consulenza sulla comunicazione familiare, sull’adattamento alla vita ospedaliera e sull’organizzazione delle cure nel contesto domestico.
La cura oltre la malattia
Anche dopo il completamento del trattamento, i psicologi continuano a svolgere un ruolo importante nel supportare il bambino e la sua famiglia nel processo di guarigione e di adattamento alla vita dopo il cancro. Possono aiutare a gestire le preoccupazioni legate al rischio di recidiva, a supportare il reinserimento sociale e scolastico del bambino e a promuovere una migliore qualità della vita per l’intera famiglia.
Conclusioni
In conclusione, la presenza di psicologi specializzati nell’oncologia pediatrica è fondamentale per garantire una cura completa e olistica ai bambini malati di cancro e alle loro famiglie. Questi professionisti forniscono un sostegno emotivo e psicologico mirato che aiuta a migliorare il benessere complessivo del bambino, a favorire la resilienza familiare e a promuovere un processo di guarigione più completo e soddisfacente. Investire nelle risorse psicologiche in oncologia pediatrica è quindi essenziale per garantire che ogni bambino affetto da cancro riceva la migliore cura possibile, non solo per il suo corpo, ma anche per la sua anima.