Diffamazione, Alessandra Costante (Fnsi): “Carcere per i giornalisti misura incivile”

“Gli emendamenti presentati in commissione Giustizia dal senatore di FdI Gianni Berrino al ddl Diffamazione dimostrano che qualcuno non ha capito molto delle sentenze della Corte costituzionale in materia. Il carcere per i giornalisti è un provvedimento incivile e denota la paura di questo governo nei confronti della libertà di stampa. Questa è l’orbanizzazione del Paese”. Lo afferma Alessandra Costante, segretaria generale della Fnsi.

“Parlare di carcere in caso di quella che viene considerata ‘diffamazione grave’ – prosegue – significa voler mettere il silenziatore a molte inchieste giornalistiche. Appare, inoltre, del tutto pretestuosa e funzionale a un disegno liberticida la confusione tra fake news e diffamazione a mezzo stampa. Con queste norme faremo un altro salto indietro nelle classifiche internazionali sulla libertà di informazione. L’auspicio è che in Parlamento anche pezzi della maggioranza sappiano reagire di fronte a questo ennesimo sfregio all’articolo 21 della Costituzione”.




Santanchè, una sfilza di illeciti contestati alla ministra del Turismo: si va verso la richiesta di processo sul dissesto di Visibilia

Presunti bilanci truccati per 7 anni, tra il 2016 e il 2022, per nascondere “perdite” milionarie, per permettere al gruppo Visibilia di rimanere in piedi, ingannando gli investitori, e di conseguenza continuare a trarre “profitto” da società ancora attive.

Sono una sfilza gli illeciti contabili contestati alla ministra del Turismo Daniela Santanchè, che fondò la galassia editoriale, e agli altri ex amministratori e sindaci nella chiusura delle indagini per falso in bilancio, notificata oggi dalla Procura di Milano. E’ la seconda inchiesta del “pacchetto Visibilia” definita, in vista della richiesta di processo, dopo gli accertamenti del Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf, coordinati dall’aggiunto Laura Pedio e dai pm Marina Gravina e Luigi Luzi.

Tre settimane fa i pm avevano chiuso, sempre a carico della senatrice di FdI ed altri, tra cui il compagno Dimitri Kunz, le indagini sulla presunta truffa aggravata ai danni dell’Inps sulla gestione della cassa integrazione nel periodo Covid. Coi termini in scadenza, allo stato, la difesa della ministra non ha chiesto l’interrogatorio. E restano aperti altri filoni: quello sulla compravendita della villa di Forte dei Marmi acquistata da Kunz e da Laura De Cicco, moglie del presidente del Senato Ignazio La Russa, e altri sul dissesto del gruppo Ki Group-Bioera, nel quale pure Santanchè ha avuto cariche e quote.

“Non ho niente da dichiarare”, ha risposto la ministra ai cronisti dopo aver ricevuto il nuovo avviso. Venti gli indagati: oltre alla senatrice che risponde di due imputazioni, la sorella Fiorella Garnero, la nipote Silvia Garnero, il compagno Kunz e l’ex Canio Mazzaro. E poi, per responsabilità amministrativa degli enti, Visibilia Editore spa, finita in amministrazione giudiziaria dopo una causa intentata da piccoli soci, Visibilia Editrice srl e Visibilia srl in liquidazione.

Nell’accusa di false comunicazioni sociali sulla Spa i pm contestano a 15 indagati, tra cui Santanchè, che fu tra il novembre 2014 e il dicembre 2021 prima consigliere, poi Ad, presidente e “soggetto economico di riferimento del gruppo”, di avere, “con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, in tempi diversi, ciascuno in ragione delle cariche rivestite”, “consapevolmente” esposto dati falsi nei bilanci. Bilanci che riguardano gli anni dal 2016 al 2022. Presunti falsi pure “nelle relazioni o nelle altre comunicazioni sociali dirette ai soci o al pubblico”. E ciò per “conseguire – scrivono i pm – per sé o per altri un ingiusto profitto”, ossia la “prosecuzione dell’attività di impresa nascondendo al pubblico le perdite, evitando sia la necessaria costosa ricapitalizzazione, sia la gestione meramente ‘conservativa’”. E avrebbero così ottenuto “liquidità mediante l’emissione di prestiti obbligazionari convertibili”, il “mantenimento dei rapporti contrattuali, bancari e finanziari” e “il “mantenimento della quotazione”.

Tra il 2014 e il 2022 la Spa, si legge negli atti, avrebbe registrato “perdite significative e risultati reddituali operativi negativi” per milioni di euro: perdite di esercizio che vanno da oltre 1,5 milioni nel 2019 fino a oltre 3,5 milioni nel 2021. Una “evidenza” della “sistematica incapacità del complesso aziendale di produrre reddito”, sempre secondo l’accusa. Malgrado ciò gli ex amministratori si sarebbero avvalsi “di piani industriali ottimistici”, che “contenevano previsioni di reddito operativo” mai “rispettate”. In particolare, una delle contestazioni “chiave” dei pm, già presente negli atti dei consulenti, è quella che riguarda l’iscrizione “nell’attivo dello stato patrimoniale”, nei bilanci dal 2016 al 2020, della “voce avviamento”, valore intrinseco della società, per cifre che vanno dagli oltre 3,8 milioni di euro a circa 3,2 milioni, “senza procedere” alla “integrale svalutazione” già nel dicembre 2016.

Anche la voce “crediti per imposte anticipate” avrebbe dovuto essere svalutata, secondo i pm, già a fine 2016, così come quella “partecipazioni in imprese controllate”. Simili le altre contestazioni, tra cui quella di falso in bilancio per Santanchè anche per la gestione di Visibilia srl in liquidazione. Stralciata, invece, per una probabile richiesta di archiviazione l’accusa di bancarotta, perché al momento nessuna società del gruppo è fallita.

Pd e M5s all’attacco, ‘Meloni cosa aspetta a farla dimettere?’

Pd e M5s all’attacco dopo il nuovo capitolo giudiziario che coinvolge la ministra Santanchè. “Ancora discredito e disonore sulle istituzioni. Cosa aspetta la presidente del consiglio, Giorgia Meloni, a pretendere le dimissioni? Il nostro paese non merita di essere rappresentato in Italia e all’estero da una persona su cui si annida il sospetto di aver commesso gravi reati”, afferma il capogruppo democratico nella commissione Lavoro della Camera, Arturo Scotto.

 Così in una nota i parlamentari M5s delle commissioni Attività Produttive di Camera e Senato Emma Pavanelli, Chiara Appendino, Enrico Cappelletti, Sabrina Licheri, Gisella Naturale e Luigi Nave, sottolineano che “dopo la presunta truffa sulla ‘Cassa-Covid’, oggi si è chiusa anche l’indagine preliminare sul dissesto finanziario di Visibilia, con l’ipotesi di falso in bilancio a carico proprio della Santanchè. A costo di sembrare noiosi, ribadiamo che questo ulteriore step giudiziario non sposta nulla. La questione Santanchè non è giudiziaria, ma squisitamente politica. Prima di tutto perché siamo al cospetto di una mentitrice seriale. E in seconda battuta, perché non si può tenere un’imprenditrice tanto disinvolta nell’aggirare le regole a guidare un dicastero ‘produttivo’ come quello del Turismo. E’ una mancanza di rispetto per migliaia di imprenditori per il bene di quel settore, oltreché un incaponimento che mina la credibilità del governo del nostro paese. La maggioranza ha salvato per due volte Santanchè in Parlamento, confermando che si preferisce portare la ‘croce’ invece di prendere atto che è inadeguata a ricoprire il ruolo. Ma l’aspetto più scandaloso riguarda Giorgia Meloni, che sulla ministra espressione del suo partito ogni giorno di più sembra un novello Ponzio Pilato, perdendo credibilità anche lei. Santanchè deve dimettersi, punto”.

Tajani, non chiedo passi indietro a Santanchè

“Sono stato garantista con tutti coloro che sono stati coinvolti nelle inchieste a Bari, non ho chiesto un passo indietro per nessuno in altre parti d’Italia e non chiedo passi indietro neanche alla Santanchè”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine di un evento di Forza Italia a Milano. “Io sono garantista, finché uno non è condannato in terzo grado per me è innocente” ha aggiunto.

A chi chiedeva se con un rinvio a giudizio la ministra dovrebbe dimettersi, Tajani ha replicato: “Questa è una decisione che deve prendere il ministro, una decisione personale, ma certamente non siamo noi a richiedere un passo indietro”.

“Anche il Parlamento ha respinto la mozione di sfiducia. Abbiamo votato contro la mozione di sfiducia individuale anche perché sono sempre stato contrario alle mozioni di sfiducia individuali, anche quando eravamo all’opposizione” ha aggiunto Tajani. “Un avviso di garanzia è un avviso di tutela sul conto della persona su cui si fanno le indagini” ha concluso il ministro.




“Riprendiamo il cammino”: a Colonna l’inaugurazione del nuovo circolo UdC

Venerdì 12 aprile alle 18 a Colonna nella suggestiva cornice della Sala Elsa Morante, presso la Biblioteca di Colonna in Piazzale Capogrossi, si terrà la prima riunione del nuovo Circolo dell’Unione di Centro (UdC). Sono attesi, tra gli altri, Regino Brachetti, Commissario regionale, la senatrice Paola Binetti, ed il segretario nazionale Lorenzo Cesa.

“Questo incontro, – fanno sapere gli organizzatori – intitolato “Riprendiamo il cammino”, rappresenta non solo un momento di riflessione sul percorso fin qui compiuto, ma anche e soprattutto una rinnovata partenza verso gli ideali democratico-cristiani che hanno ispirato la nascita del Partito Popolare Europeo, di cui l’UdC è orgogliosamente fondatore. L’evento – proseguiono – è frutto dell’impegno congiunto di Massimiliano Monti, coordinatore cittadino, e Massimiliano Baglioni, membro del direttivo provinciale UdC della Città Metropolitana di Roma, ed è fortemente voluto da Roberto Riccardi, Commissario UdC di Roma, che vede in questa iniziativa un’opportunità di maggior coinvolgimento dei cittadini alla vita politica di Colonna. Invitiamo tutti i cittadini interessati – concludono – a partecipare a questo momento significativo, per condividere idee e progetti volti a rafforzare il nostro impegno verso una comunità più coesa e solidale.”




Le nuove frontiere dell’accoglienza nella sanità pubblica

La sanità è un settore in continua evoluzione, e con l’avvento delle nuove tecnologie e delle nuove metodologie, le frontiere dell’accoglienza per pazienti e visitatori stanno subendo importanti cambiamenti.

L’obiettivo principale è garantire un’esperienza positiva, confortevole e efficiente a chiunque entri in contatto con il sistema sanitario, sia che si tratti di pazienti, familiari o visitatori.

Ecco alcune delle nuove frontiere dell’accoglienza nella sanità:

  1. Tecnologia e Digitalizzazione: L’introduzione di sistemi digitali e tecnologici sta rivoluzionando l’esperienza del paziente. Applicazioni mobile, portali online e piattaforme di telemedicina permettono ai pazienti di prenotare visite, accedere ai propri dati clinici, consultare medici a distanza e ricevere promemoria e notifiche relative ai loro appuntamenti e trattamenti.
  2. Ambienti Accoglienti e Personalizzati: Gli ospedali e le strutture sanitarie stanno sempre più curando l’aspetto dell’ambiente, cercando di renderlo accogliente e rilassante. Sale d’attesa arredate con gusto, spazi verdi, opere d’arte e aree dedicate al relax contribuiscono a creare un’atmosfera più confortevole e meno stressante per pazienti e visitatori.
  3. Formazione e Educazione: L’informazione è fondamentale per garantire una buona esperienza all’interno del sistema sanitario. Corsi, workshop e materiali informativi vengono offerti a pazienti e familiari per aiutarli a comprendere meglio le proprie condizioni di salute, i trattamenti disponibili e le procedure da seguire.
  4. Assistenza Multidisciplinare: L’approccio multidisciplinare sta diventando sempre più centrale nella gestione delle patologie complesse. Team di professionisti di diverse specialità collaborano tra loro per offrire un’assistenza integrata e personalizzata, tenendo conto delle specifiche esigenze e del contesto di ogni paziente.
  5. Partecipazione Attiva del Paziente: L’empowerment del paziente è un altro aspetto chiave dell’accoglienza moderna. Favorire la partecipazione attiva del paziente nelle decisioni relative al proprio percorso di cura, ascoltando le sue esigenze e preferenze, può migliorare significativamente l’esperienza complessiva e i risultati clinici.
  6. Sostenibilità e Benessere: La sostenibilità ambientale e il benessere psicofisico sono diventati temi sempre più rilevanti nel contesto sanitario. L’adozione di pratiche eco-friendly, la promozione di stili di vita salutari e l’integrazione di servizi di supporto psicologico e di benessere all’interno delle strutture sanitarie contribuiscono a creare un ambiente più equilibrato e orientato al benessere globale.

In conclusione, le nuove frontiere dell’accoglienza nella sanità si orientano verso un approccio sempre più olistico, centrato sul paziente e sul suo benessere complessivo, integrando tecnologia, design, formazione e partecipazione attiva per garantire un’esperienza di cura più umana, efficace e personalizzata.




Asl Roma 6, utilizzato il giubbotto che scopre le aritmie: primo paziente trattato presso gli Ospedali Riuniti di Anzio-Nettuno

Primo utilizzo del sistema di mappaggio non invasivo 3D del cuore per la diagnosi dei ritmi cardiaci irregolari

L’eccellenza incontra l’innovazione nell’ambito della diagnostica cardio-vascolare agli Ospedali Riuniti di Anzio-Nettuno dove il direttore Uoc di Cardiologia Dott. Natale Di Belardino e la sua equipe di Elettrofisiologia hanno utilizzato per la prima volta il nuovo sistema Medtronic totalmente non invasivo per la diagnosi dei ritmi cardiaci irregolari (aritmie). Ancora un primato per la Asl Roma 6 che negli ultimi tempi sta diventando sempre più un modello di riferimento nella gestione aziendale sanitaria.

Dott. Natale Di Belardino

Il dispositivo è stato utilizzato dal team di Elettrofisiologia per due pazienti affetti da extrasistolia ventricolare frequente e complessa e ha consentito di effettuare una diagnosi in modo totalmente non invasivo e definire la migliore strategia clinica, in linea con i principi della corretta appropriatezza terapeutica.

Un giubbotto dotato di 252 sensori che, indossato dal paziente, è in grado di fornire una mappatura 3D del cuore in tempo reale, anche con un singolo battito.

L’esame diagnostico tradizionale prevede un approccio invasivo che richiede l’inserimento di un sondino nel cuore, tramite un‘arteria o una vena, al fine di individuare l’origine dei ritmi cardiaci irregolari.

Grazie all’innovativo sistema di mappatura dei disturbi del ritmo cardiaco è possibile effettuare una diagnosi in maniera totalmente non invasiva, senza l’introduzione di cateteri all’interno di atri e ventricoli, quindi adatto a tutti e ad ogni età.

Ora è quindi disponibile presso gli Ospedali Riuniti di Anzio-Nettuno effettuare questo esame in tranquillità, in grado di fornire importanti informazioni circa l’origine di un’aritmia cardiaca, facilitando la diagnosi di forme aritmiche complesse e la relativa scelta terapeutica più appropriata.




Cdm: nuovo decreto bonus edilizi, test psicoattitudinali per diventare magistrati e registro nazionale affido minori

Il governo corre ai ripari sui rischi di nuovi sforamenti dei conti da parte del Superbonus e dei bonus fiscali ed energetici.

“Norme nate in modo scriteriato e che hanno prodotto risultati devastanti per la finanza pubblica”, dice senza giri di parole il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. “Qualcuno sorrideva sul mal di pancia – aggiunge – Confermo che fa malissimo a me a tutti gli italiani”.

Così il Consiglio dei ministri approva a sorpresa un nuovo decreto sui bonus edilizi, portato fuorisacco. Scompare lo sconto in fattura, arriva la dichiarazione preventiva, vengono bloccate le compensazioni con l’agevolazione Ace (che riguarda le imprese), i crediti vengono prima compensati con le eventuali ‘cartelle’ degli accertamenti fiscali.

La misure – dice con chiarezza Giorgetti – “sono tese a chiudere definitivamente la eccessiva generosità” della misura.

Test psicoattitudinali per diventare magistrati

Via libera del governo ai test psicoattitudinali per l’accesso alla professione dei magistrati dal 2026, forse simili a quelli cosiddetti ‘Minnesota’, che valutano la personalità dei candidati. Il decreto legislativo approvato in Consiglio dei ministri ha avuto modifiche fino all’ultimo minuto, che però non mitigano le proteste dell’Associazione nazionale magistrati: sarà il Consiglio superiore della magistratura a nominare i docenti universitari in materie psicologiche che – su indicazione Consiglio universitario nazionale, organo indipendente dell’università – faranno parte della commissione giudicante.

Il colloquio psicoattitudinale si svolgerà durante la prova orale, ma già dopo quella scritta riceverà dei test su un foglio, individuati dal Csm, sul modello di quelli utilizzati per quelli effettuati agli agenti di polizia. Questi costituiranno la base per il futuro colloquio psicoattitudinale, che sarà comunque diretto dal presidente della commissione esaminatrice, e non da uno psicologo (il quale sarà presente solo come ausilio), alla quale è demandato in maniera collegiale il giudizio finale sul complesso delle prove.

Minori in affido

Il Cdm ha approvato anche il registro nazionale per l’affido dei minori. Fino ad oggi la legge per i ragazzi in affido prevedeva l’obbligo degli istituti di assistenza pubblici o privati e delle comunità di tipo familiare di trasmettere semestralmente al procuratore della Repubblica, presso il tribunale per i minorenni del luogo, l’elenco di tutti i minori collocati con l’indicazione della località di residenza dei genitori, dei rapporti con la famiglia e delle condizioni psicofisiche del minore stesso. Il procuratore della Repubblica trasmetteva poi una relazione informativa, ogni sei mesi, e poteva compiere delle ispezioni negli istituti, per accertare l’eventuale stato di abbandono dei minori. Con la nuove disposizioni in materia di tutela dei minori in affidamento, a firma dei ministri per la Famiglia Eugenia Roccella e della Giustizia Carlo Nordio, approvate oggi dal Consiglio dei ministri, verranno istituiti al Dipartimento per le Politiche per la Famiglia un Registro e un Osservatorio nazionali ed inoltre ci sarà un registro in ogni Tribunale, sia dei minorenni sia ordinari.

Il caso Bari

Nel corso del Consiglio dei ministri, secondo quanto si apprende, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha svolto un’informativa sul tema degli accessi ai Comuni e dello scioglimento degli enti locali, con una ricognizione sui provvedimenti adottati negli ultimi anni, dopo il caso Bari. Nel corso della riunione, sempre a quanto si apprende, è stato deciso lo scioglimento di due comuni e sono stati prorogati alcuni commissariamenti.

Nordio: sui test polemiche sterili, mi rammarico . Nessuna invasione di campo del governo
“Quando entrambe le Camere ti inviano determinate osservazioni è un dovere quasi del governo quello di adeguarsi. Purtroppo abbiamo assistito in questi giorni a una polemica di cui mi rammarico come magistrato, come quando è stato criticato il concorso ai soli giudici onorari senza leggere la bozza di un testo ancora in fieri. Sono polemiche sterili, vuote astrazioni polemiche, nessuno ha mai pensato di introdurre valutazioni periodiche dell’attitudine e della psiche dei magistrati”. Così il ministro della Giustizia Carlo Nordio.

“Sui test non c’è un’invasione di campo da parte del governo nei confronti della magistratura. Non vi sono interferenze da parte del governo. Non c’è nessun vulnus nessuna lesa maestà”, ha sostenuto Nordio.

“Mi sono sottoposto ai test psicologico del Minnesota, che è quello che vorremmo introdurre qui”, ha detto il Guardasigilli. “Non c’è nulla di male se una persona cerca di capire com’è fatta e magari può cercare di correggersi persone che hanno in mano le vite degli altri, come i medici”. A chi gli ha chiesto se fosse possibile ripetere l’esame di accesso alla magistratura qualora il candidato non superasse i test, il ministro ha risposto: “L’esame di accesso alla magistratura si può ripetere quattro volte”.

Sarà il Csm a nominare i docenti universitari in materie psicologiche – su indicazione del Consiglio universitario nazionale, organo indipendente dell’università – che costituiranno la commissione giudicante per i testi psicoattitudinali per i magistrati. Il colloquio psicoattitudinale si svolgerà durante la prova orale e chi avrà superato la prova scritta, prima dell’orale riceverà dei test scritti individuati dal Csm, sul modello di quelli utilizzati per quelli effettuati agli agenti di polizia. Questi ultimi costituiranno la base per il futuro colloquio psicoattitudinale.

Il colloquio orale sarà comunque diretto dal presidente della commissione esaminatrice, e non da uno psicologo, che sarà presente solo come ausilio. Infine la commissione esaminatrice, che valuta collegialmente, formulerà il giudizio conclusivo sulla totalità delle prove. Ci sarà dunque un doppio livello di garanzia: il Csm disciplinerà i test in via generale e poi la commissione esaminatrice deciderà.

Giorgetti: stop a sconto in fattura e cessione del credito, basta generosità eccessiva

“Il governo ha approvato un decreto in materia di bonus edilizi che elimina ogni tipo di sconto in fattura e cessione del credito per tutte le tipologie che ancora lo prevedevano; abbiamo eliminato la disposizione della remissione in bonis che avrebbe consentito fino al 15 ottobre le correzioni con il pagamento di minime sanzioni di tutte le comunicazioni già intervenute e previsto per tutte le nuove fattispecie una nuova comunicazione preventiva, quando si inizia il lavoro, in modo da avere un monitoraggio del fenomeno e non solo quando le fattura vengono caricate”. Lo ha detto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti.

Le misure adottate con il decreto sul superbonus e sui bonus edilizi “sono tese a chiudere definitivamente la eccessiva generosità di una misura che come è noto ha causato gravi effetti sulla finanza pubblica e i cui effetti, definitivamente, potremo contabilizzare tra pochi giorni quando si caricherà la finestra per tutte le fatture e i lavori eseguiti entro il 31 dicembre 2023”, ha detto Giorgetti.

“Sicuramente aspettiamo i dati definitivi, le sorprese purtroppo non sono mancate, sempre in senso negativo. Già il conto è salatissimo, anche se qualcuno ne è entusiasta, il prezzo per la finanza pubblica e sul debito graverà per diversi anni a venire. L’obiettivo di questo decreto è mettere un punto finale rispetto all’impatto sul 2023, fatto salvo le valutazioni definitive di Eurostat”, ha precisato Giorgetti.

“Il fatto che introduciamo norme di monitoraggio testimonia che queste norme sono nate in modo scriteriato e hanno prodotto risultati devastanti per la finanza pubblica, l’ho detto dall’inizio, continuo a sostenerlo, qualcuno sorrideva sul mal di pancia, confermo che fa malissimo a me a tutti gli italiani”, ha detto ancora Giorgetti.




Clima, l’Organizzazione meteorologica mondiale lancia l’allarme rosso: siamo a un soffio dalla soglia di riscaldamento da non oltrepassare

Il rischio è quello di disastri ambientali incontrollabili

Nel 2023 il riscaldamento globale è arrivato a 1,45 gradi sopra i livelli pre-industriali.

Siamo a un soffio dal limite di 1,5 gradi fissato dall’Accordo di Parigi, e poi dalla Cop26 di Glasgow. Per questo, l’Organizzazione meteorologica mondiale, la Wmo, parla di “allarme rosso” per il clima.

L’agenzia dell’Onu aveva già rivelato a gennaio che il 2023 era stato l’anno più caldo mai registrato da quando ci sono rilevazioni scientifiche, cioè dalla metà dell’Ottocento. Non solo, aveva aggiunto che il 2024 potrebbe essere ancora peggio. Oggi, con un nuovo rapporto, ha rincarato la dose. La temperatura media globale sulla superficie terrestre nel 2023 è stata di 1,45 gradi sopra la media pre-industriale 1850-1900. L’Accordo di Parigi nel 2015 aveva fissato a 2 gradi dai livelli pre-industriali la soglia di riscaldamento da non oltrepassare, pena disastri ambientali incontrollabili. La Cop26 di Glasgow del 2021 aveva ulteriormente abbassato questa soglia, a 1,5 gradi.

Il problema, certifica ora la Wmo, è che questa soglia il mondo l’ha quasi raggiunta. E non ci sono segnali che il riscaldamento debba fermarsi. L’aumento delle temperature, ricorda la Wmo, è dovuto all’aumento in atmosfera dei gas serra di origine umana. Le concentrazioni dei tre principali gas (anidride carbonica, protossido di azoto e metano) hanno raggiunto livelli record nel 2022, e mostrano una continua crescita nel 2023. Oggi, i livelli di Co2 nell’atmosfera sono del 50% più alti rispetto all’era pre-industriale. Per di più, l’anno scorso all’effetto dei gas serra si è aggiunta l’influenza nel Nino, il riscaldamento periodico del Pacifico centromeridionale e orientale.

“Non siamo mai stati così vicini, anche se per ora temporaneamente, al limite più basso dell’Accordo di Parigi sul cambiamento climatico, 1,5 gradi -, ha commentato la segretaria generale dell’Organizzazione, Celeste Saulo -. La nostra comunità della Wmo lancia l’allarme rosso al mondo”. Nel 2023 quasi un terzo degli oceani, il 32%, è stato colpito quotidianamente da un’ondata di calore, contro il record precedente del 2016, il 23%. Alla fine dell’anno, oltre il 90% degli oceani aveva registrato ondate di calore in qualche momento durante l’anno. Sulla terraferma, i ghiacciai hanno perso il maggior volume di ghiaccio mai registrato. Il riscaldamento globale, col suo codazzo di siccità, alluvioni, ondate di calore e incendi, ha avuto effetti disastrosi sui paesi più poveri e vulnerabili. Il numero di persone soggette ad acuta insicurezza alimentare nel mondo è più che raddoppiato oggi rispetto a prima della pandemia: da 149 milioni si è arrivati a 333 milioni nel 2023. La Wmo segnala che la finanza per il clima nel biennio 2021 – 2022 è arrivata a quasi 1.300 miliardi di dollari, quasi raddoppiando rispetto ai livelli 2019-2020. Si tratta però dell’1% del Pil mondiale. Per mantenere il riscaldamento globale entro 1,5 gradi dai livelli pre-industriali, gli investimenti di finanza climatica dovrebbero aumentare di 6 volte, arrivando a 9.000 miliardi al 2030 e ad ulteriori 10.000 miliardi al 2050.




Asl Roma 6, apre un nuovo ambulatorio per la gestione delle patologie cardiovascolari nelle persone affette da malattia renale cronica

A partire dal prossimo 19 Marzo 2024, presso l’ambulatorio della UOC di Nefrologia e Dialisi dell’Ospedale dei Castelli, sarà aperto un nuovo ambulatorio per la gestione delle patologie cardiovascolari in pazienti affetti da Malattia Renale Cronica. Il servizio, unico nel suo genere nell’ambito del territorio nazionale per quanto riguarda la nefrologia, si propone di garantire anche ai pazienti con funzione renale compromessa la possibilità di usufruire di terapie di secondo e terzo livello per la cura di patologie cardiovascolari quali l’ipercolesterolemia (in quei pazienti intolleranti alla terapia di prima linea) e lo scompenso cardiaco, nonché di ottimizzare terapie croniche come, ad esempio, quelle riguardanti il trattamento con farmaci anticoagulanti diretti per la prevenzione delle complicanze tromboemboliche della fibrillazione atriale.
“Quest’attività ambulatoriale si propone – spiega il Dott. Luca Di Lullo, Direttore della UOC di Nefrologia e Dialisi dell’Azienda USL Roma 6 – di fornire uno strumento per la gestione terapeutica di patologie croniche di natura cardiovascolare in quei pazienti per i quali la compromissione della funzione renale può creare degli ostacoli alla prescrizione da parte dei Colleghi di altre specialità. I suddetti Colleghi, infatti, potranno ora richiedere, qualora lo desiderino, una visita nefrologica ad hoc e saremo noi Nefrologi ad interfacciarci con loro per stabilire i più corretti regimi di terapia per una popolazione di pazienti particolarmente fragile”.
La richiesta di appuntamento dovrà avvenire tramite RECUP per le prime visite (impegnativa a cura dei Colleghi specialisti in Medicina Interna, Cardiologia ovvero Nefrologia) e con percorso interno per quanto concerne le visite di controllo.



La Regina (Asl Roma 6): Avviare un nuovo umanesimo, puntare sui Leu

Il 20 marzo giornata studio con esperti in Medical Humanities

“Papa Francesco ci ha insegnato a rimettere al centro la persona e a darle dignità. Non possiamo non dare dignità a chi soffre, perché chi aspetta di essere visitato in corsia non è un numero ma una persona con le sue esperienze, le sue paure e anche le sue potenzialità”. Così Vincenzo Carlo La Regina, direttore sanitario della Asl Roma 6, spiega il cambio di prospettiva che accompagnerà il suo lavoro: “Andare verso un percorso di umanizzazione delle cure, che guarda ai Livelli essenziali di umanizzazione (Leu)”.

“Abbiamo bisogno del paziente nell’alleanza terapeutica per avere un’aderenza della terapia altrimenti rischiamo di non essere efficaci. Oggi c’è bisogno di coraggio- rimarca il medico- per avviare un nuovo umanesimo della salute. Dobbiamo ridefinire anche i percorsi al livello organizzativo partendo dalla sicurezza e creando un’interdipendenza tra umanizzazione e benessere organizzativo degli operatori. Abbiamo intitolato il piano della performance ‘Umanizzare le cure umanizzando l’organizzazione’ perché dobbiamo mettere in campo questa interdipendenza. È difficile riuscire se gli operatori non sono felici- sottolinea La Regina- basti pensare che negli Stati Uniti ci sono i master sulla felicità”.

Il progetto di umanizzazione delle cure nella Roma 6 è partito, quindi, da un percorso formativo all’interno dell’Unità operativa del rischio clinico e della sicurezza delle cure. “Abbiamo trovato 60 facilitatori in tutta l’azienda, e di questi 30 hanno aderito al processo e al progetto dell’umanizzazione delle cure. Il 20 marzo promuoveremo una grande iniziativa nella nostra azienda affinché si inizi un percorso vero e proprio verso i Livelli essenziali di umanizzazione (Leu). Dobbiamo abituarci a selezionare le classi dirigenti anche attraverso coloro che sono aderenti ai Leu. Se non immaginiamo una organizzazione che tenda a questo- afferma il direttore sanitario- è chiaro che non riusciremo a raggiungere l’obiettivo”.

Il 20 marzo la Asl Roma 6 avvierà un confronto con gli esperti in Medical Humanities. “Attraverso questa giornata diamo inizio a un piccolo processo culturale dove gli operatori che hanno deciso volontariamente e gratuitamente di intraprendere questo percorso, potranno aiutarci a verificare il livello di umanizzazione presente nei reparti. C’è un metodo sviluppato dall’Agenas nel 2011 che può essere utilizzato per verificare da 1 a 100 il livello di umanizzazione, dato che in alcuni reparti è difficilissimo anche visitare i pazienti al di là del Covid. Attraverso la somministrazione di questionari reparto per reparto potremo capire dove agire per elevare i Leu”.

Gli operatori coinvolti sono medici, infermieri, oss e tutti coloro che producono e forniscono assistenza. “Un mondo che deve cambiare modo di interagire con chi non è più un numero, ma è una persona con la sua dignità, le sue debolezze e le sue potenzialità. Dobbiamo rispettare quella persona che in quel momento è fragile” dice La Regina.

Un nuovo umanesimo parte da un nuovo paradigma: agire sul modello culturale e alzare il livello delle persone che devono essere assistite a domicilio, “portandole al 10%. Il Pnrr ci viene incontro- conclude- il luogo di cura deve diventare la casa perché c’è tanta inappropriatezza nelle cure e la maggior parte delle patologie sono croniche, per cui la cronicità si deve risolvere sul territorio. Quella è già umanizzazione”.




Spiopoli, Meloni: “Bisogna arrivare fino in fondo”

Sulla vicenda dei presunti dossieraggi Giorgia Mloni ha detto “Oggi sta lavorando la commissione Antimafia, che ha poteri di inchiesta. Bisogna vedere dove riesce ad arrivare la commissione Antimafia, poi valutare se c’è bisogno di qualcos’altro. È anche un tema di tempistiche, per istituire una nuova commissione ci vuole qualche mese. Oggi abbiamo già una commissione che ci sta lavorando e bisogna farla lavorare nel miglior modo possibile. All’esito del lavoro della commissione Antimafia va valutato se servono altri strumenti”. La Premier ha aggiunto: “Il punto è che bisogna arrivare fino in fondo. Quello che sta emergendo è obiettivamente incredibile e vergognoso per uno stato di diritto”, ha affermato la premier rispondendo a chi le domandava se serve una commissione parlamentare di inchiesta sulla vicenda dei presunti dossieraggi.

Cafiero de Raho: ‘Additano me per attaccare l’opposizione’

“Si rileva chiaramente che tutti gli accessi sono stati fatti fuori dalla Direzione nazionale e che sono evidentemente tutti strumentali perché il controllo su quel settore lo avevano altri ed è evidente che una Procura importante, come la Procura nazionale, ha tante e tali articolazioni, finalità e campi in cui ci si muove che, additare me è soltanto un modo per attaccare l’opposizione che è comunque al di fuori di qualunque congegno dossieristico come quello che è avvenuto, se effettivamente è avvenuto. Credo che l’opinione pubblica lo capisca benissimo”. Lo ha detto Federico Cafiero De Raho, deputato del M5s ed ex procuratore nazionale Antimafia, in merito agli attacchi a lui rivolti da esponenti della maggioranza per la vicenda che ha portato all’inchiesta di Perugia.




La gestione di una Azienda Sanitaria in chiave sostenibile

La gestione di un’azienda sanitaria locale è un compito complesso e cruciale per garantire la fornitura di servizi sanitari di alta qualità alla comunità. In questo contesto, l’implementazione di pratiche innovative e sostenibili, supportate da ricerca e programmazione efficace, è fondamentale per affrontare le sfide attuali e future del settore sanitario.

La ricerca è il motore trainante dell’innovazione nel settore sanitario

Investire in ricerca scientifica permette di sviluppare nuove terapie, tecnologie diagnostiche e approcci terapeutici che migliorano la qualità delle cure e la salute complessiva dei pazienti. Ad esempio, la ricerca può portare alla scoperta di nuovi farmaci più efficaci, procedure chirurgiche meno invasive o dispositivi medici avanzati che ottimizzano i risultati clinici.

Integrare l’innovazione nella gestione di un’azienda sanitaria locale significa adottare tecnologie avanzate per migliorare l’efficienza operativa, come sistemi di gestione elettronica delle cartelle cliniche, telemedicina e strumenti di monitoraggio remoto dei pazienti. Queste soluzioni non solo ottimizzano i processi interni, ma anche migliorano l’accesso ai servizi sanitari e la comunicazione tra pazienti e operatori sanitari.

Programmazione Efficace

Una programmazione efficace è essenziale per garantire l’allocazione ottimale delle risorse e la pianificazione strategica delle attività all’interno di un’azienda sanitaria locale. Ciò implica la definizione di obiettivi chiari, la valutazione delle esigenze della comunità, la previsione delle tendenze epidemiologiche e la pianificazione delle risposte a emergenze sanitarie.

Una programmazione oculata permette di identificare aree prioritarie di intervento e di assegnare risorse in modo equo ed efficiente, assicurando che i servizi sanitari soddisfino adeguatamente le esigenze della popolazione. Inoltre, una pianificazione a lungo termine consente di adattarsi ai cambiamenti demografici, tecnologici e normativi, garantendo la sostenibilità nel tempo dell’azienda sanitaria locale.

Sostenibilità

La sostenibilità è un imperativo etico ed economico per le aziende sanitarie locali. Essa implica non solo l’adozione di pratiche ambientali responsabili, ma anche la promozione di equità nell’accesso ai servizi sanitari, la gestione efficiente delle risorse e la creazione di un ambiente lavorativo sano e sicuro per il personale.

Integrare la sostenibilità nella gestione di un’azienda sanitaria locale comporta l’implementazione di politiche volte a ridurre gli sprechi, l’ottimizzazione dell’uso delle risorse energetiche e idriche, l’adozione di pratiche di riciclo e il supporto a iniziative di mobilità sostenibile per il personale e i pazienti. Inoltre, promuovere l’equità nell’accesso ai servizi sanitari significa garantire che tutti i membri della comunità abbiano accesso a cure di qualità, indipendentemente dalla loro situazione economica, sociale o geografica.

Tirando le somme

La ricerca, l’innovazione, la programmazione e la sostenibilità sono pilastri fondamentali nella gestione di un’azienda sanitaria locale. Questi elementi non solo migliorano la qualità delle cure fornite ai pazienti, ma anche l’efficienza operativa e la sostenibilità economica dell’organizzazione nel lungo termine. Investire in queste aree è essenziale per affrontare le sfide emergenti nel settore sanitario e per garantire un sistema sanitario equo, efficiente e orientato al futuro.