Covid, Sebastiani (Cnr): contagi di nuovo in crescita in tutta Europa

La ripresa dei contagi di Covid-19 sta avvenendo in tutta Europa: in 11 Paesi si rileva già una crescita dell’incidenza e in 21 si prevede un aumento imminente: è quanto indicano le analisi del matematico Giovanni Sebastiani, dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo ‘M.Picone’, del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr).

“L’analisi delle differenze settimanali dei dati dell’incidenza dei positivi al virus SarsCov2 negli Stati dell’Europa rivela la ripresa del contagio”, osserva l’esperto. “L’incidenza è già in crescita in undici Stati, otto dei quali – prosegue – formano un cluster di Stati confinanti” che comprende anche l’Italia; si tratta di Austria, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Islanda, Lussemburgo, Portogallo, Slovenia, Svizzera.

I dati indicano inoltre che “in altri 21 Stati la discesa dell’incidenza è in frenata ed è prevista la risalita durante questa settimana”. Si tratta di Albania, Bielorussia, Belgio, Bosnia, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Danimarca, Ungheria, Irlanda, Kosovo, Lituania, Moldavia, Montenegro, Nord Macedonia, Romania, Serbia, Slovacchia, Spagna, Svezia, Turchia.
“Ci sono infine due Stati, Olanda e Norvegia, dove è già avvenuta di recente una nuova crescita, ma nell’ultima settimana – rileva il matematico – è iniziata di nuovo la discesa.

Di seguito i valori dell’incidenza dei casi negli ultimi sette giorni per 100.000 abitanti nei Paesi europei:
oltre 5.000: Islanda (5.154);
da 3.000 a 4.000: Austria (3.175);
da 2.000 a 3.000: Olanda (2.689), Lettonia (2.166), Svizzera (2.103);
da 1.000 a 2.000: Germania (1.639), Danimarca (1.493), Slovacchia (1.469), Grecia (1.221), Estonia (1.165), Finlandia (1.128), Lituania (1.109);
da 500 a 1.000: Lussemburgo (893), Norvegia (802), Slovenia (680), Italia (574), Irlanda (540), Repubblica Ceca (527); Meno di 500: Portogallo (472), Belgio (464), Francia (462), Russia (265), Spagna (264), Turchia (234), Croazia (233), Polonia (203), Serbia (171), Bulgaria (164), Ungheria (148), Romania (123), Bielorussia (108), Svezia (105), Montenegro (95), Macedonia (89), Moldavia (64), Bosnia (29), Albania (16), Kosovo (14).




Colloqui in Turchia: il ministro russo punta il dito su chi arma l’Ucraina

In arrivo il direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea)

Si sono svolti in Turchia i colloqui tra Ucraina e Russia. Nell’incontro abbiamo “affrontato la questione del cessione il fuoco di 24 ore per risolvere la maggior parte delle questioni urgenti dal punto di vista umanitario. Non abbiamo fatto progressi su questo purtroppo, sembra che ci siano altre persone che decidono su questo in Russia”. Lo ha detto il ministro degli esteri ucraino Dmytro Kuleba in conferenza stampa dopo l’incontro con il ministro russo Lavrov. Anche sull’apertura dei corridoi umanitari da e per Mariupol Kuleba ha detto che “sfortunatamente Lavrov non è stato in condizione di impegnarsi. Sono pronto a incontrare nuovamente Lavrov se ci saranno prospettive concrete”, ha aggiunto.

“Abbiamo avuto la conferma che non abbiamo alternative, ha detto il ministro degli Esteri russo Lavrov, al termine dell’incontro con l’omologo ucraino Kuleba in Turchia. “Coloro che riempiono l’Ucraina di armi devono capire che sono responsabili delle proprie azioni”, ha detto il ministro russo. “Non abbiamo attaccato in Ucraina. In Ucraina si è creata una situazione che ha creato una minaccia a Mosca, abbiamo fatto vari appelli ma nessuno ci ha ascoltato”, ha aggiunto Lavrov. “Questi contatti non possono esser usati per sostituire o svalutare i negoziati principali sul territorio bielorusso”, ha fatto sapere il ministro degli Esteri russo.

E sempre in Turchia è in arrivo il direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea). Grossi ha spiegato di essere stato invitato dal ministro degli Esteri turco: “Abbiamo bisogno di agire ora”. Discuterà “della questione urgente di garantire la sicurezza e la salvaguardia degli impianti nucleari in Ucraina”.

La guerra iniziata dalla Russia contro l’Ucraina prosegue senza sosta su due fronti. Sul terreno, con nuovi bombardamenti ancora stamani che hanno colpito un edificio residenziale vicino alla città di Kharkiv causando quattro morti, di cui due bambini. Un attacco ha centrato il villaggio di Slobozhanske, nel sud-est del paese, ferita una bambina di 5 anni, ma si scava tra le macerie per estrarre altri corpi. Oggi è prevista l’apertura di altri tre corridoi umanitari, si vedrà se la tregua sarà effettiva.

La presidenza ucraina ha lanciato un appello affinchè donne e bambini a Kharkiv, Donetsk e Luhansk lascino le loro regioni, diventate ormai troppo pericolose. Lo riporta il Kyiv Inedependent citando Oleksiy Arestovych, consigliere del capo dell’Ufficio del Presidente. “Per coloro che hanno bambini o donne, in particolare nelle regioni di Kharkiv, Donetsk, Luhansk, è meglio andarsene. Queste sono città di aspre battaglie militari e non c’è niente da fare per i civili, a meno che tu non sia un civile che lavora nei servizi dell’esercito o della città”, ha detto Arestovich.

In questa cornice si registra l’annuncio di Moody’s che ha declassato i rating di 39 istituti finanziari russi, a seguito del declassamento dei rating del governo russo a Ca da B3, con outlook negativo. Anche l’outlook è negativo. Tra gli altri Alfa-Bank, Credit Bank of Moscow, Gazprombank, Russian Agricultural Bank, Raiffeisenbank, Renaissance Financial Holding Limited.

“L’impatto delle sanzioni severe e coordinate annunciate nei giorni scorsi dai paesi occidentali sulla Russia, così come la risposta delle autorità russe – spiega Moody’s – si riflettono anche nel passaggio del Macro Profile della Russia a ‘Very Weak’ da ‘Weak+'”. I mercati, almeno quello asiatico, guardano alle trattative con fiducia. Meno ottimisti quelli del Vecchio Continente. Se la Borsa di Tokyo segna il maggior rialzo giornaliero dal dicembre 2020, prendendo spunto dal recupero degli indici azionari Usa, con gli investitori che tornano sul mercato dopo la repentina flessione dei prezzi petroliferi, oltre il 10%. Dopo la gran corsa di ieri le Borse europee scendono nella prima primissima parte della seduta guardando all’incontro in turchia e in attesa della riunione della Bce, che dovrebbe fare luce sulle mosse anti-inflazione di Francoforte. Dopo un avvio leggermente negativo, il listino più debole è quello di Milano, in calo di oltre il 2%, con quello tedesco e di Parigi sulla stessa linea. Prova a tenere Londra, in ribasso di un punto percentuale. In Piazza Affari vendite sulle banche premiate alla vigilia, con diverse sospensioni in asta di volatilità, tra le quali Unicredit e Intesa. Un altro fronte diplomatico è aperto in Polonia con l’arrivo nella notte della vicepresidente americana Harris che incontrerà presidente e premier. Nel tentativo di ricucire lo strappo provocato dall’annuncio del governo di Varsavia dell’intenzione di usare i Mig-19 nei cieli ucraini. Intenzione subito bocciata dal Pentagono.

Da Mosca altri strappi diplomatici con la dichiarazione che lascia il Consiglio d’Europa. Motivo? “La Russia non ha alcuna intenzione – recita una Tass stamani – di sopportare le azioni sovversive intraprese dall’Occidente, che spinge per un ordine basato sulle regole e sulla sostituzione del diritto internazionale calpestato dagli Stati Uniti e dai suoi satelliti”. Ancora timori per le centrali nucleari sul territorio ucraino con l’inquietante silenzio dalla centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia che ieri, spiega l’Agenzia internazionale per l’energia atomica che monitora il sito, ha smesso di trasmettere dati. Un’interruzione nelle comunicazioni registrata anche dal sito di Chernobyl: l’Aiea si dice “preoccupata”. L’inasprimento delle sanzioni europee a Russia e Bielorussia sono all’attenzione del vertice del Consiglio europeo. Con un occhio al boomerang che però sanzioni e guerra determinano su tutto l’occidente. La spinta sui prezzi esercitata dal conflitto farà sì che la crescita sarà inferiore al 4%, la premessa dalla quale partiranno i leader per stabilire le contromisure. Anche la Bce, che oggi riunisce il suo direttivo, è pronta a tornare in modalità emergenza.

L’Fmi intanto approva aiuti per 1,4 miliardi di dollari a Kiev. Intanto l’isolamento economico di Mosca si arricchisce di nuovi abbandoni del mercato russo. Ora è la volta di Sony, Nintendo Heineken e Carlsberg che fermano le vendite in Russia. E l’Eni non acquisterà petrolio da Mosca.




Matteo Salvini, a Varsavia per fare il punto sugli aiuti ai profughi

Il leader della Lega sta incontrando i rappresentanti delle nostre più importanti imprese

“Ho incontrato nella sede dell’Ambasciata d’Italia in Polonia i rappresentanti delle nostre più importanti imprese a Varsavia per fare il punto sugli aiuti ai profughi e sulla possibilità di aiutare e sostenere l’accoglienza nel nostro Paese. Vi tengo aggiornati.” Così Matteo Salvini in un tweet da Varsavia dove si tratterrà per poi probabilmente recarsi al confine con l’Ucraina.


Il leader della Lega è accompagnato dal capogruppo del partito al Parlamento europeo, Marco Campomenosi e dal deputato Luca Toccalini.

Dallo staff fanno sapere che non essendo una visita tradizionale, non sarà diffuso alcun programma né verranno forniti altri dettagli a parte eventuali comunicazioni. 




Covid, calano i positivi e i ricoverati in terapia intensiva

Sono 39.963 i nuovi contagi da Covid nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Venerdì 4 marzo erano stati 38.095.

Le vittime sono invece 173 (venerdì erano state 210). Sono 12.990.223 gli italiani contagiati dal Covid dall’inizio della pandemia Gli attualmente positivi sono 1.018.831, in calo di 4.956 nelle ultime 24 ore, mentre i morti totali salgono a 155.782. I dimessi e i guariti sono 11.815.610, con un incremento di 46.147 rispetto a venerdì.

Sono 381.484 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore. Venerdì erano stati 388.836. Il tasso di positività è al 10,5%, in aumento rispetto al 9,8% di venerdì. Sono invece 609 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 16 in meno rispetto a venerdì nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 59. I ricoverati nei reparti ordinari sono 8.974, ovvero 323 in meno rispetto a venerdì.

Sono stabili in Italia i casi di Covid-19 nei bambini in età scolare, complessivamente pari al 29% del totale dei casi nel Paese. Lo indica l’Istituto Superiore di Sanità (Iss) nel suo Rapporto esteso su sorveglianza, impatto delle infezioni ed efficacia vaccinale, aggiornato al 2 marzo. L’analisi per fasce d’età indica che la più colpita è quella fra 5 e 11 anni, con il 43% dei casi; seguono quelle fra 12 e 19 anni (38%) e sotto i cinque anni (19%).

I vaccinati con tre dosi hanno una protezione dalla forma grave di Covid-19 del 92% superiore rispetto ai non vaccinati. Lo indica l’Istituto Superiore di Sanità (Iss) nel suo rapporto esteso su sorveglianza, impatto delle infezioni ed efficacia vaccinale aggiornato al 2 marzo. Il Rapporto rileva inoltre che, rispetto ai non vaccinati, la protezione dalla malattia grave è dell’85% nei vaccinati con il ciclo completo (due dosi) da meno di 90 giorni, dell’88% nei vaccinati con ciclo completo da 91 e 120 giorni, e dell’82% nei vaccinati che hanno completato il ciclo vaccinale da oltre 120 giorni.

Per l’addio al Green pass dopo il 31 marzo “penso che dobbiamo valutare passo dopo passo”. Lo ha affermato il ministro della Salute Roberto Speranza, a margine di un’iniziativa a Firenze. “Proseguirà il confronto tra di noi – ha aggiunto – nel Governo, e fra Governo e Parlamento, e valuteremo la strada migliore: il percorso è ancora, per quanto mi riguarda, un percorso di fiducia che guarda a una fase nuova, ma di gradualità, perchè questo è il metodo che ci siamo dati, e finora ha portato a risultati che credo siano sotto gli occhi di tutti”.

“L’impegno del Governo è quello di superare lo stato d’emergenza”, ma “superare lo stato d’emergenza non significa d’un tratto magicamente essere fuori da ogni vincolo perché il Covid continua ad essere una sfida con cui fare i conti”. Lo ha affermato il ministro della Salute, Roberto Speranza, a margine di un’iniziativa sul Pnrr organizzata a Firenze dalla Regione Toscana. “Noi siamo molto più forti rispetto al passato – ha proseguito il ministro – perché abbiamo fatto una bellissima campagna di vaccinazione. Avere oltre il 91% di persone che ci hanno seguito in questa campagna di vaccinazione mette il nostro Paese in condizioni molto diverse rispetto al passato e noi stiamo piegando questa curva di Omicron grazie ai vaccini, senza chiusure generalizzate”. Speranza ha osservato inoltre che i dati “segnalano una discesa costante nelle ultime settimane: venivamo da numeri altissimi, siamo stati a quasi 2mila casi ogni 100mila abitanti. Gli ultimi dati, annunciati ieri dall’Istituto Superiore di Sanità, ci parlano di un dato di poco superiore a 400, quindi c’è stata una discesa molto significativa ma dobbiamo continuare con questo percorso”.




Ucraina, russi colpiscono torre tv di Kiev: domani il secondo round di colloqui alla frontiera con la Bielorussia

L’Ucraina è pronta a rafforzare la comunicazione con la Cina e “aspetta con impazienza una mediazione della parte cinese per realizzare il cessate il fuoco”

Le forze armate russe hanno colpito la Torre della Tv di Kiev. Il raid russo ha provocato almeno 5 vittime. Lo riferiscono le autorità ucraine.

L’esercito russo poche ore prima aveva invitato tutti i cittadini della regione di Kiev che abitano vicino a ripetitori di telecomunicazioni a lasciare le loro case. E “secondo l’intelligence le truppe russe stanno preparando un attacco aereo sulla Cattedrale di Santa Sofia a Kiev, patrimonio dell’Unesco”, riferisce l’ambasciata ucraina presso la Santa Sede.

“Al mondo: che senso ha dire “mai più” per 80 anni, se il mondo tace quando una bomba cade sullo stesso sito di Babyn Yar? Almeno 5 uccisi. Storia che si ripete…”. Così su twitter il presidente ucraino Zelesky rende noto un attacco russo contro un monumento nei pressi del memoriale di Babi Yar che ricorda lo sterminio di 30mila ebrei avvenuto durante la seconda guerra mondiale da parte dei nazisti.

Mentre un convoglio russo di blindati di più di 60 chilometri marcia su Kiev, un reparto maternità vicino la capitale finisce nel mirino e in pieno centro a Kharkiv viene colpito dai razzi russi il palazzo del governo regionale e si contano almeno 10 morti, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky accusa la Russia di ‘crimini di guerra’ e si appella all’Europa in un drammatico videointervento alla plenaria straordinaria del Parlamento europeo. “Vorrei sentire da parte vostra che la scelta dell’Ucraina verso l’Europa venga incoraggiata. Vogliamo essere membri a pari diritti dell’Ue. Stiamo dimostrando a tutti che questo è quello che siamo”, ha detto il presidente ucraino, chiedendo agli europei di “provare che siete con l’Ucraina”.

E se l’obiettivo dichiarato di Mosca continua ad essere ‘Smilitarizzare’ e ‘de-nazificare’ l’Ucraina, proteggere la Russia dalla ‘minaccia militare’ dei paesi occidentali e quindi proseguire l’offensiva fino al raggiungimento di “tutti gli obiettivi”, la Tass annuncia per domani il secondo round di colloqui alla frontiera con la Bielorussia sulle rive del Pripyat. Anche se il Cremlino chiarisce che è presto per una loro valutazione. L’attacco a Khariv fa dire al presidente Zelensky che questa è l’azione di ‘uno stato terrorista’, che nessuno perdonerà né dimenticherà.

“Sapevamo ci sarebbe stato un prezzo da pagare, ma la tragedia che stiamo vivendo è immane”, ha aggiunto. Poi ha accusato Putin di parlare di target militari ma continuare ad uccidere i bambini. E il presidente del Consiglio Ue Charles Michel riflette che l’Ue dovrà essere all’altezza del momento: l’allargamento è un tema difficile perché ci sono opinioni diverse, ma la domanda di Kiev è legittima. E Ursula von der Leyen parla di ‘momento della verità’ per l’Europa, perché è in corso uno scontro tra democrazia e autocrazia. Sul campo, invece, un nuovo allarme arriva da un tweet del Parlamento ucraino, secondo cui unità militari bielorusse avrebbero varcato il confine entrando nella regione di Chernihiv. La Bielorussia, scrive il Daily Beast, è già stata utilizzata come base dai russi, ma se la notizia fosse confermata, significherebbe che la nazione è diventata il terzo partecipante diretto alla guerra.

Intanto, in un videomessaggio alla conferenza sul disarmo di Ginevra, il ministro degli Esteri russo Lavrov accusa Kiev di cospirare per sviluppare il suo arsenale atomico, con una minaccia alla sicurezza internazionale. Secondo Lavrov, boicottato dalle delegazioni, è “inaccettabile per la Russia che alcuni Paesi europei ospitino armi nucleari degli Stati Uniti. E’ il momento di rimandarle a casa”. E mentre sul fronte sanzioni l’Europa ne impone oggi una senza precedenti, spiega il commissario per il Mercato interno Thierry Breton, con “l’interdizione di Russia Today e Sputnik sul mercato dell’Ue su tutti i media”; il premier britannico Johnson promette che l’Occidente è pronto a intensificarle “finché sarà necessario”. Londra ipotizza anche lo ‘sfratto’ della Russia dal consiglio di sicurezza dell’Onu.

In Italia, dove secondo una valutazione sono attesi 800-900 mila profughi, nella sua informativa alle Camere il presidente del consiglio Mario Draghi ribadisce la solidarietà del paese all’ Ucraina, attacca ‘il disegno revanscista’ di Putin e il ricatto nucleare e sottolinea la necessità di una reazione rapida, ferma, unitaria. Perché di fronte ad un’aggressione che ci riporta indietro di oltre 80 anni l’Italia non intende voltarsi dall’altra parte.

Il premier spiega anche che si è risposto a Kiev perché occorre che un governo democraticamente eletto sia in grado di resistere all’invasione. Ed ora si deve procedere spediti nel cammino della Difesa comune europea, complementare alla Nato. Il governo è inoltre al lavoro per mitigare l’impatto di eventuali problemi alle forniture energetiche, spiega Draghi. Al momento non ci sono segnali di un’interruzione del gas. L’Italia importa circa il 95% del gas che consuma e oltre il 40% proviene dalla Russia. Nel breve termine, anche una completa interruzione non dovrebbe dare problemi. Ci sono ancora 2,5 miliardi di metri cubi di gas negli stoccaggi. Ma per diversificare si deve andare avanti con le rinnovabili, la capacità di rigassificazione e un possibile raddoppio del gasdotto Tap. E per lo stoccaggio del gas occorre un approccio comune della Ue.

L’Ucraina è pronta a rafforzare la comunicazione con la Cina e “aspetta con impazienza una mediazione della parte cinese per realizzare il cessate il fuoco”. E’ quanto ha detto il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba alla controparte cinese Wang Yi nel corso della loro telefonata, nel resoconto dato da Pecino. Kuleba ha introdotto la situazione del primo round dei negoziati ucraino-russi, affermando che “porre fine alla guerra è la massima priorità della parte ucraina” che è “aperta a negoziare una soluzione” con “positività e sincerità”. Malgrado gli intoppi, la parte ucraina “rimane calma ed è disposta a continuare i negoziati”.




Negoziati Kiev-Mosca conclusi: Putin chiede neutralità dell’Ucraina e la Crimea

Medinsky: “Abbiamo trovato alcuni punti su cui è possibile trovare un terreno comune”

Sono durati quasi sei ore, in una località segreta al confine tra Ucraina e Bielorussia, i primi colloqui tra le delegazioni di Mosca e Kiev sulla guerra dichiarata dal Cremlino e si sono aggiornati a un secondo round con qualche segnale di apertura. ‘Abbiamo trovato alcuni punti su cui è possibile individuare un terreno comune’, dice il negoziatore russo Vladimir Medinsky, secondo cui il nuovo incontro si terrà ‘nei prossimi giorni al confine tra Polonia e Bielorussia’. Le delegazioni stanno ora tornando nelle rispettive capitali per consultazioni. Tra loro, secondo il Jerusalem Post, anche Roman Abramovich. La presenza del miliardario russo con passaporto israeliano sarebbe stata chiesta dall’Ucraina. Ma mentre intorno al tavolo allestito dal governo di Minsk si svolgevano le prime schermaglie negoziali, al telefono con il presidente francese Macron, Putin dettava le sue condizioni per far tacere le armi ed arrestare l’avanzata dei carri armati verso Kiev: Ucraina neutrale e riconoscimento della Crimea come territorio russo.

L’Eliseo sottolineava invece l’impegno del numero uno del Cremlino a ‘sospendere tutti gli attacchi contro i civili e le abitazioni’ e a ‘restare in contatto nei prossimi giorni per prevenire l’aggravamento della situazione’. Sul terreno, secondo il Pentagono, la Russia non ha ancora tuttavia il predominio aereo in Ucraina e ha finora lanciato 380 missili. Come dire che la situazione militare non giustifica la resa al tavolo dei negoziati. Tanto più che le sanzioni internazionali cominciano a far sentire i loro effetti sull’economia russa.

TELEFONATA PUTIN-MACRON – In una telefonata con il presidente francese Emmanuel Macron, il presidente russo Vladimir Putin si è impegnato oggi a “sospendere tutti gli attacchi contro i civili e le abitazioni”: lo ha reso noto una fonte dell’Eliseo. Nella telefonata, Putin ha dato “il suo accordo a restare in contatto nei prossimi giorni per prevenire l’aggravamento della situazione”, come proposto da Macron. Nella telefonata di oggi, durata un’ora e mezzo secondo le fonti dell’Eliseo, Macron ha ribadito a Putin la “richiesta della comunità internazionale di cessare l’offensiva russa contro l’Ucraina, ribadendo la necessità di un cessate il fuoco immediato”. In particolare, Macron ha chiesto che cessino i bombardamenti contro civili e abitazioni, che siano preservate tutte le infrastrutture civili e siano garantite le principali strade, in particolare quella del sud di Kiev. Putin, secondo le fonti della presidenza francese, ha “confermato la volontà di impegnarsi su questi tre punti”. Macron ha anche chiesto il “rispetto del diritto internazionale umanitario e la protezione delle popolazioni civili”, con “il trasporto degli aiuti secondo quanto contenuto nella risoluzione che la Francia presenta in Consiglio di sicurezza Onu”. Infine, Macron ha proposto al presidente russo di “rimanere in contatto nei prossimi giorni per prevenire l’aggravarsi della situazione” e “Putin si è detto d’accordo”. Un accordo con l’Ucraina sarà possibile solo dopo la “smilitarizzazione e de-nazificazione” di Kiev, “quando avrà assunto uno status neutrale”: lo ha detto il presidente Putin nella telefonata con Macron, secondo quanto riferisce il Cremlino, citato dalla Tass. Vladimir Putin ha detto nella telefonata a Emmanuel Macron di chiedere il riconoscimento internazionale della Crimea come territorio russo tra le condizioni per porre fine al conflitto in Ucraina, riferisce il Cremlino.




Negoziati Kiev-Mosca, mondo con il fiato sospeso per la minaccia nucleare

Qualche ora di calma apparente, poi nella quinta notte di guerra in Ucraina hanno ricominciato a suonare le sirene: esplosioni, incendi, fughe nei rifugi anche alla vigilia degli attesi colloqui di Gomel, in Bielorussia, tra i rappresentanti di Kiev e Mosca.

L’esercito russo ha annunciato che la popolazione di Kiev “può lasciare liberamente la città” e rivendica la “supremazia aerea” in tutta l’Ucraina. L’esercito russo accusa anche le autorità ucraine di utilizzare la popolazione civile di Kiev come “scudo umano”. Attraverso il sito Viaggiare sicuri del ministero degli Esteri, la Farnesina raccomanda fortemente agli italiani presenti in Russia di lasciare il Paese.

Mentre il presidente degli Stati Uniti Joe Biden sentirà oggi gli alleati per valutare il prossimo passo. E l’Onu torna a riunire il Consiglio di Sicurezza per proporre – annuncia il ministro degli Esteri Luigi Di Maio – una tregua per evacuare donne e bambini. A tremare, dopo le nuove sanzioni alla Russia e la minaccia nucleare evocata da Vladimir Putin sono stati soprattutto i mercati: il rublo ha ceduto quasi il 30% sul dollaro sulle piazze asiatiche, i future a Wall Street hanno perso fino al 3%, il petrolio è schizzato al Wti fino a un +7,5% a 98,46 dollari al barile. Strangolate dalle sanzioni molte banche russe, con il 50% delle riserve della banca centrale di Mosca congelate nelle casseforti dei Paesi del G7. L’Ue chiude alla Russia anche i cieli, blindando gli spazi aerei dei Paesi membri e presto potrebbe farlo anche per i porti.

Attacchi sono stati segnalati nella notte su Kiev e Kharkiv, tutti respinti secondo le fonti ucraine. Un missile russo – riferiscono i media ucraini – ha colpito un condominio, un asilo e un negozio nel centro di Chernihiv provocando un incendio. Una donna è rimasta ferita. Bombardamenti ha denunciato intanto la Russia ne Donbass, “i peggiori degli ultimi mesi”, “con vittime civili e infrastrutture danneggiate”. La cronaca registra anche la fuga dagli arresti domiciliari, dove si trovava con l’accusa di alto tradimento per aver sostenuto i separatisti del Donbass, l’oligarca amico di Putin Viktor Medvedchuk, considerato il suo uomo a Kiev. Il suo legale ha fatto sapere che “si trova in un posto sicuro a Kiev”. I russi avrebbero intanto dato alle fiamme un museo di storia a Ivankiv, a nord di Kiev, in cui si celebravano gli eroi ucraini.

La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen insiste: “Vogliamo l’Ucraina nell’Unione europea”. Nella notte parla al telefono con il presidente ucraino. Volodymyr Zelensky riferisce anche su Twitter di una conversazione telefonica con il premier britannico Boris Johnson e con il presidente polacco Andrzej Duda. “Concordato ulteriori passi congiunti per contrastare l’aggressore”, dice, sottolineando che “le prossime 24 ore saranno cruciali per l’Ucraina”. Alla vigilia dei colloqui su cui puntano le speranze di una soluzione diplomatica gira voce di un imminente arrivo in Ucraina di truppe bielorusse a sostegno di quelle di Mosca, al momento non confortata dai fatti.

Nella notte arriva anche la notizia del sì al referendum su alcune modifiche alla Costituzione di Minsk che, oltre a rafforzare i poteri di Lukashenko, rimasto fedele a Putin, potrebbero consentire a Mosca di dispiegare sul territorio armi nucleari pur escludendo “ogni aggressione militare” dalla Bielorussia. “Abbiamo dimostrato di sapere come proteggere la nostra casa dagli ospiti indesiderati”, twitta il comandante delle forze di terra delle forze armate dell’Ucraina, Oleksandr Syrsky. Secondo Kiev, la Russia, nei primi 4 giorni di guerra, ha perso circa 4.000 uomini, dozzine di aerei e centinaia di veicoli da combattimento. L’ultimo bilancio del ministero della Salute conta 352 civili ucraini uccisi, tra cui 14 bambini. I feriti sono 1.684, tra cui 116 bambini.




Made in Italy, Coldiretti attacca l’Ue: “Vuole colpire carne e salumi”

Non solo vino, l’Unione Europea vuole cancellare anche la promozione di carne e salumi colpendo un settore da primato del Made in Italy agroalimentare, con la norcineria nazionale che offre lavoro a circa centomila persone e vale 20 miliardi. E’ quanto denuncia la Coldiretti Lazio nel riferire che il Consiglio UE Agricoltura e Pesca dei 27 Paesi ha posto all’ordine del giorno la presentazione e discussione di un documento congiunto sulla politica di promozione europea di Austria, Belgio, Bulgaria, Ungheria, Irlanda, Italia Lettonia, Lituania, Polonia, Portogallo, Spagna e Ungheria.

“L’Italia – spiega il presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri – sotto la spinta della Coldiretti, anima il fronte europeo di 12 Paesi, che si oppongono alla revisione dei prodotti ammessi alla promozione dell’UE da parte della Commissione europea, che punta all’esclusione di alcuni settori”, come appunto la carne, i salumi ed il vino, considerati pericolosi per la salute.

“Siamo soddisfatti del fatto che il Ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli abbia colto le nostre preoccupazioni – aggiunge Granieri – che insieme al Consigliere Delegato di Filiera Italia Luigi Scordamaglia, ha inviato una lettera anche a diversi Commissari europei (tra cui il Commissario Gentiloni ed il Commissario Woicjechowski) e agli eurodeputati, in cui si ribadisce la necessità di agire subito per scongiurare l’esclusione dai fondi della promozione di settori chiave del Made in Italy”.

Assistiamo alla demonizzazione di bistecche, braciole, prosciutti, salami, mortadelle, che hanno dietro milioni di lavoratori europei. “Questo coincide in maniera evidente con la propaganda del passaggio a una dieta unica mondiale, dove il cibo sintetico si candida a sostituire qu​ello naturale. Non lo possiamo accettare”, sottolinea Granieri.

Si tratta infatti di una profonda contraddizione che colpisce le piccole tipicità tradizionali, che hanno bisogno di sostegni per farsi conoscere sul mercato e che rischiano, invece, di essere condannate all’estinzione. La “carne Frankenstein”, ottenuta in laboratorio da cellule in vitro, è stata beneficiata da ingenti risorse pubbliche, concesse dalla stessa Unione Europea, a favore di aziende private. Dietro il business della carne in provetta – secondo la Coldiretti – si nascondono rilevanti interessi economici e speculazioni internazionali, dirette a sconvolgere il sistema agroalimentare mondiale e a minare le basi della dieta mediterranea, che l’Unione Europea a parole difende.

Il giusto impegno della Commissione Europea per tutelare la salute dei cittadini, secondo la Coldiretti, non può tradursi in decisioni semplicistiche, che rischiano di criminalizzare ingiustamente singoli prodotti indipendentemente dalle quantità consumate. “L’equilibrio nutrizionale – precisa Coldiretti Lazio – va infatti ricercato tra i diversi cibi consumati nella dieta giornaliera e non certo condannando lo specifico prodotto”.

“L’Italia è il Paese più ricco di piccole tipicità territoriali con il rischio di danneggiare prodotti dalla tradizioni secolari – conclude Granieri – come quelli dalla nostra regione, con un impatto devastante sull’economia, sull’occupazione, sulla biodiversità e sul territorio, dove quando una stalla chiude si perde un intero sistema fatto di animali, di prati per il foraggio, di prodotti tipici e soprattutto di persone impegnate a combattere, spesso da intere generazioni, lo spopolamento e il degrado”.

Si tratta peraltro di settori già duramente colpiti dall’emergenza Covid, che ha costretto alla chiusura di osterie e ristoranti, i quali rappresentano un luogo privilegiato di consumo di carne, salumi e vini di qualità. Una provocazione nei confronti dell’Italia a dieci anni dal riconoscimento Unesco della dieta mediterranea, fondata proprio su una alimentazione diversificata che con pasta, frutta, verdura, carne, extravergine e il tradizionale bicchiere di vino consumati a tavola in pasti regolari, hanno consentito fino ad ora agli italiani di conquistare il primato europeo di longevità.




Ucraina, l’Onu lancia l’allarme: si temono 5 milioni di profughi

Grandi: “Sfide che ci attendono potrebbero andare oltre il prevedibile”

“Abbiamo già accolto 50mila rifugiati dall’Ucraina e ne riceveremo molti altri”: a lanciare l’allarme è Filippo Grandi, alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr), durante un collegamento con il summit dei sindaci del Mediterraneo in corso a Firenze.

“Siamo già nel Paese e in quelli limitrofi. C’è una sorta di resilienza e abbiamo grandi capacità di soccorso umanitario, ma il problema è che i numeri potrebbero superare la nostra capacità di accoglienza”, ha detto ancora.

“Sfide che ci attendono potrebbero andare oltre il prevedibile. Come in ogni guerra, anche in Ucraina non ci sarà nessun vincitore e i civili pagheranno un prezzo molto alto. Le sfide che ci attendono potrebbero andare oltre il prevedibile. Nessuno deve pensare che noi potremo risolvere il problema di tutti i rifugiati”, ha spiegato Grandi. La maggioranza delle persone in fuga è diretta in Polonia e Moldova. L’Alto commissario ha espresso un “ringraziamento di cuore ai Paesi e ai popoli dei Paesi che stanno tenendo aperti i loro confini e stanno accogliendo i rifugiati”.

L’agenzia S&P taglia il rating della Russia a BB+ e lo pone sotto osservazione con implicazioni negative

“Riteniamo che le sanzioni annunciate potrebbe avere effetti significativi diretti e indiretti sull’attività economica, la fiducia e la stabilità finanziaria.

C’è un’alta incertezza sull’evoluzione del conflitto geopolitico e di ulteriori sanzioni, ma anche sulle ripercussioni economiche e finanziarie delle restrizioni esistenti”, afferma S&P.

S&P taglia il rating dell’Ucraina a B- e lo mette sotto osservazione con implicazioni negative, avvertendo di fatto che sono possibili ulteriori downgrade. “L’assalto militare russo pone rischi alla crescita economica ucraina, alla stabilità finanziaria e alle sue finanze pubbliche”, afferma S&P in una nota sottolineando che “il creditwatch negativo indica che potremmo tagliare il rating se le incertezze legate al conflitto militare dovessero significativamente indebolire la liquidità, il sistema finanziario o la capacità amministrativa del governo dell’Ucraina”




Covid, report Iss: continua la discesa di nuovi casi mentre i decessi aumentano ancora

Nel corso delle ultime settimane “è stata registrata una diminuzione del numero dei casi segnalati, delle ospedalizzazioni e dei ricoveri in terapia intensiva. Sono invece ancora in aumento i decessi”. E’ quanto si legge nel report esteso dell’Iss che integra i dati del Monitoraggio settimanale sull’andamento del Covid in Italia e dalle curve dei grafici che confermano l’andamento. Dal 7 al 20 febbraio sono stati diagnosticati e segnalati 771.327 nuovi casi, di cui 715 deceduti. 

Continua la discesa dell’incidenza settimanale che passa da 704 per 100.000 abitanti (7/2/2022 – 13/2/2022) a 560 per 100.000 abitanti (14/2/2022 -20/2/2022) contro 742 per 100.000 abitanti (7/2/2022 – 13/2/2022) per arrivare a 552 ogni 100.000 abitanti questa settimana. Nella fascia 0-9 anni si registra il più alto tasso di incidenza a 14 giorni (2.551 per 100.000), mentre nella fascia di età 70-79 anni si registra la più bassa (628 per 100.000). Intanto decresce in tutte le fasce l’incidenza a 14 giorni, comprese le fasce 0- 9 e 10-19 anni. L’età mediana è pari a 37 anni. 

Nell’ultima settimana la percentuale di reinfezioni sul totale dei casi segnalati è pari a 3,1%, in leggera diminuzione rispetto alla settimana precedente (3.2%). In sei mesi, dal 24 agosto 2021 al 23 febbraio 2022 sono stati segnalati 232.818 casi di reinfezione.

La mortalità la popolazione over12 fra il 31 dicembre 2021 al 30 gennaio 2022, per i non vaccinati (114 decessi per 100 mila abitanti) è 6 volte più alta rispetto ai vaccinati con ciclo completo (23 decessi per 100mila abitanti) e 17 volte più alto rispetto ai vaccinati con dose aggiuntiva o booster (7 decessi per 100mila abitanti). Emerge dal report esteso dell’ISS. I ricoveri in terapia intensiva per i non vaccinati (30 per 100 mila) sono 6 volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo (5 ricoveri per 100 mila) e 17 volte più alto rispetto ai vaccinati con dose aggiuntiva o booster (2 ricoveri per 100 mila)




Crisi Ucraina, Putin pronto a soluzioni diplomatiche ma non tratta su sicurezza nazionale

La Russia è pronta a trovare “soluzioni diplomatiche” con Kiev e l’Occidente sulla crisi ucraina: lo ha detto questa mattina il presidente russo Vladimir Putin. “Il nostro Paese è sempre aperto al dialogo diretto e onesto per trovare soluzioni diplomatiche ai problemi più complessi. Tuttavia, gli interessi e la sicurezza dei nostri cittadini non sono negoziabili”, ha detto Putin in un discorso trasmesso in tv in occasione della Giornata del difensore della patria.

“Non negoziabili”: così il presidente russo Vladimir Putin ha definito oggi gli interessi e la sicurezza del Paese.

Il Presidente USA Joe Biden non ha intenzione di partecipare ad un summit con Vladimir Putin. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca Jen Psaki poco dopo che il segretario di stato Usa Antony Blinken ha cancellato l’incontro con il ministro degli esteri russo Serghiei Lavrov, previsto per giovedi’. “La diplomazia non puo’ avere successo a meno che la Russia non cambi corso”, ha aggiunto, ponendo come condizione per un summit tra i due leader la “de-escalation” russa, “che significa muovere le truppe”.