ROMA, BANCHE DATI INPS E INPDAP VIOLATE: ARRESTI E DENUNCE DA PARTE DELLA POLIZIA POSTALE

Redazione

Roma – Avevano avviato un'attività commerciale con la quale fornivano ai clienti l'accesso a pagamento alle banche dati dell'Inps e dell'Inpdap. Con l'accusa di accesso abusivo e detenzione abusiva di codici di accesso ai sistemi informatici o telematici, gli agenti della Polizia postale hanno arrestato stamattina due persone.

Nel corso dell'operazione, denominata "Gate over", sono state anche denunciate tre persone e sequestrati numerosi computer e altri dispositivi utilizzati per commettere i reati. Le indagini hanno interessato molte città italiane, con il coordinamento del Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche (C.N.A.I.P.I.C.),

Sequestrato anche il portale web www.mistralreport.com attraverso il quale venivano effettuati, a pagamento, gli accessi abusivi ai dati dei contribuenti ed il conto corrente verso il quale confluivano i pagamenti dei numerosissimi clienti, che avevano acquistato questo "particolare servizio".

Il servizio a pagamento permetteva, a fronte della corresponsione di importanti somme di denaro, gestite attraverso un servizio di "ricariche" prepagate, l'accesso ad informazioni contenute nei database di Inps ed Inpdap, con la possibilità quindi di ricavare la posizione previdenziale e contributiva di ignari cittadini.

Sul portale era riportata la modalità con cui veniva fornito il servizio e il cliente, dopo la sottoscrizione di un contratto per servizi online, poteva acquistare un pacchetto di accessi, per poi ricevere una username ed una password per l'accesso al portale stesso, in modo da poter effettuare autonomamente le ricerche nelle diverse banche dati dell'ente previdenziale.

I pacchetti prepagati andavano da un minimo di 242 euro ad un massimo di oltre 3 mila euro, con un vero e proprio tariffario in base al tipo di prestazione richiesta.

 




PALERMO: FALSI INCIDENTI STRADALI, 23 PERSONE INDAGATE

Redazione

Partinico / Corleone (PA) – Gli agenti dei commissariati di Partinico e di Corleone e della Squadra mobile di Palermo, questa mattina, con l'operazione "Phantom Crash", incidente fantasma, hanno eseguito 23 misure cautelari nei confronti degli appartenenti ad una associazione per delinquere finalizzata alla commissione di truffe ai danni di compagnie assicurative di Palermo.

Tra le persone coinvolte, con compiti distinti, una serie di professionisti tra avvocati, periti assicurativi ed impiegati postali.

Decine sono state le truffe scoperte dalla polizia, con un danno per le compagnie di assicurazione di centinaia di migliaia di euro.

L'indagine, non a caso denominata "Phantom Crash", iniziata circa due anni fa, ha permesso di scoprire la composizione del gruppo malavitoso formato da 23 persone.

Al vertice risaltava, per la sua abilità di gestione e coordinamento , un pregiudicato partinicese di 54 anni che, si serviva della collaborazione di più persone di fiducia, familiari compresi, nelle fasi organizzative della simulazioni dei sinistri.

Le investigazioni, condotte anche con intercettazioni telefoniche e riprese video, hanno permesso di registrare i meccanismi dei raggiri messi a segno in modo sistematico dall'organizzazione.

Per compiere la truffa è stato sfruttato un vasto appezzamento di terreno a Partinico, nella disponibilità della "mente" della banda. L'area veniva utilizzata come pista di collisione dove provocare gli incidenti; questi poi venivano denunciati come reali con sostanziosi risarcimenti.

Nel terreno, risultato ben protetto da occhi indiscreti grazie ad un'alta recinzione perimetrale disseminata da telecamere a circuito chiuso ed allarmi sonori, c'era anche un deposito di parti di carrozzerie già danneggiate; portiere, cofani, paraurti ed altro materiale venivano adoperati di volta in volta a seconda del tipo di auto e di incidente da simulare.

Nelle corso delle riprese aeree gli investigatori del Commissariato di Partinico hanno filmato alcuni dei momenti in cui si provavano le manovre di collisione ripetute anche più volte, fino a raggiungere un elevato grado di danno al mezzo.

In quelle circostanze si impiegavano delle carcasse di autovetture contro le quali, dopo una breve rincorsa, venivano lanciate, con autista a bordo, le auto, il più delle volte noleggiate presso agenzie.

Per gli incidenti fantasma i criminali utilizzavanoanche carcasse di auto già danneggiate o prossime alla demolizione; altre volte i mezzi coinvolti risultavano essere gli stessi con targhe sostituite.

I poliziotti hanno riscontrato in altre occasioni che le targhe dei mezzi coinvolti nei falsi incidenti stradali venivano pure alterate, in modo da indurre le compagnie assicuratrici in errore sullo stato della pratica risarcitoria.

Infatti, nella redazione delle denunce dei sinistri, i denuncianti formulavano intenzionalmente la variazione di un numero o di una lettera nel tentativo, spesso riuscito, di eludere i controlli.

Dopo la fase della realizzazione dell'incidente entravano in azione i periti e i liquidatori che avevano il fondamentale ruolo "evolutivo" nella gestione delle pratiche peritali, agendo con dolo nell'esecuzione delle false perizie.

Gli avvocati, poi intervenivano nelle fasi risarcitorie istruendo le pratiche; alcuni impiegati delle Poste Italiane, invece, facilitavano l'incasso di assegni intestati a terze persone che, risultavano essere stati falsamente coinvolti nei vari sinistri.

Amici e parenti, invece figuravano nei CID, i moduli di contestazione amichevole di incidente, come parti coinvolte in incidenti in realtà inesistenti.




CASALECCHIO DI RENO: SORPRESO GIOVANE A SPACCIARE DROGA

Redazione

Casalecchio di Reno (BO) I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Bologna erano venuti a conoscenza che alcune persone di colore avevano preso l'abitudine di spacciare sostanze stupefacenti a Casalecchio di Reno. I militari hanno pianificato dei servizi di osservazione a distanza e questo ha permesso di arrestare un nigeriano 26enne, del luogo, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Il blitz è scattato martedì pomeriggio, quando il 26enne è stato visto uscire di casa e dirigersi verso un uomo che si trovava al volante di una Renault. Il nigeriano è salito a bordo e il conducente ha messo in moto il veicolo e si è diretto fino all'intersezione con via Trieste, dove si è fermato e ha fatto scendere il passeggero che si allontanava a piedi. I due soggetti sono stati avvicinati e fermati dai Carabinieri che li stavano seguendo a distanza. L'autista, 51enne, incensurato, residente a Bologna, è stato trovato in possesso di una dose di eroina, nascosta nei pantaloni, che lo stesso riferiva di aver acquistato da un uomo al prezzo di 30 euro. Il nigeriano, che aveva ancora in tasca le banconote, è stato fermato e accompagnato in caserma. La perquisizione domiciliare eseguita all'interno del suo appartamento ha permesso di rinvenire, appoggiati sopra un tavolino e alla vista di tutti, 42 involucri contenenti dosi di eroina e cocaina, per un quantitativo pari a 57 grammi di eroina, 34 grammi di cocaina e 164 grammi di sostanza da taglio ottenuta con un integratore alimentare, materiale per il confezionamento e un gruzzolo di banconote pari a 1.331 euro. L'arrestato è stato condotto presso la casa circondariale di Bologna, a disposizione dell'Autorità Giudiziaria. Il 51enne è stato segnalato alla Prefettura per uso personale di sostanze stupefacenti.




AVELLA: RINVENUTO UN FUCILE A CANNE MOZZE

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Avella (AV) – Nell'ambito di mirati servizi predisposti dal Comando Provinciale Carabinieri di Avellino, finalizzati al contrasto dei reati contro la persona ed il patrimonio, i Carabinieri della Compagnia di Baiano al termine di un'articolata attività info-investigativa hanno rinvenuto, all'interno di un casolare abbandonato in Avella, un fucile a canne mozze pronto all'uso.
In particolare i militari della Stazione di Avella, durante un servizi di perlustrazione, hanno rinvenuto all'interno di un casolare abbandonato, il fucile con le canne tagliate artigianalmente, in modo da aumentarne la potenzialità offensiva e renderne più agevole il porto, l'uso e l'occultamento. Lo stesso veniva trovato all'interno di un sacchetto di cellophane di colore nero, conservato in buono stato e ben oleato, privo di matricola e di marca, e con all'interno una cartuccia. Nel medesimo involucro sono state rinvenute altre quattro cartucce.
Il tutto veniva sottoposto a sequestro dagli operanti e gli atti inviati all'Autorità Giudiziaria per gli adempimenti consequenziali.




ACERRA: IL COMUNE TAGLIA LA TARSU SULLE ABITAZIONI PRIVATE

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Acerra (NA) – Il Comune di Acerra taglia la Tarsu. La Giunta Comunale di Acerra, riunita oggi dal Sindaco Raffaele Lettieri, ha approvato con la delibera n. 110 il taglio della Tarsu: sulle abitazioni private e relative pertinenze si pagherà 0,30 centesimi di euro in meno a metro quadrato. La Tarsu aumenterà, invece, per le sale da gioco di 0,50 centesimi di euro e per gli istituti di credito di 1,15 euro sempre a metro quadrato. Nello specifico per quanto riguarda l’applicazione della Tarsu per l’anno 2013, l’Amministrazione comunale ha deciso per la riduzione della tassa per lo smaltimento dei rifiuti sulle abitazioni private e sui locali adibiti a depositi e garage al servizio delle abitazioni private, grazie anche agli ottimi risultati raggiunti sul fronte della raccolta differenziata da tutti i cittadini acerrani e della lotta all’evasione.

 




IMU, ADDIO PER SEMPRE!

di Alberto De Marchis

Imu sulla prima casa, sei solo un vecchio ricordo. Ti diciamo addio senza remore dopo che è saltata anche la seconda rata dell'imposta dovuta nel 2013. Stessa sorte tocca anche all'Imu 'agricola': per i fabbricati rurali e per gli imprenditori agricoli professionali relativamente ai terreni è prevista l'esenzione totale. Qualcosa la sta facendo questo strano governo delle larghe intese. Riguardo le cessioni immobiliari, per facilitare il processo di dismissione del patrimonio immobiliare pubblico, verrà estesa anche alle Regioni e agli Enti locali la possibilità di cedere beni immobili a Cassa Depositi e Prestiti. Per l'Imu si tratta di un esborso complessivo di 2,150 miliardi a carico totalmente del sistema bancario e assicurativo: il mancato gettito viene compensato tramite acconti e aumenti d'imposta a carico del settore finanziario e assicurativo. La copertura è composta: per 1,5 mld dall'aumento al 130% dell'acconto Ires e Irap dovuto per il 2013 dovuto dalle società del settore finanziario e assicurativo. L'aliquota Ires viene elevata (per il solo 2013) al 36%. Per 650 mln circa: anticipo a carico degli intermediari finanziari sulle ritenute del risparmio amministrato (conto titoli). Ma qui interviene la seconda parte del decreto varato oggi: quello per la rivalutazione delle quote di Bankitalia che così si avvia a diventare una public company.