Peste suina, la Ue chiede di dichiarare Roma zona infetta

L’Italia “provvede affinché non siano autorizzati i movimenti di partite di suini detenuti nelle aree elencate come zona infetta e dei relativi prodotti verso altri Stati membri e paesi terzi”.

Lo prevede la Decisione di esecuzione 2022/746 della Commissione europea relativa ad alcune misure di emergenza contro la peste suina africana in Italia.

La Decisione è pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea di ieri. Il provvedimento, si legge, “si applica fino al 31 agosto 2022”, e prevede l’istituzione di una zona infetta nell’area del comune di Roma che “comprenda almeno le aree elencate” nella Decisione stessa.

L’Italia deve provvedere ad istituire “immediatamente una zona infetta in relazione alla peste suina africana” che comprenda varie aree del comune di Roma. E’ quanto si legge nella Decisione di esecuzione 2022/746 della Commissione europea relativa ad alcune misure di emergenza contro la peste suina africana in Italia. La Decisione è pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea di oggi ed indica nel dettaglio le zone dell’area di Roma interessate.




ANSA, stretti accordi con le reti del Nord Europa

La Finlandia, negli ultimi giorni, emerge sui mass media nazionali ed internazionali come non mai negli ultimi decenni, purtroppo per eventi, quelli connessi alla guerra in Ucraina, che non sono certo positivi. Da questi, sorge l’esigenza di una informazione più precisa ed approfondita anche su protagonisti indiretti, come la Finlandia, trascinati sotto i riflettori non certo per propria scelta.

Appare quindi comprensibile che, a  margine della riunione annuale delle Agenzie di stampa partecipanti alla rete internazionale MINDS, tenutasi a Helsinki recentemente, alla presenza di un funzionario dell’Ambasciata d’Italia, l’Agenzia italiana ANSA abbia sottoscritto un accordo di collaborazione internazionale con l’omologa finlandese STT.

Per l’Ambasciatore in Finlandia, Sergio Pagano, “L’accordo tra ANSA e l’agenzia di stampa finlandese STT si inserisce in un percorso di concreto rafforzamento della collaborazione, già molto approfondita, tra i nostri due Paesi, favorita anche dalla comune appartenenza alla famiglia europea. L’estensione di tale collaborazione anche al settore dell’informazione, grazie all’intesa tra le due agenzie di stampa, è un passaggio molto significativo, soprattutto in questa fase di forte e rinnovata attenzione del pubblico italiano alle vicende di questa Nazione amica, collocata ai confini nord-orientali dell’Europa. In particolare, l’intesa tra ANSA e STT consentirà agli operatori dei nostri Paesi di poter beneficiare di informazioni di qualità soprattutto in ambito economico, consentendo una maggiore conoscenza delle opportunità offerte da questo dinamico mercato, grazie ad approfondimenti sui settori di maggiore rilevanza in termini di sviluppo e sulle novità normative. Confido quindi che grazie a questo nuovo strumento possano trarre ulteriore beneficio le relazioni bilaterali, che già l’anno passato hanno registrato un nuovo record nell’interscambio commerciale, cresciuto per la prima volta fino a 5 miliardi di euro”.

A sua volta, l’amministratore Delegato ANSA Stefano De Alessandri sottolinea l’importanza degli accordi raggiunti: “le nuove collaborazioni siglate in questi giorni completano il quadro di quelle internazionali attivate da ANSA con le maggiori Agenzie di informazione nell’area dell’Europa del nord, tassello fondamentale della nostra strategia internazionale che prevede il raggiungimento di una rete capillare di accordi in tutto il mondo. L’obiettivo è quello di disporre e di rendere disponibile un’informazione sempre più completa e articolata a livello internazionale e, allo stesso tempo, di avere la possibilità di sviluppare progetti commerciali congiunti nei vari Paesi interessati”.

Soddisfatto anche l’amministratore Delegato di STT, Kimmo Laaksonen per il quale“Le agenzie di stampa hanno un ruolo chiave da svolgere nel fornire informazioni affidabili e combattere le notizie false. Ciò è stato evidenziato durante la pandemia e la guerra in Ucraina. La cooperazione tra le agenzie di stampa ci aiuta in questo, fornendo informazioni affidabili da tutto il mondo. Per una piccola Agenzia di stampa come STT, la cooperazione è particolarmente importante. L’Italia è un attore chiave a livello europeo e mondiale. La collaborazione con l’ANSA offre a STT occhi e orecchie sulla società italiana e sulla vita del popolo italiano. La forte presenza dell’ANSA in America Latina consente a STT di mettere in luce aspetti che STT non è stata in grado di seguire in precedenza. La cooperazione offre all’ANSA l’opportunità di riferire sulla situazione in Finlandia e di fornire al mondo informazioni aggiornate e accurate. Il rapido cambiamento nell’ambiente politico finlandese legato alla politica di sicurezza sta suscitando notevole interesse. Siamo in una situazione in cui la Finlandia è salita sotto i riflettori delle notizie internazionali a un nuovo livello. La produzione di notizie 24 ore su 24 di STT garantisce contenuti di notizie veloci e affidabili, che creano un quadro aggiornato di argomenti importanti nel nostro paese”.

L’ANSA ha siglato accordi analoghi anche con la rete svedese TT e danese RITZAU. La rete MINDS International è stata ufficialmente fondata come società registrata nel settembre 2007, a seguito di un precedente progetto cofinanziato dall’Unione Europea. MINDS è un’organizzazione senza scopo di lucro, volta a supportare la digitalizzazione globale dei media e lo sviluppo di servizi multimediali innovativi rilevanti per il pubblico. MINDS agisce come un pensatoio, riunendo la maggior parte delle agenzie di stampa del mondo focalizzate sul mercato per condividere idee di sviluppo del settore, tecnologia e per discutere le notizie e le tendenze dei media. Con l’esperienza di centinaia di dirigenti di agenzie di stampa provenienti da tutto il mondo, i membri ottengono l’accesso a preziose conoscenze e prodotti innovativi per i loro clienti. Oltre alla ricerca esclusiva per i nostri membri, MINDS coordina le attività congiunte all’interno della rete e oltre.




Nato, ufficializzata la richiesta di ingresso della Finlandia: domani tocca alla Svezia

La Finlandia ha chiesto ufficialmente l’ingresso nella Nato: “E’ una nuova era si apre”, dice il presidente Niinisto. Per la premier Sanna Marin “la minaccia nucleare è molto seria, non possiamo più credere che ci sarà un futuro di pace accanto alla Russia restando da soli”.

La Svezia dovrebbe fare domanda martedì. Intanto Gli uomini asserragliati nell’acciaieria Azovstal di Mariupol “hanno perso le speranze e si preparano alla battaglia finale”. Lo ha detto in conferenza stampa Kateryna, moglie di un soldato del Reggimento Azov, secondo quanto riportano i media ucraini, spiegando che i combattenti “sono pessimisti, perché non c’è quasi speranza di salvezza. Si stanno preparando per l’ultima battaglia perché non credono in una soluzione diplomatica”. Per Vladimir Medinsky, capo della delegazione russa ai colloqui con Kiev, i combattenti del battaglione Azov non possono essere oggetto di “negoziati politici”.

E l’Ucraina si sta preparando “a nuovi tentativi della Russia di attaccare il Donbass, per consolidare le sue posizioni nel sud dell’Ucraina. Gli occupanti ancora non vogliono ammettere di essere in un vicolo cieco e che la loro cosiddetta ‘operazione speciale’ è già fallita. Il popolo spingerà gli invasori al pieno riconoscimento della realtà”: lo ha detto in un messaggio il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

La Finlandia ha deciso di chiedere l’adesione alla Nato. “Non avremmo preso questa decisione se non avessimo pensato che avrebbe rafforzato la nostra sicurezza nazionale: pensiamo che sia la giusta decisione. La minaccia nucleare è molto seria, e non può essere isolata in una specifica regione se parliamo di armi nucleari”. Lo ha detto la premier finlandese Sanna Marin in conferenza stampa. La premier ha anche sottolineato che la decisione di entrare nella Nato, insieme alla Svezia, “influenzerà tutta la regione baltica e rafforzerà le capacità di tutti i paesi di difendersi e rafforzerà anche la Nato”.”Siamo preparati a diversi tipi di reazioni russe. Siamo pronti e ci stiamo preparando”, ha detto la premier finlandese Sanna Marin. “Quando guardiamo alla Russia, vediamo oggi un paese molto diverso da quello che abbiamo visto appena qualche mese fa. Tutto è cambiato da quando la Russia ha attaccato l’Ucraina e penso personalmente che non possiamo più credere che ci sarà un futuro di pace accanto alla Russia restando da soli”, ha detto, spiegando la decisione di chiedere l’adesione alla Nato. “E’ un atto di pace, non ci sarà più la guerra in Finlandia”, ha detto.

La Svezia intende presentare la propria domanda di adesione alla Nato martedì. Lo riporta il quotidiano svedese Svenska Dagbladet, secondo cui il piano svedese è di presentare la domanda martedì presso la sede della Nato a Bruxelles, dopo che il governo avrà preso la decisione storica di candidarsi all’alleanza lunedì pomeriggio. Il Partito socialdemocratico che guida il governo in Svezia ha annunciato il sostegno alla candidatura del Paese all’ingresso nella Nato. E’ quanto si legge in un comunicato. Oggi il Partito socialdemocratico svedese ha dichiarato di essere favorevole all’adesione alla Nato: un passo annunciato, ma comunque storico, perché cambia la sua tradizionale posizione sulla neutralità. “I socialdemocratici lavoreranno quindi per garantire che la Svezia, se la domanda sarà approvata, esprima la propria riserva sul dispiegamento di armi nucleari e basi permanenti sul proprio territorio”, ha affermato il partito in un comunicato, poche ore dopo che la Finlandia ha formalizzato l’intenzione di fare domanda di adesione all’Alleanza atlantica.  “L’Ucraina può vincere questa guerra”, e “la Nato è più forte e unita di sempre”. Lo ha detto Jens Stoltenberg a Berlino in video per la conferenza finale della riunione dei ministri degli Esteri dei Paesi Nato. “La Russia non sta raggiungendo gli obiettivi strategici che si è posta”, ha aggiunto. “La decisione di entrare nella Nato da parte di Svezia e Finlandia va presa da loro. Sarebbe un momento storico e aumenterebbe la nostra capacità di difesa”.  La Nato, ha proseguito, darà garanzie di sicurezza a Svezia e Finlandia anche nel periodo di candidatura per l’adesione all’Alleanza. “La Turchia – ha concluso – non sta tentando di bloccare l’adesione di Svezia e Finlandia alla Nato”.




Daffra: “Gli Skyline di Oreste Ruggiero sono elementi essenziali di benessere e di identificazione positiva”

Si è conclusa, con un corale apprezzamento la cerimonia inaugurale della 4° opera Skyline – Le Città di Leonardo, realizzata dall’Architetto-artista Oreste Ruggiero per la Questura di Milano.
Oltre al Questore di Milano Giuseppe Petronzi e all’autore dell’Opera architetto Oreste Ruggiero alla presentazione dello Skyline ispirato ai “nodi vinciani” erano presenti il Prefetto di Milano Renato Saccone, il Prefetto di Pisa Maria Luisa D’Alessandro, la Direttrice del Polo Museale della Lombardia Emanuela Daffra, il Presidente della Federazione Italiana delle Associazioni degli Amici dei Musei Italo Scaietta, tutti i Questori della Lombardia e i vertici delle specialità della Polizia di Stato e delle altre Forze di Polizia della Lombardia, i Prefetti Gianlorenzo Fiore e Gian Valerio Lombardi già Prefetto di Milano. Presenti anche
Alberto Bellotti Generale dell’Arma dei Carabinieri a riposo Presidente sezione territoriale ANCRI Milano e Gianfranco Cicala consigliere nazionale ANCRI referente Lombardia.
Il Prefetto Francesco Tagliente, ideatore del progetto e moderatore dei lavori, richiamando il legame tra l’arte, il decoro degli uffici adibiti ad uffici di polizia e la sicurezza, ha chiarito che “così come l’ambiente urbano determina il comportamento sociale (una lampadina accesa può avere la potenzialità di scoraggiare un furto) la sicurezza e il decoro degli ambienti di lavoro consentono di ridurre gli incidenti sul lavoro, altrettanto il decoro degli ambienti di lavoro degli operatori dell’Amministrazione della Pubblica sicurezza, soprattutto se adibiti alla ricezione del pubblico e delle denunce determina una maggiore produttività a
beneficio della sicurezza dei cittadini”.

Il Prefetto Francesco Tagliente insieme con la moglie Maria Teresa

La Direttrice Emanuela Daffra sul tema città e arte, ha ricordato l’attività molteplice di Leonardo per Milano, il progetto per il riordino compositivo e sanitario della città, oltre a citare varie opere che in questa città sono nate, quali la doppia versione della Vergine delle Rocce, la Dama con l’Ermellino.
La Direttrice ha affermato anche che considera importante la filosofia che anima gli Skyline – Le città di Leonardo perché affini e vicini all’idea – che percorrere l’intera storia italiana- di identificazione tra decoro urbano e dignità, della qualità degli ambienti come elemento essenziale di benessere e di identificazione positiva per tutti coloro che in quel luogo, in quelle città abitano o transitano.
Infine ha chiuso sottolineando il valore essenziale per la convivenza, ed oggi lo si sente in particolare, non tanto della bellezza ma della cultura in quanto strumento di dialogo, di confronto e di approfondimento.
Il Direttore generale di Italia 7 Fabrizio Manfredini – intervenuto alla cerimonia augurale di Milano – ha deciso di dedicare una intera puntata del programma di approfondimento Monitor di martedì 17 maggio,
condotto da Gaetano D’Arienzo, in diretta dalle ore 21.30 alle 23.00. Tra gli ospiti, oltre allo stesso Prefetto Tagliente, anche il neuroscienziato Pietro Pietrini, la psicologa Anna Maria Giannini, il sociologo Nicola Ferrigno e il Questore di Livorno Roberto Massucci




Gli Skyline “nodi vinciani”, Oreste Ruggiero: “Un intreccio fra arte, cultura e istituzioni, finalizzato alla sicurezza”

Si è conclusa, con un corale apprezzamento la cerimonia inaugurale della 4° opera Skyline – Le Città di Leonardo, realizzata dall’Architetto-artista Oreste Ruggiero per la Questura di Milano. Oltre al Questore di Milano Giuseppe Petronzi e all’autore dell’Opera Maestro Ruggiero, alla presentazione dello Skyline, ispirato ai “nodi vinciani”, erano presenti il Prefetto di Milano Renato Saccone, il Prefetto di Pisa Maria Luisa D’Alessandro, la Direttrice del Polo Museale della Lombardia Emanuela Daffra, il Presidente della Federazione Italiana delle Associazioni degli Amici dei Musei Italo Scaietta, tutti i Questori della Lombardia e i vertici delle specialità della Polizia di Stato e delle altre Forze di Polizia della Lombardia, i Prefetti Gianlorenzo Fiore e Gian Valerio Lombardi già Prefetto di Milano. Presenti anche
Alberto Bellotti Generale dell’Arma dei Carabinieri a riposo Presidente sezione territoriale ANCRI Milano e Gianfranco Cicala consigliere nazionale ANCRI referente Lombardia.

Il Prefetto Francesco Tagliente, ideatore del progetto e moderatore dei lavori, richiamando il legame tra l’arte, il decoro degli uffici adibiti ad uffici di polizia e la sicurezza, ha chiarito che “così come l’ambiente urbano determina il comportamento sociale (una lampadina accesa può avere la potenzialità di scoraggiare un furto) la sicurezza e il decoro degli ambienti di lavoro consentono di ridurre gli incidenti sul lavoro, altrettanto il decoro degli ambienti di lavoro degli operatori dell’Amministrazione della Pubblica sicurezza, soprattutto se adibiti alla ricezione del pubblico e delle denunce determina una maggiore produttività a beneficio della sicurezza dei cittadini”.
Il Questore Petronzi ha sottolineato l’importanza di un contesto ambientale di decoro e, in questo caso, anche artistico, che può aiutare sia il cittadino sia gli operatori di Polizia che vivono quotidianamente l’ambiente della Questura. Un contesto di maggiore decoro, dignità e al tempo stesso anche di sicurezza che chiude un circuito virtuoso di efficienza nella sicurezza. Un ulteriore tassello di un percorso identitario istituzioni-società civile caratterizzato dal costante rafforzamento di quelle politiche della sicurezza partecipata che, nel corso del tempo, ha via via saldato l’attività della Polizia alle migliori esperienze professionali e civiche del Paese.
L’architetto artista Oreste Ruggiero, invitato ad illustrare le opere Skyline – Le città di Leonardo, ha esordito che “a Firenze Leonardo si è formato stilisticamente alla bottega del Verrocchio mentre nell’intera città che ha maturato la sua filosofia; a Roma ha trovato, soffrendo, nuove energie per non sentirsi superato dal dinamismo di Michelangelo e Raffaello; a Pisa si è arreso con rispetto davanti alla Natura che non gli consentì la deviazione del fiume Arno. Ma è a Milano, con una prima permanenza continua di oltre venti anni, che si sono sviluppate in modo compiuto l’arte, la scienza ed è maturata la filosofia di Leonardo,
facendo sintesi del personaggio così come è conosciuto e ammirato nel mondo, tanto da farlo definire ‘Uomo universale’. La città di Milano – ha aggiunto – ha infiniti elementi che la caratterizzano: l’essere da sempre, fino dal suo Duomo in stile gotico internazionale, città aperta al mondo; l’essere riferimento della creatività e della moda, della cultura, dell’arte, e non meno rappresentare il felice connubio fra tradizione e innovazione…”.
Tutti questi elementi sono fusi ed espressi nell’opera Milano Skyline presso la Questura di Milano.
Un’iniziativa d’intreccio fra arte, cultura e istituzioni promossa da Francesco Tagliente e accolta dal Questore di Milano Giuseppe Petronzi che ha condiviso la continuità del tema iniziato a Firenze Luoghi pubblici e simboli delle città di appartenenza. Spiegare un’opera da parte del proprio autore è sempre cosa non facile, ma al di là delle dimensioni che la caratterizzano di mt. 2,70 x 1,40 e della tecnica mista, l’auspicio è che con la linea, più che con i volumi pieni, la composizione riesca a illustrare quell’intreccio infinito di rapporti tra istituzioni e cittadini, tra pubblico e privato, che caratterizza la città di Milano e che
l’artista ha voluto esaltare nel colore della modernità degli anni ’60: la luce ormai simbolo di un’epoca, multicolore, vitale e gioiosa delle insegne al neon.

“Ma quegli intrecci – ha proseguito Oreste Ruggiero – sono anche presenti nella famosa Sala delle Asse del Castello Sforzesco e negli altrettanti famosi nodi simbolo dell’Accademia di Leonardo da Vinci, che diventarono subito moda per le decorazioni della Milano dell’epoca”.
Quindi suggestioni, emozioni e la presenza di Leonardo che non sovrasta altero, come nel monumento in Piazza della Scala ma si confonde, con i tratti della città, la sua Milano, e le è grato con gioia per quanto essa gli ha saputo offrire, e a noi di conseguenza attraverso la bellezza della sua arte e la profondità della sua filosofia. L’artista, in quest’opera, afferma che ha inteso evocare, anche attraverso la lezione di Leonardo e oltre la città, il rispetto della Natura come Maestra di ogni cosa al mondo e regola di riferimento universale. Non a caso ai lati dell’opera, che ne fanno parte come un trittico, sono posti due pannelli che rappresentano i filari di betulle che si aprivano ai viandanti per dare spazio, improvvisamente, al profilo e
alle luci della città. La stessa visione che si aprì a Leonardo al suo arrivo a Milano, da Firenze, nel 1482, per rimanervi quasi venti anni e dove, lui, figlio di una serva o forse addirittura di una schiava, poté trovare finalmente la sua casa, la sua dimensione, il rispetto per la sua creatività e la fama. “E forse anche, in quella città – ha concluso Oreste Ruggiero, Leonardo condivise una profonda affinità elettiva, per la cultura e la forza d’animo, con Isabella di Aragona; ma questo è un altro capitolo che porta a Napoli e non meno a Bari”.




Skyline Le citta di Leonardo. Tagliente: “Sempre provato dolore e disagio di fronte a tanti uffici pubblici e monumenti in stato di degrado”

Si è conclusa, con un corale apprezzamento la cerimonia inaugurale della 4° opera Skyline – Le Città di Leonardo, realizzata dall’Architetto-artista Oreste Ruggiero per la Questura di Milano.
Il Questore di Milano Giuseppe Petronzi ha sottolineato l’importanza di un contesto ambientale di decoro e, in questo caso, anche artistico, che può aiutare sia il cittadino sia gli operatori di Polizia che vivono quotidianamente l’ambiente della Questura. Un contesto di maggiore decoro, dignità e al tempo stesso anche di sicurezza che chiude un circuito virtuoso di efficienza nella sicurezza. Un ulteriore tassello di un percorso identitario istituzioni-società civile caratterizzato dal costante rafforzamento di quelle politiche della sicurezza partecipata che, nel corso del tempo, ha via via saldato l’attività della Polizia alle migliori esperienze professionali e civiche del Paese.

Il Prefetto Tagliente con la moglie Maria Teresa

Il Prefetto Francesco Tagliente, ideatore del progetto e moderatore dei lavori, richiamando il legame tra l’arte, il decoro degli uffici adibiti ad uffici di polizia e la sicurezza, ha chiarito che “così come l’ambiente urbano determina il comportamento sociale (una lampadina accesa può avere la potenzialità di scoraggiare un furto) la sicurezza e il decoro degli ambienti di lavoro consentono di ridurre gli incidenti sul lavoro, altrettanto il decoro degli ambienti di lavoro degli operatori dell’Amministrazione della Pubblica sicurezza, soprattutto se adibiti alla ricezione del pubblico e delle denunce determina una maggiore produttività a
beneficio della sicurezza dei cittadini”.
Il Prefetto Tagliente, ha aggiunto di essere stato sempre convinto che “le istituzioni, e le persone che le incarnano e le rappresentano, debbano fare di tutto per valorizzare l’inestimabile patrimonio del nostro Paese. “Ho sempre provato dolore e disagio di fronte a tanti uffici pubblici e monumenti in stato di degrado. Per questo – ha concluso – a Firenze e Roma come Questore e a Pisa da Prefetto, ho voluto affiancare ai miei doveri d’ufficio il personale impegno a lasciare in condizioni migliori di come l’avevo trovato il patrimonio che mi era stato affidato, a cominciare dalla conoscenza dei valori e dei simboli della nostra Repubblica che si aggiungono, senza mai offuscarle, alle radici storiche e culturali delle grandi e piccole comunità che compongono il grande affresco della penisola italiana”.
Oltre al Questore Petronzi, al Prefetto Tagliente e all’autore dell’Opera Oreste Ruggiero, alla presentazione dello Skyline Milano erano presenti il Prefetto di Milano Renato Saccone, il Prefetto di Pisa Maria Luisa D’Alessandro, la Direttrice del Polo Museale della Lombardia Emanuela Daffra, il Presidente della Federazione Italiana delle Associazioni degli Amici dei Musei Italo Scaietta, tutti i Questori della Lombardia e i vertici delle specialità della Polizia di Stato e delle altre Forze di Polizia della Lombardia, i Prefetti Gianlorenzo Fiore e Gian Valerio Lombardi già Prefetto di Milano. Presenti anche Alberto Bellotti Generale dell’Arma dei Carabinieri a riposo, presidente della sezione territoriale ANCRI di Milano e Gianfranco Cicala consigliere nazionale ANCRI e referente degli insigniti della Lombardia.




Meteo, arriva Hannibal: la prima forte ondata di caldo del 2022

Hannibal o Annibale, condottiero cartaginesefamosoper la traversata dei Pirenei e delle Alpi con gli elefanti verso Roma: l’omonimo campo anticiclonico percorre la stessa strada e per questo prende il nome del condottiero ‘tunisino’, la lettera A di Annibale indica anche la prima forte ondata di caldo del 2022.

In queste ore, infatti, dalla Tunisia e dall’Algeria correnti calde si dirigono verso l’Italia passando anche su Spagna e Francia con valori termici elevati: siamo già 8 gradi oltre la media del periodo ed il picco del caldo africano è atteso martedì prossimo.

Arriveremo ben oltre i 32-33°C soprattutto sul Nord Italia, ma il caldo si espanderà durante il weekend anche verso le regioni centro-meridionali.

Se fossimo stati in agosto, quando i mari sono già caldi, con questa configurazione avremmo toccato i 37-39°C.

In questo momento ci salva il bacino del Mediterraneo che ha l’acqua ancora fresca, intorno ai 20-22°C: questa riserva di fresco ci proteggerà in parte da questa ondata di caldo influendo sulle correnti nordafricane in transito sul Mare Nostrum.La configurazione sinottica che spiega l’anomala e precoce risalita di Hannibal vede il rapido approfondimento del Ciclone d’Islanda fino ad un minimo di 990 hPa, tale bassa pressione porta maltempo verso le Isole Britanniche e risucchia correnti calde dal Nord Africa verso l’Italia: una configurazione che rimarrà bloccata almeno fino alla prossimasettimana con il dominio di Hannibal sul Centro Europa.

Antonio Sanò, direttore e fondatore del sito iLMeteo.it, prevede sull’Italia il rinforzo della ‘Gobba del Cammello’, come viene simpaticamente chiamato l’Anticiclone Africano, con un’estensione verso Nord a sfiorare Danimarca e Polonia: per l’esattezza avendo ilcammello due gobbe sarebbe meglio indicare l’Anticiclone Africano come ‘Gobba delDromedario’. Al di là dell’animale con la gobba, questo promontorio anticiclonico causerà un’ondata di caldo eccezionale per il periodo in Italia: siamo infatti ancora a metà Maggio e si toccheranno temperature massime tipiche di luglio.Solo nelweekend sono attesi brevi momenti di refrigerio pomeridiano sulle Alpi e localmente sulla Pianura Padana, con temporali a macchia di leopardo, proprio come avviene in piena estate. Tante analogie con luglio, Annibale sta attraversando i Pirenei e punta le Alpi, questa volta invece degli elefanti ha tanti dromedari, la gobba dell’anticiclone africano porterà condizioni molto afose già a metà maggio.

Venerdì 13 Al Nord: sole e caldo estivo, ma con temporali pomeridiani sulle Alpi del Triveneto. Al Centro: bel tempo, caldo. Al Sud: sereno o cielo poco nuvoloso.

Sabato 14.Al Nord: subito rovesci su Lombardia eTriveneto, migliora dal pomeriggio. Al Centro: bel tempo, caldo. Al Sud: bel tempo, caldo.

Domenica 15.Al Nord: sole e caldo estivo, ma con isolati temporali dalle Alpi verso le pianure adiacenti, più probabili al Nord-Ovest. Al Centro: bel tempo, caldo, isolati temporali su rilievi abruzzesi. Al Sud: bel tempo, caldo.Tendenza. Dominio dell’Anticiclone Hannibal, l’altapressione nordafricana porterà un ulteriore aumento delle temperature con condizioni in prevalenza soleggiate almeno fino a metà settimana.




Covid, Iss: aumento del rischio di reinfezione

Sono segnalati 438.726 casi di reinfezione da Covid, pari al 3,6% del totale dei casi notificati.

Nell’ultima settimana la percentuale di reinfezioni risulta pari al 5,8%, in aumento rispetto alla settimana precedente (5%).

Emerge dal report esteso dell’Istituto superiore di sanità (Iss) sull’andamento dell’epidemia di Covid-19 in Italia.  

Dal 24 agosto 2021 al 11 maggio 2022, rileva il report esteso dell’Iss, sono stati segnalati dunque 438.726 casi di reinfezione. L’Iss evidenzia un aumento del rischio di reinfezione in modo particolare nei soggetti con prima diagnosi di Covid-19 notificata da oltre 210 giorni rispetto a chi ha avuto la prima diagnosi fra i 90 e i 210 giorni precedenti; nei soggetti non vaccinati o vaccinati con almeno una dose da oltre 120 giorni rispetto ai vaccinati con almeno una dose entro i 120 giorni; nelle femmine rispetto ai maschi; nelle fasce di età più giovani (dai 12 ai 49 anni); negli operatori sanitari rispetto al resto della popolazione.




Draghi a Washington: “Tutte le parti devono fare uno sforzo per arrivare sedersi intorno ad un tavolo, anche gli Usa”

Seconda giornata della visita del presidente del Consiglio Mario Draghi a Washington. Il premier ieri sera ha avuto un incontro alla Casa Bianca con il presidente degli Stati Uniti Joe Biden.

Al centro del colloquio tra i due leader, durato oltre un’ora, la guerra in Ucraina, le conseguenze economiche della guerra, i negoziati di pace. A breve attesa una Conferenza stampa di Mario Draghi.

L’incontro di ieri con il presidente Biden è andato molto bene. In questo incontro ci siamo trovati d’accordo sul fatto che bisogna sostenere l’Ucraina – ha esordito il presidente Draghi – ma bisogna anche cominciare a parlare di pace. E deve essere una pace che vuole l’Ucraina’. “Abbiamo concordato che occorre continuare a sostenere l’Ucraina e a fare pressione su Mosca ma anche cominciare a chiedersi come si costruisce la pace. Il percorso negoziale e’ molto difficile ma il primo punto punto e’ come costruire questo percorso negoziale, deve essere una pace che che vuole l’Ucraina, non una pace imposta“. Lo ha detto il premier Mario Draghi in una conferenza stampa all’ambasciata italiana a Washington dopo l’incontro ieri con Joe Biden alla Casa Bianca. “La guerra ha cambiato fisionomia, inizialmente era una guerra in cui si pensava ci fosse un Golia e un Davide, essenzialmente di difesa disperata che sembrava anche non riuscire, oggi il panorama si è completamente capovolto, certamente non c’è più un Golia, certamente quella che sembrava una potenza invincibile sul campo e con armi convenzionale si è dimostrata non invincibile”. Così il premier Mario Draghi in conferenza stampa dopo l’incontro con Biden alla Casa Bianca. “Tutte le parti devono fare uno sforzo per arrivare sedersi intorno ad un tavolo, anche gli Usa” ha ribadito il presidente del Consiglio. “All’ inizio della guerra in parlamento si diceva in l’Italia che dovevamo avere un ruolo, io risposi che non bisogna cercare un ruolo, bisogna cercare la pace, chiunque siano le persone coinvolte l’importante è che cerchino la pace, non di affermazioni di parte. Non bisogna cercare di vincere, la vittoria poi non e’ definita: per l’Ucraina significa respingere l’invasione ma per gli altri?”: lo ha detto il premier Mario Draghi.

C’è poi il problema dei prezzi dell’energia. “L’Italia sta facendo molto per raggiungere l’indipendenza dal gas russo” ha detto Draghi. “Ho anche ricordato a Biden il tema della possibilità di mettere un tetto al prezzo del gas, ipotesi accolta con favore, anche se l’amministrazione Usa sta riflettendo più su un tetto al prezzo petrolio che su gas, si è deciso che ne riparleremo presto insieme”. Così il premier Mario Draghi a Washington in conferenza stampa dopo l’incontro con il presidente Usa Joe Biden. Nel mercato dell’energia “le distorsioni sono molto forti in Ue, ora i provvedimenti se si riusciranno a prendere sono in corso di programmazione” ma “in Ue dobbiamo essere d’accordo e come sapete i pareri non sono unanimi ma su questo noi continueremo ad andare avanti”. Così il premier Mario Draghi in conferenza stampa a Washington dopo l’incontro con Joe Biden

“Le banche centrali devono aumentare i tassi ma se li aumentano troppo fanno cadere il paese in recessione ma di questa difficoltà Lagarde è pienamente consapevole. La situazione è molto diversa tra Usa e Ue, in Usa il mercato del lavoro è a pieno impiego, in Europa no, quindi il passo di normalizzazione della politica monetaria sarà necessariamente diverso. Noi come governo possiamo cercare di attenuare la perdita di potere d’acquisto sulle categorie piu’ deboli”: cosi’ il premier Mario Draghi ad una domanda sulla lotta all’inflazione .

“Con Joe Biden abbiamo parlato della crisi alimentare provocata dal blocco di grani vari dall’Ucraina perche’ i porti sono bloccati. Lavrov ha detto che sono bloccati perche’ i porti sono minati. Questo puo’ essere un primo esempio di dialogo che si costruisce tra le due parti per salvare decine di milioni di persone”: lo ha detto il premier Mario Draghi in una conferenza stampa all’ambasciata italiana a Washington dopo l’incontro ieri con Joe Biden alla Casa Bianca.

Nell’incontro con il presidente Biden è stato affrontato  anche il tema della ricostruzione dell’Ucraina: ” L’Ue dia una risposta collettiva per la ricostruzione Ucraina. I singoli paesi non hanno risorse, l’Italia farà la sua parte insieme agli altri”. “A oggi non vedo una recessione quest’anno: il motivo è che abbiamo chiuso l’anno scorso molto molto bene e ci portiamo dietro una crescita acquisita. Mi pare molto difficile che quest’anno ci possa essere una recessione”. Così il premier Mario Draghi in conferenza stampa a Washington. “E’ una situazione di grande incertezza ma non possiamo dire che andrà al peggio per tutta l’economia.




Ucraina, Kiev: “In vagoni frigo migliaia di corpi dei soldati russi. Abbandonati durante la ritirata”

Le forze russe hanno ripreso l’assalto all’acciaieria Azovstal, dove centinaia di combattenti continuano a resistere, e parlano di 34 attacchi aerei nelle ultime 24 ore. Secondo Kiev un centinaio di civili sono ancora nello stabilimento.

A Izyum scoperti i corpi di 44 civili sotto le macerie di un edificio di cinque piani distrutto dai russi. L’Oms ha verificato 200 attacchi a strutture sanitarie in Ucraina dall’inizio della guerra.

Intanto decine di cadaveri di soldati russi sono stati abbandonati senza sepoltura quando le truppe di Mosca si sono ritirate dalla regioni di Kiev e Kharkiv. Al Jazeera scopre numerosi corpi, ammassati in un vagone refrigerato di un treno nella regione di Kiev. Il capo dell’amministrazione militare di Kharkiv parla di cadaveri trovati “per le strade, nelle case”. “Non sono stati nemmeno sepolti, li hanno lasciati nelle discariche. Quando si ritirano, non prendono i corpi dei loro soldati”, ha spiegato. Un militare ucraino dice che i suoi compatrioti “hanno trattato i morti dei nemici meglio di come loro hanno trattato i civili”. 




Roma, Vigili Urbani, Sulpl: “Operatività e efficienza tornino ad essere valori di riferimento”

“Il degrado dei monopattini e biciclette abbandonati ovunque che costringe sovente pedoni e automobilisti a fare dei veri e propri slalom”

ROMA – Monopattini e biciclette abbandonati ovunque nelle strade del centro storico, dove pedoni e persino automobilisti sono sovente costretti a fare slalom per evitare i velocipedi abbandonati in strada.

“Nessun servizio di repressione, tantomeno di rimozione che possa convincere le società di sharing ad organizzarsi con opportune misure per contenere gli effetti dell’inciviltà dei propri clienti. – dichiara in una nota il Segretario Romano Aggiunto del Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale (SULPL) Marco Milani – Ed i vigili? – prosegue la nota di Milani – Dal Comando del Corpo di Via della Consolazione sono stati inviati dei “moduli di segnalazione” da far compilare ai caschi bianchi romani, come se la risposta al degrado, da parte della polizia cittadina dovesse consistere in una mera presa d’atto da annotare su carta. La stessa carta che, in un atteggiamento schizoide volto a procurarne il risparmio , avrebbe portato il Comando Generale a modificare il sistema di rilevamento degli incidenti stradali, portando taluni sindacati sul piede di guerra ” a partire dai prossimi giorni si abbandonerá il Verbatel, un sistema di rilevazione di proprietà del Corpo di Polizia Locale di Roma Capitale, per passare ad un nuovo sistema di cui allo stato sono sconosciuti costi e procedure di appalto. La cosa peggiore è che mentre con il precedente sistema qualsiasi delle migliaia di agenti in forza al Corpo era in grado di procedere ai rilievi dei sinistri stradali, che potevano essere eseguiti sia tramite tablet che moduli cartacei, con il nuovo sistema prettamente informatizzato , saranno a disposizione solo 5 strumenti telematici a gruppo territoriale, con inevitabili ricadute peggiorative sui tempi e la qualitá del servizio, di cui oltretutto appaiono sconosciuti costi e procedure di appalto. Sembra che il Corpo di Polizia cittadina più numeroso d’Europa, – continua il sindacalista, che non risparmia un affondo all’attuale gestione – non sia più uscito dalla catarsi tipica dei periodi di fine consiliatura, con l’amministrazione Gualtieri che tarda ad aprire tavoli in cui dare il proprio indirizzo di politiche amministrative, scelta dei dirigenti sui quali puntare per il raggiungimento degli obiettivi e soprattutto risolvere i cronici problemi relativi alla carenza di organico ed al riordino professionale dello stesso. Riteniamo necessario – conclude la nota – che il Corpo torni in fretta a quei valori di operatività ed efficienza indispensabili ai cittadini e che questo avvenga quanto prima, con una valorizzazione dei servizio e del personale degna di una Capitale Europea”.