TERNI: LADRI DI APPARTAMENTO MESSI IN FUGA DALLA POLIZIA

Redazione   

Terni – Nel pomeriggio di martedì 10 dicembre in Questura è arrivata una segnalazione dal dispositivo del Teleallarme di un appartamento di Città Giardino. La Volante è arrivata immediatamente sotto l’abitazione e ha visto due uomini fuggire, saltando una recinzione di tre metri. I due, di etnia Rom, sono riusciti a dileguarsi fra i palazzi, ma gli agenti hanno subito notato una Fiat Punto parcheggiata sotto l’edificio; dai primi accertamenti, hanno appurato che l’auto era stata rubata il 7 dicembre scorso a Roseto degli Abruzzi. I ladri avevano rubato le chiavi durante un furto in abitazione nella città abruzzese e l’avevano usata per fuggire. All’interno gli agenti hanno ritrovato un piede di porco, un grosso frullino e degli oggetti in oro. Si ritiene che i due fossero in trasferta a Terni, provenienti dall’Abruzzo per continuare la loro attività criminale.
L’auto, dopo i rilievi della Polizia Scientifica, verrà riconsegnata al legittimo proprietario, gli arnesi e gli oggetti sono stati sequestrati e sono in corso le indagini per identificare i due ladri messi in fuga dal Teleallarme e dall’arrivo immediato della Volante.
 




VICENZA, MALTRATTAMENTI IN FAMIGLIA: NOTIFICATO AD UN 50 ENNE IL DIVIETO DI DIMORA NEL TERRITORIO COMUNALE

Redazione

Vicenza – Nella giornata di martedì 10 dicembre, a Vicenza, i militari della locale Stazione, notificavano a P.F. cinquantenne, il decreto di divieto di dimora nel comune di Vicenza, poiché ritenuto responsabile dei reati di maltrattamenti in famiglia, violenza privata e lesioni personali, per i quali era stato deferito nei giorni addietro.

La compagna convivente del citato uomo, da qualche anno sarebbe stata vittima da parte dello stesso, di numerosi e continui maltrattamenti consistenti in violenza fisica e psicologica, sopraffazioni acutizzate negli ultimi mesi. Tra l’altro la donna, anche di recente riportava lesioni. Nel corso dell’esecuzione di detto provvedimento, nell’abitazione coniugale, venivano rinvenuti nr. 2 bastoni in legno che si ritiene possano essere stati anche utilizzati dall’uomo per minacciare la donna.




CASTENASO, TRUFFA: VENTISEIENNE DI SAN GIORGIO A CREMANO DENUNCIATO DAI CARABINIERI

Redazione

Castenaso (BO) – I Carabinieri della Stazione di Castenaso hanno denunciato un 26enne di San Giorgio a Cremano per truffa e utilizzo fraudolento di carte che abilitano al pagamento. Qualche settimana fa, un 59enne di Castenaso si era recato dai Carabinieri per sporgere denuncia di clonazione e contestuale utilizzo fraudolento della carta di credito, il cui estratto conto mostrava una transazione sospetta avvenuta presso una società di gioco di Lucca, dove un cittadino di Roma, intestatario di un conto di gioco, aveva utilizzato il denaro della vittima per un importo pari a 1.000 euro e lo aveva perso in favore del 26enne di San Giorgio a Cremano.

I Carabinieri di Roma, informati dai colleghi di Castenaso, hanno sentito la versione del giocatore romano che si è dichiarato totalmente estraneo ai fatti. A conclusone delle indagini è emerso che il 26enne, dopo aver fraudolentemente acquisito gli estremi della carta di credito della vittima, aveva aperto un conto di gioco a nome del cittadino romano e dopo aver simulato una partita di poker online contro un giocatore, che di fatto era sempre lui, era riuscito a convogliare le 1.000 euro sul proprio conto di gioco. Il 26enne ha precedenti di polizia per reati di furto, porto di armi od oggetti atti ad offendere e frode informatica. 

 




NARNI, OPERAZIONE "BIANCO NATALE": ANCORA UN ARRESTO PER SPACCIO DI STUPEFACENTI

Redazione

Narni (TR) – Proseguono le operazioni finalizzate al contrasto al fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti da parte dei Carabinieri.
In data 10 dicembre u.s. i militari della Stazione  Carabinieri di Narni Scalo hanno arrestato un 42 enne del luogo, autotrasportatore, trovato in possesso di cocaina. Nel corso della conseguente perquisizione, estesa anche al proprio domicilio, gli investigatori hanno rinvenuto complessivamente 25 g. di cocaina, materiale utile per il confezionamento delle dosi nonché un bilancino di precisione, opportunamente occultati all’interno di un armadio.

L’odierno, importante, risultato conseguito nella lotta allo spaccio di sostanze stupefacenti rappresenta l’ulteriore sviluppo investigativo delle complesse ed articolate indagini che nei giorni scorsi avevano già portato all’arresto di altri tre soggetti, alla denuncia in stato di libertà di un altro spacciatore nonché al sequestro di oltre mezzo chilogrammo di cocaina, verosimilmente diretta alla “piazza” Narnese ed ai comuni limitrofi. La circostanza che gli arrestati fossero quasi tutti incensurati e senza apparenti collegamenti con il mondo degli stupefacenti e del suo consumo, ha reso ancora più complesse le indagini che, allo stato, sono volte ad individuare punti di contatto e relativi canali di approvvigionamento. L’arrestato, sottoposto in mattinata odierna a giudizio direttissimo,  è stato condannato a 14 mesi di reclusione.
 




TERRA DEI FUOCHI DECRETO: SANTORI CHIEDE L'APPLICAZIONE PER I CAMPI NOMADI

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“Il DL sulla Terra dei Fuochi introduce innovazioni normative utili per sconfiggere una volta per tutte i roghi di rifiuti che avvengono ogni sera nei pressi dei campi nomadi autorizzati e non. La norma parla espressamente di fuochi appiccati a rifiuti abbandonati ovvero depositati in maniera incontrollata in aree non autorizzate, pertanto applicabile ad ogni fattispecie che realizzi tale illecito, inclusi i roghi tossici nei campi nomadi”, così in una nota Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio, componente della commissione Ambiente e già Presidente della Commissione Sicurezza Urbana di Roma Capitale, commentando l’introduzione per mezzo del Decreto sulla Terra dei Fuochi dell’art. 256 (Reato di combustione illecita di rifiuti) alla Legge n. 152 del 2006.

“Si tratta di una novità importante, un’ordinaria applicazione delle nuove norme dovrebbe in poco tempo portare alla reclusione di buona parte dei cittadini che commettono questo genere di reato ambientale e, in ultima analisi, snellire il lavoro dei Vigili del Fuoco, migliorare le condizioni ambientali di molti quartieri della città e anche interrompere l’odiosa filiera del ferro e del rame che alimenta microcriminalità, degrado e furti”, conclude Santori.

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COLDIRETTI, PIL BUDGET DA 10 MILIARDI: UNA BOCCATA DI OSSIGENO PER NATALE

Redazione

La previsione della ripresa del Pil nel quarto trimestre puo’ rappresentare una boccata di ossigeno per le tante imprese la cui sopravvivenza dipende dai consumi nelle festività di Natale. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare le dichiarazioni del Ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni sull’andamento positivo del Pil nel quarto trimestre dopo che è risultato stazionario nel terzo. In gioco – sottolinea la Coldiretti – c’è una spesa di poco superiore ai 10 miliardi che gli italiani destinano complessivamente al budget delle festivita' natalizie per acquistare regali, cibo e bevande, viaggi e tempo libero. La spinta verso spese utili – precisa la Coldiretti – premia l’enogastronomia anche per l'affermarsi di uno stile di vita attento alla riscoperta della tradizione a tavola e le previsioni sono infatti che gli italiani rispetto allo scorso anno non risparmieranno per le spese alimentari destinate ad imbandire i tradizionali cenoni e neanche per i viaggi. La Coldiretti è impegnata nella Battaglia di Natale: scegli l’Italia” per fare conoscere ai cittadini la reale origine degli alimenti acquistati ed aiutarli a scegliere Made in italy per sostenere il lavoro e l’economia in Italia.
 




TRABIA: ARRESTATO DAI CARABINIERI ABILE TOPO D’APPARTAMENTI.

Redazione

 Trabia (PA) – È accaduto nel corso della notte scorsa, quando, durante lo svolgimento di un servizio di perlustrazione del territorio, finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati contro il patrimonio, svolto in contrada “Sant’Onofrio” della periferia del Comune di Trabia, dove sono ubicate numerose residenze estive, allo stato disabitate, i Carabinieri della Stazione di Trabia, unitamente ai colleghi del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Termini Imerese, hanno tratto in arresto, , IANCU Costantin, cittadino romeno classe 1986, residente a Palermo, per il reato di furto aggravato in abitazione.

La pattuglia della Stazione Carabinieri di Trabia, alle ore 03.00 circa, nel mentre percorreva la strada intercomunale 12 che attraversa la contrada “Sant’Onofrio”, notavano parcheggiata, all’interno di un piccolo viottolo di campagna, distante solo pochi metri dalla recinzione di una villetta, un’autovettura. Insospettiti dalla insolita presenza dell’auto, procedevano ad effettuare gli accertamenti tramite la Centrale Operativa della Compagnia di Termini Imerese, riscontrando che l’auto era oggetto di furto, avvenuto a Palermo nel dicembre del 2013.

Pertanto, veniva tempestivamente richiesto l’ausilio di un’altra pattuglia delle “gazzelle”, con il compito di vigilare il retro della villetta  in questione. I militari dell’Arma si posizionavano a debita distanza e dopo pochi minuti di attesa intravedevano un giovane che nel buio della notte stava scavalcando dall’interno la recinzione della villetta, mentre, in modo fugace, si apprestava a salire a bordo della predetta autovettura.

Atteso ciò, i militari operanti decidevano di entrare in azione, riuscendo a bloccare il giovane ladro con una mossa fulminea.

L’abile ladro solitario, si era introdotto mediante l’effrazione della porta d’ingresso e probabilmente con l’aiuto di complici, riusciti a dileguarsi tra la vegetazione, sfruttando l’oscurità della notte. Nella villetta, dopo aver richiesto l’intervento del proprietario, risultavano mancare alcuni monili in oro ed un televisore, rinvenuto poi nel giardino adiacente. La perquisizione sull’autovettura, consentiva di rinvenire strumenti atti all’effrazione, materiale elettronico vario, un contenitore in plastica con 10 litri circa di olio d’oliva e monili in oro, tra i quali proprio quelli risultati rubati nella villetta.

Sempre all’interno dell’autovettura, è stata rinvenuta ulteriore refurtiva risultata essere provento di altri furti, commessi sicuramente nelle ore precedenti all’arresto del IANCU Costantin, in danno di abitazioni non abitate.

Infatti, nelle ore successive, i Carabinieri della Stazione di Trabia, aiutati dalle prime luce del sole, riuscivano ad accertare, che nel corso della notte anche altre abitazioni della zona erano state oggetto di furti o comunque di tentativi di furti, conclusi con il solo danneggiamento di inferriate e porte d’ingresso.

Nei prossimi giorni si procederà pertanto all’attività di riconoscimento della refurtiva recuperata, da parte dei proprietari delle abitazioni oggetto di furti e danneggiamenti.

Nella circostanza a IANCU Costantin veniva contestato, oltre al reato di furto aggravato in abitazione, anche il reato di ricettazione poiché l’autovettura da lui utilizzata, le cui chiavi sono state peraltro trovate nella sua disponibilità, è risultata essere rubata a Palermo il 05.12.2013.

Nella giornata di ieri, l’arrestato è stato sottoposto a giudizio con rito direttissimo presso il Tribunale di Termini Imerese, durante il quale il Giudice, oltre a convalidare l’arresto, attesa la sua recidività nel reato di furto e il patteggiamento richiesto dalla difesa, disponeva la condanna del IANCU Costantin, ad anni 1 e mesi 5 di reclusione, pertanto la sua traduzione presso la Casa Circondariale “Cavallacci”.

 




RENDE, UNIVERSITA': E' CACCIA AL MANIACO. PANICO TRA LE STUDENTESSE

Il Rettore ha incontrato il nuovo comandante della Legione Carabinieri Calabria, generale Aloisio Mariggiò, per compilare un piano di intervento.

 

di Maurizio Costa

Rende (CS) – Non sembrano fermarsi le violenze ai danni di giovani studentesse nei pressi dell’Università della Calabria, una delle più grandi d’Italia.

Dopo il tentativo di aggressione perpetrato ad una ragazza spagnola, fatto accaduto lo scorso anno, un’altra violenza, sempre ad una giovane straniera, fa rivolgere l’attenzione sul problema della scarsa sicurezza intorno al polo universitario.

Pochi giorni fa, una studentessa ecuadoregna, dopo aver terminato le lezioni, si dirige verso il suo alloggio universitario, poco distante dall’Ateneo. Sono circa le 18.30 e la strada per tornare a casa è buia, sebbene non sia desolata. Ad un certo punto un uomo le stringe un fazzoletto umido sulla bocca e cerca di violentarla. In pochi istanti la ragazza riesce a divincolarsi e a scappare via. Parte subito la denuncia, ma trovare il responsabile non sembra un’impresa facile. Questo ennesimo avvenimento rende esplicita la situazione dell’UniCal: poca sicurezza, strade troppo buie e vigilanza non sufficiente.

Il Rettore dell’Università, Gino Mirocle Crisci, si è reso disponibile ed è stato molto vicino alla ragazza. Ha promesso di aumentare la sicurezza perché gli universitari non devono avere paura di studiare all’UniCal. “Episodi di questo genere non devono accadere più e già mi sono attivato per aumentare la sicurezza.” La scorsa settimana, infatti, il Rettore ha incontrato il nuovo comandante della Legione Carabinieri Calabria, generale Aloisio Mariggiò, per compilare un piano di intervento.

Poche settimane fa un altro episodio di violenza: questa volta un ragazzo senegalese laureato in Scienze filosofiche, è stato aggredito sotto le pensiline; un’altra vicenda che non fa che aumentare la paura degli studenti.

L’osservatore d'Italia si è recato sul posto per verificare da vicino lo stato di sicurezza dell’Università e i risultati non sono stati rassicuranti: data la grande dimensione della struttura, la vigilanza non riesce a coprire tutta l’area e sono molte le zone isolate e buie. “Abbiamo paura ad andare in giro di sera. – queste le parole di alcuni studenti, che poi aggiungono –  Le aule e la struttura spesso rimangono aperte e incustodite anche di notte. Nessuno chiude le porte la notte e la vigilanza è davvero carente.”

Un polo universitario così grande e così importante, che vanta quasi 40'000 iscritti, non può permettersi una situazione del genere. Lo studio è un diritto di tutti: che il Rettore faccia qualcosa per consentire agli studenti di vivere tranquillamente.
 




FAME E FORCONI

di Chiara Rai

Fame e forconi. Quando le cose non vanno è difficile spiegarne i singoli motivi, soprattutto se si tratta di persone che hanno curato poco la dialettica e sforzato tanto le braccia a schiena china. Soprattutto se si tratta di lavoratori che si sono sempre alzati all’alba e che speravano di passare la vecchiaia con una pensione dignitosa e invece si trovano in fila alla mensa della caritas senza dignità, senza soldi e con la vergogna di non riuscire a guardare in faccia i propri figli. Fame e forconi sono il risultato di ciò che sta succedendo in Italia. Non bisogna troppo sottovalutare questo fenomeno o smontarlo come è facile che faccia una persona di diverso contesto sociale di fronte ad un'altra che si ritrova in piazza a strillare perché davvero va tutto a rotoli. Questa gente non vuole più tavoli di confronto, si è stufata delle prese in giro dei politicanti che prima di andare a pranzo fuori, perché la bouvette è la mensa dei primi arrivati, scorgono la testa tra fumogeni e urla e fanno finta di commuoversi. Ma credo che non sia il caso, questa volta, di mettere la mano sulla spalla di un operaio sull’orlo della disperazione, di tentare di spiegargli che non è solo, che farà qualcosa. No. Non è il caso, anche perché si ritroverebbe infilzato da un forcone forgiato dalla fame e dal sudore. Adesso o l’Italia cambia verso o ci penseranno gli italiani. Pur non condividendo a priori le proteste strumentali, in questo caso capisco profondamente la rabbia che spinge queste persone a non mollare. Vogliono “mandarli tutti a casa”, ma purtroppo mentre loro patiscono il gelo delle notti passate all’agghiaccio, gli onorevoli li beffeggiano accarezzati dal tepore dei loro focolai.




EMPOLI: TENTANO RAPINA CON PISTOLA GIOCATTOLO. ARRESTATI DAI CARABINIERI

Redazione

Empoli (FI) – La mattina di lunedì 9 dicembre 2013, verso le 12,30, due italiani, rispettivamente, di anni 30 e 38, entrambi abitanti a San Miniato (PI), al termine di breve e tempestiva attività investigativa condotta e portata a termine da personale del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Empoli, sono stati tratti in arresto in flagranza di reato per tentata rapina in concorso, ai danni della tabaccheria “Fumo e Profumo, situata in Empoli via Carraia nr. 34.
La tentata rapina era stata pianificata ed eseguita dai due malviventi con un modus operandi ormai consolidato, ossia un esecutore materiale che irrompe nell’esercizio commerciale, in questo caso anche armato di una pistola poi risultata essere giocattolo, e l’altro che faceva da “palo” ed “autista” che attendeva il complice fuori a pochi metri dalla tabaccheria a bordo di una Volkswagen Golf.
Quello che non era stato pianificato e preveduto dai due sanminiatesi, è stata l’energica reazione del proprietario della tabaccheria, che ha messo in fuga il malvivente, e la testimonianza di un Maresciallo dei Carabinieri in servizio al Comando Provinciale CC di Prato, il quale, transitando libero dal servizio in via Carraia, aveva notato il rapinatore appena uscito dalla tabaccheria, che di tutta fretta saliva a bordo della Golf, poi partita a tutta velocità.
L’annotazione degli elementi identificativi della vettura e la segnalazione alla Centrale Operativa, dava spunto per la successiva attività di indagine che in tempi strettissimi, consentiva ai militari del Norm di rintracciare ed arrestare i due rapinatori, che ritenevano di aver eluso le ricerche, nelle pertinenze  delle rispettive abitazioni.
Le prove acquisite contro i due arrestati venivano dai sequestri eseguiti a seguito di perquisizioni effettuate nei confronti dei due. In particolare sulla Golf veniva rinvenuto un passamontagna, un cappellino, ed un cacciavite, mentre nella disponibilità dell’altro veniva rinvenuta la pistola giocattolo con la quale era stata perpetrata la rapina. La stessa era stata celata in una siepe a bordo strada nei pressi della tabaccheria.
Per uno dei,  si tratta di recidiva, considerato il precedente specifico per analogo reato, per il quale veniva arrestato a San Felice a Circeo nel 2009, mentre per l’altro si tratta del primo reato.
I due attenderanno il processo presso le rispettive abitazioni dove sono stati tradotti in regime di arresti domiciliari 
 




ROMA: IL CAPO DI STATO MAGGIORE DELL'ESERCITO FRANCESE IN VISITA ALLA PRIMA UNITA' DI CAVALLERIA PARACADUTISTI DELL'ESERCITO

Redazione

Roma – Il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Francese, Général d'Armée, Bertrand Ract Madoux, ha concluso oggi la sua visita in Italia, nel corso della quale ha assistito ad attività addestrative e visitato alcuni reparti dell’Esercito Italiano.
 
Giunto a Roma nei giorni scorsi, è stato ricevuto dal Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Claudio Graziano, che dopo un breve colloquio ha consegnato al Generale Madoux l’onorificenza di Grande Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana, per l’impegno profuso nell’intensificazione dei rapporti bilaterali, nel settore della Difesa, tra l’Italia e la Francia. In particolare, lo sviluppo della cooperazione tra gli eserciti italiano e francese non riguarda solo l’addestramento dei reparti ma anche la condivisione della componente tecnica dello strumento militare terrestre.
 
Il Generale Madoux, nel corso del suo soggiorno in Italia, ha visitato il “Reggimento Savoia cavalleria” (3°) di Grosseto, prima unità di Cavalleria Paracadutisti dell’esercito italiano, dove è stato accolto dal Comandante della Brigata paracadutisti “Folgore”, Generale di Brigata Lorenzo D’Addario, e il Comandante di “Savoia”, Colonnello Enrico Barduani.
 
Poi, accompagnato dal Generale Graziano, ha visitato una mostra statica allestita con i principali mezzi e materiali in dotazione al Reparto, tra questi, gli equipaggiamenti e le tecnologie più avanzate in dotazione all’Esercito Italiano.