RENZI E LETTA ED I LORO "VORREI MA NON OSO"

di Emanuel Galea

”Vorrei dirti le parole più vere, ma non oso, per paura che tu rida. Ecco perché mento, dicendo il contrario di quello che penso. Rendo assurdo il mio dolore per paura che tu faccia lo stesso” (Aforisma del poeta, artista indiano Tagore.)

Ispirato da quest’aforisma del saggio indiano,  e indignato dal timido orizzonte della “Destinazione Italia”, mi sento di travolgere Tagore per attualizzare al dilemma nostro così:

Cittadini, vorrei dichiararvi la verità di come stanno le cose, ma non oso per non allarmarvi. Ecco perché mento, dicendo il contrario di quello che penso. Rendo assurdo il mio concetto del vostro futuro per paura che voi vi possiate illudere

Penso che le cose stiano proprio così perché penso bene sia di Renzi che di Letta. Tutte e due vorrebbero ma non osano. Il perché è facile intuirlo. L’ombra dei partiti , del vecchio apparato, della burocrazia ancora aleggia sui banchi di Montecitorio e poco valgono le rassicurazioni di una “aria nuova”. Nei palazzi del potere. Il fantasma ingordo della politica politicante si aggira nei corridoi della burocrazia e sa ancora intimidire i “cocchieri” del carro Italia.

Purtroppo per Letta e per Renzi l’impresa è lenta e dura. Lo scenario davanti a loro non è per niente chiaro. Ancora non stanno che all’inizio delle prime fatiche di Ercole. Sul loro orizzonte c'e' Idra di Lerna, il mostro con nove teste di serpente. Il finanziamento pubblico, camuffato da finti rimborsi, con questa timida manovra non è stato debellato. I proclami di Renzi sono stati piegati a miti consigli da Letta che a sua volta , seppure con palle d’acciaio, si regge sempre su piedi d’argilla della sottile e traballante “intesa”, un piede infilato nelle scarpe di Alfano e l’altro in quella dei Montiani e dei Forzisti. Troppo presto per attaccare i manifesti. Fra due mesi il decreto dovrebbe essere convertito in legge. Chi si sente di garantire per il suo futuro?

Timidissimi i segnali arrivati a quelle, quasi, diciotto milioni di anime che sentono le gelide mani della povertà lambirle sempre più da vicino.

Pochi nutrono speranze che questa classe politica possa operare veramente delle riforme strutturali per il paese e per il bene comune. Scarsa fiducia si nutre che ci si possa accordare su una legge elettorale veramente degna di questo nome. I partiti sono presi, anima e corpo, a salvare poltrone, patrimonio e carriera. Il movimento nuovo, che prometteva di aprire le Camere come una scatola di tonno, si è rivelato inconcludente, colorito di protesta e scarso di proposta.

Berlusconi, politicamente morto, annuncia la rivoluzione se lo arrestano e paradossalmente chiede anticipazioni delle europee al 24 maggio.  Qualcuno direbbe “è la solita storia del pastore, voleva raccontarla e si addormì”. Dall’Europa può mai venire qualcosa di buono per il cittadino?

Il M5s, per sua stessa costituzione, fa la parte del cane di guardia, abbaia ma non morde.

Mentre a Montecitorio si vuole far credere che si sta girando pagina, nelle piazze di tutt’Italia si monta la protesta e con l’avvicinarsi delle feste natalizie, calano i consumi , sale la rabbia e si disertano i supermercati. L’Istat  annuncia che la crisi si è fermata.. Si spera che abbia fatto in tempo  * Lo ciuccio ca se mparavo re no mangià, murivo! Il padrone si lamentava: "E' morto proprio ora che aveva imparato a non mangiare!"  Incrociamo le dita ed andiamo avanti.




SERLE: ENTRA UN LADRO IN CASA E IL PROPRIETARIO LO AMMAZZA A COLPI DI FUCILE

Redazione

Serle (BS) – Sorprende un ladro in casa propria e l’uccide.  Adesso è stato fermato dai carabinieri l’uomo che ha sparato con un fucile a un ventiseienne albanese scoperto mentre rubava nella sua abitazione a Serle, in provincia di Brescia. Secondo le prime testimonianze, il colpo sarebbe stato esploso accidentalmente durante una colluttazione seguita a un inseguimento del malvivente da parte del proprietario e di alcuni suoi amici. Gli inquirenti stanno effettuando le verifiche del caso. A sparare con il fucile Mirko Franzoni, 29 anni, dopo avere inseguito con alcuni amici il ladro sorpreso a rubare nella sua abitazione. Il malvivente, un giovane albanese di 26 anni, è morto. Il tutto è accaduto poco dopo le 22 in via Marconi, la via principale del piccolo paese del bresciano. Franzoni, proprietario di una villa che si affaccia sulla strada, avvertito probabilmente dai vicini di movimenti sospetti, è tornato a casa in compagnia di alcuni amici e ha visto all'interno della sua proprietà un ladro. Stando alle prime testimonianze Franzoni, con gli amici, avrebbe inseguito il malvivente, che ha tentato la fuga in un vicolo vicino all'abitazione. Una volta raggiunto, sarebbe nata una colluttazione tra il proprietario di casa, gli amici e il giovane ladro. Improvvisamente sarebbe partito un colpo di fucile che ha ucciso il 26enne. Sul posto sono arrivati i carabinieri della Compagnia di Brescia, che stanno ricostruendo l'intera vicenda. Gli uomini dell'Arma stanno cercando di capire se il colpo sia partito accidentalmente, in un eccesso di legittima difesa, o se invece il proprietario di casa abbia sparato intenzionalmente. Per questo hanno interrogato a lungo, dopo averlo fermato, Mirko Franzoni nella caserma di Nuvolento.

 




CATANZARO: FA VIOLENTARE LA COMPAGNA DAI SUOI TRE AMICI

Redazione

Catanzaro – Teneva la propria "donna" completamente sottomessa a lui e la costringeva ad avere rapporti sessuali con altri uomini. Per questo motivo l'uomo e i suoi tre complici, tutti pregiudicati, sono stati arrestati dalla Squadra mobile di Catanzaro.

Gli uomini, tutti calabresi, sono accusati dei reati di riduzione in schiavitù, sfruttamento della prostituzione, maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale di gruppo e furto aggravato.

L'indagine è partita grazie alle dichiarazioni agli investigatori fatte dalla giovane donna che, all'epoca dei fatti, era la convivente di uno degli arrestati e che oggi è ospitata presso una Casa famiglia.

L'uomo, attraverso continue vessazioni e soprusi di carattere fisico costringeva la sua convivente, nel periodo compreso tra la fine dell'anno 2012 e l'aprile dell'anno 2013, ad una condizione di completa sottomissione, imponendole rapporti sessuali con altre persone dalle quali si faceva pagare le prestazioni. Più volte la donna subiva violenze sessuali di gruppo da parte degli arrestati.




LAVORO: UNDER 35 APRONO 100 MILA IMPRESE

Redazione

Nei primi nove mesi del 2013 in Italia sono state avviate da giovani con meno di 35 anni ben 100321 nuove imprese nel commercio, nell’industria, nei servizi e nell’agricoltura. E’ quanto emerge da una analisi dei giovani della Coldiretti sulla base dei dati Unioncamere dai quali si evidenzia che la realtà giovanile non si esaurisce con i cosiddetti neet (not in education, employment or training) fotografati dall’Istat. Nei primi nove mesi dell’ anno – sottolinea la Coldiretti – oltre una nuova impresa su tre è stata creata da giovani con meno di 35 anni, nonostante la crisi. Nella classifica dei settori preferiti dalle giovani generazioni al top c’è nettamente il commercio e la ristorazione con 26206 nuove attività aperte, seguito dai lavori specializzati di costruzione con 9432 nuove imprese, ma sul podio sale anche – continua la Coldiretti – l’agricoltura con 4200 nuove aziende agricole aperte nei primi nove mesi del 2013. Incoraggiante anche il fatto che ben il 38,5 per cento delle nuove imprese giovanili ha aperto nel sud Italia. Il ricambio generazionale sta avendo una accelerazione negli ultimi anni ed oggi in Italia – conclude la Coldiretti . ci sono 637359 imprese condotte da giovani under 35, che rappresentano appena l’11 per cento del totale delle 6 milioni di imprese presenti in Italia.

 




ALESSANDRIA: ISPETTORE DI POLIZIA SGOMINA BANDA DI RAPINATORI MENTRE FA RIENTRO A CASA

Redazione

Alessandria – Il contrasto al crimine, ed in particolare agli odiosissimi reati predatori, non conosce sosta per i Poliziotti di Corso Lamarmora: L’accurata attività di prevenzione e repressione, condotta con encomiabile dedizione ed anche correndo gravi rischi a livello personale da parte dei membri della Squadra Mobile della Questura e della Sezione Investigativa del Commissariato di Casale Monferrato, ha permesso di sgominare una banda di ladri che aveva recentemente provato ad insinuarsi nel territorio e recuperare un’ingente refurtiva, che verrà quanto prima resa agli interessati.

Nel tardo pomeriggio di martedì 10 dicembre 2013 un Ispettore di Polizia in servizio presso la Questura, nel rincasare dopo una giornata intera trascorsa sulle tracce di pericolosi delinquenti dediti a commettere furti e rapine, notava in via Oberdan un individuo fermo nella parte non illuminata di un piazzale, in evidente attesa di qualcuno. Proseguendo lungo la strada, notava dopo pochi metri altri due individui che, con mossa fulminea, erano saltati in strada da un terrazzo di un condominio cercando di scappare per le vie limitrofe.

Nessun dubbio vi poteva quindi più essere su cosa avessero appena fatto. Resosi ovviamente subito conto di quanto stava accadendo, l'Ispettore di Polizia si poneva all’inseguimento dei tre fuggitivi, ovverosia i due che si erano calati dal terrazzo ed il “palo” notato poco prima all’angolo della via, riuscendo a bloccare proprio quest’ultimo.

Nonostante gli energici tentativi di divincolarsi alla presa posti in essere dal ladro, l’esperto Poliziotto riusciva ad impedire ogni tentativo di fuga, riuscendo nel contempo a guadagnare terreno verso la Questura, non distante dal luogo dell’accaduto. Contemporaneamente però uno dei due complici poco prima calatisi dal terrazzo, avvicinatosi subdolamente all’Ispettore, riusciva a spintonarlo violentemente contro un muro facendogli perdere la presa sul complice ed a permetterne la fuga.

L’operatore, seppure contuso e dolorante, riusciva a notare gli individui fuggire a bordo di un’autovettura, memorizzandone il tipo e parte della composizione alfanumerica della targa; immediatamente dopo si rialzava e corso negli uffici della Questura dava l’allarme.

L’immediata e frenetica attività d’indagine, svolta fin dai primi istanti dall’accaduto dalla Squadra Mobile – insieme al Collega protagonista dell’episodio, mai tiratosi indietro nonostante le ferite riportate – e dal personale del Commissariato di Casale Monferrato, portava dapprima ad accertare che i soggetti coinvolti avevano effettivamente perpetrato un furto in un alloggio di via Oberdan, asportando un computer e vari preziosi e successivamente, seguendo una pista investigativa già in corso e che si faceva via via sempre più corposa e convincente, permetteva di individuare proprio in Casale Monferrato l’appartamento/base logistica dei malfattori.

Dopo aver organizzato un accurato servizio di appostamento, finalizzato al monitoraggio dell’intero gruppo malavitosi, nel pomeriggio del giorno 11 dicembre, gli operatori della Squadra Mobile e del Commissariato di Casale Monferrato “chiudevano il cerchio” attorno al sodalizio, riuscendo ad individuare ed a bloccare tutti i componenti dello stesso ed a recuperare una cospicua refurtiva, costituita da parte di quella sottratta nell’alloggio di via Oberdan e da altra, verosimilmente provento di altri analoghi eventi delittuosi, in via di restituzione agli aventi diritto. 

Venivano, pertanto, sottoposti a fermo di polizia giudiziaria per i reati di “rapina” e “lesioni aggravate” due cittadini albanesi entrambi domiciliati in Casale Monferrato. Altri due soggetti, un albanese ed una ragazza italiana, tutti domiciliati in casale Monferrato, sono stati invece denunciati in stato di libertà all’autorità giudiziaria per la loro correità nella vicenda.
 




CIRO' MARINA: TAGLIANO ALBERI IN ZONA SOTTOPOSTA A VINCOLO IDROGEOLOGICO E PAESAGGISTICO AMBIENTALE

Redazione

Cirò Marina (KR) – Militari del NORM della Compagnia Carabinieri di Cirò Marina, nella serata dello scorso venerdì 13 dicembre 2013, durante un servizio di controllo del territorio, in località Mortilletto, in agro di Crucoli, presso un terreno di proprietà comunale, hanno proceduto a denunciare in stato di arresto alla Autorità Giudiziaria competente tre persone, identificate in Esposito Adriano di anni 42, Stancato Gianluca di anni 35 e Ioverno Francesco di anni 33, tutti di Crucoli, resisi responsabili di furto aggravato.

A seguito delle indagini e dei relativi accertamenti è emerso che gli autori del furto, avevano proceduto all’abbattimento di svariate piante di eucalipto, per poi trafugare il relativo materiale legnoso caricandolo a bordo di un veicolo di proprietà di uno dei tre arrestati.

Le piante erano radicate all’interno di un vasto complesso boscato, costituito da specie “miste”, e le stesse erano state abbattute nei pressi dell’arenile che costeggia il bosco. I tre, all’atto dell’intervento, sono stati sorpresi intenti a tagliare con una motosega uno degli alberi appena abbattuti. La località Mortilletto, è ubicata nella frazione Torretta del comune di Crucoli, a poche decine di metri dal mare, la stessa è sottoposta a vincolo idrogeologico e paesaggistico-ambientale. Pertanto, gli indagati sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria competente anche per l’ ipotesi di reato di deturpamento di bellezze naturali.
I tre arrestati, su disposizione della A.G. competente, sono stati posti agli arresti domiciliari. Nella mattinata di ieri 14 dicembre 2013, la Compagnia Carabinieri di Cirò Marina disponeva servizi coordinati svolti dal personale dipendente coadiuvato da un velivolo dell’8° Elinucleo di Vibo Valentia, anche  al fine di contrastare il verificarsi di altri simili episodi delittuosi.  
 




CAMPI BISENZIO: LAVORATORI CINESI CON BAMBINI INTOSSICATI DA MONOSSIDO DI CARBONIO

Redazione
Campi Bisenzio (FI)
– Nella serata del 12 dicembre, in Campi Bisenzio, in una palazzina di quel centro,  per cause riconducibili alla fuoriuscita di monossido di carbonio presumibilmente proveniente da uno scaldabagno, alcuni cittadini di nazionalità cinese, impegnati a lavorare in diversi laboratori tessili siti all’interno dell’edificio, rimanevano intossicati. Le vittime  venivano  prontamente trasportate dal personale del 118, presso gli Ospedali di Careggi e Ospedale Pediatrico del Meyer, poiché all’interno vi erano anche dei bambini, ove alla data di ieri si trovavano ancora ricoverati per “postumi da intossicazione da monossido di carbonio”, non versavano in gravi condizioni di salute. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco di Firenze per gli accertamenti del caso.
 




FIRENZE, RAPINA ALLA RINASCENTE: ARRESTATI DAI CARABINIERI

Redazione
Firenze
-Lo scorso 12 dicembre 2013, verso le ore 11,00, una pattuglia del Nucleo Radiomobile del Comando Provinciale dei Carabinieri, interveniva presso l’esercizio commerciale “La Rinascente”, a Firenze, Piazza della Repubblica, dove poco prima due individui di nazionalità rumena, S.L.M. 20enne e H.F.C. 18enne, entrambi senza fissa dimora e pregiudicati, dopo essersi impossessati di alcuni capi di abbigliamento, per un valore di circa 5.400,00 euro, occultandoli all’interno di sacche appositamente predisposte, hanno cercato la via d’uscita tentando di eludere aggredendo gli addetti alla sorveglianza. Il personale dell’Arma ivi intervenuto è riuscito a bloccare i malviventi prima che riuscissero a scappare. La refurtiva interamente recuperata è stata restituita all’avente diritto, mentre i due sono stati tratti in arresto per rapina in concorso ed associati alla Casa Circondariale di Firenze Sollicciano a disposizione dell’A.G..
 




SOLOFRA: CHAMPAGNE TAROCCATO. SEQUESTRATE 4500 BOTTIGLIE

Redazione

Solofra (AV) – Con l’approssimarsi delle festività natalizie si intensificano i controlli operati dai Carabinieri anche in materia di salute pubblica. Ed è così che durante la mattina di venerdì 13 dicembre 2013 i militari del N.A.S. di Napoli, attivamente coadiuvati da personale della Stazione di Solofra –  nell’ambito di una complessa attività di indagine che ha interessato tutto il territorio nazionale e che ha portato all’esecuzione di tre ordinanze di custodia cautelare in carcere – hanno scoperto circa 4500 bottiglie di champagne “Moet&Chandon” con marchio contraffatto, pronte per essere introdotte sul mercato.
I “falsi d’autore” erano stati sapientemente occultati all’interno di un’abitazione disabitata ubicata a Solofra e solo un occhio esperto avrebbe potuto notare i pochi dettagli che contraddistinguono le bottiglie autentiche da quelle falsificate: piccole difformità nelle etichette celavano in realtà enormi diversità qualitative, tanto in termini di gusto quanto in termini igienici.

Dall’indagine, infatti, è emerso che le bottiglie venivano acquistate presso una vetreria piemontese e venivano poi riempite con vini di scarsa qualità, per essere infine trasportate in una località nell’area dei Castelli Romani, ove, con l’ausilio di un enologo del posto, venivano trasformate in “principesse” del mercato enologico, mediante etichette e cartoni sapientemente contraffatti.

Il valore dello “champagne” sequestrato oggi in tutta Italia ammonta a circa 400.000 Euro ed avrebbe potuto fruttare quasi 2.5 milioni agli abili contraffattori, se solo fossero riusciti ad introdurlo in commercio.

L’attività investigativa ha riguardato poi altre 9 persone, indagate  a vario titolo per i reati di ricettazione e frode fiscale. Una cosa tuttavia è certa: con l’operazione odierna i cittadini irpini potranno brindare al nuovo anno certi della qualità dei vini che stanno consumando.
 




NAPOLI, GRANDE OPERAZIONE ANTI USURA: ARRESTATI 7 STROZZINI AI "600 ALLOGGI"

di Christian Montagna

Pozzuoli (NA) – Nella zona conosciuta come "600 alloggi" all'alba di questa mattina i militari hanno eseguito 7 misure di custodia cautelare. I destinatari tutti residenti nel quartiere di Pozzuoli sono accusati di usura ai danni di famiglie disagiate. Cinque le donne tra gli arrestati. Nel corso delle indagini della procura partenopea, il gip di Napoli ha ordinato la confisca di beni mobili e immobili.
Usura ed estorsione sono diventate le basi delle attività criminali, strumenti sicuri per poter percepire periodicamente capitali da reinvestire in altre attività illecite. Altrettanto diffuso è il fenomeno del racket o
"pizzo" volto ad ottenere pagamento di somme di denaro in cambio dell'offerta di protezione da parte di attività commerciali ai cosiddetti strozzini. La cronaca ormai riporta sempre più spesso avvenimenti di questo
genere soprattutto nel Mezzogiorno italiano. E' proprio in questo periodo di grande crisi che l'usuraio svolge a tempo pieno la sua professione: uomini in preda alla disperazione, schiacciati dalla pressione fiscale e indebitati fino all'osso con le banche si rivolgono ai re dell'illegalità chiedendo in prestito somme di denaro ignari della mega percentuale di interessi da dover
pagare in seguito.
Piegarsi alla paura e pagare significa però imboccare una strada che conduce alla perdita della propria libertà. Secondo alcuni sondaggi ultimamente è incrementata la presenza di donne all'interno delle organizzazioni. Figlie, parenti o mogli di boss scendono in strada amate ma temute da tutti come vere donne d'onore. Sono le donne del sistema. Organizzano, gestiscono, ordinano e comandano insieme ai propri affiliati traffici illeciti. Il fenomeno cresce e si espande in tutta Italia. Il ministero dell'Interno ha messo a disposizione il numero verde anti-racket e per fortuna il Parlamento ha approvatola legge 108/96 che ha meglio definito il reato di usura e inasprito le pene per chi lo commette, prevedendo anche il sequestro e la confisca dei beni dell'usuraio.
Proprio come è accaduto questa mattina a Pozzuoli.

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ROMA: PRESENTATO IL CALENDARIO STORICO E L'AGENDA STORICA DELL'ARMA DEI CARABINIERI

Redazione

Roma
– Nella mattinata, presso l’Aula Magna della Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma, alla presenza del Comandante Generale dell’Arma Leonardo Gallitelli, si è svolta la cerimonia di presentazione del Calendario Storico e dell’Agenda Storica 2014 dell'Arma dei Carabinieri, le cui tavole completano il ciclo degli ultimi tre calendari ripercorrendo i momenti più significativi per l’Istituzione nel suo “quarto Cinquantennio di Storia” sino al 2014, “Bicentenario della Fondazione”.

Il notevole interesse verso il Calendario Storico dell’Arma, quest’anno giunto a una tiratura di 1.300.000 copie, di cui 8.000 in lingue straniere (inglese, francese, spagnolo e tedesco), è indice sia dell’affetto e della vicinanza che ciascun cittadino nutre nei confronti della Benemerita a cui è legata da uno speciale vincolo, sia dei sentimenti di coesione e unità esistenti tra i Carabinieri attraverso il richiamo a intramontabili valori e semplici eroici gesti quotidiani.

Nato nel 1928, dopo l’interruzione post-bellica dal 1945 al 1949, la pubblicazione del Calendario, giunta alla sua 81^ edizione, venne ripresa regolarmente nel 1950 e da allora è stata puntuale interprete, con le sue tavole, delle vicende dell’Arma e, attraverso di essa, della Storia d’Italia.

Le artistiche tavole dell’edizione 2014 del Calendario Storico, ideate e realizzate dal Maestro Paolo Di Paolo – dal Sig. Massimo Maracci riguardo alla pagina centrale – sono state presentate al pubblico da Massimo Giletti.
La mattinata è cominciata con la proiezione di un filmato commentato da Gianni Bisiach che, nell'ispirarsi ai contenuti dell’opera, ha raccontato l’Arma dei giorni nostri, un’Istituzione moderna e aderente alle mutate esigenze operative ma al tempo stesso forte dei valori e delle tradizioni che l’hanno sempre contraddistinta.