INDUSTRIA: IL NATALE SALVA L’ALIMENTARE (+2,5 % A DICEMBRE)

Redazione


L’aumento record del 2,5 per cento della produzione alimentare a dicembre in concomitanza delle festività di Natale e di fine anno salva l’andamento annuale che rimane pressochè stazionario con una flessione di appena lo 0,7 per cento. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi all’andamento della produzione industriale che in generale nel 2013 fa registrare un crollo del 3 per cento. Il settore alimentare – sottolinea la Coldiretti – ha resistito dunque molto meglio degli altri alle difficoltà economiche sostenuto soprattutto dalle esportazioni in aumento durante l’anno del 7 per cento mentre i consumi interni si sono ridotti del 4 per cento. E le previsioni per l’alimentare Made in Italy – continua la Coldiretti – sono ottimistiche per il 2014 con una accelerazione nelle esportazioni e una sostanziale stazionarietà dei consumi interni che dovrebbero pero’ tornare a crescere nel 2015. L’agroalimentare Made in Italy si conferma un asset strategico per la competitività del Paese che – conclude la Coldiretti – puo’ tornare a crescere solo se investe sugli elementi unici e distintivi che lo caratterizzano.




MERCATO SAN SEVERINO: LA VALLE DELL’IRNO SI PREPARA AD ACCOGLIERE LA GRANDE SCHERMA

Redazione


Mercato San Severino (SA) –  È scattato il conto alla rovescia per la “Seconda Prova di Qualificazione Nazionale Assoluti Zona Sud”, in programma al PalaCus di Baronissi nel week-end del 22 e 23 febbraio 2014. La manifestazione è organizzata dal Club Scherma Fisciano-Mercato San Severino e rappresenta uno dei principali eventi agonistici della stagione schermistica 2013/2014 sul territorio campano. In gara ci saranno alcuni tra i migliori sciabolatori e fiorettisti del Meridione d’Italia (sia al maschile che al femminile), che si contenderanno la qualificazione ai Campionati Italiani Assoluti, oltre alle squadre di spada di serie C2, impegnate nella prova zonale per società di categoria.
Il primo appuntamento che terrà a battesimo l’evento è fissato per martedì 11 febbraio alle 10:30 presso il Comune di Mercato San Severino. L’aula consiliare del Palazzo Vanvitelliano aprirà le sue porta al Club Scherma Fisciano-Mercato San Severino in occasione del decennale della sua attività (che da qualche anno si svolge nella splendida palestra della frazione San Vincenzo) per togliere il velo alla manifestazione del 22 e 23 febbraio. A salutare l’arrivo nella Valle dell’Irno della “Seconda Prova di Qualificazione Nazionale Assoluti Zona Sud” interverranno: Matteo Autuori, presidente del Comitato regionale della Federscherma e vice presidente del Coni Campania; Vincenzo Vigilante, delegato provinciale della Fis Salerno e componente della commissione federale ‘Propaganda’; i vertici del Club Scherma Fisciano-Mercato San Severino, il presidente Eugenio Petrone e il vicepresidente Francesco Gallo; il consigliere comunale di Mercato San Severino, Antonio Del Regno; l’assessore allo sport del Comune sanseverinese Assunta Alfano; il presidente del Cus Salerno, Lorenzo Lentini.




AMELIA: ARRESTATO DAI CARABINIERI UN INCENSURATO TROVATO CON 5 MILA EURO IN BANCANOTE FALSE

Redazione

Amelia (TR) – I Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Amelia hanno arrestato N.N., classe 71, incensurato, trovato in possesso di circa 5.000 euro in banconote false. L’uomo è stato fermato la scorsa notte sulla SS 675 umbro laziale in compagnia di un noto pregiudicato del luogo.

I militari operanti notavano in una zona defilata di un’area di sosta due uomini che stavano discutendo animatamente e che alla vista della pattuglia repentinamente modificavano il loro atteggiamento; tale comportamento insospettiva i carabinieri che decidevano di procedere al loro controllo.
Inizialmente veicoli e persone sembravano in regola, ma alcuni cenni di nervosismo palesati dai due individui inducevano i carabinieri ad approfondire i controlli, accompagnando i fermati in caserma.

Dalla conseguente perquisizione personale, i militari rinvenivano nascosto nelle scarpe di N.N., una busta in cellophane trasparente contenente numerose banconote, poi risultate false, per un importo complessivo di 5030 euro.
Le banconote false recavano, in totale, solo sei sequenze matricolari che si ripetevano più volte ed erano suddivise in nr.50 pezzi da € 100, nr.1 da €20 e nr.1 da €10. N.N. è stato quindi arrestato e posto agli arresti domiciliari a disposizione dell’A.G.. Attualmente sono in corso accertamenti per scoprire la provenienza del denaro falso.
 




CATANIA: MINACCIAVA, MALTRATTAVA ED ESTORCEVA DENARO ALLA MADRE ANZIANA

Redazione


Catania – I Carabinieri della Compagnia di Gravina di Catania hanno arrestato un 41enne, di Tremestieri Etneo, per tentata estorsione, minacce e maltrattamenti in famiglia. Ieri sera, una telefonata da parte di un anonimo cittadino segnalava al 112 una lite in famiglia in un'abitazione del centro di Tremestieri Etneo. La Centrale Operativa inviata subito sul posto una gazzella che individuato l'appartamento, dove viveva il 41enne e la madre 79enne, intervenivano immediatamente bloccando l'uomo ancora dentro casa in preda all'ira mentre inveiva contro l'anziana.

Nella circostanza i militari accertavano che l'uomo, poco prima, aveva aggredito la donna per estorcerle la somma di 100 euro e che da tempo la maltrattava e minacciava il più delle volte sempre per avere del denaro. L'arrestato è stato tradotto nel carcere di Piazza Lanza a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.




AREZZO, OPERAZIONE TRACER: SGOMINATA BANDA CRIMINALE DEDITA A FURTI IN ABITAZIONI E NEGOZI IN TOSCANA, UMBRIA E MARCHE

Redazione

Arezzo – Sette arresti e quattro persone indagate. Sono i numeri salienti della brillante operazione condotta dai Carabinieri di Sansepolcro (AR), che ha permesso di disarticolare un gruppo criminale dedito ai furti in abitazione, in esercizi pubblici e commerciali in diversi Comuni della Toscana, dell’Umbria e delle Marche.
L’operazione, denominata “Tracer”, prende il nome da un supercriminale immaginario, pubblicato dalla DC Comics nel 1990, che possedeva velocità, agilità, sensi super sviluppati e mimetismo animale.

Di fronte al fenomeno dei reati predatori, che negli ultimi mesi si erano verificati sul territorio dell’Alta Valle del Tevere, era salita alta la preoccupazione della popolazione locale, colpita da un aumento dei furti in appartamento e di auto, sia in Sansepolcro che in altri centri come Pieve Santo Stefano ed Anghiari, ma anche nelle campagne, nelle zone industriali e nei negozi.

Per contrastare il fenomeno, opera non di delinquenza spicciola ma di gruppi criminali di matrice etnica in assetto specialistico, che disponevano di mezzi e uomini in grado di effettuare azioni tipiche da vero e proprio commando, i Carabinieri di Sansepolcro avviavano complesse indagini e prolungati servizi.
Nella nottata del 31/10/2013 attivavano i militari della Compagnia CC di Jesi e li guidavano, attraverso un costante e preciso monitoraggio, all’arresto, in Castelbellino (AN), di G. B. R., 21enne rumeno senza fissa dimora, U. V. e A. A. V., rumene di 31 e 22 anni residenti a Deruta (PG), nella flagranza del delitto di furto aggravato in concorso a danno della sala giochi “Calamity Slot”, con il recupero della refurtiva, circa tremila euro in monete. Nella circostanza un quarto malvivente, poi identificato in M. F., rumeno di anni 28 residente a Perugia, riusciva a sottrarsi all’arresto dandosi a precipitosa fuga a piedi lungo le campagne circostanti.

Mentre gli uomini depredavano i loro obiettivi le due donne, incensurate, fungevano da vedette e rimanevano in costante contatto telefonico con i loro complici per avvisarli dell’eventuale arrivo delle forze dell’ordine.
L’arresto di G. B. R., U. V., e A. A. V., spingeva M. F., capo indiscusso del gruppo criminale, a colpire da solo. A seguito di un servizio di controllo dinamico, attivato nella serata precedente, alle ore 05:00 del 23/11/2013, in Sinalunga (SI), i Carabinieri di Sansepolcro (AR) lo traevano in arresto nella flagranza del delitto di furto aggravato a danno dell’esercizio pubblico denominato “Bar della Stazione”, con recupero dell’intera refurtiva.

Anche in quest’occasione, come già avvenuto in Castelbellino (AN), M. F. tentava di dileguarsi ma veniva prontamente bloccato dai militari operanti.

Le indagini consentivano di deferire alla competente A.G. tutti i predetti, ritenuti responsabili dei sotto elencati furti a danno di:
1)    Circolo privato “Sport Biliardo”, sito in via Ginna Marcelli n. 3, con l’effrazione di sei video poker e di un cambiamonete ed asportazione della somma di euro 10.000,00 circa, commesso in Sansepolcro (AR) durante la notte del 12/10/2013;
2)    “Autofficina Gatti & Mencucci”, sita in via Marco Polo n. 33/35, con l’asportazione di due notebook, attrezzatura da lavoro e merce varia, per un danno non quantificato, commesso in Matelica (MC) durante la notte del 25/10/2013;
3)    Ditta “F.lli Gionchetti S.p.A.”, sita in via Marco Polo n. 2, con l’asportazione dell’autovettura Opel Astra targata EJ 051 VP, un notebook ed euro 100,00 in denaro contante, commesso in Matelica (MC) durante la notte del 25/10/2013;
4)    Ditta “Cesari Giovanni”, sito in località Costa Cavalieri, con l’asportazione di pompe idrauliche, per un danno non quantificato, commesso in Matelica (MC) durante la notte del 25/10/2013;
5)    Ditta “Ralò S.r.l.”, sita nella Zona Industriale, con l’asportazione di chilogrammi 2.500 di rame, per un danno quantificato in euro 15.000,00 circa, commesso in Matelica (MC) durante la notte del 25/10/2013;
6)    Ditta “Halley Media S.n.c.”, sita in via Merloni, con l’asportazione di due notebook e la somma di euro 200,00 circa, commesso in Matelica (MC) durante la notte del 25/10/2013;
7)    Cantina Bellisario, sita nella Zona Industriale, con l’asportazione di euro 100,00 in denaro contante, commesso in Matelica (MC) durante la notte del 25/10/2013;
8)    Ditta “Vibroedil S.r.l.”, sita in via del Lavoro 6/8, con l’asportazione di quattro martelli demolitori e la somma di euro 100,00 in denaro contante, commesso in Castelbellino (AN) durante la notte del 27/10/2013.

Parallelamente, i Carabinieri di Sansepolcro avevano avviato le indagini su un collegato gruppo criminale, facente capo a P. K., albanese di 33 anni, dedito ai furti in abitazione. Indagini che hanno permesso di acquisire elementi di responsabilità a carico del predetto P. K. in relazione ai furti in abitazione perpetrati, durante la notte dell’01/11/2013, nella frazione Santa Fiora di Sansepolcro (AR) e, durante la notte del 16/11/2013, nel centro abitato di Pieve Santo Stefano (AR).

A seguito di tali furti i malviventi si erano allontanati asportando tre autovetture, una Golf Volkswagen un’Audi A4 Allroad e un’Audi A3, del valore commerciale complessivo di euro 45.000,00 circa, tutte recuperate in Sansepolcro (AR) e Perugia dai Carabinieri di Sansepolcro (AR).
L’arresto in Sinalunga (SI) di M. F. ha probabilmente indotto P. K. & C. a “cambiare aria”, tant’è che, prima delle festività natalizie, tale gruppo si è spostato a Parigi (Francia).
Dopo un lungo e meticoloso lavoro d'indagine, il G.I.P. presso il Tribunale di Arezzo, dott.ssa Annamaria Loprete, ha accolto la richiesta di applicazione della misura della custodia cautelare in carcere avanzata dal P.M. in sede nei confronti di M. F., U. V. e A. A. V., per il delitto di furto pluriaggravato commesso a danno del Circolo privato “Sport Biliardo” di Sansepolcro (AR).

Nel proprio provvedimento il G.I.P. sottolinea: “Sussistono insopprimibili esigenze cautelari afferenti al pericolo di reiterazione di fatti analoghi: siamo di fronte alla classica banda di rumeni che con insistenza, assiduità e assoluta irriverenza verso la legalità e i diritti altrui compie atti di predazione, confidando di poter rimanere impuniti e di essere favoriti da una legislazione in tema di diritti sulle libertà individuali più favorevoli rispetto a quelle del loro paese di appartenenza.”
Nella prima mattinata del 15/01/2014 i Carabinieri di Sansepolcro hanno tratto in arresto, in Siena e in Deruta (PG), i rumeni raggiunti dalla predetta ordinanza.
 




LIVORNO: OPERAIO TENTA IL SUICIDIO. SALVATO GRAZIE AD UNA SEGNALAZIONE DEL DATORE DI LAVORO

Redazione

Livorno – Dopo aver inviato un sms al proprio datore di lavoro, nel quale manifestava chiari intenti suicidi, un operaio 59enne di Livorno si è diretto a bordo del furgone della ditta  nei pressi di un’area boschiva nella zona di Rosignano M.mo deciso a farla finita.

Una volta sul posto, l’uomo ha quindi ingerito alcuni farmaci. Grazie alla segnalazione del datore di lavoro alla Centrale Operativa di Livorno sono immediatamente scattate le ricerche dei Carabinieri i quali, effettuando la localizzazione del telefono cellulare, lasciato acceso, dell’aspirante suicida, sono riusciti in breve tempo ad individuare la zona e ad inviare sul luogo una pattuglia della Stazione di Castiglioncello. I militari, quindi, una volta  rintracciato il furgone hanno soccorso, con l’ausilio del personale del 118, l’operaio che nel frattempo aveva perso conoscenza.
L’uomo è stato poi trasportato presso l’Ospedale di Livorno, ove è stato ricoverato e dichiarato fuori pericolo. 

 




GORIZIA: VANDALISMO IN VIA RAFAUT

Redazione

Gorizia – Nel corso della notte scorsa un residente di via Rafut, a Gorizia, è stato svegliato da alcuni rumori provenienti dalla strada; affacciatosi alla finestra ha notato tre giovani intenti a danneggiare gli specchietti retrovisori di alcune autovetture in sosta. La pattuglia della "Squadra Volante", intervenuta immediatamente a seguito della chiamata al 113, ha rintracciato i responsabili, grazie anche alle descrizioni ricevute, nel vicino parcheggio di via Bombi.

I tre giovani, un ventenne, un diciannovenne ed un minore di 17 anni, sono stati deferiti in stato di libertà all'Autorità Giudiziaria competente per il reato di danneggiamento. Il minore, su disposizione del Pubblico Ministero del Tribunale per i Minori di Trieste, è stato affidato ai genitori.




STAMINA: I COMITATI CURE COMPASSIONEVOLI DENUNCIANO ALLA VIGILANZA RAI LA CONDOTTA DI PAONE

di Cinzia Marchegiani


Un Alessandro Cecchi Paone senza freni inibitori e molta arroganza, stile giustizialista, alla trasmissione le Amiche del Sabato, condotto da Lorella Landi su Rai 1 lo scorso 1° febbraio, aveva aggredito la signora Francesca Atzeni, mamma della piccola Ludovica, affetta da una patologia rara, la Tay Sach. Era stata invitata assieme ad altri ospiti per poter parlare della sua testimonianza riguardo i miglioramenti che sua figlia aveva acquisito, dopo aver fatto le infusioni col metodo stamina proprio agli Spedali Civili di Brescia.
I Presidenti, Gianpaolo Carrer, del “Comitato Cure Compassionevoli” e Francesco d’Andria del “Comitato Art. 700”, hanno inviato una lettera a denuncia del comportamento dello stesso Alessandro Cecchi Paone agli indirizzi preposti al controllo e vigilanza Rai senza escludere, ovviamente il Presidente Commissione Parlamentare di Vigilanza dei Servizi Radiotelevisivi, Sergio Zavoli.

La seguente la missiva è stata inviata a firma del presidente Francesco d’Andria, Comitato Art.700, lo scorso 3 febbrario:
“Con la presente esprimiamo tutta la nostra indignazione e disapprovazione per il comportamento osservato dal sig. Cecchi Paone nel corso della trasmissione di cui in oggetto, nei confronti della sig. Francesca Azteni, mamma di Ludovica, ospite in trasmissione. Riteniamo che l’affermazione “far pubblicità a un truffatore”, sia offensiva e lesiva della dignità delle persone e in particolare delle famiglie dei malati che, loro malgrado, sono costrette a presenziare in trasmissioni televisive per cercare di fare chiarezza sulla nota vicenda Stamina e fornire, con la propria esperienza diretta, la testimonianza sui miglioramenti ottenuti dai propri figli. Parole lesive della reputazione di noi famiglie che, nonostante i provvedimenti giudiziari ottenuti nei vari tribunali d’Italia, ci ritroviamo a dover difendere il diritto alla salute sancito dalla costituzione italiana. Tale diritto, riconosciuto in tutto il mondo civile, continua ad essere negato quotidianamente e da sempre in Italia a tutta una categoria di persone che annulla interamente la propria esistenza per far fronte ad un familiare disabile e che si trova a dover fronteggiare uno Stato assente che si nasconde dietro le contingenze storiche ed economiche. L’assoluta mancanza di rispetto mostrata dal sig. Cecchi Paone verso la sofferenza che noi “famiglie con disabilità”, combattiamo ogni giorno, insieme ai nostri figli, ai nostri familiari, non può essere trascurata dall’azienda RAI. Pertanto, chiediamo in via preliminare il rigoroso rispetto del codice etico aziendale e la garanzia di professionalità delle figure impiegate, nonché di voler intraprendere tutte le necessarie misure disciplinari nei confronti dei responsabili di quanto accaduto al fine di ripristinare le condizioni minime di civiltà a cui occorre attenersi nelle trasmissioni. Si denunciano, altresì, oltre alle dichiarazioni offensive ed ingiuriose, anche il comportamento incontrollabile e oscurantista del soggetto che, non cedendo mai la parola, ha, di fatto, impedito il regolare svolgimento del contraddittorio durante la trasmissione e la prosecuzione della stessa. Esigiamo, infine, che si chiarisca e rettifichi la Sua posizione nei confronti delle dichiarazioni e del comportamento osservato dal sig. Cecchi Paone al quale si richiede di esprimere chiarimenti e pubbliche scuse per le offese ingiuriose da lui pronunciate nei confronti di tutte le famiglie dei malati coinvolti nella nota vicenda Stamina.
Fiduciosi che l’Azienda Pubblica in indirizzo intraprenda ogni provvedimento del caso, corre l’obbligo di comunicare che il comitato dei pazienti in lista di attesa per la Metodica Stamina sta valutando ogni azione legale a tutela della dignità e dell’onore delle famiglie dei malati.”
Oggi, il Comitato Cure Compassionevoli si è associato a questa denuncia, come afferma il suo Presidente Gianpaolo Carrer, inviando la denuncia agli stessi indirizzi per la vigilanza Rai, per il comportamento oltraggioso del giornalista Alessandro Cecchi Paone.
Si legge: “Il Movimento nell’esprimere verso il comportamento tenuto dal Sig. Alessandro Cecchi paone, intende rendere noto che sta valutando le azioni legali da intraprendere nei confronti dello stesso. Si auspica che la Rai, in ipotetiche prossime puntate in cui viene dichiarato l’intento di voler proporre al pubblico la testimonianza delle famiglie che stanno seguendo il protocollo Stamina, predisponga in studio di programmazione una conduzione umana e professionale idonea a raggiungere il dichiarato fine, nel rispetto della situazione particolare delicata che si trovano a vivere le famiglie di questi malati gravi. Il Movimento chiede alla Rai e alla sua Commissione di Vigilanza, il rigoroso rispetto del codice etico aziendale, di un vero contraddittorio con soggetti di pari numero per ciascuna posizione rappresentata e, nonché, di voler intraprendere tutte le necessarie misure nei confronti dei responsabili di quanto accaduto al fine di ripristinare, e assicurare per il futuro, le condizioni minime di civiltà e correttezza cui occorre attenersi nelle trasmissioni. Il Movimento chiede alla Rai che venga chiarita la sua posizione nei confronti del diretto responsabile dell’accaduto ed esige pubbliche scuse da parte del sig.Alessandro Cecchi Paone nei confronto della sig.ra Francesca Atzeni e nei confronti di quei malati e/o famiglie che si sono sentiti profondamente offesi, indignati ed intimoriti per il suo comportamento, non di meno si auspica che lo stesso Cecchi Paone porga pubbliche scuse anche nei confronti della conduttrice Lorella Landi, che è parsa, visibilmente, in forte disagio per quanto stava accadendo durante la trasmissione condotta.”

Enzo Frenna apostrofava così:“L'arroganza rampante di una certa categoria di politici e finanzieri è come un'infezione di una ferita: se non si cura rapidamente (magari con mezzi drastici) si allarga e infetta l'intero organismo sociale.

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STAMINA: CECCHI PAONE DOVREBBE SCUSARSI

Laura Giberti – telespettatrice indignata ed offesa come mamma, nonna e persona

Sembrava una persona colta ed intelligente mentre mandava in onda quello che studiavano gli altri. Avevano ragione quelli del primo grande fratello, mi vergogno di essere stata tanto ottusa. Ora copri cariche amministrative, copri poltrone, passi da una poltrona all’altra dentro agli schermi per fare questue e vivere di elemosine milionarie, per fare l’opinionista senza opinione, senza conoscenza e sapienza ma solo oltraggio con l’arroganza che lui li è di casa. Abbaiare quello è l’unica cosa che sa fare; tutte le volte che passa non dice una cosa vagamente decente e non è una questione di scelta sessuale; i gay non sono così e si rifiutano di essere distinti da simili personaggi, se c’è un gay che si sente ben rappresentato deve farsi curare perché ha ben altro problema che l’uguaglianza e l’integrazione od il riconoscimento civile e sociale.
Eccitato e concitato assalta una madre disperata che prova di tutto per salvaguardare la vita ed aumentarne la qualità di vita di una figlia?.
Come si permette? chi non sa di cosa parla deve tacere ed imparare. Sabotare il parere degli altri ed abbaiare non significa avere un parere tantomeno condivisibile; disumano oltre che oltraggioso e vergognoso da mandare in onda.
Esprimere un concetto non significa per forza avere ragione, non significa avere il diritto di reprimere esperienze che lui non conosce e non si può permettere di giudicare.
Quella di una madre che soffre deve avere il contegno ed il rispetto di tutti; ha fatto la parte di un carnefice che deliberatamente uccide e da per spacciato la vita del figlio di un altro “un bambino”.
Se non si sa di che si parla, prima cammina sui passi degli altri e poi forse ne parli ma non ti permettere di dare giudizi abbaiati ed offendere, ignobile presa di posizione da querela verso Lui e verso chi lo ha mandato in onda.
Senza il rispetto per il dolore umano di una madre ed una malattia senza scampo di bambini, innanzi tutto, di figli che “zitto tu” perché non sono tuoi. Malattia che mi viene spontaneo augurale perché fa ancora in tempo ad assaggiarne l’effetto, anche se è in ritardo; già invecchiato ed arrivato su un podio immeritato e troppo pagato, al di sopra
di ogni valore umano.
Come gesto dovuto, ritendomi fortunata di essere stata privilegiata, da non avere avuto una simile esperienza e con accorata partecipazione mi sento comunque coinvolta.
Sono i genitori i migliori ed unici aventi diritto a gestire il meglio e la salute dei propri figli.
Correte dietro ai genitori amorevoli e lasciate delinquere quelli che uccidono i bambini deliberatamente.
Complimenti! Anche noi abbiamo un cervello che funziona, pun non avendo il male della prima donna, pur non essendo oggetti da copertina e non avendo avuto occasioni milionarie che vivono al di sopra di chi li mantiene a vita con il sudore della fronte e poi sono loro che hanno un’opinione.
“Indecente” è stato indecente dovete chiedere scusa in diretta a quella madre, a tutti quei bambini ed interdite la violenza verbale dagli schermi.

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BARI: SGOMINATO DA CARABINIERI E POLIZIA IL CLAN MAFIOSO “PESCE-PISTILLO” CHE GESTIVA I TRAFFICI DI COCAINA, EROINA, HASHISH E MARIJUANA IN TUTTA LA PUGLIA.

Redazione

Bari – E’ in corso dalle prime luci dell’alba una vasta operazione nell’area del nord barese, condotta congiuntamente da oltre 100 agenti e militari della Questura e del Comando Provinciale Carabinieri di Bari, con l’aiuto di elicotteri e unità cinofile,  finalizzata all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale barese a carico di esponenti del clan mafioso “Pesce – Pistillo”, imperante ad Andria e zone limitrofe. Sono accusati a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, nonché di diversi episodi di cessione e detenzione di cocaina, eroina, hashish e marijuana.
L’indagine, condotta da Carabinieri e Polizia in piena collaborazione e sotto  il costante coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, ha fatto luce su circa un decennio di attività del clan, mettendo a fuoco l’articolata organizzazione del gruppo criminale, i cui vertici, benché in carcere, continuavano a dare ordini per gestire i traffici illeciti in tutta la Puglia, potendo contare su cassieri, procacciatori di ingenti quantitativi di droga e varie squadre di pusher per lo spaccio al dettaglio, protette da un efficace sistema di vedette che assicuravano protezione dagli sguardi indiscreti delle Forze dell’Ordine.

 




"BOOM DI ITALIANI A LONDRA"

di Christian Montagna

Basta un semplice giro per Covent Garden o Oxford Street per rendersi conto della massiccia presenza di italiani a Londra. Le bellissime strade londinesi infatti sono colme di attività di italiani. Interi nuclei familiari che in preda alla disperazione hanno abbandonato la penisola in cerca di fortuna. E a Londra, la fortuna l'hanno trovata. Certo perché lì c'è uno stato che funziona. Una città che non riposa mai. Iperattiva 24 ore su 24. Bus, metropolitane, assistenza turistica: è tutto ben funzionante. Un organizzazione studiata ad hoc per conferire maggior confort ai cittadini. I furbetti che evadono il fisco, che non emettono lo scontrino fiscale che non pagano i biglietti della metropolitana qui non sono ammessi.Somiglia al paese dei balocchi che veniva raccontato nelle favole. Eppure a Londra co-convivono numerose culture diverse, ci sono i criminali, c'è lo spaccio di droga ma lo stato non gli garantisce lunga vita. Per noi italiani tutto ciò è un utopia. Molti italiani emigrati a Londra hanno saputo approfittare di un sistema meritocratico per ottenere posizioni di prestigio, altri approfittando di leggi più tolleranti hanno avuto possibilità di attingere a crediti finanziari e hanno creato imperi economici. Ho ascoltato diverse storie: Daniela giovane ragazza 28 enne di origine italiana è emigrata per imparare bene la lingua e ha scoperto l'esistenza di un mondo a noi ignoto, quello del lavoro. Andrea giovane ragazzo sardo dice di non riuscire nemmeno più a stare un giorno nella sua amata terra dopo che nella città inglese ha scoperto il mondo dei sogni. Sentire queste storie fa male. Un giovane che per riuscire a vedere uno spiraglio di luce nel suo futuro è costretto a scappare dall'Italia. Ci stanno costringendo ad un esodo di massa. Soltanto nel 2001 il censimento britannico contava oltre centosette mila residenti nel Regno Unito di cui circa 39 mila a Londra. L'incremento dal 1991 era di ben dieci mila persone per cui se fosse continuato alla stessa velocità oggi sarebbero oltre 50 mila. Uno stato che non imprime una pesante pressione fiscale, che incoraggia l'apertura di aziende favorendo le assunzioni è degno di essere chiamato tale e noi purtroppo siamo lontani da questa concezione. Che fine farà l'Italia se tutti i giovani andranno via? Chi penserà al futuro del paese?. Rimarremo esanimi aspettando che ci prosciughino anche le ultime forze che ti tengono in vita…