CAMPANIA: UN PASSO VERSO IL DECOLLO DELLA NUOVA "CAMPANIA AMBIENTE E SERVIZI SPA"

Redazione


Campania – “Finalmente la Regione Campania formalizza una posizione chiara sul futuro di Campania Ambiente e le regole per il transito dei lavoratori di Astir nella nuova società regionale in house Campania Ambiente e servizi SpA” Così Lina Lucci, Segretario Generale della Cisl Campania, ha commentato l’incontro avuto ieri con l’Assessore al lavoro Severino Nappi presso Palazzo S. Lucia, nel corso del quale la Cisl ha preso atto della formalizzazione delle attività necessarie proposte per il decollo dell’azienda.
Il programma inviato dal presidente Stefano Caldoro alla Sezione Fallimentare del Tribunale di Napoli permette di superare le riserve precedentemente espresse dalla Curatela Fallimentare e di rendere credibile il progetto della Regione Campania. Il programma, infatti, precisa le attività che consentiranno l’assunzione delle prime 60 unità lavorative, secondo i criteri stabiliti dalle delibere di Giunta Regionale n.752/2012 e n.21/2013. Contestualmente sarà avviato l’iter procedurale per la redazione di progetti esecutivi finalizzato all’assunzione di ulteriori unità nell’arco temporale dei prossimi 6/8 mesi. Infine altre unità potranno essere assunte per effetto di nuove commesse che verranno affidate nel tempo alla società.
“La Cisl – ha spiegato Lina Lucci – ha sempre sostenuto il processo di riordino delle partecipate, attraverso il loro accorpamento con l’obiettivo di qualificare la spesa pubblica e neutralizzare la volontà di privatizzazioni che fino ad ora non hanno apportato alcun beneficio”. Un percorso questo realizzato con l’approvazione della legge regionale n.15 del 30 ottobre 2013 in materia di ottimizzazione delle società partecipate dalla Regione Campania.

“Gli amministratori di Campania Ambiente – ha aggiunto il segretario generale della Fit Campania, Giuseppe Esposito – dovranno garantire l’attuazione di percorsi di assorbimento dei lavoratori nei tempi previsti dal programma della Regione Campania con gli strumenti tecnico-giuridici idonei e incentivi agli esodi”.

“La Giunta Caldoro – ha concluso Lina Lucci – archivi ora definitivamente il sistema clientelare del passato nella gestione delle partecipate regionali, anche attraverso le opportune interazioni con altri organi istituzionali e produca i migliori risultati per il futuro delle partecipate al servizio del bene comune sui temi dell’ambiente e dello sviluppo”




RENZI RINGRAZIA… DI CHE?

di Chiara Rai

Sembra retorica dire che lo avevamo detto e quindi sorvoliamo questo particolare. Renzi è talmente intriso di scuola democristiana che quando Letta è stato sfiduciato dai suoi e dunque ha annunciato le dimissioni, il bischeraccio lo ha persino ringraziato per quello che ha fatto per il Paese. "Grazie, ma adesso fatti da parte" una formula che cozza con le parole che Matteo ha pronunciato fino a qualche giorno fa: "non ho intenzione di stare al Governo". Lui non ha certo intenzione ma una salda convinzione di poterlo fare e lo sta facendo. Adesso si porterà dietro lo slogan che già gli oppositori gli hanno attribuito: "non è legittimato dal popolo". Ma ben presto questo marchio verrà sfocato dalla polvere della sua cavalcata verso una leadership salda che dovrà durare almeno quattro anni. Renzi ci crede ma noi italiani vediamo sempre e soltanto una cosa: la corsa spudorata dei politici verso poltrone di potere. E adesso in pole position c'è Matteo che promette una carriera cavalieresca, si spera non soltanto incastonata di slogan e "io vorrei" ma concreta. Altrimenti tra chiacchiere e misfatti i pentastellati potrebbero sfangarla e allora si che ci verrebbe da ridere. D'altronde il palinsesto è già bello che pronto e il comico genovese è in postazione per staccare
i biglietti d'ingresso.
 




CRISI DI GOVERNO

Redazione

Il Partito Democratico sta con Renzi. La direzione del PD approva la relazione del segretario. 136 sì, 16 no e due astenuti. I sostenitori di Letta non hanno partecipato al voto. Il premier Enrico Letta, appreso l'esito, ha annunciato che oggi rassegnerà le dimissioni al capo dello Stato Giorgio Napolitano.
''Siamo davanti a un bivio: da un lato le elezioni, dall'altro la possibilità di trasformare questa legislatura in una legislatura costituente, non si può più stare nel mezzo''. Il segretario Matteo Renzi esordisce così alla direzione del partito. Ringrazia Enrico Letta per il ''lavoro di servizio per il Paese svolto sin qui'', ma invoca ''una nuova fase, con un nuovo governo di legislatura, per fare le riforme''. Secondo il sindaco di Firenze, ci sono difficoltà oggettive per elezioni anticipate, prima fra tutte la legge elettorale. Pertanto, ''per cambiare verso'' alla politica italiana, occorre un nuovo esecutivo. Ed è questa la strada che Renzi sottopone alla direzione del partito. ''Chi fa politica ha il dovere di rischiare, ma dobbiamo assumerci la responsabilità di quello che sta accadendo'' dice Renzi. ''Occorre un governo in grado di cambiare le cose, di riformare le istituzioni, di rilanciare l'economia'' afferma il segretario. ''O il Pd ha un ruolo forte, o il cambiamento si realizza solo a parole''. ''La scelta di "nuovo governo è una scelta azzardata, ma può avere senso se hai il coraggio di dire l'obiettivo è il 2018 con riforme elettorali, costituzionali ed il tentativo di cambiare le regole''. Renzi chiarisce così la missione del nuovo esecutivo che propone di formare. ''L'augurio che faccio alle donne e agli uomini del partito Democratico è di avere consapevolezza del proprio ruolo''. ''Se mi accusano di avere un'ambizione smisurata, io non smentisco, perché dobbiamo pensare in grande per far uscire il Paese dalla palude'' afferma il segretario. ''Lo sport preferito degli ultimi giorni è dire che è tutta colpa del Pd, ma oggi dobbiamodecidere e dalle forze di coalizione ci si chiede che il Pd assuma le sue responsabilità''. ''La direzione di oggi non sarà un processo al governo, non si tratta di dare colpe al governo per ciò che è accaduto, ma di capire se siamo in condizioni o meno di aprire una pagina nuova. La staffetta è quando si procede nella stessa direzione e alla stessa velocità, non quando si prova a cambiare il ritmo''. Così Matteo Renzi spiega il ''cambio di passo'' che propone rispetto all'esecutivo di Enrico Letta. ''Il presidente dalla Repubblica è stato accusato in modo strumentale di essere venuto meno ai propri compiti quando, come è noto, è l'arbitro e il garante delle istituzioni''. Il segretario democratico ringrazia il capo dello Stato per il modo in cui svolge la propria funzione e la platea della direzione applaude.
 




LETTA LASCIA: E' CRISI DI GOVERNO

Redazione

Letta lascia. Matteo Renzi chiede un nuovo governo, con un nuovo premier. La direzione del Partito democratico, con 136 voti a favore, 16 contrari e 2 astenuti, vota a favore. Ed Enrico Letta annuncia che venerdì salirà al Quirinale per rassegnare le dimissioni: "Ho già informato il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano", dichiara. Termina dunque con l'inizio della crisi di governo il giorno più lungo del premier, entrato a Palazzo Chigi il 28 aprile del 2013. 

"Inizi a diventare grande solo quando smetti di fare solo le cose che ti piacciono. E' arrivato il momento di dire che tipo di proposta vogliamo fare al Paese. E' arrivato il momento di uscire dalla palude". Ha esordito così il segretario del Pd, Matteo Renzi, intervenendo alla Direzione nazionale del partito




BARI: OPERAZIONE GHOSTBUSTERS, 5 ARRESTI PER USURA

Redazione

Bari – Alle prime luci dell'alba, i militari del G.I.C.O. della Guardia di Finanza di Bari, con la collaborazione di personale del Servizio Centrale Investigativo Criminalità Organizzata di Roma, hanno dato esecuzione a cinque ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettanti soggetti, tra i quali un pluripregiudicato ritenuto boss del quartiere S. Paolo di Bari.
Unitamente al boss, già in carcere per altri motivi, sono state attinte dallo stesso provvedimento restrittivo, altre quattro persone, tutte residenti in Palo del Colle (BA).
I predetti sono accusati, a vario titolo, di usura, estorsione e favoreggiamento reale e personale. Reati commessi con l'aggravante delle modalità mafiose.
Le indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia presso la Procura della Repubblica di Bari, sono state avviate a seguito di una denuncia presentata da due imprenditori edili vittime di numerosi e gravi episodi di usura ed estorsione.
Nel corso delle attività investigative è stato possibile riscontrare come i due imprenditori in gravi difficoltà economiche sono stati costretti a rivolgersi nel 2010 ad uno degli arrestati per ottenere un prestito di denaro, in contanti, pari a 40.000,00 euro dietro la promessa della restituzione di interessi, che, successivamente alle verifiche eseguite dagli investigatori delle Fiamme Gialle, sono risultati oscillanti tra il 112% ed il 285% su base annua.
Somme di denaro che, come accertato nel corso delle indagini, erano riconducibili al clan capeggiato dal boss che aveva affidato la gestione dell'operazione usuraria ad uno dei quattro arrestati. Quest'ultimo, infatti, aveva il compito di riscuotere periodicamente gli interessi usurari applicati mediante ripetute e pressanti richieste di denaro nei confronti dei due imprenditori. In ciò il gestore dell'operazione usuraria designato dal boss, veniva coadiuvato da altri due soggetti, che si rendevano responsabili di un gravissimo episodio di pestaggio consumatosi a danno di uno degli imprenditori estorti.
Le complesse investigazioni permettevano altresì di appurare e documentare che uno dei due imprenditori al fine di onorare i debiti contratti con i propri aguzzini stipulava con questi ultimi un contratto preliminare di compravendita finalizzato alla cessione di un appartamento ed un box auto, in via di edificazione, per un valore complessivo di oltre 250.000,00 euro.
Al fine di dissimulare le reali ragioni sottostanti il detto preliminare di compravendita e renderne così credibile l'effettività, il gestore dell'attività usuraria prima citato, consegnava periodicamente all'imprenditore (cessionario dell'immobile) assegni circolari a titolo di corrispettivo dell'appartamento in via di acquisizione. Gli assegni, immediatamente dopo la loro consegna all'imprenditore, venivano da questi versati presso un istituto di credito per ottenerne contestualmente il controvalore in contanti. Contanti che all'uscita dalla Banca l'imprenditore usurato era costretto a consegnare nelle mani del malvivente.
Tale escamotage avrebbe consentito a quest'ultimo e, quindi, all'organizzazione di appartenenza, di tracciare i pagamenti eseguiti a favore della vittima dell'estorsione e conferire una parvenza di legalità al contratto preliminare di compravendita osservandone, solo formalmente, i relativi obblighi ed adempimenti.
Tra i componenti dell'organizzazione disarticolata veniva infine individuato un altro soggetto che aveva fornito ausilio al gestore dell'attività criminale nell'occultare e distruggere documentazione di varia natura utile alla ricostruzione delle vicende indagate.
Al fine di assicurare un'efficace azione di aggressione ai sodalizi criminali, parallelamente alle indagini di polizia giudiziaria, gli investigatori del G.I.C.O. del Nucleo PT Bari unitamente ad appartenenti al Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata della Guardia di Finanza (S.C.I.C.O.) attuavano complesse indagini patrimoniali volte alla sottrazione dei patrimoni illecitamente accumulati dalla consorteria criminale. Più in particolare tali attività si sviluppavano attraverso:
– l'incrocio delle risultanze ricavabili dalle banche dati in uso al Corpo (Anagrafe Tributaria, Camera di Commercio, P.R.A., Catasto) grazie alle quali è stato possibile tracciare un puntuale ed analitico profilo patrimoniale dei soggetti indagati e dei loro familiari conviventi;
– l'ausilio di sofisticati sistemi informatici (il noto applicativo "MOLECOLA" – elaborato dallo S.C.I.C.O.) che hanno consentito di evidenziare una netta sproporzione tra l'elevato tenore di vita dei soggetti ed i redditi dichiarati da considerarsi sulla soglia della povertà.
Le indagini poste in essere consentivano di accertare enormi sproporzioni fra le fonti di reddito degli indagati ed il cospicuo valore dei beni mobili ed immobili nell'effettiva disponibilità degli stessi. Veniva, infatti, appurato che a fronte di esigue dichiarazioni dei redditi presentate, i soggetti arrestati avevano la disponibilità di un cospicuo patrimonio composto dai beni mobili ed immobili posti sotto sequestro.
Più in particolare venivano sottoposti a vincolo cautelare n. 6 unità immobiliari e n. 6 automezzi, per un valore pari a circa 2 milioni di euro.




SANREMO, FESTIVAL DELLA CANZONE ITALIANA: QUANTO SPENDE LA RAI OGNI ANNO?

di Maurizio Costa

Sanremo (IM) – Il Festival più importante della nostra penisola ha sempre ricevuto molte attenzioni da parte dell’informazione e dell’opinione pubblica; in tempi di crisi, però, i portafogli cominciano a tremare anche nelle aziende più in salute, soprattutto se pubbliche. Stiamo parlando della Rai, che ogni anno organizza il Festival di Sanremo senza badare a spese. Sono ormai troppi anni che l’allestimento della competizione canora richiede troppi soldi e quasi sempre la Rai è sempre andata in rosso, eccetto l’anno scorso.

Il Direttore di Rai Uno, Giancarlo Leone, ha ricevuto nei suoi studi un rapporto dettagliatissimo dalla Corte dei Conti riguardo al Festival di Sanremo; all’interno del documento vengono elencati tutti i costi, anno per anno, che la Rai ha dovuto affrontare per organizzare la manifestazione. La Corte dei Conti, vedendo troppe volte che mamma Rai è andata in perdita nel preparare il Festival, ha deciso di bacchettare la rete televisiva, cercando di far quadrare i conti per quest’anno.

I dati sono incredibili: nel 2010 la Rai, per allestire il programma, ha avuto una perdita di 7,8 milioni di euro, mentre nel 2011 il rosso è stato di 7,5 e nel 2012 di 4,8 milioni. Le perdite sono in calo, infatti nel 2013, Viale Mazzini è riuscita ad arrivare al pareggio di bilancio, ma la preoccupazione è relativa al Festival di questo anno, che, con l’uscita dei vari nomi di artisti esterni che saranno ospiti, ha fatto aumentare l’attenzione sui costi della rassegna.

Guardando al 2012 e al 2013, comunque, i numeri sono confortanti: se nel 2010 il costo totale del Festival è stato di 20,594 milioni, nel 2012 la cifra è scesa sensibilmente (18,692 milioni di euro, con un calo quindi del 9,1%), aumentando di conseguenza i ricavi, che hanno toccato la cifra di 865mila euro (+ 6,6% rispetto all’anno prima).

La spesa che pesa più sul bilancio è quella che copre le risorse artistiche e autoriali, cioè tutto ciò che riguarda costi di conduzione e sopiti esterni al Festival; questo esborso si è attestato intorno ai 8,393 milioni nel 2011 e ai 8,223 milioni nel 2012.

Il Direttore della Rai ha già dichiarato che il pareggio di bilancio, già raggiunto l’anno scorso, è già stato conseguito quest’anno, già prima dell’inizio del Festival, e nessuno può escludere che ci possa essere anche un ricavo sostanziale. L’anno scorso il budget è stato di 18 milioni di euro (7 pagati dal Comune di Sanremo), ammortizzati per lo più da entrate pubblicitarie. Il problema sarà l’anno prossimo, quando il Comune della località ligure passerà solamente 5,5 milioni di euro al Festival.

In tempi di crisi vedere queste cifre può far sgranare gli occhi; il canone obbligatorio verrà utilizzato per pagare ospiti strafamosi e anche fiction con costi elevatissimi. La cosa buona è che negli ultimi anni i costi sono diminuiti, sebbene siano ancora molto alti. Un’eliminazione del Festival è impensabile, ma le spese vanno diminuite, perché alla fine Sanremo è Sanremo, ma i soldi sono comunque soldi.
 




CHIETI: "CAMPAGNA PER IL TUO CUORE 2014", IN PIAZZA IL 15 E 16 FEBBRAIO

Redazione

Chieti – L'Associazione nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri e la Fondazione "per il Tuo cuore" Onlus organizzano Cardiologie aperte 2014.
In Piazza G. B. Vico a Chieti, domenica 16 febbraio, dalle ore 9.30 alle ore 19.30, l'iniziativa dell'UOC di Cardiologia e UTIC del P.O. "SS. Annunziata", coordinata dal Direttore Dott. Marcello Caputo.

Sabato 15 febbraio: Convegno aperto alla cittadinanza sulle finalità della Campagna per il Tuo Cuore, la Mission della Fondazione e sui fattori di rischio cardiovascolare. 

Domenica 16 febbraio: apertura per l’intera giornata h 9.30 cittadino di uno stand coperto (in tenda o camper)  valutazione del rischio cardiovascolare globale dei singoli cittadini mediante calcolatori e valutazione di parametri clinici  (peso, altezza, circonferenza addominale, pressione arteriosa, BMI) e di laboratorio (POC per colesterolo, glicemia, trigliceridi, etc …). Distribuzione di materiale informativo

I cittadini con rischio cardiovascolare globale alto (>5%) saranno invitati ad una visita specialistica cardiologica




ASCOLI PICENO: HA DATO FALSE GENERALITA' PER APRIRE UN CONTO CORRENTE

Redazione

Ascoli Piceno – False generalità per aprire un conto corrente. La Squadra Mobile di Ascoli Piceno, nella decorsa serata, ha tratto in arresto J. M. C., di anni 37, argentino di nascita ma pescarese di adozione. L'operazione è scaturita a seguito del tentativo del C. di aprire un conto corrente presso un istituto bancario della città, con dei documenti falsi ed intestati ad un sedicente Alberto FOIS.

La tecnica utilizzata in questi casi è quella di aprire un conto corrente bancario, con false generalità per poi farci confluire assegni di provenienza illecita seguiti da prelievi in contanti. J. M. C., infatti, il 30 gennaio si era presentato allo sportello dell'istituto bancario per depositare un assegno bancario dell'importo di circa 1.000 sterline inglesi, asserendo di essere tale Alberto FOIS e di lavorare ad Ascoli Piceno presso una ditta edile, titolo di credito emesso da una nota banca inglese, risultato poi essere di provenienza illecita.

Sono in corso accertamenti per scoprire eventuali fiancheggiatori.

Dopo le formalità di rito J. M. C. è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Ascoli Piceno a disposizione dell'A.G..




CHIETI: SI TEME LA CHIUSURA DEL REPARTO DI TERAPIA INTENSIVA DELLA CLINICA SANTA CAMILLA

Redazione

Chieti – Il Sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, in relazione alla notizia del paventato ridimensionamento/chiusura, del reparto di terapia intensiva della Clinica Santa Camilla Spa (ex Clinica Villa Pini), ha inviato una lettera all’amministrazione della Casa di Cura in cui chiede un incontro urgente con la stessa al fine di comprendere il piano industriale e gli obiettivi che la struttura intende perseguire.

«Da qualche tempo mi si rappresenta una situazione non chiara per quanto riguarda la organizzazione della Clinica Santa Camilla ed in specie per quanto attiene i livelli occupazionali – ha dichiarato il Sindaco -. Di questi giorni, addirittura, è la notizia di un possibile ridimensionamento, se non di una chiusura, del reparto di terapia intensiva, dal quale discenderebbe inevitabilmente una minore capacità attrattiva dei reparti di chirurgia.

Come sindaco e massima autorità sanitaria cittadina, che ad oggi non ha ancora avuto il piacere di un confronto con Voi, vi trasferisco la preoccupazione per un eventuale impoverimento della offerta sanitaria/assistenziale sul nostro territorio, nonché per le conseguenze che ciò porterebbe sotto il profilo occupazionale.

Per fugare tali preoccupazioni, con spirito meramente collaborativo – ha concluso il Sindaco – vi chiedo di conoscere la vostra disponibilità per un urgente incontro presso i miei uffici, pregandovi all’uopo di contattare la mia segreteria». 




CHIETI STALKING: LA MINACCIA DI MORTE E FINISCE IN MANETTE

Redazione

Roccamontepiano (CH) – Nel quadro dell'attività di contrasto agli stalker ed ai reati di genere promossa dalla Questura, la II Sezione "reati contro la persona, in pregiudizio di minori, prostituzione e reati sessuali" della Squadra Mobile di Chieti, coordinata dall'Isp. Capo Fabrizio Purgatorio, dava esecuzione all'Ordinanza Applicativa di Misura Cautelare Coercitiva degli arresti domiciliari emessa nella stessa data dal G.I.P. del Tribunale Ordinario di Chieti, nei confronti di S.L.P., cinquantenne di Roccamontepiano (CH).

L'Ordinanza Cautelare veniva emessa dall'A.G. teatina a seguito di un'intensa e articolata attività investigativa condotta dalla II Sezione della Squadra Mobile, in relazione a reiterati atti persecutori (art. 612bis c.p.) cd. "stalking", lesioni personali aggravate (art.582 e 576, 585 c.p.), perpetrati da S.L.P. dal mese di novembre 2013 ad oggi, in danno della ex fidanzata.

Diversi gli episodi contestati all'uomo, il quale, preso da un'assillante, ingiustificata e morbosa gelosia nei confronti della donna, iniziava a perseguitarla con minacce di morte e ingiurie a mezzo SMS, per poi reiterare tali atteggiamenti in maniera sempre più invasiva. Lo stalker, infatti, proseguiva nel proprio progetto criminoso nei confronti della malcapitata con veri e propri appostamenti e pedinamenti: sotto l'abitazione, sul luogo di lavoro e nei locali frequentati dalla vittima; sino a giungere alle percosse con schiaffi e pugni al volto, che costringevano la donna a ricorrere alle cure dei sanitari e a denunciare alla II Sezione della Squadra Mobile teatina quanto stava subendo da diversi mesi.




MILANO: BAMBINO DI 10 ANNI INVESTITO DA FURGONE PIRATA

Redazione

Milano – Una tragedia in cui a rimetterci è stato un bambino. Un bambino di 10 anni è stato investito da un furgone pirata, a Milano, mentre attraversava con la madre sulle strisce pedonali. Il piccolo è stato trasportato, in condizioni molto gravi, all'ospedale Niguarda. L'autista, dopo una brevissima fuga a piedi, è stato preso dalla polizia locale e accompagnato al comando. L'uomo per ora dovrà rispondere di omissione di soccorso, ma la sua posizione potrebbe aggravarsi a seconda delle condizioni del bimbo. L'incidente è avvenuto attorno alle 17.30 in via Fiamma. Sul caso indaga la polizia locale. L'autotrasportatore è stato bloccato a poca distanza dal luogo dell'investimento. Dopo l'impatto, infatti, aveva fermato il furgone ed era scappato a piedi, ma la fuga è durata poco.