MESSINA, COMUNE DI SANT'AGATA: 100 MILIONI DI FINANZIAMENTI PUBBLICI, SGOMINATA ASSOCIAZIONE PER DELINQUERE

Redazione

Messina – Nelle prime ore di stamani, la Squadra Mobile di Messina ha dato esecuzione all'ordinanza di applicazione di misure cautelari, emessa dal GIP presso il Tribunale di Patti, nei confronti di otto soggetti ritenuti responsabili a vario titolo di far parte di un'associazione per delinquere operante nel Comune di S. Agata Militello, finalizzata alla commissione di reati contro la Pubblica Amministrazione, quali turbata libertà degli incanti, abuso d'ufficio e falso in atto pubblico.

Tre i soggetti raggiunti dalla misura degli arresti domiciliari, quattro dal divieto di dimora. Emesso infine un obbligo di presentazione all'A.G.

Sono, inoltre, state notificate le informazioni di garanzia nei confronti di altri 11 indagati, tra i quali l'ex Sindaco del Comune di S. Agata Militello, medico, oggi Senatore della Repubblica, ritenuto promotore dell'associazione per delinquere oggetto di contestazione e primo cittadino nel periodo oggetto di indagine.

L' attività investigativa, scaturita dalle denunce di un imprenditore edile nel febbraio del 2010 e di un ex consigliere comunale, nel maggio dello stesso anno, consentivano di avviare numerose attività di intercettazione ambientale e telefonica, tra il marzo del 2011 ed il gennaio del 2012, condotte unitamente a innumerevoli e copiosissime acquisizioni documentali.

La lunga attività investigativa, raccolta in due informative a carico di 47 soggetti, ha fatto emergere l'esistenza di un vero e proprio comitato d'affari, collocato ai vertici tecnico – amministrativi del comune di Sant'Agata Militello, che ha svolto la propria attività di istituto creando complesse procedure amministrative per piegare l'attività di amministrazione e di governo al conseguimento di interessi personali, sia di carattere economico che politico-elettorale.

Un settore fondamentale dell'attività criminosa dell'associazione si è rivelato il momento della progettazione dei lavori pubblici.

E' stata accertata l'esistenza di un sodalizio criminoso stabile finalizzato allo sfruttamento delle risorse pubbliche destinate alla progettazione, indipendentemente dalla effettiva successiva realizzazione dell'opera, superando ogni ostacolo relativo alla tempistica imposta dagli enti finanziatori, con il ricorso ad atti pubblici falsi, abusi d'ufficio e, soprattutto, per svolgere gare che dietro la parvenza del rispetto delle procedure concorsuali stabilite per legge, celavano aggiudicazioni già predestinate.

L'organizzazione criminale si poneva come obiettivo principale l'ottenimento di ingenti vantaggi economici e politici mediante la gestione degli uffici di direzione lavori, degli incarichi di R.U.P e degli incarichi professionali, affidati a tecnici esterni, nell'ambito degli appalti pubblici.

Per il conferimento di incarichi professionali, per un importo inferiore a 100.000 euro, l'ingegnere dirigente dell'Area Strategia e Sviluppo Territoriale del comune di Sant' Agata di Militello raggiunto oggi da ordinanza, ha opportunamente predisposto, con estrema perizia tecnica, un "metodo di selezione", espresso nel bando prima e realizzato successivamente dallo stesso nelle fasi di gara, con lo specifico fine di affidare l'incarico di progettazione o di consulenza al professionista precedentemente prescelto, il quale sulla base del preventivo accordo presentava un'offerta economica con il minimo ribasso consentito sull'importo a base d'asta.

Inoltre è stato possibile verificare che i tecnici comunali indagati, partecipando alle commissioni di verifica delle gare di affidamento, a turno sottoscrivevano i progetti, realizzati in realtà da altri professionisti, ricevendone l'indebito vantaggio economico del compenso che dividevano in eguali percentuali.

Dalla documentazione acquisita si è potuto, altresì, rilevare che in questi anni di attività di "governo" del sindaco indagato, il comune di Sant'agata di Militello, con una densità di popolazione inferiore a 15.000 abitanti, ha avuto un'attività particolarmente intensa nel settore dei lavori pubblici, con finanziamenti regionali che hanno superato abbondantemente l'importo di 100.000.000,00 euro.




BARI: FURTI A TIR, 11 ARRESTI PER LA BANDA SPECIALIZZATA IN "TAGLIO DEL TELO"

Redazione

Bari – Aspettavano pazienti che gli autisti dei Tir, fermi di notte nelle aree di sosta dell'autostrada del Nord Italia, si addormentassero per agire indisturbati e derubarli.

Sono 11 le persone arrestate dalla Squadra mobile di Bari con l'accusa di furto e associazione per delinquere.

La banda specializzata nel furto di merce con la tecnica del cosiddetto "taglio del telo", sceglieva come vittime soprattutto autotrasportatori stranieri.

Dalle indagini della Squadra mobile del capoluogo pugliese insieme a quella di Alessandria e al Compartimento polizia stradale di "Piemonte e Valle d'Aosta", è emerso che il gruppo criminale partiva da Bitonto, in provincia di Bari per andare a commettere i furti nel Nord soprattutto nelle tratte autostradali di Alessandria, Piacenza, Padova, Pavia e Vicenza.




AOSTA: IL CADAVERE DELLA PROFESSORESSA DI AOSTA RITROVATO IN UN RUSCELLO

Redazione

Aosta – Un finale che nessuno dei suoi cari avrebbe mai voluto vedere ha interessato Christiane Seganfreddo, l'insegnante 43enne di Aosta scomparsa da casa alla fine di dicembre. Il cadavere della donna è stato trovato in un ruscello ad Arpuilles, frazione sulla collina della città, a due chilometri da casa. Lo hanno confermato gli inquirenti. Sul posto si sono recati soccorso alpino, vigili del fuoco e la polizia. La causa del decesso sembrerebbe accidentale.

Il corpo era su un fianco, con il volto semi appoggiato sul terreno. Secondo gli inquirenti, si troverebbe in quel posto da parecchi giorni, forse dal giorno della scomparsa. Ora si attende il riconoscimento ufficiale da parte dei famigliari che sono attesi sul luogo del ritrovamento. La donna indossava la stessa giacca nera e gli stessi pantaloni che aveva quando si è allontanata da casa. Al collo aveva un monile a cui era particolarmente affezionata.  A scoprire il cadavere, in un terreno dell'Institut agricole regional, in una zona ricca di sentieri che collegano le varie frazioni sulla collina del capoluogo valdostano, è stato un addetto alla cura delle vigne. Sul posto sono giunti anche il pm, Pasquale Longarini, e il questore di Aosta, Maurizio Celia. Il cadavere è stato ricomposto nella camera mortuaria del cimitero della città. Il cadavere era in un ruscello largo circa 40 centimetri, in mezzo alle vigne della tenuta, nei pressi della frazione Grand Signayes di Aosta. Non si esclude che l'insegnante sia caduta accidentalmente mentre attraversava il terreno per raggiungere uno dei sentieri che attraversa la collina di Aosta e che nelle scorse settimane è stato più volte perlustrato durante le ricerche.




CRISI: LA VITA DA SINGLE E' MOLTO PIU' CARA

Redazione

Nel giorno di San Faustino eletto da tempo a protettore degli “scoppiati” c’è poco da festeggiare per i 7,7 milioni di single italiani che per vivere da soli devono affrontare in un momento di crisi un costo della vita superiore in media del 66 per cento. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti che ha fatto il confronto con la spesa media di ogni componente di una famiglia tipo, sulla base dei dati Istat. Il giorno successivo a San Valentino è ricordato in Italia in quasi una casa su tre (31 per cento) che – sottolinea la Coldiretti – è abitata dalle cosiddette “famiglie unipersonali” con un solo componente, che per effetto dei profondi mutamenti demografici e sociali che si sono verificati sono aumentate del 41 per cento negli ultimi in dieci anni.

La vita in solitudine è una vera corsa ad ostacoli dovuta piu’ spesso alle difficoltà a far quadrare i bilanci oltre che alla mancanza di compagnia. Vivere da soli è infatti piu’ costoso secondo una analisi Coldiretti dalla quale si evidenzia che la spesa media per alimentari e bevande di un single è di 332 euro al mese, il 62 per cento superiore a quella media di ogni componente di una famiglia tipo di 2,3 persone che è di 204 euro. Per i single – prosegue la Coldiretti – l’aumento di costi è piu’ del doppio (101 per cento) per l’abitazione, maggiore del 76 per cento per i combustibili e per l’energia e superiore del 29 per cento per i trasporti.

I motivi della maggiore incidenza della spesa a tavola sono certamente da ricercare – continua la Coldiretti – nella necessità per i single di acquistare spesso maggiori quantità di cibo per la mancanza di formati adeguati che comunque anche quando sono disponibili risultano molto piu' cari di quelli tradizionali. D’altra parte gli appartamenti e le case piu piccole hanno prezzi piu’ elevati al metro quadro sia in caso di acquisto che di affitto, usare l’automobile da soli costa di piu’ come pure riscaldare un appartamento. Le stesse offerte promozionali che si stanno diffondendo in tempo di crisi sono spesso legate alla quantità di prodotti acquistati (come i 3 x 2 o la raccolta a punti) e non consentono a chi vive da solo di avvantaggiarsene.

La scelta di non stare in coppia – continua la Coldiretti – non è peraltro sempre volontaria ma è anche determinata dall’invecchiamento della popolazione con un maggior numero di anziani rimasti in casa da soli che fanno fatica ad arrivare alla fine del mese. Non è un caso che ben l’8,6 per cento delle presone che vivono da sole sopra i 65 anni si trovano – continua la Coldiretti – in una situazione di povertà secondo l’Istat, con la percentuale che sale addirittura al 18,6 per cento nel mezzogiorno. E’ proprio in questa fascia che – sostiene la Coldiretti – si concentra il maggior disagio sociale. In Italia nel 2013 ci sono stati, ben 578.583 over 65 anni di età (+14% rispetto al 2012), che sono dovuti ricorrere ad aiuti alimentari facendo la fila davanti alle mense o alle associazioni caritatevoli o chiedendo in aiuto pacchi alimentari.

Per gli anziani che vivono da soli il problema è spesso anche quello dell’impossibilità di affrontare lunghe distanze per fare gli acquisti o la spesa ma anche per andare dal dottore per al progressiva riduzione dei servizi di prossimità nei centri urbani favorita dalla crisi. A contrastare lo spopolamento dei centri urbani va segnalata peraltro la crescente presenza di mercati degli agricoltori e di Botteghe di Campagna Amica dove si crea un rapporto di confidenza e fiducia tra produttori e cittadini, fondato su uno scambio reale di prodotti e di esperienze. Una opportunità per i produttori e per i consumatori che – conclude la Coldiretti – va anche a sostegno della storia, della cultura e della vivibilità dei centri urbani.

 




CHIETI, CALCIO: RIUNIONE TECNICA PER LO STADIO ANGELINI

Redazione

Chieti – Il Sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, questa mattina, presso il proprio ufficio, ha avuto una riunione – alla quale sono intervenuti, in una prima fase, i dirigenti dei settori competenti del Comune di Chieti, gli Assessori comunali ai Lavori Pubblici e allo Sport e la Comandante della Polizia Locale e, in una seconda fase, i responsabili della “Chieti Calcio” – al fine di analizzare lo stato di avanzamento delle pratiche dello Stadio Angelini, i lavori in corso di conclusione, nonché le condizioni, emerse di recente, in ordine alle ulteriori prescrizioni previste per lo stadio.

«Nell’interesse dei cittadini e dei tifosi della squadra del Chieti – ha dichiarato il Sindaco Di Primio – ribadisco che il derby con la squadra di calcio del Teramo, di domenica 23 febbraio, si giocherà allo stadio Angelini. Tenuto conto che lunedì si concluderanno i lavori in corso relativi alle norme antincendio, mercoledì ci sarà una commissione per i pubblici spettacoli alla quale presenzierò personalmente e giovedì si riunirà il GOS, credo che si avrà la certezza di addivenire ad una soluzione positiva rovesciando le prescrizioni che la burocrazia ad oggi ha posto».




PORDENONE: CONFISCATI A IMPRENDITORE DI PRODOTTI INFORMATICI BENI PER 17 MILIONI DI EURO

Redazione

Pordenone (VE) La Guardia di Finanza confisca a un imprenditore di Pordenone 32 immobili, tra cui una magnifica villa del '700 e parte di un palazzo nobiliare ubicato a due passi dal Ponte di Rialto a Venezia, uno yacht di 13 metri e sette autovetture storiche tra le quali una Ferrari, una Porsche ed una MG.
L'uomo, un commerciante di prodotti informatici, era stato denunciato dal Nucleo di Polizia Tributaria di Pordenone per una frode fiscale da quasi 17 milioni di euro. A fronte di tali importi erano state emesse sette cartelle esattoriali.

Nel frattempo che la procedura di emissione dei titoli di pagamento si perfezionasse l'imprenditore, con l'intento di non corrispondere quanto dovuto allo Stato, si era spogliato dell'ingente patrimonio personale che aveva riversato in due fondi patrimoniali, uno alimentato dai propri beni immobili e l'altro da quelli mobili registrati. Il conferimento dei beni nei due fondi, formalmente destinati a soddisfare le esigenze familiari, secondo gli intenti dell'uomo sarebbe servito ad impedire la loro eventuale acquisizione coattiva a soddisfazione del credito erariale.
I finanzieri, tuttavia, qualificavano tale destinazione patrimoniale un atto in frode alla legge in quanto unicamente diretto a sottrarre, fraudolentemente, i beni alle legittime pretese creditorie dell'Erario. Le Fiamme Gialle pordenonesi non si limitavano solo a denunciare nuovamente l'imprenditore, ma proponevano anche alla Autorità Giudiziaria l'acquisizione dei beni confluiti nei due fondi, che venivano effettivamente sequestrati su disposizione del GIP di Pordenone.
L'imprenditore, a seguito del ricorso presentato al Tribunale di Pordenone, riotteneva indietro i beni, ma solo temporaneamente poiché la Corte di Appello di Trieste, cui aveva fatto a sua volta opposizione la Procura della Repubblica di Pordenone, lo condannava per il reato di "sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte" ed ordinava la confisca dei beni.
L'imprenditore presentava inutilmente ricorso in Cassazione e pertanto la sentenza di condanna e la correlata confisca divenivano definitive.




BRESCIA: IN MANETTE UNA BALLERINA DI NIGHT DEDITA ALL'ESTORSIONE

Redazione

Dello (BS) – Un pensionato residente a Manerbio denunciava ai Carabinieri di Dello di essere vittima di estorsione da parte di una donna senegalese, ballerina di night club, residente in Brescia con la quale in passato aveva avuto una relazione sentimentale .
In particolare la donna aveva preteso nella serata del 10 febbraio 2014 la somma di euro 1.000,00 pagata dall'uomo con un assegno minacciandolo che altrimenti avrebbe avvisato la moglie. In quella circostanza la donna, che si presentava accompagnata da altre due persone di sesso maschile si appropriava del telefono cellulare e del portafogli della vittima chiedendo ulteriori 1.000,00 euro per la restituzione, minacciandolo ulteriormente che in mancanza del pagamento della somma richiesta, avrebbe avvisato la moglie della loro relazione e lo avrebbe fatto picchiare dai suoi amici .
La vittima, disperata e senza via d'uscita, si rivolgeva ai Carabinieri di Dello che dopo aver acquisito la notizia, predisponevano apposito servizio in borghese in Brescia nei pressi del luogo stabilito per lo scambio del denaro tra il denunciante e la donna e, dopo aver assistito al passaggio dei mille euro dalle mani dell'uomo a quelle dell'estortrice , al termine di un breve inseguimento a piedi riuscivano a bloccarla e ad arrestarla per estorsione .
La stessa veniva trovata in possesso anche dell'assegno di 1.000,00 euro preso dalla vittima il giorno precedente.
la donna, senegalese, su disposizione del Pubblico Ministero veniva tradotta presso il carcere femminile di Verziano – Brescia a disposizione dell'A.G. In data 13 febbraio 2014 l'arresto veniva convalidato dal giudice per le indagini preliminari.




REGGIO CALABRIA, 'NDRANGHETA: SETTE ARRESTI TRA CUI UN MAGISTRATO NELLA COSCA DEI "BELLOCCO"

Redazione

Reggio Calabria – Anche un magistrato tra gli arresti eseguiti, questa mattina, dalla Squadra mobile di Reggio Calabria nell'ambito dell'operazione "Abbraccio" nei confronti della cosca dei "Bellocco".

Al termine di una complessa indagine la Squadra mobile del capoluogo calabrese ha eseguito 7 ordinanze di custodia cautelare.
Gli arrestati, attivi nella Piana di Gioia Tauro, sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di corruzione in atti giudiziari aggravata e concorso esterno in associazione mafiosa.

Il magistrato era già stato sospeso dalle funzioni, in quanto coinvolto in una precedente vicenda giudiziaria che lo ha visto protagonista della scarcerazione di tre esponenti della 'Ndrina dei Bellocco arrestati nell'ambito dell'operazione "Rosarno è nostra 2", nel 2009.

Al tempo, le scarcerazioni facili disposte dal Tribunale del riesame di Reggio Calabria nei confronti degli esponenti di vertice della cosca, avevano suscitato un forte clamore mediatico.
In seguito, dopo i vari ricorsi e la decisione della Suprema corte di Cassazione, nel 2012, il Gip di Reggio Calabria ne aveva disposto nuovamente l'arresto.

All'operazione di questa mattina hanno partecipato anche i Reparti prevenzione crimine della Polizia di Stato.




PEDOPORNOGRAFIA: DIECI ARRESTI PER L'OPERAZIONE "SLEEPING DOGS"

Redazione

Dieci arresti e numerose tracce informatiche che rivelavano scambio di materiale pedopornografico. Questo è il risultato dell'operazione "Sleeping dogs" condotta della Polizia postale a seguito di indagini trasnazionali coordinate dalla Procura di Roma con la collaborazione di polizie di altri Paesi.

Attraverso il lavoro di agenti sotto copertura, i poliziotti sono riusciti ad scoprire numerosi individui responsabili di divulgazione e produzione di materiale pedopornografico.

Gli arrestati sono tutti maschi di età compresa tra i 24 e i 63 anni, gran parte celibi, in due soli casi con precedenti penali specifici. Provengono da Nord e centro Nord Italia e di condizioni socio-economiche medie.

Dalle analisi del materiale informatico degli indagati, da filmati e foto, gli agenti sono riusciti a risalire a 3 minori di 5, 8 e 10 anni che sono stati vittime di abusi sessuali.

L'operazione prende il nome dalla passione del primo criminale agganciato in una chat: il video-gioco "The sleeping dogs". Questa passione è stata "sfruttata" da uno degli agenti sotto copertura che, cominciando a chiedere i trucchi del gioco per procedere nei vari livelli, è riuscito a creare un rapporto particolare con l'individuo.

Tutti gli indagati, navigando su reti sommerse del deep web, erano certi di rimanere anonimi ed invisibili.

Invece gli investigatori, attraverso metodologie che puntano a superare i sistemi di anonimizzazione, sono arrivati all'identificazione dei criminali e dei minori vittime degli abusi.

Le darknet sono le Reti nascoste nel deep web preferite dai criminali che, sicuri di navigare senza lasciare traccia, le usano per traffici illeciti di armi, esseri umani, denaro sporco, nonché per adescare i minori.

Le indagini sono ancora in corso.




ROMA, CASILINO: ARMI CLANDESTINE NELLA BIANCHERIA. IN MANETTE MADRE E FIGLIA MINORENNE

Redazione

Roma – Sono entrati in casa delle due donne alla ricerca di sostanze stupefacenti ed invece durante la perquisizione, hanno trovato 5 pistole ed un fucile a pompa.
Ad effettuare il controllo, gli agenti del Reparto Volanti che, ieri pomeriggio, dopo una serie di accertamenti, hanno deciso di entrare in azione e perquisire l’abitazione di due donne, residenti nella zona del Casilino.
Una volta entrati in casa, i poliziotti hanno identificato B.E., romana di 49 anni e la figlia minorenne.
Sotto il letto della loro camera, gli agenti hanno rinvenuto e sequestrato, nascoste tra i panni, 5 pistole, un fucile mitragliatore AK47 completo di munizionamento e un fucile a pompa.
Due delle 5 pistole, sono state trovate con il colpo in canna e caricatore inserito.
Accompagnate entrambe negli uffici del Commissariato Casilino, sono state arrestate per possesso di armi clandestine, armi comuni da sparo e relativo munizionamento.
4 delle armi sequestrate sono risultate essere di provenienza furtiva. Sono in corso accertamenti sia sull’AK 47 (Kalashnikov) che su due delle pistole sequestrate. La prima, una Beretta 6.35, trovata con la matricola abrasa e l’altra negativa agli accertamenti effettuati dagli investigatori in banca dati. Proseguono le indagini degli esperti della polizia per accertare anche l’ esatta provenienza delle armi e se le stesse siano state usate recentemente per compiere dei reati.




LETTA SI E' DIMESSO, INIZIANO LE CONSULTAZIONI AL QUIRINALE

Redazione

Fine dell'era Letta, adesso inizieranno le consultazioni al Quirinale. Dopo l'ultimo Consiglio dei ministri svoltosi in mattinata, Enrico Letta è salito al Quirinale dove ha rassegnato le dimissioni nelle mani del Capo dello Stato. "Grazie a tutti quelli che mi hanno aiutato", ha scritto su Twitter prima di recarsi al Colle. Con l'incontro tra Giorgio Napolitano e il presidente del Senato, Pietro Grasso, sono iniziate le consultazioni, che dovrebbero chiudersi già sabato e alle quali non parteciperanno Lega e M5S.