DOLORE AL COLLO: CAPIRNE LE CAUSE E DEBELLARE IL DISTURBO

A cura della dottoressa Marta Romagnoli, Fisioterapista

Un problema che riguarda molti di noi è il dolore al collo, il senso di pesantezza ai muscoli delle spalle, la rigidità che parte dalla cervicale e arriva alla testa.
Spesso è un dolore passeggero, ma il più delle volte purtroppo diventa qualcosa che non ci permette di compiere in modo disinvolto e piacevole tutte le azioni della giornata.
Per capire meglio cosa succede, dobbiamo renderci conto che il nostro corpo è una macchina perfetta ma allo stesso modo complicatissima che va in “tilt” solo quando sono più fattori ad interferire su una stessa zona. Non è mai banale un dolore, perché il corpo è in grado di compensare benissimo e a lungo in modo asintomatico (il problema c’è, ma non si manifesta subito), quindi quando insorge un dolore al collo, e ovviamente non parliamo di un trauma o di un incidente, significa che c’è un “terreno” si cui si è sviluppato un problema ovvero una serie di cose che non vanno.
Per essere pratici la colonna cervicale è strettamente in relazione ( attraverso muscoli, legamenti e fasce) con gli occhi, con le spalle, con l’articolazione temporo-mandibolare e con la respirazione!
Quindi se portiamo gli occhiali e non sono ben graduati, se lavoriamo troppe ore al computer senza mai alzare gli occhi e guardare un punto lontano (andrebbe fatto ogni 15 min); se ci rendiamo conto di stringere i denti, digrignare di notte, se ci svegliamo con dolore alle mandibole, se abbiamo acufeni nell’orecchio; se ci ritroviamo sempre con le spalle che quasi toccano le orecchie e ci sembra di portare il mondo sulle spalle; se respiriamo in modo poco profondo e solo con la parte alta della gabbia toracica e qualche volta abbiamo bisogno di fare un respirone perché sembra che ci manchi l’aria…allora è su queste e molte altre cose che dobbiamo lavorare per il nostro “DOLORE AL COLLO”.

Ecco perché, spesso, il trattamento localizzato solo sulla parte dove si avverte il dolore può non dare risultati duraturi o nella peggiore delle situazioni può accrescere il dolore, in quanto si va ad agire su una zona infiammata. La cosa migliore è quindi fare un trattamento globale come un trattamento osteopatico o un trattamento posturale in grado di risolvere il problema e soprattutto capire quali cose potete fare da soli affinché il dolore non si riaffacci.

Dott.ssa Marta Romagnoli
Fisioterapista
3281792352
www.centropsicologiacastelliromani.it
p.zza Salvatore Fagiolo n. 9 00041 Albano laziale




CALABRIA E STATI UNITI: SUCCESSO PER "NEW BRIDGE"

Redazione

Calabria / Stati Uniti – Nel febbraio scorso l'indagine "New bridge" permise di individuare un'organizzazione transnazionale finalizzata al traffico di eroina e cocaina tra la Calabria e gli Stati Uniti.

L'associazione criminale aveva come riferimento la famiglia di 'Ndrangheta degli Ursino di Gioiosa Jonica (Reggio Calabria) e quella mafiosa siciliana dei Gambino di New York City.

I 26 arresti che conclusero l'operazione furono eseguiti contemporaneamente in diverse città italiane dagli agenti del Servizio centrale operativo (Sco), mentre negli Stati Uniti agirono gli uomini del Federal bureau of investigation (Fbi) di New York.

Nel febbraio scorso l'indagine "New bridge" permise di individuare un'organizzazione transnazionale finalizzata al traffico di eroina e cocaina tra la Calabria e gli Stati Uniti.

L'associazione criminale aveva come riferimento la famiglia di 'Ndrangheta degli Ursino di Gioiosa Jonica (Reggio Calabria) e quella mafiosa siciliana dei Gambino di New York City.

I 26 arresti che conclusero l'operazione furono eseguiti contemporaneamente in diverse città italiane dagli agenti del Servizio centrale operativo (Sco), mentre negli Stati Uniti agirono gli uomini del Federal bureau of investigation (Fbi) di New York.

Tra i poliziotti americani c'erano alcuni componenti della Squad 16 dell'Fbi, il gruppo che ha lavorato a stretto contatto con gli investigatori della prima divisione dello Sco. Tra loro anche l'agente "Jimmy" che con il suo lavoro di infiltrato ha contribuito in modo determinante al successo dell'operazione.

La delegazione americana è presente oggi a Palermo per partecipare alla commemorazione per il 22° anniversario delle stragi di Capaci e via D'Amelio.

Nell'aula Bunker dell'Ucciardone vengono infatti ricordati i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, assassinati dalla mafia nel 1992 insieme agli uomini delle loro scorte.

È ancora il direttore dell'Fbi di New York a sottolineare l'importanza della loro partecipazione a questa cerimonia: "È importante perché non deve più accadere che un giudice sia ucciso dalla mafia".




QUELLI CHE BALLANO SULLE MACERIE

di Federico Altea

Tutti coloro che, stufi e delusi dalla politica, se ne disinteressano, probabilmente sbagliano. Montanelli insegnò a turarsi il naso ed a votare il “meno peggio”. Eppure accade che la realtà sia, per la cittadinanza, di una rassegnata disperazione, nonostante le penne dorate dei grandi quotidiani come quella del Ferruccio nazionale che il 19 maggio sul Corriere esalta (senza esporsi al patriottismo, per carità!) l’Italia e soprattutto gli italiani.

Per chi a cagione di fortunate contingenze anagrafiche ha potuto infiammarsi gli animi in gioventù militando in un partito, oggi, salvo l’eccezione dei 5 Stelle, è difficile immaginare che voglia ancora applicarsi in politica senza ottenere un tornaconto personale. Così come non si applica in politica il giovane che voglia agire per qualche senso di amor di patria o di territorio. Lo si capisce guardando alle azioni dei partiti del rimborso elettorale e delle segreterie factotum che si occupano di gestire i danari ottenuti illegittimamente in spregio del referendum del ’95 e di nominare i parlamentari della Repubblica nei listini bloccati. Anche a livello locale le medesime questioni si ripropongono, non per un posto al vertice di un istituto bancario … s’intende, ma comunque per un favore a destra ed uno a manca, ed il discorso sostanzialmente non cambia. Chi alimenti ancora nella sua dimensione privata un qualche ideale fa fatica a trovare il coraggio di manifestarlo: chi ad esempio ha oggi l’ardire di raccogliere quella sfida che Pasolini lanciò al ragazzo fascista, quando lo s’implorava di operare come defensor cives di fronte all’imperante dittatura del consumo?  Nel nostro tempo il consumismo prende le pieghe della voracità della vita online e della pochezza dei rapporti interpersonali. Oggi il consumismo prende le fattezze della mala politica e della politica per interesse, del compromesso sempre e comunque.

Quell’ “all’italiana” che ci accompagna sempre, nel bene e nel male e che fa sì che all’estero le persone si sincerino sempre che non le vogliamo fregare, prima di accordarci fiducia, amicizia, e spesso grande stima; perché noi italiani fuori confine diamo il meglio di noi stessi.

Un estratto da una poesia in friulano, tradotta, dove P. si rivolge al ragazzo fascista:  “(…) Tu difendi, conserva, prega: ma ama i poveri: ama la loro diversità… /… Dentro il nostro mondo, di’ / di non essere borghese, ma un santo / un soldato: un santo senza ignoranza, / un soldato senza violenza. / Porta con mani di santo o soldato / l'intimità col Re, Destra divina / che è dentro di noi, nel sonno. / Credi nel borghese cieco di onestà. / anche se è un'illusione, perché / anche i padroni hanno / i loro padroni, e sono figli di padri / che stanno da qualche parte nel mondo. / E' sufficiente che solo il sentimento / della vita sia per tutti uguale: / il resto non importa, giovane con in mano / il Libro senza la Parola. / Hic desinit cantus. Prenditi / tu, sulle spalle, questo fardello. / Io non posso: nessuno
ne capirebbe / lo scandalo (…)”.

Come possiamo difendere, conservare e pregare? Tutto è perduto, tutto è macerie: la sola ombra di onestà della politica è oggi appaltata ad un gruppo di persone che serrano nelle piazzd le loro fila di anarchici e professori d’odio, che bistrattano le istituzioni e la polizia, che usano la violenza contro uno Stato che, hanno ragione loro, è solo più parvenza di istituzione, divorato e logorato dalla corruzione imperante presente in ognuno di noi, in minimi gesti, per arrivare alle più grandi manifestazioni: quel chiudere gli occhi e schierarsi in difesa del politico indifendibile, che a due giorni dalle elezioni vuole uscire dall’euro o che si candida (si veda l’ex zarina Bresso) dopo scandali e scandali in regione in quell’Europa, con lo slogan di cambiarla, perché ormai perfino il Pd è costretto a malincuore ad ammettere che c’è qualcosa che non va, che il parlamento in Europa non conta e che la tecnobancocrazia va abbandonata per
sempre.

Trascinàti come plancton dallo spirito del tempo, questi politicastri hanno ancora la forza di farsi eleggere dai fantasmi degli perai e  da fighetti da villetta in collina che si recano a votare Pd già troppo turbati dalla novità ciarliera di un toscano buffone di corte. Nell’impossibilità ormai appurata di tornare indietro, precipitando in un pozzo e prima di schiantarci, tanto vale farci una risata, certi che le nostre voci rimbomberanno sulla pietra umida e nera, in una splendida solitudine.

Gesti enormi ed estremi come quello inverato da Dominique Venner nella cattedrale di Notre Dame vengono lasciati cadere nello stesso pozzo d’oblio, dal quale ridiamo rassegnati e volgari, antichi cimelii che discendono da fierezza mai conosciuta, che facciamo? Inneggiamo all’alcol dimenticando le vigne: dimenticando chi siamo e la terra dalla quale veniamo, bevendo scadente vino di un supermercato francese.  In un periodo come questo i senzatetto appaiono di una nobiltà d’animo, di una fierezza impenetrabile, loro: uomini senza compromesso, unici e soli.

Personaggi come Mario Adinolfi, fondatore del Pd e cattolico popolare, nella sua figura decadente di grande obeso e fine giocatore di poker americano “hold’em”, appare un rivoluzionario e viene riempito di insulti dall’intellighenzia che lui stesso ha contribuito a radunare sotto la bandiera del piddì. Rivoluzionario, Adinolfi, perché dice che la famiglia è formata da mamma, papà e figli.

Perché prima di impelagarsi in questioni dibattute come fecondazione eterologa, aborto, amniocentesi, è odiato perché del matrimonio condivide la definizione che ne danno tutti i vocabolari, cioè l’istituto giuridico (o, secondo la Chiesa cattolica, sacramento) mediante cui si dà forma legale (e rispettivamente carattere sacro) all’unione fisica e spirituale dell’uomo (marito) e della donna (moglie) che stabiliscono di vivere in comunità di vita al fine di fondare la famiglia. Allora a cosa serve oggi lanciare queste declamatorie righe contro la decadenza, se non  ad accrescere la decadenza stessa? Essere coscienti della caduta ci concederà appigli per risalire? Noi ci gongoliamo nello stare in vestaglia e guardare un bicchiere di liquore, ampollosi nelle nostre discussioni sterili, in ciabatte e davanti ad un camino, pensando che fuori cadono meteoriti.

Sperando che presto uno ci colpisca, per conferirci la dignità di un barbone. Forse però un’alternativa c’è, e va ricercata nelle parole del vecchio Ratzinger, il quale lodava il ritorno alla terra di tanti giovani: la terra che purifica, la terra che santifica. Donare la vita e assaggiare la durezza della natura potrebbe forse renderci più attaccati alle cose, meno farsescamente convinti di valere molto di più di quello che mangiamo e di quello che espletiamo, membri di un circolo ecologico che non dovremmo turbare con i nostri egoismi ed i nostri trastulli, nei quali oggi possiamo inserire, per la sua bassezza, pure la Politica.

E lasciamo i grandi centri urbani alla loro irrecuperabile corruzione.




APPROVATO IL DECRETO CASA: COSA PREVEDE LA NUOVA LEGGE

di Maurizio Costa

Il Governo di Matteo Renzi porta a casa una vittoria: il Piano casa è stato approvato alla Camera con 272 sì e 92 voti contrari. I voti favorevoli sono stati quelli del Pd, Scelta Civica, Cd, Psi e Minoranze Linguistiche, mentre all'opposizione si sono schierati Sel e M5S. Fratelli d'Italia e Forza Italia hanno preferito astenersi dal voto.
Questo nuovo Piano, che ha portato moltissime polemiche e manifestazioni, stanzierà quasi 2 miliardi di euro per affrontare l'emergenza casa e le occupazioni abusive di immobili. Il decreto, inoltre, prevede agevolazioni per il compimento delle opere dell'Expo di Milano.

Vediamo punto dopo punto tutto ciò che prevede la legge.

Soldi – Verranno stanziati in totale 1 miliardo e 741 milioni di euro per affrontare l'emergenza abitativa e restaurare gli immobili destinati all'edilizia popolare.

Fondi nazionali – Verrà incrementato il Fondo nazionale per il sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione, destinato a chi è più colpito dalla crisi e non riesce a pagare l'affitto, che viene finanziato con 50 milioni per il biennio 2014/2015. Anche il Fondo destinato agli inquilini morosi incolpevoli viene finanziato con 15,73 milioni per il 2014 e 12,73 per il 2015, 59,73 milioni per il 2016, 36,03 milioni per il 2017 e 46,1 per il 2018.

Inquilini morosi incolpevoli – Il Comune di residenza potrà erogare direttamente al locatore interessato l'importo dovuto dal locatario moroso incolpevole fino ad assicurare la sanatoria della morosità.

Nuove residenze – Verrà istituito un programma straordinario di realizzazione di nuovi alloggi di edilizia residenziale pubblica, di rinnovamento del patrimonio immobiliare dello Stato e, inoltre, di acquisto di nuovi beni per affrontare l'emergenza abitativa. A tale scopo viene istituito un Fondo di 18,9 milioni di euro l'anno fino al 2020. I Comuni e gli Istituti autonomi della case popolari, inoltre, avranno a disposizione un fondo di 567,9 milioni di euro per razionalizzare e migliorare gli immobili pubblici e assegnarli, in parte, agli inquilini meno abbienti che beneficiano della sospensione degli sfratti.

Detrazioni fiscali – Chiunque abbia un contratto di locazione sociale e versi in una situazione economica disagiata, potrà usufruire di 900 euro di detrazioni IRPEF. Secondo i calcoli del Governo, le detrazioni raggiungeranno la cifra di 21,2 milioni di euro. Inoltre, fino al 31 dicembre 2014, viene disposto che l'acquisto di mobili o elettrodomestici di classe A+ sono detraibili, limitatamente a 10.000 euro.

Occupazioni abusive – Il decreto stabilisce che chiunque occuperà abusivamente un alloggio non potrà richiedere la residenza né l'allacciamento alla rete dei pubblici servizi (gas, luce, acqua).

Cedolare secca – Verrà tagliata dal 15 al 10% la cedolare secca per gli affitti del triennio 2014-2017. Questo abbassamento dovrebbe diminuire la possibilità di contratti in nero.
Expo – Il decreto concede al Comune di Milano ben 25 milioni di euro per affrontare le spese dell'Expo. La città lombarda dovrà terminare le linee metropolitane M4 e M5 e il piano di infrastrutture per collegare l'Expo alla rete autostradale.

Questo decreto ha fatto nascere molte proteste: proprio ieri, un ex deposito dell'Atac situato in via della Collina Volpi, a Roma, in zona San Paolo, è stato occupato da un gruppo di manifestanti del collettivo "Neet Bloc". Gli attivisti, che hanno anche esposto uno striscione con scritto "Paolo e Luca liberi", in riferimento a Paolo Di Vetta e Luca Fagiano, i due leader dei Movimenti agli arresti domiciliari, si schierano apertamente contro il Piano casa: la nuova legge, infatti, togliendo agli occupatori abusivi la possibilità dell'allaccio di luce, acqua e gas, andrebbe contro i princìpi della Costituzione Italiana. Questo deposito, tra l'altro, è dismesso da anni e gli attivisti vorrebbero una destinazione d'uso diversa da quella attuale.




ELEZIONI EUROPEE: IL PARTITO ANIMALISTA EUROPEO BOCCIA TUTTI I PARTITI E INVITA ALL’ASTENSIONE

Stefano Fuccelli, presidente del PAE esprime un giudizio assolutamente negativo per tutte le liste candidate alla competizione europee del 25 maggio. La maggioranza delle liste non contempla programmi specifici circa la tutela degli animali o sono rappresentate da candidati non credibili, inaffidabili ed addirittura ostili agli animali.

 

di Cinzia Marchegiani

Come un ciclone, Stefano Fuccelli, tramite il comunicato odierno dell’Ufficio Stampa del Partito Animalista Europeo, sempre coerente con le battaglie condivise da una moltitudine di persone attenti alla tutela dei diritti degli animali, nonché propositivi a metodi alternativi alla sperimentazione animale (non predittiva per l’essere umano), scaglia fendenti contro i partiti che si presentano alle elezioni europee. La lista dei partiti che mette sotto la lente d’ingrandimento sono molti e non lascia alcuna interprezione o alternative.

PARTITO DEMOCRATICO: I dieci punti del programma "Verso una nuova Europa – Manifesto Pse" non argomentano la tutela degli animali. La maggioranza dei candidati europarlamentari uscenti ha votato la direttiva europea 63/2010 a favore della vivisezione. In ordine alfabetico: Arlacchi Pino, De Castro Paolo (Presidente della Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale del Parlamento Europeo), Cofferati Sergio, Gualtieri Roberto, Pirillo Mario, Pittella Gianni (Vice presidente del Parlamento Europeo), Sassoli David. Inoltre segnaliamo Caronna Salvatore, Costa Silvia, Domenici Leonardo e Troia Patrizia che con la loro astensione hanno rafforzato il voto favorevole alla direttiva.
Fu uno scandalo contestato dall'intero movimento animalista che vide una mobilitazione indignata di oltre centomila persone scese nelle piazze di tutta Europa ed il successo dell'iniziativa dei cittadini europei (ECI) Stop Vivisection sancita da un milione e mezzo di firme.
In riferimento all’articolo 13 della Legge di delegazione europea 96/2013, la cosiddetta norma “restringi-vivisezione”, Il Governo Letta ha stravolto e affossato ben dieci punti su 13 precetti previsti dall’articolo; non ha, infatti, rispettato il divieto di esperimenti senza anestesia o analgesia, aggira lo stop a esercitazioni didattiche con animali, straccia le limitazioni su animali geneticamente modificati e il riutilizzo in più test, vara un fondo per i metodi alternativi destinato all’84% a chi effettua vivisezione volendo far slittare di quattro anni il divieto di prove con animali per xenotrapianti, alcool e droghe. Il tutto con sanzioni non dissuasive.
Il Governo Renzi è iniziato in linea di continuità con il predecessore.

FORZA ITALIA: La lista dei candidati che hanno votato nella qualità di europarlamentari la direttiva europea 63/2010 a favore della vivisezione è lunga, racchiude tutte e cinque le circoscrizioni con addirittura un capolista per il nordest l'On. Elisabetta Gardini a seguire in ordine alfabetico: Bartolozzi Paolo, Baldassarre Raffaele, Comi Laura, Iacolino Salvatore, Mastella Clemente, Matera Barbara, Patricello Aldo, Ronzulli Licia, Rossi Oreste, Sartori Amalia, Silvestris Sergio Paolo Francesco, Zanicchi Iva. Ed ancora, il candidato per la Circoscrizione sud, Alessandro Cecchi Paone, si è espresso pubblicamente favorevole alla sperimentazione animale.
Poi ci sono i candidati pro caccia quali la cacciatrice Emma Soncini; Valerio Bettoni, già presidente della Provincia di Bergamo e consigliere regionale in Lombardia, ha presentato progetti di legge con l'Udc per regolamentare la caccia in deroga; Luciano Ciocchetti, che nella veste di capogruppo Udc della Regione Lazio prese iniziative a favore delle associazioni venatorie; Walter Ferrazza con il suo slogan "orgoglioso cacciatore, guida venatoria e conduttore cani da traccia".

MOVIMENTO CINQUE STELLE : Il programma "Sette punti per l'Europa" non prevede la tutela degli animali nè l'abolizione della sperimentazione animale ma solo finanziamenti per gli allevamenti di bestiame per i consumi (alimentazione carnea e derivati) nazionali. Nonostante i candidati M5s abbiano dichiarato il loro impegno a sostenere Stop Vivisection ad intraprendere a livello europeo il percorso di abbandono completo della sperimentazione animale, tuttavia dovranno rigorosamente osservare il programma imposto da Grillo, pena l'espulsione. lo ha già fatto con tutti i senatori dissidenti.
Da segnalare la senatrice Elena Fattori, relatore proponente di un documento approvato in XIV Commissione del Senato contro la cosiddetta norma “restringi-vivisezione”, la medesima senatrice, inoltre, si è espressa contraria all'iniziativa dei cittadini europei (ECI) Stop Vivisection definendola "è come il decreto contro il femminicidio, dietro il nome c'è altro" facendo riferimento a Big pharma. Del resto la senatrice non rinnega la sua professione di biologa con vent'anni di sperimentazione su animali vivi.
Ci risulta alquanto anomalo che non sia stata avviata la procedura d'espulsione per la Fattori visto che nei fatti concreti e non a parole si è posta contro il programma del M5s. Evidentemente la maggioranza dell'elettorato grillino approva tale scelta ed orientamento pro vivisezione, come da sua stessa affermazione. Alla domanda " E nel caso in cui il mandato popolare si esprimesse per abolire completamente la sperimentazione animale (ovvero la posizione del blog), cosa farete? " Risponde " ma mi sembra che non sia così, non è nemmeno nei 7 punti. dobbiamo ragionare sui se o sui fatti?"

GREEN ITALIA-VERDI EUROPEI : Nel programma "Per un'Europa Green, Vota Verde" è presente il punto "più strumenti per i diritti degli animali" concernente le problematiche sul randagismo ed il sostegno all'iniziativa Stop Vivisection, ma nei fatti il loro candidato più rappresentativo, il presidente Angelo Bonelli, ha sostenuto con determinazione la campagna elettorale per le amministrative Roma 2013 il vivisettore mai pentito Ignazio Marino. A parole il leader dei Verdi è contro la vivisezione ma nei fatti sostiene chi la pratica. Questo comportamento discrasico lo rende inaffidabile.

LISTE NDC, FRATELLI D'ITALIA E LEGA NORD : Programma animalista inesistente, candidati europarlamentari uscenti responsabili della votazione a favore della direttiva europea 63/2010 pro-vivisezione e candidati pro-caccia. Angelilli Roberta, Albertini Gabriele, Antoniozzi Alfredo, Berlato Sergio, Bizzotto Mara, Cancian Antonio, Casini Carlo, Fontana Lorenzo, La Via Giovanni, Pallone Alfredo, Salvini Matteo (capolista su tutte e cinque le circoscrizioni e segretario della Lega Nord), Scottà Giancarlo. Da segnalare la presenza del Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, responsabile di avere bloccato il tavolo ministeriale concernente i metodi sostitutivi ed alternativi alla sperimentazione animale, inaugurato dal precedente Ministro Balduzzi, ponendosi quindi a favore della vivisezione. Anche le rimanenti liste non prevedono programmi specifici per la tutela degli animali. Stefano Fucceli termina con la sua lunga riflessione e invita pertanto all'astensione: "non è accettabile per noi votare chi maltratta gli animali, chi li utilizza solo per tornaconto personale".


Un appuntamento mancato queste elezioni europee, dove i partiti italiani, nel farsi portavoce dei problemi del nostro paese, hanno lasciato a terra quelli che potevano dare slancio al valore etico e civile dei principi inderogabili, che non vanno solo a tutela degli animali, ma della salute stessa delle persone. Sembra una frase scontata, ma quando si parla di contrastare quei subdoli conflitti di interesse delle grandi lobbies, tutti dimenticano quegli slogan d’effetto stampati su maestosi manifesti che ora trovano spazio esclusivamente in scantinati o vecchi garage, tra ragnatele e qualche topolino, e all’improvviso si diventa ciechi e sordi alle istanze delle molteplici rappresentanze. E così ogni volta il progresso viene ostacolato nel raggiungere l'evoluzione umana dove spesso rimango più ombre che luce a ricordo di quello che non fu fatto.




MATTEO RENZI: "NESSUN NESSO TRA EUROPEE E GOVERNO"

Redazione

Il mattatore Renzi tira dritto verso il voto alle Europee e continua a bombardare l'ormai retorico Grillo che ripete come fosse un disco rotto, "tutti a casa" senza che gli italiani riescano a capire in che modo riesca un solo partito politico a Governare e soprattutto non capiscono quale sarebbe il nesso tra le elezioni europee e il Governo attualmente guidato dal centrosinistra con il premier Matteo Renzi al timone. Il presidente del consiglio rincara la dose: "L'azione di governo va avanti qualunque sia l'esito delle europee? E' certo. Non c'è mai stato, in nessun Paese europeo, un nesso tra il risultato delle europee ed il governo". 

Poi, non contento, rilancia sugli 80 euro: "nel 2015 anche ai pensionati. E Berlusconi non risparmia pesantissime parole: 'Ha scampato la prigione ma è un assassino. E faceva spettacoli solo se pagato in nero. Le persone che lo votano cercano la vendetta e vogliono il sangue'. Controreplica del comico: 'E' un pover'uomo'.

 




DECRETO CASA APPROVATO: COSA PREVEDE LA NUOVA LEGGE.

di Maurizio Costa

Il Governo di Matteo Renzi porta a casa una vittoria: il Piano casa è stato approvato alla Camera con 272 sì e 92 voti contrari. I voti favorevoli sono stati quelli del Pd, Scelta Civica, Cd, Psi e Minoranze Linguistiche, mentre all'opposizione si sono schierati Sel e M5S. Fratelli d'Italia e Forza Italia hanno preferito astenersi dal voto.

Questo nuovo Piano, che ha portato moltissime polemiche e manifestazioni in tutta Italia, stanzierà quasi 2 miliardi di euro per affrontare l'emergenza casa e le occupazioni abusive di immobili. Il decreto, inoltre, prevede agevolazioni per il compimento delle opere dell'Expo di Milano. Vediamo punto dopo punto tutto ciò che prevede la nuova legge.

Soldi – Verranno stanziati in totale 1 miliardo e 741 milioni di euro per affrontare l'emergenza abitativa e restaurare gli immobili destinati all'edilizia popolare.

Fondi nazionali – Verrà incrementato il Fondo nazionale per il sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione, destinato a chi è più colpito dalla crisi e non riesce a pagare l'affitto, che viene finanziato con 50 milioni per il biennio 2014/2015. Anche il Fondo destinato agli inquilini morosi incolpevoli viene incrementato di 15,73 milioni per il 2014 e 12,73 per il 2015, 59,73 milioni per il 2016, 36,03 milioni per il 2017 e 46,1 per il 2018.

Inquilini morosi incolpevoli – Il Comune di residenza potrà erogare direttamente al locatore interessato l'importo dovuto dal locatario moroso incolpevole fino ad assicurare la sanatoria della morosità.

Nuove residenze – Verrà istituito un programma straordinario di realizzazione di nuovi alloggi di edilizia residenziale pubblica, di rinnovamento del patrimonio immobiliare dello Stato e, inoltre, di acquisto di nuovi beni per affrontare l'emergenza abitativa. A tale scopo viene istituito un Fondo di 18,9 milioni di euro l'anno fino al 2020. I Comuni e gli Istituti autonomi della case popolari, inoltre, avranno a disposizione un fondo di 567,9 milioni di euro per razionalizzare e migliorare gli immobili pubblici e assegnarli, in parte, agli inquilini meno abbienti che beneficiano della sospensione degli sfratti.

Detrazioni fiscali – Chiunque abbia un contratto di locazione sociale e versi in una situazione economica disagiata avrà 900 euro di detrazioni IRPEF. Secondo i calcoli del Governo, le detrazioni raggiungeranno la cifra di 21,2 milioni di euro in totale. Inoltre, fino al 31 dicembre 2014, viene disposto che l'acquisto di mobili o elettrodomestici di classe A+ sono detraibili, limitatamente al raggiungimento della cifra di 10.000 euro.

Occupazioni abusive – Il decreto stabilisce che chiunque occupi abusivamente un alloggio non può chiedere la residenza né l'allacciamento alla rete dei pubblici servizi (gas, luce, acqua).

Cedolare secca – Verrà tagliata dal 15 al 10% la cedolare secca per gli affitti del triennio 2014-2017. Questo abbassamento dovrebbe diminuire la possibilità di contatti in nero.

ExpoIl decreto concede al Comune di Milano ben 25 milioni di euro per affrontare le spese dell'Expo. La città lombarda dovrà terminare le linee metropolitane M4 e M5 e il piano di infrastrutture per collegare l'area dell'Expo alla rete autostradale.

Questo decreto ha fatto nascere molte proteste: staccare i servizi ad una casa occupata, secondo i movimenti di protesta, è anticostituzionale, perché priva le persone del diritto ad un'abitazione. Il Governo, dal canto suo, vuole diminuire le occupazioni e aumentare gli alloggi popolari per portare più stabilità all'interno del Paese.




GRILLO E VESPA: SALTA IL PRIMO, PUNGE IL SECONDO

di Daniele Rizzo

Grillo torna in Rai ventuno anni dopo l’ultima volta, e lo fa rientrando dalla Porta (a Porta) principale, quella di Vespa. Sarà rimasto però deluso chi pensava che ci sarebbe stata un’intervista vera e propria; il leader del Movimento 5 Stelle ha tenuto un comizio elettorale per circa un ora, e a nulla sono valsi i pur numerosi tentativi del padrone di casa di riportare il confronto in una dimensione più giornalistica.

Il solito Grillo
Preso atto della situazione, a Vespa non è restato altro da fare che assecondare Grillo in tutto il suo soliloquio, disorganico e disorganizzato, tentando di frapporre al discorso dell’ex comico genovese qualche domanda qua e là. Il solito Grillo ha iniziato deridendo il pubblico, accusato di essere pagato da una società per partecipare a queste kermesse televisive senza poter intervenire; un po’ come il popolo italiano, ha continuato Grillo, che negli ultimi anni si è trovato ad essere spettatore non partecipe della situazione politica italiana. Da manuale poi le battute sugli altri esponenti politici: Monti “Rigor Montis”, Bersani “Gargamella”, Renzi “l’ebetino”, Berlusconi “museo che regala dentiere”; tutte battute ormai assodate da tempo.

"La prima forza politica del Paese"
Se con “flusso di coscienza” potessimo descrivere lo stile usato ieri sera da Grillo senza offendere nella memoria chi prima di lui ha fatto di questo un “vero” stile narrativo, allora potremmo certamente classificarlo come tale. Grillo ha cominciato il suo discorso chiarendo che le elezioni del 25 maggio saranno un banco di prova politico e che anche se il governo non si dimetterà, qualora dovesse andare male per il PD, loro andranno comunque al Quirinale a dire che Napolitano non li rappresenta e che le larghe intese non hanno funzionato. Alla questione posta da Vespa su con chi andranno eventualmente a governare, con chi faranno l’alleanza, Grillo ha poi risposto che loro non fanno alleanze, devono andare tutti a casa gli altri perché il Movimento 5 Stelle andrà a governare solo con i cittadini. A nulla sono valse le richieste di chiarimento da parte del conduttore che chiedeva praticamente come sarebbe stato possibile prendere la maggioranza dei seggi: Grillo ha insistito sul fatto che sono la prima forza del paese. Poi il leader pentastellato ha ricordato che, grazie a lui e al suo movimento, in Italia non si sono creati gruppi o partiti estremisti, come invece è successo in Finlandia, in Grecia con Alba Dorata o in Francia con Le Pen; il Movimento è stato in grado di convogliare tutte quelle forze “incattivite” in un progetto politico democratico. Su questo punto è arrivata la punzecchiatura di Vespa, che ha definito il Movimento talmente democratico e pluralistico che tutti quelli che la pensavano diversamente dal leader sono stati cacciati.

Reddito di cittadinanza
Decisamente corposa la parte del “comizio” dedicata alla questione del reddito di cittadinanza, un progetto per il quale servirebbero 19 miliardi, soldi che a detta di Grillo sarebbe possibile trovare tagliando i rimborsi elettorali, tagliando i rimborsi agli editori (inevitabile l’attacco alla stampa giudicata semilibera), alzando la tariffa sul gioco d’azzardo online e tagliando le spese militari. Proprio sulle spese militari è intervenuto Vespa, che ha ricordato come ci siano circa 6300 persone che lavorano sugli F-35 nell’ambito dell’Alta Tecnologia, posti di lavoro che non è possibile tagliare; e infatti Grillo ha risposto che queste persone sarebbero da spostare in altri settori dove l’Alta Tecnologia è più utile.

L’expo di Milano
Immancabile la critica all’Esposizione Universale del prossimo anno a Milano. L’EXPO secondo Grillo andrebbe chiuso perché è una rapina, una truffa, uno spreco di soldi. Dice di essere andato con 40 deputati grillini dentro i cantieri dell’EXPO ed aver trovato il nulla, solo opere infrastrutturali; e ancora terreni che dopo l’esposizione passeranno dalla destinazione agricola a quella edificabile, un’autostrada a 15 corsie che da Milano porta a Monza (neanche a Los Angeles); e poi imprese colluse con la mafia e Cantone, il supercommissario designato da Renzi, che arriva quando tutti gli appalti sono stati già assegnati. Insomma un Grillo scatenato che non ha risparmiato niente e nessuno.

L'appello ai votanti
Tanti quindi gli argomenti toccati, e riportarli tutti è anche molto complicato visti i voli pindarici che hanno accompagnato il discorso del leader a cinque stelle. Comunque la chiusura della pseudo-intervista non poteva che essere un appello al voto, e così è stato. “La rivoluzione nostra” ha intimato Grillo “è inserire nei posti giusti una persona onesta; un onesto poi si circonda di onestà”, per questo motivo “premiate le persone; io non sono candidato, non ho guadagnato nulla…il nostro è un movimento di comunità”.
Se l’appello di Grillo abbia colpito nel segno o sia caduto nel vuoto lo scopriremo tra cinque giorni; intanto resta un dubbio: le elezioni europee saranno veramente un banco di prova politico?




ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2014: 4087 COMUNI CHIAMATI ALLE URNE PER ELEGGERE I NUOVI SINDACI

di Maurizio Costa

Domenica 25 maggio 2014 si svolgeranno le Elezioni Amministrative, in contemporanea con quelle Europee, dalle 7.00 alle 23.00 per eleggere le nuove Giunte Comunali. Sono 4.087 i Municipi coinvolti: 3.993 dovranno rinnovare le Giunte Comunali elette nel 2009, molti dovranno uscire dal Commissariamento e 26 Comuni di nuova istituzione saranno chiamati per la prima volta ad eleggere i propri Sindaci.

Le città più grandi che sceglieranno il proprio primo cittadino sono Firenze (per il dopo-Renzi), Bari, Campobasso, Perugia, Potenza, Bergamo, Ferrara, Foggia, Forlì, Livorno, Modena, Padova, Pescara, Prato, Reggio Emilia, Sassari e Terni.

Regione Lazio
Sono 167 su 378 i Comuni Laziali chiamati alle urne: 40 in Provincia di Frosinone, 8 in quella di Latina, 51 in Provincia di Rieti, 41 in quella di Roma e 27 a Viterbo.

Le Novità

Saranno molte le novità per quel che riguarda queste elezioni amministrative. Nelle Regioni a Statuto Ordinario, le norme di contenimento delle spesa e di riduzione dei costi della politica non prevedono la riduzione di Consiglieri Comunali e Assessori. Nei Comuni con meno di 10.000 abitanti, addirittura, il numero di Consiglieri e Assessori salirà: i primi aumenteranno di 13.488 unità e gli altri di 2.612 grazie al Decreto Legge proposto da Graziano Delrio, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Le spese, quindi, aumenteranno a favore di una maggiore democrazia all'interno dei vari Municipi.

Le elezioni amministrative riguarderanno soprattutto piccoli Comuni: 2.954 paesi, infatti, hanno meno di 3.000 abitanti. Si prevede un grande astensionismo, soprattutto alle Europee, ma dobbiamo capire che eleggere chi ci rappresenta è il primo diritto ed il primo dovere del cittadino. Per cambiare bisogna cambiare chi ci comanda, soprattutto per quel che riguarda i Municipi che sono stati commissariati. L'Italia verrà rinnovata per quasi metà dei suoi Comuni e si potranno aprire nuovi orizzonti e nuove prospettive per la politica italiana.




VITA DA CANI

di Alberto De Marchis

Più chiari di così: “Votate tutti ma non i buffoni”. Lui il rottamatore tira dritto di piazza in piazza e guerreggia con grillo a suon di hashtag: #noncenessuno posta Grillo e i dem che rispondono con «#inpiazza». Una frenesia al voto quella che anima i partiti politici in quest’ultimi frenetici giorni di campagna elettorale e poi, una volta nelle urne, i giochi sono fatti e domani è un altro giorno.
Certo è che mai come questa volta, le Europee saranno il termometro della politica italiana: Grillo e Renzi se la giocano all’ultimo voto ma forse sottovalutano le aderenze che ancora ha Berlusconi, soprattutto in una fascia d’età che và dai 50 anni in su.
La storia ci ha insegnato che non bisogna mai sottovalutare un fagocitatore di consensi come l’ex Cav che oggi sconta i servizi sociali, completamente spogliato delle sue cariche e destituito dal Senato, per un reato, la frode fiscale da 7,3 milioni di euro, che “nep
pure esiste”.
Almeno questo è ciò che dice il suo legale Ghedini e i fedelissimi di Silvio che ormai con Dudù mette in allerta gli italiani sulla pericolosità del “mostro” Grillo che addirittura sarebbe lesivo per la libertà e la situazione sarebbe più grave che nel 1994.
Ma Dudù, attenzione che Dudù non si tocca: “Vuole mandare alla vivisezione il mio Dudù. Sapete come, invece, ha chiamato il suo cane? Delirio.
Penso che questo dipinga bene il personaggio".




LA NASCITA E L’EVOLUZIONE DELLA CORRUZIONE IN ITALIA – 1 PUNTATA

 

di Angelo Parca  [ Già pubblicato sull'edizione de L'osservatore d'Italia sfogliabile di domenica 18 maggio 2014 – per consultare www.osservatoreitalia.com ]

Le tasse, la discriminazione tra ricchi e poveri e la caccia al prelievo di risorse dalla massa meno abbiente ha prodotto l’alternarsi al potere nella storia della politica italiana della destra e della sinistra senza che si fosse mai raggiunto l’optimum. Intendo dire che la corruzione c’è sempre stata fin dall’’800 e sicuramente non possiamo affermare che abbia un colore politico. Nel passato storico politico si sono fatti molti errori, anche grossolani se vogliamo, ma all’epoca la Destra e la Sinistra storiche credevano in dei progetti e si può addirittura stilare un elenco di riforme positive per il Paese che sono state portate a termine dai due partiti politici con la maiuscola. I ministeri della Destra storica (1847 con Massimo D’Azeglio) dal primo governo Cavour (1852) al governo di Marco Minghetti del 1876 conseguirono importanti risultati, primo fra tutti l'unità d'Italia, compiuta nel 1861 e portata a termine nel 1870 con la breccia di Porta Pia e la presa di Roma. Nell’ambito dell’istruzione la legge Casati è un prodotto di Destra: riformò in modo organico l'intero ordinamento scolastico, dall'amministrazione all'articolazione per ordini e gradi ed alle materie di insegnamento, confermando la volontà dello Stato di farsi carico del diritto-dovere di intervenire in materia scolastica a fianco e in sostituzione della Chiesa cattolica che da secoli deteneva il monopolio dell'istruzione.

La sete di fare di più e di primeggiare rispetto agli altri Paesi d’Europa ha portato la Destra a passare sopra le esigenze primarie della povera gente. L’apice fu raggiunto, quando alla guida c’era l’anello debole Minghetti, quando fu introdotta la tassa sul macinato. Insomma si è tirata troppo la corda chiedendo ai poveri sacrifici che non erano in grado di sostenere.

Questo malcontento fu espressione della forte voce di opposizione della sinistra. Per risanare il bilancio la Destra impose anche un pesante fiscalismo, al fine di finanziare le opere pubbliche di cui il Paese aveva bisogno per competere con le altre potenze europee. Il 16 marzo 1876, il Presidente del Consiglio, Marco Minghetti, annunciò il pareggio di bilancio. La ricchezza nazionale aumentò in due scaglioni tra il 1860 e il 1880.

Nella prima fase aumentò tramite le imposte dirette, che riguardavano i redditi di origine agraria, nella seconda fase invece con le imposte indirette, colpendo maggiormente i ceti meno abbienti. Nel 1868 venne introdotta la tassa sul macinato (per la precisione, sulla macinazione dei cereali) scatenando così proteste popolari con assalti ai mulini, distruzione dei contatori, invasioni di municipi. Al termine di questa rivolta contadina si contarono molti arrestati, feriti e morti.

Per non parlare poi, del’introduzione del servizio militare obbligatorio. Quando venne al potere la sinistra storica però, chi confidava in un cambiamento radicale rimase deluso. Il Parlamento destituì la Destra e il Re Vittorio Emanuele II affidò il governo a Depretis fu presidente del consiglio dal 1876 al 1887 con due brevi interruzioni.
Il cambiamento che l'avvento della Sinistra al potere faceva prevedere all'interno della politica dello Stato italiano in realtà non avvenne.

Depretis introdusse una nuova pratica parlamentare detta del “trasformismo” con la quale al governo partecipavano di volta in volta anche esponenti di altri partiti politici, insomma la primordiale copia delle larghe intese moderne. In tal modo caddero le rigide barriere che fino ad allora avevano contrapposto la Destra storica e la Sinistra, e si venne a creare un sistema politico aperto alla partecipazione di tutte le componenti della classe dirigente italiana, anche della piccola e media borghesia.

Ma il fenomeno della corruzione già aveva messo radici e Depretis, non estremista come invece furino Agostino Bertani e Felice Cavallotti, introdusse le pratiche del favoritismo e della concessione di poteri locali a vari singoli destinatari che così vennero convinti (a volte con la corruzione) ad entrare nella maggioranza. Attraverso questa pratica si portò a compimento la coalizione tra la borghesia dell'Italia settentrionale e la borghesia agraria del Meridione.

Sostanzialmente con il passaggio da Destra a Sinistra non ci fu quel mutamento sostanziale che i cittadini si aspettavano.

Un fotofinish simile ai giorni d’oggi che vede il popolo stanco perché non vi è alcuna volontà profonda di cambiamento radicale che elimini quella malevola e grassa parola che è “corruzione” e che continua ad essere alla ribalta delle cronache dalla nascita della storia politica italiana ad oggi. Una storia che vogliamo ripercorrere per analizzarne le falle, gli interventi positivi e le ricascate sistematiche che portano personaggi come Grillo in auge e piazze piene di strilla e urla di gente esausta di mantenere dei parassiti al potere.

Tornando a Depretis, con la cui figura chiudiamo questa prima riflessione storica, criticabile fu anche la nuova legge elettorale del 1882 che portava a due milioni gli elettori. Restando esclusi i nullatenenti e gli analfabeti. Dunque una riforma che mantenne l'emarginazione delle masse meridionali che continuarono ad essere escluse dai diritti politici. La seconda legge di rilievo fu la legge Coppino del 1877 che rendeva obbligatoria e gratuita l'istruzione per altri due anni rispetto alla precedente legge Casati che ne prevedeva solo due. Tale legge restò però inoperante, specie nelle regioni più povere. Nel 1879 il governo abolì l'odiata tassa sul macinato che era stata, come sappiamo, motivo di malumore e di rivolta per le popolazioni meridionali; ma, non essendo mutato il sistema di prelievo fiscale dello Stato, l'abolizione di questa tassa non alleggerì le condizioni di vita dei poveri.

Durante la gestione politica di Depretis la politica economica dello Stato subì una svolta; cominciò infatti l'intervento a difesa delle industrie nazionali con l'applicazione di tariffe e dogane sulle merci straniere e con le sovvenzioni statali ad alcune industrie nazionali. La Sinistra storica prese provvedimenti anche in campo amministrativo, dove provvide ad un decentramento dei poteri e in campo sociale, con l'introduzione di prime misure a difesa dei lavoratori. Furono inoltre avviate numerose inchieste per esaminare le condizioni di vita della popolazione rurale: la più nota è senz'altro l'inchiesta Jacini, che rivelò una diffusa malnutrizione (pellagra), alta mortalità infantile (per difterite), grande povertà e scarse condizioni igieniche. Diffuso era il fenomeno dell'emigrazione.

In seguito vedremo però gli errori del “protezionismo”.