DON BERLUSCOTTE ASSOLTO. PIOVONO RAGIONEVOLI DUBBI…

DI CHRISTIAN MONTAGNA

Un ragionevole dubbio ha pervaso le menti di tutti noi. Lui, l'uomo dei record di assoluzioni, l'ex presidente del Consiglio, protagonista delle cronache rosa e non, anche stavolta ce l'ha fatta, battendo la giustizia italiana. Chissà se nella prossima stagione televisiva non lo rivedremo tra i concorrenti del famoso programma Guinness World Record. Sì, perchè lui i record li ha collezionati tutti: di innumerevoli accuse a suo carico nessuna è riuscita ad incastrarlo. La Corte di Appello di Milano ha ribaltato la decisione in primo grado assolvendo Don Berluscondio dalle accuse di concussione e prostituzione minorile. Cioè, mi spiego meglio: tre giudici lo condannano a sette anni perchè ritenuto colpevole e altri tre lo scagionano poiché il reato di concussione non sussiste e le accuse di prostituzione non costituiscono reato. Però, mettetevi d'accordo! Un paese intero che pende dalle vostre sentenze è nella più totale confusione. Come gli si può dar torto. Che qualcuno al più presto tenga un convegno sui processi dell'azione penale! Per passare da una condanna a sette anni ad una assoluzione senza se e senza ma ce ne vuole…E scusateci umilmente se i dubbi ci assalgono. Questa giustizia ballerina che ha ridotto spesse volte l'Italia in un letamaio, va riformata! Indipendentemente dalle cariche e dalle scelte politiche, in aula, LA LEGGE E' UGUALE PER TUTTI, e deve essere così. Lo avete scritto voi, allora è giunto il momento di dare consistenza  a questa stupenda dicitura magari cominciando a rivalutare tutte quelle sentenze che hanno fatto del nostro stivale un circo aperto a tutti. E ricordatevi che chi sbaglia,deve pagare!




DON BERLUSCONDIO ASSOLTO. PIOVONO RAGIONEVOLI DUBBI…

DI CHRISTIAN MONTAGNA

Un ragionevole dubbio ha pervaso le menti di tutti noi. Lui, l'uomo dei record di assoluzioni, l'ex presidente del Consiglio, protagonista delle cronache rosa e non, anche stavolta ce l'ha fatta, battendo la giustizia italiana. Chissà se nella prossima stagione televisiva non lo rivedremo tra i concorrenti del famoso programma Guinness World Record. Sì, perchè lui i record li ha collezionati tutti: di innumerevoli accuse a suo carico nessuna è riuscita ad incastrarlo. La Corte di Appello di Milano ha ribaltato la decisione in primo grado assolvendo Don Berluscondio dalle accuse di concussione e prostituzione minorile. Cioè, mi spiego meglio: tre giudici lo condannano a sette anni perchè ritenuto colpevole e altri tre lo scagionano poiché il reato di concussione non sussiste e le accuse di prostituzione non costituiscono reato. Però, mettetevi d'accordo! Un paese intero che pende dalle vostre sentenze è nella più totale confusione. Come gli si può dar torto. Che qualcuno al più presto tenga un convegno sui processi dell'azione penale! Per passare da una condanna a sette anni ad una assoluzione senza se e senza ma ce ne vuole…E scusateci umilmente se i dubbi ci assalgono. Questa giustizia ballerina che ha ridotto spesse volte l'Italia in un letamaio, va riformata! Indipendentemente dalle cariche e dalle scelte politiche, in aula, LA LEGGE E' UGUALE PER TUTTI, e deve essere così. Lo avete scritto voi, allora è giunto il momento di dare consistenza a questa stupenda dicitura magari cominciando a rivalutare tutte quelle sentenze che hanno fatto del nostro stivale un circo aperto a tutti. E ricordatevi che chi sbaglia,deve pagare!




A.A.A. SOTTOSEGRETARIO DEL RIO CERCASI

di Emanuel Galea

Graziano Del Rio, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri  dal 22 febbraio 2014, deus ex macchina della politica renziana, spalla destra dello stesso Premier e, assieme a Maria Elena Boschi  Ministro per le Riforme Costituzionali e per i Rapporti con il Parlamento, portava il vessillo delle riforme in giro per l’Italia, tutto d’un tratto si è reso invisibile, irreperibile all’opinione pubblica. E’ sparito dalle testate dei giornali e dai talk show. Che cosa sta succedendo? L’ultima volta che abbiamo sentito un suo commento è stato sabato 31 maggio a proposito della Tasi. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, quel giorno,  ha garantito che i contribuenti pagheranno meno anche rispetto al 2012. Posso anche sbagliarmi ma ormai sono settimane che il sottosegretario vien estraniato da qualsiasi discussione politica. Indiscrezioni vogliono vedere in questo la volontà di Del Rio di tenersi fuori della linea di Renzi per le riforme Costituzionali, trovandosi  in netto disaccordo con il Premier. Voci più cattive danno il Del Rio caduto in disgrazia per la faccenda Tasi. Mentre scrivo, mi viene in mente un editoriale che parlava appunto della linea Del Rio non del tutto convergente con quella di Renzi. Allora avevo scritto: “Il sottosegretario alla presidenza del consiglio, Graziano Del Rio, nell’intervista rilasciata al Corriere della Sera, ha fatto delle dichiarazioni choc di tale imprudenza che ha lasciato esterrefatto e inorridito lo stesso ministro Padoan. Con le sue dichiarazioni irriflessive ha sconfessato la linea sinora seguita dal governo Renzi, che punta a ricavare ogni anno dalle privatizzazioni lo 0,7% del pil per i prossimi tre anni, cioè almeno 12 miliardi, non i 3 di cui ha parlato Del Rio”. Queste incaute dichiarazioni non possono non aver creato della ruggine tra il premier e il suo braccio destro. Che i rapporti si siano deteriorati non è da escludersi. Resta il fatto che il sottosegretario da settimane si è ritirato in un assordante silenzio che ai più attenti non sfugge dalla sua portata.  Che l’entourage di Renzi si sta frantumando non è un mistero.  A giugno sono peggiorati i conti e tra Renzi e il ministro dell’Economia crescono le divergenze. L’hanno scritto i più autorevoli giornali esteri, dicendo che Renzi non sopporta nessuno a fargli ombra. Ha creato il “one man party” e deve brillare della sua propria luce. Non è una pianta che cresce in un sottobosco e qualsiasi ramo che gli getta ombra va reciso. Da non scordare, però, che troppa luce acceca . Inoltre è scientificamente provato che la solitudine  provoca solo disagi. Il paese Italia già è portatore di tanti disturbi, evitargli nuovi supplizi è semplicemente un “dovere civile”.




SEI UNA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE? VUOI RISPARMIARE SUI SERVIZI E ALTRO? ECCO COME!

di Mario Torosantucci

Ormai la parola risparmio è d’ obbligo e dilaga. La crisi non solo si fa sentire ancora, ma continua a determinare negativamente, la vita degli Italiani. Però, ci hanno insegnato ad essere positivi, e quindi, bisogna reagire e trovare le vie necessarie per riemergere, per il dovere che abbiamo verso i nostri figli e nipoti, lasciando loro la possibilità di un futuro migliore. Poiché ognuno di noi è chiamato a fare qualcosa di positivo per la società, anch’ io nel mio piccolo, ho cercato di spremere " le meningi "  per essere d’ aiuto, consigliando qualche provvedimento utile da prendere, al fine di poter risparmiare a livello comunale, regionale e nazionale. Con tutta modestia, Ho individuato molti sprechi, e cercherò di dimostrarli senza stilare una graduatoria di importanza, ma semplicemente, così come vengono nella mente, aiutato dall’ esperienza di vivere in una grande città come Roma. Innanzitutto, pensando ai milioni di Euro che il comune paga per il ritiro dei rifiuti, per la manutenzione delle strade, per la segnaletica, per la pulizia dei mezzi pubblici, in special modo della metropolitana, per la manutenzione delle scuole, degli asili, dei monumenti storici etcc. Etc. , viene da pensare, perché buttare al vento questa montagna di soldi? Delle strisce pedonali e della segnaletica, se ne potrebbe benissimo fare a meno, poiché poche persone ne usufruiscono, e, quelle che lo fanno, sono talmente incoscienti da rischiare la propria vita e magari anche quella dei propri figli, causando ad un povero automobilista, e ancorchè un innocente motociclista, che hanno fretta di arrivare per la vita frenetica che conduciamo, un eventuale processo, anche se poi andrà a buon fine, perdendo tempo e denaro. Ognuno deve assumersi le proprie responsabilità quando attraversa la strada, comunque consiglio ai cristiani di raccomandarsi particolarmente a Dio più che ai Santi. Per quanto riguarda l' asfalto e le buche delle strade, consiglierei di non rattopparle, in gergo parlando, perchè oltre il risparmio, con il passar dei giorni e dei mesi, le auto e le moto in particolare, andrebbero così piano, che il numero degli incidenti si ridurrebbe quasi a zero, facendo risparmiare le povere assicurazioni, che contrariamente si dissanguerebbero. Altrettanto per i semafori, che sono simbolici, perchè molte persone sono daltoniche, e molte altre, interpretano i colori soggettivamente. Se aggiungiamo la spesa di telecamere non funzionanti, il quadro è completo, anche se bisogna dire per correttezza, che qualcuna in certi posti funzionava, ma era difettosa, perchè scattava la foto in anticipo. Mi chiedo, perchè pulire i marciapiedi dai bisogni dei cani, quando questi possono diventare buon concime, e calpestandoli, portano anche tanta fortuna? Anche se qualcuno dei padroni, che non ama l' ambiente, li raccoglie, sprecandoli e buttandoli  nei cassonetti. Un consiglio per i pedoni, è importante se uno non vuole essere fortunato, stare attenti a dove mettere i piedi, e se si spinge il passeggino con un bambino, basta imparare a fare la gincana. Già avremmo risparmiato parecchio con questi piccoli accorgimenti, se poi aggiungiamo il tagliare le spese del trasporto pubblico, saremmo come si suol dire, a cavallo. Quanto ci costa, ripulire i vagoni e le stazioni della metro? Perchè farlo, quando il giorno dopo si è punto daccapo ? Lasciamo fare e stare gli scarabocchi di questi ragazzi, poverini, che intrepretano l' arte in maniera del tutto personale, anche se è inconprensibile per gli altri. Ho visto poi in certi stati asiatici, che quando arrivano i treni, in special modo quelli dei pendolari, per fare entrare più gente possibile, ci sono addirittura dei poliziotti, che aiutano con forza a spingere dentro le persone. Questa è una manovra veramente intelligente, perchè le persone sono talmente compresse, che i ladri non hanno nemmeno il minimo spazio per muovere le mani e rubare. Quindi si possono ridurre i treni della metro, che a volte bisogna aspettare solo venti o venticinque minuti. Minuti, interpretati come durata, in maniera del tutto occasionale, e, sarebbe opportuno prolungare il tempo di attesa, cosicchè i passeggeri possano socializzare meglio, e magari, sfogare i propri risentimenti e problemi fra loro, con tutto il tempo necessario, senza però disturbare i vigilantes, che hanno altro da fare. Lo stesso discorso economico, vale per le scuole e gli asili. Ma vi sembra possibile, che lo stato debba provvedere a tutto ? Ma se una famiglia vuole bene ai propri figli, cerca anche di cautelarsi per garantire l' incolumità e la salute degli stessi, contribuendo finanziariamente al risanamento e al mantenimento degli edifici. Se poi, qualcuno ha problemi economici, può ridurre le spese alimentari, così ne guadagnerà la salute e la stessa linea. Del resto, onestamente, non si può chiedere di contribuire economicamente agli extracomunitari ed in particolare ai rom, compresi alcuni liberi professionisti, perchè in quel caso verrebbe intaccata la loro privacy, e non è giusto sapere quello che loro posseggono. Infine, qualche parola sui monumenti. Restaurarli, significa buttare al vento una enorme quantità di denaro, si mancherebbe di rispetto ai turisti, che prediligono vedere gli stessi nella loro reale antichità cadente, e si toglierebbe loro, la soddisfazione di trafugare e portare a casa qualche piccolo residuo storico come souvenir . Bisogna essere comprensivi, perchè con la saggezza e l' intelligenza che i nostri governanti dimostrano, seguendo anche questi piccoli miei consigli, si può veramente risparmiare tanto, e dare un esempio al mondo intero, di come una nazione può essere un vero paradiso… per gli altri….




AUSILIARI DEL TRAFFICO, ALTRO STOP: MULTE ANNULLATE SE NON E' SPECIFICATA LA QUALIFICA DI CHI VERBALIZZA

Redazione

Dev'essere specificata la qualifica del verbalizzante altrimenti la multa è da annullare. La semplice indicazione di «ausiliario del traffico», non è sufficiente: è necessario un atto dell’ente ad hoc per conferire la funzione di accertamento delle violazioni, o la provare che l’operante era abilitato. 

Ancora uno stop "ai vigilini" meglio noti come ausiliari del traffico. A stabilirlo, rileva Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”,  una sentenza del Tribunale di Arezzo, la numero 1197/2014, che ha annullato la multa elevata dalla polizia municipale nei confronti di un automobilista, della sanzione amministrativa pecuniaria di circa 50 euro per la violazione dell’art. 156/6-8 Cds per aver sostato in area destinata a parcheggio, con dispositivi di controllo senza azionare il parcometro.

Per il togato del tribunale toscano, dev'essere annullato il verbale per aver lasciato l'autovettura in sosta omettendo il pagamento se non è specificata la qualifica del verbalizzante, dipendente della ditta appaltatrice: in caso di contestazione, spetta all'ente accertatore provare che la violazione sia stata accertata da un soggetto specificamente abilitato, non essendo sufficiente che eventualmente il verbale rechi la mera qualificazione dell’operante come «ausiliario del traffico».

Secondo il tribunale, dev'essere accolto la doglianza, già rilevata in primo grado del proprietario dell'autovettura, sulla mancanza del potere di accertamento dell’infrazione e sanzionatorio in capo al personale della società appaltatrice cui il Comune ha affidato la gestione delle aree di parcheggio nel suo territorio.

Nella specie, la legge n. 127 del 15 maggio 1997, all'art. 17, comma 132, ha stabilito che i comuni possono, con provvedimento del sindaco, conferire funzioni di prevenzione e accertamento delle violazioni in materia di sosta a dipendenti comunali o delle società di gestione dei parcheggi, limitatamente alle aree oggetto di concessione. La norma ha, inoltre, stabilito che i poteri di contestazione immediata, nonché di redazione e sottoscrizione del verbale di accertamento sono svolte solo da personale nominativamente designato dal sindaco previo accertamento dell’assenza di precedenti o pendenze penali, nell’ambito delle categorie indicate dalla suddetta legge 127/1997, art. 17, commi 132 e 133 disponendo che a detto personale può essere conferita anche la competenza a disporre la rimozione dei veicoli, nei casi previsti, rispettivamente, dal D.Lgs. 30 aprile 1992, n. 285, art. 158.

Occorre, quindi, l’adozione di uno specifico atto amministrativo di conferimento delle funzioni di prevenzione e accertamento delle violazioni in materia di sosta ai dipendenti delle società incaricate della gestione dei parcheggi, con indicazione anche nominativa degli stessi, senza che tale conferimento di funzioni possa ritenersi conseguenza implicita e automatica del generale affidamento del servizio di gestione.

Nella controversia oggetto di appello alla sentenza del giudice di pace che aveva rigettato il ricorso dell'automobilista, nonostante la contestazione, l’amministrazione comunale non ha dato prova che l’accertatore indicato nel verbale (ausiliario della sosta dipendente della società) fosse stato individuato con specifico provvedimento di nomina (e dunque fosse soggetto legittimato all’accertamento della violazione), così come richiesto dalla normativa. «In caso di contestazione, incombe sull’amministrazione opposta dimostrare che la violazione sia stata accertata da soggetto specificamente abilitato, non essendo sufficiente che eventualmente il verbale rechi la mera qualificazione dell’operante come “ausiliario del traffico”. Infatti, proprio per la necessità che gli ausiliari del traffico siano muniti di specifici requisiti fissati dalla legge, la loro nomina deve avvenire con provvedimento amministrativo soggetto a verifica in sede di accesso agli atti dell’amministrazione o nel giudizio in cui tale nomina rilevi».




URINA SINTETICA PER DEPISTARE I CONTROLLI ANTIDROGA

Redazione

In vendita anche su internet urina sintetica per aggirare i test antidroga. Proprio oggi la singolare scoperta è stata effettuata dalle Guardie di confine e polizia nei pressi di una dogana al posto di frontiera di Weil am Rhein, nei pressi di Basilea, a bordo di un veicolo di un tedesco diretto in Svizzera. Durante un controllo del sangue e dell'urina di un 33enne, sospettato di essere sotto l'effetto di droga, doganieri e agenti di polizia tedeschi hanno trovato nella sua vettura sacche contenenti urina artificiale. L'uomo, un tedesco diretto in Svizzera, intendeva molto probabilmente utilizzare il liquido proprio per non essere smascherato in caso di analisi dell'urina, indica la polizia di Friburgo in Brisgovia in una nota. Nei suoi confronti è stato aperto un procedimento penale. In effetti sottolinea Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” la finta pipi' ha una composizione chimica molto simile all'urina vera e consente per esempio ai dipendenti di superare le prove imposte dai datori di lavoro e controlli di sicurezza della Polizia. Il kit è pubblicizzato come in grado di superare "al 100 per cento" i test di droga che permette di falsificare qualsiasi test delle urine. Quello ideato è il sistema più efficace per superare senza problemi test antidroga e controlli di sicurezza. Sempre secondo gli esperti, la falsa urina si distingue difficilmente da quella vera, anche se non ha lo steso odore.




VIDEO POKER: PASSATEMPO O PATOLOGIA? COME RICONOSCERE I SEGNALI E COME INTERVENIRE.

A cura della dott.ssa Catia Annarilli Psicologa – Psicoterapeuta, Centro Psicologia Castelli Romani

  La distinzione tra “piacere del gioco” a cui dedicare qualche momento ogni tanto sfidando la fortuna e “gioco d'azzardo patologico” è estremamente importante perché permette di chiarire aspetti delle due situazioni aiutando a rintracciare la linea che da gioco ricreativo fa diventare il rapporto con il gioco una vera e propria dipendenza patologica. 

Il gioco d'azzardo consiste nello scommettere beni, per esempio denaro, sull'esito di un evento futuro.

La perdita di controllo sul proprio comportamento, è la caratteristica più importante della dipendenza patologica dal gioco, aspetto questo che invece rimane intatto nel gioco ricreativo che resta sempre un comportamento volontario e controllato.

Questa patologia spinge a giocare in maniera compulsiva, per vivere l'eccitazione del rischio, che spesso è tanto più forte quanto più alta è la posta: anche se la persona conosce perfettamente il funzionamento del gioco d'azzardo, continua a giocare senza riuscire a fermarsi, che stia vincendo o perdendo, finché non avrà perso tutto. Per questo spesso si ritiene che il malato di gioco d'azzardo non giochi per vincere, ma per perdere. Non importa quale sia il tipo di gioco, ciò che va considerato è il rapporto di dipendenza compulsiva che la persona mostra, pertanto si può parlare di poker di roulette ma anche di scommesse sulle partite di calcio o del video poker del bar di provincia sotto casa e il fenomeno riguarda sia gli uomini che le donne.  

Per alcuni giocatori, i giochi d'azzardo restano dei piacevoli passatempo a cui dedicarsi magari durante il periodo natalizio o quando ci si ritrova con gli amici e pur dimostrando una vera e propria passione non manifestano aspetti di dipendenza patologica riuscendo a gestire il gioco, il tempo e le risorse economiche da dedicarvi. Il giocatore compulsivo invece mostra delle caratteristiche più rigide e si trova ad affrontare diverse fasi dai confini spesso sfumati:  dal gioco occasionale a quello abituale, da gioco a rischio fino al gioco compulsivo.  

Il gioco d’azzardo patologico si configura come un vero e proprio problema caratterizzato da una graduale perdita della capacità di autolimitare il proprio comportamento di gioco, che finisce per assorbire, direttamente o indirettamente, sempre più il tempo quotidiano, creando problemi secondari che coinvolgono la famiglia, i rapporti di lavoro, i rapporti sociali compromettendo fortemente le risorse economiche, creando situazioni di disagio profondo fino a sfociare in comportamenti antisociali come truffe o rapine i cui proventi si pensa possano sanare i debiti ma più spesso per trovare le risorse economiche per continuare a giocare con l'illusione ancora più grandiosa di una vincita che permetta di coprire ogni debito innescando un circolo vizioso che raramente si riesce ad interrompere senza una seria richiesta di aiuto.

I giocatori ricreativi e patologici, considerati lungo un continum, possono essere così categorizzati:

 

1. il giocatore sociale che considera il gioco come un occasione per socializzare e divertirsi e sa governare i propri impulsi distruttivi;

2. il giocatore problematico che usa il gioco per sanare dei problemi sociali da cui sfugge o a cui cerca soluzione;

3. il giocatore patologico in cui la dimensione del gioco quasi scompare per lasciare spazio ad un comportamento distruttivo che è alimentato da altre serie problematiche psichiche;

Un giocatore veramente dipendente è una persona in cui l’impulso per il gioco diviene un bisogno irrefrenabile e incontrollabile, al quale si accompagna una forte tensione emotiva ed una incapacità, parziale o totale, di ricorrere ad un pensiero riflessivo e logico. L’autoinganno e il ricorso a ragionamenti apparentemente razionali assumono la funzione di strumenti di controllo del senso di colpa che alimentano un circolo vizioso autodistruttivo  in cui se il giocatore dipendente perde, giustifica il suo gioco insistente col tentativo di rifarsi e di riuscire almeno a riprendere i soldi persi, se vince si giustifica affermando che è il suo giorno fortunato e deve approfittarne, sottolineando una temporanea vittoria che supporta, attraverso una realtà vera ma alquanto instabile e temporanea, questa affermazione interiore o esteriore.

La dipendenza dal gioco è una patologia che può essere curata attraverso una psicoterapia mirata, le persone che ne sono affette raramente riescono spontaneamente a chiedere aiuto ma la famiglia, o le persone che gli sono accanto spesso si accorgono di comportamenti anomali che vengono messi in atto per potr continuare a giocare come la sottrazione di denaro, gli ammanchi economici, le assenze prolungate o le numerose bugie, riuscire ad identificare per tempo questi segnali può essere di grande aiuto al giocatore patologico e permettergli di iniziare un percorso di cura prima di cacciarsi in danni più grossi e seri.

La dipendenza dal gioco è una dipendenza patologica a tutti gli effetti, per alcuni versi non diversa dalla dipendenza da alcool o droghe e come tale deve essere trattata. La psicoterapia si è dimostrata nel tempo un approccio assolutamente valido e risolutivo.

 

Dott.ssa Catia Annarilli

Psicologa – Psicoterapeuta

cell.3471302714

catia.annarilli@gmail.com

www.centropsicologiacastelliromani.it

 

1. Alonso-Fernandez Francisco, 1996, La dipendenza dal gioco. In Le altre droghe, EUR, Roma.

2. AA.VV., 1994, DSM-IV, Masson




SILVIO BERLUSCONI: ASSOLTO CON FORMULA PIENA

di Giuseppa Guglielmino

Berlusconi assolto con formula piena e Forza Italia rifiorisce. I giudici della seconda Corte d'Appello di Milano hanno assolto Silvio Berlusconi, imputato per concussione e prostituzione minorile nel processo Ruby, per entrambi i capi di imputazione. Sull'accusa di concussione, i magistrati dicono che il fatto non sussiste, mentre, a proposito di quella di prostituzione minorile, "il fatto non costituisce reato" secondo quanto si legge nella sentenza. Il leader di Forza Italia: "Sono commosso". Per Berlusconi si è gettato fango ingiustamente: "Quell'accusa era ingiusta e infamante, sono profondamente commosso". Questo il commento di Berlusconi dopo la sentenza. Il leader di Forza Italia ha detto poi che "il primo pensiero va ai miei affetti più cari. Solo quelli che mi sono stati vicini in questi anni sanno quello che ho sofferto. Anche loro hanno sofferto con me anni di aggressione mediatica, di pettegolezzi, di calunnie, e mi sono stati accanto con serenità e affetto ineguagliabile". Anche Karima El Mahroug ha commentato con gli amici la sentenza, dicendo: "Sono felicissima. Sono felice per Silvio, ma anche per me. Non ci speravo". Il pensiero di Berlusconi va "ai milioni di italiani che hanno continuato a credere nelle nostre battaglie politiche e a starmi vicino nonostante tutti i tentativi di infangare il mio nome e la mia onorabilità. E' grazie a loro che ho potuto resistere, sul piano umano e sul piano politico. Berlusconi ha poi definito "ammirevole la maggioranza dei magistrati, che oggi hanno dato conferma di quello che ho sempre asserito, cioè che la grande maggioranza dei giudici italiani fa il suo dovere silenziosamente, con equilibrio e rigore ammirevoli". La giustizia ristabilisce la verità dei fatti e restituisce dignità a chi è stato ingiustamente attaccato e perseguitato per obiettivi e scopi che vanno oltre il desiderio di certezza di giustizia.




STREAMING RENZI – M5S: UN INCONTRO CHE LASCIA LO SCETTICISMO IN BOCCA

Redazione

Uno streaming che senza dubbio è servito quello che è andato in scena tra Di Maio e Renzi ma che rimane ancora un pò inverosimile non sugli intenti quanto sulla volontà di concretezza.  "Nella legge elettorale non si può prescindere da alcuni punti, tra cui l'introduzione delle preferenze". Luigi Di Maio (M5S) lo dice aprendo l'incontro, trasmesso in streaming, tra i Cinque Stelle e il Pd a proposito dell'Italicum. "Dopo otto anni di Porcellum – precisa – si deve tornare alle preferenze. So che questo sistema ha alcune degenerazioni, ma questo non significa che non si possono usare controbilanciamenti". "Delle riforme, dopo la legge elettorale, se volete ne parliamo", ha aggiunto Di Maio. "La nostra proposta è molto più simile alla legge dei sindaci delle altre proposte. Renzi è stato eletto sindaco non al primo turno, perché poteva esserlo se veniva votato dal 51%", dice il vicepresidente della Camera nel sostenere il doppio turno di lista e non di coalizione. "Ci auguriamo che in futuro anche la legge dei sindaci possa avere una norma che dice mai piu' condannati. Nei comuni come in Parlamento". E allora ecco il premier apre ai pentastellati: "E' oggettivo che si sono fatti passi avanti" nel dialogo Pd-M5S sulla legge elettorale: "chi lo dovesse negare sbaglierebbe. Ma dovete anche capire che il nostro atteggiamento è talvolta un po' scettico sulla vostra reale volontà anche perché leggiamo dichiarazioni su P2, democrazia autoritaria…", ha replicato il premier Matteo Renzi. "Vogliamo tenerla aperta o no la discussione" sulle riforme costituzionali "e se sì quali sono i punti su cui voi non accettate totalmente nessun tipo di accordo? Non credo che siamo così lontani" nel merito della riforma. Secondo Renzi "ragionevolmente in 15 giorni si chiudono" le riforme costituzionali al Senato. "Se continua l'ostruzionismo, ci vorranno al massimo 15 giorni, da quando si inizia a votare, lunedì prevedibilmente. Il giorno dopo siamo pronti a discutere della legge elettorale al Senato". "Se dovessi scegliere tra preferenze e primarie per legge personalmente sarei per la preferenza. Si è arrivati ad accordo che non le prevede tanto che come Pd facciamo le primarie: alcuni dicono di farle per legge, dobbiamo capire se M5S è disponibile ad avere un meccanismo del genere. Personalmente non sono convinto di questo sistema perche' ha un costo per lo stato", afferma ancora il premier.




BOMBE SU GAZA. IL RESTO DEL MONDO? TACE!

di Christian Montagna

Mentre in Italia ci si preoccupa per un estate che tarda ad arrivare, c’è una striscia di terra chiamata Gaza che sta affrontando una vera e propria guerra. Giovani madri che piangono i loro figli colpevoli soltanto di essersi trovati al posto sbagliato nel momento sbagliato, sotto un cielo inquietante popolato da aerei di guerra. L’unica parola per descrivere il tutto è orrore. Una strage di civili senza precedenti, insensata e spietata, che nemmeno dinanzi all’ innocenza dei bambini riesce a fermarsi, perché si sa, la guerra non risparmia proprio nessuno. E il resto del mondo cosa fa? Tace. Non una reazione, un intervento, il nulla. Soltanto parole e parole che lasciano il tempo che trovano. Siamo di fronte al terzo conflitto mondiale e continuano a sottovalutare, inermi, ciò che sta accadendo. Gli uomini potenti ricommettono gli orrori del passato e i poveri civili ne pagano le conseguenze. Da giorni siamo disgustati, turbati, inorriditi ( e mi fermo qua) dalle immagini che girano sui social network: bambini esanimi abbandonati in una pozza di sangue per strada, madri disperate e doloranti per la perdita dei propri figli, giovani ragazzi mutilati. Dinanzi a questo scempio, non si può tacere. No. Ma tutto questo perché? Lo scorso dodici Giugno, nei pressi di Hibron (Cisgiordania), vengono rapiti tre giovani israeliani; il trenta dello stesso mese il ritrovamento dei corpi senza vita. Israele accusa Hamas e da li l’escalation di violenza inaudita. La chiamano Jihad, la guerra santa. Con l’obiettivo di creare uno stato islamico palestinese sulle terre di Israele, Cisgiordania e Striscia di Gaza, sono disposti a tutto, perfino alla distruzione dell’intero stato ebraico. Circa duecento morti, milleduecento feriti e diecimila persone che hanno abbandonato le proprie case: questa è una guerra! La Comunità Internazionale, che di comunità ha ben poco, non è riuscita ancora a fermare questa strage. Un conflitto nato a metà del secolo scorso e da cui non si vede via di uscita. Ma quanti civili dovranno ancora rimetterci la vita? Si stanno scrivendo altre pagine funeste di storia che , se solo spostassimo i ricordi nel passato, ci renderemmo conto di averle già tristemente vissute…




RIFORME: RENZI E GRILLO SI INCONTRERANNO IN SETTIMANA

di Maurizio Costa


Dopo aver presentato i dieci punti con le proposte del Movimento 5 Stelle riguardo alle riforme, Matteo Renzi, definito il "bradipo" da Beppe Grillo, propone un incontro per giovedì o venerdì, "Va bene presso la Camera, va bene in streaming, fateci sapere" ha scritto il Pd sul proprio sito. L'incontro si svolgerà, bisognerà vedere se i grillini riusciranno a far valere le loro idee riguardo alla riforma del Senato prima che il premier chiuda la pratica.

"La legge elettorale per noi va approvata il prima possibile – si legge nella lettera dei democratici – Dunque, ragionevolmente, prima dell’entrata in vigore della riforma costituzionale. Dovendo azzardare dei tempi potremmo dire che entro il 2014 si approva definitivamente la legge elettorale." Le proposte del Movimento sono molto interessanti, secondo i dem, che vorrebbe valutarle in un clima sereno e disteso, senza insulti.

Riguardo all'immunità parlamentare, inserita nel decreto e osteggiata dai grillini, la lettera del Pd non sembra essere molto chiara: "La vostra posizione è molto seria. Siamo pronti a discuterne, anche con gli altri partiti. Come sapete noi non guardiamo in faccia a nessuno e abbiamo votato per l’arresto anche di nostri colleghi. Voi ci assicurate che per qualsiasi procedimento già in corso contro parlamentari del Movimento Cinque Stelle rinuncerete all’immunità? Per noi è molto importante capire se su questo tema fate sul serio o no." Un ritorno alla storia passata, che non farà piacere a Beppe Grillo.

Il M5S ha paura di essere messo da parte, a favore dell'intesa che Renzi ha stipulato con Berlusconi per la scrittura e l'approvazione delle riforme elettorali e costituzionali. Intanto, entro martedì sera alle ore 20, scade il termine per presentare gli emendamenti al Senato per le riforme, e mercoledì comincerà la votazione.