Salvini e Meloni al mare: “Uniti si vince”

“Lasciamo alla sinistra divisioni, rabbia e polemiche.

Uniti si vince”.

Lo scrive su Facebook il leader della Lega, Matteo Salvini postando una foto insieme a Giorgia Meloni entrambi sorridenti e con il mare sullo sfondo, dopo l’incontro con la presidente di Fratelli d’Italia a Messina.  

“La migliore risposta alle invenzioni della sinistra su presunte divisioni”. Così Giorgia Meloni, con il suo account ufficiale, ha commentato la foto postata su Facebook da Matteo Salvini sul loro incontro a Messina. Il leader della Lega aveva accompagnato lo scatto, che li ritrae entrambi sorridenti e con il mare sullo sfondo, con la frase “lasciamo alla sinistra divisioni, rabbia e polemiche. Uniti si vince”.

I leader di Fratelli d’Italia e della Lega si sono incontrati al locale circolo del Tennis. Erano presenti anche i candidati dei due partiti alle Politiche e alle Regionali. Meloni e Salvini hanno partecipato a due distinte iniziative elettorali alla stessa ora nella Città dello Stretto e avevano anticipato che si sarebbero visti.




Virus West Nile, preoccupante crescita dei casi in Veneto

Preoccupante crescita dei casi di infezione da West Nile in Veneto. All’ospedale di Padova, in pochi giorni, sono diventati 10 i pazienti in gravi condizioni ricoverati in terapia intensiva.

Complessivamente nell’ospedale della città euganea si trovano 15 malati. Lo rende noto l’azienda ospedaliera. “Alcuni di questi pazienti ospitati in terapia intensiva sono relativamente giovani, attorno ai 50-60 anni. I restanti sono anziani, colpiti duramente da questo virus, che quest’anno sembra particolarmente aggressivo” afferma il direttore generale dell’Azienda Ospedale Università Padova, Giuseppe Dal Ben.
   

Il primo caso umano della stagione è stato segnalato dal Veneto in giugno, nella provincia di Padova. Tra i casi confermati, prosegue l’Iss, sono stati notificati 13 decessi (8 in Veneto, 2 in Piemonte, 1 in Lombardia e 2 in Emilia-Romagna). Nello stesso periodo sono stati segnalati 3 casi di Usutu virus in donatori di sangue (2 Friuli-Venezia Giulia, 1 Piemonte).

La febbre West Nile (West Nile Fever) è una malattia provocata dal virus West Nile (West Nile Virus, Wnv), un virus della famiglia dei Flaviviridae isolato per la prima volta nel 1937 in Uganda, appunto nel distretto West Nile (da cui prende il nome). Il virus è diffuso in Africa, Asia occidentale, Europa, Australia e America.

I serbatoi del virus sono gli uccelli selvatici e le zanzare (più frequentemente del tipo Culex), le cui punture sono il principale mezzo di trasmissione all’uomo. Altri mezzi di infezione documentati, anche se molto più rari, sono trapianti di organi, trasfusioni di sangue e la trasmissione madre-feto in gravidanza. La febbre West Nile non si trasmette da persona a persona tramite il contatto con le persone infette. Il virus infetta anche altri mammiferi, soprattutto equini, ma in alcuni casi anche cani, gatti, conigli e altri.

Incubazione e sintomi

Il periodo di incubazione dal momento della puntura della zanzara infetta varia fra 2 e 14 giorni, ma può essere anche di 21 giorni nei soggetti con deficit a carico del sistema immunitario.

La maggior parte delle persone infette non mostra alcun sintomo. Fra i casi sintomatici, circa il 20% presenta sintomi leggeri: febbre, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati, sfoghi cutanei. Questi sintomi possono durare pochi giorni, in rari casi qualche settimana, e possono variare molto a seconda dell’età della persona. Nei bambini è più frequente una febbre leggera, nei giovani la sintomatologia è caratterizzata da febbre mediamente alta, arrossamento degli occhi, mal di testa e dolori muscolari. Negli anziani e nelle persone debilitate, invece, la sintomatologia può essere più grave.

I sintomi più gravi si presentano in media in meno dell’1% delle persone infette (1 persona su 150), e comprendono febbre alta, forti mal di testa, debolezza muscolare, disorientamento, tremori, disturbi alla vista, torpore, convulsioni, fino alla paralisi e al coma. Alcuni effetti neurologici possono essere permanenti. Nei casi più gravi (circa 1 su mille) il virus può causare un’encefalite letale.

Diagnosi

La diagnosi viene prevalentemente effettuata attraverso test di laboratorio (Elisa o Immunofluorescenza) effettuati su siero e, dove indicato, su fluido cerebrospinale, per la ricerca di anticorpi del tipo IgM. Questi anticorpi possono persistere per periodi anche molto lunghi nei soggetti malati (fino a un anno), pertanto la positività a questi test può indicare anche un’infezione pregressa. I campioni raccolti entro 8 giorni dall’insorgenza dei sintomi potrebbero risultare negativi, pertanto è consigliabile ripetere a distanza di tempo il test di laboratorio prima di escludere la malattia. In alternativa la diagnosi può anche essere effettuata attraverso Pcr o coltura virale su campioni di siero e fluido cerebrospinale.

Prevenzione

Non esiste un vaccino per la febbre West Nile. Attualmente sono allo studio dei vaccini, ma per il momento la prevenzione consiste soprattutto nel ridurre l’esposizione alle punture di zanzare.

Pertanto è consigliabile proteggersi dalle punture ed evitare che le zanzare possano riprodursi facilmente: usando repellenti e indossando pantaloni lunghi e camicie a maniche lunghe quando si è all’aperto, soprattutto all’alba e al tramonto usando delle zanzariere alle finestre
svuotando di frequente i vasi di fiori o altri contenitori (per esempio i secchi) con acqua stagnante cambiando spesso l’acqua nelle ciotole per gli animali
tenendo le piscinette per i bambini in posizione verticale quando non sono usate.

Terapia e trattamento

Non esiste una terapia specifica per la febbre West Nile. Nella maggior parte dei casi, i sintomi scompaiono da soli dopo qualche giorno o possono protrarsi per qualche settimana. Nei casi più gravi è invece necessario il ricovero in ospedale, dove i trattamenti somministrati comprendono fluidi intravenosi e respirazione assistita.




Roma, dimissioni Ruberti. Video shock del capo gabinetto di Gualtieri: “Se devono inginocchia’ e chiede scusa, io li ammazzo”.

Una lite violenta a Frosinone, con urla e minacce, ha visto come protagonista Albino Ruberti, capo di gabinetto del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. “Io li ammazzo…Devono venire a chiede scusa per quello che mi hanno chiesto… A me non me dicono ‘io me te compro'”. E ancora “do cinque minuti pe veni’ a chiedeme scusa in ginocchio. Se devono inginocchia’ davanti. Altrimenti io lo scrivo a tutti quello che sti pezzi de… mi hanno detto… Io li sparo, li ammazzo”. Il video ha scatenato una bufera di polemiche, e in mattinata Ruberti ha rassegnato le dimissioni.

“Ringrazio Albino Ruberti per aver offerto le sue dimissioni a seguito della diffusione di un video che riporta una sua violenta lite verbale avvenuta in occasione di una cena privata svoltasi a Frosinone due mesi fa.Le frasi contenute nel video sono gravi e non appropriate per chi ricopre un incarico di questa delicatezza.

Per questo, in attesa che venga chiarita l’effettiva dinamica dei fatti, ho preso atto delle dimissioni di Albino Ruberti e ho chiesto al Vicecapo di Gabinetto Nicola De Bernardini di assumerne le funzioni”. Lo dichiara in una nota il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri.”Al tempo stesso voglio rimarcare la straordinaria qualità del lavoro svolto da Ruberti come Capo di Gabinetto, la totale dedizione e l’impegno profusi, e ho sempre apprezzato la sua orgogliosa difesa dell’integrità e dell’autonomia dell’amministrazione comunale e delle sue scelte”, ha aggiunto Gualtieri, annunciando di aver accettato le dimissioni del capo di Gabinetto Albino Ruberti.




Truppe cinesi in Russia per esercitazioni congiunte

Il distretto militare orientale della Russia, che ha in carico le manovre, include parte della Siberia e ha il suo quartier generale a Khabarovsk, vicino al confine cinese

Le truppe cinesi si sposteranno in Russia per un ciclo di esercitazioni congiunte con la Russia e altri Paesi tra cui India, Bielorussia e Tagikistan. A riferirlo è il ministero della Difesa di Pechino, precisando che la presenza cinese “non è correlata all’attuale situazione internazionale e regionale”.

Le operazioni militari fanno parte di un accordo di collaborazione con “l’obiettivo di approfondire la cooperazione pratica e amichevole con gli eserciti dei Paesi partecipanti, migliorare il livello di collaborazione strategica tra le parti e rafforzare la capacità di risposta a varie minacce alla sicurezza”, si legge in una nota. 

L’annuncio del ministero della Difesa cinese è maturato dopo giorni di tensioni crescenti tra Pechino e gli Usa a causa della visita fatta a Taiwan a inizio mese dalla speaker della Camera americana Nancy Pelosi.

La leadership comunista ha reagito con rabbia alla mossa considerata un assist alle forze indipendentiste di Taipei, ritenuta parte “inalienabile” della Cina da riunificare anche con la forza, se necessario. Per una settimana, l’Esercito di liberazione popolare ha organizzato manovre senza precedenti intorno all’isola, testando un blocco aereonavale e lanciando anche missili balistici. Attualmente, sono in corso “missioni di pattugliamento e prontezza al combattimento”.

A luglio la Russia aveva annunciato l’intenzione di tenere le esercitazioni militari ‘Vostok’ (Est) dal 30 agosto al 5 settembre, a dispetto dell’onerosa guerra in corso contro l’Ucraina, anticipando pure la partecipazione generica di forze straniere.

Il distretto militare orientale della Russia, che ha in carico le manovre, include parte della Siberia e ha il suo quartier generale a Khabarovsk, vicino al confine cinese. Le ultime manovre di questo tipo si sono svolte nel 2018, quando l’Esercito popolare di liberazione vi prese parte per la prima volta, nell’ambito di un accordo di cooperazione annuale bilaterale con Mosca che è pienamente operativo. Con il presidente cinese Xi Jinping e l’omologo russo Vladimir Putin, Pechino e Mosca hanno rafforzato sempre di più i legami bilaterali in vari settori, anche in campo militare. Xi e Putin annunciarono a Pechino lo scorso 4 febbraio, in occasione della cerimonia di apertura dei Giochi olimpici invernali di Pechino 2022, la partnership “senza limiti”, poche settimane prima che Mosca – il 24 febbraio – iniziasse la sua “missione militare speciale” in Ucraina.  




Marche, sì al farmaco per il suicidio assistito del 44enne Antonio

La Commissione medica dell’Azienda sanitaria unica regionale delle Marche ha dato il via libera per il farmaco da somministrare ad Antonio per il suicidio medicalmente assistito.

Antonio, 44enne, marchigiano tetraplegico dal 2014, ha iniziato da tempo la battaglia per l’aiuto al suicidio affiancato dall’Associazione Luca Coscioni.

    Dopo il riconoscimento dei requisiti per ‘applicare’ la sentenza Costituzionale Cappato-Antoniani (DjFabo) mancava il parere sul farmaco. Si era creata una situazione di stallo che aveva portato il 44enne a valutare il trasferimento in Svizzera per attuare la procedura che ora si è di fatto sbloccata’. 

“Stavo per riprendere i contatti con la struttura Svizzera che avevo contattato prima di questo percorso ma oggi, alla notizia della conferma del farmaco e delle modalità che potrò seguire, sono felice di poter avere vicino i miei cari qui con me, a casa mia fino all’ultimo momento”, ha detto il 44enne marchigiano, tetraplegico dal 2014.  “Inizio ora a predisporre ogni cosa – aggiunge “Antonio” – al fine di procedere in tempi brevi con il suicidio assistito”. 




Roma, il Tevere da biondo diventa verde fluorescente

Il Presidente del WWF lancia l’allarme: “Con le prossime piogge ci aspettiamo che verranno trasportate numerose sostanze vegetali dormienti che potranno causare nuova moria di pesci”

ROMA – Da biondo a verde fluorescente. Così si presentano gli isolotti di alghe formatisi ai lati del Tevere. “Sembra un prato verde nel cuore della città”, dicono alcuni, “è strano”, commentano altri. “Quello che potrebbe sembrare un fenomeno positivo, spiega il Presidente di Legambiente Roberto Scacchi, nella realtà, non lo è affatto”. “Tutto ciò – continua Sacchi – è la conseguenza della siccità e del bassissimo livello dell’acqua che ha provocato mancanza di ossigeno facendo venire a galla la vegetazione morta”.

“Con le prossime piogge, aggiunge Raniero Maggini, presidente WWF Roma, ci aspettiamo che verranno trasportate nel Tevere numerose e diverse sostanze vegetali dormienti che potranno causare nuova moria di pesci”.

Un fenomeno ormai ciclico quanto noto

Dopo mesi di sole e alte temperature, improvvisamente si riversano al suolo importanti quantità d’acqua in poche ore e le sostanze inquinanti usate in agricoltura e depositatesi lungo i corsi d’acqua minori, come pure quelle che si sono accumulate sull’asfalto all’interno della città, vengono improvvisamente riversate nel Fiume insieme a volumi di materiale organico che letteralmente “soffocano” i pesci.

“Le alte temperature – continua Maggini – e il periodo di magra dei fiumi diminuiscono drasticamente la percentuale di ossigeno disciolto nell’acqua e l’improvviso apporto di materiale organico e di sostanze inquinanti disperse nell’ambiente rappresentano un vero e proprio colpo mortale alla sopravvivenza della fauna ittica.”

Ma la maggiore concentrazione delle piogge in periodi sempre più brevi, prolungati eventi siccitosi e temperature sempre più calde non possono essere ormai considerati fattori imprevisti. È infatti ormai noto che i fenomeni generati dai cambiamenti climatici siano già oggi la nostra quotidianità e non più il nostro futuro.

Occorre immediatamente:

  • · rivedere la distribuzione dell’acqua per i vari utilizzi (civile, agricolo, industriale, ricreativo, etc), avviando una programmazione più razionale e responsabile dei prelievi, sia pubblici che privati;
  • · evitare alcuni usi che sarebbe intollerabile continuare a permetterci. Un esempio per tutti: ancora oggi lo sviluppo del turismo in montagna si basa in larga parte sullo sci e sull’innevamento artificiale;
  • · porre un drastico limite al consumo del suolo e quindi al costante aumento della richiesta di disponibilità d’acqua anche per bisogni superflui (si pensi ad esempio al proliferare nel tempo di piscine a servizio di seconde abitazioni nell’area della Città Metropolitana di Roma Capitale).

Per prevenire e/o limitare le morie di pesci che sempre più frequentemente colpiscono il Tevere, occorre inoltre:

  • · ammodernare le reti di smaltimento delle acque – a partire dalle aree fortemente urbanizzate – investendo nella creazione di sistemi che permettano di recuperare e riusare le acque meteoriche, evitando di sovraccaricare gli impianti di depurazione o di immettere direttamente nei fiumi;
  • · garantire il rispetto del minimo deflusso vitale alla scala di bacino, ponendo un argine al costante aumento della captazione delle sorgenti, dalle quali dipende lo stato di salute dei nostri corsi d’acqua;
  • · trovare un equilibrio tra attività produttive (produzione energetica in primis) e condizioni di rispetto degli ecosistemi fluviali (tema non trascurabile per il Bacino del Tevere interessato da un importante uso idroelettrico delle acque);
  • · ridurre l’uso complessivo di tutti i pesticidi chimici e dei pesticidi più pericolosi nelle nostre campagne che inevitabilmente raggiungono ed inquinano laghi, fiumi, ruscelli e canali.

“La Biodiversità nelle acque dei nostri fiumi – conclude Maggini – è stata inoltre fortemente impoverita negli anni a causa della immissione di specie alloctone, una delle principali minacce alla stabilità delle popolazioni di pesci caratteristiche dei nostri fiumi. Maggiore responsabilità nell’uso della risorsa idrica ed interventi mirati a garantire la conservazione delle specie ittiche e in più in generale fauna e flora che dipende dal buono stato di salute dei nostri corsi d’acqua, sono quindi misure urgenti che non possono più attendere, divenire priorità dell’agenda politica anziché restare costantemente in fondo alla stessa…”




Elezioni politiche, presentati 101 contrassegni

Sono in tutto 101 i contrassegni depositati al Viminale per concorrere alle elezioni politiche in programma il 25 settembre.Il tempo utile per presentare i simboli è terminato alle ore 16.I simboli sono stati presentati da 98 soggetti politici.

Per la scorsa tornata elettorale del 2018 il ministero dell’Interno esaminò 103 contrassegni depositati e ne ammise 75.

Entro 48 ore, ovvero entro la mezzanotte del 16 agosto, verranno notificati gli ammessi e i ricusati, poi saranno concesse altre 48 ore per presentare le eventuali integrazioni, modifiche richieste, o ricorsi. La partita dei simboli al Viminale dunque si chiuderà definitivamente il 18 agosto. Poi la Cassazione avrà quindi altri due giorni per decidere sugli eventuali ricorsi: dunque il ministero dell’Interno entro il 20 agosto comunicherà alle Corti di Appello i nomi dei rappresentati per le liste. Dopodiché i partiti promossi dovranno presentare, il 21 e 22 agosto, la lista dei candidati nei tribunali e nelle Corti d’appello dei capoluoghi.Tra gli ultimi simboli depositati arriva anche Italiani con Draghi – Rinascimento, unico logo con il nome del presidente del consiglio: oltre alla scritta Italiani con Draghi il simbolo è corredato da una striscia tricolore.Il premier Mario Draghi non era al corrente del simbolo Italiani con Draghi, fa sapere Palazzo Chigi in riferimento ai requisiti di trasparenza del simbolo che, a questo punto, potrebbero non essere soddisfatti portando anche all’annullamento.L’ultimo contrassegno presentato è il simbolo di Italia dei Diritti, mentre in mattinata il primo simbolo affisso in bacheca è stato quello della lista ‘Peretti-Democrazia Cattolica liberale’, sempre con lo scudo crociato. Il secondo contrassegno depositato oggi è invece quello dell’ex sindaco di Napoli Luigi de Magistris, ‘Unione Popolare con de Magistris’. Affisso al Viminale anche un secondo simbolo di de Magistris, ‘Up con De Magistris’: dentro i loghi di Dema, Manifesta, Rifondazione Comunista e Potere al Popolo.

Sono in tutto 101 i contrassegni depositati al Viminale per concorrere alle elezioni politiche in programma il 25 settembre.Il tempo utile per presentare i silboli è terminato alle ore 16.I simboli sono stati presentati da 98 soggetti politici. Acquista il Gin Neptunia di Hendrick’s. Edizione limitata.ADAcquista il Gin Neptunia di Hendrick’s. Edizione limitata.Direttamente dal Cabinet of Curiosities della Master Distiller Lesley Gracie arriva Neptunia, l’ultima edizione limitata di Hendrick’s.Spirit AcademyPer la scorsa tornata elettorale del 2018 il ministero dell’Interno esaminò 103 contrassegni depositati e ne ammise 75. Ora parte l’attività istruttoria del Viminale. Entro 48 ore, ovvero entro la mezzanotte del 16 agosto, verranno notificati gli ammessi e i ricusati, poi saranno concesse altre 48 ore per presentare le eventuali integrazioni, modifiche richieste, o ricorsi. La partita dei simboli al Viminale dunque si chiuderà definitivamente il 18 agosto. Poi la Cassazione avrà quindi altri due giorni per decidere sugli eventuali ricorsi: dunque il ministero dell’Interno entro il 20 agosto comunicherà alle Corti di Appello i nomi dei rappresentati per le liste. Dopodiché i partiti promossi dovranno presentare, il 21 e 22 agosto, la lista dei candidati nei tribunali e nelle Corti d’appello dei capoluoghi.Tra gli ultimi simboli depositati arriva anche Italiani con Draghi – Rinascimento, unico logo con il nome del presidente del consiglio: oltre alla scritta Italiani con Draghi il simbolo è corredato da una striscia tricolore.Il premier Mario Draghi non era al corrente del simbolo Italiani con Draghi, fa sapere Palazzo Chigi in riferimento ai requisiti di trasparenza del simbolo che, a questo punto, potrebbero non essere soddisfatti portando anche all’annullamento.L’ultimo contrassegno presentato è il simbolo di Italia dei Diritti, mentre in mattinata il primo simbolo affisso in bacheca è stato quello della lista ‘Peretti-Democrazia Cattolica liberale’, sempre con lo scudo crociato. Il secondo contrassegno depositato oggi è invece quello dell’ex sindaco di Napoli Luigi de Magistris, ‘Unione Popolare con de Magistris’. Affisso al Viminale anche un secondo simbolo di de Magistris, ‘Up con De Magistris’: dentro i loghi di Dema, Manifesta, Rifondazione Comunista e Potere al Popolo.Marco Rizzo, Antonio Ingroia ed Emanuele Dessì hanno depositato al Viminale il contrassegno elettorale della lista ‘Italia Sovrana e Popolare’. “Vogliamo un’Italia sovrana e popolare, come dice il nostro simbolo. Il capo politico è Giovanna Colone, una lavoratrice della scuola che è stata sospesa per la vicenda del vaccino. Abbiamo voluto impersonificare quello che noi vogliamo rappresentare: una del popolo che ha sofferto”, ha detto Rizzo. Toscano ha invece assicurato che completeranno “a breve la raccolta firme. C’è un entusiasmo incredibile. Possiamo contare sul sostegno di tantissima gente che in tutta Italia ha preso d’assalto i nostri banchetti”, annunciando che “tutti e quattro” i presenti al Viminale “saranno candidati”. Dessì infatti si presenterà al Senato, mentre Rizzo, Ingroia e Toscano alla Camera. Perché votare Italia Sovrana e Popolare e non Italexit? “Paragone – dice Toscano – ha sempre espresso una posizione atlantista, non ho mai sentito da lui esprimere la necessità di aprire una stagione multipolare. Il nostro nemico comunque è Draghi – ha ribadito il presidente di Italia sovrana – e il sistema che ha chiuso gli italiani in casa”.

Sono in tutto 101 i contrassegni depositati al Viminale per concorrere alle elezioni politiche in programma il 25 settembre.Il tempo utile per presentare i silboli è terminato alle ore 16.I simboli sono stati presentati da 98 soggetti politici.

Edizione limitata.Direttamente dal Cabinet of Curiosities della Master Distiller Lesley Gracie arriva Neptunia, l’ultima edizione limitata di Hendrick’s.Spirit AcademyPer la scorsa tornata elettorale del 2018 il ministero dell’Interno esaminò 103 contrassegni depositati e ne ammise 75. Ora parte l’attività istruttoria del Viminale. Entro 48 ore, ovvero entro la mezzanotte del 16 agosto, verranno notificati gli ammessi e i ricusati, poi saranno concesse altre 48 ore per presentare le eventuali integrazioni, modifiche richieste, o ricorsi. La partita dei simboli al Viminale dunque si chiuderà definitivamente il 18 agosto. Poi la Cassazione avrà quindi altri due giorni per decidere sugli eventuali ricorsi: dunque il ministero dell’Interno entro il 20 agosto comunicherà alle Corti di Appello i nomi dei rappresentati per le liste. Dopodiché i partiti promossi dovranno presentare, il 21 e 22 agosto, la lista dei candidati nei tribunali e nelle Corti d’appello dei capoluoghi.Tra gli ultimi simboli depositati arriva anche Italiani con Draghi – Rinascimento, unico logo con il nome del presidente del consiglio: oltre alla scritta Italiani con Draghi il simbolo è corredato da una striscia tricolore.Il premier Mario Draghi non era al corrente del simbolo Italiani con Draghi, fa sapere Palazzo Chigi in riferimento ai requisiti di trasparenza del simbolo che, a questo punto, potrebbero non essere soddisfatti portando anche all’annullamento.L’ultimo contrassegno presentato è il simbolo di Italia dei Diritti, mentre in mattinata il primo simbolo affisso in bacheca è stato quello della lista ‘Peretti-Democrazia Cattolica liberale’, sempre con lo scudo crociato. Il secondo contrassegno depositato oggi è invece quello dell’ex sindaco di Napoli Luigi de Magistris, ‘Unione Popolare con de Magistris’. Affisso al Viminale anche un secondo simbolo di de Magistris, ‘Up con De Magistris’: dentro i loghi di Dema, Manifesta, Rifondazione Comunista e Potere al Popolo.Marco Rizzo, Antonio Ingroia ed Emanuele Dessì hanno depositato al Viminale il contrassegno elettorale della lista ‘Italia Sovrana e Popolare’. “Vogliamo un’Italia sovrana e popolare, come dice il nostro simbolo. Il capo politico è Giovanna Colone, una lavoratrice della scuola che è stata sospesa per la vicenda del vaccino. Abbiamo voluto impersonificare quello che noi vogliamo rappresentare: una del popolo che ha sofferto”, ha detto Rizzo. Toscano ha invece assicurato che completeranno “a breve la raccolta firme. C’è un entusiasmo incredibile. Possiamo contare sul sostegno di tantissima gente che in tutta Italia ha preso d’assalto i nostri banchetti”, annunciando che “tutti e quattro” i presenti al Viminale “saranno candidati”. Dessì infatti si presenterà al Senato, mentre Rizzo, Ingroia e Toscano alla Camera. Perché votare Italia Sovrana e Popolare e non Italexit? “Paragone – dice Toscano – ha sempre espresso una posizione atlantista, non ho mai sentito da lui esprimere la necessità di aprire una stagione multipolare. Il nostro nemico comunque è Draghi – ha ribadito il presidente di Italia sovrana – e il sistema che ha chiuso gli italiani in casa”.Depositato nella giornata di domenica anche il simbolo di +Europa, che alle prossime elezioni si vedrà in coalizione con Pd, Alleanza Verdi Sinistra e Impegno civico. Nel contrassegno, come nel 2018, depositato dalla tesoriera Maria Saeli, si legge ‘+Europa con Emma Bonino’, indicata come capo politico del partito. Se fossero rimasti con Calenda “sarebbe stato simile”, con i nomi dei leader dei due partiti. Da quanto si è appreso, tra +Europa e il Pd è rimasto valido l’accordo siglato quando ancora si era in coalizione con Carlo Calenda. “Per quanto riguarda i collegi uninominali di fascia alta, quelli dove l’elezione è più probabile con il Pd resta l’accordo” già siglato, “ovvero il partito di Bonino esprimerà il 30% dei candidati”, ha ricordato la tesoriera del partito. Saeli inoltre ha ribadito che Bonino, Benedetto Della Vedova e Riccardo Magi saranno sicuramente candidati. “Abbiamo presentato anche il nostro programma – ha detto Saeli – frutto sia dei nostri tavoli tematici e del lavoro sul territorio, sia del ‘programma con l’Italia’ fatto da Carlo Cottarelli”, ha detto la tesoriera aggiungendo: “Cottarelli ha scritto gran parte del nostro programma si candidera’ sicuramente nell’uninominale e forse anche nel proporzionale”, ha detto Saeli, che alla domanda se sarà anche lei candidata nella lista, ha risposto: “Vediamo”




Berlusconi scatena polemiche: “Con ok riforma presidenziale dimissioni Mattarella ed elezione diretta del capo dello Stato”

“Io spero che la riforma costituzionale sul presidenzialismo si farà.E’ dal ’95 che ho proposto un sistema presidenziale” per l’Italia.

Un sistema “perfettamente democratico che la democrazia la esalta consentendo al popolo di scegliere direttamente da chi essere governato”. Lo ha detto il leader di Fi, Silvio Berlusconi, a Radio Capital aggiungendo – rispondendo ad una domanda – che “se la riforma entrasse in vigore sarebbero necessarie le dimissioni” di Mattarella “per andare all’elezione diretta del capo dello Stato”.

Le parole di Berlusconi hanno scatenato una serie di reazioni. Tra cui quella di Enrico Letta che a Radio Anch’io ha detto: “Questa dichiarazione è la dimostrazione di quello che noi diciamo: per battere la destra l’unica alternativa è votare la coalizione che è nata attorno al Pd. Lui dice che se vince vuole cambiare la Costituzione in senso peggiorativo” e “attacca Mattarella mentre noi lo difendiamo. Il fatto che il centrodestra inizi la sua campagna con un attacco a Mattarella e la richiesta di dimissioni dimostra che la destra è pericolosa per il paese”, ha aggiunto il segretario del Pd. “Se oggi c’è un punto di unità nel paese è Mattarella e ora dopo aver fatto cadere Draghi vogliono fare cadere Mattarella”.

“Non ho mai attaccato il Presidente Mattarella – ha in seguito scritto su Facebook Berlusconi -, né mai ne ho chiesto le dimissioni. Ho solo detto una cosa ovvia e scontata, e cioè che, una volta approvata la riforma costituzionale sul Presidenzialismo, prima di procedere all’elezione diretta del nuovo Capo dello Stato, sarebbero necessarie le dimissioni di Mattarella “che potrebbe peraltro essere eletto di nuovo”. E’ “tutto qui: una semplice spiegazione di come potrebbe funzionare la riforma sul Presidenzialismo proposta nel programma del centro-destra. Come si possa scambiare tutto questo per un “attacco a Mattarella” rimane un mistero. O forse si può spiegare con la malafede di chi mi attribuisce un’intenzione che non è mai stata la mia”.  

“Berlusconi ha proposto la flat tax dal suo punto di vista – ha aggiunto Letta -: una tassa piatta uguale per tutti proposta da un miliardario non è che ci vuole molto a capire chi se ne avvantaggia. Se ne avvantaggia un miliardario e quelli come lui. Questa è la cosa più anticostituzionale, la nostra Costituzione all’articolo 53 dice che tutti devono contribuire alle spese pubbliche secondo le proprie capacità, il nostro sistema è improntato ai criteri di progressività quindi chi è più ricco paga di più e chi è povero paga di meno, la flat tax è l’esatto contrario di questo”. 

“Dopo aver cacciato Draghi adesso anche Mattarella – twitta il leader di Azione, Carlo Calenda -. Non credo che Berlusconi sia più in sé. Berlusconi, non è Mattarella a doversi dimettere ma tu a non dover essere eletto. Ci stiamo lavorando”. “Il presidenzialismo è una riforma seria che è anche economica, grazie alla stabilità si riesce a dare fiducia agli investitori”, ha affermato la leader di FdI, Giorgia Meloni, a Radio Monte Carlo.”Berlusconi ha dichiarato una cosa inquietante sul presidenzialismo, ha detto ‘Mattarella si deve dimettere’ – ha detto il ministro degli Esteri e leader di Impegno civico, Luigi Di Maio, ospite di ’24 Mattino’, su Radio 24 -. Che il presidenzialismo fosse nel programma del centrodestra lo sapevamo da tempo Berlusconi voleva fare il Presidente della Repubblica non c’è riuscito. Adesso capiamo che vuole fare il presidenzialismo per buttare giù Mattarella. Non c’è niente di moderato in questo. Sta venendo fuori al maschera del centrodestra, a loro non sta bene nemmeno avere il garante della Costituzione”.”Con le parole di Silvio Berlusconi il centrodestra ha calato la maschera – ha scritto il presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte -, ammettendo che la riforma costituzionale in senso presidenzialistico di cui parla prefigura un semplice un accordo spartitorio: Giorgia Meloni premier, Matteo Salvini vicepremier e Ministro dell’interno, Silvio Berlusconi primo Presidente della nuova Repubblica presidenziale, dopo avere ottenuto le dimissioni di Sergio Mattarella. Non permetteremo che le Istituzioni siano piegate alle fameliche logiche spartitorie delle forze di destra”.”La nostra è una Repubblica parlamentare – così il presidente della Camera, Roberto Fico -. Il nostro Presidente della Repubblica ha un mandato della durata di sette anni. Qualcuno se ne dovrebbe fare una ragione e non trascinare le istituzioni nella campagna elettorale”.




Tumori, scoperto vaccino anti-cancro

Entra in circolo e, come un cavallo di Troia, porta con sé le istruzioni per rendere riconoscibili le cellule tumorali al sistema immunitario.Attraverso questa azione, potenzia la risposta contro il cancro e anche l’efficacia dei farmaci immunoterapici, contrastando i fenomeni di resistenza a questi trattamenti.

Sono queste le potenzialità del vaccino anti-cancro messo a punto da ricercatori italiani. Le sue caratteristiche sono state illustrate su Science Translational Medicine da ricercatori del laboratorio Armenise-Harvard di immunoregolazione presso l’Italian Institute for Genomic Medicine (Iigm) e della biotech italo-svizzera Nouscom.Quello dei vaccini terapeutici contro il cancro è un filone in cui la ricerca è impegnata da tempo. Come per i vaccini preventivi usati per le malattie infettive, il loro scopo è istruire il sistema immunitario a riconoscere e combattere il pericolo. In questo caso si tratta del cancro, che viene identificato sulla base di proteine peculiari delle cellule tumorali. Esistono diverse strategie allo studio: una di queste, quella dell’RNA messaggero su cui si fondano alcuni vaccini contro Covid-19, deriva proprio da questo filone di ricerca. In questo caso, il vaccino usa un adenovirus di gorilla, reso innocuo e incaricato di trasportare diversi tratti delle cellule tumorali contro cui indirizzare il sistema immunitario. Il prodotto è stato oggetto di uno studio clinico che ha coinvolto 12 pazienti affetti da un sottotipo di tumore del colon (definito con instabilità dei microsatelliti) in fase metastatica. I pazienti, oltre al vaccino, hanno ricevuto un farmaco immunoterapico appartenente alla famiglia degli inibitori dei checkpoint immunitari e hanno risposto in larga parte al trattamento; l’efficacia in alcuni di loro si è protratta per circa due anni. Il team ha scoperto che il vaccino esercita la sua azione aumentando alcune cellule immunitarie che hanno la funzione di identificare e uccidere le cellule infettate da virus o quelle tumorali. Si tratta di una particolare popolazione di linfociti CD8+ con caratteristiche simili alle cellule staminali e che riesce a sfuggire ai meccanismi di esaurimento a cui di solito vanno incontro le cellule immunitarie esposte cronicamente al cancro. Ciò permette di avere una riserva capace di combattere la malattia. “Abbiamo capito qual è il meccanismo di azione che determina l’efficacia del vaccino: grazie a questa aumentata conoscenza possiamo trasformare le nostre analisi sperimentali in terapie mirate più precise per ogni paziente”, spiega Luigia Pace, direttrice del laboratorio di immunoregolazione Armenise-Harvard con sede presso l’Irccs Fondazione del Piemonte per l’Oncologia di Candiolo. “Inoltre, considerato che la tecnica per realizzare questi vaccini è decisamente collaudata e che i dati ottenuti nella prima sperimentazione clinica sono molto promettenti, si prospetta la concreta possibilità di creare nuovi vaccini efficaci contro molti altri tipi di cancro”, conclude. Il lavoro è stato condotto grazie anche al sostegno di Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro.




Calenda: “L’accordo con Renzi è raggiunto”

Un incontro con Matteo Renzi “non è fissato, ci siamo visti i scorsi giorni, ora stanno andando avanti gli staff a lavorare ma ci sentiamo. Sulle questioni di fondo però l’accordo è raggiunto e ora si discute su altre cose rilevanti”. Lo ha detto il leader di Azione Carlo Calenda a Omnibus su La7.Il sondaggio che darebbe Iv-Azione al 4% “non mi preoccupa. Il 4% ce lo dà il sondaggista del Pd e Più Europa… l’ho visto in azione alle amministrative… In questo momento i sondaggisti seri non stanno rilevando perchè la gente è al mare”. Lo ha detto il leader di Azione Carlo Calenda a Omnibus su La7 contestando alcune rilevazioni demoscopiche di ieri peraltro sottolineando che “altri ci danno al 6%, al 15%, al 75%… Poi arriverà il 25 settembre e se gli italiani voteranno, voteranno. Sennò è un’altra storia”

INTANTO BERLUSCONI

“Penso che mi candiderò al Senato, così faremo tutti contenti, dopo aver ricevuto pressioni da tanti, anche fuori da Forza Italia”.Lo annuncia il Presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, a “Radio Anch’io” su Rai Radio 1.

“Non mi interessa la lotta sulla leadership, i nomi imi appassionano poco. Mi interessano di più le cose da fare, la battaglia contro l’oppressione fiscale, contro l’oppressione giudiziaria”.




Covid e varianti: a settembre i nuovi vaccini

“Per garantire al meglio la nostra preparazione comune” contro il Covid in autunno e inverno, “gli Stati membri devono disporre degli strumenti necessari. Ciò include i vaccini adattati alle varianti, come e quando saranno autorizzati dall’Agenzia europea per i medicinali” (Ema).

Lo afferma la commissaria Ue alla Salute, Stella Kyriakides, sottolineando che l’accordo tra l’Ue e Moderna per ri-programmare le consegne dei vaccini contro il Covid-19 a settembre “garantirà che i paesi abbiano accesso alle dosi di cui hanno bisogno al momento giusto per proteggere i cittadini”. L’intesa riguarda anche i vaccini adattati alle nuove varianti BA.4 e BA.5 Omicron, in attesa di autorizzazione da parte dell’Ema. “Ciò garantirà alle autorità nazionali di avere accesso ai vaccini nel momento in cui ne avranno bisogno per le loro campagne nazionali”, annuncia Bruxelles in una nota.

“L’accordo – spiega la Commissione europea – garantisce che, se uno o più vaccini adattati ricevono l’autorizzazione all’immissione in commercio, gli Stati membri possano scegliere di ricevere i vaccini adattati nell’ambito del contratto attuale” e prevede anche la consegna di “ulteriori 15 milioni di dosi” dei vaccini adattati “previa autorizzazione all’immissione in commercio entro tempi che consentirebbero l’uso di queste dosi per le loro campagne di vaccinazione”.