GABRIELE PAOLINI: RINVIATO A GIUDIZIO PER PROSTITUZIONE MINORILE

Redazione

Roma – Rinviato a giudizio Gabriele Paolini, il disturbatore tv per eccellenza, al quale la procura contesta i reati di sfruttamento e induzione alla prostituzione minorile, di possesso di materiale pedopornografico, oltre a un episodio di tentata violenza sessuale. Paolini ha ribadito di non aver "mai indotto alcun minore alla prostituzione" e di avere a che fare "con accuse che non stanno ne' in cielo ne' in terra". Ma l'autodifesa non ha convinto il giudice Donatella Pavone che, al termine di una breve camera di consiglio, ha deciso di rinviarlo a giudizio.

Il processo iniziara' il 7 gennaio prossimo davanti ai giudici della quinta sezione del tribunale collegiale. Paolini fu arrestato il 10 novembre scorso dai carabinieri del nucleo investigativo di via In Selci e tenuto qualche giorno nel carcere di Regina Coeli, ha poi ottenuto gli arresti domiciliari a casa dei genitori. Fu sottoposto a indagini dopo la scoperta di alcuni video e fotografie.


  Secondo i militari dell'Arma, gli incontri proibiti di Paolini si svolgevano in una cantina nella zona di piazza Bologna a Roma. "Per mia natura sono un combattente – ha commentato Paolini a fine udienza – ma oggettivamente devo trovare un motivo per lottare e andare avanti. Questi capi di imputazione non mi appartengono e li respingo categoricamente. Una ragione per non mollare e' l'amore che provo per Daniel (uno dei cinque ragazzi che per il pm Claudia Terracina e' stato pagato per fare sesso con lui, ndr) che fra pochi giorni compira' 18 anni. Lui e' la persona piu' importante che esista per me dopo la mia famiglia".




Legge di stabilità, 100 milioni di taglio ai disabili

Questione di share, ne siamo convinti. Potrebbe essere questa la motivazione principale per cui il primo ministro Renzi, presente in diversi talk show televisivi, non ha menzionato in questi giorni i tagli previsti per i disabili. Sembra sia stato definito un taglio di 100 milioni nel disegno di legge sulla disabilità del Fondo per le non autosufficienze e il congelamento del Fondo per le politiche sociali.
Una comunicazione televisiva incentrata di volta in volta a verificare l’indice di gradimento dei telespettatori sintonizzati su un canale in una determinata fascia oraria. Annuncia il bonus degli 80 euro in busta paga per i lavoratori, dopo qualche mese 80 euro per il bonus bebè alle neo mamme (in anteprima nazionale su Canale 5, nella trasmissione domenicale condotta da Barbara D’Urso), mentre l’asticella a sostegno alla disabilità viene spostata sempre più in basso.
L’hanno capito i disabili e le loro famiglie, poco importa se questo Governo stia facendo o no abbastanza, sempre loro sono posti sul piatto della bilancia, persone con gravi problemi di salute che sono state ignorate in passato dalle Finanziarie ed ora dalla legge di Stabilità. Chissà se fra qualche mese il Presidente cambia verso, annunciando in un'altra trasmissione televisiva, il bonus di 80 euro per i disabili.




PALERMO, PROCESSO STATO – MAFIA: IL DIFENSORE DI TOTO' RIINA POTRA' FARE DOMANDE A GIORGIO NAPOLITANO

Redazione

Palermo – La Corte di assise di Palermo ha dichiarato ammissibile la richiesta di ampliamento della prova testimoniale del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano avanzata ieri dal difensore del boss Toto' Riina, avvocato Luca Cianferoni nell'ambito del processo per la trattativa Stato-mafia. Il legale intende porre al capo dello Stato domande relative ai nuovi atti e documenti depositati nella scorsa udienza dall'accusa e provenienti dai servizi segreti, che tra il giugno 1992 e l'agosto 1993 informavano del rischio di attentati anche nei confronti di soggetti politici, tra cui gli allora presidenti di Camera e Senato Giorgio Napolitano e Giovanni Spadolini. Nell'udienza di martedi' prossimo al Quirinale, dunque, l'avvocato del boss corleonese potra' porre al presidente della Repubblica domande sui fatti accaduti tra il 1992 e il 1994 e citati negli atti depositati dai Pm.




EBOLA, LOMBARDIA: DUE PERSONE IN QUARANTENA, VIRUS IN ITALIA?

Redazione

Lombardia – Due persone sono state rimpatriate, in Lombardia, perché sospettate di essere state esposte oltre il dovuto al contagio del virus Ebola durante una missione umanitaria in Africa. Lo riporta il Corriere della Sera che racconta le giornate dei due da quando sono rientrati in casa, sotto controllo sanitario, una sorta di quarantena a scopo precauzionale.

Sono un chirurgo sessantenne e un'ostetrica trentenne, che hanno lavorato da giugno alla settimana scorsa con l'associazione 'Cuamm medici con l'Africa' a Pujeun, in Sierra Leone, uno dei tre paesi piu' colpiti dall'epidemia. Durante il lavoro, per una violazione dei protocolli sanitari non imputabile a loro, sarebbero rimasti esposti al rischio. Per questo ora dovranno rimanere chiusi in casa fino ai primi di novembre.




ELENA CESTE: INDAGATO IL MARITO MICHELE BUONICONTI

Redazione

E' ufficiale. Indagato per omicidio il marito di Elena Ceste, il cui corpo è stato ritrovato otto mesi dopo la scomparsa in un canale di scolo a 800 metri dalla casa di famiglia. I carabinieri di Asti, stamane alle 7,50, hanno bussato alla porta della villetta di Costigliole d’Asti. Ad aprire Michele Buoniconti, 44 anni. I militari gli hanno notificato l’avviso di garanzia, oltre alla notifica che lunedì mattina, alle 8, comincerà l’autopsia sul corpo della donna, effettuata dal medico legale Franco Romanazzi di Alba. “Me lo aspettavo, speriamo che serva per cercare la verità”, ha detto. Nell’atto giudiziario non sarebbe invece stato contestato l’occultamento di cadavere. Nella casa di Costigliole, assieme a Michele, ci sono anche i familiari di Elena, i genitori, la sorella Daniela e i quattro figli. Fuori, continua l’assedio di tv e cronisti. 

Il dna rilevato sui resti del cadavere ritrovato il  18 ottobre nelle campagne dell'astigiano, informano i carabinieri, è compatibile con quello di Elena Ceste. 

Si presume che il corpo sia sempre stato lì poiché si trovava in posizione composta e fa pensare che non si sia mai mosso da quel posto. L’acqua in quel canale è pochissima e non si può trattare di suicidio. Il luogo è circondato da campi coltivati, la domanda sorge spontanea: come mai non è stato individuato prima il corpo?




ESSERE GENITORI: QUEL RUOLO DIFFICILE

A cura della Dottoressa Francesca Bertucci, Psicologa – Mediatore familiare

La genitorialità rappresenta una funzione complessa che incorpora in sé, sia aspetti individuali relativi quindi alla nostra idea (in parte conscia e in parte inconscia) di come un genitore deve essere e sia aspetti di coppia, della modalità relazionale che i partner condividono nell’assolvere questo specifico compito. Questa complessità spiega come la genitorialità produca significativi cambiamenti individuali e relazionali che, saranno presenti ed in continua evoluzione lungo tutto il resto del ciclo vitale degli individui coinvolti. Non si può essere genitori sempre allo stesso modo, perché sarà necessario assolvere impegni differenti e adottare modalità comunicative e interattive diverse secondo l’età dei figli. Tutto ciò implica, quindi, la capacità dinamica di rivedere continuamente il proprio stile educativo, affrontando in modo funzionale i cambiamenti che la vita può portare. L’ingresso di un nuovo membro modifica ampiamente le relazioni nell’ambito della famiglia nucleare e allargata comportando, quindi, l’inizio di una nuova storia generazionale.

La famiglia e il rapporto con i genitori rimane il luogo primario all’interno del quale si realizza la crescita e lo sviluppo del bambino.

Assistiamo oggi alla compresenza di diverse forme familiari (coppie di fatto, legalizzate, single, genitori biologici e non, famiglie ricostituite, ecc.), ma costante rimane la necessità che si crei fra il bambino/ragazzo e i genitori una relazione positiva che permetta una crescita armonica dei piccoli.

Non è scontato che ciò si realizzi con facilità, in quanto essere genitori ed educare è un compito molto complesso. Esso si modifica durante tutto l’arco della vita perché è inserito all’interno di un percorso evolutivo fisiologico influenzato da fattori personali (dell’adulto e del bambino), familiari (modifica del nucleo familiare, lutti, separazione e divorzio, ecc…) e sociali che variano nel tempo.

Non è raro quindi che, durante questo articolato viaggio, ci si trovi ad attraversare momenti in cui il cammino appaia troppo faticoso, ci si senta molto disorientati o si incappi in qualche problematica di un certo rilievo.

Proprio per questo, sempre più frequentemente si sente parlare di sostegno alla genitorialità.

Che cos’è il sostegno alla genitorialità? E’ un intervento psicologico di accompagnamento per gli adulti che, per motivi diversi (cambiamenti fisiologici legati alle varie fasi del ciclo di vita dei figli, eventi critici, separazione, problematiche personali o dei figli ecc…) vivono delle difficoltà nel loro ruolo genitoriale. Tali percorsi di sostegno, si prefiggono di supportare i genitori nel loro ruolo, di promuovere la consapevolezza dell’importanza di tale compito, di accrescere e rafforzare le competenze educative dei genitori stessi, in modo da acquisire uno stile educativo efficace ed individuare strategie che influiscano positivamente sullo sviluppo dei figli e ne favoriscano l’autonomia personale.

Tutto ciò passa attraverso una maggiore comprensione del figlio, i suoi bisogni, le sue paure, il suo modo di comunicare, di se stessi e della relazione con lui, portando ad una riflessione sugli atteggiamenti educativi e comunicativi messi in gioco nel rapporto.

Questi percorsi, non sono destinati solo a famiglie problematiche in situazioni particolarmente traumatiche, ma può essere un cammino utile a qualsiasi genitore per migliorare la relazione con i figli, le dinamiche familiari e la crescita di ogni membro della famiglia.

Non è solo un luogo in cui si ricevono consigli e tecniche. Le strategie generiche possono diventare, infatti, poco efficaci di fronte all'unicità che contraddistingue ogni singolo essere umano. Il sostegno alla genitorialità è un percorso di crescita dei genitori stessi, che, con l’aiuto dell’esperto, acquisiscono la capacità di affrontare e risolvere quei problemi, che fanno parte del processo di sviluppo dei loro figli o che subentrano in particolari momenti di passaggio nelle fasi del ciclo vitale (la nascita del primo figlio, i passaggi di scuola, la nascita del fratellino, la separazione, ecc…). Inoltre, può essere un percorso di aiuto, utile ai genitori che hanno figli con particolari difficoltà (iperattività, disturbo di apprendimento, disturbi del comportamento, immaturità, ecc…), per non sentirsi soli, per imparare a gestire il problema nel miglior modo possibile e a rispondere a bisogni educativi e affettivi un po’ speciali. Gli incontri, a seconda delle necessità, possono essere individuali, di coppia o di gruppo. Quest’ultima modalità consente, più di ogni altra, il confronto e la condivisione.

 

Dott.ssa Francesca Bertucci

Psicologa – Mediatore familiare

Cell 3345909764-dott.francescabertucci@cpcr.it

www.centropsicologiacastelliromani.it

piazza Salvatore Fagiolo n. 9 00041 ALBANO LAZIALE




Italicum. Braccio di ferro tra Renzi e Berlusconi

Era stata la mossa con cui Berlusconi si era rimesso in gioco. Dopo la condanna nel processo Mediaset, il leader azzurro sembrava sul viale del tramonto. Non aveva più i numeri per incidere sul piano parlamentare, per via della defezione dal gruppo dei senatori e deputati passati al Nuovo Centro Destra di Angelino Alfano, i sondaggi indicavano un calo di consensi, che è stato in seguito confermato dal risultato alle elezioni europee, per cui Silvio si è “aggrappato” all’unica carta che gli rimaneva a disposizione: trattare sulle riforme costituzionali.
Nacque così, nel gennaio scorso, il “Patto del Nazareno”, che ha preso nome dall’indirizzo della sede del Partito Democratico, dove si è svolto il primo incontro tra i due leader.
Dopo l’incontro chi sembrava rafforzato dall’accordo sembrava proprio il Cavaliere, i suoi veti avevano bloccato la possibilità di introdurre le preferenze, il premio di maggioranza con una soglia molto bassa, la coalizione. Renzi, per non sciogliere il patto, che gli garantiva un’opposizione più “morbida” (un mese dopo il primo incontro il Segretario del PD è diventato Primo Ministro), ha inizialmente accettato tutte le imposizioni della controparte.
Oggi i rapporti di forza sembrano cambiati, alle elezioni europee il PD ha ottenuto un risultato oltre le aspettative, mentre Forza Italia è apparso in caduta libera. Passata l’estate, la tendenza non è cambiata, anzi si è accentuata, e le recenti esternazioni di Francesca Pascale non hanno certo aiutato Berlusconi a recuperare l’elettorato perduto, poco avvezzo ad aperture sul fronte dei diritti gay.
C’era bisogno di un “ritorno alle origini”, un Cavaliere che prende in mano la situazione e pone le sue condizioni a un Renzi che sta diventando troppo invadente per mantenere la propria forza.
L’occasione per alzare la voce si è presentata nel momento in cui Renzi, forte dell’appannamento in cui sembrava caduto Berlusconi, ha provato a forzare la mano. È bastato spostare il premio di maggioranza dalla coalizione al partito (in un momento in cui il centrosinistra è unito mentre il centrodestra è frammentato in almeno quattro formazioni) per far incrinare l’accordo, per far dire a Berlusconi che la riforma così come la vuole modificare il Premier è «pessima» (affermazione smentita in un secondo momento).
Forse l’idillio tra i due sembra essere al capolinea. Renzi ha iniziato a calcolare che, una volta superato lo scoglio dell’abolizione del senato, nessuno può più fermare la sua azione, se non il suo partito, e quale migliore biglietto da visita della testa del Cavaliere può esibire per riconquistare i dissidenti interni?
La legge elettorale sembra diventata una partita a poker, in cui i due giocatori sono entrambi con punteggi bassi, e stanno misurando su chi sa bleffare meglio.




ELISA CLAPS: CASSAZIONE CONDANNA DANILO RESTIVO A 30 ANNI DI RECLUSIONE

Redazione

Giustizia è stata fatta per la piccola Elisa Claps morta che ancora era una giovane fanciulla. E' definitiva la condanna a 30 anni di reclusione per Danilo Restivo, ritenuto responsabile dell'omicidio di Elisa Claps, la sedicenne scomparsa a Potenza nel settembre 1993 e ritrovata cadavere 17 anni dopo nel sottotetto della chiesa della SS.Trinita' del capoluogo lucano.
La prima sezione penale della Cassazione ha infatti rigettato il ricorso dell'imputato contro la sentenza di condanna che era stata emessa dalla Corte d'Assise d'Appello di Salerno. La Cassazione ha accolto in toto le richieste del sostituto pg, Paolo Canevelli, compresa quella di annullare senza rinvio la sentenza d'appello limitatamente all'aggravante della crudelta' contestata all'imputato. Secondo il pg, infatti, non e' stata raggiunta la prova che Restivo abbia infierito sul corpo della vittima dopo la morte. L'esclusione di questa aggravante non modifica pero' il trattamento sanzionatorio e la condanna, giunta al termine di un processo con rito abbreviato, resta confermata a 30 anni.

 Danilo Restivo e' attualmente detenuto in Inghilterra, dove deve scontare una condanna a 40 anni di carcere per l'omicidio di un'altra donna, Heather Barnett, avvenuto successivamente al delitto Claps, quando l'imputato si era gia' trasferito nel Regno Unito. L'ipotesi di estradizione di Restivo appare remota, perche' difficilmente la Gran Bretagna sarebbe d'accordo con la consegna dell'uomo alle autorita' italiane.

Con la sentenza di oggi, la Prima Sezione Penale della Suprema Corte, presieduta da Umberto Giordano, ha anche condannato Restivo a pagare le spese processuali sostenute dalle parti civili: 10mila euro per i familiari di Elisa e tremila euro ciascuno per il Comune di Potenza e per l'associazione Telefono Donna.




PRIMA DI TWITTARE PENSA!

Di Christian Montagna

Non c'è posizione politica che tenga, non ci sono simpatie né coinvolgimenti personali. Il mezzo di comunicazione più potente al mondo, internet, miete ancora vittime .Accade così che durante un cinguettio telematico scappa l'insulto verbale. Quello che fa più male di cento percosse, quello che ti segna e ti rimane a vita. Ti senti diverso e ti vedi diverso perché è il mondo esterno che ti ci fa sentire tale. Ma in fondo forse nulla hai di diverso, se non una spiccata sensibilità che lì fuori, gli inetti, ti invidiano. Mi rivolgo a te che fai politica, tu che dovresti essere da esempio per l'intera nazione, me escluso che rifiuto di essere rappresentato da te, con quale coraggio insulti una tredicenne per il suo aspetto fisico?Ma tu sai quante battaglie sta combattendo quella innocente anima per il suo aspetto? Sai quante lacrime ha versato? Hai immaginato quanto sia stata derisa, insultata e estraniata dagli amici perché con qualche chilo di troppo? Magari lei non ha nemmeno colpe, magari è il suo organismo che reagisce così. E tu cosa fai? Le provochi un'altra grande ferita. Sembrerà superficiale il gesto che hai fatto ma è di una gravità enorme. Hai detto di essere stato attaccato e di aver semplicemente risposto, invece no, hai alimentato con uno stupido e insensato tweet,frutto di ignoranza e poco rispetto verso il prossimo, il cyberbullismo. Sai cosa significa questo termine? Non è ostrogoto,tranquillo, è semplicemente quello di cui sentiamo parlare ogni giorno ai telegiornali. Forse hai pensato che valesse meno della tua persona quella ragazzina innocente, perché, dimenticavo, voi che risiedete in quei banchi, siete ancora convinti di discendere dall'Olimpo. E invece no. Quella ragazzina innocente e ingenua stava difendendo la sua star preferita, come si è soliti fare a quell'età e tu l'hai aggredita. Forse anche i tuoi figli lo facevano da bambini e se qualcuno un giorno gli avesse detto "meno droga, più dieta, messa male"? Ti conosciamo ormai, usi i cinguettii per far uscire la parte peggiore di te. Lo hai fatto per i matrimoni gay, lo hai fatto per screditare i tuoi colleghi. Ma ora ci hai dato la conferma e cominciamo a credere a questo punto che hai solo questa parte da mostrare. Se Fabrizio Moro cantava "Pensa prima di sparare,pensa prima di dire e di giudicare prova a pensare,pensa che puoi decidere tu,resta un attimo soltanto un attimo di più con la testa fra le mani " io ti dico, prima di twittare pensa che senza dubbio non ci sei stato nemmeno un secondo con la testa fra le mani.Io prego tutti i giorni affinché qualcuno ti tolga questo potente mezzo dalle mani al più presto che, chissà, potremo un giorno trovarci in guerra senza nemmeno sapere il perché. Sai cosa ti dico Maurizio, se abbiamo in Italia personaggi come La Giovi, la street fighter di Bollate e Iacolare, il seviziatore che gioca con i compressori e tanti altri ancora che evito di menzionare, la colpa, è anche di quelli come te che non fanno altro che alimentare questo maledetto bullismo.




ELENA CESTE: IL DNA DEL CADAVERE E' COMPATIBILE CON QUELLO DELLA DONNA SCOMPARSA

di Angelo Barraco

Non sembrano esserci dubbi: Il dna rilevato sui resti del cadavere ritrovato il  18 ottobre nelle campagne dell'astigiano, informano i carabinieri, è compatibile con quello di Elena Ceste. Sulle indagini c'è ancora il massimo riserbo.

Il programma “Chi l’ha visto?” ha detto che ci sono gli elementi per poter affermare che quel corpo sia di una donna, malgrado manchi l’ufficialità del responso. E sembra proprio essere così.
Il canale di scolo in cui è stato trovato il corpo è di pochi centimetri e contiene poca acqua ergo è impossibile che una persona possa essere annegata lì (suicidio materialmente impossibile) , salvo collocazione post mortem.

I Ris e il medico legale arrivano subito al momento dei rinvenimento, la domanda sorge spontanea a tutti: ha i vestiti?
Il punto dove era presente il corpo era un territorio battuto a tappeto durante le ricerche, ma non fu trovato nulla durante le ricerche: come mai?
Il luogo si raggiunge facilmente anche a piedi da casa di Elena. Non sarebbero stati trovati vestiti, nessun indumento sarebbe stato trovato accanto al corpo al momento del ritrovamento.
L’ipotesi che sia l’imprenditoreè quindi sfumata perché il cadavere aveva dentatura, l’imprenditore scomparso in quelle zone aveva invece protesi dentarie.
Si presume che il corpo sia sempre stato lì poiché si trovava in posizione composta e fa pensare che non si sia mai mosso da quel posto. L’acqua in quel canale è pochissima e non si può trattare di suicidio. Il luogo è circondato da campi coltivati, la domanda sorge spontanea: come mai non è stato individuato prima il corpo?
Un particolare importante è che Michele riferisce al programma “Chi l’ha visto?” che la mattina del la scomparsa di Elena, va a cercarla ad Isola D’Asti, luogo di ritrovamento del cadavere.

 

 




LEGGE STABILITA': ARRIVA LA BOLLINATURA DELLA RAGIONERIA DELLO STATO

Redazione

Era attesa non senza polemiche di contorno. Poi, d'un tratto è arrivato il via libera della Ragioneria di Stato alla legge di stabilita'. "Completato il corredo tecnico dalla Ragioneria Generale dello Stato il ddl Stabilita' viene ora trasmesso al Quirinale". Cosi' il Mef su twitter, anuncia che ' giunta la bollinatura della Ragioneria generale dello Stato. Intanto le regioni fanno fronte comune contro i tagli alla sanita' e ai trasporti. "La proposta e' condivisa. Le posizioni delle Regioni sono serie e unanimi. Continueremo a tenere una posizione comune" perche' la legge di stabilita' "non incida sulla sanita' e i trasporti in maniera cosi' dura" ha detto Stefano Caldoro, governatore della Campania, parlando con i giornalisti prima della Conferenza delle Regioni. "Credo che sia interesse del governo – ha spiegato – non tagliare i servizi ai cittadini. Noi vogliamo entrare nel merito con il governo in modo trasparente. Se l'intenzione e' colpire i cittadini sulla sanita' e sui trasporti – ha concluso – non e' sostenibile". E' comunque tramontata l'ipotesi del pagamento delle pensioni il 10 di ogni mese, ipotesi prevista inizialmente dalla legge di Stabilita'.
  Lo ha confermato il ministro del lavoro, Giuliano Poletti, a margine di un convegno al Senato. "Si sta valutando – ha aggiunto – solo la situazione per chi e' titolare di piu' pensioni. La logica riguarda un tema di funzionamento e di efficienza dei meccanismi Inps di pagamento. Questa e' l'unica cosa su cui si sta riflettendo"