QUIRINALE: MATTARELLA E' IL NOME DEL PD

di Silvio Rossi

Era il nome che era facile immaginare se non ci fosse stato il Patto del Nazareno a condizionare le consultazioni per l’elezione del prossimo Presidente. Sergio Mattarella è un uomo dello Stato, un lavoratore della Repubblica che ha sempre anteposto il bene pubblico alla gloria personale.
Una carriera trentennale nelle istituzioni. Il nome legato alla legge elettorale, nata per riavvicinare i cittadini alla politica dopo lo scandalo di Mani Pulite. Operazione effettivamente riuscita, i candidati eletti nelle tre legislature successive alla promulgazione del “Mattarellum” (termine coniato dal politologo Sartori per definire la paternità del provvedimento) hanno mantenuto effettivamente un legame col territorio di elezione che difficilmente, a parte alcune eccezioni, si è ripetuto nelle consultazioni successive.
Mattarella forse non è il candidato che stimola gli entusiasmi di molti, ma certamente è la persona, tra tutti i nomi che sono stati “gettati allo sbaraglio” in questi giorni, che ha la carriera politica più immacolata. Non può essere accusato d’inciuci o d’implicazioni negli scandali della Prima o della Seconda Repubblica, è difficilmente attaccabile anche dal Movimento Cinque Stelle.
Figlio d’arte (il padre Bernardo fu ministro democristiano nel dopoguerra), e fratello di Piersanti, il Presidente della Regione Siciliana ucciso nel 1983 dalla mafia, è stato incaricato da De Mita di “ripulire” la DC siciliana dopo gli scandali legati a Salvo Lima e Vito Ciancimino. Fu tra i promotori dell’elezione a sindaco di Palermo di Leoluca Orlando.
Negli anni successivi è stato eletto deputato nei Popolari e nella Margherita, ricoprendo diversi incarichi nei ministeri, tra cui la Pubblica Istruzione nel 1989 e la Difesa nel 1999.
L’assemblea dei grandi elettori PD ha approvato all’unanimità la scelta del segretario Renzi, anche SEL e i centristi concordano, mentre Berlusconi si è preso una pausa di riflessione. Certamente la candidatura di Mattarella non è stata pienamente gradita al Cavaliere. Il giudice costituzionale ha in passato spesso assunto posizioni molto distanti, ma rompere su questo nome potrebbe far cadere la scelta su candidati meno graditi da Arcore (dopo la consultazione delle parlamentarie grilline Romano Prodi è la possibile alternativa).
Probabilmente dovremo attendere sabato mattina per verificare se il nome di Mattarella è stato speso per un’effettiva possibile elezione, o è servito solo per coprire il vero candidato. Oggi i parlamentari democratici hanno detto che è il vero candidato, ma anche due anni fa Prodi fu approvato all’assemblea dei grandi elettori, prima che i centouno…




DIFFAMAZIONE: DARE DELLA "TOGA ROSSA" NON DIFFAMA

Redazione

E' proprio vero che in Corte d'Appello si ribalda tutto e si analizza, come giusto che sia, anche il tono utilizzato dallo scrittore o giornalista che usi determinati termini. Definire un magistrato una "toga rossa" non e' diffamazione, ma anzi, in alcuni contesti, puo' rappresentare un elogio. Lo si evince da una sentenza con cui la terza sezione penale della Cassazione ha rigettato il ricorso di un pm, il quale aveva chiesto di essere risarcito perche' definito "toga rossa" in un libro dedicato alla storia della lotta armata in Italia. Il tribunale di Milano aveva accolto la sua istanza e stabilito un risarcimento di 5mila euro in favore del magistrato, ma la Corte d'appello del capoluogo lombardo, nel 2010, aveva ribaltato il verdetto, sostenendo che "la censurata espressione di 'toga rossa', presa nel contesto di un'ampia trattazione sul periodo dei cosiddetti anni di piombo, non risultava usata in tono denigratorio o dispregiativo, bensi' piuttosto in senso positivo, ossia per indicare l'atteggiamento di un magistrato inquirente che non si ferma alle apparenze e che gode di una 'coscienza tranquillamente fiera'". La Suprema Corte ha ritenuto "correttamente argomentata e priva di vizi logici" la ricostruzione dei giudici d'appello: la frase in questione, osservano i giudici di 'Palazzaccio' in una sentenza depositata oggi, "non assumeva, in relazione al contesto complessivo dell'opera, alcuna valenza denigratoria, quanto invece doveva ritenersi in qualche modo elogiativa". La Cassazione ha condiviso anche l'osservazione della Corte d'appello secondo cui "il fatto che il testo in oggetto si riferisse anche alla circostanza che le toghe rosse erano particolarmente sgradite al presidente del Consiglio (dell'epoca) ed ai suoi giornali – si legge nella sentenza – non poteva comunque integrare gli estremi della diffamazione, dato il carattere del tutto soggettivo del giudizio di 'sgradevolezza'". Carattere soggettivo del giudizio di "sgradevolezza", così precise dovrebbero essere le analisi delle querele per diffamazione, ma non sempre è così e i giornalisti ci rimettono la fedina penale.




BERLUSCONI: NO DELLA PROCURA DI MILANO ALLA LIBERAZIONE ANTICIPATA

Redazione

L'ex Cav incassa il primo no, però non  è vincolante. Infatti, la procura di Milano ha espresso parere contrario alla richiesta di liberazione anticipata avanzata dai legali di Silvio Berlusconi nell'ambito dell'affidamento in prova ai servizi sociali per un anno concesso in seguito alla condanna definitiva per Mediaset. Il parere della procura non e' vincolante. Nei prossimi giorni spetterà al giudice Beatrice Crosti, del Tribunale di sorveglianza, decidere se concedere la liberazione anticipata. Il leader di Forza Italia era stato condannato il 1 agosto 2013 per frode fiscale dalla Cassazione a 4 anni di reclusione di cui 3 coperti da indulto. Aveva poi chiesto al Tribunale di sorveglianza di poter scontare l’anno residuo di pena in prova ai servizi sociali, richiesta accolta dai giudici il 15 aprile dello scorso anno. L’ex premier era stato assegnato alla struttura per anziani «Sacra Famiglia» di Cesano Boscone. La richiesta di liberazione anticipata si basa sullo sconto di 45 giorni previsto dalla normativa per i condannati che hanno dimostrato buona condotta durante l’esecuzione della pena.




GIORNO DELLA MEMORIA: INTERVISTA A FRANCESCO TAGLIENTE

Redazione

“La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.”
Questo è il testo integrale della legge del 20 luglio 2000 in cui viene istituito il Giorno della Memoria.
Agenparl, per non dimenticare ma soprattutto per far riflettere, intende ricordarlo con una intervista a Francesco Tagliente, già Questore di Roma e Prefetto di Pisa, figlio di Donato Tagliente, militare che dopo l'8 settembre per essersi rifiutato di collaborare con i tedeschi, fu deportato nei campi nazisti in Germania.

D. cosa raccontava suo padre della deportazione e dei Campi nazisti?

R. Intanto consentitemi un ringraziamento preliminare per questa iniziativa di voler dedicare uno spazio a questa giornata. E’ importantissimo che la storia non venga mai dimenticata perché il sacrificio degli “eroi” della Patria che hanno scritto la storia d’Italia continui a servire d’insegnamento per i giovani di domani.
Mio padre, come molti reduci della deportazione, non amava parlare di quegli anni sottoposto a privazioni di ogni sorta, non voleva farci conoscere il terribile e lungo dolore della fame, di stenti e di inenarrabili sofferenze fisiche e soprattutto morali.Posso dire che sono rimasto toccato dagli anni dedicati al servizio della Patria e sottratti ai propri affetti. Quasi 11 anni trascorsi tra campagne di guerra e deportazione nazista. Due frasi poi, apposte sul suo foglio matricolare, sintetizzano il periodo forse più duro e terribile di quegli anni: 9 settembre 1943: “catturato dalle truppe tedesche e condotto in Germania”
6 settembre 1945 “Rientrato in Italia”
Dopo la proclamazione dell’Armistizio, l’8 settembre del 1943, i nostri soldati vennero posti davanti alla scelta di continuare a combattere nelle file dell’esercito tedesco o, in caso contrario, essere deportati nei campi di lavoro in Germania.
Mio padre di fronte a quella difficile scelta, decise di non venire meno ai suoi doveri, nella consapevolezza che solo così la sua Patria un giorno avrebbe riacquistato la propria dignità di Nazione libera.
Rifiutando l’arruolamento nelle file dell’esercito tedesco, venne fatto “prigioniero” e internato in un campo di concentramento in condizioni di vita disumane e sottoposto a privazioni di ogni sorta.
 

D. Dott Tagliente che cosa le ha trasmesso suo padre?
R. Tornando alla domanda, mio padre, ha trasmesso, a me e ai miei fratelli, principalmente dei valori morali che ritengo importanti come l’amore per la nostra Patria, la più completa dedizione ad essa, senza compromessi e a costo di rimetterci la propria vita nel corso di 4 campagne di guerra campagne di guerra in Libia, Albania, Grecia e Sicilia e due anni nei campi nazisti. Da mio padre abbiamo imparato a coltivare il rispetto, la dignità e la consapevolezza di cosa significa servire, amare, difendere il proprio Paese.

 




MARINA MILITARE, COMELLINI (PDM): DE GIORGI SPIEGHI COME AVVIENE LO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI E CHI CONTROLLA LA REGOLARITÀ DELLE OPERAZIONI

Redazione

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"Come viene effettuato lo smaltimento dei rifiuti di bordo delle unità navali della Marina militare e chi ne controlla la regolarità?" Lo domanda Luca Marco Comellini, Segretario del Partito per la tutela dei diritti di militari e forze di polizia (Pdm) all'ammiraglio De Giorgi, Capo di Stato Maggiore della Marina militare.

"Mi è pervenuta della documentazione che riproduce alcune copie del "registro rifiuti di bordo" di una unità navale della Marina militare su cui è chiaramente scritto "FALSO MAI FATTA".

Così come è già avvenuto in passato per la questione "amianto" presente nei componenti di alcuni modelli di elicotteri in uso alle Forze armate ed alle Forze di Polizia, finiti al centro di una indagine del PM Raffaele Guariniello, nei giorni scorsi ho trasmesso i documenti che mi sono stati recapitati, inerenti all'attività di smaltimento rifiuti di una unità navale militare, alla Procura Militare di Napoli per le successive azioni di competenza.

Sono fermamente convinto che la Marina militare, come ha sempre fatto anche in altre occasioni, anche questa volta si dirà pronta a dare il suo contributo agli inquirenti."




L'OPPOSIZIONE CHE NON C'È

di Maurizio Costa

Con 184 voti favorevoli, 66 contrari e 2 astenuti, l'Italicum 2.0 passa al Senato e, se non ci saranno troppi problemi, sarà approvato anche alla Camera in tempi molto brevi. Questo è quello che si augura il premier Matteo Renzi, che dedica a Twitter la sua soddisfazione per i passi avanti fatti per la nuove legge elettorale ("Il coraggio paga, le riforme vanno avanti"). Non sono mancate però le polemiche, che si sono sparse nell'aula a macchia d'olio. Prima Calderoli, che ha visto modificazionI al testo che non gli sono piaciuti, e poi anche i cinquestelle, contrari del tutto a questa "legge di m…", come loro stessi definiscono la manovra di Renzi. Ma quello che fa più scalpore è lo spacco che ha causato l'approvazione dell'Italicum all'interno del Pd e di Forza Italia. Sebbene il Patto del Nazareno sembri reggere, anche se Berlusconi non si è presentato ieri da Renzi, le divisionI che si stanno aprendo all'interno del partito di Renzi sembrano inconciliabili. La minoranza dem, guidata da Gotor, si schiera contro la scelta dei capilista bloccati, che porterebbero in Parlamento persone non elette direttamente dai cittadini. Dopo averlo annunciato, la minoranza del Pd esce dall'aula al momento del voto, togliendo 23 voti a Renzi, che comunque non ha trovato difficoltà a far passare la legge. Quello della minoranza Pd è un partito nuovo o una scelta una tantum su cosa votare e cosa no? La democrazia è anche questo, ma i dem dovrebbero decidere se stare con il premier oppure crearsi una zona dove inventare e plasmare idee proprie. A Renzi sembra non interessare tutta la vicenda ("Andiamo avanti" è la frase più comune sulla bocca dell'ex sindaco di Firenze) e, comportandosi in questo modo, la minoranza del Pd non fa altro che toccare lievemente le manovre del governo. Servirebbe un'opposizione al premier, che però non esiste, che andrebbe sempre contro le scelte del premier. Come farebbe qualsiasi opposizione. Mentre Tsipras si allea con i nazionalisti, in Italia il Nazareno è simile alla questione ellenica, ma se ne discosta per mancanza di schieramenti contro-Renzi. Questo atteggiamento non fa che aiutare il premier toscano.




NEVE AL CENTRO: TEMPERATURE IN DIMINUZIONE

Redazione

Arriva il freddo. Il vortice di bassa pressione presente sull’Italia insisterà, benché indebolito, anche nella giornata di lunedì, contribuendo tra l’altro a risucchiare sul nostro Paese correnti gelide di origine polare provenienti dall’Europa nord-orientale. La settimana inizierà quindi con temperature quasi ovunque in calo, piogge sulle regioni adriatiche e sull'estremo Sud e nevicate sull’Appennino, anche a quote molto basse sui rilievi del Centro. Tra martedì e mercoledì il vortice depressionario si allontanerà lentamente verso est, favorendo la parziale rimonta dell’alta pressione sul Mediterraneo Centrale e Occidentale: le piogge quindi saranno poche e per lo più confinate all’estremo Sud, accompagnate comunque da nevicate in montagna anche al di sotto di 1000 metri perché continuerà a farsi sentire un po’ di freddo, con temperature nella norma o leggermente al di sotto.

Giovedì una nuova perturbazione atlantica porterà precipitazioni soprattutto al nord-est, sulle Alpi e sulle regioni tirreniche. Le nevicate si spingeranno sino a 300-500 metri al Nord e fino a 800-1000 metri al centro e al sud.

Lunedì instabile al sud, neve sull'Appennino centrale – Lunedì questa circolazione depressionaria sposterà il suo centro tra il Canale di Sicilia e il mar Ionio, portando ancora condizioni di marcata instabilità su Calabria e Sicilia con piogge, rovesci e qualche temporale. Quindi domani cielo nuvoloso o molto nuvoloso su regioni adriatiche, Sud e Isole, in prevalenza bello altrove. Al mattino piogge sparse, anche a carattere temporalesco, su Calabria e Sicilia, con neve sui rilievi oltre 800-1000 metri; piogge deboli e isolate anche su Marche, Abruzzo, Molise e Puglia, con nevicate fino a quote molto basse (200-400 metri). Nel pomeriggio piogge sparse su Puglia Meridionale, Calabria e Sicilia, anche a carattere temporalesco e sempre con neve sui rilievi oltre 800-1000 metri; qualche fiocco di neve oltre 300-400 metri sull’Appennino Marchigiano e Abruzzese.

Freddo dovunque con gelate diffuse – Le temperature saranno in ulteriore generale diminuzione: in sensibile calo i valori minimi al nord con gelate diffuse, giornata fredda con clima invernale e temperature in qualche caso inferiori alla norma. Previsti all’alba -4° a Brescia, Piacenza, Cuneo e Torino, -3° ad Aosta e Novara, -2°a Milano, Verona, Treviso e Bologna.

Giornata molto ventosa in tutto il Centrosud per venti settentrionali. Il vento è responsabile della maggiore sensazione di freddo a causa dell'effetto "wind-chill": le temperature percepite, infatti, sono nettamente inferiori rispetto a quanto segnato sui termometri. Per fare un esempio, con una temperatura effettiva di 1 grado e vento che soffia a 50 km/h la temperatura percepita dal nostro corpo è di -6 gradi, con una temperatura di -2 gradi e vento con raffiche fino a 40 km/h la percepita è di -10 gradi. La percezione del freddo viene accentuata perché il vento aumenta la velocità in cui il calore corporeo si disperde. Allo stesso modo anche l'umidità influisce sulla temperatura percepita sia nelle giornate calde che nelle giornate fredde. Le particelle d'acqua nelle giornate afose, rallentano il processo di raffreddamento del corpo grazie all'evaporazione del sudore, mentre nelle giornate invernali e uggiose aumenta la sensazione di freddo.

Migliora al centrosud tra martedì e mercoledì – Tra martedì e mercoledì si conferma un graduale miglioramento del tempo al centrosud, con meno instabilità. Vivremo un contesto climatico invernale senza esagerazioni, con un freddo nella norma per il periodo; ancora piuttosto ventoso al centrosud. Tra giovedì e venerdì ci sarà un temporaneo rialzo delle temperature sulle regioni centro-meridionali.

Tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio previsto l'arrivo di un vortice di bassa pressione che porterà una fase molto perturbata, ma al momento non sembra che sarà accompagnata da un’ondata di gelo eccezionale, sull’Europa centro-settentrionale. Nei Paesi coinvolti avremo dunque venti molto forti, maltempo. Si tratta di aria artica marittima, quindi meno fredda di quella artica continentale. Queste correnti coinvolgeranno in modo graduale anche l’Italia a partire delle regioni settentrionali, anche se la barriera alpina ci proteggerà dagli effetti più importanti. Il tempo sul nostro Paese sarà comunque perturbato con un clima decisamente invernale.




MATTEO RENZI, QUIRINALE: IL PD VOTERA' SCHEDA BIANCA PER I PRIMI TRE SCRUTINI

Redazione

piovono dall'alto del premier le indicazioni sul voto per il Quirinale. Il Pd voterà scheda bianca alle prime tre votazioni. Lo ha annunciato il premier Matteo Renzi all'assemblea dei deputati alla Camera indicando il metodo per eleggere il capo dello Stato. "Chi non condivide il nome del candidato alla Presidenza della Repubblica – ha detto il presidente del Consiglio – dovrà dirlo apertamente".

Il premier ha spiegato ai presenti all'incontro disertato da Pier Luigi Bersani che il Pd proporrà agli altri partiti il nome di un solo candidato al Quirinale: niente terne, ma una proposta secca. E Chi non condivide il nome "dovrà dirlo apertamente". Anche perché, ha sottolineato Renzi, nel voto per il presidente della Repubblica "non c'è disciplina di partito".

Il premier ha quindi spiegato che il Pd ha ora la possibilità di riscattare lo scivolone del 2013 con il voto contro Prodi: "Il Pd – ha sottolineato – è l'antidoto e l'argine alla crisi della politica".

Dell'affossamento di Prodi ha parlato anche il capogruppo del partito alla Camera, Roberto Speranza: "Siamo in una settimana cruciale. Ciascuno di noi ha ancora sulla pelle le ferite del 2013. Ora è più che mai indispensabile un rapporto leale e franco per evitare le drammatiche vicende di due anni fa. Il rapporto e il confronto dentro i gruppi sarà comunque decisivo e io faccio appello a tutti voi: non perdiamo questa occasione per far emergere il nostro punto di vista".




POLIZIA DI STATO: GLI STUDENTI COLLABORANO CON SMS ANTIDROGA

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Redazione

Arrivano i risultati dell’attività della Polizia di Stato. Arrivano i primi segnali di una ricercata collaborazione con le giovani generazioni.

A poca distanza dall’introduzione del nuovo servizio sms antidroga e antibullismo arriva sul numero dedicato 43002 una segnalazione per la Polizia di Stato.

Si descrive una situazione anomala all’esterno di un edificio scolastico della provincia che coinvolge alcuni studenti e si agevola del complice silenzio di chi guarda con indifferenza.

Qualcuno però ha risposto all’appello della Polizia di Stato che tanti interventi di educazione alla legalità ha svolto nelle scuole e da ultimo anche i controlli eseguiti nella giornata di ieri con il sequestro in una scuola del sorano di 14 dosi di sostanza stupefacente.

Qualcosa sta cambiando all’insegna di una maggiore collaborazione con le forze di polizia, necessaria ad ampliare la conoscenza di un fenomeno con la conseguente possibilità di adottare le giuste misure per fronteggiarlo.




PAPA FRANCESCO: NULLITA' MATRIMONI GRATUITA E CELERE

di Alberto De Marchis

Chi ha ancora dubbi che sia un Papa rivoluzionario, positivamente testardo, semplice e umile allora potrà trovare ancora più certezze. Papa Francesco e' tornato anche oggi a chiedere ai tribunali eccelsiastici impegnati nelle cause di nullita' matrimoniali di "abbreviare il percorso processuale, percepito dai coniugi spesso come lungo e faticoso". Lo ha fatto già più volte e forse sta insistendo affinché il messaggio arrivi forte e chiaro. Lo ha ribadito ricordando i 10 anni della "Dignitatis connubi", l'istruzione voluta da Giovanni Paolo II per snellire le procedure dei processi canonici di nullita' matrimioniale.
  Secondo Francesco, che ieri aveva aperto l'anno giudiziario della Rota Romana chiedendo che i processi siano gratuiti e celeri, "non sono state finora esplorate tutte le risorse che questa Istruzione mette a disposizione per un processo celere, privo di ogni formalismo fine a se' stesso". Francesco ha detto anche che "non si possono escludere per il futuro ulteriori interventi legislativi volti al medesimo scopo". Rivolgendosi ai partecipanti al Congresso internazionale promosso dalla Pontificia Universita' gergoriana per celebrare il decimo anniversario della pubblicazione dell'Istruzione "Dignitas connubii", Francesco ha esortato, "per il bene delle anime", giudici e cancellieri dei tribunali della Chiesa ed "una generosa risposta" alle sollecitazioni del documento. L'ampia partecipazione all'incontro della Gregoriana, indica, ha poi concluso, "l'importanza dell'Istruzione 'Dignitas connubii', che non e' destinata agli specialisti del diritto, ma agli operatori dei tribunali locali: e' infatti un modesto ma utile 'vademecum' che prende realmente per mano i ministri dei tribunali in ordine ad uno svolgimento del processo che sia sicuro e celere insieme". Adesso il messaggio sembra essere stato forte e chiaro e non è pensabile che rimanga inascoltato.




FRENULO LINGUALE CORTO: QUANDO E COME INTERVENIRE

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A cura della Dottoressa Chiara Marianecci – Logopedista

Per frenulo linguale s’intende quel “filetto” che si trova sotto la lingua e che si tende con l’innalzamento di quest’ultima verso il palato. Quando il frenulo risulta limitato nella sua estensione si parla di  “anchiloglossia”: anomalia questa che si manifesta sin dalla nascita e che viene stimata oggi, tra i bambini, intorno al 5%.

Gli aspetti che ci consentono di riconoscere un frenulo poco esteso sono molteplici: la forma “a cuore” della lingua quando viene tirata fuori, l’incapacità da parte del bambino di innalzarla e la difficoltà di suzione. Inoltre, basta chiedere al soggetto interessato di effettuare il cosiddetto “schiocco del cavallo” o di  toccare,  subito dietro gli incisivi, il palato con la punta linguale e visivamente si può notare l’eventuale anomalia.

Detto questo, un frenulo corto può avere una gravità diversa: se è vero infatti che quando è di lieve entità non inficia in nessun modo sulla funzionalità linguale; è altrettanto vero come, in caso di difficoltà da parte del paziente nello staccare il corpo linguale dal pavimento buccale, un intervento risolutivo risulta indispensabile.

Se l’intervento viene realizzato immediatamente dopo la nascita del bambino, esso risulta veloce e senza anestesia; al contrario, invece, nei casi in cui viene effettuato più tardi, diviene a tutti gli effetti un piccolo intervento chirurgico, generalmente con anestesia, che può essere realizzato in ambulatorio sia dal dentista che dall’ otorinolaringoiatra.

Prima dell’intervento, è comunque altamente consigliabile effettuare una attenta valutazione logopedica atta a verificare l’effettiva necessità dell’incisione.

Quando infatti il frenulo è solo moderatamente poco esteso, è possibile evitare l’intervento chirurgico attraverso specifici esercizi di logopedia e piccole manipolazioni . Anche in caso di operazione, tuttavia, al fine di garantire sia maggiore elasticità che soprattutto un’anomala cicatrizzazione dopo l’intervento, è necessario comunque rivolgersi a delle sedute di logopedia.

Ma cosa può comportare una lunghezza del frenulo anomala?  Problemi di suzione e deglutizione, un’errata respirazione orale, una scorretta articolazione di suoni come “r”, “l”, “t”, “d” , mal occlusioni e alterazioni dello sviluppo oro facciale,  alterazioni posturali di vario genere su tutto il corpo.

Tenere sotto osservazione, dunque, sin dal momento della nascita, possibili anomalie risulta indispensabile.

 

Logopedista Chiara Marianecci

3497296063

chiara.marianecci@hotmail.it